Abbonamento 2015

Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
16 aprile 2015
Anno XLVI Nº 889
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Providencia - Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • presenzapepe90@gmail.com • Aderente alla FUSIE e FSS
Disoccupati, Italia divisa
tra inferno e paradiso
Il tasso dei senza-impiego a Bolzano è più basso
che in Germania. Bene anche Veneto ed Emilia, ma
nel Sud siamo come Grecia e Spagna
Se la Provincia di Bolzano fosse uno Stato, in Europa sarebbe quello con la disoccupazione più bassa: appena 4,4%
nel 2014 contro il 5% della Germania. E anche il resto del
Nord Est si piazzerebbe nella zona di testa della classifica
continentale, col Veneto appaiato all’Olanda, il Friuli che
tallona la Svezia, Lombardia ed Emilia Romagna che fanno
meglio di Belgio, Finlandia, Polonia e che assieme a Marche
e Toscana superano pure la Francia. Mentre Piemonte e Liguria battono Irlanda, Slovacchia e Croazia, alla faccia della
delocalizzazione e della bassa pressione fiscale.
Mezzogiorni d’Europa
Il problema è che oltre al vertice della classifica, purtroppo,
dominiamo anche in coda: le nostre regioni meridionali, Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, tutte abbondantemente
sopra la quota drammatica del 20% di senza lavoro, vengono
infatti superate solamente da Spagna (24,5) e Grecia (26,5).
Una situazione che lo scorso anno si è addirittura aggravata,
visto che nel 2014 il tasso di disoccupazione è sceso di 1 punto
in Grecia e di 1,6 punti in Spagna, mentre nel Mezzogiorno
è salito di un altro punto: +0,3 in Campania, +1,2 in Sicilia
e Calabria e addirittura +1,7 in Puglia.
Sono i «paradossi della disoccupazione», come li definisce
una ricerca dell’Ufficio studi della Confartigianato che ha
incrociato gli ultimi dati Istat ed Eurostat, e che La Stampa
è in grado di anticipare. Se osserviamo i due versanti opposti
del ranking e consideriamo anche i dati provinciali, vediamo
poi che oltre a Bolzano, che tra le altre condizioni beneficia di
una quota di dipendenti pubblici ben superiore alla media
(ben 50mila occupati su 192mila), anche Verona ha un tasso
di disoccupazione (4,9%) inferiore a quello della Germania,
e Cuneo (5,3%) lo ha inferiore a quello dell’Austria, mentre
Cont. in ultima pagina
Contro il terrorismo serve più Europa
Italia, Francia e Germania
“devono mettersi alla testa
di un nuovo movimento che
stimoli l’integrazione europea” a un livello di maggiore
coesione. Sergio Mattarella
arriva a Parigi e, come già
aveva fatto a Berlino e Bruxelles, ricorda il ruolo dei
Paesi fondatori per la guida
delle politiche comunitarie,
politiche che hanno come fulcro non più solo l’economia
ma anche la sicurezza e le
nuove frontiere dell’integrazione. Il Capo dello Stato arriva all’Eliseo nel giorno più
nero per Francois Hollande,
all’indomani della debacle
alle amministrative. Il presidente francese mette al centro la crescita, la ripresa e la
creazione di posti di lavoro.
Poi spiega che l’Europa non
deve fermarsi alla pur fondamentale economia, ma deve
avere altri terreni sui quali
fare fronte comune e, quando
serve, massa critica.
Parole condivise da Mattarella. “Dobbiamo stimolare
una politica di crescita”,
sprona il Capo dello Stato,
che però ci tiene soprattutto a chiedere maggiore
integrazione a Bruxelles.
Ma lo sprint deve venire
soprattutto dai tre Paesi
fondatori. Non basta la guida
franco-tedesca per sfondare
nuove frontiere di integrazione, l’Italia è fondamentale per dare un equilibrio
e più forza alla fase due
dell’Unione. Una fase due
che, pur tra mille difficoltà
e freni, è necessariamente
il tema del domani. Italia e
Francia, ribadiscono i due
presidenti, confermano come
già un mese fa nel bilaterale governativo, interessi
e visioni future, “un livello
eccellente di relazioni”. Così
come condividono nuove in-
Genocidio armeno, la Turchia alza i toni
Si arricchisce di nuovi
elementi la crisi diplomatica
tra Santa Sede e Turchia sul
massacro degli armeni nel
1915-1917, definito domenica un "genocidio" da Papa
Francesco, mutuandolo dalla
dichiarazione di Papa Wojtyla del 2001. Il ministro degli
Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha affermato che le
parole del pontefice rivelano
"una discriminazione
dei musulmani e dei
turchi di fronte ai
cristiani".
Domenica c'era già
stata la dura reazione
del ministero degli
Esteri di Ankara, con
la convocazione del
nunzio apostolico,
Antonio Lucibello, e
il richiamo per consultazioni in Turchia
dell'ambasciatore
presso la Santa Sede
Mehmet Paçaci. Ora è
arrivata anche una nota, diffusa dall'ambasciata turca in
Vaticano, che nel tentativo
di offrire una ricostruzione
storica dei fatti del 1915 definisce le parole di Francesco
"un'inaccettabile strumentalizzazione politica".
Non solo: parlare di "genocidio" degli armeni rappresenterebbe una "calunnia",
in quanto tale termine è un
concetto giuridico che nel
caso degli armeni non trova
riscontro in alcuna sentenza
di un tribunale internazionale competente. Nella
stessa nota il ministero degli
Esteri ha scritto che il popolo turco non riconosce la
dichiarazione del Pontefice,
"che è discutibile sotto tutti
i punti di vista, che è basata
sul pregiudizio, che distorce
la storia e che riconduce il
dolore sofferto in Anatolia
nelle particolari circostanze
della Prima Guerra Mondiale ai membri di una sola
religione".
Di tutt'altro avviso il presidente armeno Sarksyan,
secondo cui "la nostra storia
che ormai compie 100 anni
sta dando i suoi frutti". Prevedendo che le parole del
Cont. in ultima pagina
frastrutture, a partire dalla
Torino-Lione, e appuntamenti, da Expo alla conferenza
di Parigi sul clima. La crisi
economia, ha fatto notare
Mattarella, è stata il banco
di prova per i nuovi equilibri
ed è stata “la dimostrazione
che serve più Europa, non
meno Europa per il futuro
dei nostri Paesi”. E, purtroppo, molti altri test sono alle
viste: dalla crisi in Ucraina
a quella in Libia, dal pericolo
del terrorismo all’immigraCont. in ultima pagina
Informativo N. 1 "Solidariedad con el Norte"
Primer Informativo desde
el inicio de la campaña, el 1
de abril.
1.- En la cuenta corriente
del Banco de Chile, número
166-01671-03 de la Parroquia
italiana han sido depositados,
a esta fecha, la suma de $
3.037.002 (rut 70.355.000-2).
Agradecemos la generosidad
de las personas que han hecho
donaciones en dinero que nos
permitirá cooperar con la reconstrucción o la reposición de
enseres domésticos perdidos o
dañados por el aluvión. A los
que aun no lo han hecho, les
reiteramos el llamado a ser
solidarios.
2.- Desde el día del siniestro
nos hemos empeñado, con
la cooperación de Claudia
Avendaño, Asistente Social de
la Associazione Trentini nel
Mondo - Provincia di Trento
y fiduciaria del Patronato Acli,
a individualizar las familias
italianas golpeadas por la
emergencia. A la fecha, las familias italianas severamente
afectadas por la catástrofe
son tres, que al parecer han
perdido todos o parte de los
enseres domésticos y sus viviendas, que en algunos casos
deben ser reparadas.
3.- Para organizar la distribución y el control de la ayuda
hemos invitado a personas
representativas de nuestra
comunidad para integrar un
comité de Crisis. Todas ellas
han manifestado su buena
disposición a participar. Ellos
son: El vice cónsul de Copiapó Paolo Albasini, Caterina
Pezzani y Carlos Slomp por la
comunidad Trentina de La Serena, Pio Borzone, presidente
del Comites-Cile, José Odone,
Cont. in ultima pagina
“Promuove con...”: verbo magico del Comites
Viviamo gli ultimi sussulti di questa
agitata campagna per le elezioni del
Comites, a cui solamente 2088 concittadini, di un totale di 47.000 circa, hanno
diritto di partecipare in quanto ne hanno
fatto richiesta, a suo tempo, alle autorità
consolari. Numero veramente striminzito
che, però, non sfigura troppo (mal comune
mezzo gaudio?) a fianco di vari altri paesi
più ricchi di emigrazione italiana.
Comunque per noi è importante che i
12 eletti ad integrare il comitato conoscano bene quale è la loro missione, che
si leggano gli impegni che si assumono,
che meditino sulla legge costitutiva del
comitato e riflettano sui ruoli che devono
svolgere per il bene della comunità.
La Legge del Comites, all’articolo 2.
dice:”Compiti e funzioni del Comitato”.
Nelle prime linee enuncia la parola magica senza la quale il Comitato si svuota:
“A tale fine ciascun Comitato promuove,
in collaborazione con...”. Quindi non è
chiamato a crociate solitarie, ad apparire
sugli scenari, ma a lavorare sempre in
cordata con spirito di servizio.
Riportiamo integro il testo del cuore di
questa legge che dovrebbe essere scolpito
nella mente dei “12” eletti: “A tale fine
ciascun Comitato promuove, in collaborazione con l’autorità consolare, con le
regioni e con le autonomie locali, nonché
con enti, associazioni e comitati operanti
nell’ambito della circoscrizione consolare,
opportune iniziative nelle materie attinenti
alla vita sociale e culturale, con particolare
riguardo alla partecipazione dei giovani,
alle pari opportunità, all’assistenza sociale
e scolastica, alla formazione professionale,
al settore ricreativo, allo sport e al tempo
libero della comunità italiana residente nella
circoscrizione.
Ciascun Comitato opera per la realizzazione di tali iniziative.”.
Come si vede, il compito del Comites è
tremendamente concreto, vasto ed importante. Ma ha bisogno di occhi attenti e cuore
vigilante che sappia pensare, lavorare e
sacrificarsi per il bene comune. Gli egoismi e
gli egocentrismi bisogna lasciarli fuori; come
pure altre formule subdole che nascondono
tornaconti personali.
Dobbiamo formare i dirigenti alla cultura
del servizio alla Comunità e non del servirsi
della Comunità.
La comunità ha il diritto-dovere di giudicare la fedeltà alle promesse. Passare
tutto sotto silenzio per paura di offendere è
mancare al proprio dovere di informare (nel
caso di Presenza) o civico nel caso dei singoli
connazionali. Anche a costo di pagare di
persona come recentemente successo (e forse
succederà).
Giuseppe Tomasi
2
Presenza- 16 aprile 2015
Corrispondenza
La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostrano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello
stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche
lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la
pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali.
SPAZIO APERTO
Pakistan, ragazzo bruciato Informazioni
ACLI
vivo perché cristiano
Bustamante 180 - Santiago
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: santiago@patronato.acli.it
Pagina web: www.patronatoacli.cl
SONO COPIAPÓ,
CHAÑARAL, TUTTI
SIAMO CILE DOLENTE.
Hna. Maria Solari Canessa
Una mujer consagrada a la
vida religiosa
Querido Padre Pepe:
Grande ha sido la emoción al ver publicado en
Presenza la semblanza
de la Hna. Maria Solari
Canessa (Q.E.P.D).
Ella, una mujer consagrada a la vida religiosa,
dedicó toda su vida a la
educación de los niños y
jóvenes de este país, el
país que acogió a sus padres y que, con su trabajo
y dedicación, ayudó a engrandecer.
La Hna. Maria fue una representante destacada de la
Colectividad Italiana de Chile en su calidad de mujer, de
religiosa y de profesional.
Los que la conocimos y
tuvimos la fortuna de ser
sus alumnos en los Colegios
de la Compañía de María,
damos fe de su completa
dedicación a la enseñanza,
en el más amplio sentido de
la palabra, siempre bajo el
alero y guía de Santa Juana de Lestonnac, nuestra
Sei di Santiago e non ricevi
regolarmente Presenza?
Chiama al Cel. 97849283
Grazie
santa madre.
Un cordial y emocionado
saludo,
Dra. Silvana Corona
Spedaliere,
ex alumna de la Compañía de María y miembro
de la colectividad italiana
de Chile.
Grazie cara Silvana.
Tal como conversamos
fue muy lindo poder ver
a mi querida tia Mary
(QEPD) en Presenza, un
verdadero honor.
También le agradecimos
a Padre Pepe y Ginetto Rossi por la gentileza de haber
publicado su biografia. Tus
palabras hacia ella son muy
lindas y de corazón. De esa
forma puedo completar el
cariño que le tengo de por
vida como mi gran tia y
también sumar su labor
en el Colegio Compañía de
Maria hacia sus alumnas.
Gracias a ustedes por algo
tan emotivo.
Un forte abbraccio.
Bruno Solari S.
Un adolescente cristiano,
Nauman Masih, 14 anni è
stato bruciato vivo da alcuni giovani musulmani che
Nauman non conosceva. Il
giovane ora è ricoverato in
ospedale a Lahore, dove
lotta tra la vita a la morte,
con gravi ustioni su tutto
il corpo. Come appreso da
Fides, l’episodio è avvenuto
venerdì 10 aprile, quando i
giovani musulmani che stavano recandosi in moschea
hanno incontrato Nauman
lungo la strada. Fermato-
L’ORA
ITALIANA
Il filo che ci unisce
all’Italia
RADIO SANTIAGO
Dalle 9,00 alle 10,30
La domenica mattina
Sempre in
Radio Santiago CB69 AM
www.radiosantiago.cl
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Aldo Costa
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Paolo Castellani
Fina Franchini
Gloria Nocchi Frascoli
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique
Vacante
La Serena Caterina Pezzani
Quillota
E. Schiappacasse
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso
Concep.
Giancarlo Carro
P. Arenas Américo Diaz B.
***
Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia)
Reservas al (56 2) 2484-8484
lo, avendo saputo che era
di religione cristiana, lo
hanno picchiato, hanno
gettato benzina su di lui
e poi gli hanno dato fuoco,
fuggendo.
La polizia è stata avvertita e ha registrato una
denuncia contro ignoti.
Nauman ha dichiarato al
sovrintendente di polizia:
“I giovani che mi hanno
aggredito erano dei perfetti
sconosciuti. Hanno iniziato
a percuotermi dopo che io
ho detto di essere cristiano. Ho provato a scappare
ma mi hanno inseguito
e cosparso di benzina”.
Nauman si è buttato su un
mucchio di sabbia, mentre
alcuni passanti lo hanno
aiutato a spegnere il fuoco sul suo corpo e hanno
chiamato un’ambulanza.
“Condanniamo con forza
il grave episodio di odio
religioso.
Abbiamo subito inviato
un rapporto al Primo ministro del Punjab, Shahbaz
Sharif ” ha detto a Fides
Sardar Mushtaq Gill, avvocato cristiano e difensore
dei diritti umani. In una
nota inviata a Fides, Nasir
Saeed, direttore dell’Ong
Claas (“Center for legal
aid assistance and settlement”) afferma: “Siamo in
una situazione deplorevole.
L'odio contro i cristiani
ha raggiunto un livello
davvero pericoloso se un
innocente cristiano può
essere bruciato vivo da
estremisti islamici senza
alcun motivo. I cristiani in
Pakistan vivono sotto costante paura per la propria
vita, nonostante le rassicurazioni del Primo ministro
Nawaz Sharif”.
La nostra comunitá oggi deve dire: siamo i fratelli che
soffriamo con la disgrazia accaduta alle popolazioni delle cittá
e piccoli borghi del norte del paese.
Come in tante altre occasioni la furia della natura, terremoti,
tsunami, vulcani in eruzione, incendi, alluvioni come in questa
occasione in Cile fanno tante vittime di vite umane ed anche
ingenti danni ai beni privati e pubblici. Un paese in permanente
ricostruzione.
In Cile la natura con la complicità a volte dell’ imprevisione
cagionano distruzione materiale che spesso comporta la perdita
di vite umane.
Ma i cileni e tutti coloro che viviamo in questa terra ballerina e
fragile, non ci arrendiamo. Dal dolore e dalla disperazione sorge
la forza che contrasta l’avversitá e la iniziale sconsolazione. Un
popolo che convive con la tragedia e con la sofferenza.
Queste esperienze sono l’ antidoto alla superficialità e la
banalità di certe cose che si manifestano sia nella comunità
nazionale come nella nostra italiana.
Che valore ha per un cittadino italiano che vive in Copiapó, ad
esempio, che riceve il plico elettorale per il rinnovo del Comites?
NIENTE. La sopravivenza difronte alla morte, la perdita di
tutti i risparmi della vita messo a confronto a una elezione per
rinnovare l’organo di rappresentanza degli italiani qui residenti,
scusate: non significa un bel niente.
Eppure tanta passione sprecata ed inutile che non fa altro
che dividere. La storia si ripete. Le organizzazioni appartenenti
alla Parroquia italiana di Santiago, tra esse le Acli, il Coia, il
quindicinale Presenza si sono assunti l’ impegno di organizzare
un movimento di raccolta per racimolare un contributo che
per tanti di noi é una esigenza evangelica e per altri, una
cooperazione civile. Comunque un valore cardine della nostra
convivenza civile.
La comunitá italiana non si é mai astenuta di dare il suo
contributo destinato non solo ai cittadini italiani o italo-cileni,
ma anche a tutti gli abitanti colpiti dalla sciugura di turno.
Basti ricordare il terremoto e maremoto del 27 febbraio. Il primo
camión che arrivó a Concepción superando tante peripezie
portava le donazioni dell’ Ambasciata di Italia in Santiago. A
pochi giorni di distanza, anche noi con il Comites e la valida
collaborazione di Ferdinando Pezzoli arrivammo a Concepción
con un carico di beni non esistenti, al momento, sul mercato locale
che furono distribuiti dalla associazione italiana locale.
Ma non solo in Cile: la solidarietá si evidenzió con il terremoto
prima dell’ Aquila e dopo dell’ Emilia Romagna dove la nostra
pur piccola comunitá contribuí con un assegno non inferiore all’
importo di altri paesi di maggiore consistenza italiana.
In Copiapó e nelle zone colpine dall’alluvione vivono famiglie
italiane. Maggioritariamente sono di origine Trentina provenienti
dalla vicina La Serena, ma ci sono anche italo-cileni presenti
in quei territori da anni. E' il caso di Chañaral dove tutt’oggi
sono presenti varie famiglie di origine italiana.(tra essi un mio
compagno di scuola nel Liceo di Ovalle).
In Copiapó esiste la scuola italiana Giuseppe Verdi e anche
una Pompa di Pompieri volontari italiani. Non possimo
abbandonare i nostri concittadini e neanche la popolazione che
soffre la furia della natura que ha distrutto tutto al suo passo,
tra esse intere abitazioni, danni importanti nel commercio
e nelle attivitá produttive, e, quello che è peggio, perdite di
vite umane. Abbiamo messo a disposizione un conto corrente
appartenente alla Parroquia Italiana presso la banca del Chile
numero 166-01167-03, rut. 70.355.000-2, email, Santiago@
patronato. acli.it
Attendiamo la generositá di tutti, lavoratori e imprenditori,
ricchi e anche poveri, basta poco (un euro), attendiamo le istituzioni
vecchie e giovani che fanno parte della nostra comunitá italiana.
Aspettiamo il contributo delle regioni non colpite dalla disgrazia.
Vogliamo dare testimonianza della nostra appartenza a questo
paese, che in tanti casi é anche il nostro. Crediamo che é il tempo
dell’ amore e non dei risentimenti superficiali. Esiste una sola ed
unica prioritá: l’ amore al prossimo e soprattutto presso i sofferenti.
Ricordiamo siamo nel tempo della Passione che per noi é tempo
della rendenzione e dell’amore.
Paolo Castellani
Abbonamento 2015 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
Cognome.....................Nome....................... via....................................città....................
Abbonamento normale
20.000 pesos
Abbonamento sostenitore
30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA”
LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA
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PRUEBE NUESTRA FUGAZA
Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344
Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833
TERZA PAGINA
Passatempo e umore
Presenza- 16 aprile 2015
3
25 aprile: la Festa della Liberazione
che unisce (o disunisce) l’Italia
Il messaggio fondamentale che invia il 25 aprile
è duplice: la Festa della
Liberazione ricorda infatti
il valore della democrazia e
la reciproca legittimazione
tra forze che restano
profondamente diverse,
ma possono cooperare.
La liberazione, ovvero
la fine della guerra e
il crollo definitivo del
sistema nazifascista in
Italia e in Europa, è il
risultato “di una precisa
scelta e di una lotta, che
genera un riflesso di
convergenza, pur nella
evidente distinzione dei
soggetti”. Le forze che
hanno collaborato per
costruire una democrazia antifascista si sono
infatti divise, ma hanno
saputo “mantenere una
reciproca legittimazione, che le ha portate, pur
nella contrapposizione,
a forme diverse di collaborazione” (Agenzia Sir,
25 aprile).
Il senso della Liberazione è vivo e attuale
ancora oggi, ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano visitando
in occasione della festa
il Museo della Liberazione a Roma, situato
a Via Tasso, nel luogo
in cui venivano torturati quanti erano arrestati
dal regime. “Nei momenti
cruciali per il Paese in
tempo di crisi la memoria
è fondamentale. Venendo
in posti come questi, c’è
sempre molto da imparare
sul modo di affrontarli:
serve coraggio, fermezza e
senso dell’unità, che furono decisivi per vincere la
battaglia della Resistenza”
(Avvenire, 25 aprile).
Anche altre figure istituzionali hanno partecipato
a cerimonie per ricordare
la Liberazione. Da Milano,
il presidente della Camera
Laura Boldrini ha ricordato come si debba dire “con
forza” che “non è mai, mai
esistito il fascismo buono
perché il fascismo è stato
un regime illegittimo basa-
cessario “stare tutti uniti”,
“non è possibile continuare
a dividersi” sul 25 aprile.
Non sono mancate infatti le critiche, giunte soprattutto dal Movimento 5
to sull’assassinio politico e
sulla persecuzione degli oppositori”. Anche se l’Italia si
è liberata dal fascismo il 25
aprile 1945 e con il Costituzione del 1948, ha avvertito,
“il germe dell’autoritarismo
è sempre pronto a diffondersi soprattutto con la crisi”. Il presidente del Senato
Pietro Grasso era invece a
Marzabotto, teatro di una
strage nazista nel 1944,
dove di fronte alle critiche
ha sottolineato che “è bello
avere pensieri diversi e che
ci sia dialettica sulla quale
costruire qualcosa” ma è ne-
Stelle, che ha parlato di una
festa morta: “Nella nomina
a presidente del Consiglio
di un membro del Bildeberg
[importante associazione finanziaria a livello mondiale] il 25 aprile è morto, nella
grassa risata del piduista
Berlusconi in Parlamento
il 25 aprile è morto, nella
distruzione dei nastri delle
conversazioni tra Mancino
e Napolitano il 25 aprile è
morto, nella dittatura dei
partiti il 25 aprile è morto,
nell’informazione corrotta
il 25 aprile è morto, nel
tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto,
nell’inciucio tra il Pdl e il
Pd il 25 aprile è morto”,
ha scritto Beppe Grillo sul
suo blog. “Oggi evitiamo
di parlarne, di celebrarlo,
Mausoleo Italiano
restiamo in silenzio con il
rispetto dovuto ai defunti.
Se i partigiani tornassero
tra noi si metterebbero a
piangere” (La Repubblica,
25 aprile).
Questa volte il dissenso non si riferisce
alla valutazione storica della Liberazione
quanto alla situazione
politica attuale, ma il
25 aprile continua come
ogni anno a suscitare
polemiche. La Resistenza, del resto, sembra
non essere mai finita
fino in fondo. “A una
fase del mito ha fatto
seguito la revisione. E
dopo le certezze, i dubbi, prima in sottotraccia
come un fiume carsico,
sono usciti alla luce,
esplosi nel dolore ‘dei
vinti’” (Famiglia Cristiana, 24 aprile).
Anche se il partigiano
è sempre stato indicato
come “’rosso’, ‘comunista’, ‘di sinistra’”, “in
prima fila a combattere
per la libertà e poi a
lavorare per la ricostruzione dell’Italia e la
nascita della Repubblica” c’è stata anche una
Resistenza “bianca”,
formata da cattolici e
cattoliche che hanno
dato un contributo non
secondario alla lotta
contro il nazifascismo e
per lo sviluppo della vita
democratica in Italia.
Enrico Mattei, capo partigiano e poi presidente
dell’Eni, al primo congresso
della Democrazia cristiana,
nel 1946, indicò in 65.000
- giunti a 80.000 nella fase
finale della Resistenza - i
cattolici che parteciparono
attivamente alla lotta partigiana, impiegati in 180
brigate. Come li ha definiti
Teresio Olivelli, medaglia
d’oro al valor militare, sono
stati dei “ribelli per amore”,
capaci di opporsi al nazifascismo e alla sua ideologia
con una ribellione che era
innanzitutto morale e spirituale ma che è ad ogni
modo costata a molti di loro
il sacrificio estremo.
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 24708400 - E-Mail: info.santiago@esteri.it
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 24708400 - E-Mail:consolato.santiago@esteri.it
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: si@camit.cl
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: Santiago@ice.it
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455
CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
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Club Stadio Italiano
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Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558
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Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
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Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - 11cia@cds.cl
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ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
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Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 2342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
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Presenza- 16 aprile 2015
ITALIA E ITALIANI
E se non ci fossero i nonni?
E se non ci fossero i
nonni? Già, immagina:
un mondo senza nonni.
Un mondo dove, facciamo un’ipotesi fantascientifica, le persone,
una volta diventate
anziane migrano su
un altro pianeta. Come
sarebbe la nostra vita
quotidiana?
La domanda è una
provocazione. Lanciata
da FederAnziani, la
federazione delle associazioni della terza
età, con una campagna
di sensibilizzazione sul ruolo dei “senior”.
Ruolo non certo secondario, come racconta
anche il video realizzato a sostegno di
questa campagna. Un filmato che aiuta a
capire meglio una realtà su cui si riflette
troppo poco, nonostante la sua manifesta
evidenza.
Qualche cifra L’impegno dei nonni nell’accudimento dei nipoti vale 24 miliardi
di euro e consente alle mamme di lavorare;
gli anziani, inoltre, sostengono le famiglie
dei propri figli con 5,4 miliardi di euro
ogni anno, sotto forma di trasferimenti di
denaro e acquisti di beni necessari a figli e
nipoti; gli anziani più fragili danno lavoro a
3 milioni di assistenti familiari; 6 miliardi
di euro, infine, vengono investiti ogni anno
dai senior nel settore di turismo.
Sono queste cifre piuttosto chiare con cui
FederAnziani, , mette in evidenza il contributo fondamentale dei senior nei confronti
della società e dell’economia.
Sterotipi sbagliati
“Vogliamo demolire
uno ad uno i principali stereotipi legati
alla terza età - spiega
Roberto Messina, Presidente di FederAnziani - che vogliono la
persona anziana come
un “peso” per la società
tutta, come un costo
per lo Stato, sotto forma di pensioni, e per
il servizio sanitario
nazionale in quanto
malato cronico.
Con un video molto
semplice abbiamo voluto mostrare il rovescio
della medaglia, ovvero la forza e la vitalità
dei senior che viaggiano, costruiscono relazioni, fanno da baby sitter ai propri nipoti, si
dedicano alla famiglia rappresentandone il
pilastro, spesso anche economico, attraverso
la propria pensione.
«Un popolo che non custodisce i nonni
non ha futuro» L’obiettivo della campagna
è stimolare la gratitudine verso chi ha costruito questo Paese e continua a sostenerlo
ogni giorno, venendo ripagato purtroppo con
l’indifferenza e l’abbandono da parte della
politica, come dimostrano le pensioni da fame,
la crescita della povertà assoluta nella fascia
degli ultrasessantacinquenni, la scarsità delle
risorse per la non autosufficienza, la debolezza delle politiche per gli anziani.
Non ci stancheremo mai in proposito di citare le parole di Papa Francesco, secondo il quale
un popolo che non custodisce i nonni e non li
tratta bene è un popolo che non ha futuro”.
Nasce la bici senza raggi che si piega e si mette nello zaino
Startup incubata dal Politecnico di Torino, l’ideatore
è un ingegnere di 31 anni.
Realizzata in alluminio,
peserà meno di dieci chili
e sarà in commercio a fine
anno di Marzia Nicolini È
italiana la prima bicicletta
senza raggi che si ripiega in
uno zaino.
E’ realizzata in alluminio
e, quando sarà in commercio,
entro fine 2015, peserà sotto
i dieci chili.
L’invenzione è di Gianluca
Sada, ingegnere trentunenne
che ha realizzato il primo
prototipo di bicicletta che
passa dalle dimensioni di
un comune ombrello a quelle di una normale bici da
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
gerencia@opticatrento.cl
strada con ruote
da ben 26 pollici.
L’invenzione di
Sada conferma la
propensione degli
inventori italiani
per le due ruote:
sia nel campo dei
motori elettrici
- con il motore
che si applica ai
pedali e quelle
alimentate dal
motore della lavatrice - che in
quello della sicurezza dove sono stati creati
l’allarme collegato allo smartphone, il cavo di ricarica
che si trasforma in lucchetto,
e il lucchetto integrato nel
telaio.
Il meccanismo di Sada
semplice e veloce in pochi
secondi permette di inforcare
la bici o riporla in uno zaino
di dimensioni comuni. Le
ruote, grazie a un particolare
design brevettato, non necessitano dei raggi, riducendo
ulteriormente l’ingombro e
mantenendo al contempo un
diametro di tutto rispetto che
permette di coprire agevolmente anche lunghe distanze.
Grazie alla collaborazione
con le Fonderie e Officine
Meccaniche Tonno e con l’In-
Ebola: dagli Usa arriva un vaccino
che funziona
Buone notizie sul fronte
Ebola: mentre i numeri dei
contagi continuano a calare
gli scienziati della University
of Texas sono riusciti nell’intento di creare un vaccino
sperimentale contro il virus
che si è dimostrato sicuro ed
efficace.
A darne notizia è la prestigiosa rivista Nature. Un
ulteriore passo avanti
nella lotta alla malattia che ad oggi ha
causato quasi 10 mila
decessi.
CHE COS’È EBOLA Ebola,
descritto per la prima
volta dopo l’epidemia
di febbre emorragica
scoppiata in Sudan e
Zaire nel 1976, è una
famiglia di 5 differenti
tipi di virus capaci di
scatenare una serie
complessa e rapidissima di sintomi come febbre,
dolori muscolari, cefalea
ed emorragie. La letalità, a
seconda della specie di virus,
varia dal 25% al 90%.
LE CURE ATTUALI Al
momento non ci sono cure
efficaci e certificate per la
malattia. Il trattamento dei
pazienti, laddove è possibile
-come nel caso del medico
italiano guarito dal virusavviene principalmente con
trasfusioni sanguigne dai
sopravvissuti alla malattia.
Le molecole in fase di sperimentazione, in particolare
i vaccini, sono molte ma
nessuna si è mai dimostrata
efficace in particolare contro
il ceppo responsabile dell’epidemia in corso.
COME FUNZIONA IL
VACCINO? E’ proprio su
questo particolare ceppo
che gli scienziati americani,
in collaborazione con la
Profectus Bioscience, hanno
concentrato la loro attenzione. Per creare il vaccino i
ricercatori hanno utilizzato
come mettore il virus -innocuo per l’uomo- della stoma-
tite vescicolare che, fungendo
da cavallo di Troia, permette
il trasporto di parte del virus Ebola reso inoffensivo
all’interno delle cellule. In
particolare, essendo questo
vettore molto potente, gli
scienziati hanno sviluppato
una forma più attenuata
capace di attivare il sistema
immunitario.
IL VACCINO PREVIENE
LA MALATTIA Somministrati su otto macachi il vaccino, a distanza di 28 giorni
dall’inoculo, si è dimnostrato
efficace e sicuro nell’impedire
lo sviluppo della malattia
in seguito all’esposizione
degli animali al virus. Un
risultato straordinario che
potrebbe rappresentare una
svolta nella prevenzione dei
contagi del virus Ebola.
GLI ULTIMI DATI OMS
SUI CONTAGI Nella settimana fino al 5 aprile ci sono
stati solo 30 casi di Ebola
in Africa occidentale, il numero più basso dal maggio
del 2014. Lo riporta l’ultimo
bollettino dell’Oms, secondo
cui è in Guinea che si devono
concentrare gli sforzi
per il `colpo finale´ all’epidemia.
Secondo il documento
dell’Oms, in Liberia non
si sono registrati nuovi
casi, 9 sono stati quelli
in Sierra Leone mentre
la Guinea ne ha avuti
21, tutti nelle prefetture
che circondano la capitale Conakry e nella città stessa. In totale sono
25515 i casi registrati
dall’inizio dell’epidemia, con oltre 10mila morti.
«Le capacità di trattamento ormai superano la
domanda in Liberia e Sierra
Leone - scrivono gli esperti
dell’Oms -, quindi le autorità
nazionali stanno iniziando
a smantellare le strutture in
surplus, mantenendo centri
di trattamenti di alta qualità
dislocati strategicamente.
In Guinea la situazione più
complessa, con un numero di
casi identificati post mortem
in discesa ma con le notifiche
di sepolture non sicure in
aumento.
L’ultimo caso registrato in
Liberia risale al 27 marzo, e
attualmente sono monitorate
332 persone potenzialmente
infette».
Amnesty: ogni giorno sette condanne a morte
cubatore Imprese innovative
del Politecnico di Torino, la
Sadabike è oggi una start-up
innovativa.
Italia 6 mila
pizzaioli
È un lavoro faticoso e impegnativo quello del pizzaiolo, ma che offre ancora
possibilità di impiego: nel
settore sono vacanti 6 mila
posti in tutta Italia, e fra
quelli coperti quattro su dieci sono occupati da stranieri.
Lo dice un rapporto della
Coldiretti.
Oggi è convocata a Roma
la Commissione Italiana
Unesco in vista dell’inserimento dell’Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella «Lista
del patrimonio culturale
immateriale dell’umanità»
(su Twitter l’#hashtag #pizzaunesco). Sono almeno 100
mila in Italia i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai
quali se ne aggiungono altri
50 mila nel fine settimana,
secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli.
Di questi, 65 mila sono italiani, mentre tra gli stranieri a
prevalere sono i circa 20 mila
egiziani e gli oltre 10 mila
marocchini. Il giro d’affari
nella sola Italia ha raggiunto
i 10 miliardi di euro
L’anno scorso 7 persone al
giorno sono state condannate
a morte ed il boia, nel mondo,
è entrato in azione almeno
607 volte. Ma se il numero
delle esecuzioni, rispetto
al 2013, è in calo del 22%,
aumenta di quasi un terzo
il numero di verdetti alla
pena capitale (+28%). Un
dato allarmante, denuncia
il rapporto di Amnesty International che punta il dito
sul futile ricorso alla pena di
morte che i governi stanno
facendo anche per contrastare il terrorismo. L’anno
scorso “gli stati hanno fatto
ricorso alla pena di morte nel
futile tentativo di contrastare criminalità, terrorismo e
instabilità interna”. Come
nel caso del Pakistan che ha
ripreso le esecuzioni dopo
l’attacco dei talebani contro
una scuola di Peshawar e
nel solo dicembre scorso ha
messo a morte sette persone
mentre il governo ha annunciato centinaia di esecuzioni
per reati di “terrorismo”.
Il numero “dei paesi che
hanno usato la pena di morte” per combattere il terrorismo e la criminalità è in
aumento: si tratta di un dato
“davvero vergognoso”, basato sulla “falsa teoria della
deterrenza”, sottolinea Salil
Shetty, segretario generale
di Amnesty International.
Il numero delle condanne
a morte registrate nel 2014
supera di quasi 500 quello
del 2013, soprattutto - spiega
- a causa di Egitto e Nigeria,
che hanno emesso condanne
di massa nel contesto del
conflitto interno e dell’instabilità politica che hanno
caratterizzato i due paesi.
Le esecuzioni registrate sono
state 607, il 22 per cento in
meno del 2013 (con l’esclusione della Cina, che da
sola esegue più condanne a
morte che il resto del mondo)
ed hanno avuto luogo in 22
paesi, lo stesso numero del
2013. Ma la metà rispetto
al 1995.
Ancora una volta, il primato del boia spetta alla
Cina che ha messo a morte
più persone del resto del
mondo complessivamente
considerato.
Amnesty International
ritiene che in quel paese
ogni anno siano emesse ed
eseguite migliaia di condanne a morte, il cui numero è
però impossibile da determinare a causa del segreto
di stato. Seguono l’Iran (289
esecuzioni rese note dalle
autorità e almeno 454 non riconosciute), l’Arabia Saudita
(almeno 90 esecuzioni), l’Iraq
(almeno 61) e gli Stati Uniti
d’America (35). Decapitazione, impiccagione, iniezione
letale e fucilazione sono stati
i metodi d’esecuzione impiegati nel 2014. E tra i reati
che hanno portato al patibolo
anche quelli - stigmatizza
Amnesty - anche atti che non
dovrebbero essere neanche
considerati come “adulterio”,
“blasfemia” e “stregoneria”.
In molti paesi sono state usate vaghe definizioni di “reati”
politici per mettere a morte
reali o presunti dissidenti.
E se gli Usa hanno lievemente ridotto il numero
delle esecuzioni (scese da 39
del 2013 a 35 l’anno scorso)
l’area del Pacifico ha proseguito a essere l’unica zona
del mondo virtualmente
libera dalla pena di morte. In
Europa il boia ‘lavorà invece
solo in Bielorussia dove nel
2014 almeno tre esecuzioni
hanno posto fine a un periodo di assenza di esecuzioni
durato 24 mesi.
Nell’analisi sull’uso della
pena di morte nel 2014, si
trovano però anche buone
notizie: il numero delle esecuzioni registrate è stato
inferiore a quello del 2013 e
diversi paesi - rileva Amnesty - hanno intrapreso passi
avanti verso l’abolizione
della pena capitale.
Industria in
chiaroscuro: su a
febbraio, ma cala
su base annua
Auto: vola produzione,
+29% a febbraio
La produzione industriale cresce dello 0,6% a febbraio rispetto a gennaio,
ma cala dello 0,2% rispetto
al 2014. Lo rileva l'Istat,
che a gennaio aveva registrato -0,7% sul mese e
-2,2% sull'anno. Rispetto al
2014, aumentano energia
(+3,5%) e beni strumentali
(+2%).
ITALIA E ITALIANI
Presenza- 16 aprile 2015
5
La “bestia di Torino” torna a ruggire Un gene restituirà i colori ai
daltonici
C’era un tempo in cui il mondo dell’automobile viveva di autentico pionierismo. Un
tempo in cui la sfida alla velocità era qualcosa a cui era impossibile resistere.
Era un tempo in cui anche in FIAT sperimentava, inventava, o semplicemente
delirava.
Non può che essere nata da un delirio,
infatti, la Fiat S276, che come nome di battesimo aveva FIAT
300 HP RECORD,
una delle vetture
più mostruose di
sempre, progettata
con un unico scopo:
stabilire il record
di velocità su terra.
Operazione possibile solo esagerando
in tutto, soprattutto
con il motore. Perché
la S276 è praticamente un motore
con le ruote. Immenso, ciclopico, il 4 cilindri
di Torino era figlio della convinzione che
nulla potesse sostituire i centimetri cubi per
raggiungere una grande potenza.
Fosse stata pensata negli States avremmo detto che rispondeva al motto “bigger
is better”, ma la S276 l’hanno progettata a
Torino, il che non ha impedito agli ingegneri
dell’epoca di realizzare un motore quattro
cilindri in linea da ben 28.353 centimetri
cubi per una potenza, non meno mostruosa,
di 290 cv a 1.900 giri.
Il motore era molto moderno per quegli
anni, aveva quattro valvole e addirittura tre
candele per cilindro, con l’avviamento (altrimenti impossibile) ad aria compressa.
Figlia dell’ingegno italiano, la F276 fu
protagonista di vari tentativi di record. Il
primo già nel 1911 guidata da Pietro Bordino,
quando sulla spiaggia (!) di Saltburn la F286
toccò i 200 chilometri orari.
Ma il dato più impressionante è quello
dell’aprile 1912,
quando a Long
Island la FIAT 300
HP Record riuscì a
percorrere il miglio
lanciato all’impressionante velocità di
290 all’ora...
Più che altro il
problema pensiamo fosse riuscire a
tener giù l’acceleratore con un’auto
del genere, pesante
solo 1.650 kg, con trasmissione a catena e
sospensioni a balestre. Infatti chi la guidò
ai tempi dichiarò che “prima e seconda sono
ok, la terza ti fa sentire pilota, la quarta...
richiede il coraggio di 100 uomini!”
La F276 fu costruita in due esemplari soltanto. Oggi uno dei due è tornato in vita, dopo
oltre 100 anni, grazie alla passione di Duncan
Pittway, che ha deciso di riaccendere l’anima
della Bestia. Nelle intenzioni di Pittway la
FIAT 300 HP Record doveva riprendere vita
durante il Festival Of Speed di quest’anno,
ma le operazioni di restauro sono state un
po’ più lunghe del previsto. Poco male, ora il
mostro si è risvegliato. E fa paura.
Paolo Brosio ricevuto dal Papa, l’abbraccio
dopo lo choc di “Scherzi a parte”
Nel settembre 2013 era
stato vittima di Scherzi a
parte che - nel video andato poi in onda all’inizio di
quest’anno - lo aveva “raggirato” facendogli credere,
grazie a un imitatore, che a
chiamarlo al cellulare fosse
papa Francesco.
Una sorpresa che si era
trasformata in un’amarissima delusione tanto da
farlo scoppiare in lacrime
per lo choc. Ma ora Paolo Brosio, il giornalista
noto per la sua conversione
dopo un pellegrinaggio a
Medjugorje, è stato “risarcito” proprio da Bergoglio
stesso che lo ha
ricevuto questa
mattina al Palazzo apostolico
per un’udienza
privata di circa
quaranta minuti.
Il video
di Brosio su
Scherzi a parte era divenuto
un cult con milioni di visualizzazioni. Una
circostanza che era stata
riferita al Papa il quale ha
voluto incontrare personalmente il giornalista. Così
l’incontro si è “avverato”
questa mattina con il Pontefice che ha ricevuto Brosio
e la mamma di 94 anni al
Palazzo apostolico.
Un incontro in cui Francesco ha voluto conoscere da
Brosio stesso la storia della
sua conversione personale,
così come il suo impegno a
favore di Medjugorje e della
costruzione di un ospedale
nella cittadina bosniaca.
Non sono mancati durante l’incontro momenti
di ilarità, specialmente
quando la mamma di Brosio ha raccontato di aver
pregato per ben 34 anni
per la conversione del figlio,
un fatto su cui il Papa ha
bonariamente scherzato
affermando che Brosio ha
fatto tribolare la madre fin
troppo.
Inoltre il Pontefice, il
giornalista e la madre, tutti
e tre di origini piemontesi
hanno anche scherzato in
dialetto piemontese salutandosi.
Una mela al giorno toglie il “farmacista” di torno
Una mela al giorno leva
il farmacista di torno. Infatti, piuttosto che ridurre
le visite dal proprio medico,
come suggeriva il famoso
proverbio, il consumo quotidiano del frutto permette
di ridurre le prescrizioni
di farmaci. A testare la veridicità del detto popolare
“una mela al giorno leva il
medico di torno” è uno studio
condotto presso la School of
Nursing della University of
Michigan e pubblicato online
sulla rivista Jama Internal
Medicine.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 8.399 persone,
già reclutate nel vasto programma National Health
and Nutrition Examination Survey, confrontando i
consumatori di mele e dai
non consumatori, che erano
la maggioranza (7.646 cioè il
91% del totale).
Chi mangiava
almeno una
piccola mela al
giorno aveva
una scolarità più
elevata e fumava di meno, ma
quanto alle visite mediche, ai
ricoveri in ospedale o al
ricorso a professionisti della
salute mentale non è emersa
alcuna differenza statisticamente rilevante rispetto al
gruppo dei non amanti delle
mele. Invece, i mangiatori di
mele ricorrevano in misura
minore alla prescrizione di
farmaci.
«I nostri risultati suggeriscono che promuovere il
consumo di mele può avere
un effetto molto limitato nel
ridurre la spesa sanitaria
nazionale» concludono i ricercatori, per i quali “una
mela al giorno leva il farmacista di torno” è un’affermazione ora scientificamente
verificata. Una ricerca che
può sembrare semiseria e
farci sorridere. Eppure, la
scienza può informare divertendo, come ci dicono gli
editori della rivista.
Curare il daltonismo attraverso la terapia genica è
possibile. A dimostrarlo fu
uno studio pubblicato alcuni
anni fa sulla rivista Nature
ad opera dei ricercatori della
University of Washington
di Seattle (Stati Uniti). Gli
scienziati riuscirono nell’impresa di correggere il difetto
in alcune scimmie.
Oggi, grazie all’accordo
tra l’università e Avalanche
Biotechnologies, inizia lo
sviluppo della prima terapia
per la cura del daltonismo
nell’uomo.
Cos’è il daltonismo?
Descritto per la prima volta a fine del 1700 il difetto
consiste nell’incapacità di
distinguere molti dei colori
presenti in natura.
La principale causa è di
origine genetica: il problema risiede nel cromosoma
X e per questa ragione è
più frequente negli uomini
- le donne, possedendo due
copie, riescono a sopperire
alla mutazione con l’altro
cromosoma-.
In particolare la mutazione colpisce i coni, le cellule
della retina responsabili di
trasformare il segnale luminoso in impulso elettrico che
viene inviato alla corteccia
visiva.
Lo studio sulle scimmie
Una delle possibili strategie
per eliminare il difetto prevede l’inserimento di nuove
cellule prive della mutazione.
Ciò è possibile grazie alla
terapia genica, un approccio
che consente di correggere
il difetto genetico mediante
l’inserzione di una copia del
gene funzionante.
Nel 2009 gli scienziati statunitensi riuscirono nell’impresa di correggere il difetto
in alcune scimmie.
Ciò fu possibile attraverso
la somministrazione di un
virus, contenente la copia
corretta, che una volta “infet-
tato” l’occhio delle scimmie è
stato in grado di entrare nei
coni correggendoli. Per “consegnare” il gene fu però necessario un rischioso intervento
chirurgico sulla retina.
Un approccio che rappresenta il vero limite alla tecnica. In
questo caso i rischi superano
di gran lunga i benefici.
Primi test sull’uomo entro
due anni Per ovviare al
problema gli scienziati americani stanno ora sviluppando una tecnica alternativa
per arrivare a correggere la
mutazione. L’approccio consiste nella creazione di un
liquido -contenente il gene
funzionante- da iniettare
direttamente nell’umor vitreo, la sostanza gelatinosa
che “riempie” e da forma
all’occhio. Con l’accordo tra
l’Università di Washington
e Avalanche Biotechnologies
gli scienziati contano di iniziare i primi test nell’uomo
nel giro di due anni.
Torna fiducia per imprese e
consumatori
Le imprese italiane tornano a credere nella ripresa e
in una primavera di ottimismo. L’indice complessivo
calcolato dall’Istat per questo mese è salito a 103 punti
dai 97,5 di febbraio, toccando
il massimo dal luglio 2008.
Cresce anche la fiducia dei
consumatori italiani: a 110,9
punti dai 107,7 di febbraio.
Il miglioramento del clima
di fiducia coinvolge tutti i
principali settori: manifattura (a 103,7 da 100,5), costruzioni (a 116,0 da 108,5),
servizi di mercato (a 108,1
da 100,4) e commercio al
dettaglio (a 103,0 da 101,0).
Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi
sugli ordini (a -11 da -17), sia
le attese di produzione (a 10
da 8); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa
a 3 da 4. Nelle costruzioni
migliorano sia i giudizi sugli
ordini e/o piani di costruzione, sia - seppur lievemente
- le attese sull’occupazione
(a -36 da -45 e a -11 da -12
i saldi).
Il dato, ha affermato il
ministro del Lavoro Giuliano
Poletti, è “positivo perchè
conferma un trend che si è
attivato da un pò di mesi”.
Nelle imprese dei servizi
migliorano i giudizi e le
attese sugli ordini (a 2 da -1
e a 4 da -1, i rispettivi saldi)
e le attese sull’andamento
dell’economia in generale (a
17 da 2). Nel commercio al
dettaglio peggiorano i giudizi
sulle vendite correnti (a -5
da 1), mentre migliorano le
attese sulle vendite future (a 28
da 19); in decumulo sono giudicate le giacenze
di magazzino (a
7 da 10).
L’indice del
clima di fiducia
sale in tutti i
principali raggruppamenti di
industrie: nei
beni di consumo a 100,3 da
98,8, nei beni intermedi a
99,6 da 95,3 e nei beni strumentali a 111,8 da 107,2.
Anche i giudizi sugli ordini
migliorano: nei beni di consumo il saldo sale a -10 da
-13, nei beni intermedi a -17
da -24 e nei beni strumentali
a -7 da -14. Il saldo dei giudizi sulle scorte di prodotti
finiti passa a 4 da 5 nei beni
di consumo, a 2 da 3 in quelli
intermedi e a 2 da 5 nei beni
strumentali.
Le attese sulla produzione
migliorano nei beni intermedi e nei beni strumentali (rispettivamente a 10 da 5 e a
15 da 11), mentre rimangono
stabili a 6 nei beni di consumo. Secondo le indicazioni
derivanti dalle consuete
domande trimestrali rivolte
alle imprese manifatturiere
che svolgono attività d’esportazione, nel primo trimestre
dell’anno migliorano le attese sul fatturato ma peggiorano i giudizi. Sale a 9 da
7 il saldo destagionalizzato
relativo al rapporto fra prezzi all’export e interni; scende
al 32% dal 34% la quota
San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen
(02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95
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delle imprese interpellate
che lamenta la presenza di
significativi ostacoli all’attività di esportazione; tra
questi ostacoli, diminuiscono
di importanza quelli legati ai
costi, ai finanziamenti, alla
burocrazia e alla qualità dei
prodotti, mentre aumentano
di importanza quelli legati ai
tempi di consegna e ad altri
motivi.
Italia-Santa Sede,
trasparenza fiscale
Santa Sede e Italia hanno
sottoscritto una Convenzione
in materia fiscale. La firma
stamani alla Segreteria di
Stato vaticana.
Obiettivo la trasparenza.
È “un significativo passo della Santa Sede verso
l’obiettivo della massima
trasparenza nel campo delle
relazioni finanziarie - spiega
monsignor Paul Richard
Gallagher -. L’intesa comporta una semplificazione nel
pagamento delle imposte sulle rendite prodotte dalle attività finanziarie in Vaticano.
Vacuno
Cerdo
Sub productos
Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Presenza- 16 aprile 2015
Giorno dell’Ex alunno 2015
Editoriale:
In questa edizione di aprile vi raccontiamo che la
campagna solidale realizzata dal CASI, dal CDG,
dall’ESSI e dalla Direzione della Scuola per aiutare i
compatrioti del nord dopo la catastrofe di fine marzo,
è stata un vero successo.
I giorni 2 e 6 aprile le aree della Scuola Nido, dell’Infanzia e Primaria, hanno celebrato la Settimana
Santa con diverse attività.
Approfittiamo quest’occasione per invitarvi ad
iscrivervi ai vari corsi di italiano per genitori e per la
comunità in generale che la Scuola offre per il 2015.
Per finire, vogliamo cordialmente invitare tutti i nostri ex alunni al tradizionale “21 aprile, Giorno dell’ex
alunno” che quest’anno si realizzerà nella mensa della
Scuola giovedì 23 aprile, alle ore 20:00.
Buona lettura!
Gigliola Pacciarini G. / difusion@scuola.cl
Con la gentile collaborazione
della Prof.ssa Silvia Perroni
Vogliamo invitarvi, cari ex alunni, a partecipare al tradizionale “Giorno dell’ex alunno”, un momento in cui potrai
riunirti con i tuoi ex compagni per condividere e ricordare le indimenticabili esperienze vissute a Scuola.
Sicuramente vovrai un gradevole momento con della buona musica ed uno squisito cocktail.
Ti aspettiamo nella mensa della Scuola, giovedì 23 aprile, alle ore 20:00.
(Av. Las Flores 12.707, San Carlos de Apoquindo.)
Aiuto Solidale
Copiapó
Ringraziamo tutte le aree della Scuola per gli apporti
riuniti durante i giorni che è durata la campagna solidale
per i compatrioti del nord del paese.
Ringraziamo inoltre tutti coloro che hanno reso possibile la
realizzazione di questa campagna, in special modo Direzione,
Mantenimento, Centro di Alunni (CASI), Equipe Solidarietà (ESSI) liderato dalla professoressa Verónica Álvarez e
Centro dei Genitori.
Viva la Scuola Solidale!
Cursos de italiano para apoderados y comunidad 2015
La Scuola italiana ofrece los siguientes cursos:
•
Nivel A1: Para alumnos que quieran acercarse a la lengua italiana desde el nivel 0 (alumnos sin conocimientos
previos o con conocimientos básicos de italiano). En este curso aprenderán a: comprender y producir enunciados sencillos
relativos a necesidades básicas de la vida cotidiana, tales como saludar, presentarse y presentar otra persona, dar y pedir
informaciones personales (nacionalidad, profesión, dirección…), describir, hablar de su tiempo libre y de sus intereses,
hacer invitaciones, dar y pedir informaciones sobre objetos, lugares y horarios, hablar del pasado…; leer y escribir textos
breves relacionados con las necesidades básicas de la vida cotidiana.
•
Nivel A2: Para alumnos que ya superaron el nivel A1. Aprenderán a comprender y producir enunciados sencillos
relativos al ámbito de la vida cotidiana, tales como hablar de su familia, ordenar en un restaurante, narrar, colocar en
orden cronológico acontecimientos del pasado, expresar opiniones, sentimientos, deseos, ir de compras, pedir ayuda o un
favor, aconsejar, etc.…; elaborar textos escritos relacionados con los contenidos temáticos del nivel.
•
Nivel B1: Para alumnos que ya superaron el nivel A2. Los alumnos incrementarán su fluidez y aprenderán a
comprender y producir fórmulas sociales en contextos formales e informales, preparar una entrevista de trabajo, escribir
un curriculum vitae, hacer comparaciones y expresar preferencias, reservar una habitación en un hotel, , hablar de acontecimientos históricos, hablar de salud y dar consejos para una vida saludable, etc.…; elaborar textos escritos relacionados
con los contenidos temáticos del nivel.
•
Nivel B1-B2: Para alumnos que ya superaron el nivel A2. Este curso incluye todos los contenidos del nivel B1,
además los alumnos aprenderán a relacionarse en italiano con mayor fluidez y naturalidad, comprender y producir fórmulas sociales en contextos formales e informales, aconsejar, dar una orden, pedir y dar permiso, hablar de relaciones
personales y temas sociales, leer avisos inmobiliarios, expresar desacuerdo, indiferencia, etc.…; elaborar textos escritos
relacionados con los contenidos temáticos del nivel.
•
Nivel C1: Para alumnos que ya superaron el nivel B2. Los alumnos aprenderán a comprender y producir fórmulas
sociales en contextos formales e informales, comprender y presentar oralmente descripciones y narraciones complejas,
realizar presentaciones orales claras y bien estructuradas, escribir textos claros y bien estructurados sobre temas complejos, entre otros….
1.
Cursos matutinos para apoderados:
Curso
Fechas
Duración
Horario clases
Lugar:
Lunes - miércoles
9:00 - 11:00 hrs.
Sala "Corsi di Italiano"
docente
Valor
Nivel A1
Desde 22 de abril
100 hrs.
hasta el 13 de noviembrer
Anna Chiara
Del Prete
$ 260.000
Nivel A2
Desde 22 de abril
100 horas
hastael 13 de noviembre
Lunes -miércoles
11:10 - 13:10 hrs.
Sala "Corsi di Italiano"
Anna Chiara
Del Prete
$260.000
Nivel B1
Desde 21 de abril
hasta 3 de diciembre
Martes y jueves
09:00 - 11:00 hrs.
Sala "Corsi di italiano"
Chiara Miotto
$260.000
Nivel C1
Desde 21 de abril
100 hrs.
hasta el 12 de noviembre
Martes y jueves
11:10 - 13:10 hrs.
Chiara Miotto
$260.000
docente
Valor
Chiara Miotto
$150.000
Chiara Miotto
$150.000
Chiara Miotto
$150.000
100 hrs.
2. Cursos vespertinos para apoderados y para la comunidad:
Curso
Fechas
Duración
Horario clases
Lugar:
Miércoles
19:30 - 21:30
Sala de Literatura
Nivel A1
Desde 22 de abril
hasta el 2 de diciembre
54 hrs.
Nivel A2
Desde 20 de abril
hasta 30 de noviembre
54 hrs.
54 horas
Lunes
19:30 – 21.30
Sala dwe Literatura
Nivel B1
Desde 24 de abril
54 horas
Viernes
19:30 21:30
Sala de Literatura
Inscripciones: Enviar nombre completo, nivel del curso, teléfono e email a aravizza@scuola.cl. La fecha de inicio de los
cursos será comunicada por mail.
Forma de pago:
Cheque al día
Cheque a 30 días
Hasta Tres cheques
Tarjeta de Crédito, Débito
Mayor información:
Alessandra Finato
afinato@scuola.cl
22 592 75 88
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Settimana Santa a Scuola
I giorni 2 e 6 aprile abbiamo celebrato la Settimana Santa
a Scuola.
Abbiamo iniziato il Giovedì Santo con la tradizionale
cerimonia del Pane e del Vino in cui gli alunni dalla Scuola
Nido alla 4° Elementare hanno rappresentato l’ultima cena
nella Palestra. Dopo, nelle loro rispettive aule, hanno potuto
condividere il pane e le uve portati dalle classi.
A mezzogiorno, nella nostra Cappella, Padre Giulio ha
celebrato la messa del Giovedì Santo.
Lunedì 6 invece abbiamo celebrato il Lunedì dell’Angelo,
occasione in cui le classi della Scuola Nido, dell´Infanzia e
Primaria si sono riunite in diversi posti della scuola per un
divertente pic-nic.
Auguri al nuovo Cavaliere Cileno
dell’Atletica Leggera
Mercoledì 8 aprile, nella pista atletica dello “Estadio
Nacional”, in occasione del lancio del Super Grand
Prix Sudamericano “XXXV Torneo Orlando Guaita’’,
la Ministra dello Sport, Sig.ra Natalia Riffo, assieme
al Presidente della Federazione Atletica del Cile, Sig.
Juan Luis Carter, il nostro ex alunno Nelson Cannoni
(lancio del peso e del disco), ha ricevuto un riconoscimento della Federazione di Atletica Leggera consistente nella distinzione di “Cavaliere Cileno dell’Atletica
Leggera”, per il suo totale appoggio allo sport classico
dentro e fuori la pista.
Auguri Nelson!!!
Presenza- 16 aprile 2015
7
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COLLETTIVITÁ
Presenza- 16 aprile 2015
Semana Santa 2015
Grupo Guía Scout Pompeya
Nuevamente durante la
Semana Santa de este año
2015, los jóvenes de entre 14
y 25 años de nuestro grupo
guía- scout Pompeya, se retiraron a un lugar alejado
de Santiago (Picarquin VI
Región) para compartir y
ITALO VERCELLINO GARCÍA
1933-2015).
Descendiente de una laboriosa familia de la colonia
italiana, conformada por don
Juan Vercellino Cavanna
(nacido en el pueblo de Casinelle en Piemonte) y Aurora
García Viñolas, Italo fue el
tercero de sus 7 hijos. Casado
con Antonieta Cifuentes, fue
a su vez padre de dos hijos,
Italo y Gianni, que le dieron
4 nietos.
Ex - alumno de la Scuola
Italiana, participó y mantuvo
cercanía con las instituciones
italianas, en tanto socio del
Stadio Italiano y de la Humanitaria. Su paso por la Escuela Naval y posterior afiliación
al Caleuche, dieron cuenta de su gran afición por el mar.
Amigo de sus amigos, gran gozador de la vida y de su familia, falleció tras penosa enfermedad, rodeado por el afecto
de ésta y aquellos, quienes lo despidieron en gran número,
el día 31 de marzo p.p..
Una primera ceremonia con misa y responso en Rancagua, ciudad donde residía hace años y luego en Santiago,
rito funerario que congregó otro gran número de parientes,
cercanos y amigos. Caro Italo, riposa in pace !
reflexionar sobre Jesús y el
suceso que hace 2015 años
atrás inicio el camino de
nuestra religión Católica.
Nos han acompañado en
esta reflexión algunos ex integrantes y apoderada, quienes
han puesto a nuestro servicio
su experiencia de vida, sus
sentimientos y creencias sobre la espiritualidad y sobre
cómo podemos enfrentar y
asumir nuestra responsabilidad en el mundo actual,
desde una perspectiva de una
Guía y Scout Católico.
Durante estos días de recogimiento y reflexión hemos
podido compartir nuestras
ideas y sentimientos con todos
los asistentes a este retiro de
oración y conversación. Sobre
como vemos nuestra vida hoy
y como logramos establecer
un camino de compromiso con
nuestros ideales scout que se
establecen desde un espíritu
cristiano y que tiene estrecha
relación con la invitación que
nos hizo nuestro fundador Lord
Robert Baden Powell de “Dejar
el mundo un poco mejor de
cómo lo hemos encontrado”.
Esperamos que estos días
que tuvimos para nuestro
crecimiento personal pueda
ser reflejado durante este
nuevo año que comienza.
Cent'anni dall'inizio della grande guerra: riflessioni
“Il Piave mormova calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio ...”
Era il 24 maggio 1915 e
l´esercito italiano si dirigeva
alla frontiera che separava
l´Italia dalla sua eterna nemica, l´Austria. Cosí Albino
Misseroni dava inizio alla
prima conferenza annuale
della Dante Alighieri.
Dopo una rapida informazione sulle guerre
d´indipendenza, il conferenziere affronta il tema delle
ragioni che mossero l´Italia
a dichiarare la guerra nonostante la deficiente preparazione militare. Si riferisce
poi sommariamente al teatro
delle cruente battaglie che va
dal Passo dello Stelvio fino
all´Isonzo e al mare. Nomi
che diventano famosi: Vetta
di Col di Lana, Passo d4el
Tonale, le Tofane, le doline del
Carso. Guerra di trincea: le
trincee, lunghe fosse scavate
a zig zag nei fianchi della
montagna, i soldati immersi
nel fango come insetti, come
tragiche creature preistoriche.
Improvvisa avanzata nemica:
in essa sono catturati e posteriormente impiccati Damiano
Chiesa e Cesare Battisti. Poi
la grave sconfitta di Caporetto,
piccolo centro alpino dove le
linee italiane avevano una
debole protezione: il rovescio
della seconda armata e il ripiegamento generale. Il nemico
fermato sul Monte Grappa
(“Monte Grappa, tu sei la mia
patria”). Poi la grande azione
finale, un´azione a ventaglio
che si conclude con la vittoria
di Vittorio Veneto e il solenne
“Bollettino della Vittoria”:
“I resti di quell´esercito che
fu uno dei piú potenti del
mondo risale in disordine e
senza speranza le valli che
aveva disceso con orgogliosa
sicurezza”.
In seguito Albino Misseroni
si riferisce a 4 opere letterarie che riescono a rendere il
drammatico clima della prima guerra mondiale: “Addio
alle Armi” di E. Hemingway,
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” di E. M. Remarque,
“Un anno sull´Altopiano” di
Emilio Lussu e “Porto sepolto”
di Giuseppe Ungaretti.
Albino Misseroni conclude
ricordando i grandi cimiteri
di guerra di Passo del Tonale
e di Redipuglia e gli innumerevoli monumenti-ricordo come
quello che si trova nella Scuola
Italiana “Arturo Dell´Oro”
dove si possono leggere le
commoventi parole: “La gloria
dei figli caduti in difesa della
patria, qui la Colonia Italiana
consacra” MCMXXI.
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia (Esq. Pedro de Valdivia)
Festa delle palme a La Serena
E’ sempre un momento che ci aiuta a
ricuperare il passato ormai cristallizzato
nei nostri ricordi, uno dei più bei momenti
di esperienza religiosa quando, da bambini,
ci si recava alla parrocchia con tutta la
famiglia per la benedizione degli ulivi
nella festa delle palme.
L’ulivo benedetto veniva poi appeso in
un posto ben in vista della nostra casa a
salvaguardia di disgrazie, specialmente
per la salute ed il buon rendimento dei
campi e delle stalle.
Come da tradizione la nostra comunità
di La Serena-Coquimbo continua, di
anno in anno, questa bella tradizione e
si riunisce per la celebrazione liturgica
nella cappella di San Ramón, la chiesetta
costruita per gli uffici religiosi della nostra
comunità al suo arrivo oltre mezzo secolo fa.
Alla celebrazione ufficiata da P. Giuseppe
quest’anno abbiamo assistito al cambio di
direttore del Coro delle Mamme, Coro che
allieta e solennizza le celebrazioni: maestro
nuovo, stile nuovo.
Un grande abbraccio al past-direttore
che ha lasciato una traccia profonda nella
storia di questo gruppo musicale, un
abbraccio di “bene-arrivato” anche al nuovo
maestro carico di progetti.
Nella foto possiamo apprezzare un
gruppetto di fedeli rimasti per ultimi sul
sagrato del tempio per gli ultimi saluti e per
le ultime ciacole: tutti con un ramoscello di
ulivo in mano.
Sportiva continúa rescatando su historia
aportes de simpatizantes
del club, se podrá avanzar
en la catalogación por
otros cinco meses, donde se
espera terminar con este
trabajo.
Terminar este trabajo es
Ahora es el turno de los
recortes de prensa, que
cuentan la historia del
club a través de los diarios. Durante los años
2012 y 2013, Sportiva
Italiana una de las cuatro
instituciones beneficiadas con el proyecto “La
comunidad cuida su patrimonio” del Centro Estudios y Conservación del
Patrimonio de Valparaíso,
gracias al cual se puso en
valor el patrimonio material del club (trofeos, copas, galvanos, banderines,
camisetas, etc), limpiando,
fotografiando y catalogando todos los objetos.
Además, durante esos
dos años, se limpió y catalogó la colección de recortes de prensa en donde se menciona al club,
juntados por décadas por
dirigentes de la época.
Ese trabajo quedó incompleto, pues la cantidad
de recortes es realmente
inmensa. Se logró llegar
hasta 1971.
El año 2014, el club no
fue parte del proyecto, pero
aun así siguió la ayuda
del Centro, el cual colaborara con que la estudiante de bibliotecología
siguiera catalogando en
el centro.
El año
2014 se trabajó por cuatro
meses, catalogando hasta
el año 1983, y este año,
nuevamente grac i a s a
vital para mantener estos
documentos que cuentan
la historia del club a través de la prensa, sobre
todo ya que el club está ad
portas de su centenario (7
de Febrero del 2017).
Compleanno all'Umanitaria
fra gli amici dell'Audax
In questa tribulata ...vita l'orologio gira per tutti e per
tutti scandisce gli anni in forma impietosa. E' toccato
anche a me, al centro della foto fra due grandi amici: a
sinistra (guardando la foto) il Presidente della squadra
Audax-Umanitaria Hernán Bórquez ed alla destra il
Vice-presidente Gino Ravera.
Quando parliamo di Audax-Umanitaria, intendiamo
quello spicchio di tifosi della squadra verde che vibra a
cuore aperto in ogni partita, su ogni risultato della nostra
compagine rappresentativa dello sport più popolare al
mondo in Cile. Si soffre (specialmente in queste ultime
e decisive partite) e si gioisce da infarto, da settimana a
settimana. Quasi tutto il gruppo si dá appuntamento ad
ogni partita, covando la speranza di risultati salvifici.
"La speme è l'ultima dea che fugge i sepolcri" cantava
il vate Foscolo nel suo celebre "I sepolcri".
Ad ogni modo nella serata del compleanno celebrato
nei locali dell'Umanitaria, ci fu la torta, ci fu il regalo
(che campeggia nel mio ufficio) e ci furono anche discorsi
toccanti e sinceri. Li meriterò tutti? Qualcosa di vero
c'era...ma agli amici si perdona tutto: anche qualche
esagerazione e piccola bugietta.
Grazie, amici!
COLLETTIVITÁ
Acta de la Sesión de Directorio
de la Asociación Ligure de Chile
En Santiago, el 21 de Marzo del año 2015, a las 13:30
hrs, en la sede de la “Società
l´Umanitaria, Avda. Vicuña
Mackena 83, se efectuó la
reunión de Directorio de la
Asociación Lígure de Chile
presidida por el Presidente
Ing. Rodolfo Baffico.
Se encuentran presentes
los directores sres, Pío Borzone, Rina Garibaldi, Claudio
Massone, Aldo Solari y Elsa
Vaccarezza .Se incorporan a
esta reunión dos representantes de la Quinta Región:
Gabriela de la Cerda Macchiavello y Pablo Peragallo.
Ausentes justificados son
la Sra. Giovanna Ghiglino,
el Dr. Italo Capurro y el Sr.
Franco Bisso.
Tabla: 1. Bienvenida del
Presidente Baffico a todos
los presentes
2. Aprobación del Acta
anterior ( 04 de Mayo, 2013)
3. Programa del año 2015
1. Asamblea de Socios y
elecciones( 30 de Mayo)
2. Celebración del 02 de
Junio( 31 de Mayo)
3. Participación de la Asociación en el Instituto Italiano de Cultura (Junio)
4. Fiesta de la “Madonna
de la Guardia” ( 30 Agosto)
5. Ceremonia Mirador “
Cittá di Camogli” (09 Octubre)
6. Visita al Hogar Italiano
( 12 de Diciembre)
7. Noticias de Génova.
8. Varios.
Se acuerda programar
Asamblea conjuntamente
con las elecciones del nuevo
Directorio Nacional a efectuarse el día 30 de Mayo simultáneamente en Santiago,
Valparaíso invitando a las
filiales de Copiapó y Temuco
a realizar estas actividades.
No se ha podido contactar a
la Presidente de Concepción
Sra. Gabriella Zunino.
Se acuerda la participación de la Asociación de
Santiago en la celebración
de un nuevo aniversario de
la República Italiana que
normalmente se desarrolla
con una ofrenda floral en
el Monumento de Plaza
Italia, posterior Misa en la
Parroquia Italiana y vino
de Honor. Estas actividades
cuentan con la presencia de
autoridades y colectividad.
El Sr. Claudio Massone
está preparando un libro sobre las calles la Provincia de
Santiago que llevan apellidos
italianos y podría ser presentado en el Instituto Italiano
en fecha a determinar del
mes de Junio Detalles de
la organización de la fiesta
de la Madonna se verán en
una reunión posterior. El Sr.
Pablo Peragallo informa que
la ceremonia del Mirador
Camogli se efectuará el día
09 de Octubre invitando a
la Asociación Santiago a
unirse a esta celebración
La visita al Hogar Italiano está programada para
el 12 de Diciembre con la
participación de la Squadra
Folkloristica y el tradicional
regalo de panes de Pascua.
El director Sr. Massone fue
informado por el asesor regional de Liguria, Sr. Enrico
Vesco, que la Región dispone
de 1.000 Euros anuales para
cada asociación.
Existen fondos acumulados y para regularizar esta
situación es urgente la apertura de una cuenta corriente
correspondiente.
La Secretaria Sra, Rina
Garibaldi informa que se
colocará en la Parroquia,
Stadio y Scuola la información referente a los Cursos
ofrecidos por el “Centro Internazionale di Studi Italiani”( Università di Genova) Finalmente se informa
que un grupo de jóvenes de
origen italiano de Paraná
desean visitar el país y tener contacto con nuestros
asociados.
Se levanta la sesión a las
16:00 hrs
La Secretaria
Rina Garibaldi
El Presidente
Ing. Rodolfo Baffico.
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: santiago@patronato.acli.it
puesta por los Oficiales y
Voluntarios:
Leonardo Caselli - Capitán 6ª Valparaíso. Danilo
Gajardo - Capitán 4ª Talcahuano. Juan Meriño - Capitán 2ª Copiapó. Vittorio
Massone - Teniente Primero
11ª Santiago. Felipe Segovia
- Teniente Primero 2ª Copiapó. Felipe Airola - Teniente Segundo 6ª Valparaíso.
9
Bianchini: Termas del Corazón
Caro P. Giuseppe,
desidero comunicarle una
esperienza che ho avuto
qualche settimana fa quando ho deciso di recarmi alle
“Termas de Corazón” con
una amica per un fine settimana di riposo-vacanze.
La sorpresa è che questo
magnifico centro è frutto del
lavoro, che definirei “geniale” di una famiglia italotedesca Bianchini-Frost che
ha creato un ambiente di
riposo, tranquillità, silenzio
dove ascolti il canto degli
uccelli (armonia persa nelle
Bomberos de Compañías Italianas
se capacitan en Roma
El fin de semana recién
pasado viajaron a Roma
once voluntarios pertenecientes a las Compañías:
Sexta Compañía “Cristoforo Colombo” de Valparaíso,
Cuarta Compañía “Umberto
Primo” de Talcahuano, Undécima Compañía “Pompa Italia” de Santiago y Segunda
Compañía “Pompa Italia” de
Copiapó, con el propósito de
participar de una instancia
de capacitación y entrenamiento en dependencias del
Corpo Nazionale del Vigili
del Fuoco.
El Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco, entidad
bajo la rectoría del Ministerio del Interior, presta su
servicio en la totalidad del
territorio de la República
Italiana, excepto el Val
d’Aosta, las provincias de
Bolzano y de Trento con
35000 profesionales y unidades de voluntarios. Fue
creado por Decreto Real del
27 de febrero 1939 y convertido en ley (n. 1570) el 27 de
diciembre 1941.
La delegación chilena,
integrada por miembros
de cuatro de las siete compañías que son parte de la
Confederación de Compañías de Bomberos Italianas
en Chile, practicará la respuesta técnica a distintos
incidentes: Emergencias de
fuego estructural, fuego en
vehículos, fuego en hidrocarburos, emergencias con
gases combustibles, fuego
en túneles, emergencias en
espacios confinados, técnicas
SAF (Rescate Espeleológico,
de Altura y Fluvial) Módulo
NBCR (Nuclear, Biológico, Químico y Radiactivo),
operación de equipos IFEX,
cámaras termales y el uso de
escalas (romana e italiana);
actividades que se desarrollará en dependencias del
Instituto Superior Antiincendios (ISA) y la Escuela de
Formación Operativa (SFO)
de Montelibretti.
La Delegación está com-
Presenza- 16 aprile 2015
Piero Fregonara - Teniente Tercero 4ª Talcahuano.
Gianni Muzio - Voluntario
6ª Valparaíso. Ezio Tassara
- Voluntario 4ª Talcahuano.
Pablo Andreani - Voluntario
11ª Santiago. Gianfranco
Benedetto - Voluntario 11ª
Santiago.
El retorno está previsto para el domingo 26 de
abril.
Professionisti Universitari
di Origine Italiana
Estimadas socias, socios y amigos del Círculo,
Tenemos el agrado de invitarlos a nuestra cena del próximo miércoles 29 de Abril. La conferencia se denomina
Proyecto integrado “ATTICE”
Restauración y habilitación,
LUPANARE-TERME SUBURBANE,
Pompeya, Italia 2001
y será desarrollada por nuestro invitado de honor
Sr. Walter Bee
Maestro d’ Arte (Istituto Statale d´Arte, Venezia);
Escenógrafo (Academia de Bellas Artes de Venecia);
Ejerce la escenografía en el teatro lírico (La Fenice, Festival Pucciniano, Torre del Lago);
Funda la Compagnia Italiana di Conservazione (Turín,1998-2008) desde donde gestiona importantes programas
de restauración de bienes culturales e históricos para Italia,
China, Alemania y Chile.
Responsable de documentación y centro de diagnóstico por
imágenes (Centro di Restauro Venaria Reale) (2004)
Crea el estudio Project Architectural & Engineering Heritage dirigiendo importantes proyectos de restauración y
rehabilitación de inmuebles patrimoniales(Chile)
Como de costumbre, los esperamos cordialmente, a partir
de las 20:30 horas en el Stadio Italiano, Av. Apoquindo 6589,
Las Condes.
Saludamos atentamente a Uds. en nombre del Directorio
Rina Garibaldi Solari
Secretaria
Romolo Trebbi del Trevigiano
Presidente
Adhesión: $ 13.000.
Se ruega confirmar la asistencia con anticipación, a más
tardar el día martes 28 del presente, a la Sra. Rina Garibaldi, Secretaria del Círculo (Cel. 9-2208143) o respondiendo
a ginetto99@manquehue.net Se ruega además puntualidad,
considerado que la cena se servirá a las 21:00 h.
Después de las 20:00 hrs. los participantes pueden hacer
uso del estacionamiento del Stadio Italiano por la calle
Esteban dell’Orto.
grandi città) in mezzo ad
una natura incontaminata
ai piedi della Cordillera a
poco più di 100 chilometri
da Santiago ed altrettanti
da Viña del Mar.
Non solo natura pulita,
ma anche gastronomia nazionale ed internazionale in
una infrastruttura moderna
garantita da una attenzione
familiare personalizzata.
Le Terme del cuore hanno
anche servizi speciali per il
turista, elencati in calce a
questa lettera.
Il complesso turistico ha
passato i sessant’anni di
esperienza e di servizio.
Sono tornata a casa, dopo
soli tre giorni di sosta, realmente rinnovata nello spirito e nel corpo.
Non ho voluto tenere per
me questa esperienza, ma
farla pubblica tanto più
che, essendo italiani gli
attuali responsabili, la loro
presenza mi riempiva di
orgoglio.
Mentre ringrazio loro
delle attenzioni che hanno
avuto nei miei riguardi e nei
riguardi della mia amica
cilena, la saluto cordialmente.
E, se ha l’occasione, faccia
una scappata a respirare
buon ossigeno nella tranquillità e pace di quei boschi
e nella freschezza di quelle
acque.
Le passo a numerare i
servi che le terme offrono
ai clienti.
• Sala de lectura
• Guardería infantil
• Internet wifi
• Mesas de ping-pong,
taca-taca y pool
• Dos canchas de tenis y
una de baby futbol
• Un mini zoológico
• Área de juegos para
niños
• Una laguna
• Senderos para caminatas
• Una gruta
• Una capilla
• Un mirador
Con stima la saluto
Maruzzella Tavonatti
Cara Maruzzella,
le conosco queste “Termas
del Corazón”.
Ho avuto la gioia di essere stato uno degli invitati
quando furono celebrati i 50
anni di attenzione al pubblico ed in altre occasioni.
Anch’io ho esperimentato
lo stesso senso di orgoglio
che ha provato lei e mi sono
sentito, in qualche modo,
partecipe di bandiera, alla
famiglia Bianchini-Frost
(ho conosciuto anche la
Signora Gerda, moglie del
dott. “Tonino” Bianchini).
Insomma una istituzione
familiare questo complesso
che sta riscuotendo consensi
universali.
Mi vien da dire: “E’ uno
dei nostri!”.
Ma, cara Maruzzella, non
posso lasciar passare sotto
silenzio quanto sto leggendo su un giornale a vasta
tiratura nazionale su un
riconoscimento (Sello de sustentabilidad”) trabutato in
questi giorni alla famiglia
“Bianchini” e ricevuto da
Antonietta, gerente generale
del complesso che, a conclusione dei ringraziamenti riferisce che “todo ello se debe
en gran parte a la visión y
perseverancia de sus Padres
y a la unidad familiar.
Los frutos que recibimos
se los debemos a ellos y a
sus valores”.
Belle parole e che bel ricordo!
10
Presenza- 16 aprile 2015
Oggi cucino io
COLLETTIVITÁ
Alla Dante di
Valparaiso
A 70 anni dalla
morte di Benito
Musolini
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
Lo scorso 28 marzo si
s o n o r i p r e s e, n e l C l u b
Italo-Chileno di Limache, le attivitá del Circolo
Professionisti di Origine
Italiana.
Dopo in saluto affettuoso
della Presidente, Prof.ssa
Pia Mastrantonio, che ha
tracciato nelle sue linee
generali il programma annuale, ha preso la parola
il socio Albino Misseroni
che ha svolto il tema “A 70
anni dalla morte di Benito
Mussolini”.
Prima di tutto alcuni
dati biografici: origine
del nome Benito, attivitá
come giornalista e membro del Partito Socialista,
e s p u l s i o n e d a l p a r t i t o,
fondazione dei “Fasci di
Combattimento”, la Marcia su Roma”, la sua attivitá come Primo Ministro,
l´assassinio di Giacomo
Matteotti e la successiva
politica dittatoriale.
In seguito si affronta il tema della politica
dell´imperialismo fascista (Etiopia, Albania), il
“Patto d´Acciaio”, l´”Asse
Roma-Berlino-Tokio”, la
dichiarazione di guerra
e le campagne in Africa,
nei Balcani e in Russia,
la destituzione, la prigionia sul Gran Sasso, la
liberazione, la fondazione
della Repubblica di Saló,
il processo di Verona, la
guerra civile.
Finalmente, la fuga,
l´arresto, la fucilazione e
il barbaro epilogo di Piazzale Loreto.
Nella seconda parte della conferenza il prof. Misseroni spiega alcune caratteristiche del Fascismo:
movimento autoritario,
conservatore, nazionalista; spiega alcune caratteristiche della “dottrina fascista” nella scuola,
l´influenza dei mezzi di
comunicazione (soprattutto la radio), la politica
linguistica (imposizione
del “Voi” al posto del “Lei”),
l´appoggio che ebbe il Fascismo dal popolo, dagli
intellettuali (“giuramento
di fedeltá”), dalla Chiesa
(“Patti Lateranensi”), dagli Ebrei.
Il Prof. Misseroni conclude facendo presente
che le colpe di Mussolini
sono molte e gravi, prima
fra tutte l´aver privato gli
Italiani della libertá per
ben 21 anni, aver trascinato l´Italia in una guerra
feroce e, successivamente,
in una orribile guerra civile, guerre che ebbero come
risultato milioni di morti,
la mutilazione del territorio, la disfatta militare e
la rovina economica.
Ma non tutto é nero nella
vicenda del Fascismo: si citano come aspetti positivi:
le grandi opere di bonifica
delle paludi (Agro Pontino),
il notevole sviluppo della
Marina e dell´Aeronautica;
la lotta spietata e vittoriosa
contro la mafia e la vasta
politica di assistenza agli
emigranti, che spiegherebbe la loro adesione, quasi
unanime, al Fascismo.
Don Orione: Secuestrador de niños
Nel primo número de
Marzo, “Presenza” recordó
il centenario del terremoto
della Marsica, facendo allusione, alla fine del lungo articolo, allo scrittore Ignazio
Silone. Mi permetto inviare
uno scritto che riallaccia
il famoso scrittore con il
movimiento sísmico. Mi
resulta piú facile narrarlo
in castellano.
Saluti.
P.Pedro Ferrini
SECUESTRADOR
DE NIÑOS
Hacen cien años atrás,
en una pequeña ciudad del
sur de Italia, un enorme estruendo, entre huracanadas
ráfagas de viento, destruyó
gran parte de la Marsica.
El devastador fenómeno
telúrico sepultó bajo los
escombros a miles de víctimas. Avezzano fue arrasada
hasta los cimientos. Otros
pueblos y aldeas de cerros
cercanos sufrieron también
los embates de la naturaleza. Hubo un total de 30.000
muertos
Entre los socorristas que
acudieron para ayudar en la
penosa tarea de rescatar a
las víctimas y a los heridos,
se destacó un humilde y
desconocido Sacerdote.
A un jovencito, cuyos progenitores habían perecido,
le impactó la figura del
hombre de falda negra que
iba y venía horadando entre
los escombros en busca de
sobrevivientes.
A distancia de años, ya
famoso por sus ideologías y
su literatura, Ignacio Silone
dedicaba un Capítulo de su
libro “Uscita di Sicurezza” a
su primer encuentro con el
“extraño” Sacerdote.
“Una de aquellas mañanas grises y heladas,
después de una noche de
insomnio, asistí a una escena muy singular.
Un Cura sucio y maltrecho, con la barba de por
lo menos diez días, daba
vuelta entre los escombros,
rodeado de un grupo de
niños que habían quedado
sin hogar.
En vano el pequeño Cura
preguntaba si había un medio de transporte para llevar
a esos pequeños a Roma,
para alojarlos en uno de sus
Colegios. En aquel momento
llegaron y se detuvieron allí
cinco o seis vehículos. Era
el Rey que, con su séquito,
visitaba los lugares devastados. Apenas los ilustres
personajes descendieron de
sus vehículos y se alejaron,
el desconocido Sacerdote,
sin pedir permiso, comenzó
a cargar sobre uno de ellos
a los chiquillos por él recogidos.
Como algunos Carabineros se oponían, el Sacerdote
se adelantó resueltamente,
y, acercándose al rey, le rogó
que pusiera a su disposición
uno de aquellos coches para
poder transportar a los
huérfanos a Roma.
El Rey no pudo menos
que acceder”. Cuando el
sacerdote, con su primer
cargamento de niños se fue
alejando, el joven preguntó
: “¿Quién es ese hombre
extraordinario?”.
Una viejita que le había
entregado a su nieto, respondió: “Un tal Don Orione,
un Cura más bien extraño”.
Al año siguiente la abuela
comunicó al nieto que un tal
Don Orione estaba dispuesto a recibirlo en uno de sus
Colegios. “¿Te gustaría ir con
Don Orione?”, le preguntó.
“¡Oh, sí!”, gritó entusiasmado.
Don Orione propuso que
se encontrarían a cierta
hora, en el andén de la estación de trenes de Roma.
“En el lugar y hora establecidos encontré a un Cura
desconocido, no aquel extraño y atrayente que yo había
visto el año anterior entre
los escombros de mi pueblo.
Quedé muy desilusionado”.
Durante la noche a la débil
luz de la lamparita azulada,
los rasgos de Don Orione
recobraron la semejanza con
los del Cura conocido el año
del terremoto.
Se lo dijo, le recordó la
circunstancia del automóvil
real, y el porqué, anteriormente le había resultado
difícil reconocerlo.
“Te creo sin más”, le contestó Don Orione. Y agre-
gó: “Aquel día debo haber
tenido la apariencia de un
asaltante”.
“Un secuestrador de niños”, agregó el muchacho
riéndose.
A distancia de años el ya
célebre escritor, Ignacio Silone, tuvo la oportunidad de
conversar con el también famoso escritor inglés Douglas
Hyde. Es el mismo novelista
británico que, atraído por el
carisma orionista, relata ese
encuentro.
“En Roma, en mi calidad
de antiguo comunista, tuve
la oportunidad de conversar
con Ignacio Silone, también
él, antiguo comunista, que
Don Orione había rescatado de entre los escombros
dejados por el terremoto.
Le comenté que estaba recopilando noticias para luego escribir una biografía
del Sacerdote tortonés. - Si
quieres relatar la historia
de Don Orione, me aconsejó
- te ruego que la titule: EL
BANDIDO DE DIOS”.
El escritor inglés aceptó
el desafío y tituló su libro:
- God’s Bandid.
Ha sido traducido a varios
idiomas.
Rimembranze
Juan Montedónico Nápoli
Juan Montedónico Nápoli, nació en Valparaíso, el
10 de enero de 1910; hijo de Alberto Montedónico y
Fortunata Nápoli.
Se casó con Lila Quiroz Ravanal y tuvieron tres
hijos. Una vez egresado, regresó a su ciudad natal
para ejercer su profesión.
Fue director del Colegio Italiano “Arturo Dell´Oro”
(Scuola Italiana) de Valparaíso, desde 1943 a 1964.
Obtuvo Medalla de Solidaridad del Gobierno italiano, que luego, en 1959 lo becó con un año de permanencia en la Universidad de Perugia, Italia.
En 1960 fue elegido regidor por Valparaíso, siendo
reelegido en 1963 y en 1965 fue alcalde del puerto.
En enero de 1966, el Consejo Nacional de su partido lo designó candidato a diputado para la elección
complementaria de marzo de ese año, en reemplazo
del diputado fallecido Carlos Muñoz Horz, el 26 de
diciembre de 1965.
Resultó electo, por la Sexta Agrupación Departamental “Valparaíso y Quillota”, período 1965 a 1969
y asumió en 1966; integró la Comisión Permanente de
Educación, de la que fue su presidente.
Sin embargo, su labor parlamentaria fue interrumpida por razones de salud.
Falleció en su residencia de Cerro Castillo, Viña del
Mar, el 13 de agosto de 1968, a los 58 años de edad.
Care Lettrici e Cari Lettori,
se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di
comunità) e ce le inviate con una breve didascalia,
saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze" iniziativa dell'Arch. Claudio Massone
STADIO ITALIANO
Presenza- 16 aprile 2015
11
12
SCUOLA ITALIANA VALPARAISO
Presenza- 16 aprile 2015
Divertiamoci in famiglia - 2015
Sabato 28 Marzo
Libriamoci
Sabato scorso 150 famiglie della Scuola dell’Infanzia
e della Scuola Primaria si sono riunite a partecipare di
questa tradizionale festa che convocano le insegnanti allo
scopo di fare una mattinata diversa, divertente, ricreativa
e, soprattutto coinvolgente, condividendo in famiglia attraverso il gioco.
La famiglia della Scuola partecipa, attraverso una tematica, che in questa ottava versione è stata “LIBRIAMOCI”.
Attraverso racconti come “I tre porcellini”, “Hansel e Gretel”,
“Biancaneve”, “Pimpa”, “Cappuccetto Rosso”, “Peter Pan”, “Il
libro della Giungla” e “ Il mago di Oz” le insegnanti hanno
organizzato attività didattiche e ludiche vincolandole con
i titoli dei loro Stand. Addirittura abbiamo visto genitori
travestiti dai loro figli con materiale riciclabile o viceversa,
altri truccati con pennarelli a cera, famiglie che si davano
da fare con rompicapi e costruzione di orologi, altre adoperavano diversi materiali per completare modelli dati
oppure svolgevano attività di sequenze ed anche ornavano
con caramelle la casa di Hansel e Gretel.. Anche c’era la
costruzione di maschere di animali e oggetti dei personaggi
dei racconti. Quelle sono state alcune delle attività svolte
nei diversi stand.
Inoltre ci sono state attività gruppali: un racconta storie
che ha narrato la fiaba “I tre porcellini”, anche gare di squadra per provare come i genitori si coordinavano a svolgere
una prova di equilibrio, esattezza e rapidità: ci sono riusciti
con successo!!!
Mentre si svolgevano le attività, gli alunni e i genitori
di IIIº anno scuola media superiore, hanno alimentato e
idratato tutti i presenti con squisitezze varie. I guadagni
di queste vendite sono per il loro prossimo viaggio di studio
in Italia.
È arrivato il momento in palestra: gli insegnanti di
Educazione Fisica hanno preparato percorsi con stazioni
differenziate dove, un genitore con un(a) figlio(a,) legati ai
polsi con velcro, hanno dovuto superare diverse prove. Sono
stati gradevoli e divertenti momenti di “unione” e creatività
per superare le proposte presentate.
ANALISI DEL BLOG
DELLA NOSTRA BIBLIOTECA
Dopo 3 anni, quasi 570 pubblicazioni e piú di 244.800
visite, é il momento ottimo per analizzare i diversi tipi di
contenuti riuniti nel blog della biblioteca della nostra Scuola
di Viña del Mar, che si puó visitare nel sito web http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/
L’obiettivo principale di questa risorsa é di informare sulle
diverse attivitá che la nostra biblioteca presenta, come per
esempio la commemorazione annuale della Giornata Internazionale del Libro, il riconoscimento ai migliori lettori o
l’elaborazione di un nuovo pannello per dare il benvenuto
all’ anno scolastico 2015 (visitando http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2013/04/celebrando-el-diadel-libro-en-la.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.
blogspot.com/2014/08/la-biblioteca-premia-sus-mejores.
html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.
com/2015/03/nuevo-panel-mural-de-biblioteca.html si
possono approfondire questi contenuti).
Peraltro nel blog si possono esaminare notizie scientifiche
e tecnologiche, curiositá ed articoli interessanti selezionati
da diverse fonti d’informazione (per esempio: http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2015/03/versionesilustradas-de-la-gioconda.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2015/03/10-personas-que-hanhecho-posible-la.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.
blogspot.com/2015/03/jimmy-choo-el-paciente-y-divertido-bull.html); inoltre, é possibile trovare idee per stimolare
l’interesse verso la lettura per bambini e giovani (http://
bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/03/9pautas-para-desarrollar-el-habito-de.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2013/09/leer-beneficiaquien-lee-y-quien-escucha.html).
Finalmente, i piú piccoli possono godere della lettura di
alcuni racconti o guardare dei video animati (http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/12/la-flor-masgrande-del-mundo.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/10/cambio-de-papeles.html - http://
bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/05/unaprincesa-en-apuros.html).
PAGINA RELIGIOSA
Papa Francesco: “Contro gli armeni fu genocidio”.
Protesta della Turchia: richiamato l’ambasciatore
polo armeno e per la Chiesa
universale, ma per l’intera
famiglia umana, perché il
monito che viene da questa
tragedia ci liberi dal ricadere
in simili orrori, che offendono Dio e la dignità umana.
Anche oggi, infatti, questi
conflitti talvolta degenerano
in violenze ingiustificabili,
fomentate strumentalizzando le diversità etniche e
religiose.
Al rito, durante il quale il Papa ha proclamato
dottore della Chiesa l’armeno san Gregorio di
Narek, erano presenti il
presidente dell’Armenia
Serž Sargsyan; Karekin
II, Patriarca e Catholicos di tutti gli armeni;
Aram I, Catholicos della
Grande Casa di Cilicia; Nerses Bedros XIX,
Patriarca di Cilicia degli
armeni cattolici.
«Purtroppo ancora oggi
sentiamo il grido soffocato
e trascurato di tanti nostri
fratelli e sorelle inermi, che
a causa della loro fede in Cristo o della loro appartenenza
etnica vengono pubblicamente e atrocemente uccisi – decapitati, crocifissi, bruciati
vivi –, oppure costretti ad
abbandonare la loro terra».
Nel saluto iniziale della messa celebrata per commemorare il centenario del Metz
Yeghern, il «Grande Male»,
lo sterminio di un milione e
mezzo di armeni perpetrato
nell’impero Ottomano nel
1915, Francesco ricorda che
le immani tragedie del Novecento non sono purtroppo
soltanto un’esperienza del
passato.
Il disappunto
di Ankara
Le parole pronunciate dal
Papa irritano fortemente le
autorità turche. Il nunzio
della Santa Sede ad Ankara
Antonio Lucibello è stato
convocato dal Ministero degli Esteri per esprimere il
«disappunto» e la protesta
del governo.
Ankara ha poi richiamato
il proprio ambasciatore presso il Vaticano. L’irritazione
turca segna una crisi nel
rapporti del Vaticano con
Ankara, a distanza di poco
più di quattro mesi dalla
visita del Papa in Turchia.
Il Paese continua a negare
strenuamente che quello del
1915-16 sia stato un genocidio e combatte una guerra diplomatica permanente - che
ora investe anche la Santa
Sede - per cercare di impedire che venga riconosciuto
all’estero da un numero
crescente di Stati.
Il rito
Al rito, durante il quale il
Papa ha proclamato dottore
della Chiesa l’armeno san
Gregorio di Narek, erano
presenti il presidente dell’Armenia Serž Sargsyan;
Karekin II, Patriarca e Catholicos di tutti gli armeni;
Aram I, Catholicos della
Grande Casa di Cilicia; Nerses Bedros XIX, Patriarca
di Cilicia degli armeni cattolici.
Il genocidio dell’indifferenza
«Anche oggi - dice il Papa
- stiamo vivendo una sorta
di genocidio causato dall’indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di
Caino. La nostra umanità
- aggiunge - ha vissuto nel
secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima,
quella che generalmente
viene considerata come “il
primo genocidio del XX secolo”; essa ha colpito il vostro
popolo armeno – prima nazione cristiana –, insieme ai
siri cattolici e ortodossi, agli
assiri, ai caldei e ai greci.
Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini,
anziani e persino bambini e
malati indifesi». Bergoglio
torna dunque a pronunciare
la parola «genocidio» legata
al massacro degli armeni,
anche se lo fa citando il predecessore Giovanni Paolo II,
che usò quella espressione
nella dichiarazione comune
firmata con Karekin II il
27 settembre 2001 a Etchmiadzin.
Altre due tragedie
«inaudite»
Le altre due «tragedie
inaudite», spiega ancora il
Pontefice, «furono quelle
perpetrate dal nazismo e
dallo stalinismo. E più recentemente altri stermini
di massa, come quelli in
Cambogia, in Ruanda, in
Burundi, in Bosnia. Eppure
sembra che l’umanità non
riesca a cessare di versare
sangue innocente. Sembra
che l’entusiasmo sorto alla
fine della seconda guerra
mondiale stia scomparendo
e dissolvendosi.
Pare che la famiglia umana rifiuti di imparare dai
propri errori causati dalla
legge del terrore; e così ancora oggi c’è chi cerca di
eliminare i propri simili,
con l’aiuto di alcuni e con il
silenzio complice di altri che
rimangono spettatori. Non
abbiamo ancora imparato
che la guerra è una follia,
una inutile strage».
Il centenario
Al termine della celebrazione il Papa ha consegnato
un messaggio dedicato al
centenario del genocidio.
«Fare memoria di quanto
accaduto - vi si legge - è
doveroso non solo per il po-
Anno Santo, il perdono giunga a tutti
IL MOTTO «Misericordiosi
come il Padre»
«Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre»: con
queste parole si apre la Bolla di indizione del Giubileo
straordinario della misericordia letta – per brani scelti, che
riportiamo integralmente nel sito, oltre al documento integrale – durante i primi Vespri della Domenica della Divina
Misericordia (che cade nella prima domenica dopo Pasqua,
o «in albis») celebrati dal Papa in San Pietro.
Il documento che traccia le linee e le indicazioni per l’Anno
Santo, il cui inizio è fissato l’8 dicembre nel 50° anniversario
della conclusione del Concilio Vaticano II, porta la firma
di Francesco e già nel titolo «Misericordiae vultus» – che
ricalca le prime parole del testo – include un’icona proposta
alla vita del cristiano, invitato a contemplare e imitare quel
Volto sul quale durante il Giubileo il Papa chiede di «tenere
fisso lo sguardo».
L’immagine del volto – «abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia», che «è fonte di gioia, di
serenità e di pace», scrive il Papa – si affianca a quella della
porta, che fisicamente i credenti saranno invitati a varcare sia
a Roma con la Porta Santa in San Pietro, in Laterano e nelle
altre basiliche papali, sia «in ogni Chiesa particolare, nella
Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure
nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato»,
o ancora «nei santuari».
Si tratta in tutti questi casi di una «Porta della Misericordia» da attraversare assumendo l’impegno di una vera
conversione alla misericordia così come ci è insegnata nella
persona di Gesù Cristo: «La missione che ha ricevuto dal
Padre – spiega Bergoglio – è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza». Infatti, si legge
ancora nella Bolla, «l’architrave che sorregge la vita della
Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale
dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza
ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza
verso il mondo può essere privo di misericordia». Di più: «La
credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore
misericordioso e compassionevole».
Tutti coloro che sono posti a capo delle nazioni e
delle Organizzazioni internazionali sono chiamati ad
opporsi a tali crimini con
ferma responsabilità, senza cedere ad ambiguità e
compromessi». «Questa dolorosa ricorrenza - aggiunge
- diventi per tutti motivo di
riflessione umile e sincera
e di apertura del cuore al
perdono, che è fonte di pace
e di rinnovata speranza...
Dio conceda che si riprenda
il cammino di riconciliazione
tra il popolo armeno e quello
turco, e la pace sorga anche
nel Nagorno Karabakh». (repubblica autoproclamatasi
indipendente dall’Azerbaigian, situata nel Caucaso
meridionale. Ndr)
L’anno nero
La tragedia del popolo
armeno ebbe inizio in quello
che allora era impero Ottomano cento anni fa, nella
notte tra il 23 e il 24 aprile
1915, quando furono eseguiti
i primi arresti tra le famiglie
armene più in vista di Costantinopoli. In un solo mese,
più di mille intellettuali
armeni, tra cui giornalisti,
scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento furono
deportati verso l’interno
dell’Anatolia e massacrati
lungo la strada.
L’esodo dimenticato
Arresti e deportazioni furono ispirate in gran parte
dal partito «Giovani Turchi».
Le famiglie armene furono
costrette a lasciare le loro
case e i loro averi, e furono
costrette a marciare nel deserto: centinaia di migliaia
morirono per fame, malattia
o sfinimento. I racconti di
questo tragico esodo, raccolti
grazie alle preziose testimonianze dei sopravvissuti,
sono strazianti. Le marce
della morte vennero organizzate con la supervisione di
ufficiali dell’esercito tedesco
in collegamento con l’esercito turco. Altre centinaia di
migliaia di armeni furono
massacrati dalla milizia
curda e dall’esercito turco.
Testimonianza eloquente di
quegli eventi sono le fotografie segretamente scattate da
Armin T. Wegner. L’ampiezza
e il programma mirato delle
deportazioni lascia pochi
dubbi sul fatto che quello
degli armeni rappresenti il
primo genocidio moderno,
anche se il tema ha assunto
una rilevanza politico-diplomatica internazionale, dato
che la Turchia non soltanto
si è sempre rifiutata di adoperare il termine «genocidio»
ma protesta formalmente
con tutti gli Stati che lo
utilizzano, sostenendo che
i morti - non solo armeni
- furono «meno» di 500mila,
uccisi dalla guerra o dalla
fame.
Presenza- 16 aprile 2015
13
Ogni giorno dieci uccisi
per la fede: il bollettino
della guerra ai cristiani
L’eco del massacro di Garissa, con i carnefici che selezionano le vittime in base al loro credo, rimbalza al di fuori
del Kenya in guerra a bassa intensità con i fondamentalisti
somali e, senza perdere d’intensità, risale verso la Repubblica Centrafricana, la Nigeria, il Sudan, su e su ancora
fino a investire la Libia, il Sinai egiziano, la Siria, l’Iraq,
quell’inquieta mezzaluna allargata in cui i cristiani conoscono oggi il peggiore dei mondi possibili.
Martiri del nuovo secolo
Indipendentemente dall’orientamento politico gli indicatori internazionali concordano sul quadro generale: i
cristiani sono sotto attacco e il fenomeno è in crescita. Secondo l’organizzazione Open Doors International nell’ultimo
anno la pressione sulle chiese è diminuita in 11 Paesi ma è
rimasta stabile in 7 ed è aumentata in 29. Gli osservatori
del World Watch Monitor concordano sul fatto che il 2014 sia
stato un anno tragico con almeno 4334 persone ammazzate
nel nome di Gesù e oltre mille luoghi di culto distrutti per
la stessa ragione.
L’offensiva è globale, se tra i primi 5 Paesi nemici dei
cristiani compare la Corea del Nord, lontanissima geograficamente e ideologicamente dall’epicentro del neo
jihad. Eppure, le altre 4 maglie nere sono Nigeria, Siria,
Repubblica Centrafricana e Kenya, vale a dire Stati in cui
a bersagliare i preti e le loro comunità sono gruppi come
Boko Haram o Isis che, piaccia o meno alla stragrandissima
maggioranza delle moschee, rivendicano la loro identità di
musulmani modello.
È scontro con l’islam? La paura mangia l’anima e
quella dei cristiani di Medioriente e pendici sembra oggi
particolarmente vorace. Siamo di fronte alla riedizione dello
scontro tra islam e cristianesimo?
All’indomani dell’attentato al settimanale francese Charlie Hebdo molti imam, come il parigino Hassen Chalghoumi
negarono la nuova guerra santa sottolineando come il 95%
dei caduti del terrorismo fossero musulmani.
Il dato deriva da uno studio del 2011 dell’americano
National Counter-Terrorism Center secondo cui quando è
possibile determinare la fede delle vittime degli attentati
degli ultimi 5 anni la percentuale dei musulmani si attesta
tra l’82% e il 97%.
Il problema è però nella difficoltà di stabilire in cosa
credessero i morti, obietta chi, come il centro Pew, stima
che tra persecuzioni fisiche e marginalizzazione politica e
culturale i cristiani rappresentino al momento almeno il
70% dei casi di discriminazione religiosa.
L’emorragia infinita «Noi cristiani di Aleppo abbiamo
paura» scrive sull’ultimo numero della rivista «Tempi» il
medico Nabil Antaki chiedendo al mondo ma anche a se
stesso se restare nella Siria stritolata tra l’irriducibilità
del regime di Damasco e i macellai dello Stato Islamico sia
un gesto da eroi oppure da stupidi (il bel documentario di
Elisabetta Valgiusti, «Syria’s Christians Exodus», racconta
l’esodo di una comunità che un tempo rappresentava il 10%
della popolazione e oggi affolla una su due delle tende dei
campi profughi).
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14
Presenza- 16 aprile 2015
SPORT
Juve ko a Parma, Mauri firma l’impresa
Parma- Juventus 1-0
Clamoroso al Cibali, si
diceva, ma da oggi bisognerà
aggiornare l’amarcord del
pallone: Parma-Juve 1-0,
azzerando in un pomeriggio,
da sogno per gli emiliani
da incubo per i bianconeri,
la differenza di 57 punti
in classifica, quella tra un
club fallito e uno ai quarti
di Champions, il divario tra
un manipolo di superstiti e
una squadra super. Molto
presunta, oggi.
Ha deciso dopo un quarto
d’ora di ripresa un gol di
José Mauri, innescato da una
splendida azione del Parma,
e agevolato dal pisolo di mezza Juve. Apertura di Ghezzal
per Belfodil che, decentrato
alza lo sguardo e passa rasoterra per l’accorrente Mauri,
per il piattone imparabile.
Centrocampo juventino, e
Vidal di più, da denuncia per
assenza sul posto di lavoro.
C’è altro di più grave, però: la
Juve avrebbe avuto mezz’ora
abbondante per pareggiare
i conti, o anche ribaltare la
partita, invece non è neppure
riuscita a costruire una sola
credibile palla gol. Non è un
allarme rosso, se solo quattro
giorni fa a Firenze Massimiliano Allegri aveva trovato
una gran riserva, ma chissà
che non serva da sveglia in
vista del Monaco: martedì,
quarti di Champions, quando
proprio non ci si potrà presentare così.
Genoa-Cagliari 2-0
In picchiata verso la serie
B. Il Cagliari illude per quasi
un tempo, quando colpisce
tre legni (in ventuno minuti), ma alla fine Zeman si
arrende al decisivo uno-due
genoano (di nuovo al successo dopo cinque partite senza
vittorie), che in appena sei
minuti ad inizio ripresa
chiude la partita con Niang
e Iago. I sardi - un punto
nelle ultime sette partite:
il precipizio è a un passo
- avevano dato tuttavia l’impressione di poter uscire dal
Ferraris con un risultato
positivo, pur trovandosi in
zona retrocessione ormai
da nove turni consecutivi. Il
primo tempo di Sau e compagni, infatti, è di grande
sostanza, ma la malasorte
non aiuta gli ospiti. Zeman
ha infatti ampi motivi per
rammaricarsi, anche perché
il Genoa inizia male, quasi
frastornato, e fatica ad uscire
dalla propria metà campo,
prima di ritrovare fiducia e
gioco alla distanza.
Milan-Sampdoria 1-1
Non c’è due senza tre?
Non per il Milan di Inzaghi
che “cicca” per la terza volta
l’appuntamento col tris di
vittorie consecutive, bloccato
per lunghi tratti dal pragmatismo di una Sampdoria
ordinata e volitiva e dice
quasi addio alle speranze di
una folle rincorsa europea.
La Champions è impensabile, l’Europa League rischia
di diventarlo presto. Finisce
1-1 a San Siro, in una partita
strana, dove ci si mettono
pure gli inconvenienti tecnici
a spezzare il ritmo.
Il pari firmato da Soriano e
De Jong tutto sommato fotografa bene la gara. La forza
della Samp la vedi quando
Eder si fa 60 metri di rincorsa su Cerci dopo una banale
palla persa. O quando poco
prima è Eto’o a fare un fallo
tattico su Destro, bloccando
una pericolosa ripartenza
rossonera. Piedi fini al servizio della causa. E infatti il
giocattolo di Mihajlovic funziona, anche se Okaka come
PASTELERIA Y CONFITERIA
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles
- Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 22042382
gingillo non diverte quanto
Muriel, e Soriano trequartista è più un’alchimia tattica
che un omaggio alla lunga
tradizione di numeri dieci di
casa nostra.
Torino-Roma 1-1
“Forse è ora che cominciamo a lamentarci anche noi,
almeno qualche palla dubbia
ce la daranno”, ha commentato Florenzi, riferendosi al
gol di Maxi Lopez in TorinoRoma 1-1, arrivato (secondo
i giocatori della Roma) con
Bruno Peres che aveva rimesso in mezzo un pallone
che era uscito dal campo.
“Spero che i tifosi non prendano a male questo risultato:
il sorpasso della Lazio ha un
forte valore simbolico, ma
non deve toglierci certezze.
Giocando in questa maniera,
costruendo in questo modo,
regaleremo ai tifosi il secondo posto”.
Lazio-Empoli 4-0
Sotto la spinta dei 50mila
dell’Olimpico sale ancora
la Lazio. Contro l’Empoli
arriva l’ottava vittoria di fila
(eguagliati i record dei tempi
di Maestrelli e di Delio Rossi) che consente il sorpasso
sulla Roma per agganciare
il secondo posto. Tutto l’attacco firma il successo sui
toscani: apre Mauri dopo
appena 4 minuti, poi Klose
e Candreva prima dell’intervallo, chiude il solito sigillo
di Felipe Anderson. Non ha
scampo l’Empoli, che prova
in tutti i modi a reggere un
confronto, partito subito in
salita. Pesante però in casa
Lazio il bilancio degli infortuni: distorsione al ginocchio
sinistro per De Vrij, frattura
di una costola per Parolo.
Napoli-Fiorentina 3-0
Ritorna alla vittoria, il
Napoli, dopo cinque giornate,
L’ultima, l’aveva ottenuta il
23 febbraio, al San Paolo.
Un successo che arriva dopo
una settimana di polemiche
feroci, che hanno coinvolto
società e squadra, insieme
con l’allenatore. La tensione
è tanta tra i napoletani: c’è
una risposta da dare nell’immediato dopo il ritiro
disposto dal presidente: una
punizione scattata con l’eliminazione dalla coppa Italia,
giovedì nella semifinale contro la Lazio.
Udinese-Palermo 1-3
Il Palermo e Iachini danno
una lezione all’Udinese e a
Stramaccioni. I rosanero ne
fanno tre al Friuli e potevano
essere almeno cinque. Al 15’
il Palermo è già in vantaggio.
Un lampo improvviso, sprigionato dal sinistro da fermo
di Lazaar da 25 metri che si
infila all’incrocio.
Atalanta-Sassuolo 2-1
La lezione è servita, dunque: contestata dai tifosi alla
vigilia, l’Atalanta ha uno
scatto d’orgoglio, salta l’appagato Sassuolo e si porta a
più 7 sul Cesena, fermato in
casa dal Chievo. La prima
vittoria di Reja vale dunque
una fetta abbondante di
salvezza.
Cesena-Chievo 0-1
Decide Pellissier, e chi altrimenti. Nel giorno del 36°
compleanno, un’altra perla
dell’attaccante gialloblù,
testa vincente quando ormai
la partita è al tramonto, e
sul Manuzzi cala il silenzio
della resa. Così il Chievo
ipoteca la salvezza a quota 35 punti, così il Cesena
terz’ultimo s’impianta in
mezzo alla palude della zona
retrocessione, nella speranza
che l’Atalanta più tardi non
renda il distacco più ampio.
Verona-Inter 0-3
Tre gol in trasferta e
nessuno subito. L’Inter di
Mancini torna al successo
travolgendo a Verona l’Hellas con una gara accorta e
intelligente, sfruttando furbizia e ripartenze. Segnano
Icardi, Palacio e nella porta
sbagliata Moras. Il 3-0 forse
è esagerato, ma serve a sottolineare la pochezza offensiva
veronese. E, per una volta, il
cinismo dell’Inter. La sorpresa settimanale di Mancini
porta il nome di Hernanes.
Juventus
Lazio
Roma
Napoli
Fiorentina
Sampdoria
Torino
Milan
Genoa
Inter
Palermo
Sassuolo
Chievo
Udinese
Empoli
Verona
Atalanta
Cesena
Cagliari
70
58
57
50
49
49
43
42
41
41
38
35
35
34
33
33
29
22
21
SERIE B
Vicenza 1 - 0 Avellino
Bari 1 - 1 Crotone
Brescia 1 - 1 Bologna
Catania 4 - 1 Trapani
Cittadella 0 - 1 Carpi
Frosinone 2 - 1 Pescara
Lanciano 1 - 1 Latina
Modena 2 - 0 Entella
Vercelli 3 - 3 Livorno
Spezia 0 - 1 Ternana
Perugia ------Varese
CLASSIFICA
Carpi
71
Bologna(-1) 57
Vicenza
56
Frosinone
54
Avellino
52
Livorno
51
Perugia
50
Spezia
50
Pescara
48
Lanciano
47
Bari
45
Ternana
43
Modena
42
Trapani
42
Latina
41
Catania
41
Crotone
40
Pro Vercelli 40
V. Entella
40
Cittadella
39
Brescia(-6) 32
Varese(-4)
28
In amichevole:
Italia-Inghilterra 1-1
Voleva un’accoglienza calorosa, Antonio Conte. L’ha avuta:
Torino l’ha applaudito dall’albergo fino al fischio finale
dell’amichevole con l’Inghilterra. Voleva anche una vittoria
della sua Nazionale, il c.t., invece dovrà curare i primi
sintomi di “pareggite”: terzo pari nelle ultime quattro partite
per gli azzurri dopo quelli con Croazia e Bulgaria (tre partite
difficili, va detto).
Con gli inglesi ci eravamo lasciati il 14 giugno scorso, in
Amazzonia, un 2-1 azzurro firmato da Marchisio, Rooney e
Balotelli. Rispetto a quella sera di Manaus carica d’illusioni,
mancano i due goleador azzurri, ma c’è il fuoriclasse del
Manchester Utd.
L’Italia al 29’ rompe l’equilibrio con la meno prevedibile
delle giocate: Chiellini si traveste da Darmian e vola via
sulla sinistra, mette al centro col piede sbagliato e spettina
la capigliatura di Pellè, che manda il pallone nell’angolino
lontano. È l’1-0, Conte esulta senza esagerare, ma ha di che
essere soddisfatto. Anche perché Bonucci, due minuti più
tardi, salva il vantaggio con un grande intervento in scivolata
ad anticipare il taglio di Henderson.
PAREGGIA TOWNSEND - Gli inglesi cambiano molti
protagonisti, il finale di gara è quasi tutto loro. Uno dei volti
nuovi è il jolly: al 34’, Townsend vede Moretti dargli le spalle
per un attimo e ne approfitta per caricare il destro imparabile
dell’1-1. La costante è sempre Rooney: Buffon gli dice di no
due volte e lo vede pure sfiorare un bel cross basso di Kane.
Un paio di chance le hanno pure gli azzurri: Antonelli arriva
davanti a Hart ma allarga troppo il sinistro, Bonucci chiede
il rigore per un braccio sospetto di Jones in area. Finisce pari,
con Buffon ancora reattivo su Kane. E tutto sommato è un
risultato che ci sta.
Coppa Italia
Finale sarà Juventus-Lazio
Fiorentina-Juventus
0-3
Matri, Pereyra e Bonucci
portano Allegri in finale Non
è solo Tevez ad avere l’istinto del cannibale, ma tutta
la Juventus. Senza Tevez,
fermato da un problema muscolare, Allegri sceglie Matri
con Morata.
Chi si aspettava una Juventus con la testa già alla
Coppa più importante ha
impiegato poco a capire che
non era così. I bianconeri
dopo 21 minuti riaccendono
le speranze di arrivare in
finale: palla persa in mezzo
al campo da Borja Valero,
Marchisio ne approfitta per
servire Pereyra e sul tiro
rimpallato dell’argentino
Matri segna da vero opportunista.
Prima gara da titolare dal
suo ritorno in bianconero (a
gennaio), primo gol del nuovo corso: Allegri ha azzeccato
la scelta. Un gol non basta,
la Juve lo sa e per questo
riporta il pallone a centrocampo con la foga di chi non
ha tempo da perdere.
- Il raddoppio arriva due
minuti prima dell’intervallo:
sull’ennesimo tiro insidioso
di Morata, Neto respinge sui
piedi di Pereyra che, come
contro l’Empoli, non si fa
pregare: 2 centri in 4 giorni
per l’altro reduce della Seleccion, che non fa rimpiangere
Tevez.
Napoli-Lazio
0-1
Lulic, l’uomo di Coppa lancia Pioli in finale con la Juve
Lazio in paradiso, Napoli
all’inferno. Sarà la squadra
biancoceleste ad affrontare
la Juve all’Olimpico nella
finale del 7 giugno. La banda
di Pioli sbanca il San Paolo
con un gol di Lulic (quello
dell’ultima Coppa Italia vinta dai laziali ai danni della
Roma) e conquista la sua ottava finale di Coppa, la sesta
negli ultimi 17 anni. Partita
equilibrata e per lunghi tratti
bloccata. Ha prevalso quella
capace di metterla dentro,
ma le occasioni ci sono state
da ambo le parti.
DECIDE LULIC - Ripresa
decisamente più interessante. Il Napoli ci prova
con Higuain, poi con Inler
dalla distanza. La partita
sembra indirizzarsi verso i
padroni di casa che tuttavia
temporeggiano troppo e non
colgono l’attimo. La Lazio
cambia passo negli ultimi
venti minuti di gioco. A dare
la scossa è l’ingresso di Lulic
che prima di testa sfiora il
gol (miracolo di Andujar),
quindi di piatto destro capitalizza al meglio un assist
del solito Anderson. Napoli
sotto choc, la squadra di Benitez però reagisce nel finale
e sfiora l’1-1 col subentrato
Insigne. A salvare sulla linea
è ancora Lulic.
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SPORT
Formula 1
Mercedes imprendibili, Vettel terzo in Cina
La Mercedes reagisce
dopo il trionfo Ferrari
in Malesia e conquista la Cina. Le “Frecce
d’Argento” tornano imprendibili e centrano la
doppietta a Shanghai:
ancora una volta, è
Lewis Hamilton ad
essere incoronato imperatore al termine di
una gara condotta sin
dall’inizio e priva di insidie.
Per l’inglese, quarta affermazione nella terra del Dragone
e secondo successo stagionale dopo quello ottenuto
all’esordio in Australia, con
Rosberg ancora costretto ad
inseguire e cedere lo scettro
al compagno di team.
Dal terzo appuntamento
del Mondiale di Formula 1, la
Ferrari emerge ancora come
seconda forza del Circus:
dopo il successo di Sepang,
terzo podio per Sebastian
Vettel che precede il rigenerato Kimi Raikkonen, che nel
finale duella con il tedesco.
Alle spalle delle due Rosse
le Williams, mentre Red
Bull e McLaren confermano
le loro difficoltà con un’altra
domenica anonima.
Fernando Alonso deve accontentarsi del 12° posto,
Jenson Button e 13°: entrambi mestamente doppiati. La
gara si è conclusa con la
safety car, entrata in pista
dopo il problema riscontrato
dalla Toro Rosso di Verstappen a due giri dal termine.
Partenza regolare: Hamilton
mantiene la testa davanti a
Rosberg.
Alle loro spalle, la Ferrari
di Vettel. Grande avvio della
Rossa di Raikkonen, partito
in sesta posizione: il finlandese scavalca le Williams
di Felipe Massa e Valtteri
Bottas e si porta al quarto
posto. Avvio disastroso invece per le Red Bull: Ricciardo
e Kvyat scivolano al 14° e
al 15° posto. Non va meglio
alle McLaren, con Fernando
Alonso relegato nelle retrovie e impegnato a difendere
il 16° posto.
Davanti le Frecce d’Argento fanno la voce grossa,
guadagnando terreno: Vettel
capisce che sarà una gara
all’inseguimento: dopo 11
giri, il tedesco accusa già 11
secondi. Le Williams faticano
a tenere il loro ritmo. Dopo
il primo balletto di pit stop
le posizioni di testa restano
immutate.
La domenica da dimenticare di Kvyat si chiude con
il motore della Red Bull in
fumo dopo un’uscita di pista:
il russo è costretto al ritiro,
si prevedono altre scintille
tra la scuderia ‘con le ali’ e
la Renault.
Le cose non vanno meglio
per il compagno di team
Ricciardo, rassegnato ad
una gara anonima. Il duello
di testa vede il tentativo di
rimonta delle due Rosse, con
Da tutto a nulla in un anno:
ecco come Balotelli si sta
buttando via
In un anno cambiano vite e persone, quindi la storia
di Mario Balotelli ha una sua normalità, ma è l’unica
considerazione che si può fare per una vicenda dove
nulla è regolare. Un anno fa, aprile 2014, il nostro era la
presunta stella di un’Italia che voleva vivere un Mondiale
da protagonista. Era il meglio di una squadra che, dopo il
secondo posto all’Europeo 2012 e i progressi di gioco sotto
la guida di Prandelli, aspirava ad un ruolo di eccellenza in
Brasile. Balo era la carta da calare al tavolo delle grandi
sfide. La speranza. Il nostro campione. Con tutte le sue lune,
era il sole dove non doveva mai tramontare l’Italia.
IL BUIO - Un anno dopo, buio totale. E’ tramontata
l’Azzurra di Prandelli ed è tramontato Mario. Oggi, dopo la
miseria di 4 gol con la maglia del Liverpool, la sua sembra
una caduta senza fine, tra tribune (13 secondo le statistiche),
le panchine (6), i malanni più o meno misteriosi. Cinque mesi
fa, novembre 2014, un problema agli adduttori lo portò ad
autoescludersi dalla Nazionale. Poi altri malanni, febbri più o
meno improvvise, raffreddori, colpi al ginocchio e conseguenti
nuove autoesclusioni, fino al rialzo di temperatura di due
giorni fa che ha portato Mario a postare su Instagram la foto
con il termometro in bella evidenza e un numero: 38,7 gradi.
Una risposta, questa, alle critiche di opinionisti secondo
i quali quando c’è in ballo un quarto di finale di Coppa
d’Inghilterra non ci si tira indietro, neppure con la febbre.
CAMPIONE VIRTUALE - Ecco, Instagram. Appunto. Oggi
Mario è un campione virtuale. Spariti i gol, si consola con le
cifre dei cosiddetti social: 3,5 followers su Twitter, altri 2,5
su Instagram, un paio di milioni su Facebook. Un popolo che
parla e discute del nulla. Perché, tolte le battute, le zingarate,
le balotellate o i messaggi urbi et orbi, di questo stiamo
parlando: del nulla. Balotelli almeno in questo è un degno
figlio dei tempi moderni, dove si sta ripetendo con i social
l’esperienza dell’audience televisiva anni Ottanta-Novanta,
quando nacque il grande equivoco: in nome degli ascolti,
l’Italia fu sommersa dalla spazzatura televisiva. La deriva
culturale: con Mario, siamo alla deriva sportiva.
INCOGNITE - Lui, secondo il suo stile, se ne frega. Una
risata seppellisce tutto, finché la barca va. Con il conto in
banca grande e grosso - ma fino a quando durerà la pacchia?
-, i suoi followers - numeri virtuali che, onestamente, fanno
perdere la testa anche ai giornalisti - e la bellezza dei suoi
25 anni - ad agosto -, può andare avanti per la sua strada,
fino al prossimo giro di giostra. Occhio però, che il conto alla
rovescia è già cominciato.
Vettel e lo scatenato
Raikkonen all’attacco
delle due Mercedes. E’ il
miglior momento della
Ferrari.
Molta pressione su
Rosberg, che non ci sta
a vedere scappare il
compagno di team e
dall’altra parte deve
guardarsi dal tedesco.
Il Cavallino spera nel pit
stop, ma Rosberg rientra in
pista davanti all’ex Red Bull.
Intanto, tanto per far capire
chi è il più forte, Hamilton
fa registrare il giro record.
Anche dopo il nuovo cambio
gomme delle due Rosse le
cose non mutano.
Se davanti le due Mercedes sembrano nuovamente
imprendibili, con Rosberg
che crede più nell’aggancio
di un Hamilton proiettato
verso il trionfo, si fa interessante il “derby” tra Vettel,
che pare soffrire la gomma
media, e Raikkonen per il
terzo posto.
Alle loro spalle, Massa
blinda il quinto posto dalle
grinfie di Bottas. Intanto, Maldonado è out dopo
un contatto con Button. Il
brivido finale lo regala Verstappen: la sua Toro Rosso
lo abbandona a due giri dal
termine e l’olandese deve
accostare. L’ingresso della
safety car spegne i sogni di
podio di Raikkonen, che deve
accontentarsi del quarto
posto. Dopo Shanghai, il canovaccio del Mondiale 2015
sembra delinearsi: Mercedes
ancora davanti a tutti, Ferrari pronte ad insidiarle.
Ginnastica ritmica, coppa del
mondo: farfalle, un argento amaro
L’oro era davvero alla portata delle Farfalle (Marta
Pagnini, Andrea Stefanescu,
Camilla Patriarca, Sofia
Lodi, Alessia Maurelli e
Martina Centofanti), protagoniste di due esecuzioni
(ieri ai 5 nastri, oggi alle 6
clavette e 2 cerchi) quasi impeccabili, senza errori e nemmeno perdite dell’attrezzo. A
differenza della Russia che,
invece, fallosa lo è stata, ma
ha ottenuto comunque dalla
giuria delle note superiori
alle nostre. Primo posto per
le ginnaste di Madame Irina
Viner Usmanova nel Concorso generale della Coppa
del Mondo di Pesaro, a poco
meno di quattro decimi dalle
nostre ragazze.
Davvero un divario troppo netto e ingiustificato in
assenza di errori da parte
delle azzurre che, purtroppo
davanti ai tanti tifosi presenti all’Adriatic Arena, non
hanno potuto gioire sulle
note dell’Inno di Mameli.
Una medaglia comunque importante, l’argento ottenuto a
Pesaro nel Concorso generale,
che sta a significare che le Azzurre di Emanuela Maccara-
ni sono sempre ai vertici delle
classifiche internazionali,
ma ogni volta devono fare i
conti non solo con il possibile
errore - sempre in agguato
- ma anche con il giudizio
soggettivo che questo sport
porta con sé.
LA POLEMICA - Anche
il Presidente di Federginnastica Riccardo Agabio ha
espresso rammarico per il risultato ingeneroso: “Mi chiedo, dopo quello che abbiamo
visto oggi nell’esercizio alle
6 clavette e 2 cerchi, cosa
ancora debbano fare queste
ragazze per ottenere ciò che
meritano. A livello esecutivo
sono state nettamente superiori alla Russia, che è una
delle squadre più forti del
Mondo e ha degli esercizi
articolati e spettacolari. Nessuno lo mette in discussione,
ma oggi ha sbagliato. Chiedo
a chi giudica di non essere
influenzato. C’è ancora un
certo timore reverenziale nei
confronti di questa nazione.
Vorrei - ha insistito Agabio
- che si giudicassero le prestazioni sul campo gara,
basandosi sulla realtà, senza
pregiudizi.
Presenza- 16 aprile 2015
15
MotoGp: Marquez trionfo,
Dovizioso e Rossi sul podio
Captain America Marquez. E non solo per il casco a tema.
L’iridato della Honda conquista ancora una volta il GP di
Austin, allungando la sua striscia di imbattibilità sulle piste
statunitensi: sei su sei nella top class per il 'Marcziano', che
quando vede la bandiera a stelle e strisce sa solo vincere.
Sulla pista texana, uno dei suoi possedimenti preferiti, lo spagnolo fornisce un’altra dimostrazione della sua superiorità:
in una gara che alla vigilia poteva nascondere delle insidie,
s’impone senza tentennamenti, precedendo Dovizioso e Rossi,
che confermano il loro ottimo momento di forma. Il Texas, lo
stato statunitense della stella, ha fatto brillare una volta di
più quella di Marquez, che dopo la strepitosa pole del sabato
ha annichilito la concorrenza, stritolandola alla distanza. Il
vantaggio finale dello spagnolo, 2"3, non è emblematico della
superiorità manifestata: aveva anche superato i 4"!
VALE LEADER — Valentino, sempre leader del mondiale
- con 1 punto su Dovizioso, 41 punti a 40 - ha provato a dettare
l'inseguimento, ma ha dovuto cedere a due terzi di gara e alla
fine non si è detto soddisfatto. Il 3° posto, però, su una pista
ostica alla Yamaha non pare un brutto viatico per il resto
della stagione. Idem dicasi per la Ducati, che ha raddrizzato in gara un week end che non pareva esattamente cucito
addosso alla GP15 - che, ricordiamo, è una moto nuovissima
e può solo crescere - e ha confermato quanto di buono fatto
vedere in Qatar, ma in condizioni molto differenti.
LA GARA — Lo scatto al via premia lo sprint della Ducati
di Dovizioso, con Marquez e Rossi accodati, mentre Redding
e Pol Espargaro si agganciano, compromettendo le loro gare.
5 giri e Marquez passa 'Desmodovi' e se ne va, lasciando le
schermaglie a Rossi e Dovizioso, che lottano duramente, sfiorando pure il contatto - davvero vicinissime le ruote in una
staccata all'8° giro -, e si scambiano le posizioni un paio di
volte. Iannone raggiunge i primi tre, poi cede la quarta piazza
a Lorenzo nel finale, che se la conquista con una splendida
manovra 'Por Fuera', non sufficiente, però, a rendere esaltante
la sua gara. 7° Crutchlow dopo un week end positivo, ottimo
Petrucci, 10°, 8° Aleix Espargaro con la prima delle Suzuki.
Bautista 15° con l'Aprilia: primo punto del nuovo corso. Un
piccolo raggio di sole per la casa di Noale.
La Dakar 2016 cambia: non si
correrà più in Cile
Non è proprio un addio ma di sicuro un arrivederci: la
prossima edizione della Dakar non passerà dal Cile. La
decisione è arrivata direttamente dal governo del Paese
sudamericano, la cui parte settentrionale è stata messa in
ginocchio da devastanti alluvioni. La scelta di non ospitare
il famoso raid enduristico è stata quindi obbligata: auto,
moto e camion passavano proprio dal deserto di Atacama
e dalle città limitrofe nel loro passaggio cileno. È la prima
volta dal 2009 (ossia quando il rally ha lasciato l’Africa per
il Sudamerica) che il Cile non ospiterà la Dakar. TORNA
NEL 2017? - L’idea degli organizzatori è quella di tornare
nel difficile (e spettacolare) deserto cileno sin dal 2017.
Adesso resta da trovare un percorso alternativo e altrettanto
impegnativo per i mezzi in gara.
16
Presenza- 16 aprile 2015
Contro il terrorismo serve più
Genocidio Armeno
La Turchia alza
zione. “Serve un comune impegno contro il terrorismo”
ha ribadito il Capo dello
Stato. Un impegno che non
si concluda alla fine di una
marcia contro l’ennesimo
attentato, ma prosegua e
dia vita a “un parternariato
di civiltà internazionale” che
lotti “contro l’aggressione
alla civiltà e alla cultura”.
Per Mattarella “la reazione
non deve essere solo militare ma deve essere culturale
contro una campagna di odio
e reclutamento dei giovani
su internet”.
Pontefice sarebbero risultate
"spinose" per il governo e i
leader di Ankara, il capo dello
Stato si è detto comunque convinto che esse "toccheranno le
menti e i cuori di molti turchi,
che avranno un'opportunità di
riconsiderare il genocidio degli
armeni e di liberarsi del peso
della storia".
Reazioni invece dal governo
italiano. Per il ministro degli
Esteri, Paolo Gentiloni, la reazione di Ankara appare sproporzionata. "La durezza dei
toni usati dalla Turchia non
mi pare giustificata, tenendo
conto che una quindicina di
anni fa Giovanni Paolo II aveva espresso valutazioni analoghe", ha ricordato il titolare
della Farnesina da Barcellona.
"L'Italia", ha aggiunto "ha più
volte espresso solidarietà e vicinanza al popolo e al governo
armeno per la violenza e le
sofferenze che sono state loro
inflitte 100 anni fa. Quanto al
riconoscimento giuridico del
genocidio abbiamo sempre
invitato i due Paesi, Turchia
e Armenia, amici dell'Italia, a
dialogare per evitare che questa situazione sia di ostacolo ad
altre situazioni meno tese".
Dietro questa dura presa di
posizione di Ankara, fanno notare gli analisti, ci potrebbero
essere ragioni squisitamente
politiche: la Turchia respinge
la ricostruzione storica del
genocidio, che da una parte
ostacolerebbe la marcia di
avvicinamento verso l'Unione Europea e dall'altra po-
Disoccupati:
si registrano condizioni del
mercato del lavoro peggiori di quelle della Grecia a
Crotone (disoccupazione al
27,2%), Cosenza (27,8%) e nel
Medio Campidano (27,9%).
Il divario Nord/Sud
Dal 2012 il divario Nord/
Sud non ha fatto che aggravarsi: in particolare tra il
2008 e il 2012 si è registrato
un calo dell’occupazione in
entrambe le aree del Paese. Nel complesso due cicli
ravvicinati di recessione
hanno ridotto gli occupati
nel Mezzogiorno di 520.000
unità (-8,2%), oltre due volte
e mezzo il calo di 193.000
unità (-1,2%) registrato nel
Centro Nord.
Il 2014 ha comunque fatto
segnare un miglioramento generalizzato: il Centro
Nord ha invertito il segno
passando dal -0,6% del 2013
a +0,7% e il Mezzogiorno è
passato da -4 a -1 per cento.
La crescita più intensa si è
registrata nel Lazio (+3,4%),
quindi in Basilicata e il
Molise (+2,1) e nelle Marche
(+1,6). All’opposto le maggiori criticità hanno riguardato
Abruzzo (-2), Puglia (-1,3) e
Campania (-1,2%).
Bene la manifattura
Il settore manifatturiero
ha dato segnali di recupero
in quasi tutte le regioni, eccetto Liguria, Friuli, Lazio
e Sardegna. Le costruzioni
continuano a far segnare
ovunque i dati peggiori, i
servizi crescono a macchia
di leopardo (bene in Veneto,
Friuli, Marche, Lazio, Puglia
e Calabria, male in Piemonte
e Campania). E sono anche
queste dinamiche a spiegare
come in un colpo solo, nella
classifica dei senza lavoro,
riusciamo a conquistare sia
il Paradiso che l’Inferno.
FINALI
trebbe aprire la questione
degli indennizzi miliardari
per gli espropri subiti dagli
armeni.
Informativo N. 1
presidente del Consiglio degli
italiani de la Region Metropolitana, y los dos Consejeros
del CGIE, Paolo Castellani y
Primo Siena.
4.- Los responsables de
esta campaña de solidaridad
expresan su complacencia por
las campañas que en diversas instituciones de nuestra
comunidad se han estado
realizando. Sin embargo, reiteran la invitación a todas
las personas y asociaciones
de nuestra comunidad para
sumarse a esta ayuda fraterna
para ir en auxilio de las tres
familias italianas ya individualizadas. Manifestamos
nuestra disponibilidad a que
el resultado final de los fondos
reunidos en esta campaña
pudieran agregarse a otros
de idéntico propósito a fin de
que la Comunidad Italiana se
manifieste en la ocasión unida
en la desgracia de nuestros
hermanos.
5.- Los Consejeros del CGIE,
Paolo Castellani y Primo Siena haremos nuestro unitario
esfuerzo, junto a otros actores
representativos, para sensibilizar y atraer la atención de la
solidaridad de la Provincia de
Trento y del Gobierno italiano,
que desde ya, anunciamos al
Excelentísimo embajador de
Italia, don Marco Ricci.
Gracias (Presidente Acli,
Paolo Castellani).
BANDO DI BORSE DI STUDIO OFFERTE
A STUDENTI STRANIERI O CITTADINI IRE
DAL GOVERNO ITALIANO
Anno Accademico 2015/2016
APERTURA BANDO: 13 APRILE 2015
Informazioni generali:
Un’adeguata conoscenza della lingua italiana, e il superamento di un test di livello B2, è un elemento essenziale per candidarsi a una borsa di studio in Italia. Corsi di lingua italiana, e
test di conoscenza della lingua italiana, per stranieri sono offerti
da molti Istituti Italiani di Cultura all’estero.
Le borse sono concesse per le seguenti tipologie di corsi: Corsi
universitari di laurea di 1° ciclo (solo rinnovi) e ciclo unico (solo
rinnovi); Corsi universitari di laurea specialistica/magistrale
(2° ciclo); Corsi di Master di I e II Livello; Dottorati di Ricerca;
Scuole di Specializzazione; Progetti di Studio in co-tutela; Corsi
di alta formazione professionale, artistica e musicale; Corsi
avanzati di lingua e cultura italiana; Corsi di aggiornamento/
formazione per Docenti di lingua italiana.
Prima di presentare la propria candidatura, lo studente straniero o IRE deve conoscere tutte le caratteristiche e i dettagli
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Rolle Marchetti nació en Santiago en la casa de sus padres
en la calle Chacabuco en el
año de 1924 al igual que sus
hermanas Sofía, Giannina,
Yolanda y Elisa.
Juan Rolle es hijo de Giovanni Rolle Antillo quien fuera
uno de los 53 Fundadores de la
Undécima Compañía de Bomberos de Santiago la “Pompa
Italia” en 1914. Su padre había llegado en barco a Valparaíso junto a su madre (Sofía
abuela de Juan) y hermanas.
Inicialmente se alojaron en
casa de una hermana de Sofía
y Giovanni Rolle trabajó con el
marido de ésta. En esa ciudad
conoció a Gelmira Marchetti
una joven estudiante italiana
que también estaba radicada
en Valparaíso.
Giovanni y Gelmira se casan y se trasladan a Santiago
en donde trabajan en su propia
oficina de contabilidad, tienen
5 hijos y la familia prospera ya
que extendieron sus negocios
a varias actividades como la
minería y la exportación de
todo tipo de frutos a Italia.
Juan Rolle desde pequeño
soñó con ser médico. Comenzó
sus estudios en el prestigioso
colegio Instituto Andrés Bello,
pero cuando cursaba 5to año,
el colegio cerró, por lo que tuvo
que continuar sus estudios
en el Liceo de Aplicación.
En cuyas aulas conoció y fue
compañero de clases a quien
años más tarde sería el Capellán del Hogar de Cristo,
el sacerdote Renato Poblete,
quien además, lo presento al
Padre Hurtado.
En 1943 entra a estudiar
medicina en la Universidad
de Chile y en 1951 recibe su
título de médico cirujano. El
mismo año que entró a la
Universidad, el gobierno de
Chileno expropió las propiedades comerciales de los Italianos y alemanes residentes
en el país. Esto se debió a que
Chile se sumo a los países que
declararon la Guerra al Eje.
Para la familia Rolle fue un
golpe muy duro y se vieron
enfrentados a una situación
económica y social extremadamente difícil.
Una vez titulado de médico,
tuvo la oportunidad de viajar a
Italia a perfeccionarse por medio de una Beca, pero optó por
incorporarse al sector público
de salud destacándose por su
espíritu de servicio. Desarrollo
toda su actividad profesional
en los hospitales públicos.
En 1952 se casó con la Srta.
Trinidad Cruz Fabre de cuyo
matrimonio nacieron los mellizos Augusto y Patricio, luego
vendrían Claudio y finalmente
Juan Enrique. Todos destacados y reconocidos profesionales.
Su brillante trayectoria de
servicio público es reconocida
por el Gobierno italiano, primero nombrándolo Cavaliere
en 1990, y en Septiembre de
2009 recibe la “Ordine della
Stella della Solidarieta’Italiana” en el grado de Commendatore.
Homenaje y Pranzo:
El sábado 11 de abril recién
pasado la Undécima Compañía de Bomberos de Santiago “Pompa Italia” celebró como
es ya una tradición centenaria
su famoso “PRANZO-11”. Es
esta ocasión la Compañía
pudo expresar en un merecido
homenaje toda su gratitud a
un gran amigo de ella como
es el prestigioso Dr. Juan Rolle
Marchetti, quien además, es
hijo del Voluntario Fundador
Giovanni Rolle Antillo. El
Dr. Rolle tuvo la gentileza
de acudir acompañado de su
señora esposa la Sra. Trinidad
Cruz, de sus hijos Patricio,
Claudio, Augusto, Juan Enrique y todos sus nietos lo que
dio un marco muy emotivo
cuando recibió de parte del
señor Comandante de la Institución Voluntario Mauricio
Repetto y del señor Director
de la Compañía Voluntario
Leopoldo Ratto Fiorentino un
galvano recordatorio luego de
un diaporama referente a sus
padres. El Dr. Rolle agradeció
el homenaje y se comprometió
a seguir trabajando con gran
alegría con las RR.PP de la
“Pompa Italia” en todo lo que
él pueda colaborar.
Para la “Pompa Italia” es
un gran privilegio contar con
el Dr. Rolle, quien tiene la gran
virtud de ser la persona que
más conoce de la historia de
la Compañía, ya que conoció
en persona a sus fundadores,
al primer Director y al primer
Capitán, a su primer mártir
Antonio Secchi Dacchena , a
los Directores Dr. Ítalo Martini Zerega (Padre de la oftalmología en Chile), al abogado
y Diputado Ettorer Boccardo
Benvenutto, Dr. Paolo Raffo
Sivori y tantos más, Conoció
todos los Cuarteles que ha
tenido la Compañía, vió en
persona cuando la Bomba
a Vapor llegaba tirada por
sus caballos a los incendios y
como el cuartelero a punta de
paladas de carbón mantenía
la caldera a toda potencia
cubriendo de negro hollín no
solo a los bomberos, además a
los caballos, y a todos los curiosos que llegaban presurosos
al lugar siniestrado, y cientos
de anécdotas bomberiles de la
Compañía.
Como el “Pranzo” coincidió en un fin de semana, los
voluntarios pudieron acudir
con sus respectivas familias
y los más jóvenes con sus
pololas.
También fueron especialmente invitados Enrico, Jorge
y Solange Botto Bustamante
quienes son nietos del Voluntario Fundador Nicola
Botto Parodi, los que fueron
acompañados por sus hijos
(Bisnietos del Fundador), La
Cónsul General Srta. Nicoletta Gliubich, una delegación
de la agregaduría de Defensa
de Italia encabezada por el
Comandante David Volpe,
su señora Stefania que fue
gratamente sorprendida con
un pequeño agasajo por su
cumpleaños, y su hija Matilde,
el destacado comunicador
Tomás Mosciatti Olivieri y
señora, el matrimonio Braghetto Catoni con su hijo
Stefano Marcello Braghetto
Catoni postulante a Voluntario de la Compañía.