Report 2004-2005 Attività Clinico-Scientifica

INN Carlo Besta
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico
Report
2004-2005 ongoing
Report 2004 - Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale
Attività
Clinico-Scientifica
e di Ricerca
Sperimentale
Report 2004
Attività Clinico-Scientifica
e di Ricerca Sperimentale
Editorial board
Graziano Arbosti
Ferdinando Cornelio
Marco Triulzi
Roberto Pinardi
Coordinatore editoriale: Patrizia Meroni
Coordinatore scientifico: Matilde Leonardi
Editing: Donatella Panigada
Progetto grafico e impaginazione: Lara Angonese
Fotografie: Studio Danilo Fasoli (Archivio Besta), Daniele Perobelli
Direzione Generale: dirgen@istituto-besta.it
Direzione Scientifica: dirsci@istituto-besta.it
Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”
Via Celoria, 11 - 20133, Milano
tel 02 23941
www.istituto-besta.it
Attestato conferito al
Dr. Carlo Besta dai Reduci
di Guerra. 1927 (Archivio
Besta)
Carlo Besta, 1929 (Archivio
Besta)
Indice
■ Direzione Amministrativa
pag 58
• Uffici in Staff
Affari Generali
Sistema Informativo Informatico
• Uffici in Staff
Risorse Umane
■ Immagini dell’Archivio fotografico
■ Relazione del Commissario Straordinario
Provveditorato-Economato
Funzioni Tecniche
Economico Finanziaria
■ Organigramma
■ Relazione del Direttore Scientifico
■ Ricerca 2004
■ Relazione del Direttore Sanitario
■ Direzione Generale
■ Dipartimento di Neuroscienze Cliniche
pag36
• Vice Commissari
• Uffici in Staff
Comunicazione - URP
Ufficio Stampa
Controllo di Gestione
Formazione e Aggiornamento e Didattica
Qualità e Accreditamento
Servizio Prevenzione e Protezione
■ Direzione Scientifica
pag 40
Presentazione
• U.O. Neurologia I - Disturbi del Movimento
• U.O. Neurologia II – Neuro-oncologia
• U.O. Neurologia III – Cefalee e Malattie Cerebrovascolari
S.O.D. Neurobiologia e Terapie Neuroriparative
e Unità Funzionale Malattie Cerebrovascolari(UFCV)
• U.O. Neurologia IV – Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia
• U.O. Neurologia V – Neuropatologia
• U.O. Neurologia VI – Neurofisiopatologia
• U.O. Neuropsichiatria Infantile
• U.O. Neurologia dello Sviluppo
■ Dipartimento di Ricerca Sperimentale e Diagnostica
pag 52
■ Dipartimento di Neurochirurgia
■ Direzione Sanitaria
• S.I.T.R.A.
• Servizio di farmacia interna
• Archivio cartelle cliniche
• CUP Centro Unico di Prenotazione
• Servizio di Medicina preventiva
• Servizio di Assistenza Sociale
• Servizio di Assistenza Religiosa
• Attività della Direzione Sanitaria 2004
pag 106
Presentazione
• U.O. Neurologia VII – Neurofisiologia Sperimentale ed Epilettologia
• U.O. Neurologia VIII – Biochimica e Genetica
S.O.D. Neuro-Oncologia Sperimentale e Terapia Genica
• U.O. Laboratorio Analisi Chimico Cliniche
• U.O. Neurogenetica Molecolare
• U.O. Neuroradiologia
• Neuroepidemiologia
• Salute pubblica, disabilità e ICF
• Clinical Trial Center
• Biblioteca scientifica
■ Comitato Etico
pag 62
pag 54
Presentazione
• U.O. Neurochirurgia I
• U.O. Neurochirurgia II
• U.O. Neurochirurgia III
• U.O. Anestesia e Rianimazione e T.I.
• U.O. Radioterapia
■ Formazione, Aggiornamento e Didattica
■ Pubblicazioni 2004
■ Volontariato, Associazioni, Fondazioni
■ Numeri Utili
pag 128
Relazione
Commissario
Straordinario
Graziano Arbosti
In considerazione dei risultati dell'attività clinica e clinico
scientifica dell'anno 2004, oltremodo soddisfacenti
soprattutto nei confronti dei cittadini, vorrei evitare
superflui compiacimenti e non correre il rischio di cadere
nell'autorefenzialità che per anni è stata un atteggiamento
comune a molti IRCCS nei confronti delle strutture
ospedaliere di assistenza del SSN.
Va sottolineato che, come dimostrato da un recente studio
condotto dall'European Brain Council, l'incidenza ed il
peso sociale delle patologie Neurologiche croniche (malattie
Cerebrovascolari; demenze, Parkinson, affezioni
psichiatriche etc.) superano ormai il cancro e le patologie
cardiologiche nel determinare il carico dovuto all'invalidità.
A tale proposito è opportuno anticipare in questa
introduzione che, nell'ambito del VI Programma quadro
della Comunità Europea, l'Istituto Carlo Besta è Centro
Coordinatore di un'azione nell'ambito dell'area strategica di
orientamento della politica europea con il Progetto
MHADIE Measuring Health and Disability in Europa.
A livello internazionale è bene ricordare che l'Istituto è
impegnato in 10 progetti Europei di cui 4 nuovi progetti
sono stati finanziati e resi operativi nel corso del 2004.
L'attività clinica, come “produzione” di prestazioni
sanitarie, sia in ricovero sia in regime ambulatoriale, è
ulteriormente aumentata nonostante il tetto di attività
imposto a livello di Regione Lombardia.
Consapevoli del ruolo dell'Istituto come Centro di
Riferimento e attrazione nazionale nel campo Neurologico,
nonchè della fortissima pressione che questo ha comportato
nelle domande di prestazioni, si è cercato di soddisfare le
richieste e limitare, per quanto possibile, l'attesa attraverso la
partecipazione e l'impegno di tutto il personale.
Nel 2004 è ulteriormente aumentata la percentuale di
pazienti ricoverati provenienti da fuori Lombardia che ha
raggiunto il 52,4% (50% 2003 versus 48% del 2002, 46%
del 2001) con un trend di aumento di oltre il 2% annuo a
partire dal 2000.
Nel corso dell'anno ha avuto concretamente avvio anche la
sperimentazione clinico gestionale del progetto per l'utilizzo
di una apparecchiatura di ultima generazione, per
trattamenti radiochirurgici, denominata Cyber Knife.
Tale progetto, condotto in collaborazione con l'A.O. San
Carlo e il Centro Diagnostico Italiano, è stato approvato
con finanziamento triennale dalla Regione Lombardia.
Sempre nel 2004 è stata attivata una RNM funzionale di
ultima generazione che consente una diagnosi più raffinata e
in alcuni casi più precoce. Si è provveduto, inoltre, ad
individuare una struttura organizzativa semplice di malattie
9
cerebrovascolari, che ha comportato il ricovero di circa 410
pazienti, nell'attesa del perfezionamento di una struttura di
Stroke Unit in stretta collaborazione con l'IRCCS
Cardiovascolare Monzino.
La ricerca pre-clinica tradizionale ha confermato il trend di
crescita della produzione scientifica e sono stati
incrementati i programmi cooperativi in rete, sia nazionali
sia internazionali.
La Genetica Molecolare e la Genomica Funzionale hanno
scoperto e individuato nuovi geni implicati nei meccanismi
di malattia.
Un secondo filone preclinico, la biologia molecolare, ha
espresso un'ulteriore impegno nell'ambito delle cellule
staminali umane: è stato di recente approvato il loro
impiego nella Corea di Huntington e sono state identificate
staminali muscolari, derivate da biopsia muscolare, con
capacità di differenziarsi in staminali neurali.
Per quanto attinente alla ricerca, il trend di finanziamenti
degli ultimi quattro anni ha visto un progressivo calo nelle
risorse messe a disposizione dal Ministero della Salute per la
ricerca corrente e finalizzata. L'Istituto ha reagito cercando
investimenti da parte di fondi esterni finalizzati. Il risultato
è per ora confortante, in quanto, il budget globale della
ricerca ha visto aumentare i fondi non istituzionali la cui
percentuale è passata dal 6% del 2001 al 28% del 2004.
Si tratta di una strada che va sempre più implementata.
Nel campo della Neurochirurgia funzionale, accanto ad un
incremento degli interventi relativi a Parkinson, Epilessia e
posizionamento di vari stimolatori, l'Istituto ha ottenuto
con la Deep Brain Stimulation nella Cefalea Cluster e nelle
distonie tardive l'accreditamento scientifico dei risultati su
importanti riviste internazionali.
Nell'ambito organizzativo gestionale è ulteriormente
migliorato l'equilibrio, frutto della collaborazione tra
attività clinico scientifica e management, che ormai assicura
all'Istituto una unitarietà nelle decisioni sia strategiche sia
operative.
Consci che le caratteristiche tipologiche che determinano la
visibilità ed il valore del “marchio Besta”, facendo una
similitudine col mondo produttivo generale, sono legate ad
una concezione “artigianale” del fare medicina, abbiamo
cercato di esaltare ulteriormente il momento “professionale”
come presa in carico del paziente attraverso un meccanismo
semplice di coordinamento con la struttura gestionale,
rispettoso dell' autonomia clinica.
Al Carlo Besta “i vestiti” vengono fatti a “mano” e “su
misura”.
Organigramma
Direzione Generale
(Commissario Straordinario)
Funzioni di Staff
Vice Commissari
Nucleo di Valutazione
Marketing
Comunicazione e URP
Prevenzione e Protezione
Controllo di Gestione
Qualità e Accreditamento
Formazione, aggiornamento
e didattica
Rapporti con il Volontariato
Ufficio stampa
Direzione Amministrativa
Dipartimento Gestionale
Amministrativo
U.O. Affari Istituzionali
Direzione Sanitaria
Direzione Scientifica
Clinical Trial Center
SITRA
Sistema Infermieristico,
Tecnico e Riabilitativo
Neuroepidemiologia
Farmacia
S.O. in Unità Operativa
Affari generali
Sistema Informativo Informatico
U.O. Risorse Umane
U.O. Provveditorato Economato
U.O. Tecnico-Patrimoniale
Ingegneria Clinica
U.O Economico Finanziaria
Diapartimento Gestionale
Neuroscienze Cliniche
U.O. Neurologia 1
Disturbi del movimento
U.O. Neurologia 2
Neurooncologia
U.O. Neurologia 3
Cefalee e Mal. Cerebrovascolari
U.O. Neurologia 4
Mal. Neuromuscolari e
Neuroimmunologia
U.O. Neurologia 5
Neuropatologia
Dipartimento Gestionale Ricerca
Sperimentale e Diagnostica
Dipartimento Gestionale
Neurochirurgia
U.O. Neurologia 7
Neurofisiologia
Sperim.Neuroanatomia
U.O. Neurochirurgia 1
U.O. Neurologia 8
Biochimica e Genetica
U.O. Neurochirurgia 3
U.O. Laboratorio cenyrale
di Analisi Cliniche
U.O. Neurochirurgia 2
U.O. Anestesia
Rianimazione e T.I.
U.O. Radioterapia
U.O. Neurogenetica Molecolare
Lab. Analisi II
U.O. Neuroradiologia
U.O. Neurologia 6
Neurofisiopatologia
U.O. NPI 1
Neuropsichiatria Infantile
U.O. NPI 2
Neurologia dello Sviluppo
■ Dipartimento Funzionale Oncologico
Milano III
U.O.Neurologia II
U.O. Radioterapia
UU.OO. Neurochirurgia I,II e III
U.O. Neurologia VIII
U.O. Neurologia V
■ Dipartimento Funzionale
di Neurobiologia
U.O. Neurogenetica Molecolare
U.O. Neurologia II
U.O. Neurologia IV
U.O. Neurologia V
U.O. Neurologia VII
U.O. Neurologia VIII
U.O. Neuroradiologia
10
■ Dipartimento Funzionale di Patologia
Clinica e Medicina di Laboratorio
U.O. Laboratorio Analisi I
U.O. Neurogenetica Molecolare
U.O. Neurologia IV
U.O. Neurologia V
U.O. Neurologia VIII
Laboratorio di Neurobiologia e Terapie
Neuroriparative
(Direzione Scientifica)
■ Dipartimento Funzionale
di Neuropsichiatria dell’Infanzie
e dell’Adolescenza
U.O. NPI 1
U.O. NPI 2
U.O. Neurologia V
U.O. Neurologia VI
U.O. Neurologia VIII
U.O. Neuroradiologia
U.O. Neurochirurgia II
U.O. Neurogenetica Molecolare
■ Dipartimento Funzionale
Interaziendale - ASL, 1 Pescopagano –
Basilicata
U.O. NPI 1
U.O. NPI 2
U.O. Neurologia I
U.O. Neurologia IV
U.O. Neurologia VI
U.O. Neurologia VIII
U.O. Neurogenetica Molecolare
■ Dipartimento Funzionale Interaziendale
Stroke Unit – Centro Cardiologico Monzino
(MI), Fondazione Maugeri (PV),
Istituto Don Gnocchi (MI)
U.O. Neurologia I
U.O. Neurologia III
■ Dipartimento Funzionale Interaziendale
Cyber Knife - CDI (MI),
A.O. S. Carlo Borromeo (MI)
U.O. Radioterapia
U.O. Neuroradiologia
U.O. Neurologia II
U.O. Neurochirurgia III
11
Relazione
Direttore
Scientifico
Ferdinando Cornelio
L’attività clinico scientifica si è espressa nel 2004 lungo le
linee strategiche delineate nel 2003 per il triennio 20032006, con particolare attenzione al panorama scientifico
internazionale che vede nelle neuroscienze uno degli
interpreti più attivi del progresso tecnologico e innovativo e
alla attesa sempre crescente di prodotti traslazionali per la
diagnosi e la terapia.
La ricerca traslazionale in neuroscienze deve ora tenere
sempre più conto, nella focalizzazione dei propri obiettivi,
delle tematiche forti che fanno delle malattie neurologiche,
specie quelle degenerative e cronico-invalidanti, le
protagoniste della sanità odierna e futura. Un importante
recente studio condotto dall’European Brain Council
sull’incidenza e il peso sociale delle malattie ha dimostrato
che le malattie cerebrovascolari, le demenze, il Parkinson e
le malattie psichiatriche superano, come carico di invalidità,
il cancro e le cardiologiche.
Su questi settori ampliati ai tumori del sistema nervoso e alle
malattie eredo-degenerative e dello sviluppo del cervello si è
orientata l’attività complessiva dell’Istituto, aggregando alla
ricerca preclinica e clinica sul paziente il contesto sociale.
Applicando una nuova metodologia di valutazione delle
invalidità si è caratterizzato un ulteriore filone di attività
clinico-scientifica che completa il ciclo della trasmigrazione
della cultura scientifica dal laboratorio, al paziente e alla
società in cui vive.
La ricerca preclinica traslazionale autoctona del Besta ha
confermato nel 2004 il trend di crescita della produzione
scientifica che, nel biennio 2003-2004, raggiunge il livello
storicamente più alto come IF. Allo stesso tempo sono via
via incrementati i programmi cooperativi in rete nazionali e
soprattutto internazionali e sono iniziati i primi progetti di
ricerca finalizzata con il cofinanziamento di Companies
nazionali su modelli sperimentali di encefalopatie
degenerative o acquisite e sull’immunoterapia farmacologica
e cellulare nella Miastenia Gravis. La medicina molecolare
costituisce una frontiera di tradizionale impegno per
l’Istituto Besta, in particolare la genetica molecolare. Nel
cervello umano è espresso il più alto numero di geni di ogni
altro organo di essere vivente, la loro implicazione nel
funzionamento del sistema nervoso e nella sua patologia è
ancora in gran parte sconosciuta quindi la loro
identificazione e le loro responsabilità restano un traguardo
di enorme rilevanza. Un nuovo gene malattia è stato
scoperto e caratterizzato in un gruppo di malattie
metaboliche mitocondriali letali nella prima infanzia e
gravemente invalidanti in quella adulta. Di contro sono
13
state identificate nuove mutazioni e confermato il ruolo di
geni malattia nella malattia di Alzheimer, nel morbo di
Parkinson, nelle amiloidosi cerebrovascolari, nell’emicrania
con aura, nelle eredoatassie, in due neoplasie cerebrali - i
meningiomi e i medulloblastomi -. Lo studio molecolare
genomico ha compreso l’aspetto cosiddetto funzionale, di
geni implicati nei meccanismi di malattia. La genomica
funzionale è particolarmente rilevante sul piano
traslazionale, in quanto propedeutica alla definizione di
nuove linee terapeutiche specifiche e personalizzate. Geni
funzionali sono stati identificati nelle miastenie congenite e
nella miastenia autoimmune, nelle miopatie infiammatorie,
nelle malattie cerebrovascolari, nelle encefalopatie
mitocondriali, negli astrocitomi maligni, nei glioblastomi.
Un secondo filone preclinico, la biologia cellulare, ha
espresso un impegno crescente nell’ambito delle cellule
staminali umane. Partendo dalla Banca di staminali neurali
derivate da feti abortiti in linea con le indicazioni espresse
dal comitato etico nazionale, queste linee cellulari sono
pronte per un loro impiego in patologia umana. È stato di
recente approvato il loro impiego nella Corea di
Huntington – malattia degenerativa obiettivo di uno studio
internazionale. La ricerca di fonti autoctone di staminali ad
uso terapeutico ha portato alla identificazione di staminali
muscolari derivate da biopsia muscolare con capacità di
differenziarsi in staminali neurali. La potenzialità di attivare
una fonte personale di staminali anche in soggetti di età
avanzata, come ha sottolineato Lancet in un suo editoriale,
costituisce un elemento di notevole potenziale terapeutico.
Nel 2004 si è infine conclusa la fase di strutturazione di una
Stem Cell Factory ad uso terapeutico, a norma di legge, che
ci proponiamo di rendere operativa entro il 2005 così da
poter dare operatività a programmi terapeutici con le cellule
staminali.
La ricerca preclinica nella patologia immunomediata del
sistema nervoso, sclerosi multipla, miastenia gravis, epilessie
farmacoresistenti ha dato risultati di ampio interesse
prospettico con nuovi modelli sperimentali ad alto
contenuto traslazionale orientati a terapie innovative.
I gruppi attivi nella ricerca preclinica traslazionale hanno
ulteriormente sviluppato la strategia collaborativa sia
partecipando a reti nazionali e internazionali, con progetti
multicentrici particolarmente a livello europeo. Ha preso
forma la rete Nazionale sulle Malattie Neurodegenarative di
cui l’INNCB è stato promotore e referente. Il Network
parte con 13 progetti finalizzati ad acquisizioni trasferibili al
servizio sanitario nazionale sulla specificità diagnostica, sul
monitoraggio delle malattie e proposte terapeutiche
innovative. Le malattie prescelte - a più alto carico sociale –
sono le demenze, la malattia di Alzheimer, i Parkinsonismi,
le eredoatassie, la sclerosi laterale amiotrofica. È previsto nel
corso del 2005 un meeting per verificare il progresso dei
lavori e i primi risultati raggiunti. Si è ulteriormente
consolidata la nostra partecipazione attiva ad Alleanza
contro il Cancro con l’inserimento attivo del nostro gruppo
di neuropatologia oncologica nella rete “Teseo” di second
14
opinion e telediagnosi istologica dei tumori del SNC. La
rete per le malattie Cerebrovascolari ha assunto una
connotazione più definita. In questo ambito nel 2004
l’Unità funzionale Malattie cerebrovascolari è stata
ufficialmente riconosciuta dalla Regione Lombardia e
partecipa al trial multicentrico sulla trombolisi nell’ictus
acuto. È nettamente incrementata la partecipazione di
nostri ricercatori a programmi di ricerca finanziati da
associazioni non profit, charities, fondazioni nazionali e
internazionali, in particolare a progetti finanziati dai
programmi quadro della Comunità Europea. Nello
specifico la partecipazione dell’Istituto a progetti del VI
Programma Quadro Europeo si è arricchita di 4 nuovi
progetti operativi dal 2004:
• Centro coordinatore di una Coordination Action
nell’ambito dell’area strategica di orientamento della
politica europea con il progetto MHADIE – Measuring
health and disability in Europe: supportino policy
development
• Partner di una Marie Curie Action (Teaching Evidence –
Based Neurology in Europe: Cochrane Systematic Reviews
in Practice)
• Partner di una Strep Action con il progetto
MITOCIRCLE – Mitochondrial diseases from bed-side to
menome bed-side
• Partner del network of Excellence EUROHD – European
Network on Huntington Disease
I progetti europei attivi in istituto che afferiscono ai diversi
gruppi di ricerca diventano in totale 10.
Se si valuta il trend di finanziamento nell’ultimo
quadriennio si constata purtroppo un progressivo calo nei
fondi assegnati dal Ministero della Salute alla ricerca
corrente e finalizzata, cui abbiamo reagito con un
investimento su fondi esterni finalizzati. Il finanziamento
globale della ricerca ha visto aumentare i fondi non
istituzionali il cui peso sul totale è passato dal 6% del 2001
al 28% del 2004.
La ricerca clinica è uno dei momenti traslazionali più
incisivi, in quanto ricerca orientata al paziente. Nel biennio
2003-2004 si è consolidata in vari ambiti: i trials clinici
alcuni dei quali a “disegno indipendente, i percorsi
diagnostico terapeutici, le linee guida, i registri di malattie,
il data base clinico, l’attività di teleconsulto, le terapie
innovative. Il numero di trials attivi è in costante aumento
(+ 15% nel biennio 2003-2004; numero dei pazienti inseriti
triplicati rispetto al biennio 2001-2002), anche se
sottoespressi tenendo conto delle potenzialità cliniche
dell’Istituto. Il disegno e l’implementazione di data base in
aree cliniche maggiormente impegnate nella ricerca clinica
(le neuromiopatie autoimmuni, le malattie cerebrovascolari,
i tumori, l’epilessia, la sclerosi multipla) consentirà di
impostare razionalmente trials clinici controllati di ampio
respiro e di peso scientifico rilevante finalizzati in particolare
agli studi indipendenti. Il numero di registri di malattia è
raddoppiato (da 4 a 10 in 4 anni)e il numero di pazienti
arruolati ha raggiunto la cifra più alta (circa 4000). Per
quanto attiene ai percorsi diagnostico terapeutici accreditati,
nel 2004 la nostra struttura di neuroepidemiologia ha
definito una metodologia originale che ha avuto la
certificazione di appropriatezza; con questo strumento sono
in corso di formalizzazione nuovi percorsi aggiuntivi che si
concretizzeranno nel corso del 2005. Nell’ambito delle
terapie innovative hanno ottenuto l’accreditamento
scientifico su riviste internazionali i risultati ottenuti con la
deep brain stimulation nella cefalea cluster e delle distonie
tardive, malattie considerate finora refrattarie alle cure.
Questa particolare metodologia di neurochirurgia
funzionale è frutto di un lavoro collaborativo di neurologi,
neurofisiologi e neurochirurghi dell’Istituto. L’evoluzione di
questa tecnica terapeutica ha ottenuto risultati preliminari
promettenti che aprono a nuovi trials nella spasticità, nel
dolore cronico, nelle sindromi ossessivo- compulsive
gravissime. L’impegno dell’Istituto nell’ambito della
formazione e della didattica sta costantemente aumentando
sia nella quantità degli eventi che nella qualità. È
esemplificativa l’attività di provider nel contesto
istituzionale dell’ECM con un incremento sia di eventi
aziendali che a distanza che di crediti assegnati. Riteniamo
rilevante avere accreditato nell’ambito ECM una serie di
eventi tradizionali per l’Istituto, dai Seminari Scientifici e di
aggiornamento della Neuropsichiatria Infantile, ai Grand
Round che portano a livello di formazione continua le
esperienze di eccellenza clinica dell’Istituto, al Journal Club
dedicato ai giovani che iniziano la loro esperienza di ricerca
e ai meno giovani che devono mantenersi competitivi.
Abbiamo consolidato la nostra partecipazione attiva alle
scuole di specialità di neuroscienze. Per i numerosi
specializzandi che si formano in Istituto abbiamo disegnato
un percorso formativo che coinvolge le varie strutture
operative cliniche, strumentali e di ricerca. L’alta formazione
postspecialistica è un obiettivo prioritario per l’Istituto e in
tale ottica va letta la nostra partecipazione attiva al
Dottorato di Ricerca in Medicina Traslazionale istituito con
l’Università di Milano-Bicocca.
Va sottolineato infine che la Direzione Scientifica ha dato il
via ad un processo di riorganizzazione di alcuni servizi a
supporto delle attività di diagnostica di eccellenza, di ricerca
preclinica e di ricerca clinica promuovendo e sostenendo lo
sviluppo di un sistema di banking di materiale biologico, un
sistema di stabulazione, una Stem Cell Factory, un servizio
di programmazione e di supporto alla ricerca clinica
“Clinical Trials Center”, un data base clinico, un servizio
specificamente dedicato alla ricerca clinica indipendente.
15
ATTIVITÀ DI RICERCA
Fonti di finanziamento
Produzione scientifica
Confronto anni 2001 - 2002 - 2003 - 2004
Impact factor normalizzato
2001 ■ 550
Contributo % fonti di finanziamento
2002 ■ 462
2003 ■ 733
■ RFNI
2004 ■ 680
■ RF
■ RC
2001
2002
2003
2004
2001
IF normalizzato - Media per biennio
2002
2003
2004
Contributo % delle varie fonti di finanziamento
2001
2002
2003
2004
Ricerca corrente (RC)
73,3
65
68
61,6
Ricerca finalizzata (RF)
20
27
13,2
9,8
Ricerca finalizzata non istituzionale (RFNI)
6,3
7,3
14
28,6
2001/2002 ■ 550
2003/2004 ■ 733
Altri prodotti della ricerca
2001
2002
2003
2004
2004
2003
2002
2004
2003
2002
16
Brevetti
Stroke
Pazienti Trials
Clinici
1
0
0
352
312
n. d.
644
270
199
Trials
Clinici Attivi
Percorsi
diagnostico-terapeutici
nel 2004
Linee
guida attive
33
36
22
52
46
45
16
9
9
Registri malattia
riconosciuti
Pazienti arruolati
(registri)
Teleconsulti
Telemedicina
Call Center
10
6
6
3746
3339
n.d.
3746
3339
n.d.
Crediti ECM
Partecipanti
Eventi
Ottenuti
Organizzati
5993
5212
n.d.
37
26
13
368
270
n.d.
17
RICERCA CORRENTE
Ricerca
2004
■ Linea 1 – Epilessia: responsabile scientifico Silvana
Franceschetti
Include progetti di ricerca clinica e pre-clinica destinati ad
affrontare problematiche emergenti a riguardo dei fattori
causali delle epilessie e della diagnosi sindromica sia in
campo pediatrico che in soggetti adulti. Sia in campo di
ricerca clinica che sperimentale sono studiati meccanismi
sottesi alla cronicizzazione dell’epilettogenesi e alla
resistenza ai farmaci antiepilettici. Specifici progetti sono
destinati a costruire percorsi di diagnosi e monitoraggio
clinico, elettrofisiologico e di laboratorio in forme a
carattere progressivo o di particolare gravità, mirando ad
individuare indicatori utili per il trattamento medico o
chirurgico. Due sono le aree principali:
A. Studio di epilessie severe e/o geneticamente
determinate ad esordio infantile o giovanile: meccanismi,
quadri sindromici e trattamento.
a. Patologie di canale ed epilessie: basi funzionali e
strategie terapeutiche – Progetti pre-clinici
i. Modulazione della corrente di Na+ e di correnti
cationiche da parte di farmaci e secondi messaggeri
ii. Mutazioni di canali Na+ e di canali HERG. Basi
funzionali e ricadute sull’effetto di farmaci
b. Strategie di diagnosi e trattamento nelle epilessie ad
esordio precoce e nel corso della gravidanza – Progetti
clinici
i. Epilessie del primo anno: definizione di linee guida
per la diagnosi
ii. Definizione di criteri guida per il trattamento
farmacologico delle epilessie
c. Applicazione di protocolli innovativi per la diagnosi
elettrofisiologica ed il monitoraggio di trattamenti
terapeutici e riabilitativi
i. Diagnostica neurofisiologica mediante tecniche
innovative d’analisi dei segnali
ii. Neurofisiologia clinica come supporto terapeutico e
riabilitativo. Percorsi diagnostico-terapeutici
B. Epilessie focali: tecniche diagnostiche, meccanismi,
sviluppo di resistenza ai farmaci e trattamento.
a. Utilizzo di tecniche elettrofisiologiche e ottiche per lo
studio dell’origine di eventi ictali e interictali in modelli di
epilessia del lobo temporale
i. Propagazione della attività epilettiforme nella regione
paraippocampale
b. Applicazione di tecniche elettrofisiologiche di immagine
eee neuropsicologiche per la localizzazione dell’origine di
crisi focali e di funzioni superiori nell’uomo
i. Studio combinato elettroclinico e di risonanza magnetica
funzionale (fRM)
ii. Studio della memoria semantica nei pazienti con epilessia
temporale: ruolo delle lesioni del polo temporale e
dell’ippocampo
■ Linea 2 – Patologia dello sviluppo del cervello:
responsabile scientifico Roberto Spreafico
Negli ultimi anni la grande espansione degli studi genetici,
biomolecolari e della diagnostica per immagini hanno
determinato un considerevole sviluppo delle conoscenze
soprattutto nel campo dell’ontogenesi. I meccanismi che
regolano lo sviluppo del sistema nervoso hanno fornito dati
sempre più precisi sulle modalità con cui si forma il cervello
e di conseguenza sui possibili meccanismi patogenetici delle
malattie e delle malformazioni che colpiscono l’infanzia. Lo
studio condotto su modelli animali di patologie umane ed il
loro confronto con le patologie che si riscontrano nell’uomo
è diventato un paradigma fondamentale per un approccio
non solo conoscitivo in ambito eziopatogenetico ma anche
in quanto rappresenta una enorme potenzialità per affinare
nuove tecniche diagnostiche a nuovi approcci terapeutici
soprattutto per le patologie dell’infanzia che sovente
determinano gravi patologie invalidanti con un enorme
costo sociale.
Questa linea di ricerca si sviluppa secondo filoni che
spaziano dalla biologia molecolare, ai modelli animali ai
campi delle neuroscienze cognitive e all’approccio
diagnostico e terapeutico di varie forme morbose che
vedono la loro origine nelle varie tappe evolutive del sistema
nervoso. Essa si sviluppa su più linee partendo dallo studio
di modelli animali. Questo approccio integrato vede la
collaborazione e il contributo di diverse strutture sia
all’interno che all’esterno dell’Istituto Neurologico “C.
Besta”.
A. Studio di proteine espresse durante lo sviluppo
dell’encefalo e loro coinvolgimento nella genesi di
patologie umane
a. Studio dinamico e funzionale della migrazione neuronale
su colture organotipiche di tessuto embrionale
b. Studio sul ruolo della proteina SNAP25,componente del
complesso SNARE, proteina essenziale per l’esocitosi delle
vescicole sinaptiche
c. Analisi dell’espressione di LG1 nel prosencefalo durante
l’ontogenesi
d. Analisi dell’immunorettività delle IgG provenienti dal
siero di pazienti con patologie neurologiche
autoimmunitarie
B. Studio neuropatologico morfo-funzionale delle
Malformazioni dello Sviluppo Corticale (MSC) e
correlazioni elettrocliniche e MR nei pazienti affetti.
C. Disgenesie cerebrali: studio dell’ontogenesi e dei
meccanismi molecolari della ipereccitabilità neuronale in un
modello sperimentale, ed analisi elettroclinica, genetica, e
neuropatologica in pazienti affetti
D. Definizione di sindromi genetiche nei soggetti con
dismorfismi e ritardo mentale Fenotipi
cognitivo\comportamentali nei disordini neuroevolutivi
19
(sindromi dismorfico\genetiche ed autismo): correlazioni
neuroanatomiche e con il genotipo.
E. Individuazione dei diversi fenotipi di artrogriposi
multipla congenita e correlazione genotipica.
F. La Neurologia Cognitiva del sistema
fronto\limbico\cerebellare e Sostanza Bianca in età
evolutiva.
G. Definizione del fenotipo funzionale delle Paraparesi
Spastiche Ereditarie (HSP) ad esordio precoce.
■ Linea 3 – Patologia immunomediata: responsabile
scientifico Renato Mantegazza
A. Miopatie infiammatorie (MI): criteri diagnostici, studio
dell’organizzazione molecolare della sinapsi immunologica,
ricerca di nuovi markers di attività di malattia
B. Miastenia grave (MG): analisi dei meccanismi intratimici
di migrazione e di regolazione dell’attività linfocitaria T in
relazione alla patologia timica
C. Encefalite di Rasmussen (ER): ricerca di autoantigeni,
target della risposta anticorpale
D. Anticorpi anti-MOG nella sclerosi multipla (SM)
E. Analisi dei meccanismi di alloreattività immunologica
verso cellule staminali neuronali di derivazione fetale
F. Miastenia grave sperimentale (EAMG) come modello
animale di ricerca traslazionale per l’induzione di tolleranza
immunologica verso l’AchR
G. Studio dei meccanismi patogenetici della sclerosi
multipla: la componente allergica
H. Patologie allergiche e sclerosi multipla nella regione
Lombardia: studio epidemiologico
I. Immunomodulazione nella patologia autoimmune del
sistema nervoso centrale e periferico, e sviluppo di
protocolli diagnostico-terapeutici
J. Progetto Sclerosi Multipla
K. Patologia immunomediata del sistema nervoso centrale
in età pediatrica: linee guida per la diagnosi e la terapia
■ Linea 4 – Patologia metabolica e genetica del sistema
nervoso: responsabile scientifico Massimo Zeviani
La patologia metabolica e genetica del sistema nervoso è
caratterizzata dalla relativa rarità delle singole forme
morbose, che si configurano come Malattie Rare con
prevalenza compresa tra 1/5.000 e 1/100.000. Tuttavia,
considerata la elevatissima espressione di numerosissimi
geni umani nel sistema nervoso, esse risultano patologie
importanti in neurologia clinica, tanto che una larga parte
della nosografia neurologica classica è costituita da malattie
genetiche (Corea di Huntington, Atassie ereditarie,
Neuropatie sensomotorie etc). I progressi della genetica
molecolare hanno consentito di individuare molti genimalattia consentendo la diagnosi certa, e il consiglio
genetico in queste forme morbose. Una prima area di
attività scientifica dell’Istituto comprende perciò
l’individuazione di nuovi fenotipi clinici e la scoperta di
nuovi geni-malattia. In molti casi, le conseguenze delle
mutazioni non sono immediatamente correlabili al fenotipo
20
neurodegenerativo, in conseguenza sia del fatto che molti
geni identificati hanno funzione ignota, sia della complessa
organizzazione del SNC in reti e centri con specifiche
funzioni e peculiarità metaboliche.
Conseguentemente, la decodificazione dei processi
patogenetici richiede un approccio di ricerca integrato sia a
livello molecolare-biochimico, sia a livello cellulare, sia a
livello di modelli animali per arrivare alla comprensione dei
meccanismi di malattia. Inoltre, studi epidemiologici mirati
su patologie ereditarie rare del sistema nervoso costituiscono
la base per l’allestimento di linee-guida e percorsi
diagnostico-terapeutici razionali di queste entità. Infine, la
costituzione presso l’Istituto Nazionale Neurologico di una
banca per cellule staminali neurali rende auspicabile se non
necessario la messa a punto di sistemi di verifica della
qualità di questo materiale, ed in particolare della integrità
cromosomica e genetica delle linee cellulari. Il progetto di
ricerca intende contribuire: a) alla conoscenza patogenetica
della neurodegenerazione su base metabolico-genetica; b) a
realizzare nuovi procedimenti diagnostici utilizzabili dal
SSN, incluse le verifiche di qualità di linee cellulari dedicate
(ad es. cellule staminali neurali); c) studiare casistiche sul
territorio nazionale contribuendo alla conoscenza dello stato
di salute della popolazione (anche attraverso banche di
cellule, DNA, tessuti); d) verificare la possibilità di terapie
innovative.
A. Fisiopatologia della fosforilazione ossidativa
mitocondriale e neurodegenerazione
a. Studi patogenetici su malattie metaboliche eredo-infantili
b. Analisi di linkage e ricerca del gene responsabile di
patologie neurodegenerative eredo-infantili
B. Studio clinico e genetico degli effetti biologici delle
mutazioni patogene nella malattie neurodegenerative su
base genetica: a) “gain of toxic function” con effetti cellulari
pleiotropici che portano alla morte neuronale (Atassie
spinocerebellari dominanti, SCA, malattia di Huntington,
HD; b) “loss of function” di fattori fattori essenziali
implicati nella omeostasi metabolica della cellula nervosa
(malattia di Friedreich, FRDA, Atassia da deficit di
vitamina E, AVED; difetto di Apratassina, APTX); c)
effetto di non-bilanciato dosaggio genico e di altri
meccanismi patogenetici nelle Neuropatie Ereditarie
Genetiche Sensitivo-Motorie, HSMN
a. Atassie spinocerebellari dominanti: studio clinicogenetico
b. Terapia cellulare nella Corea di Huntington.
c. Atassie spinocerebellari recessive: studio clinico-genetico
d. Atassie spinocerebellari recessive. Creazione di modelli
cellulari neuronali per l’atassia di Friedreich
e. Neuropatie ereditarie
i. Creazione di un database integrato per le neuropatie
ereditarie
ii. Coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale (SNC)
nella CMTX
C. Caratterizzazione genetica e biochimica dei disturbi del
movimento
D. Leucoencefalopatie geneticamente determinate:
approccio epidemiologico, diagnostico, etiologico e
terapeutico
E. Tecniche di cariotipizzazione e di ibridazione in situ
fluorescente (FISH) su cromosomi: studio di fattibilità su
cellule staminali e applicazioni diagnostiche
■ Linea 5 – Malattie neuromuscolari: responsabile
scientifico Lucia Morandi
A. Degenerazione muscolare distrofica: patogenesi e terapia:
lo studio propone di investigare a) l’espressione di proteine
del compartimento endo-lisosomiale; b) mutazioni del gene
della fukutin-related protein (FKRP); c) ruolo patogenetico
di decorina e biglicano; d) l’effetto terapeutico di
oligonucleotidi antisenso (ODN) per la decorina
B. Studio della degenerazione fibrotica nelle patologie
muscolari distrofiche: il progetto vuole identificare molecole
in grado di inibire la proliferazione patologica della matrice
extracellulare nel modello animale di distrofia muscolare. In
particolare saranno approfonditi: a) genesi del processo di
fibrosi muscolare nei muscoli gastrocnemio e quadricipite
femorale; b) modulazione del processo fibrotico in corso di
trattamenti sperimentali in topi mdx sedentari ed esercitati.
C. Validazione di scale di valutazione della disabilità di
pazienti con atrofia muscolare spinale e miopatie
infiammatorie: obiettivo del progetto è la verifica
dell’accettabilità, attendibilità, validità e riproducibilità di a)
una scala funzionale nei pazienti di età pediatrica affetti da
atrofia muscolare spinale (SMA) tipo II o III, e b) una scala
di valutazione di pazienti con miopatia infiammatoria. Per i
pazienti affetti da SMA si prevede anche uno studio
neurofisiologico (CMAP), per quantificare la perdita
motoneuronale; per i pazienti miopatici verrà predisposta
una scala di autovalutazione delle attività quotidiane
D. Studio clinico randomizzato, con fenilbutirrato e
placebo in doppio cieco in pazienti affetti da atrofia
muscolare spinale: lo studio (attualmente in fase
organizzativa) multicentrico intende valutare l’efficacia del
farmaco in pazienti affetti dalle varie forme di SMA trattati
per un periodo di tre mesi.
E. IperCPKemia asintomatica nei pazienti con
iperCPKemia: mediante lo studio dei valori di CPK e
aldolasi in tutti i pazienti sottoposti a biopsia muscolare e
elettroforesi del CPK, intendiamo stabilire l’incidenza dei
macrocomplessi in pazienti con iperCPKemia, associata o
no a disturbi muscolari e indagare la rilevanza dell’enzima
aldolasi nel suggerire la presenza di miopatia.
F. Sindrome di miastenia congenita (SMC):
caratterizzazione dei difetti genetici nella popolazione
italiana: il progetto prevede la ricerca di mutazioni
puntiformi nei geni CHRNA1, CHRNE, CHRNB1,
CHRND coinvolti nelle SMC mediante DHPLC
(denaturing high performance liquid chromatography) e
sequenziamento degli ampliconi alterati. Lo studio sarà
anche applicato al gene codificante per la rapsina (proteina
associata all’AChR), mediante analisi di restrizione ed
eventuale sequenziamento. Questo strumento diagnostico
permetterà la definizione diagnostica dei casi incerti e di
diventare polo di attrazione per tale patologia.
G. Ruolo della proteina SMN nei meccanismi di
neurodegenerazione dei motoneuroni: Il gene responsabile
della atrofia muscolare spinale (SMA) è il gene SMN
(survival motor neuron), deleto o mutato in più del 98%
dei pazienti affetti. L’ipotesi di lavoro è che la proteina SMN
svolga un ruolo nel trasporto assonale, in particolare nei
“decision points” motoneuronali. Il progetto verrà
sviluppato in particolare mediante a) analisi delle isoforme
proteiche SMN, per spiegare la composizione molecolare
delle forme proteiche a 36 e 30 kDa; b) studio del trasporto
assonale anterogrado e retrogrado delle diverse isoforme
SMN in ratti sottoposti ad assotomia periferica del nervo
sciatico, e a schiacciamento del nervo sciatico; c) studio del
ruolo di SMN nel trasporto assonale in topi deleti per il
gene murino Smn ma transgenici per il gene umano SMN2
e per il transgene mutato A2GSMN (Monani et al, 2000)
come modello murino di degenerazione motoneuronale.
■ Linea 6 – Malattie Neurodegenerative: responsabile
scientifico Fabrizio Tagliavini
Questa linea di ricerca si occupa dello studio clinico,
etiologico e patogenetico delle malattie neurodegenerative,
integrando analisi cognitivo-comportamentali, strumentali,
istologiche e biologico-molecolari a prospettive di terapia
farmacologica avanzata e chirurgica. Le condizioni morbose
trattate nel progetto sono:1. Demenze degenerative e
trasmissibili, 2. Sindromi parkinsoniane, 3. Sindromi
discinetiche, 4. Neuropatie periferiche genetiche ed
acquisite. Le malattie degenerative sono malattie invalidanti
a lenta evoluzione che rappresentano la parte più
importante e complessa della neurologia anche per gli
aspetti assistenziali, e una delle grandi frontiere della scienza
per gli aspetti conoscitivi. Infatti esse compromettono
funzioni che non solo sono vitali, ma definiscono gli esseri
umani, quali memoria, linguaggio, capacità cognitive,
personalità, capacità di movimento e abilità motoria
finalizzata, discriminazione del mondo esterno ed
introiezione della percezione del mondo. Dal punto di vista
biologico, il cervello è l’organo più complesso del corpo per
differenziazione e specializzazione anatomica e funzionale;
questo dipende da una notevole complessità genetica e
dall’interazione plastica tra struttura invariante
geneticamente determinata e modificazioni epigenetiche.
Per tale motivo, lo studio e la comprensione di queste
malattie è un compito fondamentale della neurologia,
essendo la cura di queste patologie uno degli obiettivi sociali
più rilevanti in ogni paese avanzato.
A. Demenze Degenerative e Trasmissibili
a. Demenze degenerative: basi genetico-molecolari della
eterogeneità fenotipica
b. Malattia di Alzheimer: correlazione tra severità della
deposizione di A_ ed estensione delle alterazioni del
citoscheletro neuronale
21
c. Basi molecolari delle amiloidosi cerebrovascolari
d. Malattie da prioni: basi molecolari, diagnosi e terapia
i. Encefalopatia spongiforme bovina: uno o più ceppi
prionica?
ii. Inattivazione del prione BSE e vCJD
e. Deficit cognitivi nei pazienti con patologie del lobo
frontale: identificazione di profili neuropsicologici associati
a lesione della corteccia frontale orbito-mediale e laterale
f. Studio dei disordini motori nelle demenze corticali e
sottocorticali
B. Sindromi Parkinsoniane
a. Valutazione delle alterazioni della funzionalità del Sistema
Nervoso Autonomo nella malattia di Parkinson e nei
parkinsonismi degenerativi
b. Stimolazione del nucleo subtalamico per il trattamento
del tremore parkinsoniano unilaterale
c. Analisi cinematica per lo studio dell’effetto della l-dopa e
della stimolazione cerebrale profonda sui movimenti assiali,
prossimali e distali dei pazienti parkinsoniani
d. Valutazione delle risposte fisiologiche di popolazioni
neuronali in corso di intervento stereotassico per impianto
DBS
e. Valutazione neuropsicologia della sindrome disesecutiva,
del priming negativo e della personalità nella malattia di
Parkinson
i. Sindrome disesecutiva nella Malattia di Parkinson
ii. Priming negativo nella malattia di Parkinson
iii. Personalità nell’emidistonia
iv. Personalità nella malattia di Parkinson
C. Sindromi Ipercinetiche
a. Stimolazione del nucleo accumbens o del braccio
anteriore della capsula interna per il trattamento del
Disturbo Ossessivo-Compulsivo (OCD) refrattario
b. Neurostimolazione del globo pallido nella distonia
primaria cervicale
c. Apprendimento percettivo-motorio in malattie
degenerative con disfunzione dei nuclei della base e del
cervelletto
d. Sindromi distoniche progressive ad esordio infantile:
strategie per la diagnosi ed il trattamento
D. Neuropatie Periferiche
a. Neuropatie ereditarie
b. Neuropatie Diabetiche Studio DEMAND
c. Neuropatie in età pediatrica
d. Espressione del recettore per la capsaicina (TRPV1) nel
sistema nervoso umano
e. Applicazioni della biopsia cutanea per la quantificazione
delle fibre intraepidermiche e dermiche in modelli
sperimentali di neuropatia e nell’uomo
E. Cellule Staminali
a. Attivazione di una “Human Stem Cell Factories”
(produzione di cellule staminali umane)
b. Trapianto di cellule staminali in modelli animali: verifica
delle metodologie utilizzate per la rintracciabilità delle
cellule trapiantate
■ Linea 7 A - Cefalee: responsabile scientifico Gennaro
Bussone
22
Continueremo gli studi iniziati nell’anno precedente sulla
patologia cefalalgica in particolare sulle forme primarie di
emicrania e cefalea a grappolo.
Per quanto riguarda l’emicrania si inizierà uno studio di
genetica sia dell’emicrania con aura che dell’emicrania senza
aura e verrà proseguito e completato lo studio prospettico
multicentrico regionale sulla qualità di vita e disabilità dei
pazienti con forme varie di cefalea utilizzando tests specifici
per valutare disabilità nelle attività quotidiane e qualità di
vita (MIDAS, HIT, SF36).
Anche i progetti di ricerca sulla qualità di vita e disabilità
proseguiranno in particolare per quel che riguarda il followup nei pazienti con cefalee cronicizzate associate ad abuso di
analgesici.
Inoltre si procederà all’applicazione di un nuovo MIDAS
precipuamente studiato per i pazienti in età giovanile.
Per quanto riguarda la cefalea a grappolo continueremo la
Deep Brain Stimulation del grigio ipotalamico posteriore
per il trattamento della cefalea a grappolo cronica
intrattabile e valuteremo il follow-up clinico.
Sono in corso inoltre studi collaborativi sull’influenza
dell’ipotalamo sul sistema nervoso autonomico e sulle vie
del dolore, in quest’ultimo caso utilizzando tecniche di
neuroimaging.
A. Cefalee e alterazioni della dinamica liquorale
B. Il coinvolgimento del sistema nervoso centrale nella
patogenesi della cefalea a grappolo e dell’emicrania
a. Genetica della cefalea a grappolo
b. Genetica dell’emicrania con aura
c. Deep brain stimulation del grigio ipotalamico posteriore
per il trattamento della cefalea a grappolo cronica
intrattabile: follow up clinico, effetti sul sistema
neurovegetativo ed effetti sulle strutture cerebrali
C. Impatto funzionale e outcome delle cefalee cronicizzate e
delle cefalee pediatico giovanile
a. Follow-up a lungo termine dei pazienti con cefalee
cronicizzate associate ad abuso di analgesici
b. Applicabilità del questionario MIDAS in pazienti in età
pediatrico giovanile
D. Qualità di vita e disabilità nei pazienti con varie forme di
cefalea
■ Linea 7 B – Malattie cerebrovascolari: responsabile
scientifico Eugenio Parati
Il programma di Ricerca Corrente del triennio 2003-2005
degli IRCCS afferenti al Programma Nazionale “Malattie
Cerebrovascolari” delinea l’opportunità di “creare una rete di
strutture funzionali a carattere dipartimentale dedicata alla
cura dei pazienti con ictus”. Il Dipartimento ha due obiettivi:
L’efficienza/efficacia del Dipartimento non possono
prescindere dalla gestione della fase acuta di malattia, che
deve prevedere l’attivazione di una Stroke Unit all’interno di
una Unità Malattie Cerebrovascolari in grado di garantire
competenze multidisciplinari (neurologia, cardiologia,
fisioterapia), competenze multiprofessionali (infermieri,
fisioterapisti, medici) ed accesso dedicato alle principali
indagini diagnostiche (TAC, Doppler TSA e TC,
ecocardiogramma) (Garraway et al, BMJ 1980. Stroke Unit
Trialist’s collaboration, BMJ 1997. Indredavik et al, Stroke
1999. Jørgensen et al, Stroke 1999).
La decisione del nostro Istituto di partecipare ad un
Dipartimento Interaziendale per la presa in carico e lo
studio dei pazienti affetti da patologia cerebrovascolare ha
portato all’attivazione di una Unità funzionale Malattie
Cerebrovascolari
A. Presa in carico e studio del paziente affetto da patologia
cerebrovascolare, dalla fase acuta alla domiciliazione
a. Aspetti clinici
i. Pazienti adulti
ii. Pazienti in età pediatrica
b. Terapie innovative
i. Terapie farmacologiche e cellulari
ii. Terapie neuroradiologiche intervenzionali
iii. Terapie neurochirurgiche
c. Recupero funzionale
B. Ricerca preclinica
a. Studio in vivo ed in vitro delle alterazioni della barriera
ematoencefalica
b. Modello di cervello di cavia isolato e mantenuto in vitro
c. Modello animale di ischemia cerebrale transitoria e
permanente
■ Linea 8 – Neuro-oncologia: responsabile scientifico
Gaetano Finocchiaro
A. Neuro-oncologia medica
a. Controllo locale della recidiva e della lesione primitiva
gliale maligna mediante delivery loco-regionale di
chemioterapici somministrati in bolo o in infusione
(convection enhanced delivery) o veicolati con liposomi
i. Trattamento combinato nei GBL recurrent con
temozolomide per via sistemica e chemioterapici per via
locale tramite ommaya
ii. Doxorubicina liposomiale associata a temozolomide
iii. Doxorubicina liposomiale associata a temozolomide
iv. Irinotecan loco regionale associato a radioterapia
v. Irinotencan loco regionale associato a temozolomide
vi. Convection enhanced delivery con mitoxantrone in gbl
recurrent
b. Trattamento di terza linea dei glomi maligni recurrent
con procarbazina ed inibitore delle Cox-2
c. Markers genetico molecolari metilazione della MGMT,
valutazione prognostica e terapeutica
d. Vaccinazione con endotelio xenogenico in modelli
animali di glioma maligno
e. Studio seriato delle fluttuazioni di fattori plasmatici
coinvolti nella predisposizione a TVP in pazienti con glioma
di alto grado
f. Qualità di vita ed aspetti psico-sociali del paziente con glioma
maligno e relativo nucleo familiare: validazione questionario
B. Genetica molecolare dei tumori cerebrali e terapie innovative
a. LGI1.
b. Meningiomi
c. TRKC ed altri marker per lo studio di medulloblastomi
d. MGMT. Analisi GBM e gliomi di basso grado
e. Neurosfere. Differenziazione progenitori neurali come
neurosfere vs progenitori neurali in differenziazione
C. Registro tumori del sistema nervoso centrale
D. Diagnosi e trattamento dei tumori del SNC in età
pediatrica
E. Radioterapia delle neoplasie cerebrali
a. Radioterapia stereotassica ipofrazionata nel trattamento
delle metastasi cerebrali
b. Valutazione dell’efficacia del trattamento radiochemioterapico nei gliomi del tronco con imaging
morfologico, funzionale e metabolico
F. Neuroradiologia delle neoplasie cerebrali
a. Follow-up con RM di vaccinazioni sperimentali in
modelli murini di glioblastoma
b. Follow-up RM di trapianti con cellule staminali
ematopoietiche in modelli murini di glioblastoma
c. Correlazioni tra imaging e caratterizzazione di 48
glioblastomi primari e secondari, con particolare attenzione
al profilo di espressione del gene metil-guanina metil
transferasi (MGMT).
d. Correlazioni tra imaging e caratterizzazione di gliomi
diffusi di II grado
e. Correlazioni tra imaging e caratterizzazione genetica di
medulloblastomi infantili e dell’adulto
G. Molecole d’adesione e marker neuropatologici
a. Linfomi primitivi cerebrali e molecole di adesione
b. Filamenti intermedi (FI) “precoci” nei tumori
neuroectodermici
H. Studi biochimico-clinici nei gliomi maligni
a. Citocentrifugazione, sedimentazione e analisi
citofluorimetrica nella diagnostica citologica liquorale
b. Ruolo di cellule progenitrici endoteliali (CD34+,
CD133+, e KDR+) nella vasculogenesi dei tumori gliali
■ Linea 9 – Neurochirurgia: responsabile scientifico
Giovanni Broggi
La ricerca del Dipartimento di Neurochirurgia si articola
sulla neuroncologia delle lesioni del sistema nervoso centrale
e periferico degli adulti e dell’età infantile, sulla
neuroendocrinochirurgia, sulla chirurgia della colonna
verterbrale per malattie degenerative ed oncologiche, sulla
neurochirurgia funzionale e sulle nuove metodologie della
neuroanestesia e rianimazione nonché sulla introduzione di
nuove tecnologie di imaging applicate alla conduzione degli
interventi chirurgici. La parte di neuroncologia si articola in
una componente sperimentale ed una componente clinica
di revisione di casistica e di applicazione di nuove tecnologie
diagnostiche, intervenzionali e terapeutiche. Tra le nuove
tecnologie parte rilevante avrà la endoscopia applicata al
sistema nervoso centrale, l’utilizzo di fusione di immagini
diagnostiche per la conduzione di interventi chirurgici e di
radiochirurgia. I programmi di ricerca della neurochirurgia
funzionale si articolano sul trattamento del dolore cronico
non neoplastico e sul trattamento delle malattie con
disordini del movimento nei pazienti adulti e dell’età
23
infantile. La neurochirurgia pediatrica ha come obiettivo lo
studio delle malformazioni del sistema nervoso centrale. La
chirurgia dell’epilessia rappresenta la tappa finale del
processo sperimentale diagnostico-terapeutico della clinica
dell’epilessia.
La neuroanestesia prevede programmi di ricerca sull’Awake
Anesthesia nelle lesioni cerebrali in aree eloquenti con
monitoraggio e mappaggio intraoperatori e lo studi del
recupero di pazienti tetraplegici la cui funzione respiratoria
è indispensabilmente dipendente da strumentazione di
neurorianimazione.
A. Chirurgia del basicranio
a. Lesioni neoplastiche “benigne”
i. Meningiomi iperostosanti della piccola e grande ala
sferoidale
ii. Meningiomi petroclivali, studio dei fattori prognostici
iii. Colesteatomi dell’angolo ponto cerebellare: studio
dell’esito chirurgico in relazione al tipo di approccio
iv. Neurinomi dell’VIII nervo cranico
b. Lesioni neoplastiche maligne.
i. Emangiopericitomi: prognosi, terapia ed outcome
ii. I meningiomi maligni
iii. Cordomi e condrosarcomi del basicranio
B. Lesioni vascolari
a. Studio ISUIA e Aneurismi endocranici non rotti: storia
naturale, fattori di rischio e indicazioni al trattamento
chirurgico o endovascolare
b. Unità di neurosonologia ed emodinamica cerebrale al
servizio di una “stroke unit”
c. Ossido nitrico sintetasi inducibile (iNOS): significato
clinico del vasospasmo dopo emorragia subaracnoidea
secondaria a rottura di aneurisma
d. Doppler transcranico con contrasto gassoso. studio
preoperatorio in pazienti da sottoporre ad intervento
neurochirurgico in posizione seduta
e. Angiomi cavernosi del tronco encefalico
C. Neurochirurgia endoscopica
a. Sviluppo delle tecniche endoscopiche
b. Neuroendocrinochirurgia.
i. Studio dell' espressione dei sottotipi recettoriali della
somatostatina sulle cellule adenomatose Gh secernenti.
ii. Controllo intraoperatorio dei livelli di ACTH in pazienti
con adenoma corticotropo
iii. Studio multicentrico nazionale sul trattamento medico
(Sandostatina LAR) e sulle caratteristiche recettoriali dei
residui di adenoma ipofisario non secernente
c. Radiochirurgia della patologia sellare
d. Approccio integrato ai tumori della regione ipofisaria per
via diretta, stereoguidata e combinata micro-endoscopica
D. Studio multicentrico delle infezioni intraoperatorie
E. Patologia degenerativa e oncologica spinale – valutazione
dei mezzi di sintesi
a. Mezzi di sintesi nel trattamento delle patologie
degenerative e neoplastiche del rachide
b. Laminectomia e recalibrage nella stenosi sintomatica del
tratto lombare del canale spinale
24
c. Ernia discale lombare: studio in doppio cieco di un
supporto discale con protesi in silicone (DIAM)
d. Patologia degenerativa discale cervicale: studio
prospettico di una protesi intersomatica riassorbibile in _trifosfato calcico
F. Neurochirurgia pediatrica
a. Patologia malformativa del SNC: diagnosi prenatale,
trattamento chirurgico e prognosi neurologica
b. Chirurgia delle lesioni malformative
c. Chirurgia delle neoplasie del SNC
G. Studio delle indicazioni e dei limiti dell’utilizzo dei
sistemi di neuronavigazione
H. Chirurgia funzionale
a. Chirurgia dell’epilessia
i. Emisferotomia Funzionale
ii. Stimolazione vagale
b. Trattamento chirurgico del dolore cronico benigno
c. Studio delle modalità di trattamento della nevralgia
trigeminale in pazienti affetti da sclerosi multipla
I. Chirurgia dei disordini del movimento
a. Terapia chirurgica stereotassica del morbo di Parkinson e
distonie
b. Trattamento chirurgico della spasticità focale
c. Microchirurgia sperimentale restorativa
J. Valutazione Anestesiologica Preoperatoria via
INTERNET
■ Linea 10 – Neuroepidemiologia, gestione e sviluppo
tecnologico: responsabile scientifico Graziella Filippini
La ricerca e la verifica sperimentale di nuovi strumenti di
misura e di nuove tecnologie che permettano di migliorare
la diagnosi delle malattie neurologiche, sperimentare nuovi
trattamenti e valutarne i loro effetti, rappresentano gli
obiettivi unificanti di questa linea di ricerca. Essa è
composta da approcci diversificati, unificati sul piano della
ricerca metodologica e della innovazione tecnologica, ed
include progetti di studi clinici e progetti di intervento,
percorsi diagnostici e terapeutici. La linea include le attività
di ricerca corrente delle unità di Neuroradiologia, di
Neuroepidemiologia, Direzione Scientifica e Direzione
Sanitaria.
A. Percorsi diagnostici e terapeutici
a. Percorso diagnostico-terapeutico della miastenia
b. Percorso di assistenza infermieristica dopo rachicentesi
diagnostica
B. Revisioni Cochrane dei trattamenti per la sclerosi
multipla
C. Validazione di misure di outcome clinico in Neurologia
a. Database Italiano dell’ MSQOL-54
b. La qualità della vita delle persone con SM: indagine
longitudinale nella provincia di Milan
c. Riproducibilità e sensibilità al cambiamento della scala di
funzionalità della distonia di torsione nella popolazione
pediatrica
D. Unità centralizzata di randomizzazione per le
sperimentazioni cliniche controllate
E. Validazione clinica di tecniche avanzate di RM nei
tumori cerebrali
a. Valutazione del contributo della spettroscopia RM nella
valutazione pre-operatoria dei tumori cerebrali
b. Valutazione della sensibilità e della specificità della RM
funzionale nell’identificazione delle aree nobili adiacenti al
tumore cerebrale in correlazione con i risultati della
elettrocorticostimolazione intraoperatoria
F. Database e creazione di un “registro” di casi di sindrome
da ipotensione liquorale
G. Validazione delle procedure di integrazione (fusione) di
immagini multimodali nella pianificazione dei trattamenti
radiochirurgici e di neurochirurgia assistita
H. Analisi e gestione del rischio legato all’uso delle
apparecchiature elettromedicali.
RICERCA FINALIZZATA
■ INNCB CENTRO COORDINATORE
AISM – Associazione Internazionale Sclerosi Multipla
3. The contribution of the allergic arm of the immune
response to autoimmune demyelinating disease:
pathogenetic mechanisms and therapeutical implications for
human multiple sclerosis (set-03/set-04)
Responsabile: Rosetta Pedotti – U.O. Malattie
neuromuscolari
FONDAZIONE PIERFRANCO E LUISA MARIANI
9. Centro Mariani: Malattie Mitocondriali (apr 04/apr 05)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
10. Genetic and molecular bases of epileptogenic cortical
malformations in children (mag 03/apr 05)
Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica
11. Mappaggio e identificazione dei geni implicati nelle
epilessie idiopatiche dell'infanzia (apr 01/ott 04)
Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologia
clinica
12. Neuropsicol epilessia rolandica (apr 02/mar 04)
Responsabile: Daria Riva – U.O. Neurologia dello Sviluppo
13. Role of the gap junctions in an infantile epilepsy and in
disorders of cortical development (2004/2006)
Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
AREAS
4. Revisioni Sistematiche Cochrane (gen-04/dic-04)
Responsabile: Graziella Filippini – U.O.
Neuroepidemiologia
HQ-Foundation, USA
14. EURO-HD: Network on Huntington’s Disease (lug
04/lug 07)
Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e genetica
CARIPLO
5. Caratterizzazione delle basi molecolari dei disordini
mitocondriali (mag 03-mag 04)
Responsabile: Massimo Zeviani - Neurogenetica molecolare
6. Efficacia delle cellule staminali nella terapia delle patologie
cerebrovascolari: sperimentazione preclinica e clinica (ott
03/giu 05)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
15. Programma nazionale sulle cellule staminali (ott 03/ott
05)
Responsabile: Eugenio Parati - Neurobiologia e terapie
restorative
AIRC – Associazione Italiana Ricerca Contro il Cancro
1. Quality of life and survival in people with brain cancer
(set-03/set-04)
Responsabile: Graziella Filippini – U.O.
Neuroepidemiologia
2. Terapia genica dei tumori (giu-03/giu-04)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D.
Neuro-oncologia sperimentale
FISM - Federazione Italiana Sclerosi Multipla
7. Revisioni sistematiche dell'efficacia e dei rischi dei
trattamenti per i pazienti con SM. Gruppo di revisione
cochrane Sclerosi Multipla (gen 04/dic 05)
Responsabile: Graziella Filippini – U.O.
Neuroepidemiologia
F.B.M.L.- Fondazione Banca del Monte di Lombardia
8. Malformazioni Sviluppo corticali (feb-04/feb-06)
Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
MINISTERO SALUTE - EX ART 56
16. I disturbi del movimento da espansione di triplette: HD
e SCD. Un network nazionale per la diagnosi precoce, il
follow-up e la terapia farmacologica e cellulare e per lo studio
in vitro e in vivo di modelli patogenetici e terapeutici (ott
04/sett 06)
Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e
genetica
17. Validazione di un protocollo di imaging morfologico e
metabolico clinicamente applicabile per la diagnosi precoce,
la prognosi ed il follow-up di malattie neurodegenerative (ott
04/sett 06)
Responsabile: Mario Savoiardo – U.O. Neuroradiologia
18. Volontariato e disabilità in Italia: la definizione dei
25
bisogni di cura e l’identificazione dei percorsi socio-sanitari
con il linguaggio dell’ICF (dic 04/dic 06)
Responsabile: Matilde Leonardi – Direzione Scientifica
MINISTERO SALUTE – EX ART 12
19. Ictus ischemico in fase acuta: studio di fattibilità per un
trial di terapia cellulare. Aspetti clinici, preclinici,
sperimentali (dic 03/dic 05)
Responsabile: Eugenio Parati – Unità funzionale malattie
cerebrovascolari
20. La risposta autoimmune nella sclerosi multipla:
interazione tra cellule T, citochine e fattori allergici (dic
03/dic 05)
Responsabile: Rosetta Pedotti – U.O. Malattie
neuromuscolari
21. La timectomia nella miastenia, timomi e nelle malattie
autoimmuni associate: dalla patogenesi timica agli outcomes
(mar 02/marz 04)
Responsabile: Ferdinando Cornelio – U.O. Malattie
Neuromuscolari
22. Malattie mitocondriali: screening diagnostico ad alta
efficienza di geni malattia e identificazione di geni
modulator (dic 02/dic 04)
Responsabile: MassimoZeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
23. Malattie neurologiche immuno-mediate: meccanismi
patogenetici e modelli sperimentali per strategie selettive
immunomodulatrici (dic 02/dic 04)
Responsabile: Renato Mantegazza – U.O. Malattie
neuromuscolari
24. Meccanismi di neurodegenerazione mediati dalla
funzione mitocondriale nelle malattie ereditarie ed acquisite
del sistema nervoso (dic 02/dic 04)
Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e genetica
25. Miosite a corpi inclusi: network tra aging muscolare,
stress cellulare, risposta immunitaria innata e autoimmunità
(dic 03/dic 05)
Responsabile: Pia Bernasconi – U.O. Malattie
neuromuscolari
26. Patologia molecolare, propagazione per via orale e terapia
sperimentale delle malattie da prioni (dic 02/dic 04)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
27. Tauopatie familiari e sporadiche (dic 02/dic 04)
Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia
28. Trapianto di cellule staminali umane in modelli animali
di malattie neurologiche (feb 02/feb 04)
Responsabile: Eugenio Parati - Neurobiologia e terapie
restorative
29. Malattie del motoneurone: espressione genica e
meccanismi cellulari (mar 03/ago 04)
Responsabile: Giorgio Battaglia - Neurofisiologia
sperimentale
30. Percorso diagnostico pre-chirurgico e linee guida
chirurgiche per i pazienti affetti da epilessia
farmacoresistente (dic 03/dic 05)
Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
26
MINISTERO SALUTE/REGIONE LOMBARDIA
31. Modello per il coordinamento regionale per la diagnosi
delle malattie genetiche rare e lo sviluppo di progetti di
ricerca (dic 02/dic 04)
Responsabile: Barbara Bertagnoglio – U.O. Biochimica e
genetica
32. Costituzione di un network della Regione Lombardia
sulle epilessie (dic 03/dic 05)
Responsabile: Silvana Franceschetti – U.O.
Neurofisiopatologia clinica
MIUR
33. Meccanismi di degenerazione neuronale (feb 03/feb 06)
Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia
NMSS
34. IgG immunoadsorption in steroid-resistant multiple
relapses of MS: a pilot study (ott 01/ott 04)
Responsabile: Carlo Antozzi – U.O. Malattie
neuromuscolari
TELETHON
35. Identification and characterization of nuclear disease
genes responsible for mitochondrial disorders (giu 03/giu 05)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
■ INNCB PARTNER
AFM France
1. Toward a cellular therapy for Huntington Disease (gen
03/gen 05)
Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e
genetica
CARIPLO
2. Biomarkers in HD and SCAs. (lug 04/lug 05)
Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e
genetica
3. Efficacia delle cellule staminali nella terapia della mal.
Cerebrovascolare (giu 03/giu 05)
Responsabile: Marco de Curtis – U.o. Neurofisiologia
Sperimentale
4. Generazione di bovini knock-out per il gene PrPc per la
produzione di biomateriali sicuri nella prevenzione della BSE
(giu 04/mag 06)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
5. Utilizzo di cellule staminali/progenitrici ematopoietiche e
neurali per il trattamento di tumori cerrebrali maligni (mar
02/feb 04)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neurooncologia sperimentale
6. Analisi genetica e proteomica finalizzata alla diagnosi ed
allo studio patogenetico delle malattie dei neuroni di moto
(mag 03/giu 04)
Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica
FONDAZIONE PIERFRANCO E LUISA MARIANI
7. A center for advance diagnostics and research on
mitochondrial neurological disorders of infants and children
(mar 01/mar 04)
Responsabile: Graziella Uziel – U.O. Neuropsichiatria Infantile
8. Genetic and molecular bases of epileptogenic cortical
malformations in children (mag 03/apr 05)
Responsabile: Giorgio Battaglia – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
9. Study on the role of frataxin and ferritin in mitochondrial
iron metabolism aimed at the development of new
therapeutic approaches of Friedreich's ataxia (mag 03/apr 05)
Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica
disturbo cognitivo nelle demenze e nella valutazione della
risposta ai trattamenti:strategia integrata finalizzata alla
validazione di protocolli innovativi diagnostico-terapeutici
(ott 04/sett 06)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
18. Ruolo della plasticità neuronale nell'evoluzione della MP
e nella risposta al trattamento: studio multi-integrato mirato
all'individuazione di nuovi protocolli diagnostico-terapeutici
(ott 04/ott 06)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi del
movimento
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
10. Bone Marrow hematopoietic precursors and Neural
Stem Cells as a therapeutic approach in stroke: pre-clinical
studies (ott 03/ott 05)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
11. Engineering neural stem cells for gene therapy of
glioblastoma: role of reelin in neural stem cell migration (giu
03/ott 05)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neurooncologia sperimentale
12. Gene therapy of Globoid cell leukodysrophy by
transplantation of hematopoietic stem cells expressing high
levells of the galactocerebrosidase gene (giu 03/ott 05)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neurooncologia sperimentale
MINISTERO DELLA SALUTE – EX ART 12
19. Caratterizzazione dell’effetto patogenetico dell’amiloide
beta in cellule endoteliali neuronali (mag 01/mag 04)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
20. Analisi del danno da Beta Amiloide e sperimentazione di
nuovi interventi terapeutici in vivo e in vitro (mag 01/mag
04)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
21. Caratterizzazione molecolare delle encefalopatie
epilettiche (gen 04/dic 05)
Responsabile: Silvana Franceschetti – U.O.
Neurofisiopatologia clinica
22. Correlati neurofisiologici, genetici e clinici delle
discinesie da levodopa nella malattia di Parkinson (dic 02/dic
04)
Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi del
movimento
23. Correlazioni clinico-biologiche nella malattia di
parkinson mediante l'utilizzo di modelli animali e cellulari di
pazienti (dic 03/dic 05)
Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi del
movimento
24. Criobanca automatizzata di materiale biologico (dic
02/dic 04)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
25. Diffusione dei profili di cura e di assistenza per
l'applicazione nella pratica delle procedure efficaci ed
appropriati (feb 03/feb 05)
Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologia
clinica
26. Distrofie muscolari dei cingoli: correlazioni clinicogenetiche, meccanismi patogenetici del danno muscolare e
fattori prognostici (dic 03/dic 05)
Responsabile: Marina Mora – U.O. Malattie neuromuscolari
27. GABA B Receptors (mar 02/mar 04)
Responsabile: Giorgio Battaglia – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
28. Geni che condizionano tratti autistici in patologie del
neurosviluppo su base mendeliana e cromosomica (dic
02/dic 04)
MINISTERO DELLA SALUTE – EX ART 56
13. Definizione Fenotipo sindromi atassiche (ott 04/ott 06)
Responsabile: Daria Riva – U.O. Neurologia dello Sviluppo
14. Demenza frontotemporale e disturbi del movimento
associati (ott 04/ott 06)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi del
movimento
15. Genetica clinica e molecolare della MP e traslazione
clinico-diagnostica (ott 04/ott 06)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
16. I disturbi del movimento da espansione di triplette: HD
e SCD. Un network nazionale per la diagnosi precoce, il
follow-up e la terapia farmacologica e cellulare e per lo studio
in vitro e in vivo di modelli patogenetici e terapeutici (ott
04/sett 06)
Responsabile: Barbara Garavaglia – U.O. Neurogenetica
molecolare
Responsabile: Nardo Nardocci - U.O. Neuropsichiatria
Infantile
Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi del
movimento
17. Il ruolo della diagnosi precoce nell'evoluzione del
27
Responsabile: Lucia Angelini – U.O. Neuropsichiatria
Infantile
29. I determinanti molecolari del parkinsonismo come
substrato di strategie terapeutiche innovative (nov 02/nov
04)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
30. Ingegnerizzazione di cellule staminali neurali per la
terapia genica e cellulare dei glioblastomi (mar 02/feb 04)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neurooncologia sperimentale
31. Inibizione della Istone Deacetilasi nella terapia dei
tumori: valutazione dell'attività dell'Acido Valproico nei
tumori solidi (mar 02/feb 04)
Responsabile: Danilo Croci – U.O. Laboratorio Analisi
32. Le linee guida SPREAD per l'Ictus cerebrale: procedure
informatiche di validazione (dic 03/dic 05)
Responsabile: Eugenio Parati – Unità funzionale malattie
cerebrovascolari
33. Le polineuropatie croniche disimmuni: studio trasversale
e longitudinale delle variabili clinico-biologiche e della
qualità della vita (mar 02/feb 04)
Responsabile: Carlo Antozzi – U.O. Malattie
neuromuscolari
34. L'equilibrio nelle atassie sensitive e vestibolari: nuove
metodiche valutative e di riabilitazione (mar 02/mar 04)
Responsabile: Davide Pareyson – U.O. Biochimica e
genetica
35. Malattie genetiche neurologiche: screening diagnostico
ad elevata efficienza e coordinamento operativo
sovraregionale (dic 02/dic 04)
Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica
36. Malattie lisosomiali in Italia: epidemiologia e storia
naturale (feb 03/feb 05)
Responsabile: Graziella Uziel – U.O. Neuropsichiatria
Infantile
37. Malattie metaboliche mitocondriali causate da geni
nucleari: epidemiologia, diagnostica molecolare ed
approfondimenti patogenetici (dic 03/dic 05)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
38. Marcatori molecolari ed immunoterapia genica per la
diagnosi ed il trattamento dei gliomi diffusi (nov 02/nov 04)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D.
Neuro-oncologia sperimentale
39. Nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jacob:
epidemiologia, tecniche diagnostiche innovative e stima dei
costi/benefici (gen 04/gen 06)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
40. Patogenesi della BSE e della scrapie: studio comparativo
neuropatologico e immunobiochimico dei casi di BSE e
scrapie italiani (sett 02/ago 04)
Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia
41. Studio della funzione e disfunzione della huntingtina
(mar 02/mar 04)
Responsabile: Cinzia Gellera – U.O. Biochimica e genetica
28
42. Studio di coorte sullo stato di salute dei calciatori
professionisti (nov 03/nov 05)
Responsabile: Renato Mantegazza – U.O. Malattie
neuromuscolari
43. Studio di linkage e mutazionale nella paraparesi spastica
ereditaria (dic 02/dic 04)
Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica
44. Sviluppo di un modello di consulenza genetica integrata
per malattie ereditarie a esordio tardivo (dic 02/dic 04)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
45. Terapia genica e terapia cellulare con cellule staminali per
la cura del morbo di Alzheimer (mag 01/apr 04)
Responsabile: Giorgio Giaccone – U.O. Neuropatologia
46. Tossicità SOD 1 (dic 02/dic 04)
Responsabile: Giorgio Battaglia – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
47. Trapianto di cellule staminali umane in modelli animali
di malattie neurologiche (feb 02/feb 04)
Responsabile: Renato Mantegazza – U.O. Malattie
neuromuscolari
48. Trasmissione sperimentale della BSE al bovino (nov
03/nov 05)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
49. Valutazione e caratterizzazione dell'esposizione della
popolazione italiana alle TSE (mag 04/mag 06)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
50. Valutazione e riabilitazione del controllo posturale nei
pazienti con neuropatia periferica (mar 02/mar 04)
Responsabile: Davide Pareyson – U.O. Biochimica e
genetica
MINISTERO SALUTE/REGIONE LOMBARDIA
51. Rete regionale d'eccellenza per l'assistenza alla malattia di
Parkinson (dic 03/dic 05)
Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi del
movimento
MIUR
52. Caratterizzazione e uso di cellule staminali neurali in
modelli animali di malattie del motoneurone (sett 02/sett
04)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
53. Identificazione, purificazione, transdifferenziazione e
banking di cellule staminali indirizzate verso fenotipi propri e
non propri da utilizzare per riparazione tissutale (dic 02/dic 04)
Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia e
terapie restorative
54. Post-genomica dei disordini del metabolismo del ferro
(dic 02/dic 05)
Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica
55. Strategie innovative per lo sviluppo di vettori virali per la
terapia genica umana (gen 03/dic 05)
Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D.
Neuro-oncologia sperimentale
MIUR-FIRB
56. Farmacogenetica e farmacogenomica delle epilessie
refrattarie (mar 03/mar 05)
Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologia
clinica
Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
57. Modulazione colinergica dei meccanismi di plasticità
(feb 03/feb 05)
Responsabile: Marco de Curtis – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
TELETHON
58. Bone mass and bone metabolism in Duchenne Muscular
Distrophy (dic 03/dic 04)
Responsabile: Lucia Morandi – U.O. Malattie
neuromuscolari
59. Quality of life and disability in patients with CharcotMarie-Tooth disease. A multicentre and multiperspective
follow-up (gen 03/gen 05)
Responsabile: Davide Pareyson – U.O. Biochimica e
genetica
60. Validation of autocome measures for spinal muscolar
atrophy using the Hammersmith Functional Motor Scale for
children, and abductor digity minimy CMAP amplitude (dic
03/dic 04)
Responsabile: Lucia Morandi – U.O. Malattie
neuromuscolari
RICERCA EUROPEA
■ UE – V PROGRAMMA QUADRO
INNCB Centro Coordinatore
1. Human transmissible spongiform encephalopathies: the
European diagnostic laboratory (sett 02/sett 05)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
2. Network of European brain and tissue banks for clinical
and basic neuroscience (mar 01/feb 04)
Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia
INNCB Partner
3. NEPHIRD 2 - A European Network for Epidemiological
and Public Health data collection on Rare Diseases (Phase 2)
(mar 02/mar 04)
Responsabile: Ferdinando Cornelio – U.O. Malattie
neuromuscolari
4. MITEURO - Concerted action on mitochondrial
biogenesis and disease (dic 02/dic 04)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
5. Cystatin B in epilepsy (dic 00/giu 04)
Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologia
clinica
6. EUROBIOBANK - European Network of DNA, cell and
tissue banks of rare diseases (gen 03/dic 05)
Responsabile: Marina Mora – U.O. Malattie neuromuscolari
7. GENDEAF Thematic Network (gen 02/dic 04)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
8. Integrated in vitro and vivo testing of drugs in prion
diseases:screening development and mechanisms of novel
therapeutics (gen 02/dic 04)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
9. LEUCHRON - Leukotrienes, signalling molecules in
chronic diseases (sett 02/nov 04)
Responsabile: Marco de Curtis – U.O. Neurofisiologia
sperimentale
■ UE – VI PROGRAMMA QUADRO
INNCB Centro Coordinatore
1. MHADIE – Measuring health and disability in Europe
(dic 04/dic 07)
Coordinatore: Matilde Leonardi – Direzione scientifica
INNCB Partner
2. EUROSCA (gen 04/dic 08)
Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e
genetica
3. Brain Net Europe (lug 04/giu 09)
Responsabile: Giorgio Giaccone – U.O. Neuropatologia
4. NEUROPRION - prevention, control, management and
risk analysis of prion diseases (sett 03/sett 08)
Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia
5. EUMITOCOMBAT (gen 04/giu 06)
Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogenetica
molecolare
29
Relazione
Direttore
Sanitario
Marco Triulzi
ATTIVITÀ CLINICA NELL’ANNO 2004
Anche nel corso dell’anno 2004 la produzione di prestazioni
sanitarie, sia in ricovero che in regime ambulatoriale, è
aumentata nonostante il tetto di attività imposto a livello di
Regione Lombardia. La spinta alla produzione deriva dalla
fortissima pressione della domanda di prestazioni, di tutti i
tipi, e dall’impegno del personale a soddisfare comunque le
richieste e limitare, per quanto possibile, l’attesa per fruire
delle prestazioni sanitarie. Perciò, tra l’altro, è stata ridotta
ulteriormente la durata media delle degenze, che ha
raggiunto il valore di giorni 7,6 senza contare i ricoveri
di un solo giorno. In particolare, l’entità complessiva dei
pazienti trattati in ricovero di durata superiore ad un giorno
è cresciuta da 6.340 registrati nell’anno 2003 a 6.728
registrati nel 2004, con un incremento del 6,1%.
L’indice di complessità e onerosità della casistica, o peso
medio dei DRG (propriamente: il consumo di risorse
necessario per la diagnosi e la cura di gruppi omogenei di
patologie) è sempre alto (1,39) e sostanzialmente invariato
rispetto all’anno precedente. Tra i DRG più frequenti
figurano le craniotomie nei pazienti adulti, gli interventi
sulla colonna vertebrale, le malattie degenerative del sistema
nervoso, la sclerosi multipla, le epilessie dell’infanzia.
I pazienti ricoverati provengono per ben il 52,4% da regioni
italiane diverse dalla Lombardia, per il 14,9% dalla
Lombardia, per il 17,8% dalla provincia di Milano, per il
14,2% dalla città di Milano e per lo 0,6% da Paesi esteri.
Anche i ricoveri in regime diurno (DH) sono aumentati
nell’anno 2004 assommando a 2.578 pazienti trattati (+
8,1% rispetto al 2003).
Come per i ricoveri ordinari, anche per i ricoveri in regime
di day hospital l’attrazione dell’Istituto è considerevole: solo
il 20% dei pazienti è residente in Milano città; il 27,2%
proviene dalla provincia di Milano; il 19,3% dal resto della
Lombardia; ben il 33,1% proviene da regioni diverse dalla
Lombardia e persino un 0,4% da Paesi esteri, anche in
conseguenza delle facilitazioni offerte da diverse e valide case
di accoglienza attive e collaboranti con l’Istituto.
Le prestazioni ambulatoriali, escluse le analisi di laboratorio,
hanno raggiunto il numero di 84.342 (+ 6,2% rispetto al
2003) e sono in grave difficoltà per l’insufficienza della sede
del poliambulatorio e dei servizi ed uffici ad esso correlati. A
ciò si aggiunge una grande quantità (quasi 3.000) di
prestazioni classificate come “urgenza differibile” di cui è
bella ma gravosa tradizione far fronte sempre e comunque.
31
■ RICOVERI ORDINARI =<1G E DH
ATTIVITÀ DELLA DIREZIONE SANITARIA 2004
Totale 2578
Totale 2384
76
■ solventi
■ RICOVERI ORDINARI >1G
Totale 6340
285
Totale 6728
350
■ solventi
1255
1325
1175
768
948
■ neurologia
329
379
■ neurochirurgia
■ neuropsichitria infantile
2003
2768
2988
■ neurologia
2032
2065
■ neurochirurgia
2003
2004
■ PROVENIENZA PAZIENTI DA RICOVERI ORDINARI =<1G E DH
2004
Totale 2578
■ PROVENIENZA PAZIENTI DA RICOVERI ORDINARI >1G
0,6%
■ neuropsichitria infantile
1287
0,4%
■ stranieri
33,1%
■ extralombardia
19,3%
■ Lombardia
27,2%
52,4%
■ extralombardia
14,9%
■ Lombardia
17,8%
■ Milano provincia
14,2%
■ Milano
■ stranieri
20,0%
■ Milano provincia
■ Milano
2004
2004
2003
2004
Peso medio relativo da ricoveri ordinari >1g
1,3996
1,3909
Degenza media da ricoveri ordinari >1g
7,9
7,6
Prestazioni ambulatoriali senza lab analisi
79429
84342
32
33
■ DRG PIU' FREQUENTI NEL 2004 IN RICOVERI IN REGIME ORDINARIO DI DURATA SUPERIORE
A 1 GIORNO
■ DRG PIU' FREQUENTI NEL 2004 IN RICOVERI IN REGIME DI DH E ORDINARIO DI DURATA
INFERIORE A 1 GIORNO
Descrizione
Drg
N dimessi
2004
N dimessi
2003
Descrizione
Drg
N dimessi
2004
N dimessi
2003
Craniotomia età >17 escl. per traumatismo
001
910
876
Convulsioni e cefalea età <18
026
325
391
Interventi su dorso e collo escl. artrodesi vertebrale senza CC
500
830
847
Malattie degenerative del sist. nervoso
012
198
151
Malattie degenerative del sist. nervoso
012
819
707
Int. su nervi periferici e cranici ed altri int. su sist. nervoso senza CC
008
185
145
Sclerosi multipla e atassia cerebellare
013
370
345
Chemioterapia senza dia. secondaria di leucemia acuta
410
174
122
Chemioterapia senza dia. secondaria di leucemia acuta
410
346
374
Altre malattie del sist. nervoso senza CC
035
161
165
Convulsioni e cefalea età <18
026
312
328
Disturbi mentali dell'infanzia
431
158
161
Neoplasie del sist. nervoso senza CC
011
279
309
Disturbi organici e ritardo mentale
429
123
102
Convulsioni e cefalea età >17 con CC
024
211
143
Sclerosi multipla e atassia cerebellare
013
113
83
Altre malattie del sist. nervoso senza CC
035
207
233
Malattie e traumatismi midollo spinale
009
112
121
Convulsioni e cefalea età >17 senza CC
025
210
225
Decompressione tunnel carpale
006
101
70
Int. su nervi periferici e cranici ed altri int. su sist. nervoso senza CC
008
190
169
altri
altri
928
589
Malattie nervi cranici e periferici senza CC
019
144
176
TOTALE
2578
2100
Disturbi organici e ritardo mentale
429
139
156
Infezioni del sist. nervoso escl. meningite virale
020
130
98
Malattie cerebrovascolari aspecifiche senza CC
017
121
109
altri
altri
1519
1529
TOTALE
6728
6624
34
35
Graziano Arbosti si è laureato presso l’Università degli Studi
di Milano nel 1963. Si è specializzato in Medicina del
Lavoro presso l’Università degli Studi di Milano e in Igiene e
Medicina Preventiva presso l’Università degli Studi di Pavia.
Nel 2002 si è certificato in Formazione Manageriale presso
la Scuola di Direzione in Sanità della Regione Lombardia.
Dagli anni ’90 ha guidato le direzioni di diverse strutture
sanitarie della regione Lombardia: Direttore Generale
dell’Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo di Milano,
Vice Commissario e Direttore Sanitario della A.O.
Niguarda Ca’ Granda e successivamente Direttore sanitario
della Direzione Regionale per la Sperimentazione della Rete
Ospedaliera di Milano.
Dal 2000 ad oggi è Commissario Straordinario dell’Istituto
di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Istituto Nazionale
Neurologico “Carlo Besta” di Milano.
È autore di numerosissime pubblicazioni, tra cui molteplici
monografie, su temi di igiene e medicina del lavoro e di
organizzazione sanitaria.
Direzione
Generale
Commissario Straordinario: Graziano Arbosti
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ UFFICI IN STAFF
tel 02 23942 310 o 312
fax 02 23942 531
dirgen@istituto-besta.it
Comunicazione e URP
Ufficio Stampa
Controllo di gestione
Qualità e Accreditamento
Formazione e didattica
■ STAFF DI DIREZIONE
Gilda Nuzzolo – coordinatore
Alessandra Marasca
Maria Teresa Pisani
Paola De Vizzi
37
VICECOMMISSARI
UFFICIO STAMPA
Responsabile:
Enrica Alessi
■ RIFERIMENTI GENERALI
CONTROLLO DI GESTIONE
Responsabile:
Cinzia Desti
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 715 o 553
fax 02 23942 531
CdG@istituto-besta.it
Luigi Pignataro
Rosanna Salvatore
FORMAZIONE
AGGIORNAMENTO
E DIDATTICA
Responsabile:
Angelo Sghirlanzoni
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 547
fax 02 70638217
formazione@istituto-besta.it
Daniela Ferri
Manuela Bloise
QUALITÀ E
ACCREDITAMENTO
Responsabile:
Danilo Croci (settembre
2003 – luglio 2004)
Cesare Candela (da agosto
2004)
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 373
qualita@istituto-besta.it
Rosa Angela Giuffrida
Manuela Rosiglioni
Chiara Sarati
SERVIZIO PREVENZIONE
E PROTEZIONE
Responsabile:
Francesco Frigerio
(Fondazione “Salvatore
Maugeri” di Pavia)
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 373
sicurezza@istituto-besta.it
Francesca Andreetta
Dario Caldiroli
Salvatore Castorina
Elena Corsini
Vittorio Cucchi
Elio D’Onofrio
Laura Fariselli
Teresa Longo
Chiara Sarati
Il Vice Commissario, nominato dal Ministro della Salute, esercita le funzioni vicarie e sostituisce il Commissario
Straordinario, nel caso di assenza o impedimento, in tutte le sue funzioni compresa la rappresentanza legale dell’Istituto.
■ VICE COMMISSARIO:
STEFANIA BARTOCCETTI
Giornalista e libera
professionista dal 1980 al
2000 è stata consulente di
impresa per le relazioni
esterne nel settore chimico,
aziende del Gruppo
Montedison, sia in Italia che
all’estero e successivamente consulente del Gruppo
Aeronautica Macchi con compiti di coordinamento delle
attività delle società consociate. Dal dicembre 2002 è Vice
Commissario Straordinario dell’Istituto Nazionale
Neurologico “C. Besta” di Milano con compiti per la
definizione delle linee strategiche e di intervento in ambito di
rapporti con il volontariato. Tra i suoi incarichi istituzionali è
membro del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda
Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e del
Pio Albergo Trivulzio di Milano presso il quale, oltre alla
creazione della Consulta del Volontariato, ha promosso la
■ VICE COMMISSARIO:
MARIO CARLETTI
Laureato in Medicina e
Chirurgia presso l’Università
degli Studi di Pavia e
Specializzato in Medicina
dello Sport, Ortopedia e
Traumatologia, Medicina
Aeronautica e Spaziale
È stato Direttore Sanitario dell'Ambulatorio di Medicina
Sportiva e componente del Comitato di Consulenza
costituzione del Comitato Pari Opportunità, che presiede.
Dal maggio 2002 è membro effettivo della Commissione
Nazionale “Salute Donna” istituita presso il Ministero della
Salute. La sua attività è contraddistinta dall’impegno sociale:
nel 1992 fonda l’associazione di volontariato TELEFONO
DONNA - www.telefonodonna.it - centro di ascolto, di
accoglienza, di assistenza specialistica per le donne e le
famiglie in difficoltà ed è ideatrice della rete “sportelli rosa” –
www.sportellirosa.it - nella Regione Lombardia, per
promuovere la partecipazione femminile nel mondo del
lavoro, così come la relativa espansione a livello Europeo.
È inoltre promotrice dell’iniziativa “Mamma Sicura” –
www.mammasicura.it - istituita presso l’Azienda Ospedaliera
Macedonio Melloni per aiutare le donne a vivere serenamente
l’esperienza della maternità così come della creazione, e della
naturale gestione, dell’asilo nido aziendale per i figli dei
dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
Oftalmico di Milano.
È autrice di diversi articoli e pubblicazioni tra cui “Penelope
non abita più qui “ Editore Sperling e Kupfer.
Scientifica dell'Istituto di Medicina Sociale. Esperto
di Gabinetto per il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali è Vice Commissario Straordinario dell'Istituto
Nazionale Neurologico "C.Besta" dal 2002.
Professore a contratto in Fisiologia Umana presso
le Università degli Studi di Pavia, Insubria di Varese, Scuola
di Specialità di Medicina dello Sport.
È Membro della Commissione per le politiche sanitarie
in materia di Disabilità del Ministero della Salute e
Membro della Commissione Interministeriale sullo
sviluppo e l'impiego delle tecnologie per l'informazione
delle categorie deboli.
UFFICI IN STAFF
COMUNICAZIONE e URP:
Responsabile:
Monica Cremonesi
38
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
Ufficio Comunicazione e Relazioni
con il Pubblico
Sportello: lunedì – venerdì: 9.30-12.30
tel 02 23942 292
fax 02 70638217
urp@istituto-besta.it
web@istituto-besta.it
comunicazione@istituto-besta.it
Segreteria telefonica 24 ore su 24
Monica Cremonesi:
cremonesi@istituto-besta.it
Livia Malesani
Patrizia Meroni:
meroni@istituto-besta.it
tel 349.0795766
ealessi@istituto-besta.it
ufficiostampa@istituto-besta.it
Consulenti esterni della
Fondazione“S. Maugeri”
di Pavia
39
Ferdinando Cornelio si è laureato presso l’Università degli
Studi di Milano nel 1964 e si è specializzato in Malattie
Nervose e Mentali presso l’Università degli Studi di Milano
nel 1964. Negli anni ’70 e ’71 è stato fellow presso l’N.I.H di
Bethesda in neurologia e neuroimmunologia. Negli anni ’80
è stato Professore di Neurobiologia presso il Neurological
Institute della Columbia University.
Il suo ambito culturale e di ricerca è stato a lungo orientato
alle malattie neuromuscolari e autoimmuni. In Istituto è stato
Direttore Sanitario dal 1990 al 1993; dal 1984 Direttore della
U.O. Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia,
Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche fino al
2002. Nel novembre 2002 è stato nominato Direttore
Scientifico. Il suo impegno è particolarmente orientato in vari
ambiti scientifici e gestionali tra cui: l’affermazione e lo
sviluppo del concetto “traslazionale” della ricerca che vede
l’integrazione e la stretta collaborazione fra clinica, ricerca e
sperimentazione, l’inserimento in rete a livello nazionale ed
internazionale come strumento di orientamento e di
razionalizzazione della ricerca con particolare attenzione alla
ricaduta sul paziente, l’innovazione gestionale in ambito
sanitario e lo sviluppo di nuovi parametri per la valutazione
dei risultati scientifici. Tali priorità di azione lo vedono
componente di diverse Commissioni Ministeriali e società
scientifiche fra cui la FISM (Federazione delle Società Medico
Scientifiche). E` presidente dell’International Myasthenia
Gravis Foundation (IMG).
cornelio@istituto-besta.it
Direzione
Scientifica
Direttore: Ferdinando Cornelio
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria del Direttore: Loredana Vincenzi
tel 02 23942355; fax 02 2363973 dirsci@istituto-besta.it
Segreteria scientifica: Donatella Panigada tel 02 23942498
fax 02 2363973 panigada@istituto-besta.it
■ STAFF
•Vice Direttore Scientifico:
Roberto Spreafico, spreafico@istituto-besta.it
• Assistenti amministrativi:
Donatella Panigada, panigada@istituto-besta.it
Loredana Vincenzi, dirsci@istituto-besta.it
■ COLLABORATORI AMMINISTRATIVI
Anna Maria Callipo, acallipo@istituto-besta.it
Elena Gobbi, egobbi@istituto-besta.it
■ ASSETTO ORGANIZZATIVO
Salute Pubblica e Disabilità
Responsabile Matilde Leonardi
Clinical Trial Center
Responsabile Guido Storchi
Biblioteca Scientifica
Responsabile Saba Motta
Direzione Scientifica
Direttore: Ferdinando Cornelio
Neuroepidemiologia
Responsabile Graziella Filippini
41
NEUROEPIDEMIOLOGIA
Responsabile: Graziella Filippini; gfilippini@istituto-besta.it
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
• Ambulatorio di Epidemiologia Clinica:
Graziella Filippini venerdì ore 9-13.
Alessandra Solari giovedì ore 9-13.
• Prenotazione visite al CUP: tel 02 70631911
• Disdette appuntamenti: tel 02 70638362
■ STAFF
Dirigenti medici
Alessandra Solari, solari@istituto-besta.it
Assistente Tecnico
Mariangela Farinotti, farinotti@istituto-besta.it
Borsisti
Chiara Falcone, cfalcone@istituto-besta.it
Giuseppina Ferrari
Rita Farina: ritafarina@istituto-besta.it
Consulenti
Davide Radice
Liliana Coco
Maura Moggia
Roberta Lovati
Gabriella Cazzaniga: gcazzaniga@istituto-besta.it
Specializzandi
Lucia Atzeni
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Linee guida e percorsi diagnostici e terapeutici
tel 02 23942381
Graziella Filippini, gfilippini@istituto-besta.it
Chiara Falcone, cfalcone@istituto-besta.it
• Outcome Research
tel 02 23942391
Alessandra Solari, solari@istituto-besta.it
Giuseppina Ferrari, Davide Radice
• Gruppo Cochrane Sclerosi Multipla tel 02 23942201
mscrg@istituto-besta.it
Liliana Coco, Review Group Coordinator
Maura Moggia, Trials Search Coordinator
• Registro Tumori del sistema nervoso tel 02 23942381
Mariangela Farinotti, farinotti@istituto-besta.it
Rita Farina, ritafarina@istituto-besta.it
Lucia Atzeni
• Epidemiologia delle malattie rare tel 02 23942201
Roberta Lovati
Gabriella Cazzaniga, gcazzaniga@istituto-besta.it
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Linee Guida e Percorsi Diagnostico-Terapeutici
È interesse prioritario dei pazienti, del sistema sanitario e
42
della società nel suo complesso che le migliori conoscenze
scientifiche siano rapidamente trasferite dalla ricerca alla
pratica clinica e poi applicate. Le linee guida e i percorsi,
oltre a rappresentare uno strumento di aiuto ai medici e agli
operatori sanitari per prendere decisioni diagnostiche e
terapeutiche appropriate, sono uno strumento di
autovalutazione dell’attività e di verifica dei risultati
conseguiti in rapporto alle risorse impiegate. Essi forniscono
anche la base più adeguata per migliorare l’informazione al
paziente e alla famiglia.
Sono stati definiti i metodi e gli schemi necessari alla
costruzione o all’adattamento di percorsi clinici le cui
raccomandazioni siano basate sulle migliori evidenze derivate
dalla ricerca clinica e di base. La metodologia adotta i criteri
del “Piano Nazionale Linee Guida” con integrazioni derivate
dai criteri proposti da un gruppo internazionale di esperti. Le
fasi principali del progetto e gli strumenti utilizzati per la
formulazione delle raccomandazioni sono i seguenti:
Fase 1. Definizione del problema e formulazione dei quesiti a
cui il percorso, o la linea guida, intende rispondere.
Fase 2. Definizione delle caratteristiche dei pazienti in studio
e scelta degli outcomes principali.
Fase 3. Ricerca di linee-guida, revisioni sistematiche e studi
primari mediante alberi di ricerca ad hoc da applicare a
banche dati informatizzate (MEDLINE, EMBASE,
CINHAL), Cochrane Library, siti web (NICE, AHRQ,
NGC, SIGN) e ricerca manuale degli articoli sull’argomento
in studio.
Fase 4. Estrazione dei dati dagli studi/documenti selezionati
e valutazione critica della loro validità scientifica e clinica
utilizzando gli strumenti AGREE per le linee-guida,
QUORUM per le revisioni sistematiche, CONSORT per i
trial clinici, e STARD per gli studi primari di diagnosi.
Fase 5. Sintesi statistica dei dati disponibili e interpretazione
dei risultati.
Fase 6. Formulazione delle raccomandazioni per la diagnosi o
il trattamento.
Fase 7. Implementazione delle raccomandazioni all’interno
dell’Istituto e pubblicazione di articoli scientifici.
Fase 8. Verifica dei risultati della implementazione delle
raccomandazioni e loro aggiornamento.
Sono state prodotte le seguenti raccomandazioni:
• Percorso per la prevenzione delle complicanze post
rachicentesi diagnostica. Gruppo di studio GLAM e
Direzione Sanitaria Istituto.
• EFNS guideline on treatment of multiple sclerosis
relapses. Società certificante: European Federation of
Neurological Societies (EFNS). Task force members:
F.Sellebjerg (chairman), G.Filippini e Gruppo Europeo
Multidisciplinare.
• Percorso clinico diagnostico e terapeutico per la miastenia
gravis (in corso). Gruppo di studio: C.Antozzi
(responsabile), G.Filippini, C.Politi, C.Falcone,
A.Rigamonti e R.Mantegazza.
• EFNS guideline on the diagnosis and management of
dystonia (in corso). Società certificante: European
Federation of Neurological Societies (EFNS). Task force
members: A. Albanese (chairman), G. Filippini, M.
Savoiardo e Gruppo Europeo multidisciplinare.
Outcome Research
Le misure di outcome centrate sul paziente, ed in particolare
gli strumenti di qualità della vita associata allo stato di salute
nelle persone con sclerosi multipla, rappresentano un settore
di interesse prioritario. In tal senso si ascrivono la messa a
punto dell’edizione italiana del Multiple Sclerosis Quality of
Life-54 (MSQOL-54), e del Chicago Multiscale Depression
Inventory.
L’unità coordina sul piano metodologico trial clinici, in
particolare relativi ad interventi non farmacologici e
nell’ambito delle malattie rare, settori della ricerca
tradizionalmente “orfani” per stima di efficacia degli
interventi. Nell’anno 2004 è stata stimata la riproducibilità
intra ed interosservatore delle seguenti misure di outcome:
scala di funzionalità della distonia di torsione nella
popolazione pediatrica (in collaborazione con Dott. N.
Nardocci, UO Neuropsichiatria Infantile); Overall Disability
Sum Score, 9-hole-peg test, cammino temporizzato (10
metri), e forza distale valutata mediante dinamometro nei
pazienti affetti da neuropatia ereditaria di Charcot-MarieTooth (in collaborazione con Dr. D. Pareyson, UO
Biochimica e Genetica).
L’unità ha effettuato l’analisi statistica di marcatori biologici
di pazienti affetti da Malattia di Huntington ed altre malattie
da “espansione” genetica (in collaborazione con Dr. S. Di
Donato, UO Biochimica e Genetica). Nello stesso anno
l’unità ha partecipato alle seguenti sperimentazioni cliniche:
Trial clinico multicentrico randomizzato controllato in
doppio cieco di efficacia del fenilbutirrato nell’atrofia
muscolare spinale II, III (principal investigator Dr. E.
Mercuri, Hammersmith Hospital Imperial College London,
UK); Trial randomizzato controllato multicentrico in doppio
cieco con acido ascorbico verso placebo nel trattamento della
malattia di Charcot-Marie-Tooth tipo 1 (principal
investigator Dr. D. Pareyson).
Gruppo Cochrane Sclerosi Multipla
La Struttura Organizzativa Semplice (SOS) di
Neuroepidemiologia è la Base Editoriale del gruppo
Cochrane Sclerosi Multipla (MSCRG) il cui coordinamento
scientifico è affidato alla dr.ssa G. Filippini. È l’attività più
importante della SO a livello internazionale per la rilevanza
delle pubblicazioni scientifiche e per l’attività formativa a
livello nazionale ed europeo. Il gruppo Cochrane Sclerosi
Multipla ha lo scopo di produrre e diffondere revisioni
sistematiche aggiornate che riguardano l’efficacia e la
sicurezza dei trattamenti farmacologici e riabilitativi utilizzati
nella sclerosi multipla. La sua Base Editoriale è nella Unità di
Neuroepidemiologia ed è composta da 8 editori
internazionali che offrono un ambito di costante confronto
sui metodi e i risultati. Le revisioni sistematiche sono il
modo più efficace per esaminare e sintetizzare le prove di
efficacia della ricerca clinica. Esse vengono utilizzate dai
clinici e dai pazienti come aiuto per prendere decisioni
informate e dai clinici come punto di partenza per definire
priorità di ricerca. Le revisioni prodotte dal Gruppo sono 11
e sono pubblicate su un database elettronico chiamato
Cochrane Library che viene distribuito sia su CD-ROM sia
su web (www.cochrane.org). Nel corso del 2004 sono state
pubblicate sulla Cochrane Library 6 revisioni sistematiche
riguardanti trattamenti immunosoppressori o
immunomodulanti (Glatiramer acetate; Mitoxantrone;
Metotrexate; Plasma exchange), sintomatici (Prostaglandin
E1 for treatment of erectile dysfunction) e riabilitativi
(Exercise therapy) e sono stati pubblicati i protocolli di
ricerca di altre dodici revisioni che sono attualmente in fasi
diverse del processo editoriale. Il gruppo MSCRG è
operativo nei progetti:
• Progetto Unione Europea “Marie Curie Conferences and
Training Courses” (Contract MSCF-CT 2004-013289)
• Master di I° e II° livello delle Università degli Studi di
Milano, Università di Modena e Reggio Emilia
• Corsi ECM a livello nazionale.
Graziella Filippini collabora con il Diagnostic Reviews
Working Group, un nuovo programma della Collaborazione
Cochrane sulle Revisioni sistematiche di accuratezza dei test
diagnostici. Nel 2004 è iniziata la preparazione del
“Diagnostic Reviewers’ Handbook” la cui pubblicazione è
prevista per l’autunno 2005.
■ IL REGISTRO TUMORI DEL SISTEMA NERVOSO
Il Registro dei Tumori del Sistema Nervoso (SN), attivo dal
Gennaio 1997, ha l’obiettivo di raccogliere dati riguardanti
la diagnosi e la cura di questi tumori al fine di migliorare
l’assistenza medica e chirurgica ai malati. Più di 1000
pazienti con diagnosi di tumore del SN vengono ricoverati
ogni anno presso il nostro Istituto. Il Registro include tutti i
tumori del SN, maligni o benigni, primitivi o secondari,
dell’età adulta e pediatrica, ricoverati in Istituto dal 1
gennaio 1997 (degenza ordinaria e di day-hospital). È
l’unico registro ospedaliero dei tumori del SN esistente sul
territorio nazionale. Il Registro Tumori, con il suo
collegamento con i data-base delle altre U.O. dell’Istituto,
ed il costante aggiornamento dei dati, permette la
costruzione di casistiche omogenee e complete per ogni tipo
di ricerca: trials clinici, studi di prognosi, percorsi
diagnostico-terapeutici, ricerca genetica e analisi dei costi. Il
Registro Tumori è punto di riferimento in Istituto per
l’approccio multidisciplinare alla ricerca sui tumori del
sistema nervoso e promuove il trasferimento dei risultati
dalla ricerca di base alla pratica clinica. L’analisi dei dati del
Registro permette inoltre di generare ipotesi per linee di
ricerca successive. Al 31 Dicembre 2004 il Registro tumori
ha incluso 6751 casi in una banca dati con le seguenti
sezioni: dati anagrafici; esami radiologici; trattamenti
neurochirurgici, chemioterapici, radioterapici; diagnosi
istologica o radiologica; dati di follow-up e di sopravvivenza.
43
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Prof. Peter Boyle, Direttore, International Agency for
Research on Cancer (IARC), Lione - FRANCIA
• Prof. Alessandro Liberati, Direttore, Centro Cochrane
Italiano, Milano - ITALIA
• Dr. Patric Maisonneuve, Laboratorio di Epidemiologia,
Istituto Europeo di Oncologia, Milano – ITALIA
• Prof. Paolo Crosignani, Laboratorio di Epidemiologia,
Registro Tumori della Provincia di Varese, Istituto
Nazionale dei Tumori, Milano - ITALIA
• Dr. Paola Mosconi, Dipartimento di Oncologia, Istituto
di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano - ITALIA
• Prof. Antonio Gambini, Direttore Istituto di Statistica,
Università di Genova, Genova - ITALIA
• Dr. Giuliano Masiero, MecoP, Istituto di Microeconomia
ed Economia Pubblica, Università della Svizzera del Sud,
Lugano - SVIZZERA
• Dr. E. Mercuri, Hammersmith Hospital Imperial College
London - GRAN BRETAGNA
• Dr. M. Tamburini, Direttore UO di Psicologia, Istituto
Nazionale per la Cura dei Tumori, Milano – ITALIA
• AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Sede
Nazionale, Genova - ITALIA
• AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale
Amiotrofica, Sede Nazionale, Novara - ITALIA
■ EDITORS GRUPPO COCHRANE
• Dr. Bernard M.J. Uitdehaag, Dipartimento di Neurologia,
VU University Medical Centre
Amsterdam - OLANDA
• Dr. Silvana Simi, CNR, Istituto di Fisiologia Clinica, Area
della ricerca, Pisa – ITALIA
• Prof. George P.A. Rice, Clinical Neurological Sciences,
Università Western Ontario London Ontario – CANADA
• Prof. George Ebers, Professore Neurologia Clinica,
Università di Oxford, Oxford – GRAN BRETAGNA
• Dr. Roberto D'Amico, Dipartimento di Oncologia ed
Ematologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena – ITALIA
• Prof. Dean Marko Wingerchuk, Mayo Clinic Scottsdale,
Dipartimento di Neurologia, Scottsdale, NUOVA
ZELANDA
• Prof. Sten Fredrikson, Karolinsha Institute NEUROTEC,
Stoccolma – SVEZIA
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Graziella Filippini
• Corso “Neuroepidemiologia”, Scuola di Specializzazione
in Neurologia,Università Vita e Salute. Istituto S.Raffaele
Milano.
• Master “Metodologia delle revisioni Sistematiche in
Campo Medico e Sanitario”. Università degli Studi di
Milano.
• Corso “La metodologia degli studi clinici controllati”.
Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università degli Studi di
Milano-Bicocca.
• Corso “Introduzione alla Evidence Based Neurology”.
Università degli Studi del Piemonte Orientale. Novara.
• Corso “Le revisioni sistematiche in campo diagnostico”.
Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università degli Studi di
Firenze.
• Corso ” Neuroepidemiologia dei disturbi del movimento”.
Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università Cattolica,
Roma.
• Corso “Decidere in medicina: come valutare un trial
terapeutico”. Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università
degli studi di Foggia.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Saccardi R, Mancardi GL, Solari A, Bosi A, Bruzzi P, Di
Bartolomeo P, Donelli A, Filippi M, Guerrasio A, Gualandi
F, La Nasa G, Murialdo A, Pagliai F, Papineschi F, Scappini
B, Marmont AM. Autologous HSCT for severe progressive
Multiple Sclerosis in a multicenter trial: impact on disease
activity and quality of life. Blood. 2004;8:3205-16
2. Munari LM, Filippini G. Lack of evidence for use of
glatiramer acetate in multiple sclerosis. Lancet Neurol 2004;
3(11):641.
3. Mueller BA, Nielsen SS, Preston-Martin S, Holly EA,
Cordier S, Filippini G, Peris-Bonet R, Choi N. Household
water source and the risk of childhood brain tumours: results of
the SEARCH International Brain Tumor Study. Int J
Epidemiol 2004;33(6):1209-16.
4. Cordier S, Monfort C, Filippini G, Preston-Martin S,
Lubin F, Mueller BA, Holly EA, Peris-Bonet R, McCredie
M, Choi W, Little J, Arslan A. Parental exposure to polycyclic
aromatic hydrocarbons and the risk of childhood brain tumors:
The SEARCH International Childhood Brain Tumor Study.
Am J Epidemiol 2004; 159(12): 1109-16.
5. DiMeco F, Li KW, Casali C, Ciceri E, Filippini G, Broggi
G, Solero CL. Meningiomas invading the superior sagittal
sinus: surgical experience in 108 cases. Neurosurgery
2004;55(6):1263-74.
44
SALUTE PUBBLICA, DISABILITÀ E ICF
Responsabile: Matilde Leonardi; leonardi@istituto-besta.it
■ STAFF
Collaboratore psicologo
Alberto Raggi: araggi@istituto-besta.it
Collaboratore amministrativo
Anna Moiana: amoiana@istituto-besta.it
Marina Marino
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Ricerca internazionale e partecipazione al VI programma
Quadro di Ricerca Europea
Nel corso del 2004 si è consolidato il lavoro di
coordinamento e di sviluppo della strategia di Istituto a
livello dell’Unione Europea svolto dalla Direzione
Scientifica. L’attività è stata caratterizzata dalla
partecipazione a diversi meetings proposti dalla
Commissione Europea e dal Ministero della Salute per
sviluppare la strategia nazionale di ricerca. La creazione di
numerosi contatti con diversi uffici a Bruxelles e con
l’ufficio internazionale della Regione Lombardia ha
permesso all’Istituto di consolidare la sua immagine a livello
della ricerca europea. Numerosi ricercatori hanno vinto
progetti europei e questo risultato è stato riportato in
maniera costante al Ministero della Salute.
Progetto Sanità pubblica, disabilità e ICF
Nell’area della ricerca sulla disabilità, il 2004 ha visto il
consolidamento e l’ampliamento del lavoro impostato negli
anni precedenti dalla Direzione Scientifica ed un
rafforzamento della linea di ricerca in questo settore che,
grazie alla Classificazione ICF (Classificazione
Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della
Salute) dell’OMS, di cui l’Istituto, tramite Matilde
Leonardi, è promotore a livello nazionale, sta diventando un
settore molto rilevante. L’area della Sanità Pubblica e
Disabilità ha assunto un ruolo molto importante nella
strategia dell’Istituto, dato che il rapporto con la società
civile e l’aspetto traslazionale della ricerca trova in questo
nuovo settore di espansione il suo naturale sbocco.
La collaborazione dell’Istituto con molti partner nell’ambito
delle amministrazioni pubbliche, enti di ricerca nazionali,
organizzazioni di pazienti, università e settori dell’industria,
ha portato questo ambito di ricerca a buoni risultati e
garantisce un confronto che è molto utile anche per lo
sviluppo della ricerca di base.
Collaborazione con European Brain Council: verso il VII°
Programma Quadro
Nel 2004 la dr.ssa Leonardi ha proseguito la collaborazione
con EBC, European Brain Council, instaurata nel 2003, e
finalizzata alla preparazione delle linee indicative per il VII°
Programma Quadro di Ricerca Europea nell’ambito delle
neuroscienze. Il lavoro sul Burden of Brain Disorders in
Europe, pubblicato da Olesen e Leonardi nel 2003, è servito
da supporto allo sviluppo di linee di ricerca sulle malattie del
sistema nervoso centrale. Nel 2004 si è impostata inoltre la
preparazione di un EBC Consensus Document sul Brain, da
presentare alla DG Research come supporto scientifico
all’identificazione di aree di ricerca nel settore delle
neuroscienze
WHO –ICF children and Youth Version
Come co-chair della WHO International Group on Children
and Disability, la dr.ssa Leonardi ha partecipato alla
preparazione e definizione della ICF Children and Youth
version. Il lavoro di field trial internazionale è partito nel 2004
e ha visto l’Istituto tra i centri che hanno partecipato al lavoro
di testing e validazione della ICF Children, delle ICF
Children Checklists e degli ICF Children and Disability
Questionnaire. Il testing in Istituto è stato eseguito presso la
U.O. di Neurologia dello Sviluppo, in collaborazione con la
dr.ssa Daria Riva. Nell’ambito di questa ricerca l’Istituto Besta
(dr.ssa Leonardi) con l’IRCCS Nostra Famiglia (Dott.
Martinuzzi), l’NGO Educaid e al Governo Macedone ha
organizzato un corso di formazione su ICF in Macedonia
(Skopje) per tutti i responsabili nazionali dell’area pediatrica e
di neuropsichiatria infantile.
Sempre nell’ambito di questa area di ricerca è stato condotto
un field trial in Zambia presso l’Ospedale Mtendere di
Chirundu, dove a un campione di bambini sono stati
somministrati gli ICF Children Questionnaires. I risultati di
queste ricerche sono stati inviati all’OMS per l’analisi dei dati.
MHADIE (Measuring Health and Disability in Europe:
supporting policy development)
Nel corso del 2004 l’Istituto ha vinto e ottenuto dalla
Commissione Europea il finanziamento del progetto
MHADIE, che partirà a gennaio 2005 e sarà coordinato
dall’Istituto stesso, nella persona della dr.ssa Leonardi.
Il progetto è una “coordination action” della durata
triennale, che vede la partecipazione di 16 partners di 11
paesi europei, (tra cui l’OMS e EFNA e Regione
Lombardia), e si propone di dimostrare la fattibilità e
l’utilità del modello ICF nella misurazione della disabilità,
nell’intento di produrre per la Commissione Europea
direttive politiche e linee guida per armonizzare le fonti di
dati già esistenti con tale modello, e per sviluppare politiche
per la disabilità basate sul modello biopsicosociale di ICF.
Progetto FSE Dis….abilità
In questo progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo,
l’Istituto ha collaborato con il Politecnico di Milano, il
CEFRIEL, l’IRCCS Medea di Bosisio Parini, alla
realizzazione di una piattaforma tecnologica che consenta a
persone affette da disabilità di accedere e fruire di servizi via
web, ai fini di un più efficace inserimento nel mondo del
lavoro. Il Besta ha testato e validato, in un campione
significativo di pazienti, un modello di interfaccia accessibile
(HARMONIA) prodotto e sviluppato da CEFRIEL, e ha
45
testato WHISPER, un mouse nasale sviluppato dal
Politecnico. I risultati della ricerca sono stati presentati
presso l’Assolombarda in una conferenza presieduta dal
Ministro del Welfare. La relazione finale del progetto è stata
pubblicata e distribuita in occasione della conferenza.
Progetto ICF in Italia: ICF e Politiche del lavoro.
Il progetto, affidato per la parte esecutiva dal Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali a ItaliaLavoro in
collaborazione con il DIN, si è concretizzato con seminari di
presentazione nelle diverse aree del Paese e la realizzazione di
corsi di formazione sulla classificazione ICF e sulle possibilità
di utilizzo nei contesti lavorativi, nonché corsi di formazione
per i formatori. Il progetto prevede una fase di
sperimentazione con ICF estesa all'intero processo
dell'integrazione lavorativa delle persone con disabilità, che si
sta realizzando presso i Servizi per l'impiego in alcune
province italiane.(www.welfare.gov.it/icf ).
L’Istituto Besta è uno dei centri di formazione sulla
classificazione ICF e ha collaborato con il DIN per lo
sviluppo del materiale di formazione per i corsi. La dr.ssa
Leonardi, in qualità di esperto, è il coordinatore scientifico e
WHO liaison del progetto ICF in Italia.
Progetto Volontariato e disabilità in Italia: la definizione dei
bisogni di cura e l’identificazione dei percorsi socio-sanitari
con il linguaggio dell’ICF
Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, è nato dalla
collaborazione tra il team “Progetto Disabilità” della
Direzione Scientifica dell’Istituto ed il Disability Italian
Network. Si propone di promuovere l’utilizzazione, da parte
delle Associazione di volontariato italiane, della
“Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute” (ICF) dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, e degli strumenti collegati, nei
processi di valutazione e autovalutazione dei bisogni e del
funzionamento delle persone con disabilità, con prevalente
attenzione per le persone con malattie neurologiche, e nella
definizione dei percorsi di care.
Progetto Disability Management delle patologie
neurodegenerative
Il progetto, a cui la Direzione Scientifica partecipa
unitamente all’ISPESL, alla Fondazione Don Gnocchi e alla
Fondazione Maugeri, ha ottenuto il finanziamento del
Ministero della Salute. Nell’ambito del progetto, di cui la
dr.ssa Leonardi è responsabile scientifico per il Besta, compito
dell’Istituto è collaborare alla definizione di protocolli per la
valutazione dei requisiti organizzativi e strutturali degli
ambienti lavorativi in cui si devono inserire o reinserire
persone con disabilità da patologia neurodegenerativa,
contribuire al lavoro di definizione delle metodologie di
valutazione delle capacità funzionali delle persone con
disabilità da patologia neurodegenerativa, organizzare un
incontro con le associazioni dei pazienti neurologici e con i
referenti medici - specialisti e di base - e sociali, per discutere e
presentare l’applicazione dei percorsi di inserimento o
reinserimento lavorativo identificati dal progetto, ed infine
riportare i risultati e le raccomandazioni del meeting anche al
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
46
Progetto ICF in Neurologia: Funzionamento e Disabilità
nella Miastenia
Il progetto, di durata pluriennale, rappresenta la prima
applicazione clinica della Classificazione ICF alla neurologia
e viene svolto all’interno delle diverse unità operative
dell’Istituto Besta, in collaborazione tra il gruppo di ricerca
della Direzione Scientifica e i clinici. Lo scopo è quello di
disegnare e descrivere i profili di funzionamento e disabilità
delle persone con patologie neurologiche, allo scopo di
effettuare un confronto fra condizioni differenti,
evidenziandone similarità e punti di diversità. La prima
condizione neurologica su cui è stato condotto lo studio è la
Miastenia Gravis, una patologia per il trattamento della
quale l’Istituto è all’avanguardia in Italia e nel mondo.
Collaborazione con DIN, Disability Italian Network
Nel 2004 è proseguita la collaborazione con il DIN,
Disability Italian Network, Associazione non-profit per la
formazione, lo sviluppo e la diffusione in Italia della
Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute (ICF) e degli strumenti ICF
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui la dr.ssa
Leonardi è stata tra i soci fondatori nel 2003. Il nucleo
direttivo del nuovo DIN è composto da esperti che hanno
seguito tutto il lavoro di e su l’ICF svolto in Italia a partire
dal 1998 e che svolgono attività diverse, ma caratterizzate
dalla possibilità di sviluppare la “rivoluzione culturale”
promossa dall’ICF nel settore della salute e della disabilità.
Collaborazione con Associazioni di Pazienti: FIAN, Federazione Italiana Associazioni Neurologiche
Nell’ottobre 2004 la dr.ssa Leonardi è stata coordinatore
scientifico della FIAN per l’organizzazione di tavole rotonde
nell’ambito del convegno nazionale della SIN, Società
Italiana di Neurologia (“La famiglia della persona con
malattia neurologica: problemi e prospettive in un’Italia
divisa in Regioni”; “Etica e genetica in neurologia: dalla
parte del paziente”; “Aiutare a vivere, aiutare a morire:
dolore, sofferenza, morte e speranza in neurologia”).
Consulenza FISD (Federazione Italiana Sport Disabili)
La consulenza espletata per la FISD ha previsto quanto
segue: la costituzione di un gruppo di esperti nazionali
(membri qualificati dell’AIRIM – Associazione Italiana per
il Ritardo Mentale) e internazionali (esperti INAS FID e
psicologi esperti in problemi di sviluppo e ICF) da
affiancare al centro studi FISD nella ricerca di un modello di
accesso che stabilisca più precisi criteri di valutazione del
ritardo mentale nel contesto sportivo; la proposta di un
protocollo che la FISD possa adottare per un progetto pilota
e proporre a livello nazionale ed internazionale;
l’identificazione di centri interessati alla sperimentazione del
modello. Nel 2004 è stata espletata la formazione di
operatori selezionati dalla FISD sul corso base e sul corso
avanzato proposti dal Disability Italian Network.
Il progetto vedrà il suo completamento in concomitanza con
la pubblicazione per l’Italia delle linee guida sulla nuova
classificazione del ritardo mentale prodotte dell’AAMR
(American Academy for Mental Retardation)
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• OMS, Measurement and Health Information Systems,
Ginevra
• OMS, DAR (Disability and Rehabilitation), Ginevra
• Unione Europea, DG Employment and Disability, DG
Research
• Centri di ricerca in 35 Paesi come coordinatrice
internazionale della WHO-ICF Children and Youth
Working Group
• Con centri di neurologia e neuroscienze in tutta Europa
per progetti mirati alla preparazione del 7 programma
quadro di ricerca come membro dell’ European Brain
Council
• 20 centri di ricerca nazionali come membro del Disability
Italian Network
• Unione Europea come membro di una commissione di
esperti su “ Environment e Neurodevelopmental disorders”
• Gruppo di studio della SIN su Bioetica e cure palliative
• Centro di bioetica Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano
• FIAN (Federazione Italiana Associazioni Neurologiche)
con ruolo di vicepresidente
■ ORGANIZZAZIONE DI CORSI
Nell’ambito della attività di promozione di una nuova
cultura della disabilità, numerose attività informative
(congressi, meeting, seminari) sono state organizzate con
organizzazioni di pazienti per presentare l’ICF in tutte le
Regioni Italiane.
Nel novembre 2004 si è tenuto un corso ICF con
l’attribuzione di crediti, (Corso Base: 6 per medici, 7 per
fisioterapisti; Corso Avanzato: 21 crediti per medici e
fisioterapisti).
In collaborazione con il Dr Martinuzzi, della Nostra
Famiglia di Conegliano Veneto, e nell’ambito del progetto
di ricerca “Disabilità” dell’Istituto, la dr.ssa Leonardi ha
organizzato un corso ICF a Skopje (Macedonia).
Docenze Universitarie
• Docente a contratto presso il Corso di Perfezionamento in
Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
• Docente a contratto presso l’Università degli Studi di
Ancona, Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e
Riabilitazione, III anno, “Metodologie e tecniche di
classificazione e valutazione della Disabilità”
• Docente presso il Corso Master di II livello sui Disturbi
del Movimento, Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano e Istituto Neurologico C. Besta
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Leonardi M., Francescutti C.: The “ICF in Italy project” and
the activities of the Disability Italian Network; WHO, limited
distribution
2. S. Redaelli, M. Leonardi, A. Pessina: Invisibile diseases and the
doctor-patient relationship. J Headache Pain (2004) 5:209-211
3.Leonardi M. ICF short version editor; Italian version;
Erickson Edizioni, Trento, 2004
4. Martinuzzi A., Leonardi M. The international classification of
functioning, disability and health (ICF) as a planning tool for the
multiprofessional team in neurorehabilitation. Neurol Sci;
(2004) 25 S: S595-596
5. Leonardi M. Colombetti E. Musio A., Redaelli S., Pessina
A.: Pain, suffering, and some ethical issues in neuroscience
research; J Headache Pain (2004) 5: 162 - 164
CLINICAL TRIAL CENTER
Responsabile: Guido Storchi; gstrochi@istituto-besta.it
Istituto nel 2001, il Clinical Trial Center è una struttura
organizzativa indipendente nell’ambito della Direzione
Scientifica. Ne è Responsabile il Dott. Guido Storchi,
Neurologo, in precedenza per molti anni Direttore Medico
e della Ricerca Clinica presso diverse Aziende
Farmaceutiche multinazionali. Il Centro è responsabile, in
collaborazione con le Divisioni Cliniche, della gestione e del
coordinamento delle attività di Sperimentazione Clinica che
si svolgono in Istituto; assicura la funzione di “trial
coordination” e data management locale, dalla
pianificazione al reporting degli studi clinici, nel rispetto dei
principi stabiliti dalla convenzione di Helsinki e delle GCP
(Good Clinical Practice, Buona Pratica Clinica). Svolge
inoltre funzione di interfaccia nei confronti dell’Industria
Farmaceutica ed in generale del mondo imprenditoriale
privato. Il Responsabile del Clinical Trial Center interagisce
strettamente con il Comitato Etico, di cui svolge funzione
di Segreteria Scientifica, svolgendo attività istruttoria delle
domande di valutazione prima che siano inserite all'ordine
del giorno delle riunioni, cui partecipa senza diritto di voto.
Nel 2003 inoltre il Dr Storchi è stato nominato
Responsabile della Farmacovigilanza dell’Istituto.
■ ATTIVITÀ
• Reclutamento nel corso del 2004: 584 pazienti in 33 studi
clinici attivi, con un incremento di circa il 54 % rispetto al
2003, nelle seguenti patologie: morbo di Parkinson,
demenza in pazienti parkinsoniani, Corea di Huntington,
atrofia multisistemica, distonia primaria cervicale,
polineuropatia da antiblastici, infusione locoregionale di
antiblastici in glomi maligni, radioterapia in glomi e
47
metastasi, prevenzione della neuropatia diabetica, emicrania
e cluster headache, sclerosi multipla, atrofia muscolare
spinale, epilessia, malattia di Charcot Marie Tooth, adenomi
ipofisari.
• È stato completato, per la prima volta nella storia
dell’Istituto, uno studio di fase I di interazione fra due
farmaci nella profilassi dell’emicrania.
• Aggiornamento in tempo reale del Database degli Studi
Clinici, realizzato negli anni precedenti, quale strumento di
follow-up del loro andamento e di controllo
dell’adempimento, da parte dei Clinici, degli obblighi di
reporting nei confronti del Comitato Etico e delle Autorità
Regolatorie.
• Redazione di reports sull’andamento delle attività di
sperimentazione clinica farmacologica per la Direzione
dell’Istituto, la Regione Lombardia ed il Ministero della
Salute.
• Interazione, supporto e partecipazione all'attività del
Comitato Etico: esame preliminare delle domande di
Giudizio Unico e dei protocolli di Sperimentazione Clinica
e relativi moduli di consenso informato nonchè degli
Emendamenti ai protocolli già approvati; inserimento dei
dati relativi ai Protocolli ed agli Emendamenti approvati nel
Data Base dell'Osservatorio della Sperimentazione Clinica;
follow-up delle normative in materia di Sperimentazione
Clinica e loro recepimento nel Regolamento del Comitato
Etico e nelle procedure per la Sperimentazione Clinica;
supporto al Comitato ed ai Clinici in problematiche
regolatorie, anche tramite contatti diretti con il Ministero
della Salute e con l'Agenzia Italiana del Farmaco di recente
istituzione.
• Revisione del Template di Protocollo Clinico, realizzato
negli anni precedenti, completo ed in regola con i
requirements delle GCP, da usarsi come traccia per la
scrittura dei protocolli di Sperimentazione Clinica originati
all’interno dell’istituto dagli sperimentatori; collaborazione
con i clinici nella redazione di protocolli di studi clinici;
• Follow-up di delibere e convenzioni relative agli studi
clinici sui nuovi farmaci.
• In preparazione una griglia di valutazione della congruità
dei compensi da parte delle Aziende Farmaceutiche per la
conduzione di sperimentazioni cliniche sui nuovi farmaci.
• Valutazione del mercato della Ricerca Clinica su nuovi
farmaci in Italia.
• Follow-up dello sviluppo di farmaci di interesse
neurologico e contatti con Farmindustria e con le Aziende
Farmaceutiche.
• Collaborazione con i clinici nella gestione dei rapporti con
le Aziende farmaceutiche, favorendone la collaborazione con
l'Istituto (fornitura di farmaci sperimentali e placebo per
studio multicentrico in doppia cecità nella malattia di
Charcot Marie Tooth, di cui l'Istituto è promotore e centro
coordinatore; il Clinical Trial Center ne curerà il
confezionamento e l'etichettatura in compliance con le
GMP).
• Follow-up delle segnalazioni di eventi avversi da farmaci e
loro segnalazione ai clinici perchè ne tengano conto nella
pratica clinica e mettano in atto le eventuali relative direttive
ministeriali in materia; tempestiva informazione ai clinici su
emergenti problematiche di Farmacovigilanza.
• È inoltre in corso di valutazione la possibilità di realizzare
in Istituto una “Site Management Organization”, anche
istruendo Infermieri Professionali al ruolo di “Study Nurse”
ed in collaborazione con una CRO esterna.
BIBLIOTECA SCIENTIFICA
Responsabile: Saba Motta; smotta@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Informazioni: tel 02 23942339
Responsabile: tel 02 23942275
Orario di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.30
e dalle 14.00 alle 17.30
■ STAFF
Collaboratori
Alessandra Atterrato: biblio@istituto-besta.it
Rosalind Handricks: library@istituto-besta.it
■ FUNZIONI
• Coordinamento attività e gestione servizi: acquisizione,
catalogazione, conservazione del patrimonio documentario,
consulenza e ricerche bibliografiche, percorsi diagnosticiterapeutici, informazioni ai pazienti, corsi internet e banche
48
dati. Responsabile: Saba Motta; smotta@istituto-besta.it
• Gestione document delivery (richiesta e fornitura articoli),
trasmissione e archiviazione dati, ricerca informazioni
bibliografiche in cataloghi elettronici, assistenza al pubblico
Alessandra Atterrato, biblio@istituto-besta.it
• Gestione periodici cartacei ed elettronici, collocazione
fascicoli, rilegatura, reclami, assistenza al pubblico
Rosalind Hendricks, library@istituto-besta.it
■ ATTIVITÀ
La Biblioteca dell'Istituto, dotata di un patrimonio librario
considerevole, è specializzata nel campo delle neuroscienze
ed adempie alle esigenze di studio ed aggiornamento di
medici, ricercatori, studenti, sia interni che esterni.
Natura e compito della Biblioteca e del servizio di
documentazione è quello di favorire il rapido recupero
dell’informazione scientifica e l’accesso alle risorse
documentarie, con l’obiettivo di offrire supporto alle attività
più importanti dell’Istituto, la ricerca e la clinica volte a
migliorare la salute dei cittadini.
Attività svolte e avviate nel corso del 2004:
• Acquisire, catalogare e conservare le collezioni
monografiche e periodiche su supporti cartacei ed
elettronici. L’incremento delle collezioni bibliografiche
avviene attraverso abbonamenti, acquisti, donazioni e
attività consortili, consentendo la consultazione a circa 3000
riviste elettroniche a testo completo di numerosi editori
(Elsevier, Lippincott, Blackwell, Springer, BioMed Central).
La consistenza più importante è data dai periodici, 460
testate di cui 245 attive, per la maggior parte internazionali
e indicizzate; le monografie sono più di 2700.
• Assicurare l’accesso alle collezioni della biblioteca
attraverso il Catalogo elettronico e cartaceo. Il Catalogo dei
Periodici è disponibile nella pagina Web della Biblioteca
(http://www.istituto-besta.it/biblioteca.htm). La Biblioteca
partecipa al Catalogo Collettivo dei Periodici SBBL
(http://www.sbbl.it/), al Catalogo dei Periodici
BIBLIOSAN
(http://www.cib.unibo.it/acnp/codice/mask/Sanita) e alla
gestione on line del Catalogo Nazionale dei Periodici (ACNP)
• Assicurare il recupero dell’informazione scientifica sia a
livello nazionale che internazionale, attraverso la richiesta e
la fornitura di articoli. Il servizio di Document Delivery,
completamente automatizzato e gestito in Internet, ha il
compito di recuperare e trasmettere il documento, attraverso
uno scambio interbibliotecario. La Biblioteca eroga il
servizio avvalendosi dei rapporti di reciprocità e
cooperazione instaurati con altre biblioteche, in particolare
con SBBL (Sistema Bibliotecario Biomedico Lombardo) e
dal 2004 con BIBLIOSAN (http://www.bibliosan.it), la rete
delle Biblioteche degli Enti di Ricerca Biomedici Italiani.
Aderisce inoltre ad altri servizi di document delivery come il
sistema NILDE (Network Interlibrary Document
Exchange) http://nilde.bo.cnr.it e ACNP
http://www.cib.unibo.it/acnp/. Nel 2004 la Biblioteca ha
inviato circa 3750 articoli a biblioteche locali e nazionali
contro 1000 richiesti ad altri centri di documentazione.
Inoltre sono state effettuate da utenti esterni più di 7500
fotocopie di articoli a pagamento da libri, monografie e
riviste scientifiche. Ciò dimostra l’interesse che riveste il suo
patrimonio nei confronti dell’esterno e il persistere della
posizione di creditrice in questo settore.
• Assistere e guidare gli utenti al recupero delle informazioni
bibliografiche nei diversi percorsi di ricerca attraverso l’uso
di Banche Dati. Tramite la rete Internet tutto il personale
interno dell’Istituto ha accesso alle banche dati fra le più
importanti a livello internazionale: Medline, Embase,
Cochrane Library, Cinahl, Giofil, Refi, Toxnet, MD Image.
Per la valutazione dei prodotti della ricerca attraverso
un’analisi biometrica (impact factor), il ricercatore dispone
di un’altra banca dati, il Journal Citation Report.
• Formare ed aggiornare gli utenti all’uso delle risorse
informative biomediche. Periodicamente vengono
organizzati incontri di aggiornamento rivolti a infermieri,
medici, tecnici, specializzandi sull’uso delle banche dati e sui
servizi offerti dalla Biblioteca. L’obiettivo è di fornire gli
strumenti per svolgere una ricerca autonoma ed educare gli
utenti al migliore utilizzo delle risorse bibliografiche
disponibili sui vari supporti (cartaceo, CD-Rom e on-line) e
al reperimento dell’informazione biomedica presente in
Internet (cataloghi, banche dati, riviste elettroniche,
repertori, linee guida, etc.). Il Responsabile della Biblioteca
inoltre svolge un costante addestramento al personale
bibliotecario, con percorsi formativi atti al trasferimento
delle conoscenze e dell’esperienze professionali maturate.
Nell’ambito dello sviluppo dei processi d’integrazione e
condivisione delle risorse documentarie, la Biblioteca
partecipa ad importanti progetti regionali e nazionali.
Progetto regionale: Sistema Bibliotecario Biomedico
Lombardo - SBBL. Dal 1994 la Biblioteca è Polo erogatore
e tra i fondatori del Sistema Bibliotecario Biomedico
Lombardo - SBBL, progetto finanziato dalla Regione
Lombardia, Direzione Generale Sanità. Formato ora da 16
biblioteche appartenenti a Università, IRCCS, Enti di
Ricerca, nasce con l’obiettivo di realizzare una biblioteca
medica virtuale, raggiungibile e fruibile da tutti i
professionisti sanitari della regione attraverso Internet.
SBBL ha praticamente raggiunto tutti gli ospedali della
Lombardia e si appresta a raggiungere tutti i medici di
medicina generale. Offre la condivisione on line a 6300
riviste cartacee, a più di 2500 riviste elettroniche di Elsevier,
Lippincott, Blackwell e a numerose banche dati
bibliografiche, coprendo tutti i settori della medicina, da
quello scientifico a quello economico manageriale. È un
Sistema fra i più avanzati a livello internazionale per la
distribuzione dell’informazione biomedica, la formazione e
la produzione di conoscenze.
Ricerca Finalizzata Ministeriale: Progettazione ed
implementazione operativa del Sistema Bibliotecario degli
Enti di Ricerca Biomedici Italiani -BIBLIOSAN
In seguito alla riunione svoltasi il 15 gennaio 2003 presso il
Ministero della Salute - in cui la Responsabile della
Biblioteca dell’Istituto ha avuto un ruolo fondamentale fin
dall’inizio nello sviluppo progetto - alla quale erano invitati
tutti i Direttori Scientifici ed i Responsabili delle biblioteche
dei 32 IRCCS, dell’Istituto Superiore di Sanità, degli Istituti
Zooprofilattici, dell’ISPESL e dell’Agenzia Sanitaria
Nazionale, emerse l’interesse generale alla realizzazione di
una rete di collaborazione interbibliotecaria per la
condivisione dei periodici scientifici, delle banche dati e
delle risorse informative.
Dal 2004 BIBLIOSAN è un progetto multicentrico di
ricerca finalizzata del Ministero della Salute, coordinato dal
Policlinico San Matteo di Pavia. La Biblioteca partecipa
come Unità Operativa, con funzioni propositive e di
coordinamento nei confronti di tutte le biblioteche
partecipanti. Il progetto, nato con lo scopo di porre le basi
organizzative per la creazione di un servizio in rete di
collaborazione efficace ed efficiente tra le biblioteche e i
49
servizi di documentazione scientifica, ha realizzato il
censimento delle biblioteche (risorse, servizi, personale,
ecc), il regolamento condiviso fra tutti gli Enti di ricerca
partecipanti, il Catalogo Collettivo informatizzato e
consultabile in internet dei periodici posseduti dai vari
Istituti, un sistema per la gestione informatizzata del
document delivery, l’interscambio reciproco e gratuito di
documenti via rete (web), corsi di formazione del personale
di tutte le biblioteche aderenti al progetto all’uso dei nuovi
strumenti messi a punto. La conoscenza, attraverso il
catalogo collettivo, di quante e sopratutto quali riviste
scientifiche vengono acquistate da ciascun Ente, costituisce
un fondamentale strumento per eliminare e/o ridurre la
sottoscrizione ad abbonamenti comuni, consentendo una
razionalizzazione degli acquisti. Fra gli obiettivi a lungo
termine, la sottoscrizione di abbonamenti consortili a riviste
elettroniche e banche dati favorirà una rapida e capillare
diffusione dell’informazione scientifica, strumento di
supporto all’attività quotidiana di assistenza, di studio, di
ricerca, soprattutto dei professionisti che operano in
strutture sanitarie che hanno come finalità istituzionali la
ricerca biomedica e la salute dei cittadini.
50
Progetto nazionale multicentrico collaborativo “Azalea
Biblioteca digitale in oncologia” supportato da Alleanza
Contro il Cancro(ACC) - Ministero della Salute,
coordinato dal CRO di Aviano e da IRE di Roma.
La partecipazione del nostro Istituto, per le competenze in
neuro-oncologia, in Alleanza Contro il Cancro, coinvolge
direttamente la Biblioteca Scientifica nel progetto AZALEA
- Biblioteca digitale in oncologia per pazienti, familiari e
cittadini (http://azalea.cbim.it), gestito e realizzato dai
bibliotecari degli IRCCS oncologici. Il progetto si pone
l’obiettivo di colmare una lacuna esistente in Italia nel
settore dell’informazione organizzata rivolta ai pazienti, con
il fine di migliorare la qualità di vita dei malati e familiari.
Azalea è una banca dati di materiale informativo sul cancro
che integra in un solo archivio documenti prodotti da
associazioni per i malati e organizzazioni medico scientifiche
(opuscoli), schede di associazioni oncologiche, siti web
selezionati, descritti e valutati, protocolli clinici, articoli
full-text. Le risorse informative di carattere divulgativo,
principalmente in italiano, originario o tradotto, sono
presentate con linguaggio semplice e di facile accesso.
Il nostro Istituto ha offerto la sua disponibilità a produrre
documenti su argomenti di neuro-oncologia non ancora
coperti dalla letteratura esistente per la comunità non
scientifica.
51
Il Comitato Etico dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo
Besta”, insediato nel gennaio 1997, è un organismo
indipendente composto secondo criteri di interdisciplinarietà,
organo di consultazione e di riferimento per ogni problema di
natura etica che si possa presentare in Istituto nell’ambito della
Pratica Clinica e della Ricerca Biomedica.
In particolare esprime pareri in merito alla valutazione degli
aspetti scientifici, metodologici ed etici delle Sperimentazioni
Cliniche e ne approva i Protocolli. Il Comitato Etico fa parte
del Coordinamento Nazionale dei Comitati di Bioetica.
La composizione ed il Regolamento del Comitato Etico sono
adeguati ai dettami del D. M. 18 marzo 1998 “Linee Guida di
riferimento per l’Istituzione ed il funzionamento dei Comitati
Etici” e del Decreto Legislativo n. 211 del 24 giugno 2003
"Attuazione della direttiva 2001/20/CE relativa
all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione
delle Sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico".
Con l’eccezione dei membri “ex officio” (Direttore Scientifico,
Direttore Sanitario, Farmacista Ospedaliero) tutti i membri
sono figure esterne all’Istituto.
■ COMPONENTI DEL COMITATO ETICO
I membri del Comitato Etico dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” sono individuati in modo da garantire le
qualifiche e l’esperienza necessarie a valutare gli aspetti etici e scientifico/metodologici degli studi proposti.
Prof. Eugenio Müller
Presidente
Dott.ssa Irene Floriani
Vice-Presidente
Dott. Ettore Beghi
Dott. Vittorio Crespi
I.I.D. Giuseppe De Luca
Prof. Antonio Farneti
Comitato
Etico
Prof. Valerio Pocar
Dott. Guido Minghetti
Prof. Ferdinando Cornelio*
Dott. Marco Triulzi*
Dott. Dario Cerri*
Professore Ordinario di Farmacologia
Università degli Studi di Milano
Ricercatrice
Laboratorio di Ricerca Clinica in Oncologia Istituto di Ricerche Farmacologiche “
Mario Negri”Milano
Capo Unità Malattie Neurologiche del Laboratorio di
Farmacologia Clinica Istituto di Ricerche Farmacologiche “
Mario Negri” Milano
Primario U.O. Neurologia Ospedale di Vimercate (Milano)
Presidente del Comitato Bioetica dell’Ospedale San Gerardo, Monza
Responsabile Gruppo Bioetica
Società Italiana di Neurologia
Capo Servizi Sanitari Ausiliari
Ospedale di Lodi
Ordinario di Medicina Legale
Direttore dell’Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni
Università degli Studi di Milano
Docente (Ordinario) di Sociologia del Diritto
Università degli Studi di Milano “Bicocca”
Presidente dell’Associazione Tumori Cerebrali
Dipendente Banca Intesa (Divisione Corporate) Milano
Direttore Scientifico
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Milano
Direttore Sanitario Aziendale
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Milano
Consulente Farmacista
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Milano
*Componente ex-officio
Il Comitato Etico si avvale del supporto dell’Ufficio di
Segreteria, nominato dall’organo di amministrazione
dell’Istituto (Commissario Straordinario), composto da
personale dipendente. Le funzioni di segretario verbalizzante
sono esercitate da un funzionario della Segreteria Generale
dell’Istituto (Dott. Angelo Carnelli). Il Comitato Etico si avvale
del supporto del Clinical Trial Center dell’Istituto (Direzione
Scientifica) per un esame preliminare delle domande di
valutazione dei protocolli di studio e dei documenti correlati
(documentazione presentata a sostegno della domanda di
giudizio di notorietà, moduli di consenso informato, fogli
informativi per il paziente), per valutazione di conformità alle
normative e leggi vigenti in materia di Sperimentazione Clinica
ed alle norme di Good Clinical Practice.
Il Responsabile del Clinical Trial Center (Dott. Guido Storchi)
partecipa alle riunioni del Comitato Etico senza diritto di voto.
Il Comitato Etico interagisce in modo attivo e propositivo con i
Ricercatori che sottopongono alla sua approvazione protocolli
di ricerca ed i relativi moduli di consenso informato allo scopo
di migliorarne la formulazione, gli aspetti etici e la rispondenza
alle normative vigenti in materia di Sperimentazione Clinica.
Alle riunioni del Comitato Etico può partecipare su chiamata,
senza diritto di voto, per fornire eventuali chiarimenti, il
proponente della ricerca.
Nel corso del 2004 il Comitato si è riunito in 10 sedute. Dei 30
Protocolli e 18 Emendamenti sottoposti alla sua approvazione
40 sono stati approvati, 8 sono stati respinti. Ha espresso 21
Pareri Unici e 9 pareri come Centro Collaboratore.
53
Direttore sanitario: Marco Triulzi
Marco Triulzi si è laureato in Medicina e Chirurgia, all’Università di Pavia a pieni voti, è
specializzato in Igiene e Medicina Preventiva e in Medicina Legale e delle Assicurazioni Sociali
all’Università di Milano. Ha ottenuto l’abilitazione nazionale alla direzione ospedaliera e ha
superato con alto merito il Corso di Formazione Manageriale per Direttore Sanitario di Azienda
Ospedaliera. Dal 1977 è dipendente del SSN, ha guidato le direzioni sanitarie in aziende
ospedaliere della Lombardia e in IRCCS, in particolare presso l’ Ospedale Maggiore di Milano e
dal 1° settembre 2001 all’Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta. È stato Presidente della
sezione regionale della Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere
(ANMDO) e dall’ottobre 2001 è componente dell’Ufficio di coordinamento nazionale dei
direttori sanitari degli IRCCS. Ha svolto diverse docenze alla Facoltà di Medicina
dell’’Università degli Studi di Milano. È Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e
relazioni in tema di Igiene, Sicurezza e Organizzazione dei servizi sanitari e ospedalieri.
Dirigente Medico di Presidio: Cesare Candela
Cesare Candela si è Laureato in Medicina e Chirurgia all’ l'Università degli Studi di Milano e
specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Pavia. Dagli anni
90 ha prestato la propria attività presso le direzioni sanitarie prima all'IRCCS Ospedale San
Raffaele di Milano e poi agli Istituti Clinici di Perfezionamento. Dal 2003 è Dirigente Medico
di Presidio all’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”. Professore a contratto in Igiene generale
e applicata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I suoi ambiti di ricerca e di
attività sono orientati alla programmazione e gestione delle attività sanitarie e dei conseguenti
flussi di produzione, al controllo di gestione e al Sistema Qualità, con particolare competenza
per il sistema di accreditamento all’eccellenza internazionale di Joint Commission International.
Ha svolto inoltre esperienza internazionale come consulente per l’Organizzazione non governativa
A.I.S.P.O. nel progetto internazionale in Palestina, in collaborazione con il Servizio Sanitario
Palestinese e l’UNICEF. È autore di pubblicazioni su argomenti inerenti l’area di management
sanitario tra cui: igiene, organizzazione, qualità e accreditamento e technology assessment.
Direzione
Sanitaria
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ UFFICI IN STAFF
Segreteria: aperta al pubblico dal lunedì al venerdì,
ore 9.00-13.00 / 14.00-17.00
tel 02 23942 287; fax 02 2665405
dirsan@istituto-besta.it
Direttore: Marco Triulzi
Rocco Zagari
Sonia Fraccari
Daniela Vicini
Cristina Russo
S.I.T.R.A. - Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo
Aziendale
Servizio di Farmacia Interna
Archivio Cartelle Cliniche
CUP - Centro Unico di Prenotazione
Servizio di Medicina Preventiva
Servizio di Assistenza Sociale
Servizio di Assistenza Religiosa
■ STAFF DI DIREZIONE
55
S.I.T.R.A. – SERVIZIO
INFERMIERISTICO, TECNICO E
RIABILITATIVO AZIENDALE
Responsabile: Clara Moreschi
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942319 o 336 o 530
fax 02 2665405
sitra@istituto-besta.it
Anna Francesca Floris
Renzo Milanesi
Lucio Panzica
SERVIZIO DI FARMACIA INTERNA
Responsabile: Marco Triulzi
Consulente Farmacista: Dario Cerri
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 341
fax 02 23942 522
farmacia@istituto-besta.it
Angela Baraccani
Gabriella Lodigiani
ARCHIVIO CARTELLE CLINICHE
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 332 – lunedì-giovedì
14.00-16.00
fax 02 706382
Giovanni Meneghello
Silvana Sarcina
Giuseppe Beneduci
CUP – CENTRO UNICO
DI PRENOTAZIONE
Responsabile: Francesco Bernasconi
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 765
fax 02 2665405
cup@istituto-besta.it
Sara Bellotti, Nadia Bonazzi, Angela
Catanzaro, Maria D’Alesio, Romina Di
Prinzio, Cristina Favoriti, Marina Guardafreni, Manuela Matarrese, Manuela
Pessina, Angelo Tarascio, Francesco Zisa
SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 239
fax 02 2665405
Flavio Arienti
Stefano Basilico
Carlo Nava
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 390
fax 02 2665405
sociale@istituto-besta.it
Patrizia Luna
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 287
fax 02 2665405
Suor Adriana Nardin
SERVIZIO DI ASSISTENZA SOCIALE
SERVIZIO DI ASSISTENZA RELIGIOSA
56
■ Infermieri Coordinatori
■ Infermiere area pediatrica
■ Tecnici
■ Infermieri area adulti
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Roberto Pinardi si è laureato in Giurisprudenza presso
l’Università degli Studi di Milano nel 1980 e ha conseguito
la specializzazione in management sanitario presso
l’Università “L. Bocconi”.
Nel 1979 diventa funzionario regionale e dal 1992 fino al
1997 è Direttore Amministrativo dell’ospedale “V.Buzzi” di
Milano. In ambito USSL ha assunto incarichi di governo e
di gestione per l’assetto organizzativo e la contrattazione con
funzioni vicarie al Commissario Straordinario.
Dal 1998 al 2001 è Dirigente Amministrativo per la A.O.
Istituti Clinici di Perfezionamento.
Dal 2001 ad oggi è Direttore Amministrativo Aziendale
dell’Istituto Nazionale Neurologico “C.Besta” di Milano,
con compiti di programmazione strategica e di indirizzo
delle attività dell’Istituto con particolare responsabilità nella
gestione economica e finanziaria e di revisione dei processi
organizzativi.
Nel 2004 nomina a ViceDirettore vicario del CERISMAS
(Centro di Ricerche e Studi di Management Sanitario dell’
Università Cattolica di Milano) e nomina a componente del
Comitato Sanitario Gestionale della Fondazione “ Centro
Europeo di Ricerca Biomedica Avanzata –CERBA”
È componente della Segreteria Tecnica per la redazione
dell’Accordo di Programma del nuovo Istituto Besta.
È autore di articoli di interesse giuridico pubblicati su riviste
specializzate.
Direzione
Amministativa
Direttore: Roberto Pinardi
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ UNITÀ OPERATIVE
tel 02 23942 310 o 312
fax 02 23942 531
dirgen@istituto-besta.it
Risorse Umane
Provveditorato –Economato
Funzioni tecniche
Economico-Finanziario
■ STAFF DI DIREZIONE
Gilda Nuzzolo – coordinatore
Alessandra Marasca
Maria Teresa Pisani
Paola De Vizzi
■ UFFICI IN STAFF
Ufficio Affari Generali
Sistema Informativo Informatico
59
U.O. FUNZIONI TECNICHE
UFFICI IN STAFF
AFFARI GENERALI
Responsabile: Sandra Bazzoni
SISTEMA INFORMATIVO
INFORMATICO
Responsabile: Andrea Migliaro
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 311
fax 02 70638217
affarigenerali@istituto-besta.it
Area legale: Angelo Carnelli
Convenzioni: Susanna Salvadeo, Tina
Sangermano
Protocollo: Savina Zecchini
Fattorini e autisti: Vincenzo De Santis,
Salvatore Liccardo, Lucio Panzica
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 303
fax 02 23942 531
migliaro@istituto-besta.it
Massimo Boffelli
Ettore Sabatini
U.O. RISORSE UMANE
Direttore: Marco Losi
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 261
fax 02 23942 533
risorseumane@istituto-besta.it
Segreteria e supporto funzioni gestionali:
Daniela Sfameni, Sabrina Carrirolo, Barbara Lullia
Settore giuridico:
Rossella Messe
Gestione presenze:
Flora Mancini, Giuseppe Serio
Settore stipendi e previdenza:
Concetta Trappa, Maria Luisa Cappello, Anna Maria
Casulli, Alessandra Grandi
Borse di studio, contratti e concorsi:
Loredana Cacudi
Direttore: Giampaolo Porta
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 325
fax 02 23942 359
tecnico@istituto-besta.it
Elio D’Onofrio, Vincenzo Moretti, Claudio Di Lallo,
Franca Lorenzi, Sandro Naso, Ivano Pezzera, Danilo la
Fauci, Giuseppe Lombardi, Luigi Nardella, Fabio Formenti,
Angelo Garozzo, Paloma Callori
U.O. ECONOMICO FINANZIARIA
Direttore: Savino Lorusso
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ STAFF
tel 02 23942 320
fax 02 23942 527
ragioneria@istituto-besta.it
Segreteria e gestione Attività di Ricerca
Cinzia Gervasi, Rosario Aliberti, Gilda Endimini
Settore Fornitori e Consulenze
Luca Galimberti, Stefano Dones
Gestione delle Entrate e Libera – Professione
Elena Sedoni, Ersilia Lombardo
Gestione di Tesoreria Sperimentazioni e Patrimonio
Anna Peluzzi
U.O. PROVVEDITORATO-ECONOMATO
Direttore: Piergiorgio Berni
■ RIFERIMENTI GENERALI
tel 02 23942 323
fax 02 23942 528 - Direzione U.O
fax 02 23942 459 - Ufficio Ordini
provveditorato@istituto-besta.it
■ STAFF
Atti Amministrativi
Franco Mauro
Gestione Budget
Simona Invernizzi
60
Ufficio Gare
Simonetta Kauffmann, Sebastiano Nastasi, Daniele Perobelli
Ufficio Ordini
Concetta Giacchi, Patrizia Molaschi, Patrizia Rossoni,
Maria Pia Voza
Gestione Fatture
Elisa Benzoni, Lisa Cargniello
Gestione Albo fornitori
Teresa Perriello
Ufficio Economato
Vittorio Cucchi
Mario Saba
61
Lo sviluppo della neurobiologia ha messo a disposizione della
Neurologia nuove metodiche che hanno significativamente mutato l’approccio alla diagnostica e alla terapia delle malattie neurologiche. Ciò richiede da parte del neurologo uno sforzo costante di approfondimento scientifico, teso al buon uso delle
nuove risorse esistenti e alla messa a punto di metodiche innovative generando una nuova cultura neurologica. Il termine
Neuroscienze Cliniche vuole appunto sottolineare questi caratteri della neurologia moderna, evoluzione che si accompagna alla necessità di concentrare l’impegno professionale e scientifico
su specifici campi con il rischio di una sua settorializzazione in
sottospecialità. La struttura dipartimentale evita questo rischio
favorendo l’integrazione di saperi specifici per un approccio incisivo e completo ai problemi diagnostici e terapeutici della neurologia. Il Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell’Istituto
Besta comprende 11 Strutture organizzative complesse, 1
Struttura organizzativa dipartimentale e 3 Strutture organizzative semplici, caratterizzate ciascuna da specificità di interessi disciplinari e di patologia. L’attività assistenziale si svolge in regime di ricovero su 130 letti distribuiti in rapporto alle esigenze e
in regime ambulatoriale attraverso un ambulatorio di neurologia generale e vari ambulatori speciali dedicati a specifiche patologie. Le UO dispongono inoltre di laboratori orientati alla
diagnostica e alla ricerca secondo gli specifici orientamenti disciplinari della UO di appartenenza.
Il dipartimento è riferimento per:
• Disordini del movimento. Sono stati sviluppati protocolli di
Dipartimento di
Neuroscienze
Cliniche
Direttore: Gennaro Bussone
terapia medica e chirurgica (in collaborazione col dipartimento di Neurochirurgia) per le sindromi distoniche (UO neurop
sichiatria infantile), per la malattia di Parkinson, per la Corea
di Huntington.
• Malattie neurodegenerative. Per la loro diagnostica sono disponibili le metodiche più avanzate. I gruppi interessati hanno
contribuito in maniera importante alla conoscenza della loro
eziologia e patogenesi, specie per quanto riguarda le malattie di
Alzheimer e di Creutzfeld-Jakob e le eredoatassie.
• Neurooncologia. L’equipe della UO Neurologia II in collaborazione con la UO di radioterapia gestisce la terapia non chirurgica di una grande popolazione di pazienti con tumori del
sistema nervoso, rappresentando per questa patologia il più importante presidio regionale.
• Epilessia. L’Istituto coordina la rete dei centri regionali per
l’epilessia (Epinetwork) ed è sede della banca dati regionale.
Assicura l’assistenza ad una ampia popolazione di pazienti sia
di età infantile che adulta, giovandosi di strutture neurofisiologiche avanzate, diagnostiche e di ricerca
• Cefalee e malattie cerbrovascolari. Il centro per le cefalee
svolge attività diagnostica e terapeutica sia in regime di ricovero che ambulatoriale secondo protocolli terapeutici farmacologici e/ o comportamentali cui ha dato contributi originali.
Inoltre è proseguito il trattamento terapeutico stereotassico della cefalea a grappolo cronica intrattabile. Questo trattamento
terapeutico assolutamente originale è stato messo a punto presso la ns. U.O. per primi al mondo
Un nuovo impulso alla diagnosi e cura delle malattie cerebrovascolari è venuto dal programma di collaborazione con
l’Istituto Monzino attualmente in via di sviluppo.
• Malattie disimmuni. La diagnostica e la terapia di questo
gruppo di affezioni e, segnatamente della sclerosi multipla, della malattia di Guilleme-Barrè, della miastenia e di alcune forme più rare (tra cui l’encefalopatia di Rasmussen) si avvantaggiano del contributo di laboratori avanzati e di terapie innovative come l’emaferesi.
• Malattie neuromuscolari. L’Istituto è punto di raccolta di miopatie e di neuropatie periferiche genetiche ed acquisite alla cui
diagnostica contribuiscono metodiche neuropatologiche, neurofisiologiche, biochimiche e biomolecolari secondo protocolli
cui i gruppi dell’Istituto hanno dato importanti contributi.
Aspetto qualificante dell’attività del dipartimento è la dimensione collaborativa che consente un approccio multidisciplinare alla patologia neurologica. Un supporto particolarmente
importante viene dalle strutture diagnostiche (in particolare
Neuroradiologia, Neurofisiologia, Neuropsicologia e
Neurobiologia Clinica) e riabilitative che, già ampiamente sviluppate in ambito pediatrico dalla UO Neurologia dello
Sviluppo, sono ora oggetto di un piano di rilancio anche per la
neurologia dell’età adulta.
63
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA I
■ STAFF
Disturbi del Movimento
Dirigenti medici, neurologi
Francesco Carella: carella@istituto-besta.it;
tel 02 2394-2370
Luigi Romito: romito@istituto-besta.it; tel 02 2394-2448
Paola Soliveri: soliveri@istituto-besta.it; tel 02 2394-2368
Daniela Testa: testa@istituto-besta.it; tel 02 2394-2730
■ DIRETTORE: ALBERTO ALBANESE
Laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in neurologia e in psichiatria, Alberto Albanese
è professore di Neurologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha diretto l’Istituto
di Neurologia dell’Università di Losanna, prima di rientrare in Italia per dirigere l’unità di
Neurologia 1 dell’Istituto Besta. Ha coperto ruoli di rilievo presso numerose società
scientifiche neurologiche, è stato Presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del
Sistema Neurovegetativo ed è Presidente eletto dell’Associazione Italiana per i Disordini del
movimento e la Malattia di Parkinson (entrambe aderenti alla Società Italiana di Neurologia),
è membro d’onore della Société Française de Neurologie, Presidente della European Dystonia
Research Group, e Direttore scientifico dell’Associazione Italiana per la Ricerca sulla
Distonia. Oltre all’insegnamento di ruolo, Alberto Albanese dirige il Corso Master di
secondo livello su “Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento” (che si tiene presso
l’Istituto Besta) ed è professore a contratto presso la scuola di specialità di Neurologia
dell’Università di Milano Bicocca. È membro del comitato di esperti del Consiglio Superiore
di Sanità del Ministero della Salute.
È autore di numerosissimi articoli scientifici su riviste internazionali, di 1 volume
monografico, di alcuni libri video e di capitoli di volumi. È moderatore o relatore nei
principali congressi neurologici nazionali e internazionali, ha organizzato diversi simposi e
cura l’incontro annuale “Milano Parkinson”. Ha ricevuto finanziamenti per la ricerca
scientifica dal Ministero della Salute, dal MIUR, dal Telethon, dal CNR, dal British Council,
e dal Fondo nazionale svizzero della ricerca. Attualmente coordina il progetto nazionale del
MIUR dal titolo “Neurostimolazione del globo pallido nella distonia primaria cervicale”.
albanese@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Tesisti e specializzandi
Francesca Del Sorbo, medico
Cecilia Marelli, medico
Elisabetta Forapani, medico
Infermieri professionali
Franco Andreini (Infermiere Coordinatore), Margareth
Bergantin, Luigi Cardellino, Stefania Congiusta,
Massimiliano Lupo, Francesco Nocente, Maddalena Russu,
Ruiz Manzano Rosario
Infermieri generici
Rosa Di Donato, Maddalena Russu
OSS
Dora Vogel
Terapista della riabilitazione
Barbara Reggiori (coordinatore), Roberta Cazzaniga, Leila
Parma
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
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Consulenti
Franco Molteni, fisiatra
OTA
Rosa Daloiso, Antonio Fredda, Palmorocco Veneziano
Segreteria e direzione: tel 02 2394-2552, fax 02 2394-2539;
neuro1@istituto-besta.it
Divisione di degenza: tel 02 2394-2458, 02 2394-2380
Sevizio di riabilitazione e recupero funzionale adulti;
tel 02 2394-2244
La divisione comprende 14 letti di degenza. Sono ricoverati
sia pazienti con problemi di neurologia generale, che
pazienti con disturbi del movimento (complessivamente
costituiscono circa i due terzi del totale). L’offerta
ambulatoriale è specificamente rivolta ai pazienti con
disturbi del movimento o con malattie neurologiche
degenerative croniche.
I pazienti - sia ambulatoriali che ricoverati - sono seguiti per
protocolli diagnostici e terapeutici. La diagnosi è posta sulla
base dei criteri di consenso internazionali, soprattutto per
quanto riguarda le diverse sindromi parkinsoniane, che
frequentemente sono difficili da classificare in modo
univoco. Il follow-up viene proposto con periodicità legate
ai problemi diagnostici ed alle esigenze terapeutiche.
L’unità effettua anche un ampio numero di sperimentazioni
cliniche, sia per protocolli di ricerca che di registrazione,
e collabora - in questo - con il Clinical Trial Center
dell’Istituto.
Borsisti e contrattisti
Sylvie Piacentini, psicologo: piacentini@istituto-besta.it
tel 02 2394-2704
Rosa Versaci, psicologo
Roberto Cordella, psicologo
Daniela Calandrella, neurologo
Collaboratori amministrativi
Anna Moiana, Marina Vitali
■ ELENCO ATTIVITÀ
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
• Huntington Study Group
• European Multiple System Atrophy Study Group
• European Parkinson’s Disease Association
• Parkinson Italia
• Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia
■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE
• Per la malattia di Parkinson - CUP tel 02 7063-1911
• Per i movimenti involontari - CUP tel 02 7063-1911
• Per la malattia di Huntington - tel 02 2394-2498
• Per il trattamento con tossina botulinica - tel 02 2394-2237
• Per la malattia dei motoneuroni - CUP tel 02 7063-1911
• Laboratorio di neuropsicologia clinica
• Laboratorio per il sistema nervoso autonomo
• Laboratorio di analisi del movimento
• Laboratorio di monitoraggio fisiologico intraoperatorio
• Sevizio di riabilitazione e recupero funzionale adulti
• Ambulatorio per il trattamento con tossina botulinica
• Ambulatori per le malattie neurologiche degenerative:
malattia di Parkinson, sindromi parkinsoniane, distonia,
malattia di Huntington, sclerosi laterale amiotrofica
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
ATTIVITÀ CLINICA
Laboratorio di neuropsicologia clinica
Il laboratorio di Neuropsicologia clinica svolge attività
diagnostica dei disordini cognitivi, sia su pazienti ricoverati
(provenienti da diverse divisioni dell’Istituto) che
ambulatoriali. Gli obiettivi principali sono: (1) contribuire
alla diagnosi differenziale mediante l’applicazione di
protocolli diagnostici appropriati a ciascuna patologia; (2)
porre l’indicazione per terapie sperimentali, con particolare
riferimento alle terapie chirurgiche di neurostimolazione
profonda; (3) determinare e documentare formalmente gli
effetti di lesioni cerebrali sul funzionamento cognitivo ed
emozionale; (4) fornire un quadro riassuntivo sulla qualità
delle disfunzioni cognitive (attraverso la valutazione delle
funzioni compromesse e di quelle residue); (5) documentare
le alterazioni cognitive lievi (altrimenti non rilevabili). Alla
valutazione neuropsicologica si aggiunge una valutazione
psicologica, che ha come obiettivo l’approfondimento di
particolari aspetti legati alle malattie neurologiche
degenerative.
Laboratorio del sistema nervoso autonomo
Questo laboratorio è attivo dal 2003 e consente di valutare
la funzionalità del sistema nervoso autonomo mediante lo
studio della reflettività simpatica e parasimpatica
cardiovascolare. È dotato di apparecchiature moderne per la
misurazione non invasiva delle variazioni di risposta
cardiaca. È disponibile anche la possibilità di misurazione
telemetrica in pazienti deambulanti. Nel corso dell’anno
2004 sono stati effettuati quasi 2000 esami completi, che
hanno permesso di creare un data base clinico molto ampio.
Laboratorio di analisi del movimento
Questa attività, svolta in collaborazione con il Dipartimento
di Bioingegneria, presso il laboratorio di cinematica diretto
dal Prof. Crivellini del Politecnico di Milano, rientra
nell’obiettivo di caratterizzare analiticamente i disturbi del
movimento osservati presso la nostra unità. Sono in
particolare oggetto dell’analisi i pazienti con malattia di
Parkinson e con distonia candidati ad impianti di
neurostimolazione stereotassica.
Laboratorio di monitoraggio fisiologico intraoperatorio
Questa attività, avviata nel 2003, consente di migliorare la
precisione con cui si raggiunge il bersaglio nel corso di
posizionamento stereotassico di elettrodi di
neurostimolazione cerebrale. I dati elettrofisiologici raccolti
sono analizzati per identificare correlazioni clinicofunzionali. La nostra unità collabora con la Neurochirurgia
3 nell’ambito del team multidisciplinare.
Sevizio di riabilitazione e recupero funzionale adulti
Il servizio svolge attività di neuroriabilitazione generale per i
pazienti in regime di ricovero (per tutte le unità
dell’Istituto) e di neuroriabilitazione speciale per pazienti
ambulatoriali. Ci si avvale della consulenza di un fisiatra di
provata esperienza, il dottor Franco Molteni, che opera
presso la Clinica “Villa Beretta” di Costamasnaga, che
effettua le visite ambulatoriali e segue i pazienti con disturbi
del movimento.
Ambulatori per le malattie neurologiche degenerative:
malattia di Parkinson, sindromi parkinsoniane, distonia,
malattia di Huntington, sclerosi laterale amiotrofica
65
Questi ambulatori rappresentano una delle attività storiche
dell’Istituto, che punta all’eccellenza nel campo delle
malattie neurologiche degenerative. L’unità effettua la
diagnosi clinica e strumentale, avvalendosi dell’unità di
degenza, dei laboratori specializzati e del day hospital. Sono
disponibili tutte le terapie attualmente approvate e in corso
di studio; vi è inoltre l’expertise per consulenze sui casi
familiari e sulle nuove prospettive terapeutiche.
Ambulatorio per il trattamento con tossina botulinica
Questo ambulatorio rappresenta uno dei primi ambulatori
sulla tossina botulinica aperti in Italia. Vengono seguiti
pazienti con diverse forme di distonia (cranica, cervicale,
degli arti) e di spasticità, oltre ai pazienti con emispasmo
facciale. Nel corso del 2004 sono stati effettuati circa 1000
trattamenti con tossina botulinica. Un apparecchio
elettromiografico consente l’infiltrazione dei muscoli sotto
guida EMG, nei casi in cui è necessario un posizionamento
particolarmente preciso.
ATTIVITÀ DI RICERCA
Clinica-genetica dei disturbi del movimento
Nel corso del 2004 è proseguito lo studio dei disturbi del
movimento di origine genetica, in collaborazione con le
unità di biochimica e genetica e di neuropsichiatria
infantile. È ormai eseguita di routine l’indagine genetica per
alcune forme di malattia di Parkinson ad esordio giovanile
(es. PARK2, PARK7), distonia da torsina (DYT1), distonia
responsiva alla levodopa (DYT5) e malattia di Huntington.
È attualmente possibile eseguire presso i nostri laboratori
l’indagine per la ricerca genetica per la malattia di
Hallervorden-Spatz (gene PANK2), oltre che per altre
malattie da accumulo di ferro (come la neuroferritinopatia).
È stato ampliato lo spettro dei geni indagati per la malattia
di Parkinson ad esordio giovanile, in seguito alle recenti
scoperte del gene PINK1 (PARK6) e dardarina (PARK8).
Impiego della neurostimolazione nei disturbi del
movimento
Nel corso del 2004 è stato avviato il progetto di rilevanza
nazionale “Neurostimolazione del globo pallido nella
distonia primaria cervicale”. Il nostro Istituto coordina gli
altri centri italiani coinvolti (Roma-Gemelli, RomaSapienza, Bari). L’attività è stata concentrata sulla
determinazione delle caratteristiche cliniche dei pazienti con
distonia primaria cervicale e candidabili all’impianto di
neurostimolatori del globo pallido interno.
Alla fine del 2004 risultano arruolati per il protocollo 5
pazienti distonici che sono stati tipizzati dal punto di vista
clinico (valutazione delle caratteristiche semeiologiche,
somministrazione delle scale di valutazione clinica,
valutazione delle performances neuropsicologiche e
cognitive, studi morfologici cerebrali tramite RM). Un
paziente è già stato sottoposto ad impianto presso l’Istituto
Neurologico Besta, divisione di Neurochirurgia III; durante
l’intervento chirurgico è stata effettuata la registrazione
tramite microelettrodi dell’attività intracerebrale. Il paziente
sta attualmente effettuando la valutazione dell’efficacia in
66
doppio cieco, presso il centro di Roma-Gemelli.
Nel corso del 2004 è inoltre proseguito il progetto sulla
valutazione delle risposte fisiologiche di popolazioni
neuronali in corso di intervento stereotassico per impianto
di neurostimolazione. Sono stati raccolti i dati delle
registrazioni fisiologiche intra-operatorie mirate al nucleo
subtalamico, al globo pallido e all’ipotalamo, per valutare le
correlazioni tra somatotopia dell’attività fisiologica e
topografia/caratteristiche dei sintomi clinici osservati.
Nell’ipotalamo è stata anche effettuata un’analisi della
frequenza, del pattern di scarica e del dominio temporale
del pattern di scarica dei neuroni. I dati preliminari
indicano un’organizzazione topografica del nucleo
posteriore dell’ipotalamo di tipo omolaterale, ma non
contralaterale.
Tutti questi dati sono stati organizzati e presentati a Jesi in
occasione della seconda riunione annuale del gruppo di
studio sulla stimolazione cerebrale profonda.
Cinematica dei disturbi del movimento
Nel corso del 2004 è proseguito il progetto sull’analisi
cinematica nello studio dell’effetto della levodopa e della
stimolazione cerebrale profonda sui movimenti assiali,
prossimali e distali dei pazienti parkinsoniani. Gli
esperimenti si svolgono presso il laboratorio di cinematica
del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di
Milano e sono stati approvati dal Comitato etico
dell’Istituto. L’obiettivo dello studio è quello di confrontare
l’effetto della levodopa con quello della neurostimolazione
cerebrale profonda su movimenti di diverso tipo effettuati
dai pazienti parkinsoniani. Nel corso del 2004 sono stati
valutati 8 pazienti per quanto riguarda la stimolazione
farmacologica con levodopa e 2 pazienti dopo l’impianto
degli stimolatori, a distanza di circa 6 mesi dall’impianto.
Sindromi parkinsoniane atipiche
È proseguito il follow-up clinico dei parkinsonismi
degenerativi, con particolare attenzione per l’organizzazione
motoria, lo studio neuropsicologico delle funzioni esecutive
di tipo frontale e l’analisi del profilo comportamentale.
Sono stati esaminati pazienti con malattia di Parkinson, con
paralisi sopranucleare progressiva, con degenerazione
corticobasale, con atrofia multisistemica (variante
parkinsoniana) e con demenza da corpi di Lewy. I dati
raccolti hanno dimostrato una prevalenza dei disordini
aprassici e di elaborazione dei movimenti complessi nella
degenerazione corticobasale. La paralisi sopranucleare
progressiva dimostra una maggior incidenza di disfunzioni
frontali, mentre la demenza da corpi di Lewy ha un’elevata
incidenza di disordini psichiatrici (prevalentemente
depressione e disturbi psicotici). La malattia di Parkinson e
l’atrofia multisistemica mostrano un profilo simile di
alterazioni cognitive, con prevalenti segni di disfunzione
frontale. Lo sviluppo ulteriore della ricerca sarà mirato a
stabilire correlazioni tra i parametri motori e cognitvi e con i
dati di neuroimmagine funzionale.
Neuropsicologia clinica
Nel corso del 2004 sono proseguiti i progetti di studio sui
pazienti affetti da malattie dei gangli della base, secondo le
seguenti linee: tipizzazione della sindrome disesecutiva,
effetto priming e studio della personalità.
Protocolli di riabilitazione per pazienti con disturbi del
movimento.
Il trattamento riabilitativo delle distonie cervicali di torsione
consente di realizzare una sinergia fra i trattamenti
farmacologici (in particolare, i blocchi neuromuscolari
selettivi con tossina botulinica) e un esercizio terapeutico in
grado di migliorare le condizioni morfostrutturali
(viscoelastiche, in primo luogo) dei muscoli sottoposti ad
infiltrazione. Questo approccio consente di ridurre le
alterazioni muscolari, posturali secondarie a compensi
patologici, di istruire il paziente sulle modalità di controllo
funzionale dei segmenti corporei colpiti, durante le attività
di vita quotidiana e le attività lavorative. Le finalità del
trattamento sono: incrementare il periodo intercorrente tra i
trattamenti con tossina botulinica, incrementare l'efficacia di
ciascun trattamento, ridurre i compensi posturali patologici
del rachide, migliorare globalmente la qualità di vita.
Riabilitazione nella malattia di Parkinson
L’attività è svolta in modo mirato, per valutare problemi: (1)
dolore da patologia articolare (sono valutate le
problematiche dolorose miofasciali ed articolari e sono
impostati i programmi terapeutici farmacologici e di verifica
della possibilità d’intervento con esercizi specifici; (2)
ricondizionamento fisico (previa accurata valutazione
funzionale, si individuano gruppi omogenei su cui attuare
un programma di allenamento fisico, oltre che esercizi
indirizzati alla disabilità specifica). Le finalità dei due
programmi sono, rispettivamente: (1) ridurre la disabilità da
problematiche articolari, (2) incrementare l'autonomia
funzionale. In entrambi i casi è possibile migliorare la
qualità di vita.
Sclerosi laterale amiotrofica
Le condizioni di nutrizione dei pazienti con sclerosi laterale
amiotrofica sono state studiate mediante la raccolta di
misure antropometriche e la valutazione dell’impedenza
bioelettrica. Le ricerche sono state effettuate in
collaborazione con l’Unità di Pneumologia Riabilitativa
dell’Istituto INRCA di Castelnuovo. È stata seguita la
progressione dei parametri misurati in rapporto al deficit
respiratorio che caratterizza la malattia.
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Hôpital Pitié-Salpêtrière, Università degli studi di Parigi
(Prof. Bruno Dubois)
• Istituto di Neurologia Università Cattolica del Sacro
Cuore, Roma (Prof. Pietro Tonali)
• IRCSS G. Mendel, Roma (Prof. Enza Maria Valente)
• Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano
(Prof. Crivellini)
• Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica,
Azienda Ospedaliera “San Martino”, Università degli studi
di Genova (Prof. Schenone)
• Fondazione Maugeri di Veruno (Dott. Tardone)
• Clinica Neurologica dell’Università di Basilea (Prof. Steck)
• Istituto di Farmacologia Clinica dell’Università di Firenze
• Istituto di Clinica Neurologica dell’Università di Brescia
• Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di
Milano e Bergamo
• Clinica Neurologica e Genetica Umana dell’Università di
Genova
• Clinica Neurologica dell’Università di Verona
• Clinica Neurologica dell’Università di Bologna
• Centro di Scienza Cognitiva, Università degli Studi e
Politecnico di Torino
• Istituto di Psicologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Università degli Studi di Milano
• Centro di Pneumologia Riabilitativa dell’INRCA di Casatenovo
• Associazione Italiana Sindrome di Tourette e disturbi
correlati (AIST) di Bergamo
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Alberto Albanese
• Docente titolare di Neurologia presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano.
• Direttore del Corso Master di secondo livello su “Diagnosi
e terapia dei disturbi del movimento” dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore.
• Docente di Neurologia presso la Scuola di specializzazione
in Neurologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università
Cattolica del Sacro Cuore.
• Docente di Neurologia presso la Scuola di Diploma
universitario di Tecnico di Neurofisiopatologia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
• Docente presso la Scuola di Specializzazione in
Neurologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Il Prof. Albanese segue regolarmente con la propria équipe
studenti che preparano tesi di laurea specialistica, sia in
medicina e chirurgia che in scienze motorie
• Presso la divisone di Neurologia I e il servizio di
rieducazione funzionale per adulti vengono ospitati stage
curricolari di studenti iscritti al corso di Laurea Specialistica
in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e
Adattative presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
Francesco Carella
• Docente presso il Corso Master di secondo livello su
“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Sylvie Piacentini
• Docente di Scienze e tecniche neuropsicologiche presso
l’Università degli Studi Politecnico di Torino, Centro di
Scienza cognitiva, Facoltà di Psicologia.
Docente presso il Corso Master di secondo livello su
“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Paola Soliveri
• Docente presso il Corso Master di secondo livello su
67
“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Luigi Romito
• Docente presso il Corso Master di secondo livello su
“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Barbara Reggiori
• Docente presso il Corso di Diploma universitario in
Fisioterapia dell’Università Vita e Salute di Milano
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
09 Ottobre 2004, Convegno Milano Parkinson
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Bentivoglio AR, Ialongo T, Contarino MF, Valente EM,
Albanese A. Phenotypic characterisation of DYT13 primary
torsion dystonia. Movement Disorders 2004, 19: 200-206.
2. Valente EM, Abou-Sleiman PM, Caputo V, Muqit MMK,
Harvey K, Gispert S, Ali Z, Del Turco D, Bentivoglio AR,
Healy DG, Albanese A, Nussbaum R, Gonzales-Maldonado
R, Deller T, Salvi S, Cortelli P, Gilks WP, Latchman DS,
Harvey RJ, Dallapiccola B, Auburger G, Wood NW.
Hereditary Early-Onset Parkinson’s Disease Caused by
Mutations in PINK1. Science 2004, 304: 1158-1160.
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA II
Neuro-oncologia
■ DIRETTORE: AMERIGO BOIARDI
Laurea con lode nel 66 - Specialità in cardiologia nel 68 - Specialità in neurologia e psichiatria
con lode nel 71 - Primario neurologo dal 93 presso l’Istituto Neurologico - Stage nel 89 presso
il Moffitt Hospital USF California - Dal 2000 capo del dipartimento funzionale di neurooncologia dell’Istituto Neurologico C. Besta. Responsabile di programmi di ricerca clinica
sponsorizzati dal Ministero della Sanità. Partecipazione attiva in diversi trials internazionali in
campo neuro-oncologico. Relatore in molti congressi nazionali ed internazionali. Direttore di
4 corsi di aggiornamento specialistico per neurologi neurochirurghi e radiologi in
collaborazione con ll’Accademia Nazionale di Medicina in ambito neurooncologico dal 99 al
2002. Provider presso il Ministero della Sanità di corsi ECM dal 2001. Co-responsabile
nazionale nella commissione ECM per l’aggiornamento in neuro-oncologia dal 2002. Ha
pubblicato più di 150 lavori su riviste nazionali ed internazionali, con riferimento al tema
specificio della neuro-oncologia. Autore del libro “La terapia dei tumori cerebrali maligni
dell’adulto e del bambino” ed Springer Verlag Milano 2002. Da qualche anno è reponsabiile di
trattamenti innovativi, con una strategia terapeutica che mira a concentrare direttamente sul
tumore i vari chemioterapici aumentandone localmente l’efficacia e con riduzione della
tossicità sistemica. Ha contribuito a rendere sistematica la definizione genetica del tumore per
la scelta di protocolli terapeutici differenziati e piu’ specifici.
boiardi@istituto-besta.it
3. Valente EM, Salvi S, Ialongo T, Marongiu R, Elia AE,
Caputo V, Romito L, Albanese A, Dallapiccola B,
Bentivoglio AR. PINK1 mutations are associated with
sporadic early onset parkinsonism. Annals of Neurology 2004,
56: 336-341.
4. Emre M, Aarsland D, Albanese A, Byrne EJ, Deuschl G,
De Deyn PP, Durif F, Kulisevsky J, van Laar T, Lees A,
Poewe W, Robillard A, Rosa MM, Wolters E, Quarg P,
Tekin S, Lane R. Rivastigmine for dementia associated with
Parkinson’s disease. New England Journal of Medicine 2004,
351: 2509-2518.
5. Testa D, Lovati R, Ferrarini M, Salmoiraghi F, Filippini
G. Survival of 793 patients with amyotrophic lateral sclerosis
diagnosed over a 28-year period. ALS 2004, 5: 208-212
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria divisionale: tel 02 23942 440-551
Day Hospital: tel 02 23942 753
Infermiere Coordinatore: tel 02 23942 444
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
La divisione di neuro-oncologia clinica risponde alle richieste
dell’utenza mensilmente con circa 120 ricoveri ordinari, 60
accessi in regime di DH e 100 consulenze neuro-oncologiche
con un’attesa per queste ultime di non più di 72 ore.
L’ambulatorio dedicato alla patologia tumorale è organizzato
in collaborazione con i radioterapisti per il follow-up di
alcuni tipi tumorali e per i secondarismi cerebrali. L’attività
assistenziale della Divisione si è meglio qualificata con il
sostegno permanente di uno psicologo che, oltre alla
valutazione della qualità della vita dei pazienti oncologici,
presta la sua competenza per il supporto psicologico dei
pazienti ed eventualmente del loro nucleo familiare. Si rende
disponibile anche per migliorare l’atteggiamento assistenziale
di tutta l’equipe infermieristica della divisione, per meglio
cogliere e soddisfare i bisogni dei pazienti.
Il 60% dell’utenza proviene da fuori regione e, per migliorare
l’offerta assistenziale, la neuro-oncologia si è dotata di una
foresteria per i parenti dei pazienti. È in corso di
sperimentazione anche una iniziativa, supportata dalla
Regione Lombardia e da una Fondazione non profit, che
mette a disposizione per gli stessi pazienti neuro-oncologici
una casa “protetta “ in grado di accogliere paziente e familiare
in tutte le occasioni in cui non sia indispensabile un ricovero
ospedaliero. L’iniziativa ha successo con il 95% di
68
occupazione della struttura dedicata. La Regione Lombardia
vede molto favorevolmente questa iniziativa che, oltre a
costituire un importante servizio socio-assistenziale,
permette l’accesso a trattamenti in regime ambulatoriale o di
DH o trattamenti di radioterapia ad una popolazione che
per la lontananza o perchè non autosufficiente, avrebbe
avuto difficoltà a continuare le terapie.
Prenotazioni per visite ambulatoriali: tel CUP: 02 70631911
■ STAFF
Dirigenti medici, Neurologi
Andrea Salmaggi: salmaggi@istituto-besta.it
Antonio Silvani: silvani@istituto-besta.it
Marica Eoli: eoli@istituto-besta.it
Elena Lamperti: amperti@istituto-besta.it
Angelo Sghirlanzoni: sghirlanzoni@istituto-besta.it
69
Borsisti
Anna Fiumani, medico neurologo
Claudio Lucchiari, psicologo
Marco De Rossi, medico
Chiara Calatozzolo, CTF
Specializzando in neurologia
Andrea Botturi
Infermieri professionali
Angela Maria Gilardoni (Infermiere Coordinatore), M.
Rosaria De Souza, Alberta Giardini, M. Rosaria Laudisio,
Silvia Stefani, Nadia Schiavon, Tiziana Pini, Giacomina
Mapelli, Silvia Stefanini, Ines Reimar Cubria, Gabriel
Naranyo Munoz, Patrizia Nastasi, Gabriel Diez, Costanza
Mazon
OTA
Antonietta Basilico, Vincenza Zaccagna, Giuseppe Zagarrio,
Barbara Marcellino, Ivana Longo, Antonia Teofilo
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Neuro-oncologia: resp. Amerigo Boiardi,
tel 02 23942342; boiardi@istituto-besta.it
• Immuno-neuro-oncologia: resp. Andrea Salmeggi
tel 02 23942440; salmaggi@istituto-besta.it
• Sperimentazione di nuovi farmaci e di nuove vie di
somministrazione: resp. Antonio Silvani
tel 02 23942551-2440; silvani@istituto-besta.it
• Genetica e trials clinici: resp Marica Eoli
tel 02 23942440 - 2551
• Archiviazione e valutazione dati: Elena Lamperti
tel 02 23942440 - 2551
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
L’Attività di eccellenza della neuro-oncologia clinica è
costituita dalla combinazione di due momenti
diagnostico-terapeutici:
a) tipizazione genomica in ambito neuro-oncologico
laboratorio di neuro-oncologia sperimentale
b) trattamento chemioterapico intratumorale nei glomi
maligni
La nostra strategia di integrazione di trattamenti post
chirurgici per i pazienti con glioma maligno e non solo, si è
sempre focalizzata nel tentativo di controllare localmente la
recidiva del tumore. In particolare sono state migliorate le
proposte terapeutiche che si basano sull’inoculo locale di
farmaci e di radioisotopi. Da quest’anno è fattibile, per ogni
paziente che rientri nel protocollo terapeutico, uno studio
preliminare di tipo genetico per fornire un preciso indice
prognostico finalizzato ad un protocollo di terapia
personalizzato.
Il Laboratorio di Neuro-Oncologia Sperimentale esegue le
seguenti analisi genetiche:
• Studio di perdita di eterozigosi (loss of heterozigosity,
LOH) in Gliomi - Nei gliomi si valuta lo stato di eterozigosi
70
dei cromosomi 1p, 10q, 17p e 19q. LOH 1p è predittiva di
chemiosensibilità in oligodendrogliomi (40-90%) e
oligoastrocitomi (44%), è spesso associata a LOH 19q ed a
prolungata sopravvivenza. LOH 10q è un marcatore
prognostico negativo nei gliomi di alto grado (frequenza del
60-85%) ed è associato ad una ridotta aspettativa di
sopravvivenza (in 10q mappano diversi oncosoppressori).
LOH 17p è un marcatore prognostico negativo (mappa il
gene oncosoppressore TP53) nel 50% circa degli
astrocitomi di II e III grado. Un prossimo impegno
specifico mira allo studio dei profili di alterazioni genetiche
ed epigenetiche (metilazione di MGMT) dei gliomi di
grado II e III, per selezionare i casi che devono essere trattati
in modo piu’ aggressivo.
• Studio di metilazione del promotore del gene MGMT in
Gliomi Il gene O6-metilguanina-DNA metiltransferasi
(MGMT) codifica per una proteina che ripara il DNA
rimuovendo i legami tra filamenti complementari di DNA
creati dagli agenti alchilanti. La formazione di tali legami
può causare la morte per apoptosi della cellula tumorale.
Attraverso questo meccanismo MGMT causa resistenza ai
farmaci alchilanti usati nel trattamento dei gliomi. Quando
la metilazione del promotore del gene MGMT ne blocca
l’espressione il tumore diventa quindi sensibile al
chemioterapico alchilante. La metilazione del promotore di
MGMT è associata ad una prognosi migliore. La
valutazione della metilazione del promotore di MGMT può
fornire un’utile predizione della risposta del tumore agli
agenti alchilanti.
• Valutazione quantitativa dell’amplificazione del gene
EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor) in
Glioblastomi
• Ricerca di mutazioni del gene TP53 con DHPLC
(Denaturing High Performance Liquid Chromatography)
in gliomi di grado diverso.
• Studio di perdita di eterozigosi (LOH) in Meningiomi
La strategia terapeutica per i glomi maligni recurrent ed
anche primitivi consiste nella combinazione di un
trattamento con temozolomide per via sistemica associato a
chemioterapici iniettati localmente tramite serbatoio di
Ommaya (si utilizzano diversi chemioterapici, nitrosouree
quali l’ACNU, derivati dell’antracendione quale il
mitoxantrone, composti del platino quali il cis-platino e
derivati delle antracicline quali la doxorubicina veicolata
tramite liposomi, inibitori della topoisomerasi I quali
l’irinotecano).I protocolli clinici sono stati ottimizzati dopo
valutazione preliminare in vitro ed in vivo su modello
animale dell’ attività sinergica dei chemioterapici da
utilizzare sia localmente, tramite il serbatoio posizionato
direttamente nel tessuto tumorale che per via sistemica.
L’esperienza acquisita è promettente: a) i trattamenti sono
fattibili senza significativi effetti collaterali; b) il trattamento
non comporta preparazioni particolari ed è somministrabile
in day hospital; c) i trattamenti con inoculo loco regionale
di farmaci sono efficaci, nei glomi maligni permettono un
aumento della sopravvivenza del 50-80% rispetto ai
trattamenti tradizionali. Una valutazione statistica dei
risultati ottenuti evidenzia che l’opzione di un trattamento
loco regionale ha il valore di aspetto prognostico
statisticamente significativo nel trattamento dei gliomi
maligni.
Sono in corso anche trattamenti locali con chemioterapici
somministrati tramite il sistema della convection enhanced
delivery, che avviene mediante microinfusione continua con
micropompa a pressione costante per permettere una più
ampia distribuzione del chemioterapico nel contesto del
tessuto tumorale. Studi preclinici ed istopatologici hanno
sottolineato la sicurezza e l’efficacia della convection
enhaced delivery.
Sempre nel tentativo di concentrare l’azione terapeutica solo
sulla lesione tumorale, tramite serbatoio di Ommaya sono
ormai routinari i trattamenti combinati che prevedono
l’associazione di chemioterapici e di radioimunoterapia
(RIT con un anticorpo monoclonale verso la tenascina cui è
associato il radioisotopo Y90) direttamente sul tumore (in
collaborazione con l’Istituto Oncologico Europeo).
• Ricerche di laboratorio con possibilità di prossime
applicazioni cliniche riguardano la Vaccinazione con
endotelio xenogenico in modelli animali di glioma maligno.
L'immunoterapia è considerata una promettente terapia
antitumorale alternativa, da associare alle terapie
convenzionali. Tuttavia uno dei limiti di questo approccio
consiste nella elevata instabilità degli antigeni presenti sulle
cellule tumorali. L'impiego di cellule endoteliali come
vaccino offre il vantaggio di una maggiore stabilità
nell'espressione antigenica rispetto alle cellule tumorali. Un
lavoro apparso nel 2000 su Nature Medicine (Wei, 2000) ha
dimostrato l'efficacia di una vaccinazione con cellule
endoteliali xenogeniche attivamente proliferanti nel ridurre
la crescita di diversi tipi di tumore in un modello murino.
Una immunoterapia con cellule endoteliali xenogeniche
potrebbe essere indicata anche nel controllare la crescita di
gliomi maligni, che sono caratterizzati da una elevata
vascolarizzazione. Esperimenti preliminari di vaccinazione
con cellule endoteliali di aorta bovina (BAECs) eseguiti nel
nostro Laboratorio nel corso del 2003 in ratti Fisher, hanno
dimostrato assenza di effetti collaterali e di lesioni a livello
dei principali organi ed una riduzione della crescita di un
gliosarcoma di ratto in un modello sottocute. Si prevede di
ampliare la casistica del modello di glioma sottocutaneo
(linea 9L di gliosarcoma di ratto) analizzando 3 gruppi di
animali (gruppo 1: animali con tumore, non vaccinati;
gruppo 2: animali con tumore e vaccinati, gruppo 3:
animali senza tumore, vaccinati), per confermare i risultati
ottenuti. La vaccinazione verrà eseguita con BAECs in attiva
proliferazione (4 somministrazioni settimanali di 5x106
BAECs fissate con paraformaldeide al 4%). Inoltre si
eseguiranno esperimenti con inoculo intracerebrale di 5.104
cellule 9L e successiva vaccinazione con BAECs. Questo
disegno sperimentale è infatti più simile alla situazione in
vivo nell'uomo. Si prevede inoltre di applicare questo
approccio anche ad un modello murino di glioblastoma
(GL 251) in associazione con una terapia locoregionale con
inibitori dell'angiogenesi (PEX), che si è già dimostrata, in
esperimenti condotti dal Dr Bello (Università di Milano), in
grado di inibire la crescita tumorale in modo significativo.
Sieri degli animali trattati e dei controlli verranno testati per
la eventuale presenza di immunoglobuline in grado di
riconoscere antigeni endoteliali eterologhi. Inoltre la
eventuale presenza di infiltrati di cellule immunitarie verrà
valutata mediante immunoistochimica. Infine sarà valutata
la densità dei microvasi nel contesto del tumore.
• Uno studio clinico seriato delle fluttuazioni di fattori
plasmatici coinvolti nella predisposizione a trombosi venose
profonde in pazienti con glioma di alto grado è in corso per
indagarne l’eziopatogenesi ed eventualmente proporre una
profilassi. Nel corso del 2004 è stata studiata la capacità di
colture primarie (10) derivate da gliomi di produrre mRNA
e rilasciare nel sovranatante fattori coinvolti nella
coagulazione-angiogenesi (VEGF, tPA, PAI-1, lp(a)); i dati
hanno evidenziato che le cellule di glioma sono in grado di
produrre e rilasciare tutti questi fattori, ad eccezione di
lp(a). I dati sono stati confermati dalla analisi
immunoistochimica condotta su 22 pezzi operatori. Lo
studio seriato dei livelli plasmatici dei fattori della
coagulazione è stato condotto in 31 pazienti ed ha mostrato
che l’intervento chirurgico (resezione parziale) non è in
grado di ridurre significativamente i livelli plasmatici di
VEGF, PAI-1, tPA. Uno dei pazienti ha presentato una
DVT durante il follow-up; in questo paziente erano presenti
livelli plasmatici particolarmente elevati di VEGF, tPA e
PAI-1. Al controllo a 4 mesi, i livelli plasmatici di PAI-1
aumentavano significativamente rispetto ai valori preintervento.
Il supporto psicologico nell’attività quotidiana di assistenza
neuro-oncologica contribuisce al miglioramento della
qualità di vita del paziente e dei familiari che più sono
coinvolgono nell’assistenza. L’esperienza continua
sviluppando il tema “Qualità di vita ed aspetti psico sociali
del paziente con glioma maligno e relativo nucleo familiare:
validazione questionario Caregiver Reaction Assessment”
(CRA, Given et. Al, 1992). A tal fine è innanzitutto
necessario disporre di protocolli, possibilmente di facile e
veloce applicazione, in grado di indicare allo staff medico le
situazioni di difficoltà che possono avere importanti
ricadute sulla salute del sistema familiare e quindi sui vari
membri, paziente compreso. Ciò può essere ottenuto
attraverso questionari self-report, che il paziente può
compilare in autonomia. L’applicazione di questi strumenti
in modo sistematico, può così permettere di avere
maggiormente sottocontrollo la situazione relazionale ed
emotiva della famiglia presa in carico. Un utile strumento in
questo senso è il questionario Caregiver Reaction
Assessment (CRA, Given et. Al, 1992), sviluppato in
America e utilizzato in diversi paesi in relazione a pazienti
oncologici e con patologie croniche. La traduzione della
versione italiana ottenuta in lingua originale (backtranslation) verrà confrontata con la versione originale.
71
Eventuali differenze significative comporteranno una
revisione della traduzione italiana al fine di renderla
conforme all’originale. La scala verrà somministrata ad un
campione di pazienti oncologici presenti nel reparto di
neuro-oncologia. L’analisi della struttura fattoriale (analisi
delle componenti principali), l’analisi della consistenza
interna (alfa di Cronbach) e l’analisi della validità di
costrutto tramite il confronto delle sottoscale della CRA
verrà effettuata con test specifici adeguatamente validati
(indice di correlazione di Pearson)
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Unità operative di: Radioterapia, Radiologia
• Neuropatologia, Laboratorio Analisi e Dipartimento di
Neurochirurgia dell’Istituto “C.Besta”.
• Medicina Nucleare IEO Milano
• Servizio di Psicologia Istituto Nazionale dei Tumori di
Milano
• Dipartimento di Farmacologia Clinica Università di Pavia
• Neuropatologia Università di Torino
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Amerigo Boiardi
• Lezioni di neurooncologia presso la scuola si specialità di
radioterapia Università di Milano Organizazione eventi
• Corso aggiornamento neurologi, neurochirurghi, biologi
radioterapisti “la BBB nelle malattie neurologiche,
fisiopatologia e prospettive terapeutiche” settembre 2004
Castellanza ECM medici
• Corso aggiornamento per neurologi, neurochirurghi,
radioterapisti ed oncologi sul tema neuro-oncologia Istituto
Besta ed Accademia Nazionale di Medicina, Direttori
Boiardi-Broggi novembre 2004 Hotel novotel Niguarda
Milano. ECM Medici
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA III
Cefalee e Malattie Cerebrovascolari
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
■ DIRETTORE: GENNARO BUSSONE
1. Corsini E, Gelati M, Calatozzolo C, Alessandri G,
Frigerio S, De Francesco
M, Poiesi C, Parati E, Croci D, Boiardi A, Salmaggi A.
Immunotherapy with bovine aortic endothelial cells in
subcutaneous and intracerebral glioma models in rats: effects on
survival time, tumor growth, and tumor neovascularization.
Cancer Immunol Immunother. 2004 Nov;53(11):955-62.
Direttore Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, dell’Unità Operativa “Cefalee e malattie
cerebro vascolari” e Direttore del Centro Regionale per la diagnosi e cura delle cefalee e delle
algie cranio facciali. È Professore a contratto c/o la Scuola di Specializzazione in Neurologia
dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove tiene un corso di lezioni sulla
Fisiopatologia, clinica e terapia delle cefalee. È co-fondatore dell’Associazione Scuola
Cefalee (ASC) che tiene corsi residenziali formativi di alta qualificazione accreditati dalla
Commissione per l’Educazione Continua in Medicina, della durata di tre anni. È Presidente
dell’Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF), Società
scientifica aderente alla Società Italiana di Neurologia (SIN). Coordina studi clinici
multicentrici volti all’utilizzo di nuovi farmaci nella profilassi della patologia cefalalgica.
Inoltre dirige progetti di ricerca nazionali sulla genetica dell’emicrania con e senza aura.
È responsabile del Gruppo di Studio internazionale sulla Deep Brain Stimulation nelle
cefalee. Relatore e organizzatore di congressi nazionali ed internazionali nel campo delle
neuroscienze e delle cefalee in particolare. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche la
maggior parte delle quali edite sulle più prestigiose riviste internazionali del settore.
Ha scritto inoltre libri e capitoli sui più importanti trattati di medicina.
bussone@istituto-besta.it
2. Balzarotti M, Ciusani E, Calatozzolo C, Croci D, Boiardi
A, Salmaggi A. Effect of association of temozolomide with
other chemotherapic agents on cell growth inhibition in glioma
cell lines. Oncol Res. 2004;14(7-8):325-30.
3. Salmaggi A, Gelati M, Pollo B, Frigerio S, Eoli M, Silvani
A, Broggi G, Ciusani E, Croci D, Boiardi A, De Rossi M.
CXCL12 in malignant glial tumors: a possible role in
angiogenesis and cross-talk between endothelial and tumoral
cells. J Neurooncol. 2004 May;67(3):305-17.
4. Silvani A, Eoli M, Salmaggi A, Lamperti E, Maccagnano
E, Broggi G, Boiardi A. Phase II trial of cisplatin plus
temozolomide, in recurrent and progressive malignant glioma
patients. J Neurooncol. 2004 Jan;66(1-2):203-8.
5. Sciacca FL, Ciusani E, Silvani A, Corsini E, Frigerio S,
Pogliani S, Parati E, Croci D, Boiardi A, Salmaggi A.
Genetic and plasma markers of venous thromboembolism in
patients with high grade glioma. Clin Cancer Res. 2004 Feb
15;10(4):1312-7.
■ RIFERIMENTI GENERALI
Centro Cefalee: tel 02 7063 1911;
Infermiere coordinatore: tel 02 2394.2721;
■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTALE
Neurobiologia e Terapie Neuroriparative
Unità funzionale Malattie Cerebrovascolari
Responsabile: Eugenio Parati - tel 02 23942252 – 2272
neurofarmacologia@istituto-besta.it
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
• Letti di degenza (15 letti) di cui 10 dedicati alla patologia
cerebrovascolare
• Day Hospital (2 letti)
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
• Centro di Riferimento Regionale per la diagnosi
e cura delle Cefalee e delle Algie Cranio Facciali
• L’Unità funzionale Cerebrovascolare è Centro di
riferimento nel registro Internazionale per la trombolisi
sistemica nell’ictus ischemico (SITS-MOST)
■ ATTIVITÀ AMBULATORIALI
con prenotazioni al tel 02 7063 1911
• Ambulatorio speciale Cefalee e Algie Facciali:
Lunedì ore 9-12 (2 ambulatori)
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• Ambulatorio per la cefalea giovanile: Lunedì ore 11-13 (1
ambulatorio)
• Ambulatorio per la patologia cefalalgica da abuso di
farmaci: Giovedì ore 14-17
(1 ambulatorio)
• Biofeedback: Martedì e Giovedì ore 14-17
(secondo richieste)
• Ambulatorio Speciale Malattie Cerebrovascolari: Giovedì
ore 9-12 (1 ambulatorio): del Centro Unico di Prenotazione
(CUP) dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle
13.00 alle 15.00 tel 02 70631911 dal lunedì al venerdì,
dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.00 alle 15.00.
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■ STAFF
Dirigenti medici, neurologi
Maria Rita Carriero: mcarriero@istituto-besta.it
tel 02 2394 2385
Domenico D’Amico: ddamico@istituto-besta.it
tel 02 2394 2304
Licia Grazzi: tel 02 2394 2340
Massimo Leone leone@istituto-besta.it; tel 02 2394 2304
Eugenio A. Parati: parati@istituto-besta.it tel 02 2394 2387
Infermieri professionali
Antonina Adorno (Ifermiere Coordinatore), Patrizia
Carnevale, Sergio Massa, Raquel Mora Garrudo, Amalia
Paltenghi, Francesca Pasquale, Emanuela Tamborra,
Eugenia Tomas Roland, Milena Tornelli, Jesus Vela-Gomez,
M. Raffaella Viticci
OTA
Elena Mencoboni, Luisa Passiante, Marisa Seri
Ausiliaria
Resinelli Teresina
Borsisti e Contrattisti
Marcella Curone, Medico Chirurgo
Vincenzo Tullo, Medico Chirurgo
Specializzandi
Eliana Mea, Medico Chirurgo
Andrea Rigamonti, Medico Chirurgo
Susanna Usai, Medico Chirurgo
Frequentatori
Franca Moschiano, Medico Chirurgo
Segreteria Centro Cefalee e Dipartimento di Neuroscienze
Cliniche
Armando Maschini, Ernestina Pappalardo
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Diagnostica, terapia e ricerca delle patologie cefalalgiche
nelle varie espressioni cliniche con particolare riguardo alla
patologia emicranica ed alla cefalea a grappolo – responsabile
Massimo Leone - tel 02 2394 2304 leone@istituto-besta.it
• Studi di genetica, neuroendocrinologia, epidemiologia,
qualità di vita – Resp. Domenico D’Amico - tel 02 2394
2304
• Ricerca e terapia nelle forme cefalalgiche del bambino e
dell’adolescente; in particolare sviluppo di metodiche
comportamentali (biofeedback) – Resp. Licia Grazzi tel 02 2394 2340
• Terapia stereotassica della cefalea a grappolo cronica
intrattabile – Resp. Massimo Leone - tel 02 2394 2304 leone@istituto-besta.it
• Diagnosi e terapia della patologia cerebrovascolare con
particolare riferimento alle forme giovanili (screening
cardiovascolare ed ematologico) – Resp. Maria R. Carriero tel 02 2394 2385 mcarriero@istituto-besta.it
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• Studio di modelli sperimentali di terapie innovative
nell’ambito delle patologie cerebrovascolari – Resp. Eugenio
Parati- tel02 2394 2387 parati@istituto-besta.it
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
L’U.O. Cefalee e malattie cerebrovascolari è articolata in due
sezioni che sono strettamente interconnesse e che
sviluppano, sia da un punto di vista clinico che di ricerca, gli
studi su queste due patologie di elezione.
L’attività di ricerca clinica nel campo della patologia
cefalalgica ha permesso negli anni di far si che l’Istituto venga
considerato riferimento nazionale per questa patologia;
inoltre il Centro per la diagnosi e cura delle cefalee e delle
Algie cranio facciali è centro di riferimento regionale e
coordina attività di vari gruppi di studio delle cefalee
nell’ambito della Regione per un Progetto Cefalee
Lombardia che ha lo scopo di valutare le strategie
terapeutiche utilizzate nella profilassi dell’emicrania
rapportandole alle misure di qualità di vita e disabilità
utilizzate come outcome.
Sono state consolidate collaborazioni internazionali con
importanti centri di ricerca europei e statunitensi che hanno
portato inoltre a risultati scientifici che sono stati oggetto di
presentazione a Congressi nazionali ed internazionali e di
pubblicazioni.
È proseguito il trattamento terapeutico stereotassico della
cefalea a grappolo cronica intrattabile. Questo trattamento
terapeutico assolutamente originale messo a punto presso la
ns. U.O. per primi al mondo, ci ha permesso di coordinare il
gruppo di studio internazionale sulla Deep Brain
Stimulation nella terapia delle cefalee.
Lo sviluppo di metodiche comportamentali e nelle cefalee
del bambino e dell’adolescente ha portato alla realizzazione
di un test di disabilità proprio dell’età adolescenziale.
Per quanto riguarda la patologia cefalalgica secondaria ad
abuso di farmaco stiamo coordinando studi clinici
multicentrici e sono state proposte linee guida terapeutiche.
Una ulteriore attività che contraddistingue la nostra U.O. è
la coordinazione di trials clinici multicentrici al fine di
sviluppare nuovi farmaci per le patologie di eccellenza.
• Institute for Human and Machine Cognition, University
of West Florida - Pensacola, Florida, USA
• Columbia University College of Physicians & Surgeons,
New York - The New England Center for Headache Stamford, USA
• Finch University of Health Sciences, The Chicago Medical
School - Chicago, USA
• Università di Modena e Reggio Emilia - Policlinico di
Modena
• Clinica Neurologica, Università degli Studi di MilanoBicocca, Monza (MI)
• Clinica Neurologica I Università degli Studi Federico II,
Napoli
• Ospedale Civile di Este-Monselice (PD)
• Istituto di Neurologia, Università degli Studi di Parma
• Istituto di Neuroscienze CNR, Cosenza
• Clinica Neurologica, Università Magna Grecia, Catanzaro
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Gennaro Bussone
• Incarico di Professore a contratto c/o la Scuola di
Specializzazione in Neurologia dell’Università degli Studi di
Milano-Bicocca, dove tiene un corso di lezioni sulla
Fisiopatologia, clinica e terapia delle cefalee.
Domenico D’Amico, Lucia Grazzi Massimo Leone
• Docenza presso l’ Associazione Scuola per le Cefalee
(ASC) che tiene corsi in due moduli annuali accreditati
ECM a Frascati (Roma) sulle cefalee.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Sprenger T, Boecker H, Toelle TR, Bussone G, May A,
Leone M. Specific hypothalamic activation during a
spontaneous cluster headache attack.
Neurology 2004; 3 (62): 516-517
2. Leone M, May A, Franzini A, Broggi G, MD, Dodick D,
Rapoport A, Goadsby PJ, Schoenen J, Bonavita V, Bussone
G. Deep brain stimulation for intractable chronic cluster
headache: proposals for patient selection.
Cephalalgia 2004; 24 (11): 934-937
3.Leone M, Franzini A, Broggi G, May A, Bussone G.
Long-term follow up of bilateral hypothalamic stimulation for
intractable cluster headache.
Brain 2004; 127: 2259-2264
4. Bussone G. Cefalee. In: Terapia delle Malattie
Neurologiche. Ed. Sghirlanzoni A, Lauria G, Pareyson D,
Nardocci N. Ermes, Milano, 2004: 148-155
5. Leone M, Franzini A, Broggi A, Bussone G.
Expanding the Role of Deep Brain Stimulation from
Movement Disorders to Other Neurosurgical Diseases. In:
Freese A, Simeone FA, Leone P, Janson C (eds): Principles
of Molecular Neurosurgery.Prog Neurol Surg. Basel, Karger,
2004, vol 18, pp 1–14
La seconda sezione della U.O. III è dedicata alle malattie
cerebrovascolari. Nel 2004 ha ottenuto il suo riconoscimento
ufficiale la Unità Funzionale Malattie Cerebrovascolari
(UfCv) e la sua attività è esplicitata nelle pagine successive.
■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• National Hospital for Neurology and Neurosurgery, London, UK
• Service de Neurologie, Université Libre de BruxellesHôpital Erasme - Bruxelles, Belgium
Regensburg University - Germany
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTALE DI NEUROBIOLOGIA E TERAPIE
NEURORIPARATIVE - UNITÀ FUNZIONALE MALATTIE CEREBROVASCOLARI
■ RESPONSABILE: EUGENIO PARATI
Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1978 e si è
specializzato in Neurologia nel 1982. Già responsabile della Human Neural Stem Cell Bank
dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta”, dal 2001 è diventato responsabile della Struttura
Dipartimentale di Neurobiologia e Terapie Neuroriparative dello stesso Istituto. Nel 2003
inoltre ha assunto il coordinamento della Unità Funzionale per le Malattie Cerebrovascolari.
È Membro della Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali presso l’ Istituto Superiore
di Sanità a Roma. Le attività di ricerca nei quali è particolarmente impegnato sono legate
alla verifica e validazione di terapie innovative per malattie neurodegenerative, disordini del
movimento e malattie cerebrovascolari (restorative neurology – neurotrapiantalogia).
È Professore a contratto per la scuola di specializzazione in Farmacologia della Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università Statale di Milano e la scuola di specializzazione in
Neurochirurgia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma. Per
l’Anno Accademico 2003/2004 è Docente per il Corso di Medicina Specialistica III anno
del Corso di Laurea in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione
Cardiovascolare, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale di Milano.
parati@istituto-besta.it.
■ RIFERIMENTI GENERALI
Reparto di degenza: tel 23942721; fax 02 70638217
Laboratori di Ricerca e Diagnostica: tel 02 2394252
Banca Cellule Staminali Neurali Umane: tel 02 2394272
A - STRUTTURA ORGANIZZATIVA
DIPARTIMENTALE DI NEUROBIOLOGIA E TERAPIE
NEURORIPARATIVE
■ STAFF
Tecnici di laboratorio
Simona Pogliani
Borsisti e contrattisti, biologi
Giulio Alessandri, Simona Frigerio, Maurizio Gelati, Gloria
Invernici, Arianna Ottolina
Frequentatori
Miriam Figus, Silvia Cristini
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■ ELENCO ATTIVITÀ
Attività diagnostica
• EPI, ADP, F1.2, tPA, PAI-1
Attività di Ricerca
• Banking
• Biologia Cellulare
• Neurotrapiantologia
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Banking
La “Banca Cellule Staminali Neurali Umane”dell’Istituto
Nazionale Neurologico è idonea (accreditamento e
certificazione ISO) al bancaggio di cellule e tessuti neurali e
extra-neurali post-mortem di derivazione fetale. Allo scopo
di raggiungere nel 2004 la certificazione FACT, sono stati
allestiti nel 2003 e si stanno ultimando adeguamenti strutturali
e logistici dell’area adibita a Laboratorio Diagnostico, di
Ricerca e Banking. Accanto a questi adeguamenti logistici, la
normativa FACT impone verifiche e validazione di protocolli
per la crioconservazione e la coltura cellulare per quanta
riguarda gli aspetti di vitalità cellulare, staminalità e capacità di
differenziare nei 3 fenotipi neurali prima e dopo il
congelamento. Al fine di portare anche le cellule di derivazione
extra-neurali presenti nella “Banca Cellule Staminali Umane”
dell’Istituto ai livelli di sicurezza FACT si stanno adeguando,
per questa parte della Banca, protocolli specifici. Gli standard
raggiunti nelle metodologie di bancaggio ci hanno consentito
di partecipare attivamente ad un gruppo di studio Nazionale
(ICF: Italian Cell Factory) che ha 2 obiettivi: a) uniformare i
protocolli per la manipolazione e conservazione di cellule
staminali e b) costituire un riferimento nazionale formale a
supporto della transizione normativa ministeriale in corso che
assimila le terapie cellulari alle terapie farmacologiche per
quanto riguarda gli aspetti di “produzione” cellulare (Cell
Factory). Pertanto, abbiamo partecipato a meeting ed incontri
operativi con scambio di dati sulle tecniche utilizzate nelle
proprie banche; sono inoltre organizzati incontri a scadenza
regolare per confrontarsi con gli altri centri di bancaggio
appartenenti al network Italian Cell Factories (Responsabile del
gruppo: Prof. Paolo Rebulla, Cord Blood Bank, Ospedale
Maggiore Policlinico, Milano).
Particolare attenzione, nella ottica di caratterizzazioni prolusive
ad un uso trapiantologico umano delle cellule bancate, è stata
dedicata alla caratterizzazione del profilo antigenico, delle
proprietà morfologiche, della vitalità in rapporto al ciclo
cellulare delle Human Neural Stem Cells (NSCs).
Biologia Cellulare
La caratterizzazione dei profili antigenico, degli aspetti
morfologici, delle caratteristiche riguardanti l’attività biologica
e la vitalità cellulare ci ha consentito di ipotizzare la presenza di
diverse sottopopolazioni cellulari presenti all’interno delle
singole neurosfere, differenti tra loro per vari aspetti funzionali
ed in particolare per quanto riguarda la potenzialità di
“staminalità”. I dati ottenuti in collaborazione con il gruppo del
Prof. Cesare Peschle, Laboratorio di Ematologia e Oncologia
Sperimentale, ISS, Roma, dimostrano che le NSCs non solo
hanno caratteristiche antigeniche disomogenee, ma possono
essere suddivise in sottopopolazioni diverse per parametri fisici;
infatti, utilizzando il profilo FSC (forward scatter, indicatore di
dimensione cellulare) è possibile evidenziare due distinte
popolazioni (FSC “low” e FSC “high”) corrispondenti a cellule
di dimensione maggiore e minore. Questo aspetto assume
particolare importanza per la scelta delle tecniche di
somministrazione in vivo (impianto rispetto a iniezione
stereotassica della sospensione cellulare da somministrare).
La presenza di antigeni tipici per il fenotipo vascolare trovati
sulle neurosfere umane ci ha spinto ad approfondire alcuni
aspetti di reciprocità morfo-funzionale tra progenitori/stem
vascolari e stem neurali che nostri dati e la letteratura
evidenziavano con particolare riferimento ai meccanismi che
regolano la neuronogenesi, aspetto cruciale per conoscere e
controllare il comportamento delle neurosfere nei trapianti.
Tenuto conto che la possibilità di avere in modo facilmente
accessibile staminali neurali umane da utilizzare per i trapianti
dal bulbo olfattorio, abbiamo in corso esperimenti di
miglioramento delle rese di estrazione di neurosfere vitali da
bulbo olfattorio umano. In particolare l’utilizzo di nuovi
markers antigenici di superficie e il ricorso a tecniche
innovative di coltura ci hanno dato dati preliminari molto
promettenti in tal senso.
I meccanismi apoptotici cellulari sono determinanti per la
riuscita delle tecniche trapiantologiche potendo condizionare
pesantemente la sopravvivenza della sorgente trapiantata.
Per questo abbiamo studiato i meccanismi di regolazione
dell’apoptosi nelle NSCs umane. Gli studi sono stati svolti in
collaborazione con il gruppo del Prof. Ruggero De Maria
responsabile del Laboratorio di Ematologia e Oncologia
Sperimentale dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma. I dati
ottenuti dimostrano che le NSCs sono resistenti alla induzione
dell’apoptosi cellulare. Questa resistenza è secondaria a
peculiarità specifiche della caspasi 8 presente all’interno delle
NSCs. La rilevanza di tale dato è estrema se si considera che in
tal modo le NSCs rivelano di possedere una intrinseca
resistenza alla morte cellulare che spiega la loro capacità di
sopravvivenza in condizioni critiche quali l’impianto in
patologie degenerative focali.
La possibilità di poter rintracciare le cellule impiantate
all’interno del cervello ospite in modo efficace è una “conditio
sine qua non” per verificare qualsivoglia condizione
trapiantologica.
Le cellule staminali neurali utilizzando metodiche classiche di
rilevamento mostrano una peculiare dissociazione tra effetto
restorativo e numero di cellule ritrovate a fronte del numero di
cellule trapiantate. Pertanto stiamo lavorando alla messa a
punto di una tecnica di marcat che consenta, senza sacrificare
l’animale, di seguire nel tempo il tracing delle cellule con un
repere difficilmente distruggibile quale il Fe+++. Allo stato
attuale abbiamo dati soddisfacenti sulla incorporazione e
mantenimento del magnetodendrimero in coltura di cellule
staminali neurali; sono in corso gli studi in vivo.
Caratteristica qualificante della nostra banca è la presenza di
cellule staminali da cervelli patologici quali i cervelli trisomici
21 (Sindrome di Down). Questa aspetto è per noi
particolarmente interessante non solo per gli aspetti
fisiopatologici ma anche ontogenetici sottesi allo studio delle
caratteristiche di proliferazione ed espansione delle neurosfere
umane ma anche del loro differenziamento in astrociti, neuroni
ed oligodendrociti. I primi risultati ottenuti riguardano la
presenza della proteina BACE-2 nel surnatante di colture di
NSCs da soggetti trisomici. Il dato è particolarmente
significativo considerando che la sindrome di Down
rappresenta un buon modello di Alzheimer avendo la
caratteristica di formare depositi della proteina amiloide beta
nel cervello di chi ne è affetto.
BACE-2 è stata scelta quale proteina da studiare in quanto
capace di clivare il precursore di amiloide beta e poiché il gene
che la codifica si trova sul cromosoma 21. Le staminali da
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trisomia 21 sono il modello ideale di riferimento per gli studi in
vitro sul ruolo di questa proteina. Lo studio è stato svolto in
collaborazione con la Dott.ssa Luisa Benussi, Laboratorio di
Neurobiologia, Clinica della Memoria, IRCCS Centro S.
Giovanni di Dio-FbF, Brescia.
Trapiantologia
Nell’ambito di un progetto di ricerca sulla SLA, in
collaborazione con l’Istituto. “Mario Negri” di Milano che
fornisce il modello animale di SLA, con l’Istituto di Scienze
Farmacologiche di Milano per la messa a disposizione dello
strumento per NMR su animali, con il Prof. Bulte JW,
Dipartmento di Fisiologia e genomica Funzionale, Università
della Florida, Gainesville, Florida, USA, per la fornitura dei
magnetodendrimeri stiamo verificando i primi dati
preliminari riguardanti la somministrazione per via
intracerebroventricolare di staminali neurali caricate con
magnetodendrimeri.
È terminato uno studio sul modello murino di spinal cord
injury utilizzando per il trapianto cellule staminali neurali
GFP+ ottenute per infezione virale. La collaborazione con il
gruppo del Prof. De Maria-Laboratorio di Ematologia e
Oncologia Sperimentale dell’I.S.S. di Roma ha fornito
l’expertise per l’infezione delle NSCs rendendole GFP+ per il
trapianto. Il modello di lesione spinale è stato fornito dal
Prof. Roberto Pallini, Istituto di Neurochirurgia,
Dipartimento di Neurochirurgia, Università Cattolica di
Roma. I dati ottenuti (“Transplantation of Neural Stem Cells
to the Injured Spinal Cord Experimental Results in Rodent
Animal Models”, submitted) sono positivi per l’impianto, la
sopravvivenza e la differenziazione in fenotipi neurali; da
implementare sono le evidenze riguardanti il recupero
funzionale per la necessità di attivare un progetto di ricerca ad
hoc in tal senso.
Da ultimo, in collaborazione con la Dott.ssa De Simoni
dell’Istituto Mario Negri di Milano, sono in corso studi su
modello animale di lesione ischemica cerebrale e impianto di
cellule staminali neurali versus impianto di cellule staminali
ematopoietiche circolanti (CD34+).
Anche in questo modello abbiamo osservato una certa
divaricazione tra effetto biologico del trapianto e numero di
cellule “ritrovate” rispetto al numero di cellule trapiantate
tanto da aggiungere alle nostre tecniche di tracing anche
l’utilizzo di staminali estratte da topi transgenici Rosa 26
facilmente rintracciabili per reazione con X-Gal.
L’interesse del nostro Laboratorio per gli aspetti “vascolari”,
secondario alla stretta correlazione tra neurali staminali e
progenitori/staminali vascolari, ci ha portato a collaborare
con il Prof. Paolo Maddeddu (Cardiovascular Medicine and
Gene Therapy Section of the National Laboratory, Italian
National Institute of Biostructures and Biosystems, Osilo,
Sassari), che ha un modello di ischemia periferica (“mouse
limb ischemia”: danno ischemico prodotto dal legame
dell’arteria femorale) modello nel quale la somministrazione
di cellule staminali ricavate da aorta fetale umana (cellule
staminali bancate nella nostra Banca nella sezione Cellule
extra-neurali) ha fornito chiare evidenze non solo di
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rivascolarizzazione, ma anche di rigenerazione del tessuto
muscolare aprendo interessanti prospettive riguardo alla
plasticità delle cellule staminali.
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Prof. Roberto Nicosia, Department of Pathology,
University of Washington, Seattle, WA 98195, USA.
• Prof. Paolo Rebulla, Ospedale Maggiore Policlinico,
Milano
• Prof. Cesare Peschle, Laboratorio di Ematologia ed
Oncologia Sperimentale, ISS, Roma
• Prof. Ruggero De Maria, Laboratorio di Ematologia ed
Oncologia Sperimentale, ISS, Roma
• Prof. Paolo Maddeddu, Cardiovascular Medicine and
Gene Therapy Section of the National Laboratory, Italian
National Institute of Biostructures and Biosystems, Osilo,
Sassari.
• Dott.ssa MariaGrazia De Simoni, Istituto di Ricerche
“Mario Negri”, Milano
• Dott.ssa Tiziana Mennini, Istituto di Ricerche “Mario
Negri”, Milano
• Dott.ssa Caterina Bendotti, Istituto di Ricerche “Mario
Negri”, Milano
• Dott.ssa Daniela Curti, Istituto di Farmacologia,
Università degli studi di Pavia, Pavia
• Prof. G. Maira, Istituto di Neurochirurgia, Università
Cattolica di Roma, Roma
• Prof. Andrea Levi, Istituto di Neurobiologia e Medicina
Molecolare, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Eugenio Parati:
• Professore di Neurologia c/o Scuola di Specialità in
Neurochirurgia - Università Gemelli - Roma
• Professore di Farmacologia c/o Scuola di Specialità in
Farmacologia per Medicina - Università Statale, Milano
• Professore di Neurologia c/o Scuola di Specialità in
Cardiologia e Fisiopatologia Respiratoria - Università Statale
di Milano.
• Tutor per tesi dal titolo ”Caratterizzazione distrettospecifica di cellule endoteliali umane “della Sig.na Gloria
Invernici -“Isolamento e caratterizzazione di cellule
staminali neurali da diversi distretti cerebrali fetali da tessuti
provenienti da soggetto adulto e da aree extraneurali di
origine ectodermica” della Sig.na Stefania De Grossi
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Alessandri G, Pagano S, Bez A, Benetti A, Pozzi S,
Iannolo G, Baronio M, Invernici G, Caruso A, Muneretto
C, Bisleri G, Parati E. Isolation and culture of human musclederived stem cells able to differentiate into myogenic and
neurogenic cell lineages. Lancet 2004;364:1872-1883.
2. Ricci-Vitiani L, Pedini F, Mollinari C, Condorelli G,
Bonci D, Bez A, Colombo A, Parati E, Peschle C, De Maria
R. Absence of caspase 8 and high expression of PED protect
primitive neural cells from cell death. J Exp Med
2004;200:1257-1266.
3. Parati EA, Pozzi S, Ottolina A, Onofrj M, Bez A, Pagano
SF. Neural stem cells: an overview. J Endocrinol Invest.
2004;27(6 Suppl):64-7. Review.
4. Corsini E, Gelati M, Calatozzolo C, Alessandri G,
Frigerio S, De FrancescoM, Poiesi C, Parati E, Croci D,
Boiardi A, Salmaggi A. Immunotherapy with bovine aortic
endothelial cells in subcutaneous and intracerebral glioma
models in rats: effects on survival time, tumor growth, and
tumor neovascularization. Cancer Immunol Immunother.
2004 Nov;53(11):955-62.
5. Belicchi M, Pisati F, Lopa R, Porretti L, Fortunato F,
Sironi M, Scalamogna M, Parati EA, Bresolin N, Torrente
Y. Human skin-derived stem cells migrate throughout forebrain
and differentiate into astrocytes after injection into adult mouse
brain. J Neurosci Res. 2004 Aug 15;77(4):475-86.
B - UNITÀ FUNZIONALE MALATTIE
CEREBROVASCOLARI
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
L’UfCV è parte di un Dipartimento Interaziendale
costituito da 4 IRCCS (Istituto Nazionale Neurologico
Carlo Besta, Milano; Centro Cardiologico Monzino,
Milano; Fondazione S. Maugeri, Pavia; Fondazione Pro
Juventude Don Gnocchi, Milano) con il patrocinio della
Regione Lombardia, che consente la presa in carico dei
pazienti affetti da patologia cerebrovascolare dalla fase acuta
alla gestione domiciliare.
L’offerta assistenziale fornita dalla UfCV si compone di:
• 10 letti per la degenza ordinaria, di cui 4 attrezzati per le
degenze semi-intensive;
• posti di degenza di Day Hospital in numero variabile,
secondo le richieste del momento, per i pazienti che non
necessitano di ricovero in degenza ordinaria per il
completamento delle indagini;
• due ambulatori divisionali di neurologia il martedì ed il
mercoledì mattina;
• un ambulatorio speciale “Malattie Cerebrovascolari” il
giovedì mattina.
I ricoveri di degenza ordinaria e DH vengono decisi dallo
specialista Neurologo dopo consultazione ambulatoriale o
contatto con un altro medico o un’altra struttura
ospedaliera. Per accedere all’ambulatorio “Malattie
Cerebrovascolari” sono necessarie la prenotazione attraverso
il CUP (allo sportello di via Celoria 11 o telefonicamente al
n° 02 70631911) e l’impegnativa del medico di famiglia o
di un medico specialista.
■ STAFF
Dirigenti medici, neurologi
Eugenio Parati: parati@istituto-besta.it, tel 02 23942387
Maria Rita Carriero: mcarriero@istituto-besta.it
tel 02 23942385
Borsisti e contrattisti
Emilia Berta, Luigi Caputi, Maria Paola Perini
Specializzandi
Giorgio Boncoraglio
Infermiere coordinatore
Anna Floris
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
ATTIVITÀ CLINICA
All’interno del Dipartimento Interaziendale per la presa in
carico e lo studio dei pazienti affetti da patologia
cerebrovascolare l’UfCV ha messo a punto un percorso
diagnostico - terapeutico multidisciplinare, attivabile con il
SSN sia in regime di ricovero che in regime ambulatoriale:
1. Valutazione neurologica di ingresso: è il primo contatto
del paziente con l’Istituto. Insieme con lo specialista
Neurologo viene deciso il piano diagnostico - terapeutico,
che potrà articolarsi in diversi momenti, attivabili
separatamente in relazione alle problematiche emerse
all’atto della visita.
a. Valutazione ematochimica: dalla routine agli esami più
moderni per la ricerca degli stati trombofilici e la
diagnostica delle vasculiti.
b. Valutazione cardiologica: se necessario il paziente potrà
eseguire una batteria di test comprendente ECG basale o
secondo Holter, eco-cardiogramma trans-toracico o transesofageo.
c. Valutazione neuroradiologica: può includere TAC e
Risonanza Magnetica dell’encefalo (inclusi gli studi di
diffusione e perfusione), PET cerebrale (questa presso
l’Ospedale Policlinico di Milano), Eco-Doppler dei tronchi
sovra-aortici, Doppler trans-cranico, angio-TAC, angioRM, Angiografia cerebrale.
d. Valutazione neuropsicologica: con particolare riferimento
alla quantizzazione ed al follow-up dei deficit cognitivi nelle
malattie cerebrovascolari.
e. Valutazione neurochirurgica: attivabile per la patologia
cerebrovascolare emorragica o malformativa.
f. Valutazione fisiatrica: attivabile per la patologia
cerebrovascolare acuta, post-acuta e cronica, con possibilità
di programmare cicli di terapia neuroriabilitativa in
strutture convenzionate.
2. Valutazione neurologica di uscita: in caso di ritorno al
domicilio, lo specialista Neurologo redige una relazione
finale per il medico curante con i suggerimenti del caso;
qualora fossero necessari ulteriori valutazioni o interventi, lo
specialista Neurologo potrà proporre il trasferimento in altre
strutture appartenenti al Dipartimento Interaziendale.
79
ATTIVITÀ DI RICERCA
Il lavoro svolto nel corso dell’anno 2004 dalla UfCV ha
prodotto i seguenti risultati:
Verificata la validità del database Cedir 3.01 quale
strumento per il monitoraggio dell’andamento della
malattia cerebrovascolare in accordo con le linee guida
nazionali e internazionali (SPREAD ed EUSI), già
sottoposto alla validazione delle strutture competenti
dell’Istituto (Direzione Sanitaria e Servizio di
Neuroepidemiologia), nel corso del 2004 si è provveduto ad
implementare ulteriormente la casistica registrata
(attualmente il database conta 460 casi, di cui 90 inseriti
nell’ultimo anno);
La validazione del protocollo diagnostico-terapeutico
(PDT) elaborato nel 2003 ha portato ad effettuare nuove
modifiche che attualmente sono oggetto di ulteriore
validazione (PDT Stroke beta4);
Nel valutare i protocolli previsti per l’arruolamento dei
pazienti nei trials clinci in corso (“SYNTHESIS”; “Studio
clinico pilota, randomizzato, in doppio cieco sull’uso di
filgrastim nell’ischemia cerebrale acuta per la mobilizzazione
delle cellule staminali del midollo osseo”), abbiamo
osservato:
• che il polimorfismo 4G/5G del gene del PAI correla con i
livelli plasmatici di colesterolo (Boncoraglio GB et al.: A
possible explanation for the conflicting association of PAI-1
4G/5G polymorphism with myocardial infarction and
ischemic stroke: the influence on cholesterol levels.
Sottomesso a Blood);
• che alti livelli di anticorpi anticardiolipina e di
omocisteina sono un fattore di rischio aggiuntivo nei malati
cerebrovascolari con PFO (Carriero MR et al.:
Anticardiolipin antibodies and hyperhomocysteinemia are
vascular risk factors in patients with patent foramen ovale
and ischemic stroke. Sottomesso a Stroke);
• un caso di mastocitosi sistemica quale agente patogenetico
di ictus cerebrale (Boncoraglio GB et al.: Systemic
mastocytosis: a potential neurological emergency. In press,
Neurology);
• che le statine hanno un effetto pleiotropico di tipo antiinfiammatorio (Frigerio S. et al: Pravastatin in vivo reduces
migration of mononuclear cells through endothelial cell
monolayers. Sottomesso a Annals of Neurology);
• che il fumo non costituisce un fattore di rischio aggiuntivo
nelle pazienti con trombosi venosa cerebrale che assumono
estroprogestinici (Ciccone A et al.: Is smoking a risk factor
for cerebral sinus thrombosis in oral contraceptive users? A
case-control study. Sottomesso a Neurological Science);
■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Università La Sapienza di Roma (Prof.ssa Rasura)
• Università Cattolica di Roma (Prof. Broccolini)
• IRCCS Istituto Mondino di Pavia (Prof. Micieli)
• IRCCS Istituto Auxologico di Milano (Dott. StrambaBadiale)
• Istituto Superiore Sanità di Roma (Prof. Peschle)
• IRCCS Istituto Fatebenefratelli di Brescia (Dott.ssa
Benussi)
• IRCCS Istituto Santa Lucia di Roma (Dott.ssa Placido)
• IRCCS Neuromed di Venafro (Prof. Nicoletti)
• IRCCS Istituto Cardiologico Monzino di Milano (Prof.ssa
Tremoli)
• Unità Complessa Malattie Cerebrovascolari/Stroke Unit,
IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Casimiro
Mondino di Pavia (prof. Micieli).
• Stroke Unit - Dipartimento di Neurologia, Ospedale
Niguarda Cà Granda di Milano, Italia (dott. Ciccone).
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA IV
Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia
■ DIRETTORE: RENATO MANTEGAZZA
Laureato presso l’Università degli Studi di Milano, specializzato in Neurologia presso
l’Università di Pavia. Dal 1983 è entrato a far parte della Divisione di Malattie Neuromuscolari
dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” come clinico e ricercatore e successivamente
come Assistente Medico di Neurologia a tempo pieno. Nel Marzo 2003 è diventato Responsabile
della U.O. Neurologia IV – Neuroimmunologia e Patologia Muscolare. Negli anni passati ha
svolto attività di ricercatore presso il Dipartimento di Immunologia Chimica dell’Istituto
Weizmann, Rehovot (Israele), nel laboratorio diretto dalla Prof. S. Fuchs, e presso il Dipartimento
di Neurologia dell’Università di Stanford (CA), diretto dal Prof. L. Steinman. Il suo ambito
clinico e di ricerca comprende le malattie autoimmuni, neuromuscolari e degenerative del
sistema nervoso centrale e periferico; in particolare la sua attività scientifica è rivolta alla
integrazione tra la ricerca sui meccanismi patogenetici di malattie, come la miastenia grave,
sclerosi multipla, miopatie infiammatorie, distrofie muscolari, sclerosi laterale amiotrofica, e
l’innovazione terapeutica. Svolge attività di consulenza scientifica per diverse riviste scientifiche
internazionali e di revisione di grants per diverse Società Scientifiche/Associazioni; è esperto ad
hoc per l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Vaccines and Other Biologicals, The V&B
Safety of Vaccines Standing Committee. È stato chiamato in qualità di esperto al 119th
Workshop “Diagnostic criteria and outcome measures in randomised controlled trials in the
adult idiopathic inflammatory myopathies, excluding inclusion body myositis”, organizzato
dalla European NeuroMuscular Centre, per la definizione di criteri diagnostici appropriati per
le diverse forme di miopatia infiammatoria. È Principal Investigator o Partner in diverse
collaborazioni scientifiche e trial clinici sperimentali sia a livello europeo che internazionale.
rmantegazza@istituto-besta.it
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Eugenio Parati:
• Relatore nel corso di aggiornamento “L’emergenza clinica
in ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corso
teorico-pratico”, Istituto Nazionale Neurologico “Carlo
Besta”, Milano.
Maria Rita Carriero:
• Relatrice nel corso di aggiornamento “L’emergenza clinica
in ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corso
teorico-pratico”, Istituto Nazionale Neurologico “Carlo
Besta”, Milano.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
■ RIFERIMENTI GENERALI
1. Boncoraglio GB, Carriero MR, Chiapparini L, Ciceri E,
Ciusani E, Erbetta A, Parati EA. Hyperhomocysteinemia and
other thrombophilic risk factors in 26 patients with cerebral
venous thrombosis. Eur J Neurol 2004;11:405-409.
Segreteria Divisionale: tel 02 23942255/2282;
fax 02 70633874; neurologia4@istituto-besta.it
Day-Hospital: tel 02 23942255/2413
Infermiere Coordinatore: tel 02 23942333/2435
2. Rigamonti A, Boncoraglio G, Carriero MR, Bussone G.
A case of Melkersson-Rosenthal syndrome with features
suggesting immune etiology. Eur Neurol 2004;51:42-43.
■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE SCLEROSI
MULTIPLA
3. Grimaldi D, Mea E, Chiapparini L, Ciceri E, Nappini S,
Savoiardo M, Castelli M, Cortelli P, Carriero MR, Leone
M, Bussone G: Spontaneous low cerebrospinal pressure: a
mini review. Neurol Sci 2004;25 Suppl 3:S135-S137.
Responsabile: Clara Milanese
Centro regionale SM: tel 02 23942548
fax 02 70638217; msgroup@istituto-besta.it
Prenotazioni visite ed esami ambulatoriali:
CUP tel 02 70631911
4. Alessandri G, Pagano S, Bez A, Benetti A, Pozzi S,
Iannolo G, Baronio M, Invernici G, Caruso A, Muneretto
C, Bisleri G, Parati E. Isolation and culture of human musclederived stem cells able to differentiate into myogenic and
neurogenic cell lineages. Lancet 2004;364:1872-1883.
5. Ricci-Vitiani L, Pedini F, Mollinari C, Condorelli G,
Bonci D, Bez A, Colombo A, Parati E, Peschle C, De Maria
R. Absence of caspase 8 and high expression of PED protect
primitive neural cells from cell death. J Exp Med
2004;200:1257-1266.
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
Reparto: 14 letti di degenza ordinaria di cui 6 dedicati alla SM
Day-Hospital: 2 letti
Ambulatorio Speciale per Malattie Neuromuscolari e
Neuroimmunologia - lunedì, martedì, mercoledì e giovedì
per prenotazioni tel 02 23942255
Ambulatorio Speciale Distrofie Muscolari - Dr.ssa Morandi
per prenotazioni tel 02 23942413
Ambulatorio speciale SM: 5 accessi settimanali (2 il lunedì,
1 il martedì e 2 il giovedì), ore 10 - 13
Day Hospital per SM: 2 accessi/die per 5 gg/settimana dal
lunedì al venerdì
• Centro Regionale di Riferimento per la Prevenzione e
Diagnosi delle Miopatie Ereditarie
• Centro Nazionale di Riferimento per la Ricerca, Diagnosi
e Cura della Miastenia Gravis
• Centro Regionale di Riferimento per la dispensazione
farmaci immunomodulanti nella Sclerosi Multipla
• Sede Nazionale dell’Associazione Italiana per la Lotta
contro la Miastenia (AIM), tel 02 2360280;
fax 0270633874; aim@miastenia.it
• Centro Regionale Sclerosi Multipla
■ STAFF
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
80
81
Dirigenti Medici Neurologi
Carlo Antozzi: antozzi@istituto-besta.it
Paolo Confalonieri: pconfalonieri@istituto-besta.it
Loredana La Mantia: lamantia@istituto-bresta.it
Giuseppe Lauria: glauria@istituto-besta.it
Clara Milanese: milanese@istituto-besta.it
Lucia Morandi: lmorandi@istituto-besta.it
Dirigenti Biologi
Francesca Andreetta: fandreetta@istituto-besta.it
Fulvio Baggi: baggi@istituto-besta.it
Pia Bernasconi: pbernasconi@istituto-besta.it
Marina Mora: mmora@istituto-besta.it
Specializzandi in Neurologia
Nadia Mascoli, Paola Penza
Tecnici di Laboratori
Flavia Blasevich, Eleonora Canioni, Elisabetta Mariani,
Antonio Mauro, Ornella Simoncini
Infermieri Professionali
Ilaria Belloni, Angela Campanella
OTA
Ada Mameli
Contrattisti Ricercatori rientro dall’estero
Rosetta Pedotti: rosetta.pedotti@istituto-besta.it
Contrattisti e Borsisti
Elisa Arnoldi, Biologa
Raffaella Brugnoni, Biologa
Francesca Camozzi, Biologa
Cristina Cappelletti, Biologa
Piercarlo Cristaldini, Biologo
Claudia Di Blasi, Biologa
Barbara Gallo, Biologa
Marilena Lapilla, Biologa
Raffaella Lombardi, Biologa
Lorenzo Maggi, Medico
Mara Negri, Biologa
Alessandra Ruggieri, Biologa
Simona Saredi, Laureata in CTF
Federica Ubiali, Biologa
Simona Zanotti, Biologa
Tesisti
Elisa Bonomi, Biotecnologie Mediche
Francesca Colleoni, Scienze Biologiche
Giovanni Lombardi, Biotecnologie Mediche
Silvia Musio, Scienze Biologiche
Sara Nava, Scienze Biologiche
Valeria Nessi, Scienze Biologiche
Elisa Pavesi, Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica
Daniela Piga, Scienze Biologiche
Elena Restelli, Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica
Letizia Riccio, Scienze Biologiche
Stefano Scabeni, Scienze Biologiche
Dottorandi in “Translational and Molecular Medicine”
(DIMET)
Paolo Ferro, Biologo
82
Frequentatori
Ilaria Brambilla, Biologa
Nerina Mascoli, Medico
Collaboratori amministrativi
Daniela Aloi, Antonietta Boffa, S. Calcagno, Rita Tromellini
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Attività Clinica nell’ambito delle Malattie
Neuromuscolari, Autoimmuni, Degenerative del Sistema
Nervoso Centrale e Periferico: responsabile Renato
Mantegazza: tel 02 23942255/2282;
neurologia4@istituto-besta.it
• Unità Funzionale di Emaferesi e Immunoterapia:
responsabile Carlo Antozzi; tel 02 23942255/2361;
antozzi@istituto-besta.it
• Diagnostica Istocitopatologica del muscolo con agobiopsia
muscolare (attività esclusiva del Centro, circa 250
biopsie/anno); Servizio di Prevenzione e Diagnosi delle
Miopatie Ereditarie e Degenerative: responsabile Lucia
Morandi; tel 02 23942255/2413;
lmorandi@istituto-besta.it
• Diagnostica istocitopatologica e morfometrica del nervo
periferico con biopsia cutanea (attività esclusiva del Centro,
circa 120 biopsie/anno): responsabile Giuseppe Lauria;
tel 02 23942255/2378; glauria@istituto-besta.it
• Diagnostica Sierologica delle Malattie Autoimmuni del
Sistema Nervoso Centrale e Periferico, e del Muscolo:
responsabile dr. Francesca Andreetta; tel 02 23942414
fandreetta@istituto-besta.it
• Diagnostica Genetico-Molecolare delle Malattie
Neuromuscolari: responsabile Pia Bernasconi;
tel 02 23942369; pbernasconi@istituto-besta.it
• Laboratorio di biologia della cellula muscolare:
responsabile Marina Mora; tel 02 23942632;
mmora@istituto-besta.it
• Attività di ricerca clinico-scientifica di eccellenza,
articolata come segue:
- Malattie autoimmuni del sistema nervoso periferico e del
muscolo
- Malattie autoimmuni del sistema nervoso centrale
- Genetica molecolare delle distrofie muscolari e delle
canalopatie
- Neuroimmunologia sperimentale
- Studio del modello sperimentale di sclerosi multipla
- Studio di modelli sperimentali di neuropatie periferiche
- Neuromiopatie e neuroimmunopatologia
- Eccellenza Professionale di ricerca in Biologia della Cellula
Muscolare
- Banca di cellule muscolari da pazienti con patologia
neuromuscolare; questa banca ha ottenuto finanziamenti da
Telethon e dalla Comunità Europea
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Miastenia grave (MG)
• Timectomia. Viene continuata la esperienza relativa
all’esecuzione di una timectomia radicale con tecnica miniinvasiva in pazienti miastenici portatori o meno di timoma.
Il tessuto viene analizzato con una scheda anatomopatologica dedicata basata sulla caratterizzazione del
fenotipo cellulare immunitario e muscolare.
• Patologia timica. L’aumentata espressione di
metalloproteinasi (MMPs), enzimi proteolitici che
degradano l’ECM e la membrana basale, potrebbe essere
associata ad una maggiore invasività del timoma. A questo
scopo abbiamo analizzato i livelli dei trascritti specifici per
MMP-1 e MMP-7 in timi patologici ottenuti da miastenici.
Per controllo sono stati analizzati timi di bambini non
miastenici sottoposti ad intervento di cardiochirurgia. I
risultati molecolari evidenziano che nei timomi invasivi i
livelli di MMP-1 e MMP-7 sono aumentati; è in corso lo
studio della espressione proteica di MMP-1 e MMP-7.
Modello sperimentale di miastenia grave (EAMG)
• Tolleranza immunologica. Questa linea di ricerca intende
definire e valutare nuove terapie immunomodulanti della
risposta autoimmune verso l’AChR, antigene target nella
miastenia grave (MG). Gli esperimenti sono stati condotti
utilizzando specifici modelli cellulari derivati dal modello
sperimentale di MG nel ratto Lewis. Sono stati seguiti due
differenti approcci: 1) induzione di fenotipo
immunomodulante in cellule dendritiche (DC) e 2)
modulazione della risposta antigene specifica mediante
cellule T regolatore (Treg) a fenotipo CD4+CD25+.
Miopatie infiammatorie (MI)
• Immunopatogenesi. In collaborazione con il Dr. O.
Baricordi e la Dr.ssa R. Rizzo (Università degli Studi di
Ferrara) sono stati dosati i livelli delle molecole solubili
HLA-I e HLA-G nel siero di pazienti affetti da MI (n = 50)
e per controllo nel siero di 26 pazienti affetti da altre
malattie neurologiche. Livelli misurabili di sHLA-I (> 1
ng/ml) sono stati rilevati nel 92% dei sieri analizzati, di
questi 5 (7%) avevano un livello di sHLA-I superiore al
range di normalità. Livelli misurabili di sHLA-G sono stati
individuati in 9/76 (12%) sieri analizzati, di questi 3 (33%)
mostravano livelli di sHLA-G superiori ai livelli normali. È
in corso l’analisi mediante immunoistochimica
dell’espressione di HLA-G in campioni di tessuto muscolare
di pazienti MI e di pazienti non miopatici di controllo.
Encefalite autoimmune sperimentale (EAE)
• Studio dei meccanismi patogenetici della SM: la
componente allergica. Alcuni studi suggeriscono che
meccanismi effettori e mediatori delle risposte allergiche
possono modulare la risposta autoimmune nella EAE, uno
dei modelli di SM più studiati. Per approfondire il ruolo
dell’istamina nello sviluppo e progressione della EAE,
abbiamo studiato la EAE in un modello murino, messo a
disposizione dal Prof. Ohtsu (Università di Sendai,
Giappone), con delezione del gene codificante l’enzima
istidina decarbossilasi (HDC) necessario per la sintesi
dell’istamina. I risultati da noi ottenuti suggeriscono che in
questi animali la EAE ha un decorso più grave, con infiltrati
infiammatori diffusi a livello del SNC, con una prevalente
componente granulocitaria. Inoltre, i linfociti T attivati di
questi animali producono più TNF-a, IFN-g e leptina
rispetto ai linfociti T degli animali di controllo. Queste
osservazioni suggeriscono che l’istamina endogena regola
significativamente la risposta autoimmune nella EAE e
quindi l’espressione clinica di malattia, limitando il danno
al SNC.
Ruolo immunomodulatorio dell’istamina nella EAE.
È ancora da determinare quali siano i recettori per l’istamina
coinvolti nella modulazione della EAE, e quali siano le loro
funzioni immunomodulanti. Nel nostro laboratorio sono in
corso studi volti a valutare l’espressione, mediante real-time
PCR, di specifici recettori per l’istamina sui linfociti T
attivati contro antigeni mielinici. Inoltre, mediante studi
farmacologici con agonisti ed antagonisti per i vari recettori
dell’istamina stiamo valutando come varia la proliferazione
dei linfociti T attivati e la loro produzione di citochine.
Meccanismi patogenetici dell’anafilassi a peptidi self nel
topo. Per comprendere quali possano essere i mediatori
responsabili delle reazioni anafilattiche a peptidi self, nel
nostro laboratorio ci stiamo avvalendo sia di topi knockout
per l’istamina, sia di approcci farmacologici mirati a
bloccare l’istamina ed il platelet activating factor (PAF), i
principali mediatori delle risposte allergiche nel topo. Studi
preliminari suggeriscono che il PAF sia il maggiore
responsabile dell’anafilassi contro peptidi self. Utilizzando
un modello murino di anafilassi al self in cui due frammenti
proteici della mielina sono differenzialmente espressi nel
timo, stiamo studiando le differenze della risposta immune
contro questi specifici peptidi che possono conferire
resistenza allo sviluppo dell’anafilassi. Questi risultati
potrebbero contribuire sostanzialmente alla comprensione
della patogenesi delle risposte allergiche.
Proprietà immunoregolatorie delle cellule staminali
mesenchimali come trattamento dell’encefalite
autoimmune sperimentale. È stato recentemente
dimostrato che le cellule staminali neurali possono
promuovere la riparazione di cellule del SNC danneggiate.
Questo meccanismo potrebbe in parte spiegare il
miglioramento della EAE osservato in topi che hanno
ricevuto un trattamento con cellule staminali neurali.
Tuttavia, è stato recentemente dimostrato che le cellule
staminali svolgono un ruolo chiave nella maturazione di
cellule T e B, e che sopprimono la proliferazione dei
linfociti T. In collaborazione con l’Università di Genova,
abbiamo avviato un progetto volto a studiare i meccanismi
immunoregolatori delle cellule staminali mesenchimali
(MSC) in grado di supportare l’utilizzo delle stesse nel
trattamento della SM. Infatti, le MSC potrebbero
rappresentare un mezzo importante per il trattamento delle
malattie demielinizzanti del sistema nervoso ed in
particolare della SM.
Encefalite di Rasmussen (ER) ed altre forme di epilessia
Nel corso dell’anno, è continuata la raccolta e l’analisi della
83
reattività anticorpale presente nel siero e nel liquor di
pazienti ER e affetti da altre forme di epilessia, provenienti
da diversi Centri italiani e internazionali (europei,
americani, giapponesi). L’analisi è stata condotta utilizzando
un test ELISA, specifico per il dosaggio degli autoanticorpi
anti-GluR3, e tecniche di immunoblotting. È ancora in
corso lo studio con microchips per individuare nuovi targets
antigenici. Il progetto è condotto in stretta collaborazione
con le UU.OO. Neurofisiologia Sperimentale e
Neuropsichiatria Infantile.
Cellule staminali e reattività immunologica
Cellule staminali neurali (NSC) sono caratterizzate da una
bassa/assente espressione di molecole del complesso
maggiore di istocompabilità (MHC), e ciò si traduce in una
minima possibilità di rigetto cellulare in caso di trapianto. Il
progetto ha valutato mediante esperimenti in vitro di
reazione mista linfocitarie (MLR) il grado di alloreattività
tra NSC e linfociti di sangue periferico (PBL) di donatori, e
il tipo di risposta ottenuta è stata associata con l’aplotipo
HLA (loci A, B e DR) dei donatori e delle linee staminali.
Gli esperimenti MLR eseguiti hanno confermato la bassa
immunogenicità delle linee staminali neurali, e tale risultato
è riconducibile alla bassa espressione di molecole MHC.
Abbiamo quindi verificato il comportamento di NSC in
presenza di IFN-gamma: abbiamo osservato un’aumento
dell’espressione di molecole MHC e, ripetendo gli
esperimenti MLR, è stato misurato un modesto aumento
delle risposte proliferative.
Attività aferetica – immunoterapia
È proseguito il progetto dedicato all’immunomodulazione
mediante proteina A nell’encefalopatia di Rasmussen, in
collaborazione con le U.O. Neurologia VI e NPI; sono in
trattamento cronico quattro pazienti ad esordio adulto; due
pazienti hanno raggiunto un follow-up clinico superiore ad
un anno, con soddisfacente controllo della fenomenologia
critica, miglioramento del deficit neurologico e progressiva
riduzione della terapia steroidea in corso; due pazienti sono
stati recentemente inseriti nel protocollo, con iniziali segni
di miglioramento tali da indicare la prosecuzione del
protocollo di immunoassorbimento. Prosegue lo studio
dedicato ai pazienti affetti da patologie autoimmuni
associate a positività degli anticorpi anticanale del potassio;
dopo l’esperienza acquisita nella neuromiotonia, abbiamo
avuto l’opportunità di descrivere un caso di sindrome
mioclonica associata a tali anticorpi (senza segni clinici e
radiologici di encefalite limbica) e con spiccata responsività
all’immunoterapia, possibile indicazione di uno spettro
clinico associati agli anticorpi anticanale del potassio più
ampio di quanto inizialmente descritto. Parallelamente
all’attività clinica, prosegue lo studio mediante
immunocitochimica su encefalo di ratto (in collaborazione
con la U.O. Neurofisiologia Sperimentale e
Neuroanatomia, Dr.ssa Frassoni e Dr. Spreafico) per lo
studio del legame delle immunoglobuline purificate del
paziente con diverse strutture encefaliche, utilizzando IgG
da pazienti con quadri clinici diversi (neuromiotonia,
84
encefalite limbica e mioclono).
È stato disegnato il protocollo di studio controllato di
confronto tra efficacia della plasmaferesi e delle
immunoglobuline endovena ad alte dosi sul deficit bulbare
in pazienti miastenici.
Infine, è proseguito (in collaborazone con la Unità di
Neuroepidemiologia) lo studio dedicato alla diagnosi di
miastenia grave autoimmune basato sulle evidenze della
letteratura; è stata completata la parte di studio dedicata alla
diagnosi neurofisiologica ed al dosaggio degli anticorpi
antirecettore acetilcolinico, ed è stato pianificata la stratergia
di ricerca relativa agli aspetti clinici della malattia quali
fattori potenzialmente predittivi la diagnosi.
Malattie muscolari degenerative ereditarie
È stato organizzato un gruppo multidisciplinare per
l’elaborazione di linee guida per l’iperCKemia asintomatica
basata su ricerca bibliografica per valutare le variabili preanalitiche e analitiche del dosaggio del CK e le condizioni
fisiologiche, parafisiologiche e patologiche, che possono
causarne un aumento, in assenza di sintomi di
compromissione muscolare. Sono state delineate
raccomandazioni per la diagnosi di questi pazienti, discusse
e accettate nell’ambito dell’Associazione Italiana di
Miologia. Queste raccomandazioni saranno consultabili sul
sito dell’Associazione.
Distrofie muscolari dei cingoli e congenite: correlazione
genotipo-fenotipo. Lo screening genetico-molecolare dei
difetti responsabili di varie forme di distrofia muscolare, sia
congenite che dei cingoli, riguarda in particolare i geni
codificanti per a-, b-, g- e d-sarcoglicano, il gene della
caveolina 3, responsabili di distrofie dei cingoli, il gene
FKRP (fukutin-related protein) responsabile sia di una
forma di distrofia dei cingoli che di una forma di distrofia
congenita, il gene LAMA2, codificante per la catena a2 della
laminina 2, il gene POMGnT1, ed il gene POMT1, tutti e
tre questi ultimi responsabili di forme di distrofia muscolare
congenita. I geni FKRP, POMGnT1, e POMT1, quando
mutati, provocano una ridotta glicosilazione dell’adistroglicano, una proteina della matrice extracellulare che
fa parte del complesso glicoproteico legato alla distrofina.
Lo screening prevede un’analisi immunochimica
dell’espressione delle varie proteine la cui assenza o
riduzione è causa di distrofia muscolare e l’analisi geneticomolecolare dei vari geni a seconda dell’espressione di queste
due proteine e delle indicazioni cliniche (in collaborazione
con U.O. NPI, NDS e U.O. Neurologia VI).
Distrofia miotonica di Steinert.
In collaborazione con il Centro di Aritmologia dell’Istituto
Cardiologico “Monzino” di Milano stiamo valutando il
rischio di aritmie cardiache in pazienti affetti da miotonia di
Steinert, correlando i risultati cardiologici con l’analisi
molecolare e la valutazione neurologica. Lo studio,
finanziato da Telethon, è un progetto multicentrico e
prevede il reclutamento di oltre 400 pazienti.
Distrofia muscolare di Duchenne. Abbiamo avviato un
progetto in collaboarazione con l’Istituto Auxologico di
Milano per la valutazione della massa ossea e del
metabolismo osseo nei bambini con distrofia di Duchenne
tra 3-6 anni. Da un precedente studio su bambini
Duchenne prima dell’assunzione della terapia steroidea
abbiamo infatti identificato anomalie del metabolismo
osseo con riduzioni significative della densità ossea
soprattutto a carico delle vertebre. È possibile una
correlazione tra queste alterazioni e la riduzione della
decorina e dei biglicani, che hanno un ruolo determinante
nella genesi ossea.
Amiotrofia spinale (SMA II- III).
Abbiamo partecipato a uno studio multicentrico
randomizzato in doppio cieco per la valutazione
dell’efficacia del fenilbutirrato nel trattamento di questi
pazienti. I pazienti sono stati monitorati con una scala
globale di valutazione di Hammersmith e l’analisi di forza
con miometro. È in corso l’analisi statistica dei dati ottenuti.
I dati clinici sono stati correlati con l’analisi molecolare e
l’espressione di SMN2.
Espressione di proteine della matrice extracellulare nella
degenerazione muscolare fibrotica.
L’analisi dell’espressione di decorina e biglicano, che fanno
parte della famiglia dei proteoglicani ricchi di leucina, di
recente identificati come possibili ligandi di almeno
qualcuno dei sarcoglicani, ha evidenziato un significativo
aumento dei relativi trascritti nel muscolo di pazienti con
deficit di sarcoglicano e di disferlina rispetto a controlli della
stessa età. Nel muscolo dei pazienti affetti da distrofia di
Duchenne (DMD) e da distrofia congenita con mutazioni
LAMA2, sia decorina che biglicano sono risultati invece
diminuiti. In entrambi i casi il muscolo presenta una
maggior estensione del tessuto fibrotico rispetto alle altre
forme di distrofia muscolare. Il progetto prevede la
valutazione, mediante studi in vivo e in vitro, delle
implicazioni che decorina e biglicano potrebbero avere
rispetto alla degenerazione muscolare fibrotica.
Meccanismi coinvolti nell’accumulo di proteine tossiche
nelle miopatie a corpi inclusi.
Il progetto prevede lo studio di meccanismi responsabili
dell’accumulo di proteine tossiche nel muscolo in forme di
miopatie a corpi inclusi ereditarie e non. In particolare,
nella forma non ereditaria di miopatia a corpi inclusi,
chiamata miosite per la presenza di piccoli infiltrati di
cellule momonucleate nel muscolo, e considerata una
malattia da invecchiamento muscolare perché è la più
frequente nell’anziano, una causa può essere lo stress
ossidativo. È anche possibile che i meccanismi che
degradano le proteine anomale funzionino male. Il progetto
prevede l’analisi dello stress ossidativo e della degradazione
proteica nelle diverse forme di miopatia a corpi inclusi, sia
nel muscolo sia nelle cellule muscolari in coltura. Queste
informazioni potrebbero aiutarci a capire meglio anche la
causa di una forma ereditaria autosomica dominante di
miopatia vacuolare a corpi inclusi il cui locus genico
abbiamo di recente identificato.
Banca di cellule muscolari da pazienti con patologia
neuromuscolare.
La banca ha ottenuto un finanziamento da Telethon e dalla
Comunità Europea per i seguenti scopi: l’allargamento della
banca stessa, la messa a disposizione e la diffusione dei
campioni nella comunità scientifica in particolare
nell’ambito della ricerca sulle malattie rare, la valutazione di
differenti fattori di crescita cellulare e la preparazione di
procedure operative standard per migliorare la qualità dei
campioni da diffondere nella comunità scientifica.
Studio dei meccanismi di fibrosi muscolare e trattamento
nel modello mdx. È stato completato lo studio
morfometrico riguardante lo sviluppo della fibrosi nel
muscolo diaframma e i dati confermano la tendenza
all’incremento della matrice extracellulare con l’aumentare
dell’età correlato alla espressione di TGF-beta1 come
trascritto che come proteina.
È stato completato il trattamento trisettimanale
intraperitoneale con anticorpo monoclonale anti-TGFbeta1 derivato dall’ibridoma HB9849. L’entità della fibrosi
(valutata mediante morfometria computerizzata) nel
muscolo diaframma di topi mdx trattati con anticorpo antiTGF-beta1 risulta significativamente inferiore rispetto ai
topi mdx trattati con IgG murine non specifiche; tale
inibizione nello sviluppo della fibrosi è accompagnata, ed
ipoteticamente provocata, dalla diminuzione dei livelli
proteico e molecolare della citochina stessa.
Nel corso del 2004 è proseguita la collaborazione con
l’Istituto di Farmacologia dell’Università di Bari, Prof.ssa
Annamaria DeLuca. In particolare è stato completato lo
studio riguardante l’effetto del trattamento con
ciclosporina-A in topi mdx allenati; il farmaco
immunosoppressore si è dimostrato efficace nel diminuire le
alterazioni istopatologiche tipiche dei topi mdx.
Ricerca di mutazioni nei geni CLCN1, CACNA1S,
SCN4A. Al fine di migliorare l’efficienza dell’indagine
genetica per miotonia congenita di Thomsen o di Becker, la
precedente metodica di screening è stata sostituita con il
sequenziamento diretto di tutti gli esoni del gene.
L’indagine genetica sul DNA genomico di 70 probandi e 39
familiari, fino ad ora raccolti nella banca DNA della nostra
U.O, ha permesso di identificare la presenza di mutazioni in
33 soggetti analizzati.
È stata conclusa la messa a punto dell’indagine genetica per
paralisi periodica ipokaliemica (IpoPP), patologia causata da
mutazioni nei geni CACNA1S e SCN4A, codificanti
rispettivamente per le subunità a del canale del calcio e del
sodio del muscolo scheletrico. L’indagine molecolare,
condotta sul DNA di 30 pazienti affetti da IpoPP fino ad
ora raccolti dalla nostra U.O., ha evidenziato in 8 casi la
presenza di mutazioni nel gene CACNA1S e in 1 caso nel
gene SCN4A.
Abbiamo proseguito lo studio del gene SCN4A, codificante
la subunità a del canale del sodio del muscolo scheletrico,
alla ricerca di mutazioni in pazienti affetti da paralisi
periodica iperkaliemica o paramiotonia congenita. L’analisi,
condotta mediante screening al DHPLC e successivo
85
sequenziamento degli ampliconi alterati, è stata messa a
punto al momento per 13 dei 24 esoni che compongono il
gene SCN4A.
Sindromi di miastenia congenita (SMC) post-sinaptica.
È stato messo a punto un metodo di indagine genetica per le
diverse forme di SMC postsinaptiche [la slow-channel
syndrome, la fast-channel syndrome e il deficit del recettore
dell’acetilcolina (AChR)], causate prevalentemente da
mutazioni nelle diverse subunità dell’AChR, canale
pentamerico costituito dalle subunità a(2), b, d, e e
sintetizzate, rispettivamente, dai geni CHRNA1,
CHRNB1, CHRND e CHRNE e RAPSN.
La ricerca delle mutazioni nei geni CHRNA1, CHRNE e
RAPSN è stata successivamente condotta sul DNA
genomico di 16 pazienti. I risultati hanno mostrato la
presenza di una nuova mutazione omozigote 1133G>A nel
gene CHRNA1 in un paziente, presente nei genitori
asintomatici in forma eterozigote, e della mutazione N88K
nel gene RAPSN presente in un altro paziente in forma
omozigote. È in corso l’indagine sul DNA di altri 6 pazienti
con diagnosi di invio di miastenia congenita.
Uso della biopsia cutanea nello studio delle neuropatie
periferiche
Nell’ultimo decennio, la biopsia cutanea si è imposta come
tecnica sensibile e specifica per individuare la degenerazione
delle fibre nervose sensitive di piccolo diametro,
precocemente alterate nella maggior parte delle neuropatie.
Il laboratorio per lo studio dell’innervazione cutanea
rappresenta un Centro di riferimento a livello europeo e
sviluppa attività diagnostiche, di ricerca clinica e ricerca su
modelli sperimentali. Nel corso del 2004 è stato completato
un ampio studio che ha permesso di individuare nuovi
markers immunoistochimici specifici per alterazioni del
citoscheletro nelle neuropatie. È stato completato uno
studio su forme di neuropatie immunomediate, che ha
permesso di individuare la presenza di alterazioni specifiche
nelle fibre nervose cutanee di pazienti con neuropatia antiMAG. Inoltre, è stata messa a punto una metodica di
quantificazione delle fibre epiteliali della lingua che ha
permesso di utilizzare la biopsia per la diagnosi della
“burning mouth sindrome”. Infine, nel modello
sperimentale di neuropatia diabetica e di neuropatia indotta
da chemioterapici la biopsia della cute ha permesso di
identificare la rigenerazione delle fibre nervose indotte dalla
terapia con eritropoietina, fornendo un’evidenza
neuropatologica a supporto dei dati funzionali e
comportamentali. Lo studio sperimentale ha ottenuto un
riconoscimento come migliore contributo scientifico per le
“Peripheral neuropathies” al Congresso della European
Neurological Society 2004.
Lo sviluppo delle attività di ricerca clinica è in particolare
focalizzato sull’uso della biopsia cutanea quale misura di
outcome in trials con farmaci neuroprotettivi e sulla
standardizzazione della metodica tra laboratori europei.
Il responsabile del laboratorio è stato infatti incaricato dal
Comitato Scientifico dell’European Federation of the
86
Neurological Societies di sviluppare le linee guida europee
per l’uso della biopsia cutanea nella diagnosi delle
neuropatie periferiche. Le attività di ricerca sperimentali
proseguono nello studio di farmaci neuroprotettori in
diversi modelli di neuropatia periferica.
Per quanto riguarda la Struttura organizzativa semplice di
Sclerosi Multipla, l’attività è la seguente:
Diagnosi - Il ruolo della RM nella diagnosi precoce di SM.
Nel corso del 2004 è proseguito il progetto già iniziato
nell’anno precedente volto a valutare l’utilità della RM nel
definire la diagnosi di SM, in accordo ai criteri di
disseminazione spaziale e temporale di Mc Donald. Sono
stati selezionati 30 pazienti in fase iniziale di malattia,
seguiti con controlli clinico-radiologici ogni 4 mesi,
utilizzando schede standardizzate per la raccolta dei
principali parametri clinici e radiologici. 17 dei 30 pazienti
inclusi hanno completato i primi 12 mesi di follow-up.
L’evoluzione RM ha consentito di pervenire alla diagnosi di
SM in 11 pazienti, 7 dei quali già al primo controllo a 4
mesi. Per contro, l’evoluzione clinica ha confermato la
diagnosi solo in 7 pazienti ed in epoca più tardiva rispetto
all’evoluzione radiologica. I risultati di questo studio
dimostrano l’utilità del monitoraggio RM nell’anticipare la
diagnosi di SM e potrebbero consentire la selezione di
pazienti candidati a trattamenti cronici preventivi in fase
precoce di malattia.
Markers biologici predittivi di conversione a SM in
pazienti all’esordio di malattia.
• È proseguito il monitoraggio immunobiologico di pazienti
in fase precoce di malattia mediante la valutazione della
risposta anticorpale ad antigeni mielinici (MOG e MBP) su
siero e alla valutazione di markers di danno assonale su
liquor (proteina tau e 14.3.3). I risultati dello studio
sembrano suggerire una correlazione tra presenza di
anticorpi antimielina ed evoluzione clinica a SM definita.
• Terapia - È proseguito il monitoraggio dei pazienti
afferenti al Centro SM in trattamento cronico con farmaci
immunomodulanti (Interferone e Copaxone). Su 370
pazienti con SM a decorso recidivante remittente è stata
valutata l’efficacia dei singoli trattamenti in termini di
frequenza annuale di ricadute. I risultati dell’analisi
suggeriscono una sostanziale equivalenza di efficacia tra i tre
tipi di Interferone (Betaferon, Avonex e Rebif ) e tra questi e
il Copaxone. È in corso un progetto collaborativo con i
Centri SM della Regione Lombardia allo scopo di verificare
su una più ampia casistica i risultati su esposti e per
l’individuazione di fattori predittivi di risposta al
trattamento.
Trattamento con Interferone e Azatioprina nella SM a
decorso recidivante remittente.
Sono stati inclusi nello studio 100 pazienti, randomizzati a
trattamento cronico con Interferone e Azatioprina. 78
pazienti sono stati seguiti per 12 mesi e 47 per 24 mesi. La
riduzione percentuale del tasso di ricadute risulta analoga
nei due gruppi di trattamento a confronto, suggerendo
pertanto la possibilità di altre opzioni terapeutiche per
pazienti che non rispondano a terapie di più largo impiego
quali l’Interferone.
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Prof. Carlo Alberto Angeletti, Università di Pisa, Pisa
• Dr. Corrado Angelini, Università di Padova, Padova
• Dr. Mauro Antimi, Ospedale Sant’Eugenio, Roma
• Dr. Giovanni Antonini, Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”, Roma
• Dr. Olavio R. Baricordi, Università di Ferrara
• Dr.ssa Maria Luisa Bianchi, Istituto Auxologico di Milano,
Milano
• Dr. Roberto Bianchi, Istituto di Ricerca Farmacologica
“Mario Negri”, Milano
• Dr.ssa Annalisa Botta, Università “Tor Vergata”, Roma
• Dr.ssa Cristina Brahe, Università Cattolica di Roma
• Prof. Paola Castagnoli-Ricciardi, Università Milano-Bicocca,
Milano
• Prof. Guido Cavaletti, Clinica Neurologica, Università
Milano-Bicocca, Milano
• Dr. Giacomo Comi, Università degli Studi di Milano,
Policlinico, Milano
• Dr.ssa Gabriela Constantin, Università di Verona, Verona
• Prof. Diana Conte Camerino, Istituto di Farmacologia
dell’Università di Bari, Bari
• Prof. Annamaria De Luca, Istituto di Farmacologia
dell’Università di Bari, Bari
• Dr.ssa Amelia Evoli, Università Cattolica di Roma, Roma
• Dr. Pietro Ghezzi, Istituto di Ricerca Farmacologica “Mario
Negri”, Milano
• Dr. Renato Longhi, CNR, Milano
• Dr. Roberto Massa, Università “Tor Vergata”, Roma
• Dott. Giuseppe Matarese, CNR, Napoli
• Prof. Roberto Melcangi, Istituto di Farmacologia, Università
degli Studi di Milano
• Dr. Massimiliano Mirabella, Università Cattolica di Roma,
Roma
• Dr. Maurizio Moggio, Università degli Studi di Milano,
Policlinico, Milano
• Dr.ssa Francesca Navone, CNR, Milano
• Dr. Raffaello Nemni, Fondazione “Don Gnocchi”, Milano
• Dr. Giuseppe Novelli, Università “Tor Vergata”, Roma
• Prof. Alessandro Padovani, Clinica Neurologica, Università
degli Studi di Brescia
• Dr. Luigi Poliani, Università di Brescia
• Dr. Alessandro Prelle, Università degli Studi di Milano,
Policlinico, Milano
• Dr. Giuseppe Remuzzi, Istituto di Ricerca Farmacologica
“Mario Negri”, Bergamo
• Dr.ssa Roberta Rizzo, Università di Ferrara
• Prof. Pierluigi Sapelli, Clinica Odontoiatrica, Università
degli Studi di Brescia
• Dr.ssa Rossella Tupler, Università degli Studi di Pavia
• Dr. Errore. Il segnalibro non è definito., Università di
Genova, Genova
• Dr.ssa Annamaria Vezzani, Istituto di Ricerca Farmacologica
“Mario Negri”, Milano
• Dr. R. Bergamaschi - Fondazione Mondino-Pavia
• Dr. C. Pozzilli - Cl. Neurologica-Univ.La Sapienza-Roma
• Dr. C. Gasperini - Div. Neurologia-Osp. S.Camilllo-Roma
• Dr.ssa E. Merelli - Cl. Neurologica-Università di Modena
• Dr.ssa A. Protti - Div. Neurologia Osp.Niguarda-Milano
• Dr. E. Beghi - Ist. Mario Negri-Milano ()
• Centri SM della Regione Lombardia
• Prof. David R. Cornblath, Department of Neurology Johns
Hopkins University, USA
• Prof. Steve Galli, Stanford University, Stanford, CA, USA
• Dr. Henri-Jean Garchon, INSERM U580, Parigi, Francia
• Prof. Richard AC Hughes, Department of Clinical
Neuroscience, King's College, London, UK
• Dr.ssa Cécile Jaeger, AFM Genethon, Parigi, Francia
• Dr. George Karpati, Neurological Institute, McGill
University, Montreal, Canada
• Dr. Hanns Lockmüller, MTCC, Università di Monaco,
Germania
• Prof. Justin C. McArthur, Department of Neurology Johns
Hopkins University, USA
• Dr. Ingemar Merkies, Department of Neurology, Spaarne
Hospital, Hoofddorp, The Netherlands
• Prof. Hiroshi Ohtsu, Tohoku University, Sendai, Giappone
• Dr. William Robinson, Stanford University, Stanford, CA,
USA
• Prof. Andreas J. Steck, Department of Neurology, Basel, CH
• Prof. Lawrence Steinman, Stanford University, Stanford, CA,
USA
• Prof. Angela Vincent, Neurosciences Group, John Radcliffe
Hospital, Oxford, UK
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Renato Mantegazza
• Tutor presso la Scuola di Specialità in Chimica Clinica,
Facoltà di Medicina, Università degli Studi di Milano, a.a.
2004-2005 (specializzanda Dr.ssa Federica Ubiali);
• Tutor presso la Facoltà di Scienze Biologiche, Università
degli Studi di Milano, a.a. 2004-2005 (laureanda: Sara
Nava) tesi discussa il 14 ottobre 2004
Pia Bernasconi
• Tutor presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università
degli Studi di Milano, a.a. 2003-2004 (laureanda: Elisa
Bonomi), tesi discussa il 13 Luglio 2004
• Tutor presso la Facoltà di Scienze Biologiche, Università
degli Studi dell’Insubria (VA), Laurea Specialistica in
Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica, a.a. 2004-2005
(laureande: Elisa Pavesi e Elena Restelli)
• “Toll-like receptors: come l’immunità innata controlla la
migrazione dei leucociti durante le risposte infiammatorie”,
Journal Club di Neuroscienze (III quadrimestre), Istituto
Nazionale Neurologico “Carlo Besta”, Milano, 5 Ottobre
87
Journal Club di Neuroscienze (III quadrimestre), Istituto
Nazionale Neurologico “Carlo Besta”, Milano, 5 Ottobre
2004
Giuseppe Lauria
• Tutor presso la Clinica Neurologica di Brescia (dr. Paola
Penza, Dr. Lorenzo Maggi).
• “Biopsia cutanea – Applicazioni e Prospettive”, Workshop
di Neuroimmunologia, Università di Ferrara, Gennaio
2004; “Skin biopsy in peripheral neuropathies”, The Johns
Hopkins University, Baltimore, Ottobre 2004; “The use of
skin biopsy in the diagnosis of peripheral neuropathies”,
King’s College Neuromuscular Disease, Annual
Symposium, Department of Neurosciences, University of
London, Novembre 2004
Clara Milanese
• Tutor presso la Scuola di Specialità in Neurologia,
Università Milano Bicocca (specializzanda: Dr.ssa Nerina
Mascoli)
Marina Mora
• Tutor presso la Facoltà di Scienze Biologiche, Università
degli Studi di Milano, a.a. 2003-2004 (laureandi: Silvia
Musio; Stefano Scabeni
Lucia Morandi
• Formazione per la diagnostica morfologica e clinica delle
malattie neuromuscolari della Dr.ssa Patrizia Dassi e della
Dr.ssa Paola Cudia
• Attività didattica presso l’Università Milano Bicocca,
Corso di Patologia Generale, tenuto da Prof. P. RicciardiCastagnoli;
• “BEE e migrazione linfocitaria nelle malattie
infiammatorie”, Corso di aggiornamento su “La barriera
emato-encefalica nelle malattie neurologiche: fisiopatologia
e prospettive di trattamento”, Castellanza (VA), LIUC –
Università C. Cattaneo, 21 Settembre 2004
• “Allergic responses to self in autoimmune demyelinating
disease of the CNS”, Second Mediterranean Neuroclinic
Workshop of the Mediterranean Neuroscience Association,
Catania, 12-14 Febbraio 2004
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA V
Neuropatologia
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
■ DIRETTORE: FABRIZIO TAGLIAVINI
1. Baggi, F., A. Annoni, F. Ubiali, M. Milani, R. Longhi, W.
Scaioli, F. Cornelio, R. Mantegazza, and C. Antozzi. 2004.
Breakdown of tolerance to a self-peptide of acetylcholine
receptor alpha-subunit induces experimental myasthenia
gravis in rats. J Immunol 172:2697.
Si è laureato in Medicina e Chirurgia con lode nel 1975 e specializzato in Neurologia con
lode nel 1979 presso l’Università di Parma. Nel 1985 ha conseguito la specializzazione in
Neuropatologia presso l’Università di Milano. Dal 1981 al 1984 ha lavorato all’Istituto di
Neuroanatomia dell’Università di Berna (CH) e nel 1989-90 presso il Dipartimento di
Patologia del New York University Medical Center, New York (USA). Dal dicembre 1984
lavora all’Istituto Neurologico Besta, dapprima come assistente, quindi come aiuto e infine
come responsabile del laboratorio di Neuropatologia. Dal marzo 2003 è Direttore della
U.O. di Neurologia 5 - Neuropatologia. Dagli anni ’80 svolge attività di ricerca sulle
demenze degenerative e trasmissibili (in particolare malattia di Alzheimer, demenze frontotemporali, malattia di Creutzfeldt-Jakob) indagate sul piano clinico, genetico, biochimico e
neuropatologico, e attraverso lo sviluppo di modelli sperimentali.
È stato presidente della Associazione Italiana di Neuropatologia; è membro dell’Advisory
Committee della Società Internazionale di Neuropatologia, delegato per l’Italia della
European Confederation of Neuropathological Societies, Temporary Advisor dell’OMS per
le malattie da prioni e membro della Task Force per le encefalopatie spongiformi
trasmissibili del Ministero della Salute.
È autore di oltre 150 articoli su riviste internazionali (fra cui Nature, Nature Medicine,
Science, Cell, EMBO Journal, Proceedings of the National Academy of Sciences USA,
Lancet) con un impact factor totale negli ultimi dieci anni di oltre 500.
ftagliavini@istituto-besta.it
2. Bianchi, R., B. Buyukakilli, M. Brines, C. Savino, G.
Cavaletti, N. Oggioni, G. Lauria, M. Borgna, R. Lombardi,
B. Cimen, U. Comelekoglu, A. Kanik, C. Tataroglu, A.
Cerami, and P. Ghezzi. 2004. Erythropoietin both protects
from and reverses experimental diabetic neuropathy. Proc
Natl Acad Sci USA 101:823.
3. Di Blasi, C., B. Moghadaszadeh, C. Ciano, T. Negri, A.
Giavazzi, F. Cornelio, L. Morandi, and M. Mora. 2004.
Abnormal lysosomal and ubiquitin-proteasome pathways in
19p13.3 distal myopathy. Ann Neurol 56:133.
4. Mantegazza, R., P. Cristaldini, P. Bernasconi, F. Baggi, R.
Pedotti, I. Piccini, N. Mascoli, L. La Mantia, C. Antozzi, O.
Simoncini, F. Cornelio, and C. Milanese. 2004. Anti-MOG
autoantibodies in Italian multiple sclerosis patients:
specificity, sensitivity and clinical association. Int Immunol
16:559.
5. Mantegazza, R., F. Baggi, P. Bernasconi, C. Antozzi, P.
Confalonieri, L. Novellino, L. Spinelli, M. T. Ferrò, E.
Beghi, F. Cornelio. Response to Dr. Jaretzki’s letter on
videoassisted thoracoscopic extended thymectomy. 2004. J
Neurol Sci, 217:235.
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria U.O.: tel 02 23942260, fax 02 70638217,
neuropatologia@istituto-besta.it
Infermiere Coordinatore: tel 02 23942444
Laboratorio: tel 02 23942248
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
• Quattro posti letto per lo studio delle “Demenze”
• Day-Hospital
• Ambulatorio Alzheimer - UVA
Fabrizio Tagliavini, Giorgio Giaccone, Anna Rita
Giovagnoli, Floriano Girotti
• Ambulatorio Speciale Disturbi Cognitivi
Anna Rita Giovagnoli
• Ambulatorio Test Neuropsicologici
Anna Rita Giovagnoli, Elena Colombo
• Ambulatorio di Neurologia Generale
Floriano Girotti
Per prenotazioni di visite ambulatoriali tel 02 70631911
■ OFFERTA ESAMI DI LABORATORIO
(tel 02 23942260)
Il laboratorio di Neuropatologia offre un servizio
diagnostico e di consulenza, accessibile da strutture esterne,
per le seguenti patologie:
88
• Demenze Degenerative - Esami Neuropatologici su
materiale autoptico e bioptico (G. Giaccone)
• Esami Ultrastrutturali su materiale bioptico ed autoptico
(M. Morbin)
• Esami Biochimici e Genetici (F. Tagliavini)
- analisi del gene PRNP
- analisi del gene tau
- analisi del gene APP
- analisi dei geni presenilina 1 e presenilina 2
- analisi del genotipo ApoE
- dosaggio proteina 14.3.3 su liquor
- dosaggio proteina tau su liquor
- dosaggio di beta-amiloide su liquor
89
• Neoplasie SNC e Periferico - Esami istologici ed
immunoistochimici su campioni bioptici (B. Pollo)
• Malattie Metaboliche e Neuropatie Periferiche (M. Morbin)
- Esami ultrastrutturali su tessuti periferici (cute, pelle) e sul
SNC
- Esame istologico e ultrastrutturale di nervo periferico
■ CENTRI DI ECCELLENZA INTERNAZIONALI E
REGIONALI
• Network of Excellence “Neuroprion” (Prevention, control
management and risk analysis of prion disease) dell’Unione
Europea
• Network of Excellence “Brain-Net” (European brain and
tissue banks for clinical and basic neuroscience) dell’Unione
Europea
• Centro di riferimento Regionale per le Malattie da Prioni
■ STAFF
Dirigenti Medici Neurologi
Giorgio Giaccone: giaccone@istituto-besta.it
tel 02 23942714
Anna Rita Giovagnoli: rgiovagnoli@istituto-besta.it
tel 02 23942344
Floriano Girotti: neuropatologia@istituto-besta.it
tel 02 23942442
Michela Morbin: morbin@istituto-besta.it
tel 02 23942728
Bianca Pollo: pollo.b@istituto-besta.it
tel 02 23942714
Tecnici di Laboratorio Biomedico
Francesca Cacciatore, Sonia Spinello
OTA
Mameli Ada
Coadiutori Amministrativi
Angelo Bertola
Deborah Caldera (contrattista)
Sabrina Carpanzano (contrattista)
Borsisti e contrattisti
Raffaella Capobianco, Medico Veterinario
Marcella Catania, Biotecnologo
Elena Colombo, Psicologa
Giuseppe Di Fede, Medico Neurologo
Marco Gessi, Medico Anatomopatologo
Lucia Limido, Biotecnologo
Emanuela Maderna, Biologo
Michela Mangieri, Medico Veterinario
Gabriella Marcon, Medico Neurologo
Giulia Mazzoleni, Laureato in Scienze Naturali
Claudia Miccolo , Biologo
Claudio Pasquali, Tecnico Laboratorio Biomedico
Giacomina Rossi, Biologo
Silvia Suardi, Biologo
90
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Clinica delle Demenze Degenerative (Malattia di
Alzheimer, Taupatie, Malattie da Prioni): responsabile
Fabrizio Tagliavini
• Ambulatorio U.V.A.: responsabile Fabrizio Tagliavini
• Valutazioni Neuropsicologiche per demenze
degenerative, encefalopatie metaboliche e vascolari,
epilessie: responsabile Anna Rita Giovagnoli
• Diagnostica Neuropatologica Generale: responsabile
Giorgio Giaccone
• Diagnostica Istopatologica dei Tumori Cerebrali:
responsabile Bianca Pollo
• Diagnostica Ultrastrutturale delle Malattie
Degenerative, Malattie “da accumulo” e Malattie del
Nervo Periferico: responsabile Michela Morbin
• Diagnostica Biochimica e Genetica delle Demenze
Degenerative e Malattie da Prioni: responsabile Fabrizio
Tagliavini
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
ATTIVITÀ CLINICA
La U.O. di Neurologia 5 - Neuropatologia si compone di
due aree, una clinica e una di laboratorio. Il Laboratorio di
Neuropatologia è struttura organizzativa semplice ed è
Certificato UNI EN ISO 9001:2000.
L’area clinica comprende:
• Settore di Degenza (F. Tagliavini, A.R. Giovagnoli e F.
Girotti), dedicato alla diagnosi e cura delle demenze
degenerative e delle encefalopatie da prioni.
• Settore Ambulatoriale (F. Tagliavini, G. Giaccone, A.R.
Giovagnoli e F. Girotti), con ambulatori dedicati alla
diagnosi ed assistenza delle demenze degenerative e un
ambulatorio di neurologia generale.
• Laboratorio di Neuropsicologia (A.R. Giovagnoli e una
consulente psicologa a tempo pieno). Si occupa della
valutazione neuropsicologica di pazienti affetti da
encefalopatie degenerative, vascolari, metaboliche ed
epilessia, sia in regime di ricovero che ambulatoriale.
L’area di laboratorio comprende:
• Settore di Neuropatologia Generale (G. Giaccone, due
borsisti e un tecnico di laboratorio). Si occupa della
diagnostica autoptica sia per l’Istituto che per altri Enti
(80% dell’attività). È centro di riferimento regionale per la
diagnosi neuropatologica delle malattie da Prioni e partner
del network di eccellenza europeo Brain-Net Europe.
• Settore di Neuropatologia Oncologica (B. Pollo, un
contrattista anatomo-patologo, un borsista biologo, un
tecnico di laboratorio). Si occupa della diagnosi istologica e
della caratterizzazione immunoistochimica delle neoplasie
del Sistema Nervoso Centrale e Periferico per i pazienti
adulti e in età pediatrica operati in Istituto. Inoltre, offre
consulenze per esterni.
• Settore di Neuropatologia Ultrastrutturale (M. Morbin,
un borsista). Si occupa dello studio ultrastrutturale di
biopsie di cute e pellet leucocitari per la diagnosi di malattie
“da accumulo” e malattie degenerative quali la
Ceroidolipofuscinosi neuronale, la malattia di Lafora, la
Distrofia Neuroassonale Infantile, il CADASIL. Inoltre, la
microscopia elettronica viene utilizzata per la
caratterizzazione di neuropatie sensitive su biopsie di nervo
periferico, per lo studio di alcuni tumori cerebrali e quale
ausilio diagnostico per alcune biopsie cerebrali (ricerca di
virus o inclusioni).
• Settore di Biochimica e Genetica (F. Tagliavini, 7 borsisti e
un tecnico di laboratorio). Si occupa della diagnostica
biochimica e molecolare delle proteinosi cerebrali,
eseguendo analisi del DNA per mutazioni associate alla
malattia di Alzheimer, alle taupatie e alle malattie da prioni,
e analisi liquorali per le proteine 14.3.3, tau e beta-amiloide.
Attività clinica
Ricoveri ordinari 148
Day Hospital 14
Visite ambulatoriali 1741
Esami neuropsicologici 465
Consulenze 10 presso la ASL di Venosa (PZ)
Attività di Laboratorio
Neuropatologia encefali in toto 40
Diagnosi neurooncologiche definitive 1048
Diagnosi neurooncologiche estemporanee 74
Esami ultrastrutturali 63
Analisi DNA 276
Analisi Biochimiche (Liquor) 504
ATTIVITÀ DI RICERCA
Malattia di Alzheimer e condizioni correlate
Studio clinico, genetico (ricerca delle mutazioni dei geni
APP, PS1, PS2 nelle forme familiari), biochimico (dosaggio
della proteina tau nel liquor, profilo biochimico delle
proteine tau e beta-amiloide su tessuto cerebrale) e
neuropatologico di pazienti affetti da questa patologia (J
Neuropathol Exp Neurol 2004, 63:199-209; Neurology
2004, 63:910-912).
L’U.O. coordina e/o partecipa a progetti di ricerca clinica e
sperimentale volti allo studio della patogenesi, con
particolare riguardo al ruolo dell’amiloide e
dell’infiammazione nella degenerazione neuronale, e alla
identificazione di marker diagnostici periferici.
Encefalopatie da Prioni (Malattia di Creutzfeldt-Jakob,
Malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker, Insonnia
Fatale Familiare)
Studio clinico, neuropsicologico, neuroradiologico,
neurofisiologico, biochimico (dosaggio proteina 14.3.3 e
proteina tau su liquor) e genetico (analisi del gene PRNP) di
pazienti ricoverati, mediante protocolli sviluppati ad hoc
per la diagnosi e il follow-up (Neuropathol Appl Neurobiol
2004; doi: 10.1111/J.1365-2990.2004.00607.x ).
L’U.O. coordina e/o partecipa a numerosi progetti di ricerca
nazionali ed Europei (TSE-LAB, STOP-TSE, NeuroPrion)
con i seguenti obiettivi: (i) caratterizzazione neuropatologica
e molecolare delle malattie da prioni umane (Neurology
2004, 62:1239); (ii) caratterizzazione di nuovi ceppi
prionici (Proc Natl Acad Sci USA 2004, 101:3065-3070);
(iii) studio della patogenesi su modelli cellulari e animali;
(iv) identificazione di marker diagnostici periferici (Ann
Neurol 2004, 55:294-296); (v) identificazione e
sperimentazione di nuovi farmaci in modelli animali.
Taupatie (Demenza Frontotemporale, Malattia di Pick,
Paralisi Sopranucleare Progressiva, Degenerazione
Cortico-Basale)
Studio clinico, genetico (ricerca delle mutazioni del gene
tau), biochimico (dosaggio della proteina tau nel liquor,
profilo biochimico della tau su tessuto cerebrale) e
neuropatologico di pazienti (Ann Neurol 2004, 55:448).
L’U.O. è leader di un progetto multicentrico italiano volto
allo studio epidemiologico, genetico e neuropatologico delle
“Taupatie familiari e sporadiche”.
Neuropsicologia
Studio dei disturbi cognitivi e della qualità di vita di
pazienti con demenze degenerative, epilessia ed
encefalopatie vascolari e metaboliche. Nel corso del 2004, il
laboratorio di Neuropsicologia ha definito protocolli
neuropsicologici per le demenze fronto-temporali e per la
malattia di Creutzfeldt-Jakob nell’ambito del progetto
europeo TSE-LAB, e ha elaborato i profili cognitivi di
pazienti con deterioramento di diversa origine (100 con
demenza lobare, 60 con malattia di Alzheimer, 50 con
demenza vascolare) attraverso un’analisi statistica dei dati
neuropsicologici. Ha inoltre collaborato alla stesura di linee
guida sulla valutazione neuropsicologica del paziente con
epilessia nell’ambito della Lega Internazionale contro
l’Epilessia (ILAE).
Tumori del Sistema Nervoso Centrale e Periferico
La Neuropatologia Oncologica fa parte del Dipartimento
Funzionale di Neurooncologia; nel corso del 2004 ha svolto
attività di ricerca su: (i) espressione di filamenti intermedi
“precoci”, proteine del citoscheletro che hanno un ruolo
nelle fasi di differenziazione cellulare e possono avere un
significato prognostico nei tumori cerebrali; (ii) espressione
di fattori proangiogenetici e studio dei meccanismi correlati
all’angiogenesi nei glomi; (iii) identificazione di “cancer
stem cells” nei glioblastomi.
Nell’ambito dell’oncologia pediatrica, ha collaborato ad uno
studio multicentrico nazionale sulla terapia degli
ependimomi (Int J Radiat Oncol Biol Phys 2004, 58:13361345), ed ha fornito i dati neuropatologici per studi clinici
(Neuropediatrics 2004, 35:198-201; Neurology 2004,
62:1882-1884).
L’attività diagnostica ha consentito di raccogliere negli anni
una casistica molto ampia, comprendente numerosi “tumori
rari”, che rappresenta la base di ricerche specifiche e
collaborazioni a studi genetici (Neurosci Lett 2004,
370:180-185).
Microscopia elettronica
Le principali attività di ricerca del settore sono finalizzate
allo studio delle proteinosi cerebrali e delle neuropatie
periferiche nell’ambito di un gruppo di studio che
91
comprende clinici, neurofisiologi, neuroradiologi, chirurghi
e genetisti. I principali prodotti di ricerca del 2004 sono
stati la caratterizzazione immunoistochimica dei
componenti citoscheletrici assonali delle piccole fibre
intraepidermiche che ha consentito il riconoscimento di
nuovi marcatori per questo tipo di fibre (Muscle Nerve
2004, 30:310-316), e la caratterizzazione ultrastrutturale
convenzionale e in immunomicroscopia elettronica delle
alterazioni neuropatologiche associate a forme peculiari di
Malattia di Alzheimer familiare dovute alle mutazioni
M239V del gene PS2 e A713T del gene APP (J
Neuropathol Exp Neurol 2004, 63:199-209; Neurology
2004, 63:910-912).
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Dipartimento di Neuroscienze, Caltanisetta - Dr. L.M.E.
Grimaldi
• Centro Regionale di Neurogenetica della Calabria - Dr. A.
Bruni
• CNR Istituto di Tecnologie Biomediche Segrate (MI) Dr. M. Musicco
• Istituto Nazionale Tumori di Milano - Div. Oncologia
Pediatrica - Dr. M. Massimino
• IRCSS San Raffaele Milano - DIBIT - Prof. R Sitia, Prof.
A. Vescovi
• Istituto Superiore di Sanità - Prof. M. Pocchiari
• IZS Lombardia e Emilia Romagna, Milano - Dr. D
Gelmetti
• IZS Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, Torino - Dr. M.
Caramelli
• Istituto di Ricerche Framacologiche “Mario Negri”,
Milano - Dr. C. Bendotti, Dr. R. Chiesa, Dr. G. Forloni,
Dr. T. Mennini, Dr. M. Salmona
• Ospedale di Arezzo - Neurologia - Dr. P. Zolo
• Università Cattolica di Roma - Istituto di Neurologia Prof. G. Gainotti
• Università di Firenze - Clinica Neurologica - Prof. S. Sorbi
• Università di Genova - Dip. di Medicina Sperimentale Prof. M. Tabaton
• Università di Milano - Istituto di Biologia - Prof L. Larizza
• Università di Napoli - Clinica Neurologica II - Dr. G.
Puoti,
• Università di Pavia - Scienze Fisiologiche - Dr. C. Daniela
• Università di Roma TRE - Dipartimento di Biologia Prof. G. Lauro
• Università di Sassari - Clinica Neurologica - Prof. M.G.
Piras
• Università di Torino - Clinica Neurologica - Prof. D.
Schiffer, Prof. M.T. Giordana
• Università di Udine - Clinica Neurologica - Dr. G.
Marcon
• Università di Verona - Anatomia Umana Normale - Prof.
M. Bentivoglio
• Università di Verona - Clinica Neurologica - Dr. T.
92
Cavallaro, Prof. G.M. Fabrizi, Prof. S. Monaco, Dr. G.
Zanusso
• CEA Paris (F) - Dr. J.P. Deslys, Dr. C. Lasmezas, e
Membri del network di eccellenza “Neuroprion”
dell’Unione Europea
• EORTC- Bruxelles (B) - European Organization for
Research and Treatment of Cancer
• Indiana University - Prof. B. Ghetti, Indianapolis (USA)
• Mc Gill University of Montreal (CA) - Prof. M. JonesGotman e membri della Subcommission in Neuropsicology
della ILAE
• New York University (USA) - Prof. B. Frangione, Prof. E.
Levy
• University of Amsterdam – Dr. R. Veerhius, Prof. P.
Eikelenboom
• University of London (UK) - Prof. A. Williams, e membri
del progetto STOPTSE dell’Unione Europea
• University of Munich (D) - Prof. H. Kretzschmar e
membri del network di eccellenza “Brain-net” Europe
• University of Porto (PT) - Prof A. Martins da Silva, Prof.
J.L. Pasè Ribeiro
• University of Vienna (A) - Prof. H. Budka e membri de
progetto TSELAB dell’Unione Europea
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Casalone C, Zanusso G, Acutis P, Ferrari S, Capucci L,
Tagliavini F, Monaco S, Caramelli M. Identification of a
second bovine amyloidotic spongiform encephalopathy:
molecular similarities with sporadic Creutzfeldt-Jakob disease.
Proc Natl Acad Sci USA 2004, 101:3065-3070.
2. Marcon G, Giaccone G, Cupidi C, Balestrieri M, Beltrami
CA, Finato N, Bergonzi P, Sorbi S, Bugiani O, Tagliavini F.
Neuropathological and clinical phenotype of an Italian
Alzheimer family with M239V mutation of presenilin 2 gene. J
Neuropathol Exp Neurol 2004, 63:199-209.
3. Rossi G, Giaccone G, Maletta R, Morbin M,
Capobianco R, Mangieri M, Giovagnoli AR, Bizzi A,
Tomaino C, Perri M, Di Natale M, Tagliavini F, Bugiani O,
Bruni AC. A family with Alzheimer disease and strokes
associated with A713T mutation of the APP gene. Neurology
2004, 63:910-912.
4. Rossi G, Gasparoli E, Pasquali C, Di Fede G, Testa D,
Albanese A, Bracco F, Tagliavini F. Progressive supranuclear
palsy and Parkinson's disease in a family with a new mutation
in the tau gene. Ann Neurol 2004 55:448.
5. Salsano E, Pollo B, Eoli M, Giordana MT, Finocchiaro
G. Expression of MATH1, a marker of cerebellar granule cell
progenitors, identifies different medulloblastoma sub-types.
Neurosci Lett 2004, 370:180-185.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Giorgio Giaccone
• Relatore a simposi e corsi ECM sulle demenze
degenerative e trasmissibili
Anna Rita Giovagnoli
• Supervisione del tirocinio di psicologi della Facoltà di
Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca (convenzione
2004)
Floriano Girotti
• Docente Master Universitario di II Livello “Diagnosi e
Terapia dei disturbi del Movimento”
Bianca Pollo
• Relatore a corsi ECM (“Il paziente neurochirurgico:
diagnosi, trattamento e assistenza” I e II, “Journal club di
Neuroscienze”)
• Seminari alla Scuola di Specialità di Neurochirurgia di
Verona e alla Scuola di Specialità di Radioterapia di Milano
Fabrizio Tagliavini
• Docente Master Universitario di II Livello “Diagnosi e
Terapia dei disturbi del Movimento”
• Relatore a corsi ECM sulle demenze degenerative e
trasmissibili
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
• XL Riunione Annuale e corso di aggiornamento ECM
della Associazione Italiana di Neuropatologia, Padova 24-26
maggio 2004 (Dr. F. Tagliavini).
• Simposio “Semantic Memory and Epilepsy”, Annual
Congress of the American Epilepsy Society”, New Orleans
(USA), dicembre 2004 (Dr.ssa A.R. Giovagnoli).
93
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA VI
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
Neurofisiopatologia
L’UO di Neurofisiopatologia è sede del Centro di
Riferimento Regionale per l’epilessia
■ DIRETTORE: SILVANA FRANCESCHETTI
Si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1974, ha conseguito la Specialità in Neurologia
all’Università degli Studi di Pavia nel 1978 e nel 1981 la Specialità in Neurofisiopatologia
all’Università degli Studi di Genova. Nello stesso anno ha assunto l’incarico di assistente
neurologo presso il Dipartimento di Neurofisiologia dell’Istituto Besta. Nel 1983 ha svolto
un periodo come ricercatore presso i laboratori di Neurofisiologia Sperimentale del Max
Plank Institute di Monaco. Nel 1988 ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze
Fisiologiche all’Università degli Studi di Milano e ha assunto la posizione di Dirigente
Medico e responsabile dell’Unità di Epilettologia all’Istituto Neurologico “C.Besta”. Dal
luglio 2004 è Direttore Incaricato della Unità di Neurofisiopatologia Clinica. Il suo interesse
scientifico è particolarmente rivolto allo studio delle epilessie. In particolare nell’ambito
dell’Epilettologia Clinica si occupa prevalentemente di malattie eredodegenerative ad
espressione epilettogena e epilessie infantili precoci. Nell’ambito dell’Epilettologia
Sperimentale le sue ricerche sono prevalentemente orientate allo studio della mutazione
neocorticale, di modelli animali di disordini di migrazione neuronale, di meccanismi ionici
di fenomeni di ipereccitabilità neocorticale.
franceschetti@istituto-besta.it
Giuliano Avanzini tel 02 23942577
avanzini@istituto-besta.it
Segreteria divisionale: tel 02 23942253;
fax 02 70600775; nfp.centroepil@istituto-besta.it
mtpasquali@istituto-besta.it
Centro regionale per l’Epilessia: tel 02 23942239
Strutture Organizzative semplici
• Unità d’Epilettologia: responsabile Silvana Franceschetti;
tel 02 23942250; franceschetti@istituto-besta.it
• Unità d’analisi dei segnali: responsabile Ferruccio Panzica;
tel 02 23942301; panzica@istituto-besta.it
94
■ STAFF
Dirigenti Medici, neurofisiologi
Simona Binelli, binelli@istituto-besta.it
Marina Casazza,
Laura Canafoglia, canafoglia@istituto-besta.it
Claudia Ciano
Vidmer Scaioli, vscaioli@istituto-besta.it
Dirigente ingegnere
Ferruccio Panzica
Borsisti e Contrattisti – Laboratori Sperimentali.
Raffaella Rusconi
Elisa Colombo, ecolombo@istituto-besta.it
Maia Chikhladze
Pinuccia Magnaghi
Massimo Mantegazza, mmantegazza@istituto-besta.it
Paolo Scalmani
■ RIFERIMENTI GENERALI
L’unità operativa comprende: una Sezione diagnostica di
neurofisiologia clinica, che esegue tutti gli esami
elettrofisiologici necessari alla diagnosi di malattie del
sistema nervoso centrale e periferico e svolge attività di
ricerca clinica con il supporto dell’Unità d’analisi dei
segnali, una Sezione d’epilettologia che fornisce prestazioni
diagnostico-terapeutiche sia ambulatoriali sia in regime di
ricovero ed include laboratori dedicati a studi sperimentali
in campo epilettologico ed una Sezione di neurofisiologia ed
epilettologia sperimentale.
• Neurofisiologia clinica: esegue esami EEG, EEGpoligrafici, Monitoraggi Video-EEG, Studi di Potenziali
Evocati, EMG e Studi Reflessologici in pazienti in età
Prenotazioni, visite e attività diagnostiche di
Neurofisiologia Clinica, CUP tel 02 70631911
Ambulatorio speciale per le Epilessie (tre accessi
settimanali)
Prime visite: tel 02 23942239.
Controlli: CUP tel 02 70631911
Borsisti e Contrattisti– Area di Neurofisiologia Clinica
Pamela Agazzi, tel 02 23942439
Elisa Visani, tel 02 23942301
bioing@istituto-besta.it
■ PRIMARIO EMERITO
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE
Consulente per il settore EMG
Flavia Tripaldi
pediatrica ed adulti. Oltre agli esami standard, sono
applicati protocolli di valutazione neurofisiologica
specificamente destinati alla diagnosi di patologie complesse
afferenti ai diversi settori specialistici che operano
all’interno dell’Istituto.
• Epilettologia Clinica: esegue attività diagnostica, destinata
soprattutto a quadri complessi d’Epilessia, afferenti alla
sezione di Epilettologia ed alle Unità Operative di
Neuropsichiatria Infantile. Sono ampiamente utilizzati
monitoraggi Video-EEG e video-poligrafici in sonno.
L’U.O. di Neurofisiopatologia Clinica include il Centro per
l’Epilessia. L’attività ambulatoriale è integrata da un
assistente sanitario dedicato e da un operatore tecnico
addetto all’assistenza, che ricevono direttamente richieste
d’intervento o di chiarimenti necessarie alla corretta
gestione del trattamento o a tematiche sociosanitarie.
Tecnici di Neurofisiopatologia
Paola Anversa; Antonella Bettinelli; Sergio Curzi; Laura
Maria Grigoletti; Grazia La Porta; Angela Napolitano;
Antonina Pazzola; Alessandra Peirano; Barbara Rigoldi;
Chiara Caselunghe;
Assistente Sanitario
Flavio Arienti: CRE@istituto-besta.it
Operatore tecnico addetto all’assistenza:
Maria Viola, tel 02 2394.2239
■ SETTORI OPERATIVI
• Unità EEG e Video EEG: Simona Binelli, Marina
Casazza, Laura Canafoglia; tel 02 23942232/439/216;
neurofisiologia@istituto-besta.it;
• Unità EMG e Potenziali Evocati: Vidmer Scaioli
e Claudia Ciano tel 02 23942240/275
• Laboratori d’Epilettologia e Neurofisiologia Cellulare:
Silvana Franceschetti, Massimo Mantegazza (sede Besta
Bicocca, via Temolo, 8) tel 02 23942611/612
mmantegazza@istituto-besta.it: laboratori di
Neurofisiologia Sperimentale destinati a studiare i
meccanismi generatori di alcune epilessie umane utilizzando
tessuto in vitro prelevato da modelli animali. In particolare
vengono studiati i meccanismi di epilessie geneticamente
trasmesse, di ipereccitabilità neocorticale e dell’azione di
farmaci antiepilettici.
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Epilessie infantili e giovanili associate a malattie evolutive
del sistema nervoso centrale; sindromi miocloniche.
Includono forme severe d’epilessia, spesso associate ad altri
disturbi neurologici, seguiti direttamente presso il Centro
per l’Epilessia e presso le Unità Operative di
Neuropsichiatria infantile. Le valutazioni diagnostiche ed i
progetti di studio sono effettuati in collaborazione con i
laboratori delle Unità Operative di Biochimica e Genetica,
di Miopatologia, di Neuropatologia. La diagnostica si avvale
inoltre di collaborazioni con laboratori nazionali ed
internazionali.
Epilessie idiopatiche geneticamente determinate.
Tali forme, spesso benigne, richiedono valutazioni
specifiche in grado di portare ad una precisa classificazione,
importante non solo per la diagnosi ma anche per la
prognosi ed il trattamento. Lo studio clinico è affiancato da
specifici progetti sperimentali d’elettrofisiologia finalizzati
ad identificare il difetto funzionale conseguente all’anomalia
genetica.
Tecniche d’analisi automatica dei segnali elettrofisiologici.
Sviluppa applicazioni software dedicate all’elaborazione dei
segnali e alla quantificazione di parametri elettrofisiologici
(in particolare elettroencefalogrammi, elettromiogrammi e
potenziali evocati) fornendo un supporto tecnologico sia
all’attività di diagnostica che di ricerca.
Studi Reflessologici, elettroneuronografici ed
elettromiografici.
Applicazioni particolari riguardano la diagnosi e il
monitoraggio di patologie del tronco-encefalo, di distonie o
tremori atipici, della malattia di Steinert, della risposta a
terapie farmacologiche in neuropatia acquisite;
protocolli integrati che associano esami neurofisiologici
diversi (EEG, potenziali evocati, test reflessologici) sono
applicati inoltre a patologie specifiche come la malattia di
Jacob-Creutzfeldt, le eredo-atassie e altre malattie del
sistema nervoso geneticamente determinate. In
collaborazione con l’Unità Operativa di Neuropsichiatria
Infantile e il Dipartimento Neurochirurgia svolge attività di
studio e monitoraggio in bambini affetti da spina-bifida.
Attività di studio in campo sperimentale.
Forniscono importanti contributi tecnologici e di
conoscenza alle attività clinico-diagnostiche e riguardano:
• modelli d’epilessie associati a disordini dello sviluppo
cerebrale;
95
• modelli d’eccitabilità neuronale epilettogena studiate in
preparazioni in vitro,
• modelli sperimentali d’epilessia geneticamente
determinata,
• meccanismo d’azione di farmaci antiepilettici.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
• L’Istituto è una delle sedi che partecipano alle attività di
formazione nell’ambito della Laurea Breve per tecnico di
Neurofisiologia
• Tesi di Laurea di primo livello in Biotecnologie Sanitarie
• Due tesi per tre laureandi in Ingegneria Biomedica
• Due tirocini per laureandi (Laurea di primo livello) in
Ingegneria Biomedica
• Una tesi per laureando in Biotecnologie Farmaceutiche
• Attività di Ricerca nell’ambito del Dottorato in Scienze
Fisiologiche
• Tre internati di laurea per Scienze Biologiche
• Tre dottorandi di Ricerca in Scienze Fisiologiche
■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI.
• IRCCS Gaslini, Genova: diagnosi molecolare e studio
d’epilessie geneticamente determinate;
• IRCCS Stella Maris, Pisa: diagnosi molecolare e studio
d’epilessie geneticamente determinate;
• IRCCS Mondino, Pavia: Terapia con dieta chetogenica
nella malattia di Lafora;
• Università di Helsinki Dipartimento di Genetica Medica;
diagnosi e studio d’epilessie miocloniche progressive;
• Dipartimento di Bioingegneria, Politecnico di Milano:
messa a punto ed utilizzo d’analisi di segnali
neurofisiologici;
• Regione Lombardia - Centri per l’Epilessia della regione
Lombardia: Costituzione di un network per la cura delle
epilessie;
• Università di Padova-Dipartimento di Pediatria: Messa a
punto di linee guida per i potenziali evocati in età
pediatrica. Collaborazione per studi di neurotossicità e
patologa genetica della mielina;
• Università di Toronto, Istituto di Genetica Medica:
diagnosi e studio d’epilessie miocloniche progressive;
• Università di Milano-Bicocca, Dipartimento di
Biotecnologie: studio con tecniche elettrofisiologiche di
mutazioni di proteine canale in epilessie geneticamente
determinate;
UNITÀ OPERATIVA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
■ DIRETTORE: LUCIA ANGELINI
Lucia Angelini si è laureata presso l’Università degli Studi di Milano nel 1969, si è
specializzata in Psichiatria nel 1973 e in Neurologia nel 1975, acquisendo l’idoneità
nazionale a primario di Neuropsichiatria Infantile nel 1979.
Dal 2000 è Direttore della UO di Neuropsichiatria Infantile dell’Istituto (con incarico di
primario dal 1996). Dal 2001 è Vice-Direttore Sanitario dell’Istituto stesso.
Professore a contratto in Semeiotica neuropsichiatrica infantile presso la Scuola di
specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Pavia dal 1989 e
dal 2001 anche di Patologia speciale neuropsichiatrica infantile presso la Scuola di
specializzazione in Pediatria dell’Università degli Studi di Milano.
Membro del Consiglio direttivo dell’Associazione P. Zorzi per le Neuroscienze dal 1988.
Ha acquisito nel 2002 il Certificato di Formazione manageriale per Struttura Complessa
della Scuola di Direzione in Sanità della Regione Lombardia, presso l’ Università Cattolica
di Milano. Ha avviato sin dagli anni 70-80 un interesse e sviluppato una esperienza nei
disordini del movimento in età pediatrica, che rappresenta attualmente una delle aree di
eccellenza clinica della UO. Ha sviluppato successivamente un’esperienza clinica e
coordinato progetti di ricerca multicentrica sulle complicanze neurologiche dell’infezione
HIV/AIDS nel bambino e sui disordini neurologici infiammatorio-immunomediati dell’età
pediatrica. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste internazionali e alcuni volumi
monografici. Ha ricevuto finanziamenti per la ricerca scientifica dalla Harry De Jur
Foundation di New York (contributo continuativo per 15 anni), dall’Istituto Superiore di
Sanità, dal Ministero della Sanità e dall’Associazione P. Zorzi per le Neuroscienze.
langelini@istituto-besta.it
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Avanzini G, Franceschetti S, Avoni P, Liguori R.
Molecular biology of channelopathies: impact on diagnosis and
treatment. Expert Rev Neurotherapeutics 4:519-539, 2004.
2. Canafoglia L, Ciano C, Panzica F, Scaioli V, Zucca C,
Agazzi P, Avanzini G, Franceschetti S. Sensorimotor cortex
excitability in Unverricht-Lundborg disease and Lafora body
disease. Neurology 63: 2309-2315, 2004.
3. Curia G, Aracri P, Sancini G, Mantegazza M, Avanzini G,
Franceschetti S. Protein-kinase C-dependent
phosphorylation inhibits the effect of the antiepileptic drug
topiramate on the persistent fraction of sodium currents.
Neuroscience 127:63-68, 2004.
4. Avanzini G., Franceschetti S. Mechanisms of
epileptogenesis. In: S.D. Shorvon, E. Perucca, D.R. Fish,
W.E. Dodson (eds): The Treatment of Epilepsy, 2nd edition.
Blackwell-Science: Oxford, 74-83, 2004.
■ RIFERIMENTI GENERALI
5. Panzica F., Visani E., Franceschetti S. Problems, goals and
future perspectives to characterizing EEG tracing. Atti del
Workshop "EEG assessment for the diagnosis and the
quantification of hepatic encephalopathy”, May 2004.
Segreteria divisionale: tel 02 23942210
(anche fax dopo ore 16.30), npi@istituto-besta.it
DH: tel 02 23942360
Reparto/Infermiere Coordinatore: tel 02 23942224
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
La UO di NPI è strutturata in un reparto di degenza con 26
posti letto e in un DH con 2 posti letto.
In accordo con la missione della UO i DRG prevalenti nei
ricoveri ordinari sono: epilessia (includente forme rare e
complesse come quelle sintomatiche di displasie corticali,
encefalopatie epilettiche precoci, encefalite di Rasmussen),
malattie neurologiche genetiche metaboliche e degenerative
del SN (comprendenti i disordini del movimento, distonie,
tic e sindrome di Gilles de la Tourette, altre ipercinesie)
malattie infiammatorio-immunomediate compreso la
sclerosi multipla infantile.
Afferenza extraregionale: 55% (fino all’85% per la patologia
degenerativa).
L’attività di DH è in gran parte dedicata all’epilessia, ai
disordini del movimento (follow up delle distonie e in
particolare di quelle sottoposte a intervento di stimolazione
cerebrale profonda; tic e malattia di Gilles de la Tourette),
alla cefalea infantile.
96
■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE
• Ambulatori divisionali con scelta del medico per la
patologia di eccellenza; ambulatori speciali per epilessia
(Tiziana Granata e Dina Battino), per malattie genetiche
metaboliche degenerative (Graziella Uziel) e per disordini
del movimento (Nardo Nardocci)
• Prenotazioni al CUP: tel 02 70631911 (visite SSN)
■ STAFF
Dirigenti medici
Nardo Nardocci: nnardocci@istituto-besta.it
tel 02 2394 2223
97
Graziella Uziel: uziel@istituto-besta.it
tel 02 2394 2226
Isabella Moroni: imoroni@istituto-besta.it
tel 02 2394 2265
Tiziana Granata: granata@istituto-besta.it
tel 02 2394 2302
Nicoletta Milani: nmilani@istituto-besta.it
tel 02 2394 2221
Margherita Estienne: estienne@istituto-besta.it
tel 02 2394 2265
Borsisti e contrattisiti
Giovanna Zorzi, neuropsichiatra infantile
Marianna Bugiani, neuropsichiatra infantile
Federica Zibordi, neuropsichiatra infantile
Elena Freri, neuropsichiatria infantile
Monica Morbi, psicologa
Carla Zorzi, psicologa
Cristina Perletti, medico
Specializzandi
Francesca Ragona, neuropsichiatria infantile
Caterina Costa, neuropsichiatria infantile
Laura Obino, neuropsichiatria infantile
Frequentatori
Giorgio Seragni, medico
Claudia Canavese, medico
Infermiere Pediatriche
Simona Sangion, funzioni di coordinamento, Rachele
Arcidiacono, Donatella Bossi, Luisa Di Caprio, Paola
Imparato, Elena Mangia, Sabrina Mariani, Carmela
Marroccella, Rosa Pondurno, Ilaria Scotti, Silvestra Sanna,
Daniela Mancinelli (DH)
Assistente amministrativo
Silvia Grazioli
Collaboratore scientifico
Marina De Negri
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Disordini del movimento: referente: Nardo Nardocci;
nnardocci@istituto-besta.it
• Malattie genetiche metaboliche e degenerative:
referente: Graziella Uziel; uziel@istitutobesta.it
• Epilessia infantile: referente: Tiziana Granata;
granata@istituto-besta.it
• Disordini neurologici immunomediati compresa la
sclerosi multipla infantile e malattie cerebrovascolari:
referente Nicoletta Milani; nmilani@istituto-besta.it
• Malattie neuromuscolari: referente: Isabella Moroni
imoroni@istituto-besta.it
• Disordini generalizzati dello sviluppo e sindromi
autistiche: referente: Margherita Estienne;
estienne@istituto-besta.it
98
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Disordini del movimento:
Sono stati elaborati percorsi diagnostici e terapeutici mirati
e messo a punto un sistema di videoregistrazione e
archiviazione digitale di immagine per tutti i pazienti affetti
da disordini del movimento. I dati di ciascun paziente sono
inseriti in una cartella computerizzata, che include la
documentazione video ottenuta attraverso il sistema
digitale. L’archivio, organizzato in data base specifici per le
differenti categorie di disordini del movimento, comprende
attualmente 570 pazienti, di cui 70 di prima osservazione
nell’anno 2004.
L’attività clinica e di ricerca si avvale della collaborazione di
altre UO cliniche e di ricerca dell’Istituto e di numerose
strutture italiane ed estere.
Programmi di ricerca specifici riguardano:
Studio clinico e genetico della distonie primarie ad esordio
infantile
I pazienti affetti da distonia primaria e i loro familiari sono
sottoposti ad uno studio che include una caratterizzazione
elettrofisiologica e genetica per la identificazione di mutazioni
(DYT1, DYT5, DYT11, DR2). L’insieme di queste tecniche
fornisce possibilità diagnostiche di avanguardia, la
precisazione delle correlazioni genotipo-fenotipo e il
prerequisito fondamentale per l’identificazione di nuovi genimalattia attraverso l’effettuazione di studi di linkage nelle
famiglie risultate negative per le mutazioni note.
Trattamento di stimolazione cerebrale profonda nella
distonia ad esordio infantile
L’esperienza maturata in Istituto su una serie ormai numerosa
di pazienti, unitamente ai dati della letteratura, indica che la
stimolazione cerebrale profonda può essere efficace nel
trattamento della distonia ad esordio infantile, ma i criteri di
indicazione, l’efficacia a lungo termine ed il ruolo di questo
trattamento nell’ambito delle varie opzioni terapeutiche sono
ancora da precisare. Lo studio si propone di verificarne in
maniera prospettica l’efficacia rispetto a variabili quali
eziologia (distonia primaria e distonie secondarie), durata di
malattia, distribuzione e tipo di distonia, presenza di altri
movimenti involontari ritenute in grado di condizionarla.
Tutti i pazienti inclusi nello studio sono sottoposti a
valutazioni standardizzate pre e post-chirurgiche.
Studio del metabolismo dei neurotrasmettotori nelle
encefalopatie progressive
La possibilità di dosare nel liquor alcuni neurotrasmettitori
(dopamina e serotonina) ha dimostrato che il deficit di
queste sostanze è il substrato patogenetico di quadri clinici
differenti, che includono sindromi distoniche progressive ad
esordio precoce, infantile e giovanile, encefalopatie
epilettiche, sindromi autistiche. Queste condizioni cliniche
possono essere trattate farmacologicamente con una terapia
sostitutiva ed, in alcune condizioni, il trattamento porta ad
una completa regressione dei sintomi. L’obiettivo del
progetto è quello di studiare il metabolismo dei
neurotrasmettitori in pazienti affetti da encefalopatie
progressive ad eziologia imprecisata anche al fine di
instaurare un trattamento precoce. Questo progetto si
avvale della collaborazione e della UO di Biochimica e
Genetica dell’Istituto, della Divisione di Biochimica
dell’University Children’s Hospital di Zurigo, con l’istituto
John Kennedy, Danimarca.
Sindromi ticchiose e sindrome di Gilles de la Tourette
Le sindromi ticchiose croniche rappresentano una
percentuale cospicua dei disordini del movimento in età
pediatrica. Negli ultimi anni ne è risultata evidente la
eterogeneità clinica e soprattutto eziologica che include
determinanti genetiche, possibili meccanismi autoimmuni e
fattori ambientali. Si prosegue lo studio longitudinale per la
delineazione clinica e della storia naturale della malattia di
Gilles de la Tourette, in particolare per quanto riguarda la
co-morbidità tra tic e disturbo ossessivo compulsivo e
dell’attenzione con iperattività, fattore fondamentale nel
guidare le strategie terapeutiche. In collaborazione con la
Divisione di Miopatologia dell’Istituto è stato iniziato uno
studio che prevede, attraverso tecniche di immunoistoblot,
la identificazione di autoanticorpi circolanti in pazienti con
sindromi ticchiose croniche e, con altri Centri italiani, la
identificazione di anticorpi anti nuclei della base.
Malattie metaboliche e genetiche.
Leucodistrofie e leucoencefalopatie metaboliche.
Per lo studio clinico di questo gruppo di malattie è stata
approntata una scheda di raccolta dei dati clinicostrumentali e biologici che consentono un orientamento
diagnostico rapido per le forme definite e l’individuazione di
nuove forme di leucodistrofia. È stata instaurata una
collaborazione con la dott.ssa Boespflug Tanguy per la ricerca
di mutazioni nella malattia di Alexander, nella atassia
cerebellare con ipomielinizzazione centrale e nella
leucoencefalopatia con megaloencefalopatia multicistica.
È inoltre stato approntato un protocollo di stadiazione della
malattia per la leucodistrofia metacromatica, la malattia di
Krabbe e l’adrenoleucodistrofia che consente di evincere i
criteri di eligibilità al trapianto di midollo osseo in questi
pazienti.
Encefalomiopatie mitocondriali.
Su questo gruppo di malattie esiste un’esperienza consolidata
che consente la diagnosi biochimica e molecolare delle
numerose malattie ad esordio nell’infanzia.
È stato organizzato un data base dei pazienti in età infantile
giunti alla nostra osservazione affetti da encefalopatia
mitocondriale. I parametri che si ritiene di dover archiviare
riguardano, oltre i dati anagrafici: l’età d’esordio, le modalità
d’esordio, i sintomi presentati nel corso del tempo, il livello
di gravità, la registrazione dei parametri biochimici inclusa
l’attività dei complessi della catena respiratoria misurati su
muscolo scheletrico e nei fibroblasti in coltura, i pattern
neuroradiologici, i risultati delle indagini molecolari.
I pazienti in età pediatrica diagnosticati presso il nostro
Centro dal 1990 ad oggi sono 250 e la raccolta dei dati
sopraelencati è già a buon punto; il risultato atteso di questo
tipo di lavoro è una revisione critica della popolazione con
definita encefalomiopatia mitocondriale, l’individuazione di
criteri diagnostici sia di inclusione che di esclusione e la
selezione dei pazienti candidati ad approfondire indagini
molecolari al fine di definirne il difetto genetico.
Viene inoltre fornita consulenza genetica alle famiglie con un
soggetto affetto.
Malattie Neuromuscolari
È stato ulteriormente implementato il database retrospettivo
e prospettico per le forme di Neuropatia ad esordio infantile
sia geneticamente determinate sia acquisite, allo scopo di
migliorare l’approccio diagnostico e terapeutico tramite la
caratterizzazione dettagliata ed omogenea dei dati clinici,
neurofisiologici ed istopatologici. È in corso, in
collaborazione con il Laboratorio di Biochimica e Genetica,
l’ampliamento, in casi selezionati, delle indagini genetiche
attualmente disponibili a quelle mutazionali per nuovi geni
(periassina, NF-L). È prevista inoltre una comparazione
dell’efficacia delle diverse strategie terapeutiche per le forme
acquisite a patogenesi infiammatorio-immunomediata.
Sono stati elaborati database differenziati per le Distrofie
Muscolari Congenite, per le Distrofie Progressive e per le
forme Tipo cingoli, a difetto definito e non definito.
Nell'ambito delle Distrofie Muscolari Congenite, in
collaborazione con il Laboratorio di Miopatologia, è in corso
la raccolta dei dati clinici e neuroradiologici, in particolare
nei casi con alterazioni del Sistema Nervoso Centrale e lo
screening dei geni noti, oltre allo studio dei difetti genetici di
più recente identificazione. Nell'ambito dei pazienti con
Distrofia di Duchenne, anche di età inferiore ai 5 anni, è in
corso uno studio collaborativo per la valutazione del
metabolismo osseo, e degli eventuali effetti collaterali su di
esso, prima e durante terapia con corticosteroidi in cronico.
Epilessia
Oltre ai progetti storicamente in corso nella Divisione di
NPI che riguardavano l’inquadramento diagnostico e
prognostico delle epilessie infantili e la sperimentazione
clinica dei nuovi farmaci antiepilettici, la ricerca è stata, più
recentemente, mirata allo studio di quadri epilettologici
legati a eziologie particolari.
• Caratterizzazione elettroclinica delle epilessie nei quadri
malformativi cerebrali. La sistematizzazione di una ampia
casistica raccolta in Istituto ha contribuito alla conoscenza
delle caratteristiche epilettologiche, consentendo una
migliore gestione clinica di questi pazienti da un punto di
vista medico e chirurgico. Inoltre il riconoscimento di casi
familiari ha consentito la caratterizzazione genetica di alcune
malformazioni.
• Caratterizzazione elettroclinica e riconoscimento di quadri
sindromici nelle epilessie della prima infanzia, con
particolare riguardo ai quadri di encefalopatia epilettica.
• Encefalite di Rasmussen: studio clinico su una ampia
casistica, con particolare attenzione ai criteri per una
diagnosi precoce, all’impiego di terapie mediche mirate e
all’indicazione all’intervento di emisferotomia. Contributo
agli studi sulla patogenesi della malattia, con particolare
99
riferimento alla ipotesi di una patogenesi immunomediata.
L’interesse per questa rara patologia risiede nel fatto che
l’encefalite di Rasmussen rappresenta un modello per altre
forme di encefalopatie epilettiche nella cui genesi
potrebbero essere implicati meccanismi immunomediati.
Da questi studi è derivata l’indicazione a trattamenti
specifici, quali l’immunoassorbimento con la proteina A e
l’impiego delle immunoglobuline, terapie per le quali è in
corso di studio l’indicazione in alcune encefalopatie
epilettiche gravi e resistenti ai FAE.
• Caratterizzazione del fenotipo epilettico in
cromosomopatie e malattie geneticamente determinate.
Contributo di casistica allo studio di caratterizzazione
genetica della epilessia mioclonica severa dell’infanzia in casi
sporadici e familiari
• Studio dei criteri di eleggibilità al trattamento chirurgico
anche in età precoce, in epilessie farmacoresistenti.
Patologia neurologica infiammatorio-immunomediata
Patologia primitiva del sistema nervoso centrale
Vengono considerate in particolare la sclerosi multipla,
l’encefalomielite acuta disseminata e le sue forme ristrette
(mieliti, cerebelliti, encefaliti del tronco, neuriti ottiche) e
l’encefalopatia opsomioclonica di Kinsbourne.
Per quanto riguarda la patologia demielinizzante continua la
raccolta della casistica e la caratterizzazione dei pazienti in
follow-up dal punto di vista clinico, neuroradiologico ed
immunologico (tipizzazione HLA e studio della risposta
immunitaria umorale -anticorpi anti-MOG-). Particolare
attenzione verrà data alla revisione dei protocolli diagnostici
e di trattamento, allo scopo di formulare linee guida e agli
aspetti di diagnosi differenziale (soprattutto al primo episodio)
Verranno poi rivisti, nei pazienti in profilassi
immunomndulante per sclerosi multipla, i criteri di
indicazione al trattamento e alla sua sospensione, nel
tentativo di estrapolare degli indicatori prognostici di
risposta al trattamento stesso.
Continua la revisione della casistica e la caratterizzazione
clinico-strumentale ed immunologica dell’encefalopatia
mioclonica di Kinsbourne, nelle sua forma parainfettiva e
paraneoplastica, con particolare attenzione allo screening
diagnostico del neuroblastoma e ai problemi di trattamento
Patologia secondaria a malattie immunomediate
sistemiche
Vengono prese in considerazione le complicanze
neurologiche delle connettiviti (lupus, corea di Sydenham,
panarterite nodosa), della sindrome da anticorpi
antifosfolipidi, della malattia di Behçet e della sarcoidosi.
Per questo gruppo di disordini neurologici è in corso
l’aggiornamento della casistica di Istituto (già revisionata nel
corso di precedente progetto finalizzato della divisione) e la
formulazione di protocolli diagnostici e linee guida di
trattamento.
Per quanto riguarda la patologia cerebrovascolare la UO di
NPI partecipa al progetto generale di Istituto sugli Stroke ed
è stato elaborato un percorso diagnostico per quelli ad
esordio infantile.
100
Caratterizzazione neurologica dei disturbi dello spettro
autistico
È proseguito il progetto di studio clinico-diagnostico su una
serie di pazienti affetti da Disturbo Generalizzato dello
Sviluppo afferenti alla Divisione di Neuropsichiatria
infantile del nostro Istituto.
Il progetto è stato finalizzato alla identificazione di
condizioni neurologiche specifiche associate alla sindrome
comportamentale (autismo sintomatico), alla valutazione
dell’incidenza e delle caratteristiche dei segni di
interessamento del SNC di tipo neuroradiologico e
neurofisiologico (autismo idiopatico e criptogenetico) con
particolare riferimento alla presenza di epilessia o alterazioni
elettroencefalografiche, e all’inquadramento fenotipico
comportamentale di questi pazienti, con particolare
riferimento alla caratterizzazione di sintomi associati di tipo
ossessivo-compulsivo e ticcoso.
La popolazione dei soggetti è stata studiata secondo un
protocollo comprensivo di valutazione neurologica (esame
obiettivo generale e neurologico, EEG in polisonnografia,
RMN encefalo, RMN con spettroscopia in casi selezionati,
Potenziali Evocati Uditivi e studio delle onde lente al
vertice, Cariotipo, Analisi molecolare del DNA per analisi
del gene FMR1, Cromatografia degli Aminoacidi plasmatici
e urinari, ulteriori indagini neurochimiche e geneticomolecolari eseguite in base al quadro clinico), valutazione
comportamentale e cognitiva in base a scale di valutazione
standardizzate.
È inoltre proseguito il progetto di ricerca, in collaborazione
con l’Istituto Auxologico Italiano, finalizzato a identificare
la presenza di quadro sindromici a singolo locus maggiore
(sdr. di Angelman, sdr. di Rett, sdr. dell’X fragile), di
meccanismi molecolari differenti che influenzino il
comportamento autistico e inoltre ad identificare il
contributo potenziale apportato da un gruppo di geni
(UBE3A, ATP10C, RELN, GRIN2B e GRIK2) e da
riarrangiamenti cromosomici (duplicazioni e
riarrangiamenti della regione 15q11-13, eventuali
aberrazioni cromosomiche coinvolgenti altre regioni
genomiche) alla determinazione del fenotipo autistico.
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
Per i Disordini del Movimento:
Dr. E. Valente (Istituto Mendel, San Giovanni Rotondo,
Bari); Prof. A. Pedotti (Dip. Bioingenieria, Politecnico di
Milano); Prof. K. Bathia (Queen Square Institute of
Neurology, London); Dr. S. Hayflick (Oregon University,
USA); Dr.L. Birke Moller (John Kennedy Institute,
Glostrup, Danimarca); Prof. N. Blau (University Children
Hospital, Zurigo); Dr. E. Fernandez-Alvarez (Department
of Neuropediatric, Hospital Sant Joan de Deu, Barcellona,
Spain).
Per la sclerosi multipla:
Dr. A. Grezzi (“Centro sclerosi multipla”, H Gallarate); Dr.
M. Filippi e M. Rocca (Divisione di Neuroradiologia,
IRCCS H San Raffaele).
Per le encefalopatie genetiche metaboliche e degenerative:
Dr. A. Rovelli (Centro Trapianto Midollo Osseo, Clinica
Pediatrica, Università degli Studi di Milano Bicocca);
Dr. R. Parini (“Centro Fondazione Mariani per le Malattie
Metaboliche”, Clinica Pediatrica, Università degli Studi di
Milano Bicocca); Prof. A. Petroni (Dip. di Scienze
Farmacologiche, Facoltà di Farmacia, Università degli Studi
di Milano); Dott.E Bertini (Ospedale Bambino Gesù di
Roma); Prof. O.Boespflug-Tanguy (Neurogenetic-Pediatric
Neurology, Faculté de Médicine, Clermont Ferrand, Cedex,
France); Prof. C. Peters (Department of Pediatrics,
University of Minnesota School of Medicine, Minneapolis,
MN, USA); Dr. Sakkubai Naidu e Prof.H.W.Moser
(Department of Neurogenetics, Kennedy Krieger Institute,
Baltimore, MD, USA). Prof. M. Van der Knaap (Free
University Medical Center, Amsterdam, The Netherlands)
Per l’epilessia:
Dr. Laura Tassi (Centro C. Munari Chirurgia dell’Epilessia,
Ospedale Niguarda, Milano); Dr. Federico Zara
(Laboratorio di Genetica Umana, ospedale Gaslini,
Genova); Dr. Lucia Fusco (Unità Operativa di Neurologia,
Ospedale Bambin Gesù, Roma); Dr. Charlotte Dravet
(Centre S. Paul, Marsellie); Dr. Olivier Dulac (Hopital
Saint Vincent de Paul, Paris); Dr. JG Villemure
(Neurochirurgia, Losanna University Hospital).
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Lucia Angelini
• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,
Università di Pavia - Semeiotica neuropsichiatrica infantile
• Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di
Milano - Patologia Speciale neuropsichiatrica infantile
Nardo Nardocci
• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,
Università di Pavia - Patologia Speciale neuropsichiatrica
infantile
• Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di
Milano-Bicocca – Clinica neuropsichiatrica infantile
• Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto Neurologico
C. Besta – Master universitario 2 livello “Diagnosi e cura dei
disordini del movimento”
Isabella Moroni
• Tutor per gli specializzandi (dal 1997)
- Formazione specializzandi in neuropsichiatria infantile, in
pediatria e in genetica clinica nell’ambito delle convenzioni
con le rispettive Scuole di specializzazione
- Attività di tutoring per la preparazione di tesi di laurea e di
specialità
Graziella Uziel
• Facoltà di psicologia e Neuropsicologia, Università di
Milano-Bicocca – Neurogenetica clinica
• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,
Università di Milano-Bicocca – Malattie genetiche e
metaboliche
• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,
Brescia - Malattie genetiche e metaboliche
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
• Incontri di Neuropsichiatria Infantile a cadenza
settimanale (lunedì, escluso il primo del mese)
• Corsi di aggiornamento accreditati ECM:
• Seminari di Neuropsichiatria Infantile: 3, 10, 17 e 24
maggio e 7 e 14 giugno 2004; responsabile: Lucia Angelini;
sede: Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”;
• Aggiornamenti in Neuropsichiatria Infantile: 11, 18 e 25
ottobre e 8, 15 e 22 novembre 2004, responsabile: Lucia
Angelini; sede: Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Bugiani M, Invernizzi F, Alberio S, Briem E, Lamantea E,
Carrara F, Moroni I, Farina L, Spada M, Donati MA, Uziel
G, Zeviani M.: Clinical and molecular findings in children
with complex I deficiency. Biochim Biophys Acta 1659 (23):136-147, 2004.
2. Garavaglia B, Invernizzi F, Carbone ML, Viscardi V,
Saracino F, Ghezzi D, Zeviani M, Zorzi G, Nardocci N.:
GTP-cyclohydrolase I gene mutations in patients with
autosomal dominant and recessive GTP-CH1 deficiency:
identification and functional characterization of four novel
mutations.: J Inherit Metab Dis. 27(4): 455-63, 2004.
3. Moroni I, Bugiani M, D’Incerti L, Maccagnano C,
Rimoldi M, Bissola L, Pollo B, Finocchiaro G, Uziel G.:
L-2-hydroxyglutaric aciduria and brain malignant tumors: a
predisposing condition? Neurology 62(10):1882-4,2004.
4. Milani N, Zibordi F, Erbetta A, Pollo B, Angelini L.:
Neuromyelitis optica in a child with atypical onset and severe
outcome. Neuropediatrics. 35(3):198-2
5. Petroni A, Cappa M, Blasevich M, Solinas M, Uziel G.:
New findings on X-linked Adrenoleukodystrophy: 5alphareductase isoform 2 relative gene expression is modified in
affected fibroblasts. Neurosci Lett. 367(3):269-72, 2004.
101
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA DELLO SVILUPPO
■ DIRETTORE: DARIA RIVA
È specializzata in Neuropsichiatria Infantile (Università di Milano) e Neurologia (Università
di Parma). Ha svolto un Master in Neuropsicologia dell’Età Evolutiva Columbia University
New York\LabDevelopmental Neuropsychology presso l’Istituto di Neurologia Pediatrica.
Attualmente è Direttore dell’UO Neurologia dello Sviluppo (Neuropsichiatria Infantile B)
dell’Istituto Nazionale Neurologico C.Besta e coordina il Laboratorio di Scienze
Neurocognitive Età Evolutiva. È stata Segretario Regionale per la Neuropsichiatria Infantile
per la Regione Lombardia dal 1991 al 1998 e membro del Direttivo della Società Italiana di
Neuropsichiatria Infantile dal 1999 al 2004. È stato membro del Direttivo dell’International
Neuroposychological Society.
È Vice-Direttore della Rivista Neuropsichiatria dell’Infanzia ed Adolescenza, organo
ufficiale della Società Nazionale; membro dell’Editorial Board delle Riviste: J Child
Neurolgy, Developmental Neuropsychology, Psicologia dello Sviluppo, Autismo e Disordini
dello Sviluppo.
Insegna Neurologia Cognitiva presso la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria
Infantile dell'Università di Pavia.
Si occupa da più di 20 anni dello sviluppo cognitivo normale e patologico, con particolare
riferimento alla patologia neurologica precoce, disordini neuroevolutivi ed autismo, ritardo
mentale con l’individuazione di fenotipi cognitivo\comportamentali distintivi.
Organizzatore di numerosi Congressi e Simposi nazionali ed internazionali,
Relatore a molti congressi nazionali ed internazionali.
driva@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria Ricoveri: Roberta Gerosa; tel 02 2394217
Day Hospital: Maria Aragona; tel 02 2394360
Scienze Nerurocognitive\neuropsicologia tel 02 2394215
Sindromologia Clinico Genetica: tel 02 2394211
Disturbi linguaggio\apprendimento: tel 02 2394218
Disturbi sviluppo motorio: tel 02 2394218
Tecnici della riabilitazione del linguaggio
Gloria Airaghi (coordinatrice), Santina Magazù, Matilde
Prunas
autismo, disordini neuroevolutivi, ADHD, disturbi
neurocognitivi secondari alla patologia neurologica
pediatrica, sindromi neuropsicologiche specifiche:
responsabile Daria Riva; tel 02 2394268;
driva@istituto-besta.it
• Sindromologia genetico\clinica: responsabile Chiara
Pantaleoni; Stefano D’Arrigo; tel 02 2394211;
pantaleoni@istituto-besta.it
• Diagnosi e trattamento riabilitativo delle Paralisi
Cerebrali Infantili, malformazioni cerebrali e spinali,
malattie neuromuscolari infantili: responsabile Renata
Bono; tel 02 2394549; neurol_sviluppo@istituto-besta.it
• Diagnosi e trattamento riabilitativo dei disturbi della
comunicazione (autismo, linguaggio e apprendimento):
responsabile Giovanna Zardini; tel 02 2394424;
neurol_sviluppo@istituto-besta.it
• Diagnosi, trattamento e follow-up dei tumori cerebrali in
età pediatrica: responsabile Maria Rosa Balestrini;
tel 02 2394222; mrbalestrini@istituto-besta.it
Insegnanti elementari specializzate in handicap
Paola Maria Pirola, Anna Maria Casiraghi, Grazia Bucciolini
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Dirigenti medici
Maria Rosa Balestrini, mrbalestrini@istituto-besta.it
Renata Bono, rbono@istituto-besta.it
Bruna Molteni, bmolteni@istituto-besta.it
Emanuela Pagliano, epagliano@istituto-besta.it
Chiara Pantaleoni, cpantaleoni@istituto-besta.it
Veronica Saletti, vsaletti@istituto-besta.it
Giovanna Zardini, gzardini@istituto-besta.it
Dirigenti psicologi
Laura Brollo, Daniela Sarti
Tecnici delle neuropsicomotricità
Nadia Corrado, Marilena Estienne, Simona Malinverni,
Luciana Percivalle
Specializzandi in Neuropsichiatria Infantile
Elena Andreucci
Nicoletta Paruta
Borsisti e contrattisti di ricerca
Stefano D’Arrigo, neuropsichiatra infantile
Francesca Nichelli, neuropsicologa
Irene Arcolini (psicologa)
Sara Bulgheroni (neuropsicologa)
Chiara Vago (neuropsicologa)
Alessia Marchi (tecnico della Neuropsicomotricità)
Frequentatori
Giulia Valentina Aggio, Sara Malgesini, Cristina Perletti
Infermiere Pediatriche Reparto di Degenza
Sonia Pontisso (Infermiere Coordinatore), Cristina BassoRicci, Monica Quartieri, Annalisa Anicito, Ada Vergari,
Michela Ciuffrida, Vittoria Maria Iozzo, Valentina Russo,
Monica Ongarato, Ilaria Brocca, Michele De Falco
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
• 13 posti letto per Ricoveri Ordinari e
• 2 letti per DH
• Servizio per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi dello
Sviluppo Motorio in età evolutiva
• Servizio per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi della
Comunicazione, Linguaggio e dell’Apprendimento
• Laboratorio clinico e sperimentale di Neuroscienze
Cognitive per lo studio dei Disordini cognitivi e
neuropsicologici primari e secondari alla patologia
neurologica pediatrica
alle 16) con scelta del medico
- Disordini della comunicazione e dell’apprendimento:
(prenotazioni al 02 2394218 dal lunedì al venerdì dalle 14
alle 16) con scelta del medico
- Autismo e Disordini Neuroevolutivi (ADHD, Sindromi
Amnesiche, Disordini Neuropsicologci Specifici etc)
1° martedi’ di ogni mese (Riva 02 2394268)
■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
• Ambulatorio Divisionale: martedì e venerdì (prenotazioni
tutti i giorni da lunedì a venerdì al 02 70631911) con scelta
nominale del medico
• Ambulatori speciali per
- Disordini dello sviluppo motorio
(prenotazioni al 02 2394218 dal lunedì al venerdì dalle 14
• Centro di Riferimento Regionale per le Paralisi Cerebrali
Infantili
• Centro di Riferimento Regionale per i Disordini del
Linguaggio e dell’Apprendimento
• Centro di Riferimento Regionale per i Tumori Cerebrali
Infantili
102
■ STAFF
Infermiera pediatrica DH
Maria Aragona
Assistente Amministrativo
Roberta Gerosa
OTA\Ausiliarie \infermiere generiche
Maria Ciccarese, Viviana Superti, Carboni Adriana
Volontari
ABIO (Associazione Bambini In Ospedale)
coordinatrice Giovanna Ardemagni; tel 02 69.000.255
DOTTORI CLOWN della Fondazione Theodora
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Studio clinico, neuropsicologico e diagnostico del
Ritardo Mentale, dei disturbi dello sviluppo cognitivo,
Fenotipi cognitivo\comportamentali nei disordini
neuroevolutivi (sindromi dismorfico\genetiche ed
autismo): correlazioni neuroanatomiche e con il genotipo.
L’insufficienza mentale ed in genere i disordini
Neuroevolutivi sono caratterizzati da fenotipi
cognitivo\comporatmentali che è possibile ora differenziare,
in un discreto numero di casi, sia per lo sviluppo degli
strumenti d’assessment che per il progresso globale delle
conoscenze nel campo delle Neuroscienze Cognitive. La
precisa caratterizzazione del fenotipo
cognitivo\comportamentale rappresenta allo stato attuale
una condizione indispensabile per lo studio di correlazione
con il genotipo, sia quando la mutazione genetica sia già
stata identificata, sia quando sia ancora da identificare.
Accanto a questo è cruciale anche la correlazione del
fenotipo cognitivo\comportamentale con l'alterazione di
alcune aree cerebrali che la stessa mutazione provoca
La ricerca ha come scopi:
• la definizione di fenotipi e sottofenotipi
cognitivo\comportamentali dell’autismo e delle sindromi
dismorfico\genetiche
• la correlazione con la mutazione genetica quando nota o il
supporto clinico per la sua identificazione
• la correlazione con le strutture cerebrali alterate
La Neurologia Cognitiva del sistema
fronto\limbico\cerebellare e Sostanza Bianca in età
evolutiva
Il razionale della ricerca è costituito dal fatto che il cervello
infantile è specializzato in circuiti neuronali che processano
funzioni specifiche molto precocemente. Conseguenza
diretta è che lesioni anche precocissime di queste aree
producono sintomi deficitari specifici individuabili con
opportune metodologie d'esame. Alcune di queste aree sono
interconnesse in sistemi complessi per il controllo ed il
103
processamento di comportamenti e di funzioni
neurocognitive particolarmente articolate. Il sistema
fronto\limbico\cerebellare e la sostanza bianca che connette
fra di loro le diverse strutture costituiscono un sistema
coerente in cui la lesione di una sola struttura provoca il
malfunzionamenteo dell’intera rete. Il malfunzionamento di
questo sistema è supposto essere la base neurobiologica del
disordine autistico, ma anche di sindromi neuropsicologiche
complesse come la SD amnesica evolutiva etc. Scopo della
ricerca è individuare segni deficitari relativi alle aree non lese
del circuito fronto\limbico\cerebellare, in presenza di
lesione in sede frontale, o ippocampale o cerebellare o della
sostanza bianca, in popolazioni omogenee di bambini dai 4
ai 16 anni con lesioni nelle aree sopradefinite.
Definizione di sindromi genetiche nei soggetti con
dismorfismi e ritardo mentale.
Un’alterazione del patrimonio genetico è riconosciuta nel
40-50% dei casi con ritardo mentale (Curry et al., Am J
Med Genet, 1997; Battaglia A. et al, Am J Med Genet,
1999).
Scopi:
1. valutazione di soggetti con ritardo mentale e dimorfismi,
afferenti alla Divisione Neurologia dello Sviluppo per
valutare la ricorrenza di diagnosi sindromiche a difetto
genetico noto e non noto.
2. Contribuire alla studio per la correlazione fenotipogenotipo di due sindromi in cui è ora possibile la diagnosi
genetica: sindrome di Sotos (microdelezione 5q35) in
collaborazione con l’Istituto Galliera di Genova; sindrome
di Noonan (missense mutations PTPN11, cromosoma
12q24.1), in collaborazione con l’Università di Milano.
3. Definire (fase 1) e applicare (fase 2) un protocollo
diagnostico nei pazienti con ritardo mentale X-linked
(XLMR). Questo programma prevede la collaborazione di
numerosi Centri Italiani (Universitari, Ospedalieri,
IRCCS), che hanno a tale scopo il progetto di costituire un
network.
Follow-up clinico e neuropsicologico dei bambini con
tumore cerebrale, in particolare dei gliomi a basso grado
del chiasma.
Studio clinico e riabilitativo di Displegie Spastiche anche
in relazione a patologia motoria degenerativa come le
Paraparesi Spastiche Evolutive, con la conseguente
individuazione di protocolli differenziati di diagnosi e
tratatmento neuroriabilitativo.
Studio clinico\genetico e riabilitativo della Para Paresi
Spastiche.
Studio dei disordini della comunicazione con particolare
riferimento all’individuazione di gesti comunicativi, con
l’impostazione di un archivio in relazione alla patologia
(autismo\disturbi specifici di linguaggio\disturbi mentali
etc) ed archivio di gesti patologici patognomonici delle
diverse tipologie di patologia.
104
■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Fondazione Mariani per al Neurologia Pediatrica:
Dr Fedrizzi
Sede e collaborazione al Coordinamento Gruppo Nazionale
per lo Studio delle Paralisi Cerebrali Infantili: rete per la
diagnosi e la metodologia riabilitativa delle PCI: 21 Centri
Partecipanti (Università\IRCCS\ ASL\)
• Clinica Universitaria Pediatrica De Marchi – Università
degli Studi di Milano
• Istituto di Fisiologia; Laboratorio per Lo studio del
Movimento, Università degli Studi di Milano (Dr. Crenna)
• Istituto di Scienze Cognitive e Tecnologiche - CNR Roma
(Dr Volterra- Dr Caselli)
• IRCSS Bambin Gesù di Roma: Raibilitazione
Neuromotoria (Prof Pierro)
Internazionali
• Krieger –Kennedy Insitute (J Hopkins University –
Baltimore) (Prof Martha Denkla)
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Daria Riva:
• Neurologia Cognitiva \ Scuola di Specializzazione in
Neuropsichiatria Infantile\facoltà di Medicina e Chirurgia;
Università di Pavia cc.
• Tirocinio in Neurologia per gli Specializzandi di
Neuropsichiatria Infantile della Scuola di Specializzazione di
Neuropsichiatria Infantile; Università di Pavia
• Tirocinio post-laurea per Psicologi Università Cattolica di
Milano
• Tirocinio post-laurea per Psicologi Università di Padova
• Tirocinio formativo per Psicologi intra-laurea Università
di Pavia
• Tirocinio del Diploma di Laurea per Tecnici della
Neuropsicomotricità dell’età evolutiva – Università di Pavia
• Tesi di specialità in Neuropsichiatria Infantile, Università
degli Studi di Pavia, anno accademico 2003-2004 (dr.ssa
Marzaroli Michela):“La sindrome di Rett: aspetti clinici,
aspetti genetici e criteri diagnostici rivisti applicati ad una
casistica di 15 pazienti”.
• Tesi di laurea In Medicina e Chirurgia –Università degli
Studi di Milano(Aggio Federica):“La Cefalea in età
evolutiva: correlazioni tra caratteristiche cliniche e
neuropsicologiche”
• Tesi di specializzazione in Psicologia Clinica; Università
Statale di Milano (dr Sara Bulgheroni).” Diagnosi
differenziale disturbi della comunicazione nella prima
infanzia “
• Tesi di Laurea Triennale d Fisioterapia Univesrità degli
studi di Milano (Polo San Carlo Borromeo)
(Ravagli Giada) Valutazione funzionale dell’arto superiore
in bambini affetti da emiplegia congenita. Confronto fra
due protocolli di valutazione
Senminari e lectures su Invito
Daria Riva:
• “Cerebellum and Cognition” invited lecture 30th Annual
Meeting of the German Speking Society for Neuropediaatrics of
Austria, Germany and Switzerland.
Bern 25-28 marzo 2004
• Neuropsychitaric aspects of cerebral-cerebellar networks Free
University of Amsterdam. Amsterdam 2 aprile 04
• The role of the cerebellum in language. European academy of
Childhood Disability. Eedinburgo 16 th Annual Meeting
–novembre 7,2004
Emanuela Pagliano:
• “Approccio al Neonato con sospetta sindrome malformativa”,
Itinerante Società Italiana di Neonatologia. Milano in data
3-4 giugno 2004
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
• XVI Corso Aggiornamento in Neurologia Pediatrica (in
collaborazione Fondazione Mariani) Le Sindromi
neurocutanee in età evolutiva (Direttori Daria Riva INNB e
Paolo Curatolo Univ Studi Tor Vergata) Lucca 3-5 Marzo
2004
Relazioni: Daria Riva: Fenotipo cognitivo\comportamentale
nella NF1: correlazioni neuropatologiche e molecolari
M. Rosa Balestrini: Tumori Cerebrali in NF1: evoluzionwe
e prognosi
• V corso residenziale annuale di Genetica Pediatrica:
Approccio clinico al bambino con sindrome malformativa.
Corso Base: Approccio metodologico al bambino con
Sindrome malformativa (19-21/4\2004)
Direzione del corso (Istituto Besta: dr.ssa Pantaleoni;
Clinica De Marchi: dr. Selicorni)
Relazioni: Chiara Pantaleoni “Contributo della
dismorfologia nella patologia neurologica infantile”
Daria Riva: La neuropsicologia del ritardo Mentale
• V corso residenziale annuale di Genetica Pediatrica:
Approccio clinico al bambino con sindrome malformativa.
Corso Avanzato; La diagnosi clinica nel paziente affetto da
Sindrome malformativa complessa con coinvolgimento
neurologico (22-23/4)/2004. Direzione del corso (Istituto
Besta: dr.ssa Pantaleoni; Clinica De Marchi: dr. Selicorni).
– Chiara Pantaleoni, Stefano. D’Arrigo Workshop
“Diagnosi neurologiche” ed esercitazioni
– Chiara Pantaleoni, Stefano. D’Arrigo: esercitazioni
pratiche su casi clinici
• Incontri di Genetica Clinica, Bologna, 5 aprile 2004, 21
giugno 2004; 27 settembre 2004. Coordinatore Chiara
Pantaleoni
• Corso di Aggiornamento “Strumenti di valutazione in
Neuropsichiatria dell’età evolutiva” (in collaborazione con
Fndazione Mariani) – Daria Riva-Pietro Pfanner-Ermellina
Fedrizzi – Mantova 25-26 ottobre 2004
Relazioni:
- Ermellina Fedrizzi- Elena Andreucci: La valutazione del
comportamento motorio:strumneti qualitativi o
quantitativi ?
- Sara Bulgheroni: “Strumenti di valutazione cognitiva”
- Francesca Nichelli: “Strumenti di valutazione del
linguaggio”
• II Corso di Formazione Peramanente in Neuroscienze
Cognitive dello Sviluppo (in collborazione con Fondazione
Mariani). Linguaggio: sviluppo normale e patologico.
Direttori del Corso: Daria Riva e Giovanna Zardini INNB
Milano - Salsomaggiore 24-26 novembre 2004
Relazioni:
– Daria Riva: “I disturbi del linguaggio nella patologia
cerebellare”
– Veronica Saletti: “I disturbi della comunicazione verbale
e non verbale nei bambini con polimicrogiria perisilviana
bilaterale”
– Giovanna Zardini:I disordini specifici di linguaggio:
definizione e criteri diagnostici
– Bruna Molteni – Gloria Airaghi-daniela Sarti: Il ritardo di
linguaggio nella prima infanzia:diagnosi differenziale tra
ritardo specifico e secondario ad altre patologie della
comunicazione.
■ PUBBICAZIONI SELEZIONATE
1. Bulgheroni S, Nichelli F, Erbetta A, Bagnasco I, Riva.
Verbal dichotic listening and manual performance in children
with congenital unilateral brain lesions. Neuropsychology.
2004,18(4):748-55.
2. Scaioli V, D'Arrigo S, Pantaleoni C. Unusual
neurophysiological features in Cockayne's syndrome: a report of
two cases as a contribution to diagnosis and classification.
Brain Dev. 2004, 26(4):273-80.
3. Bogliun G, Beghi E for the Italian GBS Registry Study
Group (… Balestrini MR et al.). Incidence and clinical
features of acute inflammatory polyradiculoneuropathy in
Lombardy, Italy, 1996. Acta Neurol Scand. 2004,
110(2):100-6
4. Dennis M., Spiegler B.J., Riva D., Macgregor D.L.
Neuropsychological outcome. In: Brain and spinal tumors of
childhood. Eds. Walker D.A., Perilongo G., Punt J.A.G. and
Taylor R.E. Arnold, London, 2004, pp. 213-227.
5. Scaioli V, Moroni I, Bugiani M, Balestrini MR, Ciano C,
Visani E, Uziel G. Neurophysiological study of the central and
peripheral nervous system in patients with childhood
leukodystrophy. In: Hereditary leucoencephalopathies and
demyelinating neuropathies in children. Eds Uziel G., Taroni
F. John Libbey Eurotext,2004, pp 49-64.
105
Lo studio del paziente neurologico si avvale di tecniche di analisi sofisticate e mini-invasive che in modo integrato forniscono una quantificazione dei segni e dei sintomi tali da consentire la generazione di database per area nosografia (Parkinson,
Epilessia, Atassia, Tumori del SN, etc) basati sulla valutazione
dello stato di malattia oggettivabile sul piano metodologico e
validabile sul piano procedurale, base essenziale della ricerca
traslazionale, orientata al paziente. Lo sviluppo e l’applicazione
di sofisticate tecnologie analitiche dipende dalla capacità di ricerca scientifica nei diversi settori del Dipartimento: biochimica, biologia cellulare, genetica, fisiopatologia, morfologia e imaging neurologico; ogni UO svolge una intensa attività di ricerca tecnologica e patogenetica finalizzata alla ricerca preclinica,
allo sviluppo di tecniche di diagnosi precoce e presintomatica,
all’identificazione di markers biologici di malattia, alla promozione di una diagnostica quantitativa dei segni e dei sintomi, alla validazione delle tecniche.
Tecnologie di valutazione quantitativa del fenotipo: a) biochimica fine e quantitativa nei liquidi biologici, nei tessuti da biopsie
o da interventi neurochirurgici, di metaboliti, anticorpi, RNA
messaggeri, DNA, mediante tecniche di biochimica, immunologia, spettrometria in tandem massa, biologia molecolare.
Esempi: creazione di criobanche computerizzate per cellule vitali, robotizzazione e automatizzazione della diagnostica molecolare delle malattie ereditarie mediante tecniche di DHPL e
sequenziamento automatico, quantificazione per HPLC dei farmaci antiepilettici, spettrometria tandem-massa per metabolititi ematici, urinari e liquorali, diagnostica oncologica preditti-
Dipartimento di
Ricerca Sperimentale
e Diagnostica
Direttore: Stefano Di Donato
va mediante PCR quantitativa; b) analisi quantitativa morfologica delle immagini neuroradiologiche del SNC, mediante
studi volumetrici longitudinali di particolari aree del SN con
RMN volumetrica e mediante studi di spettroscopia a 1H con
dosaggio dei metaboliti che marcano la neurodegenerazione e
le alterazioni metaboliche; c) studi anatomici morfometrici ed
immunocitochimici quantitativi del sistema nervoso centrale
per atrofie muscolari spinali, alcune malattie immunomediate
del SNC, per le epilessie associate al alterazioni di migrazione
neuronale, utilizzando materiale derivante da modelli sperimentali, inclusi modelli murini e topi transgenici, e da reperti
bioptici, chirurgici o autoptici. Tali studi vengono correlati con
gli studi elettrografici funzionali.
Tecnologie di analisi funzionale del fenotipo: a) studio funzionale della patologia neurodegenerativa mediante l’analisi fisiopatologica di modelli animali di malattia, inclusa la creazione di
animali transgenici e mediante l’analisi della funzione genica
tramite studi di espressione genica che utilizzano microchips
commerciali e dedicati, e tecniche di PCR quantitativa; b) studio del funzionamento integrato della corteccia cerebrale e dei
generatori profondi (elettrogenesi) in condizioni normali e patologiche mediante tecnologie consolidate e nuove tecnologie
(elettrodi multi-contatto silicon probes, amplificatori e sistemi
di acquisizione multicanale); c) nanotecnologie e microtecno-
logie in modelli animali per lo studio contemporaneo dell’attività neuronale (mediante registrazioni elettrofisiologiche extra
ed intracellulari), le modificazioni ioniche nello spazio extracellulare, le modificazioni di flusso cerebrale e della funzionalità della barriera emato-encefalica, al fine di integrare le conoscenze sulla funzione normale e patologica del cervello nelle malattie epilettogene, vascolari ed immunomediate; d) studio funzionale in RMN del sistema nervoso centrale finalizzato alla valutazione delle aree responsabili di specifiche funzioni, integrando questi parametri alle informazioni neuroanatomiche ottenute per immagini tradizionali e mediante analisi quantitativa volumetrica (nelle malattie neurodegenerative e neuroncologiche), nonché valutazione morfofunzionale di particolari fenotipi degenerativi (demenze, coree, parkinsonismi)
107
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA VII
Collaboratrice Amministrativa
Anna Maria Callipo
Epilettologia Clinica e Neurofisiologia Sperimentale
■ DIRETTORE: ROBERTO SPREAFICO
Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano (1972),
ha conseguito la specialità in Neurologia presso l’Università di Pavia e il dottorato di ricerca
in Fisiologia presso l’Università di Milano. Vincitore di una borsa di studio (1979) del
National Institute of Health (USA), ha lavorato come ricercatore presso il Dipartimento di
Neurofisiologia dell’Università del North Carolina at Chapel Hill, dove in seguito fu chiamato
come Invited Professor. Nel 1985 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha conferito il premio
“Camillo Golgi”. Dal 1993 è direttore dell’Unità Operativa di Epilettologia Clinica
e Neurofisiologia Sperimentale. Dal 2000 è vice-Direttore Scientifico dell’Istituto Besta.
Membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali, è parte della
Commissione di Neurobiologia della International League Against Epilepsy (ILAE)
e dell’Editorial Board di “Neurological Sciences”. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici
su riviste nazionali ed internazionali. I suoi interessi nell’ambito della ricerca biomedica
riguardano: epilessia, ontogenesi, neurofisiologia, neuroanatomia, modelli animali di patologie
neurologiche con particolare riferimento alle malformazioni dello sviluppo cerebrale.
spreafico@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria divisionale: tel 02 23942242; fax 02 70600775
segreteria.spreafico@istituto-besta.it
Laboratori: tel 02 23942343
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
L’Unità operativa offre un’attività ambulatoriale prenotabile
ai seguenti numeri:
• Prime visite: CRE tel 02 23942239
• Visite di controllo: CUP tel 02 70631911
• Ricoveri ordinari (RO) e in Day Hospital (DH) riferiti a
pazienti adulti con epilessia, con particolare riferimento allo
studio pre-chirurgico non invasivo di pazienti candidabili
alla chirurgia elettiva della epilessia.
■ STAFF
Dirigenti Medici, neurologi
Giorgio Battaglia: battaglia@istituto-besta.it
Marco de Curtis: decurtis@istituto-besta.it
Flavio Villani: fvillani@istituto-besta.it
Dirigente Biologo
Carolina Frassoni: frassoni@istituto-besta.it
Tecnici di laboratorio
Maria Cristina Regondi, Giulio Sancini
Ausiliaria
Stella Ierardo
Borsisti e Contrattisti
Alessandra Meroni, biologa
Rita Gabelli, biologa
Vadym Gnatkovski, medico
108
Laura Librizzi, biologa
Laura Uva, biologa
Chiara Pastori, medico
Francesca Inverardi, biologa: neuroanatomia@istituto-besta.it
Barbara Ortino, biologa: neuroanatomia@istituto-besta.it
Giuseppina Magnaghi, biologa
Veronica Setola: setola@istituto-besta.it
Stefania Bassanini: bassanini@istituto-besta.it
Alessio Giavazzi: giavazzi@istituto-besta.it
Eugenia Scaccianoce
Denise Locatelli: dlocatelli@istituto-besta.it
Specializzandi e Dottorandi
Alexander Pincherle, specializzando in Neurofisiopatologia
Adele Finardi, dottoranda (dottorato DIMET in Medicina
Molecolare e Traslazionale), afinardi@istituto-besta.it
Tesisti e tirocinanti
Sana Beolchi, studentessa in biologia
Irene Corradini, tesista frequentatrice
Giovanni Carriero, tesista frequentatore
Barbara Copes, tesista frequentatrice
■ ELENCO ATTIVITÀ E LABORATORI DI RICERCA
• Laboratorio di Neuroanatomia Umana e Neuropatologia
della corteccia: responsabile Roberto Spreafico,
tel: 02-23942242 spreafico@istituto-besta.it
• Laboratorio di Neurofisiologia dei Sistemi Corticali:
responsabile Marco de Curtis, tel 02-23942280
decurtis@istituto-besta.it
• Laboratorio di Neuroanatomia Molecolare:
responsabile Giorgio Battaglia, tel 02-23942266
battaglia@istituto-besta.it
• Laboratorio di Neuroanatomia dello sviluppo:
responsabile Carolina Frassoni, tel 02-23942279
frassoni@istituto-besta.it
• Unità di ricovero e monitoraggio pre-chirurgico:
referente F. Villani, tel 02-23942216
fvillani@istituto-besta.it
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Laboratorio di Neuroanatomia Umana e Neuropatologia
della corteccia
Il laboratorio è prevalentemente indirizzato allo studio
anatomo-funzionale delle malformazioni epilettogene della
corteccia cerebrale, allo scopo di fornire dati utilizzabili in
ambito clinico che permettono: 1) una migliore e più
comprensibile classificazione delle varie informazioni,
correlando i dati neuropatologici con quelli elettroclinici e
neuroradiologici, 2) verificare se e in che modo i differenti
sottogruppi di queste malformazioni sono correlabili
all’esito della terapia chirurgica elettiva per l’epilessia, 3)
studiare, attraverso indagini immunoistochimiche, i
possibili substrati eziopatogenetici delle epilessie associate
alle malformazioni corticali. Il lavoro è svolto in
collaborazione con il Centro Regionale di Chirurgia
dell’Epilessia “C. Munari” di Niguarda. Il tessuto, prelevato
in corso di intervento elettivo da pazienti con epilessia
farmaco-resistente, viene in parte sottoposta ad indagini
morfo-funzionali, utilizzando anticorpi in grado di fornire
dati non solo strutturali ma anche “funzionali” mirati allo
studio di neurotrasmettitori e recettori di membrana. In
collaborazione con altre UUOO dell’Istituto sono state
messe a punto metodiche anatomiche e fisiologiche per lo
studio e l’identificazione dell’encefalite di Rasmussen.
Laboratorio di Neuroanatomia Molecolare
Il laboratorio di Neuroanatomia Molecolare è situato presso
i nuovi laboratori dell’Istituto Neurologico alla “Bicocca”.
E’ un laboratorio attrezzato per lo studio morfologico e
biochimico-molecolare del SNC, sia in animali sperimentali
e transgenici, che in materiale umano da pazienti affetti.
Linee di ricerca principali del laboratorio:
I) studio dei meccanismi di neuro-degenerazione dei
motoneuroni, con riguardo particolare ai meccanismi
patogenetici alla base della atrofia muscolare spinale o SMA.
Questa linea di ricerca si propone di studiare: I)
l’espressione della proteina SMN, prodotto proteico del
gene responsabile della malattia, nel SNC e in tessuti
periferici dei pazienti affetti da SMA; II) localizzazione subcellulare e la funzione della stessa proteina in colture
motoneuronali; a) meccanismi di trasporto assonale della
proteina SMN sia in animali di controllo che in modelli
transgenici murini della malattia umana; iv) individuazione
di nuovi trascritti del gene e di nuove forme molecolari della
proteina SMN specifiche per il compartimento neuronale,
che possano spiegare la selettività della degenerazione
cellulare che è alla base della malattia umana.
b) studio clinico-genetico di pazienti affetti da disgenesie
cerebrali epilettogene, associato allo studio della
neurogenesi e della ipereccitabilità neuronale delle
disgenesie cerebrali in modelli animali sperimentali.
Nel corso degli ultimi 10-15 anni, grazie alla collaborazione
tra le Unità Operative di Epilettologia Clinica,
Neuropsichiatria Infantile, Neuroradiologia, ed il Centro
per le Epilessie, si è venuta creando un’ ampia casistica di
pazienti affetti da epilessia associata alla presenza di
disgenesie cerebrali o malformazioni dello sviluppo
corticale. Questa linea di ricerca si occupa della
caratterizzazione clinica e genetica dei pazienti affetti, grazie
alla collaborazione con le Unità Operative di Biochimica e
Genetica e di Neurofisiopatologia Clinica, per individuare i
geni responsabili e caratterizzare i diversi quadri sindromici.
Inoltre, questa linea di ricerca si propone di studiare i
meccanismi patogenetici alla base delle malformazioni dello
sviluppo corticale e della sintomatologia epilettica ad esse
frequentemente associata, confrontando i dati forniti dallo
studio dei pazienti affetti con quelli forniti dallo studio degli
animali con eterotopie cerebrali indotte sperimentalmente.
Laboratorio di Neurofisiologia dei Sistemi Corticali
Il laboratorio è costituito da tre set-up sperimentali per lo
studio del cervello di cavia mantenuto in vitro tramite
perfusione arteriosa. L’attività sperimentale è indirizzata allo
studio elettrofisiologico dell’attività cerebrale in condizioni
normali e in modelli sperimentali di patologia (epilessie,
encefalite acuta, infarto cerebrale) utilizzando tecnologie
consolidate (registrazioni intra ed extracellulari) e nuove
tecnologie (elettrodi multi-contatto silicon probes,
amplificatori e sistemi di acquisizione multicanale)
sviluppate presso ditte e laboratori stranieri nell’ambito di
un progetto di ricerca finanziato dalla Comunità Europea.
Argomenti di ricerca:
1) Studio del ruolo delle spikes interictali nel controllo
dell’attività epilettica in un modello di epilessia focale, con
particolare interesse allo studio del ruolo delle correnti
calcio-dipendenti, del pH, delle modificazioni di ambiente
extracellulare nella periodicità delle spikes interictali, per
l’identificazione di elementi predittivi della transizione
interictale-ictale che regolano l’insorgenza di una crisi
epilettica. E’ stato valutato il possibile ruolo protettivo della
stimolazione cerebrale, di potenziale interesse per la cura
109
delle epilessie focali farmacoresistenti.
2) Studio della fisiologia sistemica della corteccia olfattoria e
del lobo temporale, mediante caratterizzazione fisiologica
dei circuiti neuronali intrinseci e delle interazioni tra diverse
strutture corticali (corteccia piriforme e paraippocampali ed
ippocampo).
3) Analisi dei meccanismi di generazione cellulare e
circuitale dell’attività oscillatoria gamma e theta che
sottendono i processi di memoria nell’ippocampo e nella
regione paraippocampale.
4) Negli ultimi anni è stata sviluppata una metodica che
permette di valutare simultaneamente nel preparato
sperimentale del cervello di cavia isolato e mantenuto in
vitro tramite perfusione arteriosa a) l’attività neuronale
(mediante registrazioni elettrofisiologiche extra ed
intracellulari), b) le modificazioni ioniche nello spazio
extracellulare, c) le modificazioni di flusso cerebrale e d) la
funzionalità della barriera emato-encefalica.
Questa linea sperimentale innovativa è rivolta allo studio di
diversi aspetti delle interazioni cerebro-vascolari: I) studio
delle correlazioni tra attività neuronale e flusso cerebrale in
condizioni fisiologiche ed in modelli in vitro di patologia
neurologica (epilessia focale ed ischemia cerebrale), II)
studio funzionale della barriera emato-encefalica e dei
meccanismi di controllo della permeabilità della barriera;
III) studio dei meccanismi precoci di eccitotossicità indotti
dal danno ischemico, IV) studio dei meccanismi
infiammatori in patologie infiammatorie del sistema
nervoso centrale.
Area Degenza: monitoraggio pre-chirurgico dell’epilessia e
disturbi del sonno
L’attività dell’unità di degenza epilettologica consiste nella
gestione clinica dei pazienti ricoverati, dall’iter diagnostico
all’impostazione dei diversi trattamenti. La tipologia dei
pazienti ricoverati è varia, e spazia in tutti gli ambiti
dell’epilettologia, ma con particolare riguardo alle
problematiche legate alla farmacoresistenza e all’encefalite
di Rasmussen ad esordio tardivo. In tali ambiti sono state
sviluppate metodiche diagnostiche (monitoraggio videoEEG prolungato, protocolli neurofisiologici e di
neuroimaging funzionale) e terapeutiche innovative
(chirurgia nell’epilessia del lobo temporale
farmacoresistente, terapia immunomodulatoria
nell’encefalite di Rasmussen in collaborazione con l’U.O.
di Neuroimmunologia).
Nell’ambito delle epilessie farmacoresistenti l’unità si
occupa, in collaborazione con la Divisione di
Neurochirurgia III, della selezione dei pazienti con
indicazione chirurgica e pianificazione del trattamento
chirurgico delle epilessie farmacoresistenti: tale ambito
prevede la possibilità di effettuare monitoraggi video-EEG
prolungati allo scopo di registrazione delle crisi. Particolare
attenzione viene data agli aspetti di neuroimaging, sia
convenzionale sia funzionale, per cui esiste una importante
collaborazione con la Divisione di Neuroradiologia. In
questo ambito vengono organizzate riunioni periodiche con
110
i neurochirurghi e neuroradiologi. L’attività di ricerca è di
tipo clinico e riguarda: epilessia del lobo temporale, aspetti
clinici, neuroradiologici, chirurgici, istopatologici; utilizzo
della video-EEG nella diagnostica delle epilessie; Encefalite
di Rasmussen ad esordio tardivo, aspetti clinici,
neurofisiologici, terapeutici; rapporto sonno ed epilessia.
Laboratorio di Neuroanatomia dello sviluppo
L’attività sperimentale del laboratorio è stata rivolta nel
corso degli ultimi anni allo studio dei processi di
differenziamento durante lo sviluppo del prosencefalo, volto
in particolare a chiarire alcuni aspetti relativi alla migrazione
neuronale e all’analisi anatomo-funzionale di modelli
animali caratterizzati da un alterato sviluppo corticale e da
condizioni di ipereccitabilità in parte sovrapponibili a quelli
riscontrati nella patologia umana. Recentemente,
nell’ambito di una collaborazione all’interno dell’Istituto
con l’U.O. Neurologia IV – Malattie Neuromuscolari,
Neuroimmunologia e sclerosi multipla, una nuova linea di
ricerca è mirata alla comprensione dei meccanismi
patogenetici in pazienti affetti da malattie autoimmuni
associate a deficit neurologici.
L’attività sperimentale del laboratorio è indirizzata su tre
fronti: a) studiare il ruolo di proteine espresse precocemente
durante lo sviluppo embrionale potenzialmente coinvolte
nel processo di migrazione neuronale. A tale scopo è stata
messa a punto la metodica delle “colture organotipiche di
tessuto embrionale” che consente di preservare il
microambiente e l’organizzazione originale del tessuto e
costituisce un modo molto versatile per caratterizzare
differenti processi che hanno luogo durante lo sviluppo del
SNC. Questa tecnica consente da un lato di individuare la
dinamica del percorso di migrazione dei neuroni che si
originano da una particolare zona del neuroepitelio in
seguito al posizionamento di traccianti neuroanatomici
fluorescenti, dall’altro di valutare quale sia il ruolo
funzionale di molecole e/o recettori durante la migrazione
neuronale; b) fornire dati anatomici sull’espressione di
proteine la cui funzione è strettamente correlata al
mantenimento di una corretta eccitabilità neuronale e sul
loro possibile coinvolgimento in patologie neurologiche
caratterizzate da uno squilibrio dell’attività neuronale; in
questo ambito si inserisce lo studio sul ruolo della proteina
SNAP25, componente fondamentale del complesso
SNARE, proteina essenziale per l’esocitosi delle vescicole
sinaptiche, indispensabile per la trasmissione sinaptica e
selettivamente espressa nei terminali eccitatori nei quali è
coinvolta nel controllo della responsività al calcio
intracellulare in seguito a depolarizzazione; c) studio
dell’immunoreattività delle IgG provenienti dal siero di
pazienti con patologie neurologiche autoimmunitarie.
Tale studio è finalizzato a fornire spunti interpretativi sui
meccanismi patogenetici che stanno alla base di alcune
patologie neurologiche autoimmunitarie nei quali è stata
dimostrata la presenza di autoanticorpi circolanti (pazienti
affetti da neuromiotonia, sindrome di Morvan, sindrome
della persona rigida ecc.). Il protocollo sperimentale prevede
di testare il pattern di immunoreattività utilizzando le IgG
purificate provenienti dal siero di alcuni pazienti sottoposti
a plasmaferesi nei quali è stata dimostrata la presenza di
autoanticorpi circolanti su sezioni di tessuto cerebrale.
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
Roberto Spreafico
• Centro Regionale Chirurgia dell’Epilessia e del Parkinson
“Claudio Munari”, Ospedale Niguarda, Milano;
• Dr. Esper. Cavalheiro e Dr. Alessandro Valotta da Silva,
UNIFESP, EPM-San Paolo, Brasile;
• Prof.ssa Marina Bentivoglio, Istituto di Anatomia,
Università di Verona;
• Prof. Alessandro Vercelli, Dipartimento di Anatomia,
Università di Torino;
• Prof. Daniele Condorelli, Dipartimento di Scienze
Cliniche, Università di Catania.
Giorgio Battaglia
• Dr. Mario Salmona, Dr.ssa Tiziana Mennini, Dipartimento
di Biochimica e Farmacologia Molecolare, Istituto di Ricerche
Farmacologiche “Mario Negri”, Milano;
• Dr. Enrico Garattini, Dr.ssa Mineko Terao, Laboratorio di
Biologia Molecolare, Istituto di Ricerche Farmacologiche
“Mario Negri”, Milano;
• Dr.ssa AnnaMaria Vezzani, Dipartimento di Neuroscienze,
Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Milano;
• Prof. Flaminio Cattabeni, Prof.ssa Monica Di Luca,
Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Facoltà di Farmacia,
Università di Milano;
• Dr. Angelo Poletti, Dipartimento di Scienze Farmacologiche
ed Istituto di Endocrinologia, Università di Milano;
• Prof. Marina Bentivoglio, Dipartimento di Scienze
Morfologiche e di Scienze Neurologiche, Università di Verona;
• Prof. Vincenzo Silani, IRCCS Istituto Auxologico Italiano,
Milano;
• Dr. Kenneth Moya, CEA-CNRS, Orsay, Parigi;
• Dr. Damir Janigro, Ph.D., Professor of Molecular Medicine,
Cleveland Clinic Foundation, Cleveland OH, USA.
Marco de Curtis
• Prof. Menno Witter, Free University Amsterdam –
Olanda;
• Prof. Denis Pare, Rutgers University, New Jersey – USA;
• Dr. Ulrich Hoffmann, Institute of Signal Processing,
University of Lubeck, Germania;
• Prof. Giancarlo Folco, Istituto Farmacologia, Università
degli Studi di Milano;
• Dr. Stefano Francione, Centro Regionale per la Chirurgia
dell’Epilessia”Claudio Munari”, Ospedale Niguarda;
• Dr. Gerardo Biella e Dr. Jacopo Magistretti, Università di Pavia;
• Dr. I. Takashima, Dr. R. Kajiwara, Neuroscience Research
Institute, Tsukuba, Japan.
Flavio Villani
• Centro di Chirurgia dell’Epilessia “C. Munari”, Ospedale
Niguarda, Milano;
• Dr. Lino Nobili, Centro di Medicina del Sonno, Ospedale
Niguarda, Milano;
• Dr. Andrea Bernasconi, Montreal Neurological Institute,
Montreal – Canada;
• Prof. Luigi Ferini Strambi, Centro di Medicina del Sonno,
HSR, Milano;
• Prof. Silvio Scarone, U.O. di Psichiatria, Ospedale S.
Paolo, Milano;
• Prof. Nicola Montano, Istituto di Medicina Interna, Polo
Ospedale Sacco, Università di Milano;
• Dr. Vincenzo Patruno, U.O. Pneumologia (disturbi
respiratori nel sonno), Ospedale di Crema, (Rivolta d’Adda).
Carolina Frassoni
• D.ssa A. Amadeo – Dipartimento di Fisiologia e
Biochimica Generali, Sezione di Istologia Anatomia
Umana, Università degli Studi di Milano;
• D.ssa M. Matteoli – D.ssa F. Navone – CNR Cellular and
Molecular Pharmacology Center, Dipartimento di
Farmacologia Medica, Milan;
• D.ssa N. Offenhauser – IFIOM, FIRC Institute for
Molecular Oncology, Milano.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Roberto Spreafico, Marco de Curtis, Giorgio Battaglia
• Docenti al 16° Corso d’aggiornamento in Epilettologia
Clinica, Gargnano (BS)
Flavio Villani
• Moderatore alla Riunione Policentrica in Epilettologia,
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Università Urbaniana,
Roma16-17 Gennaio 2004 (sessione dal titolo:
Dimostrazione di tecniche neurofisiologiche e di
neuroimaging funzionale con presentazione di casi clinici in
seduta plenaria).
• Relatore workshop “Gestione del paziente con epilessia”,
Savona, 8 Maggio 2004 (titolo del seminario: Sonno e
specifiche sindromi epilettiche)
• Relatore Corso residenziale “Conoscenza integrata in
epilessia:campus 2004”, Camogli (Ge), 20-21 Maggio 2004
(titolo delle lezioni: Principi generali di diagnostica clinica,
strumentale e differenziale; Principi generali di trattamento;
Diagnostica strumentale dell’epilessia: EEG e tecniche
correlate; Tavola rotonda: case discussion)
• Relatore Corsi di Epilettologia 2004. Le epilessie focali
sintomatiche. San Servolo, Venezia, 25-26 Giugno 2004
(titolo relazione: Clinica delle epilessie focali sintomatiche.
Responsabile per due giornate di gruppi di presentazione e
discussione di casi clinici)
• Docente Corso Elettivo La Medicina del Sonno,
Novembre 2004 (I° ciclo) – Responsabile Prof. N.
Montano, Università degli Studi di Milano – Polo Didattico
Vialba
Carolina Frassoni
• Relatore nella I sessione del corso di
formazione/aggiornamento Journal Club di Neuroscienze
(aprile 2004 Istituto Naz. Neurologico)
111
UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA VIII
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
Roberto Spreafico
Consensus Conference on Rasmussen’s Encephalities,
Vienna 2004
Marco de Curtis
Progetto Formativo Aziendale “Journal Club di
Neuroscienze”: 3 eventi quadrimestrali all’anno.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Beghi E., Mennini T. and The Italian Network for the
Study of Motor Neuron Disease: Basic and clinical research
on amyotrophic lateral sclerosis and other motor neuron
disorders in Italy: recent findings and achievements from a
network of laboratories. Neurol. Sci. 24: 41-60, 2004.
2. de Curtis M., Pare D.:
The parahippocampal cortex: a wall of inhibition between the
neocortex and the hippocampus.
Prog Neurobiol 74: 101-110, 2004.
3. Palmini A., Najm I., Avanzini G., Babb T., Guerrini R.,
Foldvary-Schaefer N., Jackson G., Luders H.O.,
Prayson R., Spreafico R., Vinters H.V.:
Terminology and classification of the cortical dysplasias.
Neurology 62 suppl 3: 2-8, 2004.
Biochimica e Genetica del Sistema Nervoso
■ DIRETTORE: STEFANO DI DONATO
4. Verderio C., Pozzi D., Pravettoni E., Inverardi F.,
Schenk U., Coco S., Proux-Gillardeaux V., Galli T.,
Rossetto O., Frassoni C.,Matteoli M.,:
SNAP-25 modulation of calcium dynamics underlies
differences in GABAergic and glutamatergic
responsiveness to depolarization.
Neuron. 41: 599-610, 2004.
Dopo la laurea cum laude in Medicina e Chirurgia è stato Assistente Incaricato al
Dipartimento di Chimica Biologica, Università di Milano. Nel 1970 è diventato Assistente
neurologo di ruolo all’INNCB, quindi Aiuto di ruolo, e successivamente nel 1986 Direttore
della Divisione di Biochimica e Genetica del Sistema Nervoso. Dal 1995 al 2002 ha ricoperto
l’incarico di Direttore Scientifico dell’INNCB.
Il suo interesse scientifico è focalizzato sui disordini biochimici e genetici nell’uomo,
particolarmente sulle malattie associate a difetti della beta-ossidazione mitocondriale, sulle
malattie da deficit della catena respiratoria mitocondriale, e sulle malattie neurodegenerative,
incluse le atassie e le coree degenerative. Rilevanti a livello internazionale sono i contributi del
suo gruppo di ricerca nella definizione clinico-molecolare di malattie metaboliche del
muscolo, del nervo periferico, e del sistema nervoso centrale, in particolare del sistema
spinocerebellare. E’ stato assegnatario, fra gli altri, dei premi Milano Medicina 1984, AIRH
1989, L Schaefer Award (Professorship) Columbia University 1992. E’ stato Presidente della
Società Italiana Studio Errori Congeniti del Metabolismo, della Federazione Italiana per lo
Studio delle Malattie Ereditarie, della Società Europea di Neurologia (ENS). E’ membro della
Società Italiana di Neurologia, della Società Europea di Neurologia, dell’European
Foundation of Human Genetics, dell’American Neurological Association.
didonato@istituto-besta.it
5. Villani F,.Vitali P., Scaioli V., Rodriguez G., Rosa M.,
Granata T., Avanzini G,. Spreafico R., Angelini L.:
Subcortical nodular heterotopia: a functional MRI and
somatosensory evoked potentials study.
Neurol. Sci. 25: 225-229, 2004.
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria: tel. 02 2394-2257/2203; Fax 02 2664236
dmaderna@istituto-besta.it
DH: tel. 02 23942753
Infermiere Coordinatore: tel. 02 239242458/2380
■ CENTRI DI RIFERIMENTO RICONOSCIUTI
Centro Regionale per le Malattie Neuromuscolari e per la
Patologia Metabolica e Tumorale nell’infanzia e adolescenza
■ STAFF
Dirigenti medici, neurologi
Caterina Mariotti: mariotti@istituto-besta.it
Davide Pareyson: dpareys@istituto-besta.it
Franco Taroni: ftaroni@istituto-besta.it
Dirigenti biologi
Cinzia Gellera: gellera@istituto-besta.it
Marco Rimoldi: mrimoldi@istituto-besta.it
Tecnici di laboratorio
Simona Allievi, Alessia Castucci , Emiliana Masetti, Anna
Venerando
Borsisti, contrattisti e consulenti
Matilde Laurà, Medico Neurologo: mlaura@istituto-besta.it
Roberto Fancellu, Medico Neurologo:
robertofancellu@istituto-besta.it
Silvia Genitrini, Medico Neurologo: silvia.genitrini@libero.it
112
Ettore Salsano, Medico Specializzando:
ettore.salsano@istituto-besta.it
Daniela Di Bella, Medico Genetista Medico:
daniela.dibella@istituto-besta.it
Silvia Baratta, Biologo
Claudio Caccia, Biologo
Barbara Castellotti, Biologo
Paola Passariello, Biologo
Viviana Severo, Farmacologo
Micaela Dilani, Tecnico
Assistenti amministrativi
Donatella Maderna: dmaderna@istituto-besta.it
Collaboratori amministrativi
Mariuccia Bellati Garrone: mgarrone@istituto-besta.it
Mariangela Antolini: mantolini@istituto-besta.it
113
■ ELENCO ATTIVITÀ
■ DIAGNOSTICA DI LABORATORIO
• Neurologia Clinica e Day Hospital:
responsabile Davide Pareyson, tel. 02 23942293;
dpareys@istituto-besta.it
• Laboratorio di Biochimica e Genetica: Ricerca di
Patologia Cellulare e Molecolare, e Diagnostica
Molecolare e Biochimica:responsabile Franco Taroni,
tel. 02 23942447; ftaroni@istituto-besta.it
• Biochimica delle malattie lisosomiali, biochimica
patologica del metabolismo ossidativo degli acidi grassi,
gas-cromatografia/ spettrometria di massa (GC/MS) e
colture cellulari: responsabile Marco Rimoldi,
tel. 02 23942257; mrimoldi@istituto-besta.it
• Diagnostica molecolare delle malattie
neurodegenerative, colture cellulari di linee linfoblastoidi:
responsabile Cinzia Gellera, tel. 02 23942203/621;
gellera@istituto-besta.it
• Neurogenetica Clinica e Genetica Medica: responsabile
Caterina Mariotti, tel. 02 23942269;
mariotti@istituto-besta.it
Il Laboratorio di Biochimica e Genetica (Responsabile:
Franco Taroni) svolge attività di ricerca e diagnostica nel
campo delle malattie neurodegenerative ereditarie e in
quello delle malattie metaboliche. Dal punto di vista
organizzativo funzionale il Laboratorio è articolato in una
sezione di Chimica Clinica ed Enzimologia (Resp.le: Marco
Rimoldi) e in una sezione di Genetica e Patologia
Molecolare (Resp.le: Cinzia Gellera).
L’attività diagnostica del Laboratorio di Biochimica e
Genetica nel 2004 si è distribuita su oltre 90 diverse
tipologie di esami biochimici e 40 esami molecolari per un
totale di oltre 10.000 test, forniti a tutto il territorio
nazionale. Per molti esami, l’UO è anche un centro di
riferimento internazionale.
Oltre alla caratterizzazione genetica e metabolica dei
pazienti, il servizio diagnostico fornisce la diagnosi di
portatore nelle malattie autosomiche recessive, tra le quali,
per rilevanza epidemiologica, vanno ricordate l’atrofia
muscolare spinale (SMA) e l’atassia di Friedreich, e la
diagnosi presintomatica nelle malattie autosomiche
dominanti ad esordio tardivo offrendo percorsi clinici e di
laboratorio conformi alle linee guida proposte dai comitati
etici nazionali e internazionali. Il Laboratorio fornisce infine
un servizio di diagnostica prenatale a livello nazionale in
collaborazione con la Clinica Ostetrica Mangiagalli
dell’Università di Milano. Per molti esami, il Laboratorio è
anche un centro di riferimento internazionale e tra i
pochissimi centri di riferimento nazionali. Tra le malattie
metaboliche per le quali il Laboratorio è riferimento
nazionale vanno annoverate le encefalomiopatie da difetti
della ß-ossidazione mitocondriale, le encefalopatie
lisosomiali (tra le quali la malattia di Krabbe e la
leucodistrofia metacromatica), le encefalopatie
perossisomiali (adrenoleucodistrofia) e le numerose acidurie
organiche dell’infanzia.
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
Neurologia clinica (Neurologia VIII)
La Neurologia VIII (responsabile Davide Pareyson)
svolge attività clinica di ricovero e cura, Day Hospital e di
Ambulatori speciali per le malattie nervose degenerative e
metaboliche del SNC e del SNP del paziente adulto.
6 letti di degenza ordinaria: Attività di ricovero e cura in
regime di degenza
Attività di ricovero e cura in Day Hospital
Ambulatori:
• Neuropatie periferiche: responsabile Davide Pareyson;
collaboratori: Matilde Laurà;
• Neurogenetica clinica: responsabile Caterina Mariotti;
collaboratori: Roberto Fancellu, Silvia Genitrini.
Ricovero e cura:
Pazienti con malattie ereditarie, dismetaboliche,
degenerative, e malattie rare del sistema nervoso centrale e
periferico. Nel 2004 sono stati ricoverati oltre 220 pazienti
(174 in degenza ordinaria, 50 in DH) in grande
maggioranza affetti da patologie complesse e rare (oltre il
60% dei ricoveri).
Attività ambulatoriale di Neurologia Clinica e Genetica
Medica per patologie neurodegenerative su base ereditaria
dell’adulto, in particolare le atassie ereditarie, le malattie
mitocondriali, la malattia di Huntington, le malattie del
motoneurone, le paraparesi spastiche.
E’ parte integrante dell’attività ambulatoriale un servizio di
consulenza genetica, rivolto ai pazienti e ai famigliari per
stabilire il rischio riproduttivo, lo stato di portatore sano,
stabilire i test per la diagnosi prenatale e i test predittivi,
in conformità a quanto stabilito da direttive internazionali.
114
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Ricerca Clinica
L’attività di ricerca riguarda la raccolta e lo studio clinico,
strumentale e genetico di casistiche di patologie ereditarie
del SNC e del SNP, nonché l’identificazione e la raccolta di
famiglie con patologie genetiche non attribuibili a genotipi
noti, per il mappaggio di nuovi loci e il clonaggio di genimalattia, in particolare per atassie cerebellari, neuropatie
periferiche, corea degenerativa. Trial clinici terapeutici su
neuropatie periferiche, atassie cerebellari, corea di
Huntington.
Ricerca di Laboratorio
L’attività generale del Laboratorio di Biochimica e Genetica
si è concentrata su ricerche di patologia cellulare
(caratterizzazione dei meccanismi patogenetici mediante
creazione di modelli cellulari di malattia) e sullo studio delle
basi molecolari di importanti malattie genetiche del SN
centrale e periferico. Notevole rilevanza ha lo studio
molecolare e patogenetico delle malattie ereditarie
neurodegenerative, con particolare riguardo alle atassie
spinocerebellari, la corea di Huntington, la malattia di
Charcot-Marie-Tooth e le neuropatie periferiche ad essa
correlate, le paraparesi spastiche, le malattie del
motoneurone (l’atrofia muscolare spinale e la sclerosi
laterale amiotrofica familiare) e la leucoencefalopatia
vascolare CADASIL. Nel corso dell’ultimo anno il
Laboratorio ha rinnovato e implementato il suo patrimonio
biotecnologico con l’acquisizione di nuove apparecchiature
che consentono più sofisticate analisi del DNA e dei
metaboliti. Di particolare qualità, sottoposte regolarmente a
controlli di livello internazionale, sono l’analisi genetica
quantitativa mediante Real-Time PCR, il sequenziamento
automatizzato, la spettrometria di massa, la bioinformatica.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Stefano Di Donato
• Professore a contratto presso la Scuola di Specialità in
Neurologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università
Statale degli Studi, Milano.
Franco Taroni
• Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione
in Genetica Medica, Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Università di Milano.
Caterina Mariotti
• Tutor clinico per attività di ambulatorio per medici
specializzandi in genetica medica. Anno Accademico 2004,
Genetica Clinica Speciale II, Specializzazione in Genetica
Medica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano.
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Registro Europeo di pazienti con Malattia di Huntington
(Progetto EURO-HD, HQ Fundation, USA).
• Progetto Integrato Comunità Europea “European
Integrated Project on spinocerebellar ataxias (EUROSCA):
Pathogenesis, genetics, animals models and therapy”.
Partecipano 22 centri europei di 7 paesi.
• Progetto: Identificazione e analisi di marcatori biologici
per la malattia di Huntington e per altre patologie
neurodegenerative su base genetica associate ad espansioni
di poliglutamine”. (Hereditary Disease Foundation, USA;
Fondazione CARIPLO). Centri partecipanti: Hospital
Henry Mondor –Creteil, University of Cardif ; University
of Ferrara ; University of Teramo, University of Milano .
• Progetto Ministeriale per uno Studio Multicentrico
Italiano finalizzato allo Sviluppo di un modello di
consulenza genetica integrata per malattie ereditarie ad
esordio tardivo. Partecipanti: Ospedale Policlinico “San
Matteo”, IRCCS, Università di Pavia; Istituto Neurologico
Carlo Besta, IRCCS, Milano; Istituto di Genetica Umana,
Università di Pavia; Dipartimento di Oftalmologia,
Neuroscienze e Genetica, Università di Genova; Istituto di
Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Bergamo;Centro
“Fatebenefratelli-AFaR”, San Colombano al Lambro (MI).
• Progetto AFM France – Istituto Besta “ Terapia cellulare
della malattia di Huntington mediante trapianto di cellule
fetali”, in collaborazione con INSERM, prof Peschanski ,
Creteil
• Trial clinico-terapeutico della malattia di Charcot-MarieTooth 1A con acido ascorbico: Università di : Genova,
Verona, Parma, Roma , Napoli , Catanzaro , Messina .
• Trattamento riabilitativo delle atassie sensitive da
neuropatia periferica: Fondazione Maugeri di Veruno (Dr.
Nardone).
• Studio immunoistochimico delle neuropatie periferiche
ereditarie ed infiammatorie: Prof. AJ Steck, Università di
Basilea, CH.
• Studio clinico delle neuropatie genetiche: Dr.ssa M Reilly,
Institute for Nervous Diseases, Queen Square, Londra, UK.
• Espressione della proteina della mielina periferica PMP22
nelle fibre sensitive cutanee nelle neuropatie genetiche: Prof.
KA Nave, Dr. M. Serena, Università di Gottinga, D.
• Follow-up dei pazienti con malattie
lisosomiali/perossisomiali (LPD) - Diagnosi e trattamento
con trapianto di cellule staminali ematopoietiche e/o terapia
enzimatica sostitutiva. Partners: MOMIN-Monza/Milano
Network for Lysosomal/Peroxisomal Diseases.Partners:
Presidio H. S. Gerardo di Monza - Clinica Pediatrica
dell'Università di Milano Bicocca U.O. Centro trapianto
di midollo osseo
• Ricerca di nuovi loci malattia nelle atassie spinocerebellari
dominanti mediante analisi di linkage ("genome wide
search") in famiglie selezionate ("lod score" potenziale
informativo) risultate negative allo screening preliminare
per geni e loci SCA noti. U.O. Genetica Medica, Università
di Torino.
• Ricerca di mutazioni nel gene SOD1 in pazienti con
sclerosi laterale amiotrofica familiare, come unico marcatore
genetico attualmente disponibile per le forme a trasmissione
autosomico-dominante. Partner: IRCCS Istituto
Auxologico Italiano, Milano
• Studio molecolare dei nuovi geni malattia nelle forme rare
di neuropatia periferica ereditaria (Finanziamenti
Fondazione Telethon e Fondazione Mariani). Partners:
Università di Verona, Università di Genova, CNR di
Cosenza
• Studio dello stress ossidativo e analisi dell’espressione
genica in modelli cellulari di atassia di Friedreich. Partner:
Dr. Gino A. Cortopassi, University of California at Davis,
CA, USA.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Zeviani M and Di Donato S: Mitochondrial Disorders,
Brain 2004; 127:2153-72.
2. Taroni F and Di Donato S: Pathways to motor
incoordination: The Inherited Ataxias. Nat Rev Neurosci,
115
2004, 5: 641-655
3. Brusco A, Gellera C, Cagnoli C, Saluto A, Castucci A,
Michielotto C, Fetoni V, Mariotti C, Migone N, Di Donato
S, Taroni F.: Molecular genetics of hereditary spinocerebellar
ataxia: mutation analysis of SCA genes and CAG/CTG repeat
expansion detection (RED) in 225 italian families. Arch
Neurol 2004; 61: 727-733
4. Chinnery PF, DiMauro S, Shanske S, Schon AE, Zeviani
M, Mariotti C, Carrara F, Lombes A, Laforet A, Ogier H,
Jaksch M, Lochmüller H, Horvath R, Deschauer M,
Thorburn DR, Bindoff LP, Poulton J, Taylor RW, Turnbull
DM. The risk of developing a mitochondrial DNA deletion
disorder. Lancet 2004; 364: 592-596
5. Iacobazzi V, Invernizzi F, Baratta S, Pons R, Wendy
Chung W, Garavaglia B, Dionisi Vici C, Ribes A, Parini R,
Lauria G, Palmieri F, Taroni F.: Molecular and functional
analysis of mutations causing carnitine/acylcarnitine
translocase deficiency. Hum Mut 2004; 24:312-320
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTALE DI NEURO-ONCOLOGIA SPERIMENTALE E
TERAPIA GENICA
■ RESPONSABILE: GAETANO FINOCCHIARO
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Universita' di Milano nel 1979 si è specializzato
nella stessa Università in Neurologia ed in Biochimica e Chimica Clinica. Ha lavorato per
tre anni come post-doctoral fellow nel dipartimento di Genetica Umana dell'Universita' di
Yale (New Haven, CT, USA).
Ha svolto attività come ricercatore nella divisione di Biochimica e Genetica del Sistema
Nervoso del Besta lavorando alla caratterizzazione biochimica e molecolare di enzimi
mitocondriali alterati in malattie ereditarie del metabolismo.
Nel 1992 ha creato, nell’ambito di tale Divisione, il laboratorio di neuro-oncologia
sperimentale. Ha contribuito allo studio dei geni oncosoppressori coinvolti nella patogenesi dei gliomi maligni (p53, p16,
PTEN) e ha sviluppato approcci terapeutici innovativi di terapia genica e cellulare per i glioblastomi.
E’stato responsabile per l’Italia della sperimentazione di terapia genica di fase III basata sul trapianto di cellule di packaging
retrovirale in pazienti con glioblastoma multiforme. Ha sviluppato un nuovo filone di ricerca basato sull’utilizzo di cellule
staminali neurali come vettori di fattori terapeutici per i glioblastomi. E’ consulente della Presidenza del Consiglio in
ambito di terapia genica e referee delle principali riviste internazionali di oncologia e terapia genica.
finocchiaro@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria: tel. 02 2394-2453; fax 02 26681688
Laboratori: tel. 02 2394-2285
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
Il laboratorio collabora strettamente con l’UO
di neuro-oncologia clinica ed il Dipartimento di
neurochirurgia per offrire al paziente neuro-oncologico,
d’intesa con l’UO di Neuropatologia, un percorso
diagnostico moderno e trattamenti mirati ed efficaci.
Lo sviluppo recente di una attività di genetica clinica in
ambito neuro-oncologico include lo studio di alterazioni
genetiche in cromosomi di rilievo, lo studio di mutazioni
del gene p53 e la definizione dell’assetto epigenetico di un
gene importante per la risposta alla chemioterapia, MGMT.
116
• Terapie Innovative per i tumori cerebrali (cellule
staminali e cellule dendritiche): referente Serena Pellegatta;
tel. 02 2394-2285
• Studio con DNA Microarray su meningiomi benigni,
atipici e maligni: referente: Francesca Manghi.
• Studio delle correlazioni tra cellule staminali neurali e
gliomi: referenti Blanca Suarez-Merino; Melania Cusimano.
• Studio delle alterazioni molecolari nei medulloblastomi:
referente Ettore Salsano.
■ ELENCO ATTIVITÀ PRINCIPALI
• Genetica Clinica e Molecolare dei tumori cerebrali:
referente Lorella Valletta, Donata Biachessi;
tel. 02 2394-2285;
Nell’ambito dell’organigramma d’Istituto la Struttura
semplice a valenza Dipartimentale di Neuro-Oncologia
Sperimentale e Terapia Genica si colloca all’interno della
UO di Biochimica e Genetica-Neurologia VIII. La
Struttura e’ parte del Dipartimento gestionale di Ricerca
Sperimentale e Diagnostica e del Dipartimento funzionale
di Neuro-Oncologia e si articola in due aree:
• genetica e biologia molecolare dei tumori cerebrali;
• terapie innovative per i tumori cerebrali.
Genetica molecolare e clinica dei tumori cerebrali.
Il laboratorio sta continuando a sviluppare la ricerca sulle
caratteristiche simil-staminali di cellule tumorali derivate da
glioblastoma multiforme. Lo studio implica una
caratterizzazione delle alterazioni genetiche e dei profili
d’espressione di cellule di GBM che crescono come
neurosfere oppure in adesione. Le tecniche usate
comprendono la PCR quantitativa e la citofluorimetria.
La sperimentazione in vivo sta fornendo risultati molto
interessanti sulla capacita’ delle neurosfere tumorali di creare
tumori cerebrali in animali immunodepressi.
Il nostro laboratorio sviluppa una linea di ricerca mirata
all’individuazione di geni con una potenziale azione
antiproliferativa nei confronti del glioma espressi da cellule
progenitrici-staminali in corso di differenziazione. Abbiamo
sviluppato esperimenti di DNA microarray su neurosfere
murine per valutare i profili di espressione durante il
differenziamento in senso gliale (espressione in presenza di
EGF-bFGF o in assenza di EGF-bFGF e con l’aggiunta di
siero fetale bovino). Lo studio con DNA Microarray è stato
mirato all’analisi di meningiomi benigni, atipici e maligni
usando la tecnologia Affimetrix in collaborazione con il
consorzio Genopolis. I meningiomi sono i più frequenti
tumori endocranici: sebbene generalmente benigni in circa
il 10% dei casi possono recidivare in modo aggressivo e lo
studio si propone di individuare geni associati a tale
processo. Il laboratorio, nel corso dell’anno ha messo a
punto l’assay di PCR quantitativa per TrkC, un genemarker di significato prognostico positivo per i
medulloblastomi. Un altro assay messo a punto, permette
di identificare rapidamente, tramite PCR, DHPLC e
sequencing, le mutazioni del gene oncosoppressore p53
nei gliomi maligni.
L’attività di diagnostica genetico-molecolare, basata sullo
studio di diverse regioni cromosomiche frequentemente
alterate nei gliomi, si è ampliata. Il laboratorio è punto di
riferimento nazionale per quanto riguarda lo studio di
perdita di etereozigosi e della metilazione del promotore del
gene MGMT. Sono anche disponibili lo studio
amplificazione del gene EGFR e quello delle mutazioni p53
per i pazienti neuro-oncologici. Questi studi hanno un
impatto crescente sulle decisioni cliniche e terapeutiche.
Terapie innovative per i glioblastomi. Un nuovo progetto
di immunoterapia dei glioblastomi basato sull’uso di cellule
dendritiche è iniziato nel 2004. Gli esperimenti condotti
finora in modelli sperimentali hanno dato risultati positivi.
Si prevede di sviluppare questa sperimentazione in direzione
clinica e di approfondire a livello pre-clinico nuovi approcci
di delivery delle DC e di presentazione di antigeni tumorali.
■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
• Istituto Nazionale Tumori Milano. Immunoterapia dei
gliomi: dott Mario Colombo; genetica tumori cerebrali
pediatrici, dott.ssa Massimino. Genetica Molecolare:
dott.ssa Sozzi, dott.ssa Lualdi.
• Istituto Europeo di Oncologia. Genetica molecolare:
dott. Kristian Helin.
• Universita’ di Milano: prof.ssa ML Vicentini
• Universià di Torino. Prof.ssa MT Giordana, dott Riccardo
Soffietti.
• Università di Roma, La Sapienza, prof. Felice Giangaspero.
• Università di Bergen (Norvegia): dott Rolf Bjerkvig
• Università di Emory Georgia, (USA), dott Erwin van Meir
• Johns Hopkins Medical School, Baltimora (USA) dott. Jeff
Bulte
• Harvard Medical School (USA): dott David N Louis.
• Cedars Sinai Medical Center (Los Angeles, USA): dr John Yu.
• Siena Biotech (Siena): dr Annette Bakker.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Salsano E, Finocchiaro G. Expression of MATH1, a marker
of cerebellar granule cell progenitors identifies different
medulloblastoma sub-types. Neurosci Lett 2004; 370: 180-185
2. Patrizia Tunici1, Lorena Bissola1, Elena Lualdi2, Bianca
Pollo3, Laura Cajola1, Giovanni Broggi4, Gabriella Sozzi2
and Gaetano Finocchiaro1: Neurospheres derived from an
adult brain tumor can form infiltrating gliomas into mouse
brain. Mol Cancer 2004 ; 3:25 –32
3. Luisa Montanini, Lorena Bissola and Gaetano
Finocchiaro. KLF6 is not the major target of chromosome 10p
losses in glioblastomas. Int J Cancer, 2004 111:640-641
4. Moroni I, Bugiani M, D’Incerti L, Maccagnano C,
Rimoldi M, Bissola L, Pollo B, Finocchiaro G, Uziel G. L-2:
hydroxyglutaric aciduria and brain malignant tumors: a
predisposing condition ? Neurology, 2004, 62:1882-4
117
UNITÀ OPERATIVA LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO CLINICHE
■ DIRETTORE: DANILO CROCI
Danilo Croci si è diplomato in Chimica Nucleare, si è laureato in Scienze Biologiche presso
l’Università di Milano e si è specializzato in Patologia Clinica Generale presso l'Università di
Pavia. È componete della commissione di farmacologia clinica della Società Italiana di
Biochimica Clinica (SIBIOC), insegna presso la scuola di specialità di Biochimica Clinica
dell’Università di Milano (come professore a contratto) e negli ultimi 5 anni si è formato sui
sistemi di Qualità Aziendali acquisendo il diploma di Auditor Interno.
Lavora presso l’Istituto Neurologico “Carlo Besta” nella U.O. Laboratorio di Analisi
Chimico Cliniche di cui è Direttore. Ha una buona esperienza sui sistemi di gestione
informatica ed ha diretto l’Ufficio Qualità ed Accreditamento. Il suo interesse scientifico si è
rivolto prevalentemente alla farmacologia clinica dei farmaci antiepilettici, ma ha studiato a
fondo la diagnostica liquorale, gli approcci farmacologici delle cefalee, e la coagulazione.
Attualmente, in collaborazione con la seconda e la sesta divisione di neurologia, si occupa di
chemochine ed angiogenesi in neuroncologia, nonché della modulazione farmacologica
della migrazione linfocitaria transendoteliale.
Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste internazionali, alcuni capitoli di libri ed è
stato relatore a vari congressi o convegni scientifici in Italia ed all’estero.
dcroci@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria e informazioni sugli esami:
tel. 02 23942246; fax 02 23942535
laboratorio_analisi@istituto-besta.it
■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE
Servizio trasfusionale - ematologia ed emocoagulazione
responsabile Gaetano Bernardi
tel. 02 23942754
gbernardi@istituto-besta.it
■ OFFERTA ASISSTENZIALE
Il Laboratorio Analisi è aperto al pubblico dal lunedì al
venerdì dalle ore 8,30 alle ore 15,30. Al centro prelievi si
accede dall’ingresso di via Ponzio 32; non è richiesta
prenotazione
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
• Centro di riferimento per la diagnostica liquorale
(componente del gruppo di studio internazionale
CSF2000, gruppo di esperti europei per la messa a punto di
protocolli internazionali di diagnostica liquorale)
• Componente gruppo di studio SIBIOC sulla
farmacologia clinica
■ STAFF
Dirigenti medici
Gaetano Bernardi: gbernardi@istituto-besta.it
118
Borsisti e contrattisiti
Francesca Sciacca: fsciacca@istituto-besta.it
Marco Balzarotti: marco.balzarotti@istituto-besta.it
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Centro prelievi ambulatoriali (non è richiesta
prenotazione)
• Diagnostica di Laboratorio (542 diverse tipologie di
esami)
• Biochimica Clinica: referente Anna Dufour;
tel 02 23942436; laboratorio_analisi@istituto-besta.it
• Farmacologia Clinica (antiepilettici): referente Danilo
Croci; tel 02 23942307; dcroci@istituto-besta.it
• Servizio trasfusionale: referente Gaetano Bernardi;
tel 02 23942355; gbernardi@istituto-besta.it
• Ematologia e Coagulazione
• Immunoematologia
• Diagnostica Liquorale: referente Gaetano Bernardi;
tel 02 23942355; gbernardi@istituto-besta.it
• Diagnostica molecolare: referente Emilio Ciusani;
tel 02 23942705; eciusani@istituto-besta.it
• Citofluorimetria: referente Emilio Ciusani;
tel 02 23942705; eciusani@istituto-besta.it
• Citogenetica e Genetica molecolare:
referente Francesca Sciacca, tel 02 23942247;
fsciacca@istituto-besta.it
• Attività di sperimentazione per nuove apparecchiaturetecnologie
• Consulenza per strutture esterne afferenti al laboratorio
nel campo della diagnostica liquorale e della farmacologia
clinica
■ ATTIVITÀ DIAGNOSTICA E DI RICERCA
Dirigenti biologi
Emilio Ciusani: eciusani@istituto-besta.it
Anna Dufour: laboratorio_analisi@istituto-besta.it
Elena Corsini: laboratorio_analisi@istituto-besta.it
Consulente biologo
Ugo de Grazia: degrazia@istituto-besta.it
Tecnici di Laboratorio
Cesare Ariano, coordinatore; Nadia Danieli, coordinatore,
Donatella Ceglia, Sara Brambilla, Massimo di Benedetto,
Saverio di Ciocia, Francesca Gilardoni, Giancarlo Gobbi,
Anna Porini, Francesco Vitello
Infermieri Professionali
Maria Barletta, Maria Rossetti
Ausiliaria
Giordana Girgenti
Assistente Amministrativo
Maria Pia Cavallo
ATTIVITÀ CLINICA
L’attività diagnostica di base del Laboratorio Analisi nel
2004 si è distribuita su oltre 500 diverse tipologie di esami
per un totale di oltre 620.000 test.
Conferiscono carattere di eccellenza alla U.O. i settori di 1)
diagnostica liquorale, 2) farmacologia dei farmaci
antiepilettici, 3) studio dei polimorfismi dei geni coinvolti
nella coagulazione e nella angiogenesi tumorale.
1) La diagnostica liquorale comprende oltre agli esami
biochimici di base, lo studio del danno di barriera mediante
isoelettrofocalizzazione delle proteine liquorali per la
diagnosi di malattie degenerative del SNC o di forme
tumorali e la citometria liquorale. La citologia cellulare
viene valutata sia in microscopia ottica che in
citofluorimetria a flusso. Questi test sono affiancati da
indagini di tipo virologico per rivelare la presenza di agenti
patogeni nel liquido cefalorachidiano.
Sono in corso test per l’individuazione dei livelli di
riferimento di alcuni marcatori tumorali nel liquido
cefalorachidiano per poter identificare in modo precoce la
ripresa del processo neoplastico e per un più accurato
controllo e monitoraggio dell’efficacia terapeutica. Il
laboratorio inoltre è componente (con il dott. Bernardi) del
gruppo di studio internazionale CSF 2000, un gruppo di
esperti europei per la messa a punto di protocolli
internazionali di diagnostica liquorale, basato sul sistema di
comunicazione via telematica Lotus Notes. Il gruppo di
studio ha definito le linee guida sui sistemi analitici
dell'indagine delle proteine liquorali, (con relative
definizioni di sensibilità e specificità), sul controllo di
qualità e sulle modalità di refertazione dei risultati analitici.
E' stato allestito ed è attivo il sito Web: www.teamspace.net.
2) Già da molti anni il Laboratorio studia la messa a punto
di tecniche analitiche specifiche per i farmaci antiepilettici
di nuova generazione, metodiche basate essenzialmente sulla
tecnica cromatografica HPLC. Per questo motivo è centro
di riferimento nazionale e regionale per il dosaggio di questi
farmaci, in collaborazione con il Centro per le Epilessie
dell’Istituto. Sempre in collaborazione con il centro, il
Laboratorio conduce studi sulle interazioni sia tra farmaci
antiepilettici che con farmaci antineoplastici. Questi studi
rivestono particolare importanza nell’assistenza e cura dei
pazienti portatori di tale patologia. Inoltre si stanno
mettendo a punto nuovi metodi di rivelazione per il
dosaggio di anestetici e farmaci antitumorali.
3) Negli ultimi anni ha assunto sempre maggior importanza
lo studio del ruolo dei polimorfismi e delle mutazioni dei
fattori di coagulazione nel campo delle cefalee, della
prevenzione dell’infarto e dell’ictus cerebrale. Anche in
questo campo il Laboratorio riveste un ruolo di eccellenza
essendo in grado di fornire in breve tempo al clinico e al
paziente tutta una serie di informazioni che permettono di
formulare una terapia appropriata sia per ridurre il rischio
trombotico che per curare pazienti già colpiti dalla
patologia. E’ inoltre in corso uno studio di associazione tra
polimorfismi localizzati in geni codificanti per molecole
coinvolte nell’angiogenesi e suscettibilità e prognosi di
tumori cerebrali (in particolare glioblastoma e linfomi
cerebrali).
ATTIVITÀ DI RICERCA
L’attività di diagnostica è completata dall’attività di ricerca
applicata e traslazionale svolta prevalentemente in
collaborazione con il personale della IIa divisione di
neurologia coordinato dal dott. Andrea Salmaggi e con il
dott. Marco de Curtis della VIa.divisione di neurologia.
Vari sono i progetti di studio ed applicazione che sono in corso:
Studio in vitro delle interazioni fra farmaci antineoplastici e
radiazioni ionizzanti. Dato che le cellule di glioma sono
resistenti ai farmaci chemioterapici , abbiamo valutato
l’effetto del trattamento combinato in vitro con
temozolomide e altri chemioterapici utilizzati per il
trattamento loco-regionale, misurando l’inibizione della
crescita indotta. Nella maggior parte delle linee di glioma
studiate abbiamo osservato un effetto sinergico del
trattamento con temozolomide in combinazione con
cisplatino e doxorubicina liposomiale (Balzarotti M et al.
Oncol Res. 2004;14: 325-30). Si intende pertanto estendere
119
lo studio in vitro utilizzando temozolomide in combinazione
con altri farmaci chemioterapici come i tassani (stabilizzatori
del fuso mitotico) e l’Irinotecan (inibitore della topoisomerasi
I) valutando gli effetti sulla inibizione della crescita di linee di
tumori gliali umani.
Sarà valutato l’effetto del co-trattamento sulla crescita sia
utilizzando linee di glioma umano coltivate in monostrato
che utilizzando le stesse linee come sferoidi. Con quest’ultimo
modello sarà inoltre possibile valutare l’effetto dei trattamenti
sulla capacità invasiva delle cellule valutando l’anello di
crescita in condizioni opportune. Lo sferoide potrà essere
analizzato mediante immunoistochimica oppure mediante
citofluorimetria a flusso. Verranno inoltre valutati gli effetti
del trattamento sulla produzione, da parte delle cellule
tumorali, di fattori come VEGF, CXCL12 e metalloproteasi
che sono importanti per l’angiogenesi e la progressione
tumorale. Inoltre, si intende valutare l’effetto in vitro della
combinazione di temozolomide con il trattamento radiante
sui parametri sopra indicati. Le cellule in monostrato e gli
sferoidi verranno trattati singolarmente o co-trattati con
temozolomide e vari schemi di radioesposizione.
Ruolo dei progenitori endoteliali circolanti nella
neoangiogenesi dei tumori gliali. Sebbene sia
tradizionalmente assodato che la sostituzione dell’endotelio
danneggiato avvenga soltanto in seguito a duplicazione di
cellule endoteliali differenziate presenti nelle vicinanze,
studi recenti hanno identificato precursori endoteliali
circolanti (CEP) in grado di contribuire significativamente
all’omeostasi ed al riparo dell’endotelio. E’ stato suggerito che
un ridotto numero di CEP rappresenti un fattore di rischio
per l’infarto cerebrovascolare e, più in generale, rappresenti
un fattore di rischio trombotico indipendente. Le Circulating
Endothelial Precursors (CEPs) sono definite come cellule
CD34+CD133+ che siano negative o debolmente positive
per CD45 e con side scatter (SSC) simile a quello dei linfociti
circolanti. Dati preliminari indicano che in persone sane vi
siano 2.7±2.2 progenitori endoteliali per µl di sangue
periferico. I dati attualmente a nostra disposizione non
consentono di definire se vi sia correlazione tra il numero di
CEPs e parametri come età e sesso. I CEPs esprimono
CXCR-4, il recettore unico della chemochina ad attività
proangiogenica CXCL12; in precedenti esperimenti presso il
nostro laboratorio, abbiamo dimostrato la presenza di
CXCL12 nelle cavità postoperatorie in gliomi di alto grado
(Salmaggi, J. Neurooncology 2004) mediante dosaggio
ELISA, nonché la espressione di CXCL12 nel contesto di
questi tumori mediante immunoistochimica. Tali dati
dimostrano la esistenza della potenzialità per un contributo di
CEPs alla neovascolarizzazione nei gliomi, ma il peso effettivo
di questo contributo è tuttora discusso.
Studio molecolare sull’effetto delle eparine a basso peso
molecolare sulle cellule di tumore gliale umano. Il
trattamento con LMWH (sottocute, giornalmente) è
utilizzato in pazienti, tumorali e non, che siano incorsi in
almeno un episodio di trombo-embolia venosa (VTE). E’ in
corso di valutazione il trattamento preventivo con LMWH in
120
pazienti affetti da tumori associati ad alto rischio di VTE.
Visto lo stretto legame esistente tra coagulazione e cancro,
scopo di questo studio è di indagare l’effetto molecolare della
LMWH in cellule tumorali di glioma analizzando:
1. variazione della proliferazione in seguito al trattamento con
LMWH
2. interferenza con la migrazione attraverso la matrice di linee
di glioma stabilizzate e di colture primarie di glioma.
3. studio della modificazione dell’espressione di mRNA di
VEGF, tPA e PAI-1
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Istituto Oncologico Europeo di.Milano IEO: Studio
dell’attività antineoplastica degli inibitori della
Istone-Deacetilasi nei tumori gliali maligni del sistema
nervoso centrale – Dott. Saverio Minucci.
• Farmacologia Clinica dell’Università di Pavia: Studio della
farmacocinetica degli antiepilettici di nuova generazione Dott. Emilio Perucca
• Facoltà di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di
Pavia: Nuovi mezzi di somministrazione dei farmaci
antitumorali (liposomi) - Dr.ssa Pavanetto
• Istituto Nazionale Tumori: Nuovi approcci terapeutici nel
trattamento dei gliomi maligni
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Balzarotti M, Ciusani E, Calatozzolo C, Croci D, Boiardi
A, Salmaggi A. Effect of association of temozolomide with other
chemotherapic agents on cell growth inhibition in glioma cell
lines. Oncol Res. 2004;14(7-8):325-30.
2. Battino D, Croci D, Mamoli D, Messina S, Perucca E.
Influence of aging on serum phenytoin concentrations: a
pharmacokinetic analysis based on therapeutic drug monitoring
data. Epilepsy Res. 2004 Apr-May;59(2-3):155-65.
3. Boncoraglio G, Carriero MR, Chiapparini L, Ciceri E,
Ciusani E, Erbetta A, Parati EA. Hyperhomocysteinemia and
other thrombophilic risk factors in 26 patients with cerebral
venous thrombosis. Eur J Neurol. 2004 Jun;11(6):405-9.
4. Corsini E, Gelati M, Calatozzolo C, Alessandri G, Frigerio
S, De Francesco M, Poiesi C, Parati E, Croci D, Boiardi A,
Salmaggi A. Immunotherapy with bovine aortic endothelial cells
in subcutaneous and intracerebral glioma models in rats: effects
on survival time, tumor growth, and tumor neovascularization.
Cancer Immunol Immunother. 2004 Nov;53(11):955-62.
5. Sciacca FL, Ciusani E, Silvani A, Corsini E, Frigerio S,
Pogliani S, Parati E, Croci D, Boiardi A, Salmaggi A. Genetic
and plasma markers of venous thromboembolism in patients
with high grade glioma. Clin Cancer Res. 2004 Feb
15;10(4):1312-7.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
• Docenza alla Scuola di Specialità in Biochimica Clinica
dell’Università di Milano (corso: “Tecniche Analitiche
Emergenti: HPLC teoria e applicazioni diagnostiche”)
(dott. Croci)
• Docenza ai corsi CEFAR: “La diagnostica Liquorale:
studio dei pattern proteici”
(Dott. Gaetano Bernardi – Dott. Emilio Ciusani)
• Docenza al corso di formazione “Accoglienza ed
orientamento al neoassunto: linee guida per l'inserimento
nella realtà dell'Istituto” – “La prevenzione dei principali
rischi legati al contesto operativo: biologici, chimici, fisici”
(dott. Croci).
• Docenza al corso di formazione continua ECM journal
club di neuroscienze- “Acido valproico: un nuovo ruolo per
un vecchio farmaco” (dott. U. de Grazia).
• Attività di tutoring per tesi a studenti in Biologia e per
Tecnici di Laboratorio Biomedico (1-2 studenti per anno)
• Attività di tirocinio pratico per studenti in Biologia e per
Tecnici di Laboratorio Biomedico (1–2 studenti per anno)
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
• Corsi sui sistemi qualità per auditor interni
• Organizzazione e coodinamento del corso di
aggiornamento dal titolo: “La barriera ematoencefalica nelle
malattie neurologiche: fisiopatologia e prospettive di
trattamento“ Castellana (VA) 21-settembre- 2004 (Croci,
Salmaggi, Bernardi, Ciusani, Sghirlanzoni)
121
■ ELENCO ATTIVITÀ
U.O. NEUROGENETICA MOLECOLARE
■ DIRETTORE: MASSIMO ZEVIANI
Massimo Zeviani si è laureato in Medicina e Chirurgia cum laude presso l’Università di
Padova nel 1980. Nel 1983 si è specializzato in Endocrinologia cum laude presso
l’Università di Padova e nel 1990 in Neurologia cum laude presso l’Università di Verona.
Nel 1997 ha ottenuto l’attestato di PhD cum laude in Genetica presso l’Université Paris V
“René Descartes”, Parigi, Francia. È stato Direttore della U.O. Medicina Molecolare
del’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù", di Roma (1996-1997) e dal 1997 al 2002
Direttore della U.O. Biochimica e Genetica, Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta”.
Attualmente è Direttore della U.O di Neurogenetica Molecolare
Interessi e attività scientifiche: Fisiopatologia muscolare; genetica delle malattie
mitocondriali e del metabolismo energetico; genetica delle malattie neurodegenerative
ereditarie. Ha pubblicato numerosi articoli originali di livello internazionale, monografie su
riviste scientifiche e capitoli di libri. Ha ricevuto 11 onori per le sue ricerche scientifiche.
Ha ricevuto importanti finanziamenti per progetti di ricerca di risonanza internazionale.
zeviani@istituto-besta.it
• Ricerca sui meccanismi patogenetici dei difetti del
metabolismo energetico mitocondriale
L’attività diagnostica è integrata ad un’intensa attività di
ricerca, finalizzata alla comprensione delle basi genetiche
delle malattie mitocondriali e dei meccanismi molecolari e
cellulari che collegano i difetti genetici alle diverse sindromi
neurologiche. L’ UO di Neurogenetica Molecolare fa parte
del Consorzio europeo “MitEuro”, che raggruppa oltre 50
laboratori europei con lo scopo di chiarire i meccanismi
patogenetici delle malattie mitocondriali per identificare
terapie efficaci.
■ RIFERIMENTI GENERALI
Direttore: tel 02 2394 2630
Segreteria: tel 02 2394 2618 fax: 02 2394 2619
segreteria.dora@istituto-besta.it
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
Diagnostica biochimica e molecolare pre e post natale delle
malattie mitocondriali
Diagnostica biochimica e molecolare pre e post natale dei
disturbi del movimento (distonie e parkinsonismi)
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
• Centro della Fondazione Mariani per la Diagnostica
Avanzata e la Ricerca sulla Patologia Neurologica
Mitocondriale dell’Infanzia: http://www.mitopedia.org
• Laboratorio Telethon-Italia
■ STAFF
Dirigenti Biologi
Barbara Garavaglia: garavaglia@istituto-besta.it
tel 02 2394 2631
Valeria Tiranti: tiranti@istituto-besta.it
tel 02 2394 2633
Tecnici di laboratorio
Franco Carrara
Maurizio Bada
Borsisti e contrattisti
Eleonora Lamantea, Biologo
Antonella Spinazzola, Medico
Carlo Viscomi, Biologo
Andrea Iellem, Biologo
122
• Diagnostica biochimica e molecolare delle malattie
mitocondriali
L’UO di Neurogenetica Molecolare è in grado di offrire ai
pazienti e ai loro famigliari un “pacchetto” di test diagnostici
integrati e completi, che vanno dall’analisi biochimica della
catena respiratoria, allo screening delle mutazioni più
frequenti del DNA mitocondriale, allo studio di tutti i geni
nucleari responsabili di malattie mitocondriali, all’analisi
completa dell’intero genoma mitocondriale. Queste
procedure, che si avvalgono di strumentazioni di
avanguardia e personale altamente qualificato, si integrano
con la valutazione clinica, il consiglio genetico, le analisi
morfologiche sulla biopsia muscolare e gli esami
neuroradiologici in collaborazione con l’UO di
Neuropsichiatria Infantile, l’UO di Neurologia IV e l’UO
di Neuroradiologia. Grazie ad un’esperienza pluridecennale
viene attualmente proposto uno dei “percorsi
diagnostico-terapeutici” per le patologie mitocondriali tra
i più completi e qualificati del mondo.
Egill Briem, Biologo
Gianfrancesco Ferrari, Biologo
Daniele Ghezzi, Farmacologo
Federica Invernizzi, Biologo
Anna Limongelli, Biologo
Rossana Mineri, Biologo
Simona Alberio, Biologo
Carlotta Dell’Agnello, Biologo
Valentina Dell’Olio, Biologo
Tesisti
Chiara Barzaghi, Studente Facoltà Scienze Biologiche
Elena Marelli, Studente Facoltà Scienze Biologiche
Valentina Moretti, tudente Facoltà Scienze Biologiche
Ilaria Ponte, Studente Facoltà Biotecnologie Farmaceutiche
Alessandro Giovanetti, Studente Facoltà Scienze Biologiche
Elena Conca, Studente Facoltà Scienze Biologiche
Collaboratori amministrativi
Patrizia Fiorucci, Dora Goldschmied
Ausiliaria
Nadina Zichichi
• Diagnostica biochimica e molecolare dei disturbi del
movimento
L’attività sia di diagnosi che di ricerca è mirata alla
caratterizzazione biochimica e genetica dei pazienti affetti
da distonie primarie, da patologie dei neurotrasmettitori e
parkinsonismi ad esordio giovanile.
• Banche di materiale biologico per patologie ereditarie
metaboliche e disturbi del movimento
- Banca DNA
- Banca di fibroblasti
- Banca di tessuti (muscolo, e altri tessuti specifici per le
patologie d’interesse)
• Ambulatorio Speciale Prelievi e Consulenza
Genetico-molecolare
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
Nel corso del 2004, le attività di ricerca U.O. di
Neurogenetica Molecolare si sono articolate su due filoni
principali: la patologia neurologica causata da deficit del
metabolismo energetico mitocondriale e la diagnostica
mutazionale e biochimica dei disordini del movimento su base
genetico-ereditaria.
Per quanto riguarda gli studi sul deficit del metabolismo
energetico mitocondriale abbiamo sviluppato tre aree:
Studi patogenetici su malattie metaboliche eredo-infantili Nel
corso del 2003 abbiamo identificato il gene responsabile
dell’Encefalopatia Etilmalonica (EE), una malattia eredometabolico-degenerativa infantile caratterizzata da aciduria
etilmalonica, acidosi lattica, lesioni cerebrali progressive,
porpora vasculopatica e acrocianosi ortostatica. Tale gene,
nominato ETHE1, codifica una proteina della matrice
mitocondriale di circa 30 kDa, simile a idrolasi della
superfamiglia delle beta-lattamasi. La reazione enzimatica
specifica e la funzione di questa nuova proteina mitocondriale
sono tuttavia ancora ignote. Per meglio caratterizzare la
relazione genotipo/fenotipo in questa patologia, nel 2004
abbiamo esteso l’analisi del gene ETHE1 a 10 pazienti con
sindrome EE tipica e a 11 pazienti che presentavano
un’encefalopatia progressiva e aciduria etilmalonica non
inquadrabile nel complesso sindromico tipico di EE.
Mutazioni di frameshift, stop, siti di splicing e mutazioni
missense sono state trovate esclusivamente nei casi EE tipici.
L’immunoanalisi mediante western-blot ha evidenziato che
alcune mutazioni missenso sono associate con la presenza di
normali livelli della proteina, e suggerisce perciò che tali
mutazioni coinvolgano il sito catalitico dell’enzima.
Esperimenti basati sull’utilizzo di elettroforesi bidimensionali
mostrano che la proteina ETHE1 lavora come dimero. Un
modello 3D basato sulla comparazione bioinformatica tra la
proteina ETHE1 e la proteina Gliossalasi II, appartenente alla
stessa famiglia e di cui si conosce la struttura cristallografica,
indica che ETHE1 sia una tioesterasi agente su un
substrato/ligando ancora sconosciuto. Grazie a tale modello
siamo stati in grado di predire il ruolo dei residui aminoacidici
colpiti dalle mutazioni e di spiegare i risultati ottenuti con il
western-blot. Abbiamo quindi stabilito che mutazioni che
colpiscono aminoacidi con un ruolo strutturale determinano
l’assenza della proteina ETHE1, mentre mutazioni che
colpiscono il sito catalitico sono associate alla presenza della
proteina. Infine abbiamo anche valutato se polimorfismi del
gene SCAD, codificante la acil-CoA deidrogenasi
mitocondriale a catena corta, che erano stati proposti come cofattori nella eziologia della sindrome EE e in altre sindromi
con aciduria etilmalonica, fossero responsabili della aciduria
etilmalonica presente nei pazienti EE. L’analisi degli SNP ha
escluso un ruolo patogeno delle varianti SCAD nella sindrome
EE. Alestimento modelli in vivo. E’ stata attivata una
collaborazione con la Prof.ssa I. Ferrero (Univ. di Parma) per
la sperimentazione su un modello knockout del gene AAC2,
omologo del gene ANT1, in S. cerevisiae. Sono stati creati
inoltre modelli animali di deficit di Surf1, il gene responsabile
della sindrome di Leigh, una grave patologia
neurodegenerativa dell'infanzia, associata al difetto specifico di
citocromo c-ossidasi. Tali modelli comprendono:
- un knockout murino per Surf1, ottenuto mediante la
sostituzione di 3 esoni del gene con una cassetta di resistenza
alla neomicina;
- un secondo modello knockout murino per lo stesso gene,
123
ottenuto mediante un dispositivo genetico Lox-P:
quest’ultimo modello, ancora in fase di studio, ha permesso di
abolire la elevata letalità embrionale associata al primo
modello, e di escludere quindi che la mancanza di Surf1 sia di
per sé causa di tale fenomeno
- un modello di attenuazione del gene Surf1 in D.
melanogaster mediante la tecnica del siRNA, ottenuto in
collaborazione con il Prof. Rodolfo Costa (Univ. di Padova)
Analisi di linkage e ricerca di geni responsabili di patologie
neurodegenerative eredo-infantili. Nel corso del 2004, per
quanto riguarda l’analisi di linkage e ricerca di geni
responsabili di patologie eredo-infantili abbiamo ottenuto i
seguenti risultati:
- In una famiglia multiconsanguinea con un quadro clinico
caratterizzato da epatopatia progressiva associata a deplezione
del mtDNA sono stati selezionati ed analizzati 16 geni
candidati della regione critica del cromosoma 2 a suo tempo
identificata mediante analisi di linkage. L’analisi mutazionale
ha evidenziato la presenza di una alterazione in uno di questi
geni solo nei soggetti affetti della famiglia. Stiamo tuttora
valutando il ruolo patogeno di questa alterazione attraverso
studi funzionali ed estendendo l’analisi di questo gene ad altri
pazienti con deplezione epatica del mtDNA.
- In una famiglia caratterizzata da emiplegia ad esordio
infantile, ritardo psicomotorio e deficit di citocromo-c ossidasi
presente nel muscolo abbiamo effettuato l’analisi di 10 geni
candidati nella regione critica del cromosoma 2. Tale analisi
non ha tuttavia evidenziato la presenza di alcuna mutazione.
- E’ stata completata l’analisi di linkage in una famiglia
consanguinea affetta dalla sindrome di Brown-Vialetto-Van
Laere (OMIM 211530), ottenendo un lod-score pari a 2.8 sul
cromosoma 6p22.3. Abbiamo finora analizzato 6 geni
candidati nella regione senza trovare alcuna mutazione.
- E’ in corso di completamento l’analisi di linkage in una
famiglia multigenerazionale e consanguinea affetta da
neurodegenerazione centrale con dismielinogenesi, associata
ad una sindrome atassica precoce con nistagmo connatale e
grave disartria, modesta o assente compromissione cognitiva e
insorgenza più tardiva di segni piramidali.
- Abbiamo effettuato l’analisi sistematica di geni codificanti
fattori coinvolti nella replicazione del mtDNA in numerosi
pazienti con delezioni multiple o deplezione del genoma
mitocondriale associate ad encefalomiopatie mitocondriali ad
eredità mendeliana. Abbiamo identificato numerose
mutazioni del gene POLG1, codificante la mtDNA
polimerasi, sia in forme infantili che adulte. In un minor
numero di casi abbiamo individuato mutazioni in altri geni,
come il gene codificante la elicasi mitocondriale. Questo
screening di geni candidati ha portato ad una definizione
precisa dello spettro di presentazioni cliniche legate ad
alterazioni di geni coinvolti nel mantenimento e nella
perpetuazione del mtDNA. La valutazione degli effetti
biochimici e molecolari delle mutazioni è tuttora in corso.
Per quanto riguarda la caratterizzazione genetica e biochimica
dei disturbi del movimento, è proseguito lo studio molecolare
di nuovi pazienti affetti da distonia primaria per i geni DYT1,
124
DYT5 e SCGE. Sono stati individuati 5 nuovi pazienti con
distonia mioclonica e mutazioni nel gene SCGE, 2 pazienti
positivi per mutazioni nel gene DYT5 ed un nuovo soggetto
con la delezione GAG nel gene DYT1. Nell’ambito dello
studio di pazienti con malattia di Parkinson idiopatica (PD)
abbiamo voluto verificare il ruolo dei polimorfismi genetici del
mtDNA come fattori predisponenti o protettivi allo sviluppo
della malattia. Sono stati analizzati 620 pazienti PD con
esordio >50 anni e 509 controlli, di cui 232 di pari età.
Inizialmente è stato valutato il polimorfismo 10398A/G
ritenuto protettivo e il polimorfismo 4216T/C ritenuto un
fattore di suscettibilità per lo sviluuppo di PD. La frequenza
dei due SNP tra pazienti e controlli non è risultata
significativa. Per tutti i soggetti è stata quindi determinata
l’appartenenza agli aplogruppi H, U, T, K, J, I, L, M
valutando statisticamente la distribuzione dei diversi
aplogruppi tra i pazienti e i controlli. L’unico aplogruppo che
ha presentato una differenza significativa è stato l’aplogruppo
K, più frequente nei controlli rispetto ai pazienti PD,
suggerendo che questo aplogruppo possa avere un ruolo
protettivo nello sviluppo della PD nella popolazione italiana.
A seguito dell’identificazione di mutazioni nel gene Pink1 in
pazienti affetti da malattia di Parkinson ad esordio giovanile
(EOP), in collaborazione con la dott.ssa Valente (Istituto
Mendel di Roma) abbiamo iniziato inoltre un’ampio screening
mutazionele di tale gene in una corte di 500 pazienti con
malattia di Parkinson per verificare il ruolo di Pink1 in tale
patologia. Lo studio è tuttora in corso.
■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Laboratorio Modelli Animali (Dr.ssa Tiveron), Ospedale
Regina Elena, Roma.
• Laboratorio diretto dal Prof.Costa, Dip. Biologia, Facoltà di
Scienze Università di Padova
• Laboratorio diretto dal Prof. Rizzuto – Dip. Medicina
Sperim. e Diagnostica dell’Università di Ferrara
• Laboratorio diretto dalla Prof.ssa Ferrero, Dip. Genetica,
Università di Parma
• Laboratorio diretto dalla Prof.ssa Castagnoli, Dip.
Biotecnologie, Università Bicocca, Milano
• Laboratorio diretto dal Prof. Gasparini, TIGEM, Napoli
• Laboratorio diretto dal Dr. Bert Smeets dell'Università di
Maastricht, Olanda
• Istituto C.S.S. Mendel (Dr.ssa Valente), Roma
• Centro Parkinson (Prof. Pezzoli) – Istituti Clinici
Perfezionamento, Milano
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Massimo Zeviani
• Seminario presso Scuola di Specialità in Neurologia
Università Milano Bicocca, Monza
• Seminario presso Facoltà di Medicina, Università di Bari
• EUROMIT 6 – 6th European Meeting on Mitochondrial
Pathology , Nijmegen
• SISMME, SISN, GENCLI, Catanzaro
• “SSIEM – 41° Annual Symposium of the Society for the
Study of Inborn Errors of Metabolism”, - Amsterdam
• “EFNS 2004 – 8th Congress of the European Federation of
Neurological Societies”, Parigi
• “Cross-talk between nucleus and organelles”, Ist. di
Genetica e Biofisica - CNR , Napoli
• “Annual Meeting of WP 10” - Unione Europea, Institute of
Genetics, MB30, T.U. Dresden University
• S.I.N.- XXXV Congresso della Società Italiana di
Neurologia , Genova
• Meeting della Comunità Europea per la Presentazione dei
Grants Europei, presso il Karolinska Institutet, Stoccolma
• VII Congresso Nazionale della Società Italiana di Genetica
Umana - S.I.G.U, Pisa
• “54° Annual Meeting of the American Society of Human
Genetics – ASHG 2004” a Toronto - Canada
• 130th ENMC International Workshop “Kick Off Meeting
EUMITOCOMBAT”, presso lo European Neuro-Muscular
Centre – ENMC a Naarden - Olanda
• Meeting of GENDEAF – WP4 clinical micro-workshop,
presso IMT- INSTITUTE OF MEDICAL
TECHNOLOGY – University of Tampere
• Assegnazione del premio Europeo “René Descartes - Prize”,
Praga, Rep. Ceca
• Steering Commitee Meeting MitEURO, presso PhilippsUniversity of Marburg - Germania
• Convegno “Le Malattie Mitocondriali in età evolutiva: le
insufficienze della catena respiratoria”, Ospedale I.R.C.C.S.
Burlo Garofolo – Trieste
• E’ stato co-relatore della tesi Corso di Laurea in Scienze
Biologiche - Università degli Studi di Milano della Dr.
Valentina Moretti
Barbara Garavaglia
• Lezione alla Scuola di Specialità in Genetica Medica,
Università Statale di Milano (Milano, marzo 2004)
• Lezione alla Scuola di Specialità in Biochimica Clinica e
Biologia Molecolare, Università Statale di Milano (Milano,
maggio 2004)
• Lezione alla Scuola per Tecnici di Laboratorio Biomedico,
Università Statale di Milano (Milano, giugno 2004)
• Seminario “Parkinson e genetica: Ruolo dei mitocondri” Incontri di Aggiornamento sulla Malattia di Parkinson e
Parkinsonismi –Centro Parkinson CTO (Milano, novembre
2004)
• Co-relatrice della tesi del Corso di Laurea in Scienze
Biologiche – Università degli Studi di Milano della Dr.ssa
Chiara Barzaghi
• Co-relatrice della tesi del Corso di Laurea in Scienze
Biologiche – Università degli Studi di Milano- Bicocca della
Dr.ssa Elena Marelli
Valeria Tiranti
• relatrice a: GENDEAF Thematic Network Final
Conference, Milano 23-24 aprile 2004
• Co-relatrice della tesi del Corso di Laurea in Biotecnologie
Farmaceutiche – Università degli Studi di Milano- della
Dr.ssa Ilaria Ponte
■ ORGANIZZAZIONI EVENTI
• Steering Committee Meeting MitEuro presso Istituto Besta
Milano (17 -18 aprile 2004)
• Training corse MITEURO - Corso “Somatic cell genetic
methods in mt disease analysis“ (presso Laboratori Bicocca –
INN Milano - 24 -28 maggio 2004)
• Workshop MITEURO presso V.I.M.M. Università degli
Studi a Padova (1°- 3 ottobre 2004)
• Seminario dal titolo "The Molecular Basis of Mitochondrial
Morphology and Inheritance in Yeast" Dr. Kai Stefan
Dimmer Adolf-Butenandt-Institut für Physiologische
Chemie Lehrstuhl: Physiologische Chemie Monaco c/o Sala
Multimediale, Laboratori Bicocca, Istituto Nazionale
Neurologico "C. Besta" (24 novembre 2004).
■ RICONOSCIMENTI ED ONORIFICENZE
Premio della Fondazione San Raffele e Tosinvest Sanità per
la scoperta di Ethe1. Il premio è stato consegnato alla dott.ssa
Tiranti presso il Centro Congressi del San Raffaele Pisana di
Roma il 23 aprile 2004.
Il premio Cartesio 2004, istituito dalla Comunità Europea
per premiare quei gruppi di collaborazione internazionale che
si sono distinti per l’eccellenza del proprio lavoro in ogni
settore della ricerca scientifica, è stato vinto dal Consorzio
MitEuro, coordinato dal finlandese Howard Trevor Jacobs e
costituito da cinque laboratori di ricerca europei tra cui l’UO
di Neurogenetica Molecolare.
La motivazione a questo premio è stata la capacità del gruppo
a contribuire alla conoscenza dei meccanismi molecolari alla
base delle malattie mitocondriali e dell’invecchiamento
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Achilli A, Rengo C, Magri C, Battaglia V, Olivieri A,
Scozzari R, Cruciani F, Zeviani M, Briem E, Carelli V, Moral
P, Dugoujon JM, Roostalu U, Loogvali EL, Kivisild T,
Bandelt HJ, Richards M, Villems R, Santachiara-Benerecetti
AS, Semino O, Torroni A. The molecular dissection of mtDNA
haplogroup H confirms that the Franco-Cantabrian glacial refuge
was a major source for the European gene pool. Am J Hum
Genet. 2004 Nov;75(5):910-8. Epub 2004 Sep 20.
2. Lamantea E, Zeviani M. Sequence analysis of familial PEO
shows additional mutations associated with the 752C-->T and
3527C-->T changes in the POLG1 gene. Ann Neurol. 2004
Sep;56(3):454-5.
3. Chinnery PF, DiMauro S, Shanske S, Schon EA, Zeviani
M, Mariotti C, Carrara F, Lombes A, Laforet P, Ogier H,
Jaksch M, Lochmuller H, Horvath R, Deschauer M,
Thorburn DR, Bindoff LA, Poulton J, Taylor RW, Matthews
JN, Turnbull DM. Risk of developing a mitochondrial DNA
deletion disorder. Lancet. 2004 Aug 14;364(9434):592-6.
125
4. Fontanesi F, Palmieri L, Scarcia P, Lodi T, Donnini C,
Limongelli A, Tiranti V, Zeviani M, Ferrero I, Viola AM.
Mutations in AAC2, equivalent to human adPEO-associated
ANT1 mutations, lead to defective oxidative phosphorylation in
Saccharomyces cerevisiae and affect mitochondrial DNA
stability. Hum Mol Genet. 2004 May 1;13(9):923-34. Epub
2004 Mar 11.
5. Hortnagel K, Nardocci N, Zorzi G, Garavaglia B, Botz E,
Meitinger T, Klopstock T Infantile neuroaxonal dystrophy and
pantothenate kinase-associated neurodegeneration: locus
heterogeneity. Neurology. 2004 Sep 14;63(5):922-4.
UNITÀ DI NEURORADIOLOGIA
malattia di Creutzfeldt-Jakob), malformazioni di sviluppo
dell’encefalo, displasie corticali, epilessia, danni perinatali,
orecchio e massiccio facciale, patologia midollare, sistema
nervoso periferico.
Diagnostica con spettroscopia RM dei tumori cerebrali,
leucoencefalopatie, malattie metaboliche del SNC.
Diagnostica angiografica delle patologie vascolari
dell’encefalo e del midollo.
Neuroradiologia intervenzionale con terapia endovascolare
con “coils” e “colle” degli aneurismi e delle malformazioni
vascolari dell’encefalo e del midollo. Trattamento di stenosi
vascolari con stent intra- e extracranici.
■ STAFF
■ DIRETTORE: MARIO SAVOIARDO
Mario Savoiardo, laureato a Milano nel 1965, è specializzato in Neurologia ed in Radiologia
diagnostica ed è neuroradiologo presso l’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta” dal
1972. La sua formazione comprende una “residency” in neurologia a Boston con il Prof. N.
Geschwind e soggiorni nei reparti di Neuroradiologia pediatrica dell’Hospital for Sick
Children di Toronto con il Dr. D. Harwood-Nash e di Neuroradiologia dell’Hospital of the
University of Pennsylvania, Philadelphia.
Autore di numerosi articoli su riviste indicizzate e un rilevante numero di capitoli di libri
internazionali, ha svolto lezioni e conferenze su invito in Congressi e presso Istituti e
Università italiani e stranieri, tra cui l’Institute of Neurological Sciences di Glasgow,
l’Università di Bergen, la Boston University, la Harvard University, l’NIH e l’American
Academy of Neurology. Si occupa di tutti gli aspetti di neuroradiologia diagnostica,
particolarmente delle malattie degenerative e metaboliche del sistema nervoso centrale, con
numerose pubblicazioni nell’ultimo decennio sui parkensonismi atipici.
E’ professore a contratto presso la Scuola di Specialità in Radiologia all’Università degli
Studi di Milano, reviewer per varie riviste di Neurologia e Neuroradiologia e membro
dell’Editorial Board di Neuroradiology e del Journal of Neurology.
E’ membro di varie società scientifiche italiane ed europee e dell’American Accademy of
Neurology ed è consigliere dell’Associazione Italiana di Neuroradiologia con responsabilità
per borse di studio e premi.
msavoiardo@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria: tel. 02 2394 2449/2451; fax 02 2394 2543
neuroradiologia@istituto-besta.it
Coordinatore tecnico: lcaposio@istituto-besta.it
Esami diagnostici per appuntamento presso il CUP:
tel. 02 7063 1911
126
Borsisti
Sergio Nappini
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Marco Savoiardo
• Professore a contratto presso la Scuola di Specialità in
Radiologia dell’Università degli Studi di Milano
Carmelo Maccagnano
• Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione
dell’Università di Catania
Maria Grazia Bruzzone, Ludovico D’Incerti
• Attività di Tutoring presso la Scuola di Specialità di
Radiologia dell’Università degli Studi di Milano
Tutti i Medici della Divisione tengono regolarmente
conferenze, relazioni su invito in convegni nazionali ed
internazionali, seminari / corsi in Istituto e presso altre
strutture, annualmente, lezioni di neuroradiologia presso la
Scuola di Specialità di Radiologia dell’Università di Milano.
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
Tecnici sanitari di radiologia medica
Luciana Caposio, coordinatori tenici, Silvana Curti,
coordinatori tecnici, Filomena Belardo, Gisella Cabiddu,
Roberta Cambié, Domenico Papasso, Marinella Cova,
Dagmar Di Fiore, Santo Di Maio, Francesca Epifani,
Claudio Passerella, Fabiola Scarpina, Stella Silvestri
Corso di Formazione per TSRM – Neuroradiologia
diagnostica e intervenzionale e tecniche avanzate. Milano,
21-22 aprile 2004. (Maria Grazia Bruzzone, responsabile
dell’evento).
Infermieri professionali
Angela Cafiero, Vincenzo Gianlorenzo, Maria Rossetti
Collaboratori amministrativi
MariaPia Cavalli, Addolorata Cottano, Marina Pedretti,
Antonio Ricciardi, Vitantonio Sperti
■ ATTIVITÀ DI RICERCA
svolta sia autonomamente che in collaborazione con le altre
componenti dell’Istituto.
Diagnostica per immagini con TC e RM di tutte le
patologie del Sistema Nervoso Centrale, in particolare di
neoplasie primitive del bambino e dell’adulto, malattie
metaboliche, degenerative (demenze, Parkinsonismi,
Dept. Radiology, Johns Hopkins Medical School: Maria
Grazia Bruzzone
“ISUIA” International Study Unruptured Intracranial
Aneurysms: Elisa Ciceri
Specializzandi in radiologia
Tiziana De Simone,, Caroline Regna-Gladin
• Neurooncologia clinica e sperimentale
• Patologia vascolare, diagnostica e intervenzionale
• Malattie demielinizzanti
• Patologia pediatrica
• Malattie degenerative e metaboliche
• Epilessia
Neuroradiologia Intervenzionale
Responsabile Elisa Ciceri
tel. 02 2394 2449/2451 Fax 02 2394 2543
eciceri@istituto-besta.it
L’attività diagnostica dell’U.O. nel 2004 consta di 24400
esami neuroradiologici.
L’attività diagnostica è completata dall’attività di ricerca
Consulenti Fisici
Ugo Danesi, Alberto Torresin, Enrico Giudici
■ ELENCO ATTIVITÀ
■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
Neuroradiologi
Alberto Bizzi, Maria Grazia Bruzzone, Luisa Chiapparini,
Elisa Ciceri, Ludovico D’Incerti, Alessandra Erbetta, Laura
Farina, Marina Grisoli, Elio Carmelo Maccagnano
■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Neurooncologia clinica e sperimentale, malattie
metaboliche e degenerative, studi con Spettroscopia con
RM di leucodistrofie e tumori, malattie da prioni con studi
clinici e sperimentali, patologia vascolare (diagnosi e
trattamento endovascolare), epilessia, sclerosi multipla.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. Chiapparini L, Ciceri E, Nappini S, Castellani MR, Mea
E, Bussone G, Leone M, Savoiardo M. Headache and
intracranial hypotension: neuroradiological findings. Neurol
Sci 2004
2. Farina L, Bergqvist C, Zimmermann Ra, Haselgrove J,
Hunter JV, Bilaniuk LT. Acute diffusione abnormalities in the
hippocampus of children with new onset seizures: the
development of mesial temporale sclerosis. Neuroradiology;
2004 Apr;46;(4):251-257.
3. Bruzzone MG, Grisoli M, Regna-Gladin C, De Simone
T, Erbetta A. Le vertigini: il contributo delle neuroimmagini.
Neurol Sci 2004; 25: S15-S18
4. Bruzzone MG, Grisoli M, De Simone T, Regna-Gladin
C. Neuroradiological features of vertigo. Neurol Sci. 2004
Mar;25 Suppl 1:S20-3.
5. Bizzi A. and Gherardi S.
Imaging diagnostico e funzionale nei disturbi del
comportamento. Rivista Italiana di Neurobiologia 2004
(suppl 1-2):95-97.
127
La neurochirurgia moderna non può prescindere dalle nuove
conoscenze mediche immunologiche e biotecnologiche del
periodo postgenomico. In questi ultimi 10 anni infatti si è
assistito ad un periodo di transizione in cui il neurochirurgo,
prima orientato esclusivamente alla chirurgia ablativa e alla
pratica clinica conseguente, ha contribuito in maniera attiva ed
importante allo sviluppo delle nuove acquisizioni nel campo
della biologia e dell’informatica dedicata alle scienze biomediche
e alle neuroscienze in particolare. Questo ha condotto ad una
modificazione dell’iter diagnostico con lo sviluppo del
neuroimaging applicato alla pianificazione e alla esecuzione degli
interventi neurochirurgici sempre orientati alla terapia eziologica
e quindi alla rimozione delle lesioni, ma sempre nel maggior
rispetto della qualità della vita postoperatoria dei pazienti.
Questa nuova filosofia riassumibile nell’affermazione
anglosassone del “to cure and to care” ha modificato i complessi
rapporti tra i neurochirurghi, il personale infermieristico da una
parte e i pazienti non più considerati solo come utenti dall’altra.
L’attività delle 5 Unità Operative che costituiscono il
Dipartimento è stata improntata dagli anni 2000 a questa nuova
filosofia della scienza con privilegio della ricerca traslazionale.
Inoltre il Dipartimento è responsabile della gestione del “Reparto
Solventi” che è situato nella logistica di sua pertinenza e che
ospita pazienti che hanno scelto i medici di tutto l’Istituto. La
sua gestione economico finanziaria è importante contributo alla
economia dell’Istituto. Il personale infermieristico che gestisce
tale reparto è quella della Unità Operativa III alla quale si
rimanda per i dettagli anagrafici e di informazione.
Dipartimento di
Neurochirurgia
Direttore: Giovanni Broggi
■ BLOCCO OPERATORIO
Direttore: Giovanni Broggi
Responsabile Operativo: Dario Caldiroli
Infermiere Coordinatore: Antonietta Dessì
Infermieri Professionali Strumentisti e di assistenza
anestesiologica: Vincenzo Andriulo, Claudio Basciu,
Giovanna Cadeddu, Ines Cavallo, Cinzia Fenu, Renata
Maglieri, Gabriella Ninniri, Laura Ortu, Elena Valli, Monica
Viotto, Salvatore Cacciato, Gioacchino Cesareo, Franco
Lavacca, Davide Lo Presti, Gianni Superti, Sabrina Botti,
Renata Trombi, Anna Rossi, Alessia Vallarelli, Carmela
Carbone, Roberto Pezzulla, Adriano Bagnato
Infermiere Generiche: Anna Lombardi, Isa Monteverdi
OTA: Monica Menna, Giuseppina Ranieri
Centro Sterile: Infermiera Professionale: Matilde Davoli,
Stefania Tarantino. OTA: Silvana De Bartolo, Giovanna
Fiorella, Silvia Flora, Giovanna Causarano, Carmela
Migliano, M. Giovanna Rizza, Irene Gesmundo
Recovery Room: Infermiera Professionale Gabriella Di
Franco, Carmen Vitrani
Il Blocco Operatorio è costituito da 4 Sale Operatorie
attrezzate con altissime tecnologie e dedicate alla
neurochirurgia dotate di: tavoli operatori dedicati, microscopi
operatori che permettono l’utilizzo di fluoroscopi a infrarossi
di diverso tipo, con sedie dedicate, coagulatori mono e
bipolari, aspiratore ad ultrasuoni, sistemi di neuronavigazione
a tracking ottico e magnetico in 3 di esse, oltre alla normale
attrezzatura chirurgica. Nel blocco operatorio è anche
presente una TC ad utilizzo intra e postoperatorio. Il centro
sterile è dotato di 3 autoclavi e di sistemi di pulizia automatica
degli strumenti chirurgici e del loro magazinaggio.
La recovery room, dotata di 4 letti attrezzati accoglie tutti i
pazienti provenienti delle 4 Sale Operatorie.
Le sale operatorie sono in funzione nei giorni feriali dalle 8.00
alle 18.00 oltre naturalmente alla reperibilità per urgenze
neurochirurgiche interne.
Nel 2004 sono stati eseguiti 2747 interventi in anestesia
generale con intubazione, in anestesia generale per via venosa,
in awake anaesthesia e in anestesia locoregionale e locale.
129
UNITA’ OPERATIVA DI NEUROCHIRURGIA I
■ DIRETTORE: SERGIO GIOMBINI
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna, quindi ha conseguito la
specializzazione in Neurochirurgia a Padova e quella in Neurologia a Pavia. Ha iniziato la
carriera neurochirurgica a Verona e dal dicembre 1970 è assistente neurochirurgo
dell’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta” di Milano, aiuto neurochirurgo dal 1980
e dal 1995 Direttore della Unità Operativa Complessa Neurochirurgia 1°.
Si è dedicato alla tecnica microchirurgica applicata alla neurochirurgia, in patologie di
elezione quali: lesioni tumorali benigne dell’encefalo e del midollo spinale, in particolare
della base cranica anteriore e della fossa cranica posteriore: tumori gliali cerebrali e
intramidollari spinali; tumori della regione ipotalamo-ipofisaria e della regione pineale;
malattie vascolari malformative e acquisite sia dell’encefalo e del midollo spinale; patologia
degenerativa della colonna; neurochirurgia pediatrica. La casistica operatoria personale
comprende circa 3000 interventi di elezione in tutti questi ambiti.
Nel corso degli anni ha frequentato Centri neurochirurgici di rinomanza internazionale:
Monaco di Baviera, Liegi, Zurigo, Tolosa, Bombay, Rochester, Lubiana, Pittsburgh,
Gainesville. E’ autore o co-autore di numerose pubblicazioni a stampa, sia in lingua italiana
che in inglese.
E’ Docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università
di Milano; è uno dei “Principal Investigators” dello Studio Internazionale sugli Aneurismi
Non Rotti (ISUIA); è stato Presidente della Società Italiana del Basicranio. Socio della
Società Italiana di Neurochirurgia e della Società Italiana del Basicranio.
giombini@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
La U.O. Neurochirurgia 1° svolge attività di ricovero e cura
di vasta patologia neurochirurgica, sia encefalica che
midollare, tutta d’elezione, essendo esclusa istituzionalmente
quella traumatica.
Poiché un’alta percentuale di pazienti è di provenienza
extraregionale, si cerca di ridurre al minimo il disagio di un
ricovero lontano dal proprio domicilio, con tempi di degenza
abbreviati. I casi più interessanti e complessi vengono
discussi, durante o alla fine del loro iter diagnostico, nel corso
di riunioni settimanali in Neuroradiologia, che costituiscono
130
Dirigenti Medici, neureochirurghi
Stefano Brock: sbrock@istituto-besta.it
Alberto Cusin: acusin@istituto-besta.it
Sandro Lodrini: slodrini@istituto-besta.it
Marco Saini: msaini@istituto-besta.it
Carlo Todaro: ctodaro@istituto-besta.it
Infermieri professionali
Antonella Paroletti (Infermiere Coordinatore), Francesco
Acquaviva, Antonio Di Lorenzo, Guido Farolfi, Fisium
Khasay, Angelo Simeone, Tania Magliano, Doriana
Piciocco, P. Daniela Palumbo, Elisabetta Pinna, Nadia
Remelli.
OTA
Anna Maria Saia, Immacolata Pedico, Giovanni Tartaglia,
Angelo Adragna
■ ELENCO ATTIVITÀ
■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
■ STAFF
Aus.Sp.
Anna Demitri
Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia:
Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, Cristina Trapani
tel 02 23942411/2 fax 02 70635017
neurochirurgia@istituto-besta.it
Reparto di Degenza: tel 02 2394418 / 9
Day-Hospital: tel 02 23942536
Infermiere Coordinatore: Antonella Paroletti,
tel 02 23942515
Ambulatori SSN (Centro Unico Prenotazioni):
tel 02 70631911
patologie del sistema nervoso periferico: per quanto possibile
alcune di queste patologie sono trattate in regime di DH.
Sono in atto collaborazioni interne ed esterne all’Istituto in
tema di malattie cerebro-vascolari ischemiche ed
emorragiche, di neuro-endocrinologia, di terapie
complementari nelle neoplasie maligne e benigne encefaliche,
di monitoraggi neurofisiologici intraoperatori, di studio non
invasivo dell’emodinamica cerebrale.
L’attività di ricerca è indirizzata alla validazione clinica delle
nuove tecniche diagnostiche e chirurgiche.
un importante momento di collaborazione e confronto
interdisciplinare, essendovi coinvolte molteplici componenti
cliniche di Istituto: Neurologi, Neuroradiologi,
Neurofisiologi, Neuropatologi, Neuroanestesisti e,
naturalmente, Neurochirurghi.
La U.O. ha la disponibilità giornaliera di 1 Sala Operatoria
del Blocco Operatorio e di una seconda Sala una o due volte
la settimana: vengono eseguiti interventi di elezione, che
spesso richiedono una degenza postoperatoria in Terapia
Intensiva per la particolare complessità e impegno di tempo e
risorse umane e strumentali.
L’attività operatoria comprende interventi per malattie
tumorali, vascolari e malformative dell’encefalo e del midollo,
malattie degenerative della colonna e, in piccola parte,
Nell’ambito delle attività della nostra U.O. si evidenziano le
seguenti aree di particolare interesse:
• Monitoraggi neurofisiologici, chirurgia della colonna;
Referente: Stefano Brock
• Chirurgia della colonna; Referente: Alberto Cusin
• Chirurgia endocrinologica e neuro-endoscopia; Referente:
Sandro Lodrini
• Chirurgia del basicranio; Referente: Marco Saini
• Studio non invasivo dell’emodinamica cerebrale e
chirurgia neuro-vascolare; Referente: Carlo Todaro
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
ATTIVITÀ CLINICA
L’attività clinica è stata, anche nel 2004, preponderante, a
conferma di una tendenza “storica” in questo senso, anche se
altre attività, come quelle di ricerca e didattica, sono sempre
negli obiettivi di Divisione.
Si è notato un miglioramento delle prestazioni verso i
pazienti sia nell’attività ambulatoriale (più di 1700 visite nel
2002, 2895 prestazioni ambulatoriali nel 2004) che in
quella di ricovero (650 pazienti ricoverati nel 2002, 750 nel
2003 e 746 nel 2004), con la più bassa degenza media mai
registrata (4.9 giorni nei casi “entro soglia”) a fronte di un
peso medio di 1.776, con ricavi che hanno superato, nel
2002, quelli del 2001 di ben il 16%, sono rimasti stabili nel
2003 e nel 2004 hanno raggiunto i 3.600.000 Euro.
Gli interventi di elezione nel 2004 sono stati
complessivamente 768, compresi quelli in “Day Surgery”,
con un aumento sensibile rispetto agli anni precedenti
(circa 10%). Questo dato, unitamente all’abbassamento
della degenza media già menzionato, riflette anche un
ulteriore miglioramento qualitativo dei risultati, per la
riduzione o per lo meno il netto contenimento dei casi con
complicazioni che richiedono quindi una degenza protratta.
Per quanto concerne la tipologia dell’ attività chirurgica vi è
evidente una preponderanza di craniotomie per lesioni
tumorali benigne (epidemiologicamente più rare) oppure
malformative vascolari, con particolare riguardo a sedi
complesse come basicranio e midollo spinale.
Si soddisfa la richiesta di prestazioni per patologie
degenerative spinali, spesso per recidive di malattia trattata
altrove: in questo ambito si stanno applicando nuove
tecniche di stabilizzazione dinamica.
ATTIVITÀ DI RICERCA
I programmi di ricerca corrente e i relativi progressi nel
corso dell’anno possono essere sintetizzati come segue:
• Studio genetico-clinico sui tumori meningei maligni.
• Ependimomi della fossa cranica posteriore: lo studio
consiste nel followup clinico-radiologico e rivalutazione
istologica e immuno-istochimica (molecole di adesione,
indice di replicazione).
• Meningiomi petro-clivali. Lo studio è stato di tipo
clinico,istologico e radiologico e Radiochirurgico.
• Emangiopericitomi cranici: studio clinico, radiologico e
immunoistochimico, soprattutto in funzione della prognosi
a lungo termine e l’influenza su di essa di trattamenti diretti
e complementari.
• Aneurismi cerebrali non rotti: lo studio internazionale
ISUIA, iniziato alcuni anni fa, è proseguito con ulteriori
dati sui pazienti arruolati nello studio prospettico.
• Preservazione dell’udito nella chirurgia dei neurinomi
dell’8° n.c..
• Cordomi del basicranio: lo studio clinicoanatomopatologico retrospettivo è stato concluso.
• Aneurismi cerebrali “large e giant”: lo studio sulla casistica
di Istituto, chirurgica ed endovascolare, è stato completato.
• Doppler Trans-Cranico nelle occlusioni arteriose da
neoplasie basali: questo articolo originale è stato inviato per
pubblicazione.
■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
• Mayo Clinic di Rochester, MN, USA, per lo studio
prospettico sulla storia naturale e sui risultati del
trattamento negli aneurismi non sanguinanti;
• altri Centri Neurochirurgici italiani sui risultati a breve e
lunga distanza del trattamento chirurgico o endovascolare
degli aneurismi senza e.s.a.;
131
• Istituto Europeo di Cardiologia per la diagnosi e il
trattamento delle vasculopatie cerebrali ischemiche e nello
screening pre-operatorio dei pazienti candidati
all’intervento di by-pass aorto-coronarico;
Endocrinologia dell’Ospedale Niguarda per il trattamento
pre- e post-operatorio della patologia ipotalamo-ipofisaria;
• Institut Gustave- Roussy e il Centre de Protonthérapie di
Parigi per il trattamento complementare post-operatorio dei
cordomi del basicranio;
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Sergio Giombini
• Docente a contratto presso la Scuola di Specialità in
Neurochirurgia dell’Università di Milano.
■ ORGANIZZAZIONE EVENTI
Corso di Aggiornamento “Il Paziente Neurochirurgico.
Diagnosi, trattamento, assistenza” (organizzato da Marco
Saini).
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. R. Cozzi, R. Attanasio, S. Lodrini and G. Lasio.
Cabergoline addition to depot somatostatin analogues in
resistant acromegalic patients: efficacy and lack of predictive
value of prolactin status. Clinical Endocrinology (2004)
61, 209-215.
UNITÀ OPERATIVA DI NEUROCHIRURGIA II
■ DIRETTORE: CARLO LAZZARO SOLERO
2. F. DiMeco, K.W. Li, C. Casali, E. Ciceri, S. Giombini,
G. Filippini, G. Broggi, C.L. Solero: Meningiomas invading
the superior sagittal sinus: surgical experience in 108 cases.
Neurosurg 55:1263-1274, 2004
Laureato in Medicina e Chirurgia all' Università degli studi di Padova nel 1969. Ha conseguito
la specializzazione in Neurochirurgia presso l'Università degli studi di Padova nel 1973 e in
Neurologia presso l'Università degli studi di Pavia nel 1974. Nel 1970 è stato assunto come
assistente neurochirurgo all'Istituto Neurologico "C. Besta", dove diviene Aiuto nel 1980 e
Primario della II Divisione di Neurochirurgia nel 1995, Ha presentato molteplici
comunicazioni a congressi Nazionali e Internazionali. Ha frequentato centri neurochirurgici
all'estero (Europa e USA) per apprendere nuove tecniche neurochirurgiche. E' autore o
coautore di numerosi lavori scientifici. E' consulente neurochirurgo dell'Istituto Ortopedico G.
Pini dal 1977, dell'Istituto Nazionale Tumori dal 1981 e dell'Istituto Oncologico Europeo dal
1966. Dopo un periodo di apprendistato microchirurgico in laboratorio, dal 1971 ha eseguito
come primo operatore più di 5000 interventi. Ha eseguito inoltre molti interventi presso
l'Istituto Nazionale Tumori, l'Istituto G. Pini e l'Istituto Oncologico Europeo sviluppando
tecniche ed approcci innovativi a patologie di "confine" in equipe multispecialistica. Socio della
Società Italiana di Neurochirurgia e della Società Italiana del Basicranio.
clsolero@istituto-besta.it
3. Brock S, Scaioli V, Ferroli P, Broggi G.: Neurovascular
Decompression in Trigeminal Neuralgia: Role oIntraoperative
Neurophysiological Monitoring in the Learning Period.
Stereotact Funct Neurosurg. 2004 Nov 30;82(5-6):199-206
4. Bellinzona M, Roser F, Matthies C, Samii M, Saini M:
Biopolymer-mediated suramin chemotherapy in the treatment
of experimental brain tumours. Acta Oncol. 2004;
43(3):259-63.
5. Roser F, Saini M, Meliss R, Ostertag H, Samii M,
Bellinzona M: Apoptosis, vascularity, and proliferation in
primary central nervous system lymphomas (PCNSL): a
histoathological study. Surg Neurol. 2004 Nov; 62(5):
393-9; discussion 399
■ RIFERIMENTI GENERALI
Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia:
Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi,
tel 02 2394411/2 - fax 02 70635017
neurochirurgia@istituto-besta.it
Infermiere Coordinatore: Salvatore Castorina
tel 02 2394434/2
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
L’Unità Operativa offre un’attività ambulatoriale
prenotabile ai seguenti numeri:
• Attività Ambulatoriale SSN: CUP: tel 02 70631911
La U.O. di Neurochirurgia II è dotata di reparto di degenza
con 16 letti. Ha a disposizione una sala operatoria
giornaliera e ulteriori una o due sale operatorie la settimana
■ STAFF
Dirigenti Medici, neurochirurghi
Francesco DiMeco: fdimeco@istituto-besta.it
Giovanni Lasio: glasio@istituto-besta.it
Laura Valentini: lvalentini@istituto-besta.it
Sergio Visintini: svisintini@istituto-besta.it
Specializzandi in Neurochirurgia
Cecilia Casali (Università di Sassari)
Federico Legnani (Università di Milano)
flegnani@istituto-besta.it
Infermieri Professionali
Rita Allegra, Elena Blasi, Lina Cordani, Enrica Del Barba,
Assunta Di Laora, Maria Donatiello, Patrizia Lattuada,
132
Emanuela Pasquariello, Angela Pirozzi, Gianni Ranieri,
Giovanni Scordi.
Ausiliari:
Giuseppina Di Gioia, Rosalia Napolitano, Jolanda
Lorenzetti, Monica Trombacca
■ ELENCO ATTIVITÀ
• trattamento chirurgico di neoplasie in sedi “ad alto rischio”
• trattamento della patologia tumorale maligna del
basicranio anteriore
• trattamento dei gliomi del sistema nervoso centrale
• chirurgia endoscopica nel trattamento dei tumori ipofisari,
dell’idrocefalo e delle lesioni endoventricolari
• trattamento chirurgico della patologia pediatrica
neoplastica e malformativa, sia cranica e spinale
• trattamento chirurgico delle malattie degenerative della
colonna
133
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
ATTIVITÀ CLINICA
Nell’ambito della U.O. vengono trattate tutte le patologie
craniche e spinali di competenza neurochirurgica. Una
particolare competenza è stata acquisita nel trattamento
chirurgico di neoplasie in sedi “ad alto rischio” (fossa cranica
posteriore, tumori sopra e parasellari, tumori
endoventricolari, tumori craniospinali e tumori del tronco
cerebrale). In equipe multidisciplinare con i chirurghi della
U.O.di Oncologia della Testa e del Collo dell’Istituto
Tumori, attraverso una collaborazione ormai decennale, si è
accumulata una esperienza chirurgica unica nell’ambito
della patologia tumorale maligna del basicranio anteriore,
collezionando una casistica operatoria riconosciuta in
ambito scientifico come la più vasta in campo mondiale.
Altre aree di eccellenza chirurgica sono rappresentate dal
trattamento dei gliomi del sistema nervoso centrale,
partecipando a numerosi trial clinici nazionali ed
internazionali con trasferimento sul piano clinico degli studi
sperimentali; dalle tecniche di chirurgia endoscopica nel
trattamento dei tumori ipofisari, dell’idrocefalo e delle
lesioni endoventricolari; dal trattamento chirurgico della
patologia pediatrica neoplastica e malformativa, sia cranica
(craniosinostosi) che spinale (disrafismi occulti con
monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio); dal
trattamento chirurgico delle malattie degenerative della
colonna con utilizzo di differenti mezzi di stabilizzazione e
sintesi e della patologia oncologica spinale con tecniche di
sostituzione dei corpi vertebrali e di stabilizzazione.
L’attivita’ clinica del 2004 e’ stata la seguente:
Interventi chirurgici: 871
Prestazioni ambulatoriali: 1813
Nell’ambito dell’attività clinico-scientifica della U.O. sono
state identificate aree di specifico interesse e di competenza:
- Neurooncologia sperimentale specialmente rivolta allo
sviluppo di sistemi di somministrazione intratumorale di
chemioterapici (convection-enhanced; polimeri); Sviluppo
di linee di cellule staminali tumorali. (Francesco Di Meco)
- Trattamento della patologia della regione sellare e
parasellare con particolare riguardo alla tecnica
neuroendoscopica. (Giovanni Lasio)
- Neurochirurgia Pediatrica Malformativa. (Laura Valentini)
- Neurochirurgia Spinale degenerativa e oncologica. (Sergio
Visintini)
ATTIVITÀ DI RICERCA
• In collaborazione con la Divisione di Chirurgia
Oncologica della Testa e del Collo dell ’Istituto Nazionale
dei Tumori (Dott.Giulio Cantù), è in atto uno studio
clinico prospettico basato su chemioterapia preoperatoria
delle neoplasia maligne del basicranio anteriore; è in corso
inoltre una rivalutazione critica dei risultati a distanza su di
un’ampia casistica di pazienti operati per tumore maligno
del basicranio;
• in collaborazione con la Divisione di Endocrinologia
dell’Ospedale di Niguarda e con la Divisione di
134
Otorinolaringoiatria dell’Ospedale S.Paolo di Milano (Prof.
Giovanni Felisati) e’ in corso uno studio volto a verificare la
validità della tecnica endoscopica nella patologia sellare;
• in collaborazione con sia con l’Istituto Ortopedico G.Pini
di Milano e con la Divisione di Ortopedia dell’Ospedale di
Cremona (Dott. Sandro Luzzati) e’ in corso uno studio di
valutazione dei risultati clinici e biomeccanici dei mezzi di
sintesi utilizzati nella patologia degenerativa del rachide in
pazienti operati di asportazione e sostituzione di corpi
vertebrali;
• in collaborazione con l’Istituto M.Negri di Milano, la
Facolta’ di Farmacologia dell’Universita’ degli Studi di
Milano ed altri Centri Neurochirurgici italiani è in corso
uno studio prospettico multicentrico coordinato dalla
Divisione sui fattori di rischio delle infezioni in
Neurochirurgia.
• in collaborazione con alcuni Centri di Ginecologia e
Neonatologia della Lombardia e con l’Istituto Mario Negri
è in corso un progetto di studio sui fattori di rischio,
prognosi e trattamento delle malformazioni del sistema
nervoso centrale riscontrate in utero e diagnosticate
mediante RM fetale.
• in collaborazione con il Dipartimento di Neurological
Surgery della Università Johns Hopkins di Baltimore (USA)
sono in corso progetti di realizzazione e valutazione
preclinica di una serie di polimeri veicolanti agenti
antitumorali quali chemioterapici (in particolare:
mitoxantrone, camptotechina e analoghi, adriamicina,
carboplatino, taxolo e derivati) e inibitori dell’angiogenesi
(endostatina e derivati).
• In collaborazione con il Laboratorio diretto dal Prof.
Angelo Vescovi, dell’Universita’ Milano Bicocca e Ospedale
S.Raffaele di Milano, e’ in corso uno studio che ha condotto
alla identificazione e isolamento da glioblastomi umani di
linee cellulari che posseggono prorpieta’ staminali neurali ed
al tempo stesso sono in grado di riprodurre esattamente il
tumore negli animali non immunocompetenti. Si ritiene
che tali cellule siano alla base della origine e della crescita di
tali tumori nonche’ della loro pressoche’ inevitabile recidiva.
Sono in corso studi in collaborazione con la Universita’
Johns Hopkins di Baltimore volti a verificare l’efficacia di
varie strategie terapeutiche basate sull’utilizzo di tali linee
cellulari.
• Farmacologia dell’Universita’ degli Studi di Milano
• Centri di Ginecologia e Neonatologia della Lombardia
• Dipartimento di Neurological Surgery della Università
Johns Hopkins di Baltimore (USA)
• Laboratorio diretto dal Prof. Angelo Vescovi,
dell’Universita’ Milano
• Ospedale S.Raffaele di Milano
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Francesco DiMeco
• Faculty (Membro del personale docente) presso il
Dipartimento di Neurological Surgery della Università
Johns Hopkins di Baltimore (USA).
2. R. Galli, E. Binda, U. Orfanelli, B. Cipelletti, A. Gritti,
S. De Vitis, R. Fiocco, C. Foroni, F. DiMeco, and A.
Vescovi: Isolation and characterization of tumorigenic, stemlike neural precursors from human glioblastoma. Cancer Res
64:7011-7021, 2004
3. F.DiMeco, K.W.Li, C.Mendola, G.Cantu’, C.L.Solero:
Craniotomies without burr holes using an oscillating saw:
technical note. Acta Neurochir 146:995-2001, 2004
4. R.Cozzi, R.Attanasio, S.Lodrini, G.Lasio: Cabergoline
addition to depot somatostatin analogues in resistant
acromegalic patients: efficacy and lack of predictive value of
prolactin status. Clin Endocrinol 61(2):209-15, 2004.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. F. DiMeco, K.W. Li, C. Casali, E. Ciceri, S. Giombini,
G. Filippini, G. Broggi, C.L. Solero: Meningiomas invading
the superior sagittal sinus: surgical experience in 108 cases.
Neurosurg 55:1263-1274, 2004
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• Divisione di Chirurgia Oncologica della Testa e del Collo
dell ’Istituto Nazionale dei Tumori (Dott.Giulio Cantù)
• Divisione di Endocrinologia dell’Ospedale di Niguarda
• Divisione di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale S.Paolo di
Milano (Prof. Giovanni Felisati)
• Istituto Ortopedico G.Pini di Milano
• Divisione di Ortopedia dell’Ospedale di Cremona (Dott.
Sandro Luzzati)
• Istituto M.Negri di Milano
135
UNITÀ OPERATIVA DI NEUROCHIRURGIA III
■ DIRETTORE: GIOVANNI BROGGI
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1965 all’Università di Milano. Assistente in Fisiologia
Umana all’Università degli Studi di Milano (1966-1967). International Fellowship NIH
presso l’Albert EINSTEIN College of Medicine, NY, NY (1968-1969). Specialità in
Neurologia nel 1970 Università di Parma. Libera docenza in Fisiologia Umana (1971).
Assistente neurologo Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta" (1972). International
Fellowship (1973) Universitat Klinik Zurigo, Dipartimento di Neurochirurgia. Assistente
Neurochirurgo dal 1973 al 1985 Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta". Specialità in
Neurochirurgia (1980) Università di Milano. Responsabile del Serv. di Neurochirurgia
Funzionale (1986-1990) Ist. Naz. Neurologico "C. Besta”. Primario Neurochirurgo dal 1990
ad oggi all’Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta". Direttore del Dipartimento di
Neurochirurgia dal 1999 ad oggi all’Ist. Naz. Neurologico "C. Besta". Nel corso della sua
carriera si è occupato dello sviluppo della neurochirurgia stereotassica e funzionale, della
neuroalgologia, della terapia della malattia di Parkinson e delle distonie focali e sistemiche,
della chirurgia delle epilessie, delle malformazioni vascolari e della chirurgia dei tumori
endocranici e spinali con neuronavigazione assistita da immagini.
Professore a contratto presso varie università italiane dal 1986 ad oggi.
Membro delle Società: SINCH (Società Italiana di Neurochirurgia), SIN (Società Italiana di
Neurologia), ESSFN (European Society Stereotactic and Functional Neurosurgery), SNLF
(Societé de Neurochirurgie de Langue Francaise), EANS (European Association of
Neurosurgical Societies) AANS (American Association Neurological Surgeon) e CNS
(Congress Neurological Surgeon).
Attualmente Past President della SINCH. Vice Presidente ESSFN.
Autore e coautore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali. Editore di alcuni libri.
gbroggi@istituto-besta.it
■ RIFERIMENTI GENERALI
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
L’attività clinica è stata la seguente:
Interventi chirurgici:
1.105
Prestazioni ambulatoriali:
1.747
Attività Ambulatoriale
Attività Ambulatoriale SSN: CUP tel 02 70631911
Ivano Dones: idones@istituto-besta.it
Paolo Ferroli: pferroli@istituto-besta.it
Carlo Marras: cmarras@istituto-besta.it
Marco Sinisi: msinisi@istituto-besta.it
Vittoria Nazzi
■ STAFF
Specializzandi in Neurochirurgia
Giovanni Tringali - Università di Catania - V anno
Marcello Marchetti - Università di Milano - III anno
Dirigenti Medici Neurochirurghi:
Angelo Franzini: afranzini@istituto-besta.it
Borsisti
Martin Lorenzetti (Università di Bratislava, Slovacchia)
Luciano Gallosi (Università di Buenos Aires, Argentina)
136
Operatori Tecnici Ausiliari:
Tiziana Spada, Francesca Candidi, Silvia De Francesco,
Giuseppina Polisano, Emilia Francioso, Angela Pirone.
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Chirurgia stereotassica (oncologica, neuroalgologica e dei
movimenti anormali), chirurgia vertebrale per via
endoscopica, chirurgia dei tumori cerebrali e spinali;
Responsabile: Angelo Franzini.
• Trattamento della spasticità e del dolore, nella chirurgia
spinale e neuronavigazione; Responsabile: Ivano Dones.
• Neuronavigazione, chirurgia del basicranio e dei tumori
cerebrali e spinali, chirurgia della regione sellare
endoscopica, chirurgia del dolore, chirurgia della colonna
vertebrale e chirurgia vascolare; Responsabile: Paolo Ferroli.
• Chirurgia stereotassica (oncologica e dei movimenti
anormali), chirurgia dell’epilessia, dei tumori cerebrali e
neuronavigazione; Responsabile: Carlo Marras.
• Chirurgia del sistema nervoso periferico, chirurgia del
rachide; Responsabile: Marco Sinisi.
• Chirurgia del sistema nervoso periferico e della spasticità;
Responsabile: Vittoria Nazzi.
• Chirurgica stereotassica e neuronavigazione per chirurgica
e radiochirurgia; Responsabile: Giovanni Tringali.
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia:
Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, Raffaella Staropoli
tel 02 23942411/2 fax 02 70635017
neurochirurgia@istituto-besta.it
Infermiere Coordinatore:
Ignazio Campanella,
tel 02 23942295
La Divisione di Neurochirurgia III è dotata di un reparto di
degenza con 18 letti.
Ha a disposizione una Sala Operatoria giornaliera e ulteriori
1 o 2 sale operatorie la settimana.
Infermieri professionali
Ignazio Campanella, Manila Antinori, Marisa Bosseghini,
Carmen Carbone, M.Luigia Caiafa, M.Grazia Casula,
Christian Costa, Giovanna Di Cosmo, Cinzia Fortunato,
Deborah Massai, Vincenzo Della Corte, Miguel Dodriguez,
Elena Valli.
ATTIVITÀ CLINICA
L’Unità Operativa complessa di Neurochirurgia III ha
incrementato lo studio dei sistemi di fusione di immagini che
permettono la localizzazione anatomica di target utilizzati nel
trattamento di stimolazione cerebrale profonda nella chirurgia
delle malattie con disturbi del movimento, nelle sindromi
dolorose croniche non oncologiche e nella modulazione di
sindromi con disturbi psichiatrici resistenti ai trattamenti
convenzionali e per la radiochirurgia. Con modalità
multidisciplinari ha sviluppato l’utilizzo di sistemi di imaging
nella diagnosi preoperatoria delle patologie di interesse
oncologico (RM spettroscopica) integrandola con i sistemi di
neuronavigazione intraoperatoria che utilizzano la fusione di
immagini TC e RM morfologiche e funzionali (fRM). E’ stato
ulteriormente sviluppato anche il programma di fusione delle
immagini per la Radiochirurgia cranica e spinale. L’U.O. III
ha sviluppato competenza nel campo del trattamento
chirurgico della spasticità diffusa e segmentaria e nella terapia
chirurgica delle lesioni traumatiche, tumorali e canalicolari del
sistema nervoso periferico, attuando un programma clinico
chirurgico dedicato. Ha inoltre continuato il programma di
chirurgia delle epilessie con interventi di lesionectomia nella
sindrome da sclerosi temporale mesiale e nelle malformazioni
corticali, interventi di stimolazione del nervo vago per epilessie
multifocali e di emisferotomia funzionale essendo per queste
ultime modalità chirurgiche punto di riferimento nazionale.
La recente apertura di una struttura dedicata alla videoEEG ha
stimolata la preparazione tecnica per introduzione di elettrodi
corticali di superficie. Nel campo della chirurgia
endoventricolare e del basicranio sono state sviluppate
moderne tecniche di endoscopia associata alla
neuronavigazione cerebrale; tali tecniche sono state utilizzate
nel trattamento delle alterazioni della circolazione liquorale,
nelle biopsie frameless e nell’asportazione di lesioni espansive
del basicranio anteriore comprendenti la chirurgia della
regione ipotalamo ipofisaria. Questo tipo di sviluppo ha
permesso, all’interno dell’Unità Operativa, di ampliare le
indicazioni al trattamento chirurgico e migliorare i risultati
postoperatori nel campo della Neuro-Oncologia delle
patologie vascolari e della Neuroalgologia. Particolare
attenzione è stata rivolta verso i tumori gliali per il trattamento
dei quali sono in corso numerosi trial clinici con
partecipazione nazionale e internazionale con utilizzo della
Enached Drug Delivery Sistem per via stereotassica. Dopo
l’esecuzione del primo intervento mondiale di
neuromodulazione per il trattamento della Cluster Headache
farmacoresistente si è sviluppata una collaborazione con la
Divisione di Neurologia III per la stesura di un protocollo pre,
intra e postoperatorio per il trattamento delle cefalee e di
dolori del capo.
L’U.O. rappresenta inoltre un riferimento nazionale nel
campo della chirurgia stereotassica e nella stimolazione
cerebrale profonda per il trattamento dei disturbi del
movimento e di sindromi dolorose croniche.Uno degli
obiettivi principali rimane comunque quello di garantire il
continuo aggiornamento professionale del personale
infermieristico e di migliorare l’assistenza del paziente sia nella
fase diagnostica che terapeutica. Inoltre, dopo aver avuto il
placet del Comitato Etico sono iniziati gli interventi di
neuromodulazione dei disturbi psichiatrici e comportamentali
con la Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa.
Il gruppo di lavoro ha inoltre diversificato nel suo interno
competenze specifiche che hanno permesso di ottenere
eccellenti risultati in neurochirurgia oncologica, vascolare,
funzionale, del rachide vertebrale, del sistema nervoso
periferico e della neuroendoscopia.
ATTIVITÀ DI RICERCA
La ricerca clinica e di laboratorio si sviluppa in:
neurooncologia, patologie vascolari, neurochirurgia funzionale
e sviluppo di tecniche di imaging diagnostico e
intraoperatorio.
Nel campo della neuro-oncologia sono in corso differenti trial
clinici con altre U.O. dell’Istituto (Neurologia II,
Neurochirurgia II e Radioterapia) che prevedono la
somministrazione intratumorale (enhanced delivery) con
pompe computerizzate interne e esterne di chemioterapici
(Mitoxantrone, Doxorubicina), di altre molecole attive verso
137
le cellule tumorali (tossina difterica modificata: TransMid) e di
radioisotopi all’interno della lesione nei pazienti con lesioni
gliali de novo o recidive (con la U.O. di Medicina Nucleare
dell’Istituto Europeo di Oncologia). È stato condotto uno
studio sperimentale con la Clinica Veterinaria, Centro Di
Chirurgia Sant’Ambrogio Università di Milano su maiali per
verificare la tossicità vascolare e tissutale di chemioterapici.
E’ in corso uno studio sui recettori (CB1-CB2) che potrebbero
fornire una migliore conoscenza della biologia dei tumori
cerebrali e aprire nuove prospettive terapeutiche.
Attraverso una stretta collaborazione tra neurochirurghi,
neurorianimatori, neuroradiologi, neuropatologi e fisici
medici, è continuato l’utilizzo della tecnica di neuroimaging
intraoperatorio con immagini morfologiche e funzionali nel
trattamento di patologie cerebrali localizzate in aree eloquenti
e correlarle con i risultati di mapping corticale in awake
anaesthesia. E’ stato impostato ed attuato uno studio che
permette di utilizzare i sistemi di neuroimaging per la
chirurgia stereotassica e le biopsie di lesioni tumorali e
degenerative frameless con la prospettiva di utilizzarlo per
l’impianto di elettrodi cerebrali profondi.
Nel campo delle patologie vascolari sono in corso degli studi
orientati verso la determinazione dei fattori angiogenici
(VEGF e FGF) nella storia naturale degli aneurismi
endocranici e nella ricerca dei fattori predittivi al vasospasmo
dopo emorragia subaracnoidea.
Nel campo della neurochirurgia funzionale è continuato l’uso
di una tecnica di stimolazione cerebrale nel trattamento della
cluster headache ed è in corso uno studio di microregistrazione
della attività neuronale dell’ipotalamo posteriore per ottenere
utili informazioni per una determinazione delle basi
neurofisiologiche di tale patologia. È inoltre continuata
l’esperienza di stimolazione del Gpi per il trattamento delle
distonie primarie e sintomatiche. La neurochirurgia funzionale
si è sviluppata anche verso nuovi target per neurostimolazione
profonda per patologia dolorosa neurogenica, in particolare in
casi di nevralgia trigeminale farmacoresistente in malattie
degenerative del sistema nervoso centrale. E’ continuata
l’esperienza di stimolazione corticale per dolore cronico
benigno e per malattie con disordini del movimento.
La Neurochirurgia III è parte attiva del programma di training
chirurgico della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia
dell’Università degli Studi Statale di Milano e svolge attività
tutoriale di neurochirurghi in formazione provenienti da altre
Università quali le Università di Catania e Sassari con le quali
sono stati stipulati contratti di collaborazione.
In collaborazione con l’Unità Operativa di Radioterapia,
nell’ambito delle valutazioni di tecnologie innovative applicate
alla clinica e in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera S.
Carlo e col Centro Diagnostico Italiano (struttura accreditata
SSN), si è dato spazio al progetto clinico gestionale per
l’utilizzo di una apparecchiatura di ultima generazione per
trattamenti radiochirurgici denominata Cyberknife. Il
progetto era stato approvato con finanziamento triennale dalla
Regione Lombardia (Sviluppo ed attuazione di un programma
di ricerca e sperimentazione gestionale per l’utlizzo ai fini
138
diagnostico-terapeutici in ambito oncologico della tecnologia
“Cyber Knife”); sono stati avviati protocolli di studio per il
trattamento di patologie maligne e benigne del SN centrale e
periferico, con particolare riferimento alla cura del dolore nelle
nevralgie trigeminali essenziali o da patologia neoplastica
interessante la regione spinale o paraspinale. Si è proseguito
nella valutazione dell’efficacia dell’ipofrazionamento nelle
metastasi cerebrali in alternativa all’irradiazione panencefalica
con buona risposta sia sul controllo locale sia sulla
sopravvivenza. Sono stati eseguiti dal maggio al dicembre
2004 133 trattamenti radioterapici.
UNITÀ OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE
■ DIRETTORE: DARIO CALDIROLI
Laureato presso l’Università di Milano nel 1980, Specializzato in Anestesiologia e
Rianimazione nel 1983 presso Università di Milano. Frequenta l’Istituto di neurochirurgia
del Policlinico di Milano fino al 1982. Fino al 1995 Assistente quindi Aiuto presso la
Rianimazione dell’Ospedale di Legnano studiando i problemi della respirazione nel paziente
affetto da lesione mielica cervicale acuta e cronica ed allo studio dell’emodinamica invasiva
nello shock. Con la Clinica Medica dell’Università di Milano, pubblica i risultati dello
studio sulla variabilità cardiovascolare nei tetraplegici. Contribuisce all’introduzione
ed alla diffusione in Italia ed Europa della tracheotomia translaringea secondo Fantoni.
Frequenta in questo periodo: la divisione des Soins Intensifs Chirurgicaux dell’Hopital
Cantonal Universitarie di Ginevra (maggio-giugno 1986), la Terapia Intensiva degli
Etablissements Helio-Marin di Berck sur Mer (marzo-aprile-maggio 1989-90),
Laboratoires de Phisiologie Respiratoire dell’Hopital Notre Dame – Mc Gill University
di Montreal (settembre-ottobre1992). Dal 1995 al 1999 Primario Ospedaliero di Anestesia
e Rianimazione presso Azienda E. Morelli di Sondalo e dal 1997 anche Direttore
del Dipartimento di Emergenza e Urgenza, del Dipartimento Unità spinale Integrata
e Coordinatore Locale dell’attività di prelievo d’organo. Dal 1999 Direttore U.O. Anestesia
presso Istituto Neurologico C. Besta di Milano. Frequenta il Department of
Neuroanesthesia and Intensive Care, Texas Medical Center di Houston (2000).
Ottiene il Diploma di Formazione Manageriale I.Re.F. nel 2001, frequenta il corso di
Management Sanitario per Responsabili di Dipartimento nel 2002 (Ce.Ri.S.Ma.S). E’
membro della European Society of Anesthesiology, dell’American Society of Anesthesiology
e dell’ Association of Anesthesia Clinical Directors Americana.
dcaldiroli@istituto-besta.it
■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
• Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa
• U.O. di Medicina Nucleare dell’Istituto Europeo
di Oncologia
• Clinica Veterinaria, Centro Di Chirurgia Sant’Ambrogio
Università di Milano
• Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia
dell’Università degli Studi Statale di Milano
• Azienda Ospedaliera S. Carlo
• Centro Diagnostico Italiano
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Giovanni Broggi
• Professore a contratto in Neurochirurgia Università di
Milano, 1997 ad oggi.
• Professore a contratto in Neurochirurgia presso l’Università
di Catania 2004-2005.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
■ RIFERIMENTI GENERALI
1. Broggi G, Ferroli P, Franzini A, Nazzi V, Farina L, La
Mantia L, Milanese C.: Operative findings and outcomes of
microvascular decompression for trigeminal neuralgia in 35
patients affected by multiple sclerosis. Neurosurgery. 2004
Oct;55(4):830-8
Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia:
Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, Cristina Trapani
tel 02 2394411/2 fax 02 70635017
neurochirurgia@istituto-besta.it
Infermiere Coordinatore: Pinuccia Beretta tel 02 2394420
2. Ferroli P, Franzini A, Marras C, Maccagnano E, D'Incerti
L, Broggi G: A simple method to assess accuracy of deep brain
stimulation electrode placement: pre-operative stereotactic CT
+ postoperative MR image fusion. Stereotact Funct
Neurosurg. 2004;82(1):14-9.
■ UNITÀ OPERATIVA SEMPLICE
3. Brock S, Scaioli V, Ferroli P, Broggi G.: Neurovascular
Decompression in Trigeminal Neuralgia: Role oIntraoperative
Neurophysiological Monitoring in the Learning Period.
Stereotact Funct Neurosurg. 2004 Nov 30;82(5-6):199-206
4. Franzini A, Ferroli P, Leone M, Bussone G, Broggi G:
Hypothalamic Deep Brain Stimulation for the Treatment of
Chronic Cluster Headaches. A series Report.
Neuromodulation 2004, volume 7 number 1 (1-8)
5. F. DiMeco, K.W. Li, C. Casali, E. Ciceri, S. Giombini,
G. Filippini, G. Broggi, C.L. Solero: Meningiomas invading
the superior sagittal sinus: surgical experience in 108 cases.
Neurosurg 55:1263-1274, 2004
Gestione della Terapia Intensiva
Responsabile: Paolo Cortellazzi
■ CENTRI DI RIFERIMENTO
L’U.O. è centro di riferimento italiano per lo studio della
stimolazione elettrica funzionale del diaframma a scopo
ventilatorio nei pazienti affetti da insufficienza respiratoria
cronica.
■ STAFF
Dirigenti Medici, Anestesisti e rianimatori
Carlo Terrazza, Bruno Regi, Franco Consonni, Paolo
Cortellazzi, Giovanni D’onofrio, Roberto Marchesi,
Monica Bricchi, Carola Broggi, Adriana Scarmigli, Laura
Grandi, Enrica Bruzzone, Amalia Scola
Infermieri Professionali
Pinuccia Beretta,Francesca Carraro, Marisa Catotti, Stefano
Crepaldi, Anna De Bernardi, Antonio Di Giovanni,
Costanza Gorini, Laura Greco, Loretta Gulluà,
Massimiliano Listrani, Tommaso Lonuzzo, Sonia Lorrai,
Margherita Nardomarino, Roberto Pezzulla, Cristiana
Sergiampietri.
OTA
Rosangela Sgualdi, Sebastiana Loi
Ausiliari
Gianna Pianu
139
■ ELENCO ATTIVITÀ
• Valutazione e preparazione del paziente pre-chirurgico
• Attività anestesiologica in sala operatoria
• Attività anestesiologica in Recovery Room
• Attività anestesiologica in Radiologia
• Rianimazione
• Reperibilità per urgenze
• Attività di consulenza anestesiologica e rianimatoria in
tutti i reparti dell’Istituto
• Diagnosi, trattamento e gestione dei pazienti affetti da
paralisi bilaterale dei nn frenici
• Esecuzione di tracheotomie secondo la tecnica dilatativi
• Trattamento e gestione delle gravi sindromi distonicodiscinetiche
• Monitoraggio con i Potenziali Evocati multimodali
• “Awake anaesthesia” per il mappaggio corticale a paziente
sveglio
• Studio della stimolazione elettrica funzionale del
diaframma a scopo ventilatorio nei pazienti affetti da
insufficienza respiratoria cronica
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
ATTIVITÀ CLINICA
L’attività della Divisione è organizzata sul versante
anestesiologico e sulla rianimazione con valutazione e
preparazione del paziente prechirurgico, attività
anestesiologica in Sala Operatoria, in Recovery Room, in
Radiologia ed inoltre viene eseguita una attività di
consulenza anestesiologica e rianimatoria per tutti i reparti
di degenza dell’Istituto.
Inoltre vengono svolti i seguenti studi nell’ambito clinico
della Rianimazione
Diagnosi, trattamento e gestione dei pazienti affetti da
paralisi bilaterale dei nn frenici conseguente a lesione del
midollo cervicale. La diagnosi viene effettuata mediante test
di stimolazione dei nervi frenici con la registrazione della
velocità di conduzione degli stessi e della riposta
diaframmatici. Il trattamento consiste nel posizionamento
chirurgico degli elettrodi sui nervi frenici. La gestione
consiste nel portare a regime la stimolazione dei nervi
frenici mediante un processo di condizionamento muscolare
in grado di garantire almeno 12 ore continuative di respiro
spontaneo, allorché il paziente viene dimesso.
Esecuzione di tracheotomie secondo la tecnica dilatativa in
pazienti critici che necessitano di ventilazione prolungata
e/o sono privi dei riflessi protettivi delle vie aeree. Vengono
utilizzate le tre modalità correnti (Fantoni, Ciaglia Blue
Rhino, Frova) nella massima sicurezza mediante l’assistenza
videoendoscopica. Trattamento e gestione delle gravi
sindromi distonico-discinetiche. Il trattamento consiste nel
posizionamento in stereotassia di elettrodi stimolatori
cerebrali. La gestione intensiva consiste nel portare il
paziente ad una autonomia respiratoria valida nel momento
in cui l’azione degli stimolatori sull’attività distonicodiscinetica entra a pieno regime.
Monitoraggio con i Potenziali Evocati multimodali nei
pazienti con lesioni cerebrali diffuse (ischemico-anossiche) a
fini prognostici. Monitoraggio intraoperatorio in pazienti
suscettibili di lesioni ischemiche del SNC a fini diagnostici.
In sala operatoria viene inoltre eseguito:
• Monitoraggio della profondità dell’anestesia mediante
analisi bispettrale delle frequenze EEG e Monitoraggio
intraoperatorio dei potenziali evocati uditivi e
somatosensoriali.
• Introduzione della “awake anaesthesia” per il mappaggio
corticale a paziente sveglio durante la rimozione di tumori
in aree eloquenti e motorie.
• uso di fibroscopia videoassistita e di tecnica di
incannulamenti venoso centrale ecoguidato.
• introduzione di protocolli di ammissione e dimissione dei
pazienti in Recovery Room postoperatorie
Dati Attività 2004
Ricoveri
Totale Ricoveri
Ricoveri Post- Neurochirurgici
Ricoveri Neurologici
Ricoveri Post-Neurochirurgici
Ricoveri Post- Neurochirurgici > 3 gg
Mortalità Post- Neurochirurgici in TI
Nr.
576
492
84
492
60
12
UNITÀ OPERATIVA DI RADIOTERAPIA
■ DIRETTORE: LAURA FARISELLI
Si è laureata a Pavia nel 1984 in medicina e chirurgia, è specializzata in radiodiagnostica e
radioterapia; è Direttore di U.O. di Radioterapia presso l’Istituto Nazionale Neurologico
“C.Besta” dal 1998. Professore a contratto di radioterapia presso l’Università degli studi di
Milano, si occupa dal 1986 elettivamente della sperimentazione di protocoli non
convenzionali di radioterapia nei tumori primitivi ad altro grado di malignità dell’encefalo.
E’ iscritta all’elenco nazionale dei medici autorizzati in Radioprotezione medica.
Executive master in management in sanità Università Bocconi di Milano. Ha effettuato
attività lavorativa a tempo pieno come assistente medico, ed in seguito in qualità di
responsabile presso la divisione di radioterapia dell’Ospedale Niguarda Cà Granda in Milano.
Ha effettuato uno stage in “Radiosurgery applications” presso il dipartimento di Radioterapia
dell’Ospedale Tenon- Parigi, quindi uno stage presso la divisione di Radioterapia
dell’Università Cattolica Policlinico Gemelli in Roma. Grant dalla Regione Lombardia per
uno studio su “Nuovi modelli di frazionamento delle dose nella radioterapia dei gliomi
maligni.” Professore a contratto di radioterapia presso l’Università degli studi di Milano.
Diploma corso di direzione aziendale presso l’Università Bocconi in Milano. Master in
management in sanità delle Aziende sanitarie presso l’Università Bocconi in Milano.
È autrice di numerose pubblicazioni in oncologia e radioterapia, in particolare nell’ambito
della neurooncologia.
lfariselli@istituto-besta.it
%
85,4
14,5
■ RIFERIMENTI GENERALI
12,1
2,4
Segreteria: tel 02 23942399 - 2449 - 2417
fax 02 2394 2462
radioterapia@istituto-besta.it
Attività di anestesia per la Neuroradiologia
L’introduzione di protocolli di sedazione/anestesia
pediatrica per esecuzione di MRI consente di effettuare: 650
interventi di MRI, 70 biopsie muscolari, 50 interventi di
radiologia interventistica, 20 anestesie per patologie per
prioni (CJK variante).
ATTIVITÀ DI RICERCA
L’attività scientifica ha portato a diverse presentazioni e
posters che sono stati presentati a diversi Congressi sulla
tecnica anestesiologica originale “awake” per il mappaggio
della corteccia cerebrale nell’asportazione di tumori in area
motoria ed eloquente. Alcuni colleghi anestesisti di altre
strutture ospedaliere italiane interessati ad apprendere tale
metodica sono stati ospiti della divisione.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Continua la collaborazione con la seconda Scuola di
Specializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Università
di Milano.
■ OFFERTA ASSISTENZIALE
Disponibilità di 2 letti presso la Neurologia II
Per ricovero contattare:
• segreteria tel 02 2394 2440
• tel 02 2394 2444 (Infermiere Coordinatore Angela Maria
Gilardoni)
Per ricovero in Day Hospital contattare:
• Enza Gioffredi (Infermiere Coordinatore DH)
tel 02 2394 2753
Ambulatorio visite specialistiche (prenotazioni presso il CUP
tel 02 70631911): mercoledì e giovedì (ore 10.30-13.00)
Specializzandi
Alessandra Gavazzi
■ STAFF
Borsista
Livia Corinna Bianchi
Dirigente medico
Ida Maddalena Milanesi: milanesi@istituto-besta.it
■ ELENCO ATTIVITÀ
Dirigente fisico sanitario
Maria Luisa Fumagalli
Tecnici sanitari di radiologia medica
Nazario Sagaria (coordinatore), Giorgio Corradino,
Laura Gimosti, Walter Gallo
Consulenti fisici
Lorenzo Brait, Francesco Ghielmetti
140
Infermiera professionale
Maria Palmisano
Radioterapia della patologia neoplastica benigna e maligna
del Sistema Nervoso Centrale mediante:
• utilizzo di IMRT
• radiochirurgia
• radioterapia stereotassica ipofrazionata
• utilizzo di tecnica conformazionale con Micromultileaf
• utilizzo di protocolli non convenzionali di distribuzione
della dose
141
■ DOTAZIONE STRUMENTALE
• Acceleratore lineare Philips SL 75/5
• TC simulatore Philips
• Collimatore multilamellare dinamico per radioterapia
conformazionale, radioterapia stereotassica e radiochirurgia
(3D line)
• Sistema per piani di trattamento (treatment planning
system TPS) 3D (Plato Nucletron)
• TPS per radioterapia conformazionale e radioterapia con
modulazione di intensità (IMRT) Ergo (3D line)
• Modulo per fusione di immagini (3D line)
• TPS per trattamenti radiochirurgici (Nucletron)
• Sistema di immobilizzazione per radiochirurgia
(Radionics)
• Sistema Cyberknife (in associazione gestionale con CDI)
■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA
L’attività della unità operativa è diretta specificatamente alla
cura delle patologie neoplastiche primitive secondarie del
sistema nervoso pur non tralasciando, in considerazione
della particolare situazione delle liste d’attesa per
l’esecuzione di trattamenti radianti in regione Lombardia, la
cura di altre patologie d’organo. Si è dato largo spazio allo
sviluppo di terapie associate (chirurgia, radioterapia,
chemioterapia) al fine di garantire al paziente un percorso
diagnostico-terapeutico coordinato e coerente. Sempre per
questo motivo è stata garantita una continuità assistenziale e
lo sviluppo di protocolli non convenzionali di trattamento
nell’ambito di specifici progetti di ricerca.
Si è proseguito inoltre allo studio di fase III proposto
dall’European Organization for Research and Treatment of
Cancer “No radiotherapy versus whole brain radiotherapy
for 1 to 3 metastasis from solid tumor after surgical
resection or radiosurgery. A randomized phase III trial”.,
studio di cui si condivide l’obbiettivo di valutare la reale
utilità di una irradiazione panencefalica rispetto a
trattamenti innovative quale la radiochirurgia.
Nell’ambito delle valutazione di tecnologie innovative
applicate alla clinica in collaborazione con l’Azienda
ospedaliera S. Carlo e col Centro Diagnostico Italiano
(struttura accreditata SSN) si è dato spazio al progetto
clinico gestionale per l’utilizzo di una apparecchiatura di
ultima generazione per trattamenti radiochirurgici
denominata Cyberknife. Il progetto era stato approvato con
finanziamento triennale dalla regione Lombardia(“Sviluppo
ed attuazione di un programma di ricerca e sperimentazione
gestionale per l’utilizzo ai fini diagnostico-terapeutici in
ambito oncologico della tecnologia “Cyber Knife”): si sono
avviati protocolli di studio per il trattamento di patologie
maligne e benigne del SN centrale e periferico, con
particolare riferimento alla cura del dolore nelle nevralgie
trigeminali essenziali o da patologia neoplastica interessante
la regione spinale o paraspinale. Si è proseguito nella
valutazione dell’efficacia dell’ipofrazionamento nelle
metastasi cerebrali in alternativa all’irradiazione
142
panencefalica con buona risposta sia sul controllo locale sia
sulla sopravvivenza.
Nell’ambito del Sistema Qualità l’U.O. di Radioterapia ha
mantenuto la Certificazione, secondo la norma UNI EN
ISO 9001:2000
■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI
• “Stanford University of San Francisco” USA.
■ ATTIVITÀ DIDATTICA
Laura Fariselli
• Professore a contratto presso la Scuola di Specialità di
Radioterapia - I Università di Milano,
• Docente del Master Universitario FSE II livello del
Politecnico di Milano, Dipartimento di Bioingegneria
“Ingegneria in Chirurgia”
Luisa Fumagalli
• Attività di Tutoring presso la Scuola di Specialità di Fisica
Sanitaria dell’Università degli Studi di Milano,
• Attività di Tutoring presso la Facoltà di Ingegneria Clinica
del Politecnico di Milano
Laura Fariselli e Ida Milanesi
• Lezioni per la Scuola di Specialità in Radioterapia
dell’Università degli Studi di Milano, nell’ambito della
programmazione didattica dell’anno accademico
2003/2004 “Radioterapia delle lesioni primitive e
secondarie del sistema nervoso centrale”
• Evento formativo “Il paziente Neurochirurgico: diagnosi
trattamento ed assistenza”. Milano 15-30 Aprile 2004.
Istituto Nazionale Neurologico “C.Besta”. “La radioterapia
stereotassica”.
■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
1. L. Fariselli, I. Milanesi et al. - Trattamento stereotassico
frazionato (SRT) nelle metastasi cerebrali con diametro
maggiore di cm 3.5 pretrattate con radio-chemioterapia.
Atti IX congresso nazionale e corso residenziale dell’AINO
Varese 28-30 ottobre 04
2. L. Fariselli, I. Milanesi et al. - Combined chemotherapy
and radiotherapy in the treatment of intracranial germ cell
tumors in adult patients: INNCB experience. Atti IX
congresso nazionale e corso residenziale dell’AINO Varese
28-30 ottobre 04
3. L. Fariselli, I. Milanesi et al. - Meningiomas Tumori 4,1
2004,
4. L. Fariselli, I. Milanesi et al -.I meningiomi Atti XIV
congresso AIRO Torino ottobre 04,
5. L. Fariselli, I. Milanesi et al.- Combined radiochemotherapy in brainstem gliomas at progression Tumori 4, 1
2004,
143
Formazione,
Aggiornamento e
Didattica
L’Istituto, per tradizione, pur non essendo Scuola di
Formazione, ha sempre svolto una importante e intensa
attività formativa di aggiornamento nell’ambito specifico
delle neuroscienze promuovendo la crescita culturale,
professionale ed umana del ricercatore ai vari livelli e, con
l’istituzione della programmazione ECM, ha confermato la
sua posizione chiave nella diffusione delle conoscenze
scientifiche non solo all’interno, ma anche verso operatori e
ricercatori esterni.
L’attività formativa si esplica a diversi livelli e gradi.
1. Perfezionando l’esperienza degli anni precedenti, anche
nell’anno 2004 l’Istituto, attraverso l’Ufficio Formazione,
ha cercato sia di soddisfare le esigenze formative degli
operatori dell’Istituto, sia di offrire l’opportunità a persone
esterne all’Ente di aggiornarsi ed approfondire la conoscenza
delle patologie neurologiche e neurochirurgiche curate in
Istituto. L’attività formativa è stata rivolta a tutte le categorie
sanitarie operanti in Istituto (medici, biologi, infermieri,
infermieri pediatrici, tecnici sanitari di laboratorio
biomedico, tecnici sanitari di radiologia, tecnici di
neurofisiopatologia, fisioterapisti, assistenti sanitari, ecc.)
nonché a tutto il personale dipendente anche
amministrativo. Tutti i corsi sono stati accreditati ai fini
ECM con l’assegnazione complessiva di n. 11.360 crediti
per un numero totale di partecipanti interni di 380 ed esterni
di 495
2. L’attività di formazione ed aggiornamento continuo si
sviluppa poi su temi di interesse attuale secondo una
specifica pianificazione e programmazione che nel 2004 si è
articolatai in:
• Seminari scientifici con la partecipazione di relatori di
elevato spessore scientifico nazionali ed internazionali
• Grand Round con la presentazione di casi clinici particolari
• Journal Club per migliorare la capacità dei ricercatori di
interpretazione dei dati attraverso lo studio della
metodologia applicata
• Seminari di aggiornamento di Neuropsichiatria infantile
3. Si è consolidato e implementato il rapporto di
collaborazione con diverse Università e Scuole di Specialità
con la conferma della posizione di professori a contratto
assunta dai nostri ricercatori presso scuole di specialità,
dottorati di ricerca, corsi di laurea, tale attività ha avuto un
notevole incremento rispetto agli scorsi anni. Oltre alla
attività di insegnamento la collaborazione con le Università
si esplica su due livelli distinti:
a. un primo livello ormai consolidato vede l’Istituto
coinvolto nella didattica formativa in quanto ospita
laureandi, specializzandi e dottorandi nei propri laboratori e
reparti di degenza per stages, periodi di tirocinio,
elaborazione tesi. L’attività di insegnamento promossa dai
vari ricercatori di Istituto ha determinato un progressivo
incremento di giovani frequentatori che svolgono periodi di
perfezionamento all’interno delle Unità Operative e dei
Laboratori di Ricerca a seconda delle diverse specialità, di
tirocinanti che svolgono stages presso i nostri laboratori e
reparti di degenza, nonché di tesisti che sviluppano la loro
specialità presso il nostro Istituto
b. un secondo livello, in fase di sviluppo, vede l’Istituto
coinvolto direttamente con le Università nella
programmazione dell’attività formativa specialistica
orientata alla ricerca traslazionale attraverso la definizione di
specifici percorsi di studio e specializzazione. Nel 2004 sono
state poste le basi strutturali che verranno sviluppate
concretamente nel corso dei prossimo anno. Dal 2004
inoltre la Direzione Scientifica, in accordo con la Direzione
Generale, ha ottenuto un programma di collaborazione per
il Dottorato di Ricerca in Medicina Traslazionale con
l’Università di Milano/Bicocca. L’Istituto Neurologico
contribuisce con il finanziamento di due dottorati di ricerca.
L’iter didattico dei due dottorandi segue il percorso naturale
di studio previsto dalla specializzazione, mentre quello
sperimentale viene svolto interamente all’interno
dell’Istituto.
CORSI ECM
Titolo Evento/Progetto Formativo
Data Inizio
Data Fine
Professioni Accreditate Crediti assegnati
Journal Club di Neuroscienze
13-01-2004
13-04-2004
Medici, Biologi
14
Grand Round
27-01-2004
8-06-2004
Medici
9
Il paziente neurochirurgico:
diagnosi, trattamento e assistenza
15-04-2004
30-04-2004
Infermieri
28
Aggiornamento sui disturbi
del movimento - Corso Base
21-04-2004
20-05-2004
Medici
14
Aggiornamento sui disturbi
del movimento - Casi Video
20-04-2004
22-06-2004
Medici
6
Aggiornamento sui disturbi
del movimento - Corso Specialistico
27-05-2004
24-06-2004
Medici
Infermieri
14
13
145
Titolo Evento/Progetto Formativo
II Corso di Formazione per TSRM Neuroradiologia diagnostica
e tecniche avanzate
Data Inizio
21-04-2004
Data Fine
22-04-2004
Professioni Accreditate Crediti assegnati
Tecnici sanitari di
Radiologia Medica
7
Titolo Evento/Progetto Formativo
Data Inizio
Data Fine
Professioni Accreditate Crediti assegnati
L'infermiere ed il tecnico sanitario:
professionisti nell'ospedale
in evoluzione
10-11-2004
18-11-2004
Infermieri
Infermieri Pediatr.
Tecn di Laboratorio
14
16
17
Journal Club di Neuroscienze
27-04-2004
29-06-2004
Medici, Biologi
14
Seminari di Neuropsichiatria Infant.
3-05-2004
14-06-2004
Medici
5
Privacy e tutela dei dati
12-11-2004
12-11-2004
Tutte le prof.
2
Progetto Donna
28-06-2004
28-06-2004
Medici
4
Dove va la Neuro-oncologia:
speranze e prospettive
13-11-2004
13-11-2004
Medici
5
Il paziente cerebrovascolare con
disturbi della deglutizione: assistenza
e riabilitazione, posture e mobilizzazioni
23-11-2004
23-11-2004
Medici
Infermieri
Fisioterapisti
8
6
8
L'emergenza clinica in ambito
neurologico negli adulti e nei
bambini: corso teorico pratico
25-11-2004
25-11-2004
Infermieri
Infermieri Pediatr.
Medici
Fisioterapisti
8
11
11
7
L'utilizzo dell'ICF nelle equipe
multidisciplinari in neurologia:
cura e care del paziente neurologico.
Lo stroke come modello operativo Corso Base
25-11-2004
25-11-2004
Medici
Infermieri
Fisioterapisti
7
6
6
L'utilizzo dell'ICF nelle equipe
multidisciplinari in neurologia:
cura e care del paziente neurologico.
Lo stroke come modello operativo Corso Avanzato
29-11-2004
1-12-2004
Medici
Infermieri
Fisioterapisti
22
22
22
Il paziente cerebrovascolare con
disturbi della deglutizione: assistenza
e riabilitazione, posture e mobilizzazioni
10-12-2004
10-12-2004
Medici
Infermieri
Fisioterapisti
8
6
8
Corso di formazione per Responsabili
di Strutture Semplici
13-12-2004
22-12-2004
Tutte le prof.
18
Totale
788
L'emergenza clinica in ambito
neurologico negli adulti e nei
bambini: corso teorico pratico
1-07-2004
2-07-2004
Infermieri
Infermieri Pediatr.
Medici
Fisioterapisti
8
11
11
7
Journal Club di Neuroscienze
14-09-2004
21-12-2004
Medici, Biologi
15
La barriera ematoencefalica nelle
malattie neurologiche: fisiopatologia
e prospettive di trattamento
21-09-2004
21-09-2004
Medici
5
L'emergenza clinica in ambito
neurologico negli adulti e nei bambini:
corso teorico pratico
23-09-2004
24-09-2004
Infermieri
Infermieri Pediatr.
Medici
Fisioterapisti
8
11
11
7
Grand Round
5-10-2004
14-12-2004
Medici
7
Il paziente neurochirurgico:
diagnosi, trattamento e assistenza
(SPERIMENTAZIONE)
6-10-2004
10-10-2004
Infermieri
31
Milano Parkinson
9-10-2004
9-10-2004
Medici
5
Aggiornamenti in NPI
11-10-2004
22-11-2004
Medici
Infermieri Pediatr.
9
Corso di lingua inglese - Liv. Base
14-10-2004
16-12-2004
Tutte le prof.
34
Corso di lingua inglese - Liv. Intermedio
14-10-2004
16-12-2004
Tutte le prof.
23
Corso di lingua inglese - Liv. Avanzato
14-10-2004
16-12-2004
Tutte le prof.
33
L'infermiere ed il tecnico sanitario:
professionisti nell'ospedale
in evoluzione
20-10-2004
28-10-2004
Infermieri
Infermieri Pediatr.
Tecn di Laboratorio
14
16
17
L'emergenza clinica in ambito
neurologico negli adulti e
nei bambini: corso teorico pratico
21-10-2004
22-10-2004
Infermieri
Infermieri Pediatr.
Medici
Fisioterapisti
8
11
11
7
Corso di formazione per Valutatori
22-10-2004
3-12-2004
Tutte le prof.
16
Corso di Informatica
per personale sanitario
26-10-2004
3-12-2004
Tutte le prof.
28
Sistema di gestione della qualità
secondo la norma ISO 9001:2000
3-11-2004
24-11-2004
Tutte le prof.
11
Auditor Interno
4-11-2004
2-12-2004
Tutte le prof.
14
Privacy e tutela dei dati
8-11-2004
8-11-2004
Tutte le prof.
2
146
147
SEMINARI SCIENTIFICI
■ Martedì 20 Gennaio 2004
Prof. Paolo Tortori Donati – Ospedale Pediatrico Gaslini –
Genova “Patologia del rachide e del midollo nell’infanzia:
ruolo dell’imaging”
■ Martedì 10 Febbraio 2004
Prof. Aldo Quattrone – Direttore Istituto di Scienze
Neurologiche del CNR - Mangone (CS)
“Nuove acquisizioni sull’ipertensione intracranica idiomatica”
■ Giovedì 12 Febbraio 2004
Dr. Paolo Ferroli – Istituto Neurologico “C. Besta”
“La neurochirurgia vascolare al barrow neurological institute:
prospettive nel trattamento della ischemia cerebrale”
■ Martedì 17 Febbraio 2004
Prof. Giovanni Meola – Direttore Cattedra di Clinica
Neurologica – Istituto Policlinico San Donato
“Distrofia miotonica di tipo 2: aspetti clinici e biomolecolari”
■ Martedì 9 Marzo 2004
Prof. Arcadio Erlicher - Dip.to Salute Mentale – Ospedale di
Niguarda
Dr.Giovanni Rossi – Dip.to Salute Mentale - Mantova
“Il modello dell’accreditamento professionale in salute mentale”
■ Giovedì 11 Marzo 2004
Dr. Italo Mocchetti – Georgetown University Medical Center
– Washington
“Hiv-1: neurotossicità e fattori trofici neuroprotettivi”
■ Martedì 16 Marzo 2004
Dr. Giovanni D’Andrea – Direttore Centro Cefalee e
Malattie Cerebrovascolari – Casa di Cura Villa Margherita –
Vicenza “Amine elusive e le cefalee primarie”
■ Martedì 30 Marzo 2004
Dr. Alberto Giannini – Dipartimento di Anestesia e
Rianimazione- ICP Milano
“Limite terapeutico e scelte di fine vita: il processo decisionale
in terapia intensiva”
■ Giovedì 1 Aprile 2004
Prof. Wenli Gu – Institut of Humangenetics – University of
Bonn
"LGI1, a gene involved in epilepsy and gliomas"
■ Martedì 6 Aprile 2004
Dr. Matarese Giuseppe – Gruppo di ImmunoEndocrinologia
– Dip.to di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare –
Università di Napoli Federico II
"Il peso dell’ormone leptina nell’autoimmunità "
■ Martedì 20 Aprile 2004
Dr. David C. Rubinsztein – Dept. Medical Genetics –
Cambridge Institute of Medical Research
"The Pathobiology of Huntington Disease"
■ Martedì 4 Maggio 2004
Prof. Paolo Madeddu – National Institute of Biostructures
148
and Biosystems – Osilo (SS)
"Second generation approaches of therapeutic angiogenesis
for the cure and prevention of microangiopathy and ischemic
vascular disease "
■ Martedì 11 Maggio 2004
Dr.ssa Giovanna Mallucci– MRC Prion Unit and
Department of Neurodegeneration – Institute of Neurology
– London
"The role of cellular prion protein in prion disease: a new
therapeutic target "
■ Mercoledì 17 Marzo 2004
Lettura Magistrale - Brain Awareness Week, 15-21 marzo 2004
Prof. Giuliano Avanzino - Presidente ILAE, Lega
Internazionale Contro l’Epilessia - Direttore Dipartimento
Neuroscienze Cliniche Istituto Neurologico “C. Besta”
“Sinergie tra fisiologia e biologia molecolare nello studio
dell’epilessi”
■ Giovedì 13 Maggio 2004
Dr.ssa Enza Maria Valente – Istituto Mendel - Roma
"Pink1 è il gene responsabile della forma park6 nella malattia
di parkinson ad esordio giovanile "
■ Martedì 25 Maggio 2004
Prof. John Newsom Davis – Professor of Neurology – Editor
in Chief of BRAIN
"Autoimmune disorders of cerebellum"
■ Martedì 1 Giugno 2004
Prof.ssa Christine Brahe – Istituto di genetica Medica –
Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma
“ Atrofie muscolari spinali e possibili approcci terapeutici”
■ Martedì 6 Luglio 2004
Dr. Ivano Dones – Istituto Nazionale Neurologico C. Besta –
Milano
“Linee guida per lo studio del trattamento della spasticità”
■ Mercoledì' 14 luglio 2004
Carlo Viscomi, PhD - Dip. Scienze Biomolecolari e
Biotecnologie - sez. Fisiologia Molecolare e Neurobiologia Università degli Studi di Milano
“Canali "divertenti": produzione di un topo ko per studiarne
il Ruolo fisiologico”
■Martedì 21 settembre 2004
Dr. Massimo Caulo – Dip.to Scienze Cliniche e Bioimmagini
– Università di Chieti
“Perfusione rm con mezzo di contrasto: modalità di
esecuzione ed applicazioni cliniche in neurologia”
■ Martedì 28 settembre 2004
Prof. Maurizio Corbetta - Associate Professor of
Neurology,Radiology and Anatomy & Neurobiology Head of the Stroke and Brain Injury Rehabilitation Section. Mallinckrodt Institute of Radiology - Washington University
in St. Louis “Studi fMRI sul recupero funzionale cognitivo e
motorio dopo insulti neurologici del cervello e del midollo
spinal”
■ Giovedì 7 ottobre 2004
Prof. Robert G. Will - National CJD Surveillance Unit Western General Hospital - Edinburgh, Scotland UK
“Variant Creutzfeldt-Jakob disease epidemic: a worst-case
scenario coming true?”
GRAND ROUND
■ Martedì 27 Gennaio 2004
Dr. Carlo Antozzi – Dr.ssa Carolina Frassoni – Istituto
Neurologico “C. Besta” - Milano
"Ipereccitabilità neuronale e autoimmunità: singole entità o
un continuum di patologie? "
■ Lunedì 25 Ottobre 2004
Prof. Jun Yoshida - Department of Neurosurgery – Nagoya
University Graduate School of Medicine – Japan
“Evalution of anti glioma effect by co-administration of
interferon-beta gene and dentritic cells”
■ Martedì 24 Febbraio 2004
Dr. Gennaro Bussone – Dr. Domenico D’Amico – U.O.
Cefalee - Istituto Neurologico “C. Besta”
"Un caso particolare di cefalea strettamente unilaterale "
■ Martedì 2 Novembre 2004
Prof. Carlo Ori – Istituto di Anestesiologia – Università di
Padova
"Effects of ketamine and its enantiomers on regional cerebral
metabolism"
■ Martedì 23 Marzo 2004
Dr. Massimo Zeviani - U.O. Neurogenetica – Istituto
Nazionale Neurologico “C. Besta”
Dr.ssa Vincenza Fetoni - U.O. Neurologia - A.O. Melegnano
"Un caso di amiotrofia "
■ Martedì 9 novembre 2004
Dr. Giuseppe Moretto – Azienda Ospedaliera Universitaria di
Verona
"Encefalopatia di hashimoto: sindrome clinica elusiva o mito?"
■ Martedì 27 Aprile 2004
Dr. Nardo Nardocci - U.O. Neuropsichiatria Infantile –
Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”
"Sindrome distonico-ipercinetica progressiva ad esordio precoce"
■ Lunedì 15 Novembre 2004
Yukio Fukuyama - Child Neurology Institute - Tokyo
“Sharp dichotomy in seizures in infancy”
■ Martedì 18 Maggio 2004
Dr.ssa Lucia Angelini – Direttore U.O. NPI - Istituto
Nazionale Neurologico C. Besta - Milano
■ Giovedì 18 Novembre 2004
Dr.ssa Cinthia Farina - Max-Planck-Institute of
Neurobiology – Dept. of Neuroimmunology - Germany
“Sclerosi Multipla: Interazione tra Sistema Nervoso e Sistema
Immunitario e modulazione in seguito ad immunoterapia
con Copaxone”
■ Martedì 5 Ottobre 2004
Dr.ssa Graziella Uziel – Dr.ssa Marianna Bugiani - U.O. NPI
– Istituto Neurologico C. Besta - Milano
"Un caso di leucoencefalopatia ad esordio precoce "
■ Lunedì 22 Novembre 2004
Prof. Bradley L. Schlaggar - Department of Neurology,
Radiology & - Neurobiology and Pediatrics - Washington
University School of Medicine - St. Louis Children’s Hospital
“Functional MRI as a tool to study the development of lexical
processing”
■ Martedì 30 Novembre 2004
Prof. Luca Massacesi – Dip.to Scienze Neurologiche e
Psichiatriche – Università di Firenze
"Efficacia di azatioprina in monoterapia o in associazione con
interferone beta nella sclerosi multipla: confronto verso
interferone beta sulla formazione di nuove lesioni cerebrali
valutate con mri"
■ Venerdì 10 Dicembre 2004
Dr.ssa Blanca Suarez-Merino: Institute of Neurology - Queen
Square - Londra
“Identification of a 22q tumour suppressor candidate region
in paediatric ependymoma by microarray analysis and real
time PCR”
■ Martedì 21 Dicembre 2004
Dr. Vincenzo Patruno –- U.O. Pneumologia Ospedale
Rivolta D’Adda
"I disturbi respiratori nel sonno nella patologia neurologica"
■ Martedì 19 Ottobre 2004
Dr.ssa Lucia Morandi – U.O. Studio Malattie
Neuromuscolari – Istituto Neurologico C. Besta – Milano
" Variabile espressione clinica di miopatia in una famiglia"
■ Martedì 16 Novembre 2004
Dr. Flavio Villani – Divisione Neurofisiopatologia – Istituto
Neurologico C. Besta – Milano
" Un caso di epilessia focale motoria con crisi riflesse "
■ Martedì 23 Novembre 2004
Dr.ssa Isabella Moroni – U.O. Neuropsichiatria Infantile –
Istituto Neurologico C. Besta – Milano
" Un caso di leucoencefalopatia e demenza ad esordio in età
adolescenziale "
■ Martedì 14 Dicembre 2004
Dr.ssa Lucia Morandi – U.O. Malattie Neuromuscolari –
Istituto Neurologico “C. Besta” – Milano
"Un caso di miopatia a corpi inclusi"
JOURNAL CLUB
■ Martedì 13 gennaio 2004
Silvana Franceschetti - Farmaci antiepilettici e canali potassio
■ Martedì 20 gennaio 2004
Marina Casazza – Stimolazione vagale ed attività
epilettiforme ippocampale
149
■ Martedì 27 gennaio 2004
Jacopo Magistretti – Effetto dell’ischemia sul canale del sodio
■ Martedì 1 giugno 2004
Cristina Regondi - Le proteine della famiglia Rho
■ Martedì 14 dicembre 2004
Tiziana Granata - Sindromi da deficit di serina
■ Martedì 3 febbraio 2004
Marco de Curtis - Infiammazione cerebrale: ruolo
dell’endotelio
■ Martedì 8 giugno 2004
Laura Uva - Circuiti nella memoria
■ Martedì 21 dicembre 2004
Giulio Sancini - Danno cerebrale eccitotossico neonatale e
precoce attivazione della microglia: un potenziale target
per la neuroprotezione
■ Martedì 10 febbraio 2004
Elisa Colombo - Meccanismo d’azione dei farmaci
antiepilettici sui canali sodio
■ Martedì 17 febbraio 2004
Arianna Ferrario - Distribuzione cerebrale dei neuroni e
terminali colinergici
■ Martedì 24 febbraio 2004
Rita Gabelli - Le gap junctions nel sistema nervoso centrale
■ Martedì 2 marzo 2004
Vadym Gnatkovsky - Long-term potentiation nel sistema
limbico
■ Martedì 9 marzo 2004
Flavio Villani - Meccanismi dell’arousal ed epilessia durante
il sonno
■ Martedì 16 marzo 2004
Monica Borgna - Lo swelling assonale predice la
degenerazione delle fibre epidermiche nelle neuropatie
dolorose
■ Martedì 23 marzo 2004
Chiara Pastori - Potenziali DC corticali
■ Martedì 30 marzo 2004
Gerardo Biella - Correlato comportamentale dell’attività
gamma libica
■ Martedì 6 aprile 2004
Elisa Visani - Event-Related
Desynchronization/Synchronization
■ Martedì 15 giugno 2004
Andrea Salmeggi - Statine e infiammazione cerebrale
■ Martedì 22 giugno 2004
Rosetta Pedotti - Anticorpi anti-mielina nella encefalomielite
autoimmune
■ Martedì 29 giugno 2004
Laura Librizzi - Contraddizioni sul ruolo dei
polimorfonucleati nell’ischemia cerebrale
■ Martedì 14 settembre 2004
Gaetano Finocchiaro - Controllo della proliferazione di
cellule staminali neurali
■ Martedì 21 settembre 2004
Bianca Pollo - Tumori cerebrali e cellule staminali: istogenesi
e tumorigenesi
SEMINARI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
■ Lunedì 3 maggio 2004
Elena Freri - Tiziana Granata - UO NPI, Istituto Nazionale
Neurologico “Carlo Besta”, Milano
Epilessie del I° anno di vita. Presentazione dei dati ricavabili
dall’esame della casistica della Divisione.
■ Lunedì 10 maggio 2004
Laure Obino - Giovanna Zorzi - UO NPI, Istituto
Neurologico “Carlo Besta”, Milano
Cefalea in età pediatrica: revisione della casistica della
Divisione alla luce delle nuove linee guida
■ Lunedì 17 maggio 2004
Giorgio Seragni - Nardo Nardocci - UO NPI, Istituto
Neurologico “Carlo Besta”, Milano
La sindrome di Gilles de la Tourette: dall’epidemiologia
familiare all’eziopatogenesi genetica
■ Lunedì 24 maggio 2004
Daniela Mamoli - Sara Messina - Dina Battino - UO NPI,
Istituto Neurologico “Carlo Besta”, Milano
Nuovi farmaci antiepilettici.Indicazioni e limiti in età
pediatrica.
■ Lunedì 7 giugno 2004
Federica Zibordi - Elena Freri – Lucia Angelini - UO NPI,
Istituto Neurologico “Carlo Besta”, Milano
Stroke in età pediatrica. Proposta di percorso diagnostico
alle luce dei dati più recenti della letteratura
■ Lunedì 14 giugno 2004
Giovanna Zorzi - Nardo Nardocci - UO NPI, Istituto
Neurologico “Carlo Besta”, Milano
Stimolazione cerebrale profonda nelle distonie: valutazione
dei risultati sulla casistica della Divisione
■ Martedì 28 settembre 2004
Chiara Pastori - Imaging delle cellule staminali nell’infarto
cerebrale
■ Martedì 5 ottobre 2004
Pia Bernasconi - Toll-like receptors: come l’immunità innata
controlla la migrazione dei leucociti durante le risposte
infiammatorie
■ Martedì 12 ottobre 2004
Marco de Curtis - Amigdala, ippocampo, emozioni,
memoria......del topo e dell’uomo
CONVENZIONI CON SCUOLE DI SPECIALITÀ PER ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO
ENTE
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
U.O. ISTITUTO COINVOLTE
Università degli studi di Milano–Bicocca
Neurologia
U.O. Neurologia I
U.O. Neurologia III
U.O. Neurologia IV
■ Martedì 19 ottobre 2004
Silvana Franceschetti - Canali sodio ed epilessia
■ Martedì 13 aprile 2004
Carolina Frassoni - Come si muovono i giovani neuroni nella
corteccia cerebrale in via di sviluppo?
■ Martedì 26 ottobre 2004
Alessandra Meroni - Caratteristiche dei neuroni nelle
displasie corticali
Università degli studi di Milano–Bicocca
Pediatria
U.O. Neuropsichiatria Infantile
Università degli Studi di Milano
Neurologia
■ Martedì 27 aprile 2004
Francesco Carella - Stimolazione profonda nel Parkinson
■ Martedì 2 novembre 2004
Carlo Antozzi - Autoimmunità anti-canale del potassio: dal
sistema nervoso periferico al sistema nervoso centrale
U.O. Neurologia I, II, III, IV.
U.O. Neuroradiologia.
U.O. Neurofisiopatologia
Università degli Studi di Milano
Psicologia Clinica
U.O. Neurologia I
Università degli Studi di Milano
Fisica Sanitaria
U.O. di Radioterapia.
Università degli Studi di Milano
Radioterapia
U.O. di Radioterapia
Università degli Studi di Milano
Pediatria
U.O.di Neuropsichiatria Infantile
U.O. di Neurochirurgia I
U.O. di Neurochirurgia III
U.O.Neuroanestesia e
Rianimazione
■ Martedì 4 maggio 2004
Massimo Mantegazza - Corrente Sodio e Stimolazione
Elettrica nel Morbo di Parkinson
■ Martedì 11 maggio 2004
Giulio Sancini - Registrazione dell’attività bioelettrica
neocorticale con Voltage Sensitive Dye
■ Martedì 9 novembre 2004
Ugo de Grazia - Acido Valproico: un nuovo ruolo per un
vecchio farmaco?
Università degli Studi di Milano
Neurochirurgia
■ Martedì 16 novembre 2004
Alessandra Bez - Cellule staminali neurali ed endotelio
Università degli Studi di Milano
Anestesia e Rianimazione
■ Martedì 18 maggio 2004
Barbara Ortino - Meccanismi di integrazione sequenziale dei
neuroni eccitatori ed inibitori nei differenti strati neocorticali
■ Martedì 23 novembre 2004
Francesca Inverardi - Espressione e ruolo della proteina
SNAP-25 nell’ippocampo di ratto
Università degli Studi di Pavia
Neuropsichiatria Infantile
U.O.di Neuropsichiatria Infantile
Università degli Studi di Pavia
Farmacologia
U.O.di Neuropsichiatria Infantile
■ Martedì 25 maggio 2004
Marco de Curtis - Modello di epilessia del lobo temporale
■ Martedì 30 novembre 2004
Simona Binelli - Uso dell’EEG in clinica epilettologica
Università degli Studi di Pavia
Neurofisiopatologia
U.O. di Neurofisiopatologia
Università degli Studi di Torino
Neurologia
U.O. di Neurologia I
150
151
PUBBLICAZIONI SU RIVISTE RECENSITE
1. Achilli A, Rengo C, Magri C, Battaglia V, Olivieri A,
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dissection of mtDNA haplogroup H confirms that the FrancoCantabrian glacial refuge was a major source for the European
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demyelinating neurophathies in children. Uziel G, Taroni F,
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Hereditary leukoencephalopathies and demyelinating
neurophathies in children 2004; John Libbey Eurotext,
Montrouge
Volontariato,
Associazioni
e Fondazioni
La Costituzione ha introdotto un sogno umanistico proprio
nei suoi principi fondamentali: poiché ogni cittadino ha il
dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria
scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso
materiale e spirituale della società ( art. 4).
Il sogno che abbiamo dinanzi agli occhi, viste le esigenze e le
sfide che il terzo millennio ci pone dinanzi in campo
nazionale ed internazionale, è proprio quello di riuscire a
formare e a mobilitare un’opinione pubblica sempre più
ampia che si renda conto che la qualità della vita, la sua
stessa vivibilità nel prossimo secolo, è legata ai concetti non
solo di tutela dei diritti, in particolare delle fasce deboli, ma
anche ai concetti di dono e di responsabilità.
Il terzo settore con il suo intervento in questi ultimi anni ha
cercato di creare, usando come battistrada il volontariato, le
condizioni per un avveramento del sogno costituzionale.
Per quanto riguarda l’Istituto Nazionale Neurologico Carlo
Besta le molteplici ed importanti associazioni di
volontariato presenti e che ho conosciuto, hanno bisogno di
organizzazione, di regole, di risorse, di programmi, di
progetti per raggiungere i molteplici obiettivi. Si tratta di
mantenere nel nostro interno, attraverso la preparazione dei
nostri addetti e dei volontari dedicati, quella tensione
primaria verso la cura delle malattie neurologiche, che ci ha
fatto nascere.
Le associazioni di volontariato non devono essere
considerate dei terminali dell’apparato statale, ma
coprotagoniste del mutamento dei rapporti fra pubblico e
privato, della riforma di stato sociale. Il volontariato deve
rifluire nei cosiddetti servizi leggeri, cioè soprattutto nella
sua funzione di advocacy, di tutela dei diritti, di ascolto, di
sensibilizzazione, di accoglienza, di mobilitazione, di
educazione, di premura e di esplorazione di nuovi spazi e di
nuovi metodi di intervento assistenziali.
Impegni che possono essere svolti anche con un limitato
impegno di tempo purché continuativo.
Un lavoro delicatissimo, di collante della società civile, di
animazione della comunità, di difesa dell’applicazione dei
principi umani e solidaristici.
Un ritorno al volontariato delle origini, che non è nato per
realizzare soltanto dei servizi, ma per tutelare globalmente la
comunità dal pericolo di appiattirsi sulle leggi, sull’opinione
pubblica e sui propri egoismi e nel nostro caso sugli
“standard”, dimenticando la centralità dell’uomo, le sue
esigenze, le difficoltà cui tante decine di migliaia di cittadini
vivono ancora oggi come esclusi, marginali, dinanzi
all’evolversi della comunità.
I nostri malati si attendono che questi servizi leggeri
rendano ancora più vivibile l’esperienza e la sofferenza che
devono affrontare e sopportare. Naturalmente questo
servizio viene esaltato dalle caratteristiche di gratuità, di
condivisione, di disinteresse, di reciprocità che sono propri
del volontariato moderno.
Nel volontariato le donne di qualsiasi età fanno la parte del
leone, specialmente nelle attività di aiuto alla persona.
162
L’attitudine a queste funzioni viene da “ruoli sociali”
consolidati e, in generale, dalla lunga esperienza di
casalinghe e non dedite alla cura dei figli, degli anziani e,
spesso, degli stessi mariti.
Le volontarie che ho incontrato e che operano in Istituto,
talvolta guidano gruppi di altrettanti numerosi volontari,
hanno manifestato oltre ad una straordinaria umanità anche
un quantità di talenti e di conoscenze circa le malattie, gli
interventi da proporre, da spingere la sottoscritta a
sensibilizzare sempre più il sistema amministrativo nella
direzione di una speciale attenzione alla loro presenza, oltre
a immaginare un modello organizzativo che possa
consentire di tradurre i sentimenti in fatti, le parole in
azioni da compiere, ecc. affinché la “reciprocità” prevalga
sulla “superiorità”.
Un affettuoso e sincero ringraziamento a tutte le volontarie
così come ai volontari, che spero non me ne vogliano per
aver celebrato in questa breve riflessione con maggior enfasi
la partecipazione femminile, che operano e che
proseguiranno ad operare all’interno dell’Istituto Nazionale
Neurologico Carlo Besta.
La responsabile dei Rapporti con il volontariato
Stefania Bartoccetti
Vice Commissario
■ ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI
Le Associazioni di pazienti presenti in Istituto perseguono le
seguenti finalità:
• Diffondere la conoscenza delle specifiche malattie
neurologiche e dei progressi scientifici al riguardo, fornendo
sempre migliori informazioni sulla natura delle patologie a
familiari, medici e a tutti gli operatori sociali e sanitari
• Assistere e consigliare malati e familiari al fine di
migliorare la loro qualità di vita
• Coinvolgere le strutture pubbliche per una migliore
assistenza a questi malati e alle loro famiglie
• Sviluppare e sostenere la ricerca scientifica nel campo
specifico delle malattie neurologiche, per la prevenzione e la
cura
• Mantenere i rapporti con le Organizzazioni nazionali ed
internazionali aventi le medesime finalità
Associazione Italiana per la Corea di Huntington
AICH Milano
tel 02 23942498 - www.aichmilano.org
Associazione Italiana per la lotta alla Miastenia
AIM Milano
tel 02 2360280 / 02 23942255 – www.miastenia.it
Miastenia significa “debolezza muscolare”: uno dei
principali sintomi che caratterizzano la malattia.
Solitamente si presenta in maniera improvvisa con i sintomi
di una strana ed incomprensibile stanchezza muscolare.
Con il riposo la forza muscolare ritorna normale.
Questa esauribilità muscolare non è costante, ma varia
nel corso della giornata o delle settimane.
■ ASSOCIAZIONI PER IL SOSTEGNO E L’ASSISTENZA
IN OSPEDALE
Associazione Bambini in Ospedale – ABIO
(Attiva presso le Unità Operative di Neuropsichiatria
Infantile) www.abio.org
L’attività del personale volontario dell’ABIO si svolge nei
reparti e negli ambulatori con la finalità di rendere più
piacevole la vita del bambino in ospedale grazie
all’organizzazione di attività ricreative e l’appoggio ai
familiari per renderne meno gravosa l’assistenza.
Associazione Volontari Ospedalieri - AVO
Segreteria Avo-Milano – via G. Dezza, 26
tel 02 48024215/6 - fax 02 480224217
L’AVO assicura una presenza amichevole accanto ai malati
offrendo loro, durante la degenza, calore umano, dialogo,
aiuto per lottare contro la sofferenza, l’isolamento e la noia.
Si presta a fornire aiuto psicologico ai degenti, a svolgere
attività di collegamento tra degente e famiglia, a collaborare
con il personale ospedaliero e a quant’altro si rilevasse utile
per un sostegno psico-sociale.
Associazione Amici Divisione Infantile – CBDIN
tel 02 23942210 (Segreteria infantile)
Il CBDIN ha costantemente accompagnato le divisioni
pediatriche nel corso degli anni attraverso importanti
donazioni finalizzate sia all’attività clinica e di ricerca sia al
sostegno economico dei pazienti e delle loro famiglie. Ha
contribuito a migliorare la qualità della degenza per i
bambini ricoverati ed i loro genitori provvedendo
all’arredamento dei locali di soggiorno e al materiale
didattico e di gioco. Da anni supporta una biblioteca
dedicata alla letteratura specialistica neuropediatrica.
■ ASSOCIAZIONI PER LA PROMOZIONE DELLA
RICERCA IN CAMPO NEUROLOGICO
Associazione Italiana per i Tumori Cerebrali – AITC
www.tumoricerebrali.it
Associazione nata con lo scopo di funzionare quale centro di
riferimento per quanti si occupano, o sono interessati, ai
problemi del progresso medico scientifico per la cura e il
trattamento delle neoplasie cerebrali. Mira a riunire
oncologi esperti e ricercatori con specializzazione medica,
chirurgica, radiologica, immunologica ed esperti di
biomedicina e biotecnologie, medici generici, per integrare e
ottimizzare la cura dei tumori. Promuove dibattiti,
convegni, attività culturali e stimola l’informazione
collegata a queste patologie, presso l'opinione pubblica ed
Enti pubblici e privati.
Associazione Paolo Zorzi per le Neuroscienze
Ha come finalità la promozione dell’integrazione tra le
Neuroscienze di base e la Neurologia clinica. Ha sostenuto
dalla sua costituzione ad oggi diversi progetti di particolare
importanza per la neurologia pediatrica (diagnosi e terapia
dei disordini del movimento ad esordio infantile, epilessia).
L’ultimo di questi, tuttora in corso, è dedicato alla
realizzazione del Programma Epilessia – EpiCare, che si
pone come obiettivo primario lo studio ed il trattamento
delle epilessie secondarie a malformazioni dello sviluppo
corticale e delle forme farmacoresistenti.
Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani
www.fondazione-mariani.org
Sorta su iniziativa di Luisa Mariani, ha come obiettivo
primario la formazione degli specialisti in Neuropsichiatria
Infantile. Organizza corsi annuali di aggiornamento su temi
di interesse neuropediatrico e neuropsichiatrico, favorisce
l’attività di ricerca attraverso sovvenzioni e borse di studio,
promuove scambi culturali e soggiorni di perfezionamento
all’estero.
La Corea di Huntington è una malattia genetica,
degenerativa del sistema nervoso centrale.
Si manifesta con movimenti involontari ed incontrollabili e
provoca un invecchiamento precoce delle cellule nervose e
gravi danni alle funzioni motorie e psichiche, fino
all’invalidità totale.
163
■ CENTRALINO TELEFONICO
tel 02 23941
■ PORTINERIA
■ ACCETTAZIONE DEI RICOVERI IN LIBERA
PROFESSIONE
lunedì/venerdì
9.00-12.00 / 14.00-15.30
tel 02 23942497
tel 02 23942326
■ UFFICIO ARCHIVIO CARTELLE CLINICHE
■ CUP – CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE
PER VISITE/ESAMI SSN
lunedì/venerdì
8.30-12.30 / 13.00-15.00
tel 02 70631911
■ PRENOTAZIONI PER VISITE/ESAMI IN LIBERA
PROFESSIONE
lunedì/venerdì
8.30-12.30 / 13.00-15.00
tel 02 70632303
■ PER ANNULLARE PRENOTAZIONI
tel 02 70638362 (servizio attivo 24 ore su 24)
■ ACCETTAZIONE DEI RICOVERI SSN
Numeri
Utili
lunedì/venerdì
8.30-13.30
tel 02 23942316
lunedì/giovedì
14.00-16.00
tel 02 23942332
■ URP – UFFICIO RELAZIONI PER IL PUBBLICO
lunedì/venerdì
9.30/12.30
tel 02 23942292
urp@istituto-besta.it
■ DIREZIONE SCIENTIFICA
tel 02 23942335
fax 02 2363973
dirsci@istituto-besta.it
■ DIREZIONE SANITARIA
tel 02 23942287
fax 02 2665405
dirsan@istituto-besta.it
■ DIREZIONE AMMINISTRATIVA
tel 02 23942310
fax 02 23942531
dirgen@istituto-besta.it
165
INN Carlo Besta
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico
Report
2004-2005 ongoing
Report 2004 - Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale
Attività
Clinico-Scientifica
e di Ricerca
Sperimentale