N.58 Giugno 2015 Istituto Comprensivo Rodari Santa Giustina (Bl) Il Picchio Direttrice: Elena Cassol Vicedirettrice: Caterina Sacchet Redattori: Alessia Dal Mas, Dimitri Fant, Giulio Piccolin, Carina Riti Docenti responsabili: Rossella Bonora e Sabrina Iotti Cari lettori, siamo onorati di informarvi che “Il Picchio” si è classificato tra i primi 100 giornali scolastici a livello nazionale su 2325 che hanno partecipato al concorso indetto dall’Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico. Ogni anno Alboscuole organizza questa competizione per mettere in luce le eccellenze nel campo del giornalismo scolastico. A tutti i ragazzi che negli ultimi due anni hanno partecipato al laboratorio è stato consegnato l’attestato che premia i loro sforzi. I redattori sono molto soddisfatti del risultato ottenuto, perché è stato riconosciuto il loro impegno. La redazione ringrazia i suoi lettori e augura a tutti BUONE VACANZE Elena e Caterina .2 ro App ip ent m i d fon izie Not d to titu s I ’ l al 4 p.1 Tut t .3 t p r o o sp 7 P a g i n a 2 Approfondimenti La Giornata della Terra La Giornata della Terra è una manifestazione dedicata alla protezione dell’ambiente e organizzata per la prima volta dalle Nazioni Unite il 22 aprile 1970. Si tratta di una festa per l’ambiente durante la quale 192 paesi valutano i problemi ambientali da risolvere proponendo delle soluzioni: gruppi di ecologisti, associazioni ambientaliste, ma anche artisti si riuniscono per la difesa del nostro pianeta. Quest’anno è stata celebrata la quarantacinquesima edizione che ha raggiunto l’importante obiettivo di raccogliere più di 1,1 miliardi di azioni ambientaliste ed impegni sottoscritti da cittadini di tutto il mondo. Earth Day 2015 dovrebbe segnare un’importante svolta nella lotta al riscaldamento globale con la riduzione dei gas serra. L’impegno più significativo è quello di restituire qualcosa alla Terra piantando oltre un miliardo di alberi o semi. Un gesto semplice che tutti noi possiamo compiere. Dimitri Fant Cile in allerta. Il vulcano Calbuco erutta Il 23 aprile del 2015 nel sud del Cile si è verificata l’eruzione del vulcano Calbuco, inattivo da 43 anni, da cui si è alzata una colonna di cenere ed altri materiali alta ben 15 Km. L'allerta è arrivata fino all’Argentina, nella città di Bariloche, che si trova ad un centinaio di chilometri di distanza dal vulcano. Il Calbuco, che si trova in un luogo chiamato dai cileni “regione dei laghi, tra i comuni di Puerto Mont e Puerto Varasè, è alto circa 2000 metri e viene considerato il terzo vulcano più pericoloso tra i 90 presenti in Cile. L’eruzione del Calbuco, il cui nome significa “acqua azzurra,” ha suscitato molta preoccupazione, anche perché nelle ore successive è stata accompagnata da circa 140 scosse sismiche. P a g i n a 3 Approfondimenti La morfologia di questo stratovulcano è cambiata, infatti oggi presenta quattro nuovi crateri. I fenomeni vulcanici e sismici che si verificano in questa regione sono determinati dal movimento di due placche, quella di Nazca e quella Sudamericana. Dimitri Fant Terremoto in Nepal te Everest, una serie di valanghe ha distrutto accampamenti e causato la morte di 18 persone, tra le quali 4 italiani. A circa un mese di distanza dal sisma, i morti sono oltre 8000, i feriti oltre 18000, tutte le abitazioni sono state distrutte perché costruite con materiali non resistenti e senza seguire criteri antisismici. Sabato 25 aprile 2015 un terremoto ha distrutto quasi interamente il Nepal coinvolgendo anche i paesi circostanti. L’epicentro, tra Kathmandu e Pokhara, ha registrato una scossa di 7.9 gradi della scala Richter, il valore più alto mai rilevato negli ultimi 81 anni. Il Nepal è una regione sismicamente attiva che si trova al confine tra due placche tettoniche: ogni anno, la placca indiana spinge verso la placca euroasiatica provocando uno spostamento di 3,2 cm l’anno. Questo movimento, oltre a aver originato nel corso del tempo la catena dell’Himalaya, è anche responsabile dei tanti terremoti che si sono verificati nella regione. Dopo la scossa del 25 aprile sono intervenute numerose organizzazioni umanitarie tra cui “Medici senza frontiere”, “Croce rossa” e “Insieme si può”, per far fronte alla grave situazione nella quale si trova la popolazione nepalese: necessità di cure mediche, mancanza di acqua potabile e di cibo, rischio di Alla prima scossa del 25 aprile ne sono se- epidemia a causa delle drammatiche condiguite altre che hanno aggravato il bilancio zioni igieniche. delle vittime e dei danni materiali. Sul monElena e Caterina P a g i n a 4 Approfondimenti Piccole grandi donne in pericolo vere certe donne; tuttavia molti di questi documenti sono stati censurati. Per cercare di combattere questa realtà è però necessario che le donne violentate e più in generale tutti coloro che sono a conoscenza di fatti di questo genere, si facciano avanti e denuncino alle istituzioni ciò che succede. Oltre alla violenza sessuale, le donne sono soggette ad altre forme di violenza psicologica, economica e fisica che possono addirittura sfociare nel femminicidio. Vediamo insieme quali sono le forme di vio lenza più diffuse in Italia e nel mondo ... 1. violenze domestiche Ogni anno centinaia di donne al mondo 2. la religione sessista muoiono, vengono uccise o violentate, an- 3. differenze sul lavoro che vicino a noi. 4. abuso sessuale Una delle armi maggiormente utilizzate è la 5. stalking/cyberstalking violenza sessuale. L’abuso consiste 6. libertà di esprimersi nell’approfittare sessualmente della donna 7. la fame perché il cibo viene prima dato senza avere il suo consenso. Questo tipo di agli uomini violenza è particolarmente diffuso e tollera- 8. femminicidio to nei paesi asiatici come l’India. Le donne 9. Mobbing (isolamento esasperante e terabusate non vengono aiutate a superare il rorismo psicologico) trauma subito, anzi spesso vengono colpe- 10. matrimoni in giovane età volizzate e rinchiuse dalle famiglie o dalle 11. mutazione genitale femminile istituzioni in manicomi, dove sono trattate 12. violenza economica come animali e sottoposte nuovamente a stupri di gruppo. Per le donne indiane è Rosa= in Italia spesso impossibile denunciare ciò che succe- Blu= nel mondo de in questi luoghi. Rosso= entrambi Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando, infatti sono stati girati anche dei docu-film tratti da storie vere per informare le persone della realtà di vita in cui devono sopravvi- Elena e Caterina P a g i n a Approfondimenti 5 Expo, per avere un mondo migliore L’Esposizione Universale che l’Italia sta presentare le loro eccellenze in materia ospitando dal 1° di maggio e che conti- di alimentazione, per riuscire a garantire nuerà ad ospitare fino al 31 di ottobre cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i 2015, è chiamata EXPO. L’Expo è popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi l’evento più grande equilibri. Chi visi- mai stato realizzato terà l’Expo avrà in Italia e ha come la possibilità di obiettivo quello di conoscere e as- p a r l a r e saggiare i miglio- dell’alimentazione e ri piatti del mon- nutrizione, a do e assistere ad caso il tema affron- eventi artistici, a tato è stato sintetiz- convegni, non a la- zato in questa frase: boratori creativi e a mostre tutto “Nutrire il pianeta energia per la vita.” all’insegna di una sana alimentazione. Durante questi 6 mesi, in un’area esposi- Carina e Alessia tiva di 1,1 milioni di m2, più di 140 Paesi del mondo arriveranno a Milano per A ritmo di jazz Il jazz è un genere musicale nato negli Stati Uniti oltre un secolo fa dall’incontro tra i canti di lavoro degli schiavi africani giunti in America e la cultura dei coloni bianchi. Per un lungo periodo i lavoratori provenienti dal continente africano hanno vissuto come schiavi privi di qualsiasi diritto: l’unica libertà che avevano era quella di intonare canti nelle ore di lavoro. Gli unici che dimostravano nei loro confronti un po’ di P a g i n a 6 Approfondimenti umanità erano i pastori protestanti che volevano convertirli alla religione cristiana. Dall’incontro tra comunità protestanti e schiavi africani nascono i canti religiosi ispirati alla Bibbia “gospel song” e “spirituals”. Le origini della parola jazz, che originariamente veniva scritta jass, è molto incerta: secondo alcuni vorrebbe dire fracasso, musica sgradevole, per altri forza, vigore o ancora “vivere ad alta velocità. Altrettanto incerta è l’origine di questa musica, perché gran parte delle fonti sono andate perdute. Non c’è dubbio però che la vera e propria storia del jazz inizia a New Orleans in Louisiana, alla foce del Mississippi, quando alcuni uomini neri, sfruttando strumenti che i bianchi non usavano più (pianoforti scordati e trombe della guerra civile), iniziano a suonare. Dopo l'abolizione della schiavitù (1865) molti neri si trasferirono proprio a New Orleans alla ricerca di un lavoro. Anche se il pieno riconoscimento dei diritti civili era ancora lontano, la condizione degli afroamericani era sicuramente migliorata, infatti potevano incontrarsi, comporre melodie ed emergere grazie alla musica. Il vero e proprio boom di questo genere musicale si ebbe tra il 1915 e il 1940, quando divenne musica da ballo. Alessia e Carina Sanremo 2015 La sessantacinquesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo si è svolto come da tradizione presso il Teatro Ariston dal 10 al 14 febbraio. La manifestazione è stata presentata dal conduttore Carlo Conti, affiancato dalle cantanti Emma e Arisa e dall’attrice spagnola Rociò Muñoz Morales. I cantanti che hanno partecipato quest’anno sono stati 20. Tra i big ha trionfato il gruppo Il VOLO con la canzone “Grande amore” seguito da Nek con “ Fatti avanti amore” e Malika Ayane con “Adesso e qui (Nostalgico presente)”. Il Festival di quest’anno ha visto la vittoria della nuova proposta Giovanni Caccamo con la canzone “Ritornerò da te”. Alessia Dal Mas P a g i n a Approfondimenti 7 Ed ecco a voi qualche interessante proposta cinematografica .... Welcome Il film “Welcome”, del regista Philippe Lioret e uscito nelle sale nel 2009, affronta un tema di grande attualità: l’Immigrazione. I protagonisti sono Simon, un insegnante di nuoto, ex campione nazionale, alle prese con una causa di divorzio dalla moglie e Bilal, un curdo iracheno in fuga da un Paese in guerra, che sogna di raggiungere l’Inghilterra dove abita Mina, la ragazza di cui è innamorato. Giunto in Francia, Bilal si deve scontrare con la popolazione locale per lo più ostile all’arrivo degli stranieri e con la polizia di frontiera che vuole stroncare il traffico di clandestini. Sul territorio sono attive alcune organizzazioni umanitarie di volontariato di cui fa parte anche Marion, ex moglie di Simon. Proprio in questo clima i due protagonisti si incontrano: Bilal si convince che l’unico modo per raggiungere Mina è attraversare a nuoto lo stretto di Calais; Simon decide di aiutare il ragazzo allenandolo nella sua piscina. Bilal trascorre dieci ore nel freddo mare della Manica, sfida correnti micidiali e imbarcazioni minacciose. L’avventura del giovane e coraggioso immigrato si conclude tragicamente a soli 800 metri dalla costa inglese. Accoglienza o chiusura? Questo è un ottimo film per riflettere sul tema dell’immigrazione. Iqbal Iqbal Masih è un bambino pakistano di dodici anni che ha osato ribellarsi alla sua condizione di schiavitù denunciando i suoi sfruttatori. A 5 anni viene venduto ad un fabbricante di tappeti dai genitori sommersi dai debiti. Per circa sei anni Iqbal è costretto a lavorare come tessitore per una misera paga: una rupia (55 lire) per 12 ore di lavoro al giorno. P a g i n a Approfondimenti 8 Le condizioni di vita sono terribili: i giovani tessitori sono legati al telaio e, se tentano di fuggire, le punizioni sono durissime. Iqbal conosce Eshal Ullah Kahn, leader del Fronte di Liberazione dal Lavoro forzato, e grazie al suo aiuto riesce a ribellarsi: comincia a viaggiare, tiene conferenze e diventa il simbolo dei diritti dei bambini. L’attenzione del mondo si concentra sul coraggio di questo bambino a cui viene offerta una borsa di studio dalla Brandeis University. Iqbal però rifiuta questa grande opportunità per rimanere nel suo paese ad aiutare i suoi amici e costruire una scuola. Per la sua attività di denuncia, le autorità pachistane sono costrette a chiudere decine di fabbriche di tappeti e questo danneggia la mafia locale e gli interessi di chi sul lavoro dei bambini si arricchisce. Il 16 aprile 1995 a soli 12 anni viene ucciso, vittima di un colpo di fucile sparato da un assassino rimasto ignoto. Iqbal fu ucciso mentre correva in bicicletta … forse pensandosi libero di essere soltanto un bambino. Di lui resta una grande testimonianza … “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite … Non ho paura del mio padrone; ora è lui ad aver paura di me …” Alessia Alla scoperta del sistema solare . MERCURIO Mercurio è uno dei pianeti più inospitali. È il pianeta del nostro Sistema più vicino al sole. Durante il giorno la sua temperatura può tranquillamente toccare i 400°C , mentre durante la notte scende sotto i -170°C. Mercurio non ha atmosfera; ha solamente un sottile strato di elio e, sulla sua superficie, ci sono tantissimi crateri, provocati dalla caduta di meteoriti. La cosa interessante di questo pianeta è il sole; dà l’impressione di non tramontare mai dato che Mercurio, per compiere un giro completo su se stesso, ci impiega solo 59 giorni terrestri. Inoltre, Mercurio non possiede nessun satellite naturale. P a g i n a 9 Approfondimenti VENERE Venere è il pianeta più caldo del Sistema Solare. Infatti può arrivare ai 500°C di temperatura. L’atmosfera è formata da anidride carbonica ed acido solforico. La sua atmosfera è molto densa e la pressione sulla sua superficie è di circa 90 volte superiore di quella della Terra. La rotazione di Venere viene detta retrograda perché il movimento di rotazione è contrario a quello della Terra; infatti il sole sorge ad ovest e tramonta a est. Anche questo pianeta è privo di satelliti. MARTE Marte è un altro pianeta poco ospitale perché la sua atmosfera contiene anidride carbonica e la sua temperatura è quasi sempre sotto zero. Marte è detto il pianeta rosso perché la sua superficie è ricoperta di sabbia rossastra, la quale è portata da un vento che può soffiare a anche a 200 km all’ora. Di recente qualche approfondito studio ha affermato che su Marte esiste acqua sotto forma di ghiaccio, perciò è possibile che si sia sviluppata qualche forma di vita. Questo pianeta ha 2 satelliti. GIOVE Giove è il più grande pianeta gassoso del Sistema Solare, il quale ruota molto velocemente su se stesso. La sua atmosfera è formata di idrogeno, elio, metano e ammoniaca e le nuvole che lo avvolgono formano delle fasce di colore arancione, giallo e bianco, le quali sono parallele all’equatore e vengono in continuazione illuminate da lampi. A Giove appartengono ben 63 satelliti naturali. P a g i n a 1 0 Approfondimenti SATURNO Saturno è il secondo pianeta più grande del Sistema Solare. L’atmosfera è composta da metano ed ammoniaca. La sua temperatura è di circa -130°C.Esso è circondato da molti anelli composti da roccia e ghiaccio; per questo motivo questi anelli noi li vediamo colorati di marrone, rosa e grigio. La sonda spaziale Cassini è riuscita a fotografare Saturno dopo ben 7 anni di viaggio. Saturno ha esattamente 60 satelliti. URANO Urano è uno dei pianeti più lontani dal Sole. Ha un’atmosfera che assomiglia molto a quella di Giove. È un pianeta molto freddo; può arrivare intorno ai -200°C. Urano, all’incontrario degli altri pianeti, sembra più che stia rotolando su se stesso, perché è quasi appoggiato sul piano dell’orbita. Urano possiede 27 satelliti naturali. NETTUNO Nettuno è stato scoperto nel 1846; è decisamente il pianeta più lontano dal Sole. Siccome nella sua atmosfera è presente il metano, appare come una grossa palla totalmente azzurra. Dato che è lontanissimo dal Sole, la sua temperatura è molto bassa: varia dai -130°C ai -200°C. Inoltre, ospita 13 satelliti. INVECE PLUTONE CHE COS’E’? Di sicuro già sapete che, anche se fa parte del Sistema Solare, Plutone è considerato solamente un PIANETA NANO … Ma sapete anche il perché? Un pianeta, per essere considerato tale, deve possedere 3 semplici caratteristiche: ruotare attorno al Sole; essere grande tanto quanto serve per poter avere una forma sferica e infine, deve aver assorbito o eliminato i corpi celesti più piccoli e che si fossero trovati nei suoi dintorni. Siccome Plutone possiede solo le prime due caratteristiche e non la terza, viene considerato un “pianeta nano”. Invece i corpi celesti che non possiedono proprio queste caratteristiche vengono detti “corpi minori”. Carina Riti P a g i n a 1 1 Notizie dall ’Istituto Stagioni animate Nell’ambito del progetto “Tutti in biblioteca” in classe prima a San Gregorio vengono effettuate, a cadenza bimensile, letture animate sulle stagioni. I protagonisti dei racconti, animali o piante, accompagnano i bambini alla scoperta dei cambiamenti stagionali nell’ambiente e dell’adattamento al clima di animali e vegetali. Le letture sono abilmente proposte dalla sig.ra Roman Daniela, genitore di un’alunna e Presidente della Biblioteca locale. I bambini si dimostrano molto interessati e partecipano attivamente, divertendosi. Alla Primaria è arrivato lo gnomo Lucio Si tratta di una scultura in legno che i bambini delle classi seconde della scuola primaria di S. Giustina hanno ricevuto in dono dai ragazzi dell’istituto agrario “Della Lucia” di Vellai di Feltre, in occasione della visita guidata effettuata lo scorso 1 aprile. L’omino è stato fatto scaturire magicamente da un tronco, dalle abili mani di Christian che, fresco di partecipazione alle olimpiadi dei boscaioli, con il solo ausilio di due motoseghe in meno di mezz’ora è stato in grado di realizzare questa statua che ora accoglie i bambini all’entrata del primo padiglione. L’uscita è stata organizzata dalla scuola per permettere ai bambini di conoscere le attività che si svolgono in un’azienda agricola; gli alunni hanno avuto la possibilità di visitare le serre in cui si coltivano fiori e piantine di ortaggi, gli spazi in cui vengono allevate le pecore di razza Lamon, le galline e le anatre, ma anche i filari di alberi da frutto e i campi in cui si producono cereali tipici della zona. Sicuramente l’esperienza più entusiasmante è stata però la visita ai locali in cui sono poste le incubatrici, nei quali è stata perfino effettuata una “radiografia” ad un uovo covato artificialmente e al capannone in cui vengono allevati i pulcini di anatra e gallina… P a g i n a 1 2 Notizie dall ’Istituto Maciniamo, maciniamo, siamo una banda di piccoli mugnai! Visita guidata al mulino di S. Libera, lo scorso mese, per le classi prime della scuola primaria di S. Giustina. L’uscita, grazie alla collaborazione del Comune, è ormai una tradizione consolidata: ancora una volta ai bambini è stato possibile assistere, grazie a Vittorino che ogni volta mette tutto in moto, alla macinatura del granoturco. La farina ottenuta è stata poi, come di consuetudine, setacciata dai piccoli spettatori. In gita sotto la pioggia nostra parte: una leggera e insistente pioggia ha accompagnato tutta la giornata e così l’avventura è continuata con grandi e piccini muniti di ombrelli e mantelline. Certo grande curiosità hanno creato quasi 40 bambini che giravano sotto la pioggia nella cittadina. I bambini si sono divertiti molto e hanno saputo cogliere il lato spensierato della situazione trasformando una giornata A fine marzo i bambini della scuola dell’infanzia di Meno si sono recati a Feltre, in treno, per effettuare una visita guidata agli scavi romani sottostanti il duomo cittadino. Grande entusiasmo ha suscitato nei bambini il viaggio con il treno. Mezzo che, più di molti altri, evoca sentimenti ed emozioni forti. Purtroppo il tempo non è stato dalla “no” in una splendida avventura. Dopo la visita ai sotterranei, una bella pastasciutta calda aspettava tutti in pizzeria, dove il clima di festa si è manifestato nella sua completezza. Il rientro a scuola è stato fatto con la corriera di linea. La gita è stata un vero successo e, nonostante le avversità atmosferiche, tutto è andato alla perfezione.. P a g i n a 1 3 Notizie dall ’Istituto Lezioni all’aperto Venerdì 17 aprile, la classe 1^ del plesso di San Gregorio, si è recata al Vivaio Canal di Santa Giustina per una lezione di scienze dal vivo. Ciclo vitale di animali e vegetali e agricoltura biologica sono ormai senza più segreti! In questo vivaio, gli scarti animali e vegetali vengono utilizzati, con l’aiuto dei lombrichi, per produrre dell’ottimo concime biologico. I bambini hanno potuto osservare e toccare animali, vegetali e naturalmente ... lombrichi. Ritorno … al passato! svolgimento di alcune attività dell’uomo preistorico del Neolitico quali: macinare i cereali e fare il pane, modellare l’argilla e realizzare dei contenitori, dipingere su di una sagoma ottenuta da un compagno dei tatuaggi simbolici di quel periodo per poi riportarli su di un medaglione da loro stessi creato modellando l’argilla. Lo straordinario viaggio indietro nel tempo, per scoprire E’ stata una splendida giornata quella trascorsa dagli alunni delle classi terze della Scuola Primaria di S. Giustina, il 22 aprile, al Parco Archeologico didattico del Livelet, nella zona di Revine Lago in Provincia di Treviso. I bambini hanno partecipato e sono stati coinvolti in prima persona nello P a g i n a 1 4 Notizie dall ’Istituto come si viveva al tempo della Preistoria, è proseguito nel pomeriggio con la visita alle tre capanne su palafit ta, ricostruite in modo del tutto simile a quelle originarie del periodo del Neolitico, dell’Età del rame e del bronzo. I ragazzi hanno così avuto modo di vedere, capire, stupirsi e meravigliarsi immergendosi nell’atmosfera degli antichi villaggi palafitticoli. Tra un’attività e l’altra il tempo è volato, come sempre quando si svolge una cosa interessante, ed ... è rimasta la curiosità di tornarci per emozionarsi con altre esperienze! La preistoria nello zaino Titolo indovinato per un piacevole laboratorio al Museo Civico di Belluno. I bambini della classe 3^ di San Gregorio hanno prima seguito con interesse le spiegazioni sui ritrovamenti preistorici nelle nostre zone, poi sono stati impegnati nella costruzione di un personale strumento “multiuso”, esperienza molto gradita! P a g i n a Notizie dall ’Istituto 1 5 Star bene a scuola mesi un percorso mirato a far nascere nei bambini la consapevolezza che un corretto stile di vita è indispensabile per aiutare se stessi e per creare condizioni di buona salute per tutti. L’importanza dell’igiene,in particolare una sana igiene dentale (progetto IDENTIKIT) e la consapevolezza del valore dell’igiene anche ambientale sono stati i temi portanti. Varie le attività proposte anche a livello interdisciplinare. Particolare successo ha riscosso la propoLe classi 2^ e 3^ della scuola primaria di sta di portare per la ricreazione a scuola San Gregorio hanno seguito negli ultimi una merenda sana. Educazione stradale alla Primaria di Meano Dopo la lezione teorica, tenutasi dai vigili del Comune il 7 maggio scorso, è seguito ieri mattina al Parco Ciclamino un percorso ciclistico. A tale percorso, predisposto ad hoc dalla Polizia Municipale, hanno partecipato tutti gli alunni della Primaria di Meano, chi come ciclista, chi come pedone. La buona scuola passa anche attraverso una buona educazione stradale. Un consiglio … tutto per la 5a Come da consuetudine, il consiglio comunale di San Gregorio nelle Alpi ha incontrato gli alunni della classe quinta per una seduta tutta dedicata ai ragazzini. Con disponibilità e passione i rappresentanti locali hanno presentato i loro compiti, le difficoltà e le positività dei loro incarichi. I ragazzini sono rimasti entusiasti dell’esperienza particolare! P a g i n a 1 6 Notizie dall ’Istituto La fiaba che unisce Il progetto continuità Infanzia- Primaria di Meano quest’anno è partito a novembre e si è concluso il mese scorso. Ogni lunedì, per circa un’ora, gli alunni di prima e i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia hanno partecipato ad un percorso di lettura animata presso la Scuola Primaria, portato avanti dalle loro insegnanti. Un modo senz’altro efficace per preparare i piccoli al loro ingresso, a settembre, nella nuova realtà. I giochi di un tempo Continua il sodalizio che dall’anno scorso coinvolge i nostri piccoli atleti della Scuola dell’Infanzia di Meano con spettatori i nonni della casa di soggiorno di Meano. Questa volta una simpatica iniziativa programmata e organizzata dalle bravissime animatrici Anna e Cosetta, li ha visti protagonisti in due avvincenti gare: il gioco del rollo e la palla a canestro. Due canti,una stretta di mano e un piccolo rinfresco offerto ha concluso questa spensierata mattinata. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno! Donatori del sangue I rappresentanti delle locali associazioni dei donatori del sangue hanno presentato ai ragazzini della classe quinta le loro attività ed hanno risposto esaurientemente alle loro curiosità. Questi incontri aiutano a sensibilizzare i ragazzini e le loro famiglie sull’importante tematica della donazione. P a g i n a 1 7 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Come ogni anno la redazione de Il Picchio vi propone i testi finalisti del concorso Lettura pensata ... Una bottiglia nel mare di Gaza Italia, 20 aprile 2015. Cara tu, o caro tu Io, sono io, e se stai leggendo questa lettera significa che per giorni e giorni ha resistito alle onde del Mar Mediterraneo, racchiusa solo da una bottiglia risparmiata dalla forza delle acque. Penso che il contenuto della mia lettera potrà sembrare strano ai tuoi occhi … Ma se avrai la curiosità di proseguire con la lettura, ti spiegherò il “significato” di ciò che ho scritto. Vedi, tu ora non sai quasi nulla su chi ti ha mandato questa lettera, non sai per quale motivo l’ha fatto, non sai che età abbia, non sai se sia ricco o povero, non sai se ha fratelli o sorelle, non sai di quale religione sia, non sai se appartenga a uno stato “nemico” o “alleato” al tuo, se sia famosa o una normalissima cittadina, di che colore abbia la pelle ... Insomma non sai nulla, come io non so nulla su di te, e, secondo me, è meglio così. Senza dubbio, è meglio. Io sono semplicemente io e tu sei semplicemente tu. Diamoci la possibilità di volare con la fantasia e di immaginare a chi stiamo scrivendo. Però, francamente, spero che tu capisca l’italiano o che, se così non fosse, spero che riuscirai a tradurre la mia lettera! Lo scopo del mio messaggio è quello di “creare un piccolo mondo” tra due persone che non si conoscono minimamente, ma che possano riuscire a leggere e comprendere quello che scrive l’altro senza che scoppino guerre o che muoiano persone (naturalmente) e che condividano le proprie idee che talvolta possono essere interessanti. Una speranza di pace, un sogno che si allarga sempre più fino a coinvolgere tutti i bambini e i ragazzi. Tu hai trovato questa lettera nel mare, ora potresti spedirla nel grande mare virtuale di internet dove tutti navigano e tutti leggono. Se la posti in un sito palestinese, la firmi da israeliano, se la posti in un sito israeliano la firmi da palestinese! Così le centinaia, e speriamo, anche migliaia di ragazzini che leggeranno la lettera, la “diffonderanno” ad altri, così centinaia di bottiglie virtuali viaggeranno. Tutti i bambini e ragazzini palestinesi e israeliani sapranno che ci sono degli altri ragazzini, dalla parte del “nemico” che non odiano gli avversari ma che sono pronti a pensare a una futura amicizia, desiderosi solo di pace. Sarebbe bello, anzi, magnifico, che prima o poi un ragazzino palestinese provasse a buttare un pallone da calcio oltre il filo spinato, oltre il muro, e che tornasse indietro, non un colpo di fucile, ma lo stesso pallone rotolando e rimbalzando come invito a giocare assieme. P a g i n a 1 8 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Se tutti i bambini israeliani cominciassero a stringere amicizia con quelli palestinesi, in futuro non esisterebbero più conflitti. Hai mai pensato che forse la pace scaturisce anche dal momento in cui una bambina araba prova a giocare con le bambole assieme ad un’altra bambina ebrea, o quando degli amici provano a includere nel loro gruppo persone diverse e anche “nemiche” trascurando completamente le divergenze?! Ti ho incuriosito ancora di più ? Lo spero. Ora forse ti chiederai come mi sia venuto in mente di mandarti una lettera per mare , chiusa in una bottiglia! Vedi, io di recente ho letto un libro, molto interessante, che parla del conflitto arabo israeliano; quindi mi sono ispirata a un momento di questa vicenda. Credo che sia come imbarcarsi in un’avventura fatta di parole impresse in un foglio di carta. A volte si può letteralmente “volare” con un foglio e una penna in mano, e creare un’altra piccola “esistenza” evadendo per un po’ dal mondo di sempre. Non lo pensi anche tu? Il fatto che tu sia cristiano, buddhista, ateo o musulmano, o il fatto che tu abiti in un paese in guerra o che tu sostenga certe idee politiche, non ti rendono un “nemico” solo perché sei diverso da me, ma anzi ti rendono unico come tutti. Alcune persone non accettano il fatto che altre persone siano diverse e trovano che questa sia una cosa sbagliata, ma se solo provassero a scoprire un po’ della loro cultura, a capire e comprendere le loro usanze, le loro religioni, si vivrebbe meglio, molto meglio senza basarsi su falsi o cattivi pregiudizi. A volte si può anche scoprire che le loro idee magari non possono piacere, ma non è certo una buona motivazione per distruggere o sterminare intere popolazioni. In molti Paesi vengono negati i diritti per i bambini di andare a scuola. Migliaia di bambini, di tutto il mondo, sono costretti a percorrere chilometri e chilometri a piedi, affrontando pericoli, solo per arrivare a scuola … Ma come intervenire? Questa domanda, probabilmente, se la saranno posti i capi dei Paesi chiamati ad intervenire. E il risultato lo si può vedere alzando gli occhi verso il cielo. Sì, sì, proprio verso il cielo, dove se fossi in Nord Africa, vedrei volare aerei militari dei Paesi chiamati ad aiutare pronti, invece, a schiantarsi al suolo in un battibaleno e mine antiuomo pronte a ferire (non uccidere) gravemente i bambini che le scambiano per giocattoli o le povere persone che le calpestano. Per le strade vedrei ospedali (se ci sono) pieni di feriti per la guerra, pieni di morti. Davvero è questo quello che vogliamo? Io non lo vorrei proprio. Però sicuramente non deve essere facile prendere la decisione giusta. P a g i n a 1 9 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Può succedere una cosa simile anche fra amici o compagni di classe. Ad esempio un amico può essere completamente arrabbiato con l’altro perchè questo continua a imbrogliarlo o a fargli dispetti. L’amico arrabbiato, comincerà quasi sicuramente a insultarlo o a sgridarlo con grida e urla, lo diffamerà e dirà agli altri suoi amici di non giocare più con lui, e ciascuno dei due si sentirà triste e colpevole e diffiderà dell’altro fino a quando non si vorranno vedere più. Forse l’amico arrabbiato doveva essere meno duro, e più comprensivo con lui, c’è sempre un motivo per rappacificarsi; e forse l’altro amico dispettoso poteva essere meno suscettibile e scusarsi dell’accaduto. Non bisogna mai dimenticare, però, che ognuno vede il mondo attraverso degli “occhi diversi” e che questo talvolta può causare incomprensioni e liti. Nessuno può dire certamente “Questo è il bene” o “Questo è il male”, come nessuno può dire che una scelta sia sbagliata e l’altra no, ma finchè nessuno proverà a comunicare, nessuno avrà il coraggio di accettare l’altro, secondo me, non riusciremo mai a sconfiggere la guerra. Ma vogliamo o non vogliamo rendere il mondo un posto migliore da come lo è adesso? Possiamo farcela! Ciao e grazie di essere stato così curioso da essere arrivato alla fine della lettera. La tua amica S. Sofia Graziotto II B Caro amico oltre il mare, vorrei porti una domanda che mi assilla : c’è un modo per liberare gli uomini dalla guerra e far sì che tutti vadano d’accordo? La mia impressione è che non c’è la pace, perché se ci fosse nessuno giudicherebbe senza conoscere. Le guerre esistono perché l’uomo non sa guardare altro che il potere e se stesso, perché per lui è questo l’importante, senza sapere che alla fine non ricava nulla di positivo, ma soltanto danno. Molti sono egoisti perché non accettano la diversità soprattutto tra le religioni. Ma se hanno così tanta forza per combattere le guerre e discriminare gli altri popoli perché non hanno la forza di riappacificarsi? Sarebbe molto semplice se ognuno desse il proprio contributo e facesse un piccolo sforzo e se si fermassero a pensare prima di compiere del male alle persone.. La pace, dovrebbe essere una cosa normale, dovrebbe esistere. Cosa ne pensi ? Come va il mondo dal tuo punto di vista, oltre il mare? In tanti paesi dovrebbero prendere un accordo, soprattutto per i ragazzi, i bambini che hanno tutta una vita davanti, P a g i n a 2 0 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata che dovranno scegliersi un futuro migliore e che anche loro abbiano la possibilità di essere: “esseri umani”. Le guerre non devono esistere, ma soltanto il dialogo pacifico fra i vari paesi senza combattere perché dovrebbe essere la diversità a renderci persone migliori. Infatti se ci fermassimo a pensare, potremmo capire che è un vantaggio e una cosa bella stare in contatto con paesi diversi, per riscoprire la loro cultura, religione e come dicevo prima ciò che ci fa diversi. Io sostengo che dobbiamo essere più tolleranti e parlare di pace e fraternità, non avere la parola guerra nelle nostre menti, perché tutto ciò è possibile, è possibile avere un mondo migliore di questo, dove ci sia la gioia, la serenità e l’amore verso il prossimo. La tua amica oltre il mare. Benedetta Stiz II D Ciao!!! Se stai leggendo vuol dire che hai trovato la mia bottiglia, chissà dove !! ! Ma non è questo il momento di discuterne. Ho riflettuto molto sui contrasti politici che ci sono in giro per il mondo e sinceramente non capisco queste persone! Come si può uccidere una persona solo perché è diversa da te (che, a dirla tutta, io sono felice che non ci sia un’altra “me” nel mondo) oppure ucciderla perché non ha i tuoi stessi principi ; questa gente non ha mai pensato che forse è la sua idea ad essere sbagliata? Eppure non mi sembra che sia tanto difficile convivere, ovviamente non si può andare d’accordo sempre, anche io non provo simpatia per tutti, ma di sicuro non penso ad un piano per ucciderli! Per me, tutti hanno diritto ad una vita serena, senza aver paura di uscire con gli amici e di essere vittime di un attentato. Quello che proprio non riesco a perdonare a quelle persone è che non permettano ai bambini di vivere come tali, facendo provare loro dei sentimenti forti e devastanti come il terrore e la preoccupazione. Con quale coraggio si arruola un bambino nell’esercito mentre tu vivi in un palazzo senza neanche un graffio? Emis Killa ha proprio ragione quando dice, in una sua canzone:”I cattivi in cima, i buoni al cimitero”. Penso che le persone prima di morire debbano aver vissuto tutte le esperienze: i primi amori, le gelosie, le litigate con gli amici, la felicità di quando si fa pace; come si può vietare tutto questo ad un giovane solo per soldi? Questi individui sono davvero codardi e alle volte la cosa migliore sarebbe mandarli a miglior vita, ma non si risponde mai al fuoco con il fuoco e, di sicuro, non è una soluzione per la pace. Neanche qui in Italia si vive da Dio, ma almeno so che se esco di casa per fare una P a g i n a 2 1 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata passeggiata non devo stare attenta e guardare ogni tre secondi il cielo per essere sicura che non ci siano bombe in arrivo. Un modo per riappacificare il mondo, per me, c’è, anche più di uno. Si potrebbe iniziare con mettere da parte l’orgoglio e chiedere scusa, ma se i miei amici non ci riescono neanche dopo avermi insultata, figuriamoci due nemici che portano sulla loro coscienza la vita di così tante persone (anche se dubito che chi è capace di fare delle cose così orribili ce l’abbia una coscienza … ). Il secondo passo sarebbe di perdonare tutti quelli che ci hanno fatto del male, ma sappiamo tutti che è una cosa praticamente impossibile, come si fa a perdonare qualcuno che ha ucciso la tua famiglia e altre migliaia di persone innocenti solo per conquistare il tuo territorio? Certo però che è facile per me dire quello che sarebbe da fare, ma se un giorno capitasse a me come reagirei ? Questo non lo posso sapere e, sinceramente, spero di non saperlo mai. Un ultimo consiglio che posso dare per andare d’accordo con le persone di altri popoli è di provare a capirle, nel senso che se non trovi giusto il loro modo di pensare e di essere e che prima di giudicarle bisognerebbe capire perché la pensano e sono così. Solo allora si potrebbe dire che si è migliori, anche se molto probabilmente, si capirebbero delle cose che prima non si immaginavano neanche. Tu che ne pensi? Sei d’accordo con me? Hai altre idee per la convivenza pacifica mondiale? Se hai voglia di discutere con me, anche dei tuoi problemi, io ci sono. Puoi scrivermi a questo indirizzo mail: www.vivalapacenelmondo@mail.web P.S. non è necessario che mi riveli la tua identità (anche se mi piacerebbe) Mikaela Dal Pan II D Italia, 25 aprile 2015 Ciao, io mi chiamo Francesca e vivo in Italia con la mia famiglia. Io non so niente di te e non pretendo che tu mi dica qualcosa, ma mi farebbe molto piacere conoscere qualcuno che magari pensa in maniera diversa da me. Spero che leggerai con attenzione questa lettera perché l'ho scritta con il cuore e spero anche che tu mi risponda presto. P a g i n a 2 2 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Ti scrivo perché non riesco più a sentire tante brutte notizie al telegiornale, per esempio, le persone che muoiono nei barconi cercando di raggiungere l'Europa, scappando dalla guerra o dalla povertà; non ce la faccio più a sentir parlare degli attentati dell'ISIS , o dei cristiani perseguitati e uccisi,.... Io odio la guerra perché non serve a risolvere problemi tra due popoli, come molta gente pensa, ma solamente a rovinare le vite delle persone. E poi in una guerra non vince nessuno, escono tutti sconfitti , infatti in qualsiasi luogo dove c'è muoiono molte persone, città e case vengono distrutte, persino i luoghi di culto non vengono risparmiati dalla furia delle armi. Capisco che non è facile vivere con persone che disprezzi, ma non si conclude niente con la forza, bensì con la ragione e l'intelligenza. Purtroppo le persone accecate dalla vendetta, anche per futili motivi, non si fermano davanti a niente, neppure alla morte, e continuano la loro orribile strada volendo raggiungere i propri obbiettivi, anche se muoiono persone innocenti. Non so dove tu abiti, ma sono sicura di una cosa: conosci quello che è successo a Gaza: la guerra fra israeliani e palestinesi; su questa storia ho letto un bellissimo libro:”Una bottiglia nel mare di Gaza”. Questo libro, scritto da Valérie Zenatti, ti fa riflettere molto sulla guerra. Adesso potrei continuare a parlare di questo, ma penso che tu abbia capito il succo di quello che voglio dire. Vorrei parlarti della carneficina che si consuma nel Mediterraneo, non credo che tu ne abbia sentito parlare e perciò ti voglio informare. Da qualche anno, in Italia, in Grecia e in quasi tutti paesi dell'Europa bagnati dal Mediterraneo, arrivano dei barconi in cui ci sono uomini, donne, bambini e neonati che cercano di scappare dai loro paesi per via della guerra, delle persecuzioni o della miseria. I profughi che decidono di partire con i gommoni (solitamente perché non hanno i documenti), se sono benestanti pagano attorno agli 8.000 € per salire su barconi più sicuri e avere un salvagente; invece le persone povere pagano attorno ai 2.000 € per salire su barconi da 100 persone, che però ne contengono circa 900, e quasi sempre muoiono perché il barcone si incendia, affonda o perché le condizioni igieniche sono pessime e quindi certe persone muoiono perché hanno delle malattie. Sfortunatamente ne arrivano centinaia e centinaia al giorno in Italia (parlo dell'Italia perché ci vivo) ed essa non sa dove metterli, perché gli altri stati dell'Unione Europea non li aiutano, anche se sarebbe una loro responsabilità. Proprio 6 giorni fa è successo un vero e proprio disastro: un barcone che conteneva più di 900 persone è affondato. P a g i n a 2 3 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Ma la vera tragedia è che uno degli scafisti, per riuscire a fare salire più persone a bordo, ha sigillato la porta della stiva e quindi le persone che erano dentro sono morte in un modo atroce. Un'altra cosa che non mi va bene è che gli scafisti sanno che quasi tutti i profughi moriranno, ma a loro non importa niente delle persone, ma solo dei soldi. Capisci? Il mondo sta andando fuori di testa! Non so come possa venire in mente a qualcuno di fare cose del genere nei confronti di persone disperate che cercano la salvezza. Ora vado, mi auguro che tu abbia capito quello che provo. Ciao da Francesca. P.S: quasi mi dimenticavo, se vuoi scrivi all'indirizzo e-mail che ho creato per te: warswillend@alice.it Francesca Dalla Sega II B Ciao, sono Alessia e vivo in Italia. Scrivo questa lettera per dare sfogo alla mia rabbia contro la guerra. L’ho inserita in questa bottiglia, che ho lanciato quando ero al mare, in vacanza, in Grecia con la mia famiglia, pensando che potesse arrivare ad un ragazzino diverso, magari della mia età. Non fraintendermi, non intendo dire diverso per razza, ma solo perchè la tua vita, la tua cultura e il tuo modo di vivere sono diversi da quelli italiani. Ti dico subito che non sono la solita ragazzina a cui piace il trucco e ogni tipo di smalto al mondo, ma, anzi, quello che a me interessa davvero è che ogni persona, in qualsiasi parte del mondo, possa esprimere le proprie opinioni senza pagarne le conseguenze. Se non ti piacciono già le prime righe, oppure se quello che penso, secondo te, non è giusto, è meglio che bruci la lettera e non ti sforzi neanche di finirla di leggere. Io sono stufa di ritornare da scuola, accendere la televisione e scoprire che mentre faccio la verifica di matematica molte persone muoiono in un barcone, che può contenere al massimo cento persone e invece persone senza scrupoli, né umanità, ne costringono a stare, con la forza, anche novecento. Certe volte provi a stupirti, ma non ci riesci perchè è come se si fosse sviluppata una specie di abitudine alle tragedie. Ma ti sembra normale??? Qualche volta vorrei urlare al mondo intero e dire queste parole: “ Ma pensate che nessun ragazzo capisca che se continuate a farvi guerra non ci sarà alcun futuro per le nuove generazioni, pensate che siamo così ingenui? Se pensate di potere distruggere la vita di moltissime persone che sono al mondo per un misero pezzo di terra, forse siete voi gli ingenui! P a g i n a 2 4 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Non capisco come tutti i morti nella prima e seconda guerra mondiale, tutte le famiglie distrutte, non vi abbiano insegnato niente. Tutti gli studiosi dicono che il secolo duemila è il più innovativo di tutti, ma invece continuiamo a fare la guerra per lo stesso motivo, da secoli. Forse ho capito male? Più innovativo nel senso che siamo riusciti a fabbricare armi, che premendo solo un pulsante, riescono a distruggere tutti gli esseri viventi sulla Terra? Hai capito BENE, il nostro merito è solo quello di aver creato armi che possono autodistruggerci senza alcuna fatica. Che bel “merito”! Se condividi quello che ho scritto, mandami una e-mail a questo indirizzo AlessiaItalia@.Hotmail.it P.S. Lo smalto è un liquido colorato che si mette sulle unghie. Da : Suoraletizia.@libero.it A:AlessiaItalia@.Hotmail.it Oggetto: TI RINGRAZIO MOLTO!!! Ciao, sono suor Letizia, ti ringrazio molto per quello che hai scritto. Mi hai dato la prova che ci sono ragazzine al mondo che pensano a queste cose. Ho trovato la bottiglia e la lettera in una spiaggia del Brasile, mentre stavo camminando. All 'inizio, devo ammettere che mi sono spaventata, perché vi ero inciampata sopra, ma dopo ho capito che era un messaggio in bottiglia. Quando ho iniziato a leggerlo, ho capito che non era un normale messaggio, ma in realtà era il pensiero di una ragazzina di cuore. Io sono una missionaria e sto aiutando le famiglie che vivono nelle favelas del Brasile e il tuo messaggio ha dato a tutti i missionari una carica in più! Ho una voglia grande di incontrarti subito, ma adesso non posso, quindi ti do appuntamento il 30/7/2016 in piazza a Milano, davanti al Duomo. P.S So che cosa è uno SMALTO :):):) DA: AlessiaItalia.@libero.it A: Suoraletizia@.Hotmail.it Oggetto: NON ME L'ASPETTAVO !!! Sì, grazie molto, lo accetto !!!Ci vediamo lì :):):) P.S. STAMMI BENE !!!Ho una voglia incredibile di conoscerti :)!:) Veronica Paoletti I D P a g i n a 2 5 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Storie di bambini molto antichi Se devo dare un giudizio a questo libro, direi che è stato un romanzo interessante , ma non proprio intrigante, come mi sarei aspettata. Il libro si compone di diversi racconti, dove i protagonisti sono gli Dei della mitologia, ma visti sotto forma di piccoli bambini. Questi sono amici, eroi, combina guai e pestiferi, si credono onnipotenti e ragionano proprio come dei bambini. Sono dei piccoli Dei ed eroi che compiono proprio azioni mitiche. I miti greci sono rivisti qui sotto un'altra veste, più spensierata e divertente. Questo romanzo è scritto con termini semplici e diretti sotto forma di storie fiabesche, improntate sulla fantasia. I veri eroi greci che vivevano esperienze tragiche, qui vivono avventure divertenti fatte di dolcezza ed altruismo. E' un romanzo adatto ai più piccoli, come primo approccio alla storia dei miti, per farli interessare alla mitologia. Per far conoscere ed apprezzare, per incuriosirli e condividere la storia dell'umanità e l'infinito bagaglio culturale che essa porta con sé . Quindi il libro è interessante, ma secondo me, adatto ad un pubblico più piccolo, perché io in questo racconto non ho trovato quello che cercavo ; all'inizio quando ho preso il libro mi piaceva molto e volevo leggerlo al più presto, ma poi quando ho cominciato a leggerlo sono rimasta delusa, nonostante le storie mitologiche mi facciano venire i brividi, ma queste no. Vi chiederete come mai ; ho riflettuto e sono giunta ad una conclusione. A me i miti greci piacciono moltissimo, ho già letto vari racconti come ad esempio la storia di Ulisse.., amo le loro avventure, le loro tragedie, le loro battaglie, i loro amori, ed in questo libro non c'erano, o c'erano, ma erano viste in una prospettiva da bambini e quindi questo non mi ha coinvolto. Gli mancava quel qualcosa in più che rendesse il racconto veramente intrigante e brioso , come piace a me, con un linguaggio più adatto alla mia età. La morale è che non è un libro adatto ai ragazzi della mia età , perché è adatto ai più piccoli, se l'avessi letto prima di intraprendere l'esperienza con i miti greci sicuramente ne sarei rimasta entusiasta. Sapete , la storia che preferisco più di tutte è la storia di Diana o Artemide, vi starete chiedendo il perché, il motivo è molto semplice … Io adoro gli animali soprattutto quelli docili e pelosi che giocano in continuazione con te, ebbene sono i cani. Sono animali dolci e veramente molto intelligenti e soprattutto carini. Non ho scelto questo racconto solo per questo motivo, ma anche perché Diana di notte prende li carro con a bordo la Luna . P a g i n a 2 6 Notizie dall ’Istituto … speciale Lettura pensata Questa fa risplendere ogni angolo della Terra anche il più piccolo minuscolo pezzo di mondo, durante la notte. La cosa che mi affascina di più è che la Luna con i suoi raggi illumini degli specchi d' acqua e sembra che all'interno, se uno si immerge nelle acque e nuota in profondità , ci trovi un bagliore, che può accecare qualsiasi persona e ci trovi dei bellissimi diamanti. Ma l'ho scelta anche per un altro motivo, di notte lei fa delle corse attraverso l' infinito cielo e le infinite luci sfavillanti, guidando due cavalli magnifici, uno bianco candido come la seta che con la sua criniera volteggiava nella brezza del vento e l' altro ancora più bello , nero come l'inchiostro della penna. Mi incuriosisce questa donna veramente bella e così aggraziata, perché è una dea che vive in un mondo impossibile , ricco di sogni e di bellezze di ogni tipo, di avventure, dove sembra tutto possibile. Magari io abitassi là , con i suoi cento cani che mi scodinzolano tutto il giorno e aspettano solo di giocare !! Sapete ogni notte penso come sarebbe bello volteggiare come un uccello nel cielo e sentire l' aria piacevole che ti accarezza e guidare due splendide creature ed illuminare la notte con la Luna e poi vedere dall'alto il mondo. Sarebbe davvero troppo emozionante, vedere la Terra piccina, sotto di te, i boschi scuri, i prati, i fiumi che si snodano come serpenti, ed essere scortata dalle scintillanti stelle, e la mia anima si riempirebbe di gioia. Julie Budel II B Giovani leggende delle Dolomiti La leggenda del monte PALMAR Tanto tempo fa, nella valle del Piave, ai piedi del Pizzocco viveva un orco di nome Palmiro. Egli era il guardiano della Roccia Sacra: una roccia magica e potente che rendeva immortale chiunque la possedeva. Molti erano i malvagi che avrebbero voluto avere quella pietra ma l'orco non permetteva a nessuno di avvicinarsi. Passavano gli anni e l'orco invecchiava e facendo sempre più fatica a difendere la Roccia Sacra, cominciò a pensare che avrebbe dovuto nascondere per sempre quella pietra così che nessuno avrebbe potuto abusare del suo potere. Si ricordò allora che nel lago del Mis viveva una strega che aveva il potere di trasformare l'acqua del lago in acqua magica, capace di far crescere qualsiasi cosa annaffiata con la stessa....anche le rocce. Avuta l'acqua magica dalla strega, l'orco nascose la Roccia Sacra tra le palme del suo giardino e cominciò ad annaffiarla. Da prima si vide la roccia crescere e crescere fino a formare una collina e poi si cosparse di erba e vegetazione che spontaneamente aveva cominciato a nascere su di essa. L'orco invecchiava, la collina, che un tempo era la Roccia Sacra, era ormai diventata un monte a fianco del Pizzocco. P a g i n a 2 7 Notizie dall ’Istituto ... Speciale Lettura pensata Nessuno sapeva dove l'orco avesse nascosto la pietra magica e a quel punto, consapevole che il suo segreto e la Roccia Sacra fossero al sicuro dai malvagi, morì. Ai piedi di quella montagna comparsa misteriosamente nacque un villaggio e i suoi abitanti, memori dell' orco guardiano, chiamarono quel monte Palmar, un po' per ricordare il nome di Palmiro e un po' per quelle palme che lo stesso coltivava ma che ora non c'erano più. Isabella Canal, Valentina Casanova, Francesca Lotto I A P a g i n a 2 8 Notizie dall ’Istituto Saluti alla scuola media in rima e versi I giornalisti Giulio e Dimitri, ormai giunti alla fine della terza media, salutano la scuola in modo originale ... Au revoir scuola media Tre anni sono passati da quando sono arrivato ogni giorno entravo felice e uscivo disperato, le pene dell’inferno ho sopportato da quando ti ho incontrato, a casa tanti compiti a scuola a girare i pollici, o, come si dice, a scaldare il banco con vicino un saltimbanco che faceva lo spiritoso senza riposo. Aspettavo con impazienza le vacanze ma le mie erano solo speranze, speranze di un futuro migliore senza alcun professore. Un’altra cosa che attendevo erano le gite che dopo un giorno erano finite, soltanto una è durata ma si è conclusa con una spallata. Purtroppo ti ho dovuto sopportare perché a scuola ci devo andare anche se in fondo non è stato così nauseabondo, infatti con te dei bei momenti ho anche passato e ne sono allucinato, poiché non so come ho fatto a divertirmi in questo posto malfatto. Ormai alla fine sono arrivato e per miracolo mi sono salvato, ho finito i tre anni senza fare particolari danni, ma lo scoglio più grande devo superare infatti gli esami devo ancora fare, e spero proprio di tornare a casa intero senza andare al cimitero. Quindi addio vecchia scuola ti lascio per una nuova, me ne vado, addio, ti lascio al tuo brusio. Abschied Schule Tre anni ho passato, ma sono quasi mancato. Da subito non mi sei piaciuta, con una faccia abbattuta. Il dente mi è saltato, mentre da te sono stato. Dopo di te ho passato una bella vacanza, al contrario con te sono andato con una bella ambulanza. I professori al tuo interno simpatici li ho trovati, ma dopo un po’nella mia memoria li ho buttati. L’unica cosa bella sono state le gite, anche se dopo poco tempo sono finite. Tre gite quest’anno ho fatto, grazie ad un grosso baratto. In conclusione questa scuola è finita, e vorrei che venisse abbrustolita. Potrei dire che con te bei momenti ho passato tra risate e scherzetti , con i miei amichetti. P a g i n a Notizie dall ’Istituto 2 9 Il pennarello: che sorpresa! Noi alunni di quinta della Scuola Primaria di Meano, nel corso di quest’anno scolastico, abbiamo fatto un percorso di educazione all’immagine che prevedeva l’utilizzo dei colori caldi e freddi. Per realizzare i nostri lavori, abbiamo utilizzato quella che abbiamo definito ” tecnica del pennarello”. Una scoperta per noi! Abbiamo avuto bisogno di tanto tempo e di tanta pazienza però siamo contenti dei risultati ottenuti. Ecologia a scuola: una mostra spettacolare Presso il Centro Culturale di Santa Giustina è stata allestita una spettacolare mostra realizzata dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “G. Rodari” di Santa Giustina e della Scuola dell’Infanzia “Don Antonio Tiziani”. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Santa Giustina, ha coinvolto tutti gli alunni, dall’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Gra- do. Complimenti a docenti e artisti che hanno dimostrato di avere talento e creatività. P a g i n a 3 0 Notizie dall ’Istituto Visita a Villa Patt … sulle tracce della Grande Guerra Il giorno 12 febbraio 2015 i ragazzi della lettere dal fronte che sono state ritrovate. classe 3^ B hanno fatto visita al museo sto- Queste lettere trattavano delle giornate di rico di Villa Patt a Sedico, accompagnati dal- un comandante, il signor Gianni, nelle trinle prof. Curto e Iotti. cee del Castelletto. Gianni racconta dei suoi Al loro arrivo, sono stati accolti dal profes- compiti e delle missioni che svolgeva, del sor Enrico Bacchetti, il quale ha parlato del- clima, del numero di soldati presenti, del la difficile vita al fronte nella provincia di battaglione di cui faceva parte, di dove alBelluno durante la Prima guerra mondiale: loggiava, di quello che mangiava, delle sue le trincee erano costruite fra le rocce, il cli- condizioni fisiche e psicologiche e delle sue ma era rigido (in estate vi era ancora la ne- opinioni sulla guerra e sul nemico. ve), solo durante le feste il cibo era abbon- Successivamente due alpini, che hanno pardante, i turni di guardia erano pesanti e si tecipato a diverse spedizioni militari, hanno era sempre in pericolo. I soldati erano im- illustrato agli studenti le varie armi che sopegnati non solo in azioni di guerra ma an- no state utilizzate dai soldati durante la che di salvataggio; per difendersi usavano Grande Guerra. Questa uscita è stata una armi chimiche, proteggendosi con masche- preziosa occasione per approfondire e comre antigas e mettevano filo spinato vicino prendere meglio un’importante pagina delalle trincee nemiche. la nostra storia. Successivamente gli alunni sono stati divisi in 4 gruppi e hanno approfondito alcune Caterina Sacchet e Alessia Dal Mas P a g i n a 3 1 Notizie dall ’Istituto Incontro con Gianni Faronato: storia di un partigiano Il 25 febbraio i ragazzi di terza media hanno anche per frivolezze, bagni inesistenti e pipartecipato ad una conferenza sulla Secon- docchi molto diffusi. Ha poi raccontato che, da guerra mondiale e sulla vita che si con- data la vicinanza del lager alle loro case duceva in quel periodo nel nostro territorio. d’origine, i parenti, certe volte, mandavano All’inizio dell’incontro ha preso la parola il un po’ di cibo ai famigliari rinchiusi lì. Ha professor Perenzin, che ha spiegato ai ra- continuato raccontando della loro generosigazzi a grandi linee la Seconda guerra mon- tà: quando ricevevano del cibo commestibidiale, soffermandosi soprattutto su ciò che le lo donavano anche alle altre persone. Da è accaduto nella nostra zona in seguito questa testimonianza è emerso che in tutto all’invasione tedesca. Ha poi lasciato la pa- il bellunese le persone soffrivano: c’erano rola al sig. Faronato che ha raccontato a noi continue carenze di cibo e i Tedeschi sparagazzi di essere stato accusato di essere droneggiavano. Sulle montagne i partigiani una staffetta partigiana, cioè di portare in- resistevano, ma anche per loro la vita non formazioni segrete dalle città in montagna, era facile. alle postazioni partigiane. Ci ha poi raccon- Alla fine noi ragazzi siamo rimasti colpiti da tato di essere stato rinchiuso nel lager di un’affermazione del sig. Faronato: voglio Bolzano, descrivendo le pessime condizioni passare a voi il testimone. Che cosa ha voluin cui vivevano in quel campo di prigionia: to dire? Il testimone non è altro che il suo cibo scarsissimo (pane nero di segale, mine- racconto che noi abbiamo il dovere di ricorstra di cavoli e caffè fatto con i fondi dello dare e trasmettere. stesso), freddo di notte, continue punizioni Giulio e Dimitri P a g i n a Notizie dall ’Istituto 3 2 La “Grande Guerra” in scena sulle rive del Piave L’anniversario dei cento anni dall’inizio della dra Sgro, con canti legati alle tradizioni alpiGrande Guerra ha indotto gli alpini del grup- ne. Tutti indossavano un cappellino con i po ANA di S. Giustina a scrivere un testo di colori della bandiera italiana, regalato loro ricordi. I ragazzi del laboratorio di teatro dagli alpini che li hanno acquistati all’Aquila della scuola secondaria, guidati dalla prof.ssa Lucia Fontana lo hanno tradotto e messo in scena in lingua dialettale domenica 24 maggio, sulle rive del Piave nei pressi della frazione di Campo. Alla in occasione del raduno nazionale. buona Alla manifestazione ha partecipato anche il r i u s c i t a coro Oio che ha proposto, tra gli altri, il fadell’evento mosissimo canto dedicato al Piave. E non hanno con- poteva mancare, come finale, il coro allarga- tribuito an- to che ha proposto ai numerosissimi presen- che gli alunni ti, l’inno nazionale. delle scuole primarie di S. Giustina e Meano, guidati dalle maestre Sonia Garna e Alessan- P a g i n a 3 3 Notizie dall ’Istituto Attori in scena! Da qualche anno nella nostra scuola viene organizzato il laboratorio di teatro gestito dalla prof Lucia Fontana. In questo laboratorio si imparano le principali tecniche di recitazione, si cerca di far stare bene le persone tra di loro e si fanno giochi che aiutano l’apprendimento. Visto che quest’anno ricorre il centenario della Prima Guerra Mondiale, si è deciso di fare uno spettacolo a riguardo. Abbiamo intervistato alcuni ragazzi che si sono offerti volontari e abbiamo posto loro alcune domande. Aurora Triches e Gaia Zera: Questo laboratorio ci piace molto, è davvero interessante e divertente. Tra le diverse attività che abbiamo svolto, ci è rimasto impresso un gioco nel quale bisognava mimare alcune emozioni scritte su un bigliettino. Il tema di quest’anno ci piace perché attraverso la rappresentazione teatrale possiamo Il tema che affrontiamo quest’anno è molto importante e trovo giusto che lo abbiano proposto a noi giovani, perché così si potrà evitare lo scoppio di altre guerre terribili come le precedenti. Inoltre attraverso questo spettacolo è possibile trasmettere ad altre persone, che non ne sono a conoscenza, la sofferenza nella quale vivevano i soldati e le loro famiglie. Il rapporto tra noi ragazzi è molto buono e sereno e se dovessi esprimere una riflessione poetica su questo laboratorio direi che “il re e la regina sono la creatività e la serenità”. Lorenzo Gurrieri: Il laboratorio mi piace e penso che il tema affrontato sia importante La prof. Fontana sa entrare nel tema del laboratorio e i compagni che con me partecipano a questo spettacolo sono bravi e simpatici. L’attività teatrale è davvero bella e istruttiva e vorrei partecipare anche il prossimo anno. spiegare ad altre persone ciò che è accaduto nella Prima guerra mondiale. Lo spettacolo che stiamo preparando è ben strutturato, Ringraziamo chi ha dedicato questo suo tempo alla redazione de ”Il Picchio”. ma noi preferiamo lo spettacolo svolto lo scorso anno. Micol Ronchini: Il laboratorio mi piace molto e l’aspetto che più ricorderò è la serenità con la quale si svolgono i vari esercizi e i giochi. Caterina Sacchet, Elena Cassol P a g i n a 3 4 Notizie dall ’Istituto Spadaccini alle prime armi Entrare nel mondo della scherma antica è un’esperienza troppo bella da non perdere ! La classe II C quest’anno è stata molto fortunata perché ha svolto molte splendide attività extra! Una di queste è stata organizzata dal prof. Michele Vello il quale, per approfondire il lavoro fatto in classe, ci ha fatti assistere ad una piccola presentazione sulle spade antiche e sulle loro funzioni … Lunedì 9 febbraio 2015, gli alunni di II C si sono recati in palestra per assistere a questa lezione speciale organizzata appositamente per loro ( … anche se c’è stata un’intrusione da parte delle classi 3D e 3A) da un amico del prof. Vello, Fabrizio Tonin, il quale ha portato personalmente delle riproduzioni di spade antiche delle quali è molto appassionato. Oltre a mostrarci le armi, ci ha spiegato la loro storia, il loro utilizzo e come venivano utilizzate. Quasi tutti i ragazzi hanno impugnato le spade e inscenato (in tutta sicurezza!!!) finti combattimenti. Visto che questa attività è stata molto gradita, il prof. Vello ha deciso che ci saranno altri incontri. Carina Riti Magie di Cartapesta Anche nel corso del secondo quadrimestre, la prof. Remedi ha proposto il suo fantastico laboratorio “Magie di cartapesta” che consiste nel cerare oggetti ricavandoli da materiali quotidiani e semplici come bottiglie, vasetti, ciotole, piatti, per poi decorarli con strisce di carta colorata ed incollarli con apposita colla al nuovo oggetto. Per fare ciò occorrono dei precisi materiali: colla vinavil, pennelli, gesso Bologna, colori acrilici (anche oro), carta da giornale, carta da fiori o carta velina. Il gesso Bologna serve per legare la carta agli altri oggetti; è una polvere la quale, una volta entrata a contatto con l’acqua, diventa densa e incolla meglio. I nostri compagni, in questa seconda parte di quadrimestre, hanno realizzato: mongolfiere, ciotole, contenitori come vasi e piatti poi decorati e maschere di cartapesta. Alessia Dal Mas e Carina Riti P a g i n a 3 5 Notizie dall ’Istituto Grazie! Una delle attività che amo di più, e penso proprio di non essere l’unica, è andare in gita! Partecipare alle uscite didattiche mi permette di scoprire luoghi nuovi, divertirmi, ma soprattutto stare bene in compagnia, non solo con i compagni, ma anche con i prof. che sono disposti ad accompagnarci, a stare con noi e, in alcuni casi estremi, a sopportarci! Sono sicura che anche loro si divertono, certamente anche loro si emozionano, perché, nonostante abbiano già vissuto milioni di volte queste esperienze, gli alunni sono diversi e questo crea una nuova atmosfera, un nuovo modo di stare insieme e di divertirsi. Organizzare le uscite e assumersi la responsabilità di portarci in giro è un grande impegno, perciò, voglio davvero regalare un grande Grazie a tutti quei prof. che hanno accompagnato in gita le diverse classi, specialmente la mia 2C. Voglio ringraziarli per tutti i momenti graditi e non (alla fine credo che anche quelli, in fondo in fondo, siano piaciuti) ed invitare tutti gli insegnanti che solitamente non partecipano, a vivere queste bellissime esperienze, specialmente le uscite di più giorni in luoghi veramente meravigliosi! UN PARTICOLARE GRAZIE AL PROF. DAL MAS CHE, NON SOLO ORGANIZZA LA MAGGIOR PARTE DELLE USCITE, MA LE PROPONE, LE SOSTIENE E CON IL SUO INESAURIBILE ENTUSIASMO LE RENDE SPECIALI! Carina Riti P a g i n a 3 6 Notizie dall ’Istituto P a g i n a 3 7 Tutto sport Orienteering Martedì 14 aprile si sono svolti i campionati provinciali di orienteering. L’agguerrito team del Rodari, guidato dal prof. Dal Mas non ha tradito le attese e ha portato a casa coppe medaglie. Laura Giovannelli ha conquistato l’oro nella categoria cadette ed ha trascinato la squadra femminile alla conquista del gradino più basso del podio. Tra i maschi si è distinto Abay Cassol che è giunto terzo nella categoria cadetti. Complimenti a tutti. Una brillante prestazione consente a Laura Giovanelli di conquistare l’oro nella categoria cadette dei Campionati Regionali di Orienteering disputati a Tarzo il giorno 9 maggio 2015. Complimenti alla giovane atleta che di recente si è messa in mostra anche in gare di carattere nazionale. Campioni di atletica! FASE DISTRETTUALE Femminile 80 mt. piani: 1^ Giovanelli Laura – 3^Cassol Gosanesh; Salto in lungo: 1^ Riti Carina; 2 km marcia: 1^ Granzotto Elena, 2^ Triches Aurora; 1000 mt.: 2^ De Polo Lisa 80 mt. Ostacoli: 2^ Rento Ilaria; Staffetta 4×100 mt.: 3^ I.C. “Rodari” S. Giustina Maschile Salto in lungo: 1^ Vigne Denis; Getto del peso 4 kg: 2^ Gurrieri Lorenzo; Vortex: 1^ Kraichan Thawatchai FASE PROVINCIALE Cadette/i: 80 m ostacoli f: 2^ Rento Ilaria; Salto in lungo f: 3^ Riti Carina; Marcia 2 km f: 1^ Granzotto Elena, 2^ Triches Aurora; Getto del peso 4 kg m: 3^ Gurrieri Lorenzo; Vortex m: 2^ Kraichan Thawatchai Elena Granzotto e Aurora Triches hanno conquistato rispettivamente l’oro e l’argento alle finali regionali di atletica nella specialità della marcia. Il 19 maggio a Verona le due ragazze hanno sfidato le migliori interpreti della specialità e nonostante il caldo sono riuscite ad imporsi. Complimenti alle ragazze e ai loro preparatori. Anche il terzo componente della spedizione “rodarina”, Thawatchai Kraichan si è ottimamente comportato nella specialità del lancio del vortex dove si è classificato quarto, migliorando il proprio primato personale. P a g i n a 3 8 Picchio in gioco Gioca con noi Sudoku per tutti E A T U L A S I V NE O I Z A D E R E!!! Z LA N A C A V E N O U B A R U G VI AU
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