PAROLE DI FRANCESCO OMELIA Piazza San Pietro, Domenica 24 Maggio 2015 LA PENTECOSTE «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi … Ricevete lo Spirito Santo» (Gv 20,21.22), così ci dice Gesù. L’effusione avvenuta la sera della Risurrezione si ripete nel giorno di Pentecoste, rafforzata da straordinarie manifestazioni esteriori. La sera di Pasqua Gesù appare agli Apostoli e alita su di loro il suo Spirito (cfr Gv 20,22); nel mattino di Pente-coste l’effusione avviene in maniera fragorosa, come un vento che si ab-batte impetuoso sulla casa e irrompe nelle menti e nei cuori degli Apostoli. Di conseguenza essi ricevono un’energia tale che li spinge ad annunciare nei diversi idiomi l’evento della Risurrezione di Cristo: «Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue» (At 2,4). Insieme con loro c’era Maria, la Madre di Gesù, la prima discepola, e lì Madre della Chiesa nascente. Con la sua pace, con il suo sorriso, con la sua maternità, accompagnava la gioia della giovane Sposa, la Chiesa di Gesù. La Parola di Dio, specialmente quest’oggi, ci dice che lo Spirito opera, nelle persone e nelle comunità che ne sono ricolme, le fa capaci di recipere Deum, “capax Dei”, dicono i Santi Padri. E cosa fa lo Spirito Santo mediante questa capacità nuova che ci dà? Guida a tutta la verità (Gv 16,13), rinnova la terra (Sal 103) e dà i suoi frutti (Gal 5, 22-23). Guida, rinnova e fruttifica. Nel Vangelo, Gesù promette ai suoi discepoli che, quando Lui sarà tornato al Padre, verrà lo Spirito Santo il quale li «guiderà a tutta la verità» (Gv 16,13). Lo chiama proprio «Spirito della verità» e spiega loro che la sua azione sarà quella di introdurli sempre più nella comprensione di ciò che Lui, il Messia, ha detto e ha fatto, in particolare della sua morte e risurrezione. Agli Apostoli, incapaci di sopportare lo scandalo della passione del loro Maestro, lo Spirito darà una nuova chiave di lettura per introdurli alla verità e alla bellezza dell’evento della salvezza. Questi uomini, dapprima impauriti e bloccati, chiusi nel cenacolo per evitare le ripercussioni del venerdì santo, non si vergogne-ranno più di essere discepoli del Cristo, non tremeranno più davanti ai tribunali umani. Grazie allo Spirito Santo di cui sono ricolmi, essi comprendono «tutta la verità», cioè che la morte di Gesù non è la sua sconfitta, ma l’espressione estrema dell’Amore di Dio; Amore che nella Risurrezione vince la morte ed esalta Gesù come il Vivente, il Signore, il Redentore dell’uomo, il Signore della storia e del mondo. E questa realtà, di cui loro sono testimoni, diventa la Buona Notizia da annunciare a tutti. Poi, lo Spirito Santo rinnova - guida e rinnova - rinnova la terra. Il Salmo dice: «Mandi il tuo spirito … e rinnovi la terra» (Sal103,30). Il racconto degli Atti degli Apostoli sulla nascita della Chiesa trova una significativa corrispondenza in questo Salmo, che è una grande lode di Dio Creatore. Lo Spirito Santo che Cristo ha mandato dal Padre, e lo Spirito Creatore che ha dato vita ad ogni cosa, sono uno e il medesimo. Perciò il rispetto del creato è un’esigenza della nostra fede: il “giardino” in cui viviamo non ci è affidato perché lo sfruttiamo, ma perché lo coltiviamo e lo custodiamo con rispetto (cfr Gen 2,15). Ma questo è possibile solo se Adamo – l’uomo plasmato con la terra – a sua volta si lascia rinnovare dallo Spirito Santo, se si lascia riplasmare dal Padre sul modello di Cristo, nuovo Adamo. Allora sì, rinnovati dallo Spirito, possiamo vivere la libertà dei figli, in armonia con tutto il creato, e in ogni creatura possiamo riconoscere un riflesso della gloria del Creatore, come afferma un altro salmo: «O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!» (8,2.10). Guida, rinnova e dona, dà frutto. Nella Lettera ai Galati san Paolo vuole mostrare qual è il “frutto” che si manifesta nella vita di coloro che camminano secondo lo Spirito (cfr 5,22). Da un lato c’è la «carne», con il corteo dei suoi vizi che l’Apostolo elenca, e che sono le opere dell’uomo egoistico, chiuso all’azione della grazia di Dio. Invece, nell’uomo che con la fede lascia irrompere in sé lo Spirito di Dio, fioriscono i doni divini, riassunti in nove virtù gioiose che Paolo chiama «frutto dello Spirito». Di qui l’appello, ripetuto in apertura e in conclusione, come un programma di vita: «Cammi-nate secondo lo Spirito» (Gal 5,16.25). Il mondo ha bisogno di uomini e donne non chiusi, ma ricolmi di Spirito Santo. La chiusura allo Spirito Santo è non soltanto mancanza di libertà, ma anche peccato. Ci sono tanti modi di chiudersi allo Spirito Santo: nell’egoismo del proprio vantaggio, nel legalismo rigido – come l’atteggiamento dei dottori della legge che Gesù chiama ipocriti –, nella mancanza di memoria per ciò che Gesù ha insegnato, nel vivere la vita cristiana non come servizio ma come interesse personale, e così via. Invece, il mondo ha bisogno del coraggio, della speranza, della fede e della perseveranza dei discepoli di Cristo. Il mondo ha bisogno dei frutti, dei doni dello Spirito Santo, come elenca san Paolo: «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). Il dono dello Spirito Santo è stato elargito in abbondanza alla Chiesa e a ciascuno di noi, perché possiamo vivere con fede genuina e carità operosa, perché possiamo diffondere i semi della riconciliazione e della pace. Rafforzati dallo Spirito che guida, ci guida alla verità, che rinnova noi e tutta la terra, e che ci dona i frutti - rafforzati nello Spirito e da questi molteplici doni, diventiamo capaci di lottare senza compro-messi contro il peccato, di lottare senza compromessi contro la corruzione, che si allarga sempre più nel mondo di giorno in giorno, e di dedicarci con paziente perseveranza alle opere della giustizia e della pace. REGINA COELI Domenica 24 maggio 2015 LA CHIESA CATTOLICA Cari fratelli e sorelle, buongiorno. La festa della Pentecoste ci fa rivivere gli inizi della Chiesa. Il libro degli Atti degli Apostoli narra che, cinquanta giorni dopo la Pasqua, nella casa dove si trovavano i discepoli di Gesù, «venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso …e tutti furono colmati di Spirito Santo» (2,1-2). Da questa effusione i discepoli vengono completamente trasformati: alla paura subentra il coraggio, la chiusura cede il posto all’annuncio e ogni dubbio viene scacciato dalla fede piena d’amore. E’ il “battesimo” della Chiesa, che iniziava così il suo cammino nella storia, guidata dalla forza dello Spirito Santo. Quell’evento, che cambia il cuore e la vita degli Apostoli e degli altri discepoli, si ripercuote subito al di fuori del Cenacolo. Infatti, quella porta tenuta chiusa per cinquanta giorni finalmente viene spalancata e la prima Comunità cristiana, non più ripiegata su sé stessa, inizia a parlare alle folle di diversa provenienza delle grandi cose che Dio ha fatto (cfr. v. 11), cioè della Risurrezione di Gesù, che era stato crocifisso. E ognuno dei presenti sente parlare i discepoli nella propria lingua. Il dono dello Spirito ristabilisce l’armonia delle lingue che era andata perduta a Babele e prefigura la dimensione universale della missione degli Apostoli. La Chiesa non nasce isolata, nasce universale, una, cattolica, con una identità precisa ma aperta a tutti, non chiusa, un’identità che abbraccia il mondo intero, senza escludere nessuno. A nessuno la madre Chiesa chiude la porta in faccia, a nessuno! Neppure al più peccatore, a nessuno! E questo per la forza, per la grazia dello Spirito Santo. La madre Chiesa apre, spalanca le sue porte a tutti perché è madre. Lo Spirito Santo effuso a Pentecoste nel cuore dei discepoli è l’inizio di una nuova stagione: la stagione della testimonianza e della fraternità. È una stagione che viene dall’alto, viene da Dio, come le fiamme di fuoco che si posarono sul capo di ogni discepolo. Era la fiamma dell’amore che brucia ogni asprezza; era la lingua del Vangelo che varca i confini posti dagli uomini e tocca i cuori della moltitudine, senza distinzione di lingua, razza o nazionalità. Come quel giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo è effuso continuamente anche oggi sulla Chiesa e su ciascuno di noi perché usciamo dalle nostre mediocrità e dalle nostre chiusure e comunichiamo al mondo intero l’amore misericordioso del Signore. Comunicare l’amore misericordioso del Signore: questa è la nostra missione! Anche a noi sono dati in dono la “lingua” del Vangelo e il “fuoco” dello Spirito Santo, perché mentre annunciamo Gesù risorto, vivo e presente in mezzo a noi, scaldiamo il nostro cuore e anche il cuore dei popoli avvicinandoli a Lui, via, verità e vita. Ci affidiamo alla materna intercessione di Maria Santissima, che era presente come Madre in mezzo ai discepoli nel Cenacolo: è la madre della Chiesa, la madre di Gesù diventata madre della Chiesa. Ci affidiamo a Lei affinché lo Spirito Santo scenda in abbondanza sulla Chiesa del nostro tempo, riempia i cuori di tutti i fedeli e accenda in essi il fuoco del suo amore. Dopo il Regina Coeli: Ieri, nel Salvador e in Kenia, sono stati proclamati Beati un Vescovo e una Suora. Il primo è Mons. Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, ucciso in odio alla fede mentre stava celebrando l’Eucaristia. Questo zelante pastore, sull’esempio di Gesù, ha scelto di essere in mezzo al suo popolo, specialmente ai poveri e agli oppressi, anche a costo della vita. La Suora è suor Irene Stefani, italiana, delle Missionarie della Consolata, che ha servito la popolazione keniota con gioia, misericordia e tenera compassione. L’esempio eroico di questi Beati susciti in ciascuno di noi il vivo desiderio di testimoniare il Vangelo con coraggio e abnegazione. UDIENZA Mercoledì 27 maggio 2015 LA FAMIGLIA - 16. FIDANZAMENTO Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Proseguendo queste catechesi sulla famiglia, oggi vorrei parlare del fidanzamento. Il fidanzamento – lo si sente nella parola – ha a che fare con la fiducia, la confidenza, l’affidabilità. Confidenza con la vocazione che Dio dona, perché il matrimonio è anzitutto la scoperta di una chiamata di Dio. Certamente è una cosa bella che oggi i giovani possano scegliere di sposarsi sulla base di un amore reciproco. Ma proprio la libertà del legame richiede una consapevole armonia della decisione, non solo una semplice intesa dell’attrazione o del sentimento, di un momento, di un tempo breve … richiede un cammino. Il fidanzamento, in altri termini, è il tempo nel quale i due sono chiamati a fare un bel lavoro sull’amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità. Ci si scopre man mano a vicenda cioè, l’uomo “impara” la donna imparando questa donna, la sua fidanzata; e la donna “impara” l’uomo imparando questo uomo, il suo fidanzato. Non sottovalutiamo l’importanza di questo apprendimento: è un impegno bello, e l’amore stesso lo richiede, perché non è soltanto una felicità spensierata, un’emozione incantata... Il racconto biblico parla dell’intera creazione come di un bel lavoro dell’amore di Dio; il libro della Genesi dice che «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona» (Gen 1,31). Soltanto alla fine, Dio “si riposò”. Da questa immagine capiamo che l’amore di Dio, che diede origine al mondo, non fu una decisione estemporanea. No! Fu un lavoro bello. L’amore di Dio creò le condizioni concrete di un’alleanza irrevocabile, solida, destinata a durare. L’alleanza d’amore tra l’uomo e la donna, alleanza per la vita, non si improvvisa, non si fa da un giorno all’altro. Non c’è il matrimonio express: bisogna lavorare sull’amore, bisogna camminare. L’alleanza dell’amore dell’uomo e della donna si impara e si affina. Mi permetto di dire che è un’alleanza artigianale. Fare di due vite una vita sola, è anche quasi un miracolo, un miracolo della libertà e del cuore, affidato alla fede. Dovremo forse impegnarci di più su questo punto, perché le nostre “coordinate sentimentali” sono andate un po’ in confusione. Chi pretende di volere tutto e subito, poi cede anche su tutto – e subito – alla prima difficoltà (o alla prima occasione). Non c’è speranza per la fiducia e la fedeltà del dono di LA MADONNA DI FATIMA PELLEGRINA A SELVA CANDIDA sé, se prevale l’abitudine a consumare l’amore come una specie di “integratore” del benessere psico-fisico. L’amore non è questo! Il fidanzamento mette a fuoco la volontà di custodire insieme qualcosa che mai dovrà essere comprato o venduto, tradito o abbandonato, per quanto allettante possa essere l’offerta. Ma anche Dio, quando parla dell’alleanza con il suo popolo, lo fa alcune volte in termini di fidanzamento. Nel Libro di Geremia, parlando al popolo che si era allontanato da Lui, gli ricorda quando il popolo era la “fidanzata” di Dio e dice così: «Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanzamento» (2,2). E Dio ha fatto questo percorso di fidanzamento; poi fa anche una promessa: lo abbiamo sentito all’inizio dell’udienza, nel Libro di Osea: «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza. Ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (2,21-22). È una lunga strada quella che il Signore fa con il suo popolo in questo cammino di fidanzamento. Alla fine Dio sposa il suo popolo in Gesù Cristo: sposa in Gesù la Chiesa. Il Popolo di Dio è la sposa di Gesù. Ma quanta strada! E voi italiani, nella vostra letteratura avete un capolavoro sul fidanzamento [I Promessi Sposi]. È necessario che i ragazzi lo conoscano, che lo leggano; è un capolavoro dove si racconta la storia dei fidanzati che hanno subito tanto dolore, hanno fatto una strada piena di tante difficoltà fino ad arrivare alla fine, al matrimonio. Non lasciate da parte questo capolavoro sul fidanzamento che la letteratura italiana ha proprio offerto a voi. Andate avanti, leggetelo e vedrete la bellezza, la sofferenza, ma anche la fedeltà dei fidanzati. La Chiesa, nella sua saggezza, custodisce la distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi - non è lo stesso - proprio in vista della delicatezza e della profondità di questa verifica. Stiamo attenti a non disprezzare a cuor leggero questo saggio insegnamento, che si nutre anche dell’esperienza dell’amore coniugale felicemente vissuto. I simboli forti del corpo detengono le chiavi dell’anima: non possiamo trattare i legami della carne con leggerezza, senza aprire qualche durevole ferita nello spirito (1 Cor 6,15-20). Certo, la cultura e la società odierna sono diventate piuttosto indifferenti alla delicatezza e alla serietà di questo passaggio. E d’altra parte, non si può dire che siano generose con i giovani che sono seriamente intenzionati a metter su casa e mettere al mondo figli! Anzi, spesso pongono mille ostacoli, mentali e pratici. Il fidanzamento è un percorso di vita che deve maturare come la frutta, è una strada di maturazione nell’amore, fino al momento che diventa matrimonio. I corsi prematrimoniali sono un’espressione speciale della preparazione. E noi vediamo tante coppie, che magari arrivano al corso un po’ controvoglia, “Ma questi preti ci fanno fare un corso! Ma perché? Noi sappiamo!” … e vanno controvoglia. Ma dopo sono contente e ringraziano, perché in effetti hanno trovato lì l’occasione – spesso l’unica! – per riflettere sulla loro esperienza in termini non banali. Sì, molte coppie stanno insieme tanto tempo, magari anche nell’intimità, a volte convivendo, ma non si conoscono veramente. Sembra strano, ma l’esperienza dimostra che è così. Per questo va rivalutato il fidanzamento come tempo di conoscenza reciproca e di condivisione di un progetto. Il cammino di preparazione al matrimonio va impostato in questa prospettiva, avvalendosi anche della testimonianza semplice ma intensa di coniugi cristiani. E puntando anche qui sull’essenziale: la Bibbia, da riscoprire insieme, in maniera consapevole; la preghiera, nella sua dimensione liturgica, ma anche in quella “preghiera domestica”, da vivere in famiglia, i sacramenti, la vita sacramentale, la Confessione, … in cui il Signore viene a dimorare nei fidanzati e li prepara ad accogliersi veramente l’un l’altro “con la grazia di Cristo”; e la fraternità con i poveri, con i bisognosi, che ci provocano alla sobrietà e alla condivisione. I fidanzati che si impegnano in questo crescono ambedue e tutto questo porta a preparare una bella celebrazione del Matrimonio in modo diverso, non mondano ma in modo cristiano! Pensiamo a queste parole di Dio che abbiamo sentito quando Lui parla al suo popolo come il fidanzato alla fidanzata: «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza. Ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (Os 2,21-22). Ogni coppia di fidanzati pensi a questo e dica l’un l’altro: “Ti farò mia sposa, ti farò mio sposo”. Aspettare quel momento; è un momento, è un percorso che va lentamente avanti, ma è un percorso di maturazione. Le tappe del cammino non devono essere bruciate. La maturazione si fa così, passo a passo. Il tempo del fidanzamento può diventare davvero un tempo di iniziazione, a cosa? Alla sorpresa! Alla sorpresa dei doni spirituali con i quali il Signore, tramite la Chiesa, arricchisce l’orizzonte della nuova famiglia che si dispone a vivere nella sua benedizione. Adesso io vi invito a pregare la Santa Famiglia di Nazareth: Gesù, Giuseppe e Maria. Pregare perché la famiglia faccia questo cammino di preparazione; a pregare per i fidanzati. Preghiamo la Madonna tutti insieme, un’Ave Maria per tutti i fidanzati, perché possano capire la bellezza di questo cammino verso il Matrimonio. [Ave Maria … ]. E ai fidanzati che sono in piazza: “Buona strada di fidanzamento!”. I testi di papa Francesco sono disponibili sui siti www.vatican.va e news.va e sul quotidiano Avvenire I NOSTRI PASSI INSIEME SULLA STRADA DELLA SALVEZZA ASSEMBLEA PARROCCHIALE mercoledì 3 giugno alle 21 alla sua conclusione e indicarci prospettive per il cammino nel Giubileo della Misericordia. 1. EstaNoi, Burano e inChiostro: LA STRADA NOVA su cui camminare insieme, santi tra i santi. 2. Verso GIUBILARE DELLA MISERICORDIA: Papa Francesco ci ha nnuncio e incontro, la missione e accoglienza. 3. La catechesi che verrà: a) Per il Battesimo b) La catechesi dei fanciulli per introdurli - Penitenza/Confessione/Riconciliazione - Eucaristia/Comunione - Cresima/Confermazione c) La catechesi dei ragazzi e dei giovani e d) e) Catechesi per il Matrimonio f) La catechesi degli adulti: la famiglia, 4. La vita della chiesa: vivere la liturgia e i rità; testimonianza, annuncio e missione. COMUNIONE AI MALATI Per le persone impedite dalla malattia o dalla tarda età a partecipare alla S. Messa domenicale è possibile ricevere a casa la S. Comunione grazie ai diaconi e ai ministri straordinari dell’Eucaristia: basta chiedere! Lo stesso vale per il Sacramento dell’UNZIONE DEGLI INFERMI: è la preghiera della Chiesa per chiedere la forza di affrontare le prove difficili della malattia, dell’età avanzata e della morte. La compagnia di Gesù in croce e la potenza del suo Spirito di Risorto sono pegno di vittoria sul male e sulla morte. BATTESIMO DEI BAMBINI La celebrazione del Battesimo dei bambini avviene normalmente di domenica, secondo il calendario qui indicato, su richiesta dei genitori. Viene preceduta da incontri di preparazione per i genitori e i padrini, da concordare. Se i padrini provengono da altra parrocchia, devono munirsi del Certificato di idoneità rilasciato dal parroco di residenza, che evidenzia i requisiti di età, iniziazione cristiana compiuta, situazione famigliare regolare, serio impegno alla vita cristiana. Domenica 7 giugno ore 17 Domenica 14 giugno ore 17 Domenica 28 giugno ore 11 Domenica 5 luglio ore 17 SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE DI MARIA SS., sabato 15 agosto ore 17 Domenica 30 agosto ore 11 Domenica 13 settembre ore 11 Domenica 20 settembre ore 16 CRESIMA DEI RAGAZZI I nostri ragazzi riceveranno il sacramento della Cresima dalle mani del Vescovo Gino Reali domenica 4 ottobre alle ore 11. SANMARCORCHESTRA Violini e affini … per essere un’orchestra d’archi. Francesco Deantoni 3397011742. CORETTO “CANTA E CAMMINA” Per tutti i ragazzi e i bambini: vuoi cantare con noi? Sabato alle 15.30 ci prepariamo per cantare bene insieme nella Messa festiva delle 11. Con Elisa 3270190739, Eleonora, Elisa 3339939045. CANTARE “SUAVIUS” INSIEME Ritrovarsi insieme per imparare a cantare sempre meglio, suavius … Di venerdì alle 21.30, dir. Eleonora Belfiore 3274774398. LA CHIESA È CASA TUA Il 19 marzo 1955 il popolo che l’aveva costruita ha celebrato la prima Messa nella nostra chiesa. Sono 60 anni da allora, magari ci tocca provare a riparare le “rughe” … se vuoi dare una mano, da fare ce n’è. E c’è bisogno di un po’ del tuo tempo, secondo le tue abilità e possibilità, con molta generosità per la manutenzione ordinaria: pulizia, giardino, riparazioni, migliorie, … Scegli di essere parte viva della comunità e di costruire la chiesa: di essere dentro e non spettatore della vita grande che Gesù ci ha donato e insegnato a vivere. Ma il problema principale è ovviamente il reperimento dei fondi necessari: per questo tutti siete interpellati! Tramite l’iniziativa della nostra Associazione culturale eVenti intitolata “far bella la Chiesa” è possibile contribuire con il beneficio anche di una certa deducibilità fiscale. RIECCO UNA LISTA DELLA SPESA, con cifre assolutamente indicative: CHI VUOLE OFFRIRE QUALCOSA? Sono in neretto i particolari già acquistati o promessi (e comincio già adesso a ringraziare gli offerenti: Dio li rimeriti!) Manutenzione tetto e tegole; Risarcitura crepe e imbiancatura Chiesa 22000; Ambone 2500; Sistemazione Presbiterio 12000; Nuovo tabernacolo? 7000; Amplificazione 15000; Illuminazione 15000; Lucidatura panche; Via Crucis; impianto di riscaldamento; pavimentazione chiesa; messa in sicurezza e restauro rosone e finestre; restauro quadro della Madonna; matroneo, confessionale … CARITÀ E SOLIDARIETÀ Per aiutare chi è nel bisogno, puoi fare un po’ di spesa in più, deponendo generi alimentari non deperibili nella CESTA AI PIEDI DELLA CROCE, in chiesa. Ogni sabato mattina facciamo una distribuzione a chi ne ha bisogno, anche grazie al Banco Alimentare del Lazio. In questa prospettiva si muove l’associazione eVenti con l’iniziativa di solidarietà UN CAFFÈ AL GIORNO PER IL SALVADANAIO DELLE FAMIGLIE (vedi volantino a parte: rif. Paola Pietrobon 3395892472). Ma l’inizio della carità è dentro il tuo cuore! C’è bisogno dei tuoi occhi e del tuo cuore per vedere chi è nel bisogno, del tuo tempo e del tuo impegno per iniziare ad aiutarlo! Se non ce la fai, segnala persone o famiglie in difficoltà, condividi notizie e iniziative d’aiuto, collabora con chi già si muove in questo ambito. Chi dona ai poveri, dona a Cristo. ASSOCIAZIONE EVENTI Info: www.eventismpx.it e pagina Facebook: eventi SMPX, tel. Tonino Fantozzi *5887 o 3271258485, Fabrizio Bertoni 3371081140. Puoi sostenere gratis le attività della nostra Associazione destinando il tuo 5xmille: esprimi nell’apposita Scheda la tua scelta nella prima casella (Sostegno al Volontariato…), indicando il Codice fiscale 97137510588 sotto la tua firma. IBAN per erogazioni liberali deducibili: IT28Z 08327 03256 0000 0000 222 della BCC di Roma, ag.154 Casal Selce. ANCHE TU PUOI SCEGLIERE DI DESTINARE L’8XMILLE, IL 5XMILLE E IL 2XMILLE Nei campanili di carta in fondo alla chiesa sono disponibili pieghevoli con le informazioni, il modulo per la scelta e buste per esprimere la tua scelta dell’8 x mille per la Chiesa Cattolica. Questo vale anche per il 5 x mille: scegli a nostra associazione eVenti, scrivendo il Codice Fiscale 97137510588 nella casella delle associazioni! È facile, non costa nulla e ha grande valore. Anche se non sei tenuto alla dichiarazione dei redditi puoi esprimere la tua scelta, che ha una importanza per molti: puoi compilare la scheda con i tuoi dati, esprimere la tua scelta con la firma nella casella apposita e consegnare la busta apposita a qualunque Ufficio postale, commercialista o CAF. Per informazioni ulteriori o per saperne di più sulla destinazione dei fondi, consulta i siti: http://www. 8xmille.it o www.chiediloaloro.it, su cui trovi ulteriori spiegazioni e ragioni per la preziosa scelta: storie di persone e iniziative commoventi e grandi. QUESTA ESTATE: CAMBIA L’ORARIO DELLE SS. MESSE FERIALI Da lunedì 8 giugno fino a settembre la S. Messa nei giorni feriali verrà celebrata alle ore 19. Restano invariati gli orari festivi. luglio! In effetti, cosa c’è di più educativo per i piccoli che incontrare il lavoro, le abilità di giovani e adulti che ne sono appassionati? Cosa vuol dire fare l’idraulico, costruire modellini, coltivare fiori, cucinare biscotti, … (mettici quello che sai fare tu) può diventare l’occasione per “trovare apprendisti” e aprire menti e cuori al futuro. Si chiama EstaNoi perché l’estate offre l’occasione di una alleanza tra generazioni, lo spazio della parrocchia diventa ospitale e utile: Quanto tempo puoi dare tu? Dai la tua disponibilità direttamente a don Gianni. Dall’8 giugno il lunedì alle ore 21 sarà il giorno dedicato al coordinamento delle iniziative. QUESTA ESTATE: ESTANOI QUESTA ESTATE: BURANO Arriva l’estate e per molte famiglie si pone il problema del tempo e dello spazio per i ragazzi in vacanza. A caccia di Centri estivi, magari non troppo cari… Con l’aiuto di tutti sarà possibile anche quest’anno offrire ai ragazzi (e non solo) uno spazio educativo: al mattino dalle 9.30 alle 12, alternando giochi e sport con i compiti delle vacanze; nel pomeriggio, dalle 16 alle 18.30 con attività e incontri che ognuno può animare. Dall’11 giugno al 7 Riprendiamo la strada, una STRADA NÒVA perché stavolta si va in Umbria, ai confini con le Marche: a Burano di Gubbio per vivere alcuni giorni insieme, staccandoci da tante cose superflue per attingere all’essenziale, al cuore della nostra vita. Una strada non da soli, ma in DOMENICA 31 MAGGIO Dt 4,32-34.39-40; Sal 32; Rm 8,14-17; Mt 28,16-20 Visitazione di Maria compagnia dei santi di ieri e di oggi, segno vivo della bellezza e della grandezza dell’essere cristiani. Dal 9 al 12 luglio per adulti e giovani. Dal 12 al 15 per i cresimandi. Dal 15 al 19 per i ragazzi (prima comunione fatta!). A parte sono già disponibili i moduli per l’iscrizione NB Con catechisti, genitori, educatori e giovani ci si trova lunedì 8 giugno alle 21 per prepararci e per preparare la strada. L’EUCARESTIA AL CENTRO Mentre continua la serie delle Prime Comunioni dei nostri ragazzi, questa settimana è segnata dalla ricorrenza del Corpus Domini: giovedì sera Papa Francesco celebra la S. Messa e poi guida la processione eucaristica cittadina da S. Giovanni in Laterano a S. Maria Maggiore. Nella nostra parrocchia vivremo tre momenti di adorazione eucaristica: giovedì dalle 17.30 alle 21.30. Venerdì (primo del mese) dalle 19.30 della Preghiera). Domenica alle 18 con i Vespri e la solenne Benedizione. Fare compagnia a Gesù, lasciarsi guardare da Lui, permettergli di parlare al nostro cuore rende la nostra vita piena di forza e di pace. Provare per credere. SOLENNITÀ DELLA SS. TRINITA’ 7 - 11 - S. MESSA 8 sdm - 9 sfr S. MESSA 11 Prima Comunione di Antonelli Maria Chiara, Di Carlo Luca, Di Lella Michele, Notari Federica Maria, Teta Federica, Trivilino Ilaria 10 COMUNIONE 1 (3 elementare) - COMUNIONE 2 (4 el.) - CRESIMA 1 (5 el.) 16.30 S. ROSARIO dalle Suore di carità di N.S. del Buono e Perpetuo Soccorso LUNEDI’ 1 GIUGNO S. Giustino 6.45 sfr S. Messa 16.30 S. Rosario 17 S. Messa Tb 1,3; 2,1b-8; Sal 111; Mc 12,1-12 MARTEDI’ 2 GIUGNO Ss. Marcellino e Pietro FESTA DELLA REPUBBLICA Tb 2,9-14; Sal 111; Mc 12,13-17 7.30 sfr S. Messa 16.30 S. Rosario 17 S. Messa 9 S. MESSA 18.30 S. Rosario 19 S. MESSA MERCOLEDI’ 3 GIUGNO Ss. Carlo 6.45 sfr S. Messa Lwanga e compagni Tb 3,1-11a. 16.30 CRESIMA 2 (1 m.) Giovanna 3393261905 16.45 COMUNIONE 1 (3 el.) dG, Rossana, Paola 16-17a; Sal 24; Mc 12,18-27 21 ASSEMBLEA PARROCCHIALE 6.45 sfr S. MESSA GIOVEDI’ 4 GIUGNO 15.30 San Marco d’Argento Luigia 3334816235, Costanza 3336592306, Antonietta 3383419963 Tb 6,10-11; 7,1.9-17; 8,4-9; 16.30 S. Rosario 17 S. MESSA ADORAZIONE EUCARISTICA Sal 127; Mc 12,28b-34 20.30 IL VANGELO DAVANTI ALL’EUCARISTIA VENERDI’ 5 GIUGNO PRIMO VENERDÌ DEL MESE 6.45 sfr S. Messa 9 S. MESSA S. Bonifacio Tb 11,5-17; 18.30 S.Rosario 19 S. MESSA, ADORAZIONE EUCARISTICA fino alle 21.30 (alle 20.30 con l’AdP) Sal 145; Mc 12,35-37 21 CATECHESI PREBATTESIMALE 7.30 sfr S. Messa 8.30 Pulizie della chiesa 9-11 Distribuzione Caritas/Banco Alimentare SABATO 6 GIUGNO 15 RITIRO PRIMA COMUNIONE 15 CRESIMA 2 (1 media) Luca, Alessia S. Norberto Tb 12,1.5-15.20; 15.30 Coretto “Canta e Cammina” Elisa 3270190739, Eleonora, Elisa 3339939045 Tb 13; Mc 12,38-44 19 S. MESSA SOLENNITÀ DEL SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO DOMENICA 7 GIUGNO Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26 7 - 11 - S. MESSA 8 sdm - 9 sfr S. MESSA 11 Prima Comunione di Cerini Lorenzo, Ferrai Ilaria, Mancuso Melissa, Montegrande Devid, Pandolfi Aurora, Teodoli Paolo 10 COMUNIONE 1 (3 el.) - COMUNIONE 2 (4 el.) - CRESIMA 1 (5 el.) 18 VESPRI, ADORAZIONE EUCARISTICA E BENEDIZIONE a Selva Candida, arrivo della Madonna Pellegrina di Fatima Dall’8 giugno ORARIO ESTIVO DELLE S. MESSE FERIALI: ogni giorno alle 19 Pro manuscripto, anche sul sito: www.ssmarcoepiox.it email parrocchia@smpx.it FB: parrocchia SMPX NB: * = 066190 … PARROCCHIA DEI SANTI MARCO EVANGELISTA E PIO X Via Casal Selce 271 – 277, 00166 ROMA Pantan Monastero - tel. 0661908080 - fax 0661907089 c.f. 80351550589 - c.c. postale IBAN IT31 N076 0103 2000 000 82683004 - c.c. bancario: Banca Credito Cooperativo di Roma ag.154 Casal Selce IBAN IT18 O083 2703 2560 0000 0000 192 - parroco: don Gianni Sangiorgio 3334690381, d.gianni@smpx.it - Sacerdoti collaboratori: mons. Remigio Bellizio, 3388903545, remigiobellizio@org.va; p. Giovanni Chiu, ofmconv, 0669895410, frachiu@ofmconv.org - Diaconi: Ivoneo Pietrobon 3338091510, Vincenzo Di Stefano 3358420764, Michele Sardella 3393772522 - Comunità religiose: sdm = Suore dei poveri di don Morinello via S. Cognetti de Martiis 33, *9079 Scuola dell’infanzia “Sorriso degli angeli” - sfr = Suore Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento, via Pantan Monastero 35, 0661560611, Scuola dell’infanzia “S. Chiara” e Scuola Primaria “Oasi madre Serafina” - bps = Suore di carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso via Quarto S. Lucia 60/Casal Selce 389, *8082 -- La nostra parrocchia fa parte della VICARIA DI SELVA CANDIDA nella DIOCESI SUBURBICARIA DI PORTO - SANTA RUFINA: il Cardinale titolare è Sua Eminenza ROGER ETCHEGARAY; il nostro Vescovo è Sua Eccellenza GINO REALI. La Curia Diocesana è in via del Cenacolo 53 00123 Roma–La Storta tel. 0630893848 fax 0630893658 www.diocesiportosantarufina.it email curia@diocesiportosantarufina.it
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