CLASSE 5 C ITT MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE "SANDRO PERTINI" VIA NAPOLI, 3 - 00045 GENZANO DI ROMA (ROMA) tel. 06 121125600 CODICE MECCANOGRAFICO RMIS05300L e-mail: mail: iisspertini@iissgenzano.it http://www.pertinigenzano.gov.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Al SENSI DELL’ARTICOLO 5 Legge n. 425 10/12/1997) ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO INFORMATICA CLASSE QUINTA SEZ. C A.S. 2014/2015 1 CLASSE 5 C ITT Genzano di Roma, 8 maggio 2015 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE: MATERIA DOCENTE ITALIANO E STORIA GIANSANTI MONICA LINGUA INGLESE FERRARA FILOMENA MATEMATICA BALDAZZI ROSSELLA INFORMATICA ILLIANO MARIA PIA LABORATORIO DI INFORMATICA PANGALLO ROCCO GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA FRANCESCHETTI LUIGI LABORATORIO DI GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE LABORATORIO DI SISTEMI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI LABORATORIO DI TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI RELIGIONE EDUCAZIONE FISICA FIRMA ERMINIO ROMANI FRANCESCHETTI LUIGI SABATINI PAOLO DE NICHILO SONIA SABATINI PAOLO MODESTINI PIERGIORGIO FIORI ALVARO 2 CLASSE 5 C ITT INDICE DEI CONTENUTI PAG. 5 5 5 1. 1.1 1.2 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO Storia Strutture e attrezzature 2. 2.1 2.2 PROFILO PROFESSIONALE Obiettivi specifici dell’indirizzo Sbocchi occupazionali 7 7 7 3. 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Profilo della classe Composizione della classe Storia nel triennio Curricula Partecipazione delle famiglie Docenti nel triennio 8 8 10 11 11 12 12 4. 14 4.1 4.2 4.3 4.4 4.4.1 4.4.2 4.5 4.5.1 4.5.2 4.5.3 4.5.4 PERCORSO FORMATIVO SULLA BASE DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE Obiettivi formativi generali e trasversali Obiettivi cognitivi generali Obiettivi e contenuti disciplinari Attività curricolari ed extracurricolari Curricolari Extracurriculari Metodo di lavoro del Consiglio di classe: Tipologia didattica Materiali e strumenti utilizzati Strumenti di verifica Criteri di valutazione 5. 5.1 SCHEDE SINTETICHE DELLE SINGOLE DISCIPLINE ITALIANO 20 20 20 21 24 24 26 29 29 31 33 33 35 PROGRAMMA RELAZIONE 5.2 STORIA PROGRAMMA RELAZIONE 5.3 INGLESE RELAZIONE PROGRAMMA 5.4 MATEMATICA RELAZIONE PROGRAMMA 14 14 16 16 16 16 17 17 17 18 18 3 CLASSE 5 C ITT 5.5 INFORMATICA RELAZIONE PROGRAMMA 5.6 SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE RELAZIONE PROGRAMMA 5.7 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE TELECOMUNICAZIONI DI SISTEMI RELAZIONE INFORMATICI E DI 37 37 38 43 43 43 44 PROGRAMMA 44 45 47 47 47 48 48 48 50 50 50 6. 6.1 6.2 6.3 GRIGLIE DI VALUTAZIONE Griglia di valutazione prima prova Griglia di valutazione seconda prova Griglie di valutazione terza prova 51 51 51 51 7. 7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 7.6 SIMULAZIONI PROVE SCRITTE Prima simulazione prima prova Seconda simulazione prima prova Prima simulazione seconda prova Seconda simulazione seconda prova Prima simulazione terza prova Seconda simulazione terza prova 51 51 60 69 71 72 75 ALLEGATI 78 PROGRAMMA 5.8 GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA RELAZIONE PROGRAMMA 5.9 EDUCAZIONE FISICA PROGRAMMA RELAZIONE 5.10 RELIGIONE RELAZIONE 4 CLASSE 5 C ITT 1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 1.1 Storia Nato nell’a.s. 1984/85 come sezione staccata di Ariccia dell'I.T.I.S “G. Vallauri” di Velletri, ed è rimasto tale fino al 1996, anno in cui passò ad essere sezione staccata dell'I.T.I.S. "Copernico" di Pomezia. La grande distanza dalla sede centrale, mal collegata dai mezzi di trasporto, fu causa di forte ridimensionamento del numero di classi operanti in Ariccia. Nell’anno scolastico 2000/2001 fu istituito l’I.I.S.S. “S. Pertini” al quale la sezione fu accorpata, insieme all’I.P.S.I.A e all’I.T.C. Per quanto riguarda il bacino di utenza dell'I.I.S.S “S.Pertini”, esso è costituito prevalentemente dai comuni limitrofi a Genzano di Roma, fino a raggiungere Ardea e Pomezia con conseguente forte pendolarismo. Attualmente l'offerta formativa prevede: Nuovo ordinamento : Istituto Tecnico Economico: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Istituto Tecnico Tecnologico: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Istituto Professionale Industria ed Artigianato: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 1.2 Strutture e attrezzature L'istituto è sito in via Napoli e comprende, oltre alle aule, le aule speciali, i laboratori, una palestra ed una biblioteca. Per la storia ancora recente dell’indirizzo ITIS in questo istituto, risultano ancora carenti nelle attrezzature alcuni laboratori per il biennio. Dopo la realizzazioni di nuove aule, nell’anno scolastico 2006/2007, anche l’utilizzo dei mezzi audiovisivi e dei laboratori multimediali è stato aperto alla maggior parte dei docenti delle discipline per le quali non è previsto in orario l’uso del laboratorio di informatica. Laboratori di Informatica L’Istituto dispone di 6 Laboratori di informatica, tutti attrezzati come aule multimediali con collegamento a Internet mediante linea ADSL, con videoproiettori. Essi sono utilizzati, in orario antimeridiano, sia in ambito scientifico-tecnico che umanistico; di pomeriggio sia per attività didattiche degli studenti che per attività di formazione di utenti esterni (IFTS, corsi aggiornamento docenti sia interni che esterni) . Laboratori scientifici L’Istituto dispone di: 5 CLASSE 5 C ITT • • • 1 laboratorio di Elettronica, 1 laboratorio di Chimica, in via di completo allestimento 1 laboratorio di Fisica Laboratorio linguistico Aula Video Biblioteca E’ presente una piccola biblioteca, con circa 3000 documenti di carattere generale che interessano tutte le principali discipline; per documenti posseduti si intende patrimonio librario, VHS, Cdrom, CD audio, letteratura grigia ecc. ecc. Palestra La palestra regolamentare offre tutto quanto necessita ad un corretto lavoro. 6 CLASSE 5 C ITT 2. PROFILO PROFESSIONALE Il profilo dell’Istituto Tecnico del Settore Tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Per affrontare questo percorso è utile una certa familiarità con l’uso del computer e la passione per i linguaggi dell’informatica e della matematica. Occorrono buone capacità logiche, precisione, curiosità e versatilità e una buona dose di interesse per l’utilizzo e l’evoluzione delle nuove tecnologie associata alla capacità di risoluzione dei problemi. 2.1 Obiettivi Specifici Dell’indirizzo Al termine del corso l’allievo/a sarà in grado di: • Conoscere i sistemi informatici e di elaborazione dell’informazione, le applicazioni web, le reti e gli apparati di comunicazione; • Analizzare, progettare, installare e gestire sistemi e reti informatiche • Contribuire alla gestione di progetti tenendo conto della normativa in materia di sicurezza e di privacy; • Collaborare alla progettazione di attività allo scopo di migliorare la qualità dei prodotti; • Gestire progetti e processi di produzione; • Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; • Sviluppare software per reti locali o servizi a distanza; • Buone capacità di comunicazione nella lingua scritta e nella lingua orale nonché buona conoscenza della lingua inglese. 2.2 Sbocchi occupazionali Il perito industriale per l'informatica trova la sua collocazione non solo nelle imprese specializzate nella produzione di software ma in tutti i settori perché oggi è necessaria in tutte le attività la produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l'esercizio di sistemi di elaborazione dati. Egli può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che, oltre ad una buona preparazione specifica, richiedono capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative. La preparazione acquisita gli permette dunque di inserirsi in tutte le aziende in cui sono presenti tecnologie informatiche, siano esse pubbliche o private, di operare come libero professionista o di insegnare. Il corso inoltre deve dare le basi affinché i giovani diplomati possano proseguire con profitto gli studi in corsi post-diploma , di diploma universitario o nei corsi di laurea prevalentemente (ma non solo) in Informatica e Ingegneria (Informatica o Elettronica), Matematica e Fisica. 7 CLASSE 5 C ITT 3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 3.1 Profilo della classe La classe è composta da 14 alunni: 10 maschi e 4 femmine, di cui una segue un PEI. Nel corso del triennio la classe ha cambiato fisionomia sia perché diversi alunni l’hanno lasciata in quanto respinti sia perché ha acquisito elementi nuovi sia ripetenti (uno è arrivato in terza, uno in quarta), sia provenienti da diverse realtà formative e scolastiche (uno arrivato in terza dopo un anno all’IPSIA, un’altra dai percorsi Albafor). Dai 21 alunni della classe terza siamo giunti ad averne quindi 14 in quinta. Parlare tuttavia di classe o di gruppo classe vuol dire usare un termine del tutto inappropriato: a partire dall’anno scorso si è venuta delineando una realtà divisa, una classe che potremo definire “scoppiata” in vari sottoinsiemi. C’è un insieme femminile ma che non comprende tutte le studentesse, c’è un sottoinsieme di coloro che potremo chiamare “chi fa parte per se stesso”, formato da due o tre alunni comunque molto eterogenei che in questi anni hanno poco socializzato col resto della classe e tra di loro: pur avendo notevoli capacità e dedizione nel lavoro scolastico non si sono saputi imporre come modelli trainanti; c’è un piccolo sottoinsieme di alunni ripetenti e perciò più maturi, quindi abbastanza estranei agli altri, ma non per questo più assidui e responsabili, c’è infine un “sestetto” che avrebbe potuto essere il gruppo portante ma che invece ha dimostrato una crescente deresponsabilizzazione: raggiunta la maggiore età in loro ha cominciato a diminuire sempre di più l’educazione, la puntualità, l’impegno. In questo contesto il lavoro dei docenti è stato estremamente difficile. A parte una minoranza che si è mantenuta su posizioni accettabili per quanto riguarda la presenza, il rispetto delle regole e l’impegno (senza, come già detto, diventare un modello trainante) il resto della classe, per una ragione o per l’altra, ha manifestato continuamente scarso rispetto per le regole con ritardi reiterati nell’arrivo a scuola, assenze anche strategiche, lavoro a casa inesistente e comunque poco proficuo per la sua superficialità. L’atteggiamento durante le lezioni è sempre stato, salvo casi sporadici, piuttosto passivo; l’atteggiamento degli alunni verso il mondo esterno estremamente superficiale e immaturo. Sono alunni che sembrano vivere in un limbo fatto di poche sicurezze (amici, palestra o sport) oltre le quali c’è il nulla. Da questo caso si distaccano alcuni che in una materia o nell’altra hanno dimostrato maggiore interesse e partecipazione: ma sono appunto casi isolati per materie isolate. Questo ha creato una situazione in cui più che un dialogo didattico c’è stato invece un monologo da parte dei docenti con scarsi risultati per quanto riguarda il profitto degli alunni. Per questo alla luce dei risultati del primo trimestre si è ritenuto necessario convocare i genitori di tutti gli alunni (benché maggiorenni) per un confronto e alla ricerca di aiuto e collaborazione. Questo incontro, pur avvenuto in presenza della maggioranza dei genitori, non ha portato i risultati sperati. Anche nel secondo periodo molti alunni hanno continuato 8 CLASSE 5 C ITT con un atteggiamento estremamente superficiale, disimpegnato, a volte anche irresponsabile. Dal punto di vista didattico, il rendimento scolastico della quasi totalità della classe è risultato deludente rispetto alle aspettative, visto che negli anni precedenti la classe aveva evidenziato capacità, impegno e partecipazione più evidenti. Il lavoro attento e puntale del corpo docente, come anche gli ulteriori supporti offerti durante l’anno scolastico quali interventi personalizzati, possibilità di usufruire dello sportello didattico, ripassi continui e verifiche mirate, non hanno modificato in modo sostanziale la situazione. Nonostante nell’ultimo periodo un piccolo gruppo abbia mostrato qualche progresso e si sia applicato con maggiore serietà, permane di fatto un atteggiamento troppo discontinuo e superficiale in più di un alunno e quindi si può dire che molti ragazzi evidenziano tuttora una acquisizione estremamente precaria dei contenuti in varie discipline, con forti incertezze nelle proprietà dei linguaggi specifici. In alcune materie di indirizzo la situazione sembra essere leggermente migliore. Rari ma esistenti gli alunni che hanno partecipato con assiduità e profitto e che hanno conseguito risultati pienamente sufficienti in più discipline. 9 CLASSE 5 C ITT 3.2 Composizione della classe ALUNNO: Cognome e nome DATI ANAGRAFICI: Data di Nascita 07/08/1996 RESIDENZA: Comune Genzano di Roma 1 BERNONI ALESSIO 2 CAPRETTI EMANUELE 27/12/1996 Genzano di Roma 3 CIPOLLETTI EMANUELE 06/04/1995 Rocca di Papa 4 CLEMENTI SARA 06/10/1996 Genzano di Roma 5 COSTANTINI REMO 16/02/1996 Genzano di Roma 6 D’ANGELO KEVIN 29/10/1996 Aprilia 7 DE LEO ALESSANDRA 11/07/1995 Albano Laziale 8 DI FELICE GIULIA 18/01/1996 Albano Laziale 9 DI LORENZO ALESSANDRO 11/03/1995 Albano Laziale 10 DI SPENA MATTEO 05/09/1995 Albano Laziale 11 GENTILE SIMONE 10/04/1996 Albano Laziale 12 PESOLI ANDREA 28/02/1996 Genzano di Roma 13 PICCIRILLO MARIA GRAZIA 28/07/1996 Ariccia 14 SAVO MARCO 21/05/1996 Albano Laziale 10 CLASSE 5 C ITT 3.3 Storia Nel Triennio Della Classe CLASSE ISCRITTI PROVENIE NTI DA ALTRE CLASSI PROMOSSI PROMOSSI DOPO SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO RESP INTI Terza C Tot 21 Rip 2 3 5 8 8 Quarta C 16 2 3 7 8 1 Quinta C 14 0 0 3.4 Curricula COGNOME E NOME BERNONI ALESSIO CAPRETTI EMANUELE CIPOLLETTI EMANUELE CLEMENTI SARA COSTANTINI REMO D’ANGELO KEVIN DE LEO ALESSANDRA DI FELICE GIULIA DI LORENZO ALESSANDRO A.S. CLASSE CREDITO ESITO FINALE 2012/2013 3° Sez C 6 Ammesso 2013/2014 4° sez C 6 Ammesso 2012/2013 3° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4° sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2011/2012 3°° Sez C 2012/2013 3°° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2012/2013 3°° Sez C 4 Promossa dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4° sez C 4 Promossa dopo sospensione del giudizio 2012/2013 3° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4° Sez C 5 Ammesso 2012/2013 3°° Sez C 6 Ammesso 2013/2014 4°° Sez C 6 Ammesso 2012/2013 ALBAFOR 3 2013/2014 4°° Sez C 4 2012/2013 3°° Sez C 6 2013/2014 4°° Sez C 5 Promossa dopo sospensione del giudizio 2012/2013 3°° Sez C 5 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4°° Sez C 5 Ammesso Respinto ammesso Promossa dopo sospensione del giudizio Ammessa 11 CLASSE 5 C ITT ° 201/2012 DI SPENA MATTEO 2012/2013 PESOLI ANDREA PICCIRILLO MARIA GRAZIA SAVO MARCO 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 4 Sez B Respinto 4Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2012/2013 3° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4° Sez C 5 Promosso dopo sospensione del giudizio 2012/2013 3° Sez C 5 Ammesso 2013/2014 4° Sez C 6 Ammesso 2012/2013 3° Sez C 6 Ammessa 2013/2014 4° Sez C 5 Ammessa 2012/2013 3° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 4° Sez C 4 Promosso dopo sospensione del giudizio 2013/2014 GENTILE SIMONE 3 Sez B 3.5 Partecipazione delle Famiglie La partecipazione delle famiglie alla vita scolastica è stata saltuaria e superficiale nei primi anni, quasi del tutto assente nel triennio: il rappresentante dei genitori per la classe è stato eletto nel terzo anno ma non più per il quarto ed il quinto. Maggiore frequenza c’è stata in occasione dei ricevimenti periodici pomeridiani e in occasione del consiglio di classe straordinario convocato nel mese di gennaio 2015. 3.6 Corpo Docente Nel Triennio DISCIPLINE CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA Italiano * * * Religione * * * Storia * * * Lingua Straniera Inglese ^ * * Informatica * * * Matematica * * * Tecnologie e Progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni * Elettronica * * Sistemi * * * I.T.P. Sistemi e reti * * * I.T.P. Tecnologie e Progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni * 12 CLASSE 5 C ITT I.T.P. informatica * * * Ed. Fisica * * * legenda: ogni simbolo grafico (°, ^, *) indica un diverso docente per la stessa disciplina. 13 CLASSE 5 C ITT 4. PERCORSO FORMATIVO SULLA BASE DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE Gli obiettivi che il consiglio di classe si è posto sono: 4.1 Obiettivi formativi generali e trasversali: • Educare alla legalità intesa come conoscenza dei diritti di libertà e delle responsabilità dell'individuo in una società democratica • Educare al senso di responsabilità morale, civile, sociale e far assumere un comportamento responsabile prima di tutto nell’ambito scolastico • Educare alla democrazia e alla convivenza intesa come partecipazione personale nella formazione delle decisioni che coinvolgono tutti e come capacità di assunzione di responsabilità individuali • Educare al rispetto e alla tolleranza intesa come riconoscimento del valore delle diversità di idee, di genere, di razza, di religione • Condurre ogni singolo allievo al saper dare una valutazione di sè prendendo in esame le proprie capacità, inclinazioni, attitudini e limiti e quindi, sapere operare scelte consapevoli, motivandole in base a necessità, valori, preferenze • Recuperare il senso di responsabilità, il rispetto delle regole sia a livello di comportamento sia a livello del lavoro didattico (rispetto delle scadenze, impegno a casa, presenza alle verifiche) • Consolidare nell’alunno la capacità di collaborare all’interno del gruppo classe sapendo valutare il proprio e l’altrui lavoro assumendo anche la responsabilità delle proprie azioni e potenziando la fiducia in sé. • Consolidamento di un metodo di lavoro organico che preveda l’esecuzione dei compiti assegnati, il rispetto delle scadenze e degli impegni nonché capacità organizzative e di rielaborazione personale. 4.2 Obiettivi cognitivi generali: • Sviluppare attitudini logiche di analisi, sintesi e valutazione; • Scrivere e parlare in modo corretto e chiaro anche utilizzando linguaggi diversi e terminologia specifica; • Capacità di correlare i contenuti di ciascuna disciplina tra loro e con quelli delle altre discipline; • Acquisire abilità nella elaborazione di procedure; • Acquisire e sviluppare capacità di applicazione delle conoscenze professionali. • Utilizzare i processi induttivi e deduttivi; • Applicare metodi e criteri mutuati da contesti diversi; • Aggiornare le conoscenze acquisite attraverso iniziative e ricerche personali; • Rielaborare in modo critico e personale le conoscenze acquisite; • Usare, produrre documentazione; • Motivare le scelte logiche e tecniche fatte • Privilegiare modalità di apprendimento non ripetitive e mnemoniche, cercando di orientare gli alunni verso una rielaborazione critica dei contenuti proposti • Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; • Riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e 14 CLASSE 5 C ITT • • • • • ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa; scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti tecnologici. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. METODOLOGIE DIDATTICHE: Ambiti di intervento Strategie e strumenti COMPORTAMENTO 1. Sollecitazioni informali e invito al dialogo. 2. Discussione sulla necessità di proporre e osservare norme di comportamento. 3.Interventi di rassicurazione e incoraggiamento. 4. Stimoli e richiami all’autocontrollo e all’uso di un linguaggio civile. 5. Comunicazioni ufficiali d’Istituto e intesa con la famiglia. SOCIALIZZAZIONE PARTECIPAZIONE ATTENZIONE 1. Momenti collettivi di discussione e riflessione. 2. Stimoli e richiami ad una partecipazione civile e costruttiva al libero dialogo. 3. Lavori di gruppo. 4. Assegnazione di incarichi specifici nei contesti di lavori di gruppo. 5. Attività che stimolino l’uso della concentrazione. IMPEGNO 1. Verifica sistematica dell’esecuzione delle attività assegnate e dell’uso degli strumenti di lavoro. 2. Assidua verifica degli apprendimenti. 3. Puntuale verifica del rispetto delle scadenze. 1. Presentare in termini comprensibili, nelle singole discipline, le abilità, le conoscenze e i concetti che si vogliono sviluppare METODO DI STUDIO E DI LAVORO RAPPORTI CON LE 2. Dare indicazioni di lavoro orientate (griglie, mappe, schemi). 3. Effettuare un controllo differenziato di ciascuna fase di lavoro e del prodotto finale. 4. Frequenti richiami ai contenuti già sviluppati. 5. Applicazioni graduate per difficoltà. 6. Numero adeguato di interrogazioni e verifiche scritte, scritto-grafiche e pratiche. 7. Realizzare applicazioni, guidate e non, di aiuto al corretto uso delle regole, delle metodologie, delle tecniche operative. 8. Realizzare applicazioni mirate a sviluppare la capacità di raccogliere in modo logico e sistematico fonti, informazioni e appunti. Comunicare alle famiglie i casi di scarso rendimento nella partecipazione, 15 CLASSE 5 C ITT FAMIGLIE nell’impegno e le numerose assenze. 4.3 Obiettivi e contenuti disciplinari Definiti nei gruppi disciplinari, gli obiettivi formativi e cognitivi delle singole discipline sono stati poi approvati dal Consiglio di Classe. I contenuti funzionali al conseguimento degli obiettivi cognitivi trasversali e disciplinari, a cui hanno fatto riferimento le programmazioni dei singoli docenti e che sono stati trattati durante l’anno, sono riportati al punto 5 del presente documento (uno per disciplina). 4.4 Attività curriculari ed extra curriculari che hanno concorso alla realizzazione degli obiettivi 4.4.1 Attività curriculari: La programmazione delle varie discipline, secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti, ha avuto una struttura in unità didattiche. Lo sviluppo di ogni percorso didattico è stato preceduto dalla comunicazione delle finalità e degli obiettivi d’apprendimento Durante l’anno scolastico, il recupero è stato svolto seguendo gli alunni individualmente e/o in gruppo, ogni qualvolta necessario. L’insegnamento individualizzato è stato effettuato in itinere, in modo tale da recuperare le abilità degli allievi con difficoltà d’apprendimento e da consolidare e potenziare quelle degli allievi più preparati. In merito al recupero delle insufficienze riportate nella prima valutazione il C.d.C. si è attenuto alle decisioni prese dal Collegio dei Docenti: • Pausa didattica di 10 giorni nel mese di gennaio • Intensificazione dello sportello didattico. 4.4.2 Attività extra-curriculari: Per quanto riguarda le proposte della scuola,gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività: • • • • • • La Scuola della memoria: due conferenze tenute dal prof. Ugo Mancini in occasione del centenario della Prima guerra Mondiale e del 70° anniversario della Liberazione Visita guidata alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma Spettacolo teatrale al Teatro Quirino di Roma: “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello Visita guidata al Museo del Risorgimento e al Museo dell’Emigrazione Partecipazione alla proiezione del film di Mario Martone “Il Giovane favoloso” Partecipazione allo spettacolo teatrale “Li romani in Russia” di Elia Marcelli, organizzato presso l’IISS Sandro Pertini dall’Accademia Rossella Falk 16 CLASSE 5 C ITT Attività di orientamento: Il 28/11/2014 : partecipazione al Salone dello studente 4.5 Metodo di lavoro del consiglio di classe 4.5.1 Tipologia didattica Modalità Lezione frontale Lezione partecipata Discipline Italiano 2 Storia 2 Matematica 2 Sistemi e reti 2 Tecn. e Progett. 2 Informatica 2 Gestione progetto 2 Inglese 1 Ed. Fisica 1 Religione 1 (0: MAI, 1:EPISODICO, 2:COSTANTE) 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 Lavoro di gruppo Progetto / indagine 0 0 0 1 1 0 1 1 0 1 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 Laboratorio Visite guidate Seminari 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 0 2 0 0 1 1 0 1 0 0 0 2 2 2 2 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 Software didattico multimediale Audiovisivi Italiano 2 1 Storia 2 1 Matematica 2 1 Sistemi e reti 2 1 Tecn. e Progett. 1 2 Informatica 1 2 Gestione progetto 2 1 Inglese 2 1 Ed. Fisica 1 0 Religione 1 0 (0: MAI, 1:EPISODICO, 2:COSTANTE) Dispense Altri Libri Materia Libri di Testo 4.5.2 Materiali e strumenti utilizzati 0 0 0 1 1 1 1 1 0 0 17 CLASSE 5 C ITT 4.5.3 Strumenti di verifica Modalità Interroga- Tema o zione saggio Discipline Italiano Storia Matematica Sistemi e reti Tecn. e Progett. Informatica Gestione progetto Inglese Ed. Fisica Religione 2 2 1 1 2 1 1 1 1 0 1 0 0 1 Prove Lab 0 0 0 2 1 1 2 Questionario Discussione Compito Relazione test guidata scritto 1 1 0 0 2 0 1 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 (0: MAI, 1:EPISODICO, 2:COSTANTE) 2 0 0 0 1 0 2 1 1 4.5.4 Criteri di valutazione La valutazione, nelle varie fasi, ha tenuto conto dei criteri stabiliti dal collegio docenti contenuti nel POF e riportati nella griglia di valutazione nell’ultima pagina del documento della programmazione di classe, stilata a inizio anno. In particolare, fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale sono: • • • • • • • contenuti acquisiti metodo di studio partecipazione ed impegno progresso conseguito capacità di svolgere autonomamente il proprio lavoro capacità di approfondimento personale capacità di esprimere gli argomenti utilizzando un linguaggio adeguato La valutazione dello scrutinio finale scaturirà dalla considerazione del profitto, delle conoscenze, competenze, abilità, ma anche del comportamento e inserimento nell’attività scolastica nel triennio , della partecipazione e del rispetto delle regole. 18 CLASSE 5 C ITT PERFORMANCE Il non approfondimento di alcun lavoro La sensibile diffusione di lacune L’incertezza diffusa e la misconoscenza di qualche argomento (specie se essenziale) Il possesso dei requisiti minimi di conoscenza e di capacità d’uso personale di ogni singolo argomento trattato nello svolgimento del programma, con particolare riguardo all’acquisizione dei “concetti” fondamentali (anche se con qualche aiuto e avvio al ragionamento logico – deduttivo, ove sia presente incertezza) In senso positivo l’autosufficienza e la sostanziale padronanza degli argomenti La sicurezza e la padronanza L’arricchimento eventuale con materiale e conoscenze aggiuntive con ricerche personali spontanee OBIETTIVO NON RAGGIUNTO (1-3) RISULTATO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE NON RAGGIUNTO (4) PARZIALMENTE RAGGIUNTO (5) INSUFFICIENTE MEDIOCRE SUFFICIENTEMENTE RAGGIUNTO SUFFICIENTE (6) RAGGIUNTO (7) DISCRETO RAGGIUNTO (8) PIENAMENTE RAGGIUNTO (9-10) BUONO OTTIMO 19 CLASSE VC ITIS 5.1 RELAZIONE FINALE DI LINGUE E LETTERE ITALIANE Prof.ssa Monica Giansanti 1. CONTENUTI E TEMPI PRIMO PERIODO (settembre-dicembre 2014) Avviamento alla produzione scritta: il saggio breve, l’articolo di giornale, il testo argomentativo Settembre/ottobre 2014 Saper costruire testi argomentativi documentati, in forma di saggio, articolo di giornale o tema di carattere generale; saper individuare il problema e scegliere conoscenze e strumenti necessari alla sua discussione; saper scegliere la struttura e il registro linguistico adatto alla tipologia di scrittura richiesta saper elaborare una propria tesi, individuando gli argomenti utili a suo sostegno e quelli utili a confutare una tesi diversa; saper esporre le proprie idee in modo corretto dal punto di vista orto-morfo-sintattico; saper usare un lessico adeguato e vario; saper esporre le proprie idee in modo coerente e chiaro. Il romanticismo e l’opera di Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi Ottobre /novembre 2014 Conoscenza del contesto storico; caratteristiche del movimento culturale e letterario, dei generi letterari; conoscenza di biografie di autori, tempi e luoghi della produzione letteraria; delle opere (genesi, struttura, tematiche ecc.) Comprensione letterale dei testi letterari Individuazione delle proprietà specificamente letterarie che lo differenziano da altri tipi di testo. Individuazione delle relazioni del testo con il contesto socio-culturale in cui si situa. Individuazione delle diverse tipologie testuali e delle loro caratteristiche: elementi costitutivi dei testi narrativi, elementi costitutivi dei testi poetici.* La seconda metà dell’Ottocento: la Scapigliatura Positivismo, Naturalismo, Verismo Dicembre 2014 / gennaio 2015 *idem + lettura de I Malavoglia di Giovanni Verga. SECONDO PERIODO (gennaio 2015 – maggio 2015) Il decadentismo: caratteristiche generali Gennaio/ febbraio 2015 Conoscenza del contesto storico; caratteristiche del movimento culturale e letterario, dei generi letterari; Luigi Pirandello e la nascita del romanzo moderno 20 CLASSE VC ITIS Febbraio 2015 *idem + lettura de Il Fu Mattia Pascal La poesia tra ‘800 e ‘900: G. Pascoli e G. D’Annunzio Marzo / aprile 2015 *idem I. Svevo e la nascita del romanzo moderno Maggio 2015 *idem + lettura di La coscienza di Zeno o Senilità Le avanguardie del Primo Novecento Maggio 2015 Per un elenco più dettagliato dei contenuti proposti si rimanda al programma presentato a fine anno scolastico. 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE, METODI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI DIDATTICI UTILIZZATI e Ho conosciuto la classe 5 C ITT quattro anni fa. Il gruppo classe di quest’anno risulta tuttavia molto diverso, infatti nel corso degli anni se ne sono andati vari alunni e ne sono arrivati di nuovi. Il gruppo classe è più o meno stabile dall’anno scorso. Nel corso degli anni ho sempre avuto molto piacere a lavorare con questo gruppo di studenti, infatti sono sempre stati attenti agli stimoli, interessati e vivaci. Già dalla metà dell’anno scorso questo quadro positivo ha iniziato ad incrinarsi e l’atteggiamento generale verso il lavoro didattico è diventato sempre più superficiale ed è solo al prezzo di un grande lavoro finale che sono riuscita a recuperare la situazione. All’inizio di quest’anno speravo che l’esperienza trascorsa potesse essere di insegnamento invece si può dire che la situazione è addirittura andata sempre più peggiorando. Si è evidenziata in modo drammatico la mancanza di coesione all’interno del gruppo che non ha permesso la creazione di un polo trainante. Si sono formati diversi gruppetti o addirittura dei casi solitari: questi ultimi sono stati gli alunni che poi hanno lavorato di più ma appunto non hanno mai fatto “gruppo”; hanno fatto invece “gruppo” coloro che hanno continuamente puntato al ribasso. Gli alunni si sono sempre dimostrati attenti alle spiegazioni ma assolutamente passivi; se a questo si aggiunge che non hanno mai dimostrato un vero impegno a casa, è facile immaginare che la loro preparazione, fatta solo in vista delle scadenze e delle verifiche, sia sempre stata caratterizzata da notevole superficialità. Quello che è mancato è proprio il senso della complessità: la complessità dei temi trattati, la complessità del lavoro didattico, la complessità delle risposte da loro date. Chi ha saltuariamente lavorato lo ha sempre fatto semplificando tutto, sminuendo la portata dei fenomeni studiati. Questo non è stato l’atteggiamento di tutti. Due alunni si sono sempre dimostrati interessati e hanno sempre lavorato, tuttavia la loro indole molto riservata non gli ha 21 CLASSE VC ITIS permesso di diventare una forza trainante. Molti altri, pur dotati di buone capacità, non hanno mai pensato al lavoro didattico come ad un lavoro di approfondimento e consolidamento delle proprie competenze e conoscenze, ma piuttosto ad un momento di apprendimento mnemonico di formulette poco digerite. Altri ancora si sono impegnati in modo piuttosto saltuario. Per quanto riguarda la produzione scritta di testi di tipo argomentativo, su cui lavoro già dagli anni precedenti, i risultati sono sempre stati piuttosto deludenti: le istruzioni date per procedere in modo logicamente adeguato e pertinente rispetto alle tracce date sono state ignorate per diversi mesi, è solo nella simulazione di maggio che almeno le regole di scrittura sono state messe in pratica; per quel che riguarda i contenuti invece, dal momento che la maggior parte degli studenti non legge un giornale, non si informa adeguatamente, non ha passioni o interessi di carattere sociale, culturale ecc., essi sono del tutto inadeguati, superficiali, poco argomentati. Nella migliore delle ipotesi le loro prove sono più descrittive che argomentative, nella peggiore una disordinata giustapposizione di vaghe opinioni. Per quanto riguarda la conoscenza dei fenomeni letterari e la capacità di analisi dei testi, anche in questo caso il lavoro è stato piuttosto superficiale; pur lavorandoci ormai da tre anni, a parte rare eccezioni, è prevalsa una specie di passività, un’indolenza che ha portato a fare sempre gli stessi errori, sempre le stesse sviste, ad accontentarsi sempre della stessa approssimazione. I risultati sono perciò generalmente deludenti. Solo tre o quattro alunni hanno veramente seguito in modo cosciente il lavoro didattico raggiungendo risultati differenziati dai loro livelli di partenza, ma almeno hanno partecipato. Per una serie di circostanze (assemblee, assenze, recuperi, ecc.) lo svolgimento del programma ha subito un certo rallentamento e si dovrà fermare alla prima metà del Novecento. Gli obiettivi inseriti nella programmazione sono stati i seguenti: Obiettivi cognitivi 1. Analisi e contestualizzazione dei testi: capacità di condurre una lettura del testo e di comprenderne il significato; capacità di collocare il testo in relazione con altre opere dello stesso autore e con il contesto culturale 2. Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica: riconoscere i caratteri specifici del testo letterario; riconoscere gli elementi che, nelle diverse realtà storiche, determinano il fenomeno letterario conoscere e utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione dell’opera letteraria; 3. Competenze linguistiche: svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti, anche sulla base di appunti, su un argomento culturale o letterario appositamente preparato; comprendere testi con la padronanza dei relativi linguaggi specialistici; acquisire selettivamente, raccogliere e ordinare informazioni su testi diversi; redigere relazioni, intese come sintesi di conoscenze acquisite da esperienze o da fonti molteplici; 22 CLASSE VC ITIS redigere testi argomentativi su tematiche di interesse personale, culturale, sociale ed economico. Come già detto in precedenza il percorso compiuto per il conseguimento di questi obiettivi non è stato uguale per tutti: in alcuni la mancanza di lavoro a casa o lacune pregresse ha fatto sì che i livelli di acquisizione risultino piuttosto deboli. Ho basato la trattazione di correnti letterarie, generi, autori soprattutto a partire da un lavoro sui testi, anche se il metodo di studio mnemonico degli alunni li faceva privilegiare la memorizzazione di concetti. I metodi di lavoro utilizzati sono stati i più vari, comunque si sono privilegiati gli approcci problematici, e non puramente espositivi, ai temi proposti: alle lezioni frontali, con proposta di schemi logici, ho affiancato spesso lezioni partecipate e documentari; se durante il lavoro in classe gli studenti si sono sempre dimostrati attenti, al momento di rielaborare il lavoro svolto, al momento di confrontarsi esclusivamente con le proprie capacità e di svolgere un lavoro autonomo, i risultati, come già detto, sono stati deludenti. 3. CRITERI-METODI DI VALUTAZIONE e TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Pur facendo riferimento ai criteri di valutazione contenuti nel POF dell’Istituto, si precisa che le verifiche hanno avuto innanzi tutto lo scopo di individuare la situazione in cui si trova il processo di sviluppo formativo dello studente e quindi sono state finalizzate a riconoscere i progressi avvenuti per poter predisporre quindi nuove strategie per migliorare il lavoro didattico e il rendimento degli alunni. Tuttavia la mancanza di progressi ha spesso fatto tornare al punto di partenza. Per una valutazione il più possibile completa non ho escluso nessun tipo di verifica : colloqui orali, prove scritte strutturate, prove scritte aperte, relazioni individuali, ecc. Sono state effettuate due simulazioni di prima prova d’esame, preparate anche da esercitazioni a casa. Sono state svolte sia verifiche in itinere volte all’accertamento di obiettivi parziali di apprendimento sia verifiche sommative volte all’accertamento di obiettivi di apprendimento più ampi e strutturati, sia contenutistici sia metodologici (questionari a risposta aperta, questionari a scelta multipla, analisi di testi letterari) Nel formulare il giudizio sull’alunno si è data importanza all’acquisizione di metodi e abilità, più che al possesso mnemonico di nozioni; si è inoltre tenuto presente l’impegno, la frequenza, la partecipazione, le condizioni di partenza . • • Verifiche orali: Colloquio con l’alunno per verificare le capacità di attenzione e di comprensione e rielaborazione dei contenuti proposti Monologo argomentativo dell’alunno su un determinato argomento Esposizione in classe di lavori svolti a casa • • • Verifiche scritte: Schede di analisi di testi letterari Creazione di diversi tipi di testo secondo le tipologie richieste dall’esame di Stato Questionari a risposte chiuse • 23 CLASSE VC ITIS • Questionari a risposte aperte per valutare la capacità di espressione scritta delle proprie conoscenze 4. ATTIVITÀ FINALIZZATE ALL’INTEGRAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO La classe ha assistito a due spettacoli teatrali: L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello al Teatro quirino di Roma Li romani in Russia di Elia Marcelli presso l’Aula Magna dell’istituto Ha visitato i seguenti musei: Museo del Risorgimento, Museo dell’Emigrazione, Galleria Nazionale di Arte Moderna. Quando, dopo un’uscita didattica dell’intera giornata, non si è presentato a scuola il giorno seguente il 90% della classe, ho deciso di sospendere qualsiasi uscita, rinunciando a gran malincuore alla visita già programmata al Museo della Liberazione di Via Tasso. Ha seguito le conferenze del progetto La Scuola della memoria tenute dal Prof. Ugo Mancini e dal video fotografo Willy Becherelli sul tema: I Castelli Romani: l’orizzonte pacifista e la realtà di una guerra lunga trent’anni 1914-1945 in occasione della commemorazione dei 100 anni dell’inizio della Prima Guerra Mondiale e dei 70 anni della Liberazione e della fine della Seconda Guerra Mondiale Ha partecipato all’incontro Cities for life – Città contro la pena di morte. 5.2 RELAZIONE FINALE DI STORIA Prof.ssa Monica Giansanti 1. CONTENUTI E TEMPI PRIMO PERIODO (settembre-dicembre 2014) Il Congresso di Vienna e la Restaurazione, i primi moti liberali. Settembre 2014 Conoscere gli aspetti economici, sociali, politici e culturali dei fenomeni studiati Conoscere le coordinate spaziali e temporali dei fenomeni storici in oggetto Conoscere cause e conseguenze di un fenomeno storico Conoscere varie interpretazioni storiografiche dei fenomeni storici in oggetto Conoscere terminologia specifica relativa sia al periodo storico studiato sia a categorie storiche più generali Comprendere il rapporto esistente tra fatto storico e contesto e riconoscere l’importanza dei differenti contesti (sociali, istituzionali, ambientali) a cui i fatti storici sono rapportati; elaborare schemi concettuali , sintesi e analisi. * La primavera dei popoli, il Risorgimento Italiano Ottobre/ novembre 2014 *idem L’Italia dai governi della destra storica alla crisi di fine secolo 24 CLASSE VC ITIS Dicembre 2014/ gennaio 2015 *idem SECONDO PERIODO (gennaio 2015 – maggio 2015) Le seconda rivoluzione industriale Gennaio 2015 Conoscere gli aspetti economici, sociali, politici e culturali dei fenomeni studiati Conoscere le coordinate spaziali e temporali dei fenomeni storici in oggetto Conoscere cause e conseguenze di un fenomeno storico Conoscere varie interpretazioni storiografiche dei fenomeni storici in oggetto Conoscere terminologia specifica relativa sia al periodo storico studiato sia a categorie storiche più generali Comprendere il rapporto esistente tra fatto storico e contesto e riconoscere l’importanza dei differenti contesti (sociali, istituzionali, ambientali) a cui i fatti storici sono rapportati; elaborare schemi concettuali , sintesi e analisi.* Aspetti del secondo Ottocento: l’unificazione tedesca, gli USA, il Giappone e la Cina Febbraio 2015 *idem L’età del colonialismo e dell’imperialismo Febbraio 2015 *idem L’età giolittiana Febbraio /Marzo 2015 *idem La prima guerra mondiale Marzo 2015 *idem La rivoluzione sovietica e il regime staliniano Marzo 2015 *idem La crisi del dopoguerra e l’Italia fascista Aprile 2015 *idem L’ascesa del nazismo e la seconda guerra mondiale Maggio 2015 *idem L’Italia dal settembre del 1943 alla Liberazione Maggio 2015 25 CLASSE VC ITIS Per un elenco più dettagliato dei contenuti proposti si rimanda al programma presentato a fine anno scolastico. 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE, METODI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI DIDATTICI UTILIZZATI e Ho conosciuto la classe 5 C ITT quattro anni fa ma insegno loro Storia solo dall’anno scorso. Per quanto riguarda le considerazioni generali sul gruppo classe rimando alla relazione precedente. Di norma la classe ha sempre seguito con attenzione le lezioni, ma è mancata una reale e attiva partecipazione critica da parte di molti e una volontà di applicare con continuità e assiduità nel lavoro a casa quanto affrontato in classe. Il metodo di studio è risultato spesso solo mnemonico, con scarsa rielaborazione personale: è mancata anche una qualsiasi curiosità (salvo rare eccezioni) per l’attualità alla quale ho sempre fatto riferimento. Ho anche fornito agli alunni riviste come “Internazionale” per dare loro l’opportunità di aprire una finestra sul mondo ma non ho mai avuto ricadute particolari. Questo atteggiamento non ha permesso di acquisire in modo approfondito i contenuti proposti, e non ha permesso di sviluppare una sicura capacità di analisi di fenomeni complessi. Si è sempre distinto da questo atteggiamento un piccolo gruppo o per assiduità nello studio, o per interesse e curiosità. Per una serie di circostanze (assemblee, assenze, recuperi, ecc.) lo svolgimento del programma ha subito un certo rallentamento e si dovrà fermare alla prima metà del Novecento. Gli obiettivi inseriti nella programmazione sono stati i seguenti: OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI • Promuovere la capacità di recuperare la memoria del passato in quanto tale e come strumento indispensabile per meglio comprendere il presente con le sue problematiche. • Ampliare gli orizzonti culturali. • Favorire l’apertura verso le problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà e del rispetto reciproco. • Promuovere la capacità di razionalizzare il senso del tempo e dello spazio. CONOSCENZE OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere i processi storici fondamentali che hanno caratterizzato i secoli relativi ai vari periodi in programma. Conoscere le strutture cognitive che sono a fondamento dell’apprendimento storico. Conoscere la terminologia propria della disciplina. 26 CLASSE VC COMPETENZE Saper ricostruire, almeno nelle linee essenziali, la complessità del processo storico esaminato inquadrandolo nello spazio e nel tempo. Saper individuare analogie e differenze, continuità o rottura tra gli eventi storici studiati. Saper esporre oralmente e per iscritto i contenuti appresi, operando adeguate sintesi e rielaborazione degli stessi. Saper leggere ed interpretare grafici, tabelle, cartine storiche. CAPACITA' ITIS Essere in grado di distinguere i molteplici aspetti di un evento e l’incidenza in esso dei diversi soggetti storici (individui, gruppi sociali ecc.). Essere in grado di confrontare, in casi semplici, le differenti interpretazioni degli storici in relazione ad un medesimo fatto o fenomeno, in riferimento alle fonti usate. Essere in grado di ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici riferiti ad un determinato problema storico studiato. Essere in grado di operare rapporti pluridisciplinari. I metodi di lavoro utilizzati sono stati i più vari, e comunque si sono privilegiati gli approcci problematici, e non puramente espositivi, ai temi proposti: alle lezioni frontali, con proposta di schemi logici e mappe concettuali (proprio per poter lavorare sui nessi logici), ho affiancato spesso lezioni partecipate o la visione e la discussione di materiale audiovisivo (documentari, film). Diversi alunni, invece di affrontare passo passo gli argomenti proposti, rielaborandoli a casa e problematizzandoli, hanno spesso concentrato lo studio solo in vista delle verifiche, rendendo la loro preparazione piuttosto superficiale. Il raggiungimento degli obiettivi programmati è stato piuttosto diversificato. 3. CRITERI-METODI DI VALUTAZIONE e TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Pur facendo riferimento ai criteri di valutazione contenuti nel POF dell’Istituto, si precisa che le verifiche hanno avuto innanzi tutto lo scopo di individuare la situazione in cui si trova il processo di sviluppo formativo dello studente e quindi sono state finalizzate a riconoscere i progressi avvenuti per poter predisporre quindi nuove strategie per migliorare il lavoro didattico e il rendimento degli alunni. Per una valutazione il più possibile completa non ho escluso nessun tipo di verifica : colloqui orali, prove scritte strutturate, prove scritte aperte, ecc. Sono state effettuate due simulazioni di terza prova d’esame. Sono state svolte sia verifiche in itinere volte all’accertamento di obiettivi parziali di apprendimento sia verifiche sommative volte all’accertamento di obiettivi di apprendimento più ampi e strutturati, sia contenutistici sia metodologici (questionari a risposta aperta, questionari a scelta multipla). Nel formulare il giudizio sull’alunno si è data importanza all’acquisizione di metodi e abilità, piuttosto che al possesso mnemonico di nozioni; si è inoltre tenuto presente l’impegno, la frequenza, la partecipazione, le condizioni di partenza . 27 CLASSE VC ITIS Verifiche orali: • Colloquio con l’alunno per verificare le capacità di attenzione e di comprensione e rielaborazione dei contenuti proposti • Monologo argomentativi dell’alunno su un determinato argomento • Esposizione in classe di lavori svolti a casa Verifiche scritte: • Questionari a risposte chiuse • Questionari a risposte aperte per valutare la capacità di espressione scritta delle proprie conoscenze 4. ATTIVITÀ FINALIZZATE ALL’INTEGRAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO La classe ha assistito a due spettacoli teatrali: L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello al Teatro quirino di Roma Li romani in Russia di Elia Marcelli presso l’Aula Magna dell’istituto Ha visitato i seguenti musei: Museo del Risorgimento, Museo dell’Emigrazione, Galleria Nazionale di Arte Moderna. Quando, dopo un’uscita didattica dell’intera giornata, non si è presentato a scuola il giorno seguente il 90% della classe, ho deciso di sospendere qualsiasi uscita, rinunciando a gran malincuore alla visita già programmata al Museo della Liberazione di Via Tasso. Ha seguito le conferenze del progetto La Scuola della memoria tenute dal Prof. Ugo Mancini e dal video fotografo Willy Becherelli sul tema: I Castelli Romani: l’orizzonte pacifista e la realtà di una guerra lunga trent’anni 1914-1945 in occasione della commemorazione dei 100 anni dell’inizio della Prima Guerra Mondiale e dei 70 anni della Liberazione e della fine della Seconda Guerra Mondiale Ha partecipato all’incontro Cities for life – Città contro la pena di morte. 28 CLASSE VC ITIS 5.3 RELAZIONE FINALE DI LINGUA INGLESE Prof.ssa Filomena Ferrara 1. GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE ( impegno, frequenza, rapporti interpersonali,eventuali problemi disciplinari) La classe 5 C ITT è composta attualmente da 14 alunni, di cui solo 4 femmine. Il gruppo classe, che io ho conosciuto solo lo scorso anno, non ha mai dimostrato di essere unito: predominano nelle gesta che determinano l’andamento della classe un certo numero di ragazzi che però ha, mano a mano, assunto atteggiamenti disinteressati e poco partecipi sia alle attività in classe che nello studio a casa; un altro gruppetto ha reagito con un deciso ma anche purtroppo neutro e passivo distacco e le ragazze sembrano aver fatto gruppo a sé. Pertanto su queste condizioni non è stato possibile realizzare un lavoro veramente positivo e in crescere. Il profitto conseguito dalla classe in questo ultimo anno, pur differenziato in qualche caso per le attitudini e l’applicazione, è nel complesso abbastanza mediocre e non corrisponde alle aspettative e agli obiettivi che si sarebbero potuti raggiungere con maggiore interesse, senso di responsabilità e impegno da parte della gran parte degli studenti. A causa di una modesta partecipazione e soprattutto dello studio discontinuo e insufficiente, molti alunni si sono fermati a una conoscenza superficiale dei contenuti e a un raggiungimento inadeguato delle abilità non solo della disciplina ma in generale logiche, critiche ed operative. La frequenza alle lezioni è stata abbastanza irregolare nella prima parte dell’anno scolastico per poi stabilizzarsi meglio nei mesi finali. Le difficoltà più grandi, la maggior parte degli studenti, le ha incontrate nel lavoro autonomo e responsabile, nel quale non sempre ha mostrato di sapersi orientare con sufficiente padronanza e con capacità organizzative e un metodo di studio adeguati alle necessità scolastiche. E’ altresì mancato un approfondimento personale del lavoro. 2. OBIETTIVI DISCIPINARI RAGGIUNTI: Nel corso dell'anno scolastico la gran parte degli studenti non ha generalmente migliorato l’atteggiamento nei confronti dello studio e della vita di classe risultando abbastanza restii a lavorare in modo costante e incapaci di trasformare i risultati parziali conseguiti nell'immediato, in conoscenze consolidate nel tempo. L’obiettivo metodologico primario è stato quello di recuperare e rafforzare le conoscenze grammaticali e sintattiche di base per conseguire abilità ricettive e produttive sia nella lingua scritta che orale, riferentesi alla capacità di presentarsi ed essere in grado di subire interviste (magari di lavoro), raccontare il proprio vissuto personale, esprimere aspettative per il futuro, parlare di tematiche generali dell’attualità e del sociale . E’ stato svolto un programma inerente all’indirizzo mediante la lettura, l’analisi e la redazione di testi scritti, l’ascolto di brani e la visione di documenti video, anche con l’ausilio del laboratorio linguistico. Gli obiettivi disciplinari preventivati, in generale, non sono stati propriamente raggiunti in maniera adeguata e corrispondente alle reali potenzialità. La produzione orale, tranne in alcuni casi di più evidente difficoltà, è abbastanza scorrevole anche se la forma non sempre è 29 CLASSE VC ITIS corretta e i contenuti sono appena sufficienti mancando approfondimento e specializzazione. Per quanto riguarda la produzione scritta si riscontrano, a volte, delle carenze nell’organizzazione del discorso e nella correttezza morfo-sintattica. Si distaccano da queste mediocrità appena sufficienti solo tre-quattro alunni che hanno raggiunto livelli buoni partendo con potenzialità e soprattutto impegno nello studio maggiori, anche se il livello è reso meno evidente e brillante dalla loro personalità un po’ chiusa e meno attraente. Per la maggior parte della classe l'apprendimento risulta ancora piuttosto scolastico, i contenuti a volte non sono sufficientemente rielaborati. Manca ancora la capacità di utilizzare conoscenze e esperienze, provenienti anche dalle diverse attività formative attuate nel corso dell'anno scolastico. Rispetto ai livelli di partenza, e rispetto ai contenuti compresi nel programma, il gruppetto migliore ha raggiunto buone competenze , mentre il resto competenze quasi sufficienti nel: - leggere e comprendere un testo scritto in lingua straniera, individuandone gli aspetti linguistici fondamentali; - comprendere semplici testi orali dal vivo e registrati (solo un piccolo gruppo); - elaborare una semplice sintesi espositiva, a partire da dati e documenti, (un piccolo gruppo anche modesto apporto critico) - riconoscere gli aspetti linguistici più significativi di un testo proposto - relazionare su argomenti sociali e del proprio vissuto e su quelli di microlingua. - Comprendere e redigere documenti di vario genere. - Raccontare in maniera semplice avvenimenti, descrivere, esprimere giudizi, leggere dei documenti, ritrovare le informazioni e saper interpretare i dati per prendere coscienza della realtà dell’altro. 3. METODI DIDATTICI ADOTTATI E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO (laboratorio linguistico,registratore, materiale audio visivo, tecnologie audiovisive o multimediali): Manuale Lezione frontale e circolare Analisi guidata di testi Esercitazioni singole o di gruppo, anche con l’ausilio del laboratorio linguistico per proporre attività di diverso tipo e di diversa strutturazione Costanti richiami ai contenuti linguistici e all’analisi della struttura e della grammatica, con particolare riferimento ai verbi Lettura individuale e silenziosa di alcuni testi inerenti la materia di indirizzo. Lettura ad alta voce per esercitare la corretta dizione, finalizzata a migliorare l’intelligibilità del messaggio Schematizzazione degli argomenti Capacità di organizzare un discorso coerente e ordinato in maniera logica e linguistica Produzione scritta di saggi brevi su tematiche di indirizzo e di testi tecnici tipo emails, CV e cover letters 4. PROVE DI VERIFICA Le verifiche sono state eseguite sia nella forma orale che in quella scritta. Per quanto riguarda le verifiche scritte, delle diverse tipologie di prova, richieste dall’esame di Stato, è stata privilegiata la tipologia B. Le verifiche scritte hanno permesso il controllo sia 30 CLASSE VC ITIS delle abilità linguistiche che di quelle concettuali con esercitazioni grammaticali e sintattiche, scrittura di documenti specifici tipo emails e produzione di saggi brevi. Le verifiche orali hanno accertato la capacità di esporre in lingua gli argomenti proposti e di partecipare ad una conversazione rispettando le regole strutturali e di pronuncia. Inoltre ha verificato il possesso delle seguenti capacità: a) capacità di lettura e comprensione autonoma di un testo b) capacità di rielaborazione personale c) capacità di chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio Programma di Lingua inglese Anno scolastico: 2014/2015 GRAMMAR TOPICS testo: Hart, Puchta, Stranks e Rinvolucri Into English vol 1- 2 – Loescher ed. unit 0 Ripasso dei seguenti argomenti grammaticali present simple (+ - ?); present progressive; present simple vs present progressive; frequency adverbs;.past simple to be(+ - ?); past simple reg. forms (+ - ?); short answers; past simple irreg. forms(+ - ?); short answers; comparatives and superlatives; comparisons; present continuous for future arrangements; won’t for future predictions. Will and as soon as, when, if, until and present; intentional future; first conditional clause; should- shouldn’t; present perfect + ever/ never; present perfect vs past simple Dal VOL. 2 Unit 7 A force of nature: Grammar: past simple passive – Unit 8 Ways of living Simple e intentional future Unit 10 Thanks to music Grammar: present perfect simple e continuous Unit 12 Get connected Grammar: conditional clause II. (da svolgere) Information technology topics: testo M.Bernardini, G. Haskell INFORMATION TECHNOLOGY Loerscher ed. module 4 The Internet The internet: definition and History; Browsers and Search Engines; 31 CLASSE VC ITIS Messages and Emails Copyright, Piracy and Privacy; Programs and Programming Cad Visual Studio- buiding applications for windows Creating Websites Fotocopie su: History and developments of Information Tecnology; History and developments of computers; What is a computer. The web; A web site; the E-commerce Module 6 Telecommunications Describing telecommunications: introduction; transceivers; telecommunications prerequisites; telecommunications networks; The Internet and telephone system; telecommunications in the home Establishing connections: Connecting up; Circuit switched networks; Packet Switched Networks: Comparison; Data Trasmission Modes; Signals Degradation Cables and connectors;Types of Network Cables; Twisted pair Cables; Shielded and Unshielded Twisted Pair Cables; Coaxial CablesConnectors; Ethernet at home; Wireless Networks; School Networks Bandwith and Performance (da svolgere) Miscellaneous To Write a CV and a cover letter, to have a simulation of a job interview. To write e-mails. People and Facts: Alan Touring: the father of IT. Visione del film An Enigma Game Per il Laboratorio Linguistico saranno approntate attività varie usando diverse fonti: Internet per giochi e test linguistici, letture e video su attualità, cultura, persone e curiosità da tutto il mondo (OUP New English grammar files – Elementary; Speak up, on line magazine; My Life Zanichelli ZTE e Collezioni Zanichelli); DVD correlato al libro di testo; video cassette e altro materiale del docente relativo alla presentazione di aspetti della vita quotidiana, della geografia e della cultura britannica. 32 CLASSE VC ITIS 5.4 RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA Prof.ssa Rossella Baldazzi PROFILO DELLA CLASSE La V C, dove insegno dal terzo anno di corso, è composta da 14 alunni, provenienti tutti dalla stessa classe quarta. La classe non dimostra un alto livello di socializzazione e, anche nella semplice quotidianità, risulta divisa in gruppi. Si è sempre comportata in modo corretto nei confronti dell’insegnante, meno nei riguardi delle responsabilità di studio. La predisposizione allo studio della disciplina è sempre stata minima e distribuita in modo non uniforme. Di norma la classe ha dimostrato impegno ed interesse superficiali e discontinui, scarsa attitudine alla disciplina, un metodo di studio alquanto dispersivo e poco organizzato e a volte di tipo mnemonico. Le loro conoscenze risultano in taluni casi lacunose e/o frammentarie; alcuni ragazzi sono stati in grado di recuperare e raggiungere gli obiettivi minimi soprattutto nell’ultimo periodo. Dal punto di vista didattico, quindi, il rendimento scolastico della quasi totalità della classe è risultato deludente rispetto alle aspettative, visto che negli anni precedenti la classe aveva evidenziato maggior impegno e partecipazione attiva. Quest’anno sin dall’inizio i ragazzi hanno mostrato una sostanziale e condivisa inerzia, una imprevista passività ed una eccessiva discontinuità tanto nell’impegno quanto nella frequenza. La trattazione degli argomenti è stata svolta con lezioni frontali, esercitazioni in classe e lezioni interattive. Lo svolgimento della prima parte del programma ha richiesto un tempo maggiore del previsto per le difficoltà incontrate da alcuni alunni nella comprensione degli argomenti che richiedevano conoscenze di base e maggiore applicazione. Al fine di superare le difficoltà evidenziate e di indurre gli allievi ad una maggiore riflessione sugli argomenti trattati, sono stati sviluppati, per ogni argomento, esercizi da svolgere a casa dopo che molti erano stati risolti in classe. Le verifiche effettuate sugli argomenti trattati sono state di vario tipo. • FINALITA’ 1. Abituare l'allievo a comunicare in un linguaggio sempre più rigoroso usando una terminologia specifica. 2. Imparare a matematizzare semplici situazioni problematiche in vari ambienti disciplinari. 3.Sviluppare la capacità critica, di valutazione dei risultati e la capacità di riconoscere e correggere gli errori. 4.Abituare al lavoro di analisi e di sintesi. 5.Abituare all'ordine e alla precisione, non tanto formale, quanto del pensiero e dell'esposizione. 6.Promuovere la sistemazione logica delle conoscenze via via acquisite. 7.Abituare ad utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse. 8.Acquisire conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione. 33 CLASSE VC ITIS Queste finalità si integrano con quelle proprie delle altre discipline, in particolar modo con le materie d’indirizzo in modo che l’insegnamento della Matematica, pur conservando la propria autonomia epistemologico-metodologica, concorra in forma interdisciplinare alla formazione culturale degli allievi. • OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO Alla fine del triennio l’alunno dovrà possedere, sotto l’aspetto concettuale, i contenuti previsti dai vigenti programmi ministeriali ed essere in grado di: 1 operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule; 2 affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione: 3 costruire procedure di risoluzione di un problema; 4 riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali, con particolare riferimento alle materie di indirizzo; 5 inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali e delle principali teorie e leggi fisiche. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE/CAPACITÀ/ABILITÀ Gli allievi devono conoscere il significato di: funzione e tracciarne il grafico conoscendo: il campo di esistenza, gli intervalli in cui è crescente/decrescente, gli asintoti e i punti di discontinuità, le intersezioni con gli assi, i massimi e minimi relativi e assoluti, la concavità e i flessi; integrale indefinito e i principali metodi di integrazione per una funzione reale di una variabile; integrale definito e le applicazioni e le tecniche di calcolo; integrale improprio Questi obiettivi sono stati raggiunti in misura varia poiché diversi sono stati l’interesse, l’impegno e la partecipazione dei singoli allievi così come diverse sono le capacità di apprendimento. In alcuni allievi sono solo appena sufficienti o solo mediocri, in altri; persistendo gravi lacune nella preparazione di base, anche a livello di biennio, questi ultimi non hanno raggiunto i livelli minimi di conoscenze richieste e pertanto non sono in grado di operare in modo autonomo e corretto nell’ambito della disciplina. Sanno poco esprimersi con un linguaggio rigoroso e formalmente corretto per motivare le scelte effettuate. Ore di lezione svolte dal docente nell’intero anno scolastico: 70 circa La programmazione iniziale prevedeva anche lo studio delle “Equazioni differenziali” e delle “funzioni di due variabili”. Questi argomenti non sono stati trattati per le difficoltà incontrate dalla maggior parte degli alunni a causa di una superficiale e discontinua applicazione allo 34 CLASSE VC ITIS studio. Più di una volta, infatti, è stato necessario soffermarsi su argomenti già sufficientemente trattati. Tutto ciò ha condizionato in modo negativo il lavoro scolastico. METODOLOGIA La metodologia seguita è stata quella della lezione frontale e della lezione partecipata in cui l’insegnamento è stato spesso condotto per problemi con domande collettive e individuali. Si è usato un linguaggio il più possibile semplice, ma corretto e formale schematizzando per punti la parte teorica e il percorso logico per la risoluzione degli esercizi. L’esposizione teorica è stata sempre accompagnata dall’esecuzione di numerosi esercizi, graduati per difficoltà, svolti in classe per l’assenza di esercizi svolti a casa. Si è cercato di stimolare e favorire la ricerca personale per abituare gli allievi a una gestione autonoma e responsabile del proprio lavoro. MATERIALI DIDATTICI È stato utilizzato principalmente il libro di testo in adozione che è completo e ricco di esercizi. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Le verifiche sono state di tipo formativo e sommativo. Le prime sono state svolte in itinere mediante domande dal posto ed esercizi alla lavagna ed hanno concorso, insieme alle sommative, alla valutazione quadrimestrale. Attraverso le verifiche formative si è cercato di accertare l’acquisizione delle singole conoscenze e si è intervenuto tutte le volte che il processo di apprendimento lo richiedeva. Le verifiche sommative sono state caratterizzate da un numero congruo per periodo. La valutazione finale tiene conto non solo degli obiettivi cognitivi raggiunti, ma anche dell’impegno, della collaborazione, della serietà nel lavoro e nel comportamento, e della partecipazione dei singoli allievi. Per abituare gli allievi ad affrontare l’Esame di Stato, le verifiche proposte sono state principalmente, quesiti a trattazione sintetica e a risposta singola. Tipologie poi utilizzate nell’ambito delle simulazioni della 3 a prova scritta. CONTENUTI DISCIPLINARI: Attività / Moduli Contenuti Campo di esistenza di funzioni algebriche e trascendenti. Segno di una funzione. Le Introduzione allo funzioni continue. I punti di discontinuità di una funzione. Asintoti verticali, studio di orizzontali ed obliqui. Grafico probabile di una funzione algebrica (fratta e funzioni irrazionale) e di semplici trascendenti (logaritmiche ed esponenziali). 35 CLASSE VC ITIS Il calcolo differenziale Gli integrali indefiniti Definizione di derivata e suo significato geometrico. Equazione della retta tangente ad una curva con l’utilizzo della derivata prima. La continuità e la derivabilità. Derivate fondamentali e regole di derivazione. Derivate di funzioni composte. Massimi e minimi assoluti e relativi. Crescenza e decrescenza di una funzione. Concavità e convessità di una curva. Studio completo di funzioni algebriche razionali e irrazionali.. Semplici esempi di funzioni esponenziali e logaritmiche. Esercizi. Concetto di differenziale e suo significato geometrico. Definizione di integrale indefinito e le sue proprietà. Integrazioni immediate, integrazione delle funzioni razionali fratte. Integrazione per sostituzione e per parti. Esercizi. Gli integrali definiti Integrale definito Integrale definito di una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato. La funzione integrale. Teorema della media e valore medio di una funzione. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Esercizi ed applicazioni al calcolo delle aree Gli integrali impropri Definizione di integrale improprio. Integrale di una funzione non continua in uno degli estremi di integrazione. Integrale di una funzione non continua in un punto dell’intervallo di integrazione. Integrazione di una funzione su un intervallo illimitato. Esercizi. Note: - I TEOREMI NON SONO STATI DIMOSTRATI 36 CLASSE VC ITIS 5.5 RELAZIONE FINALE DI INFORMATICA Prof.ssa Maria Pia Illiano / prof. Rocco Pangallo 1)RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI DEFINITI NELLA PROGRAMMAZIONE: La classe è formata da alcuni alunni che nel corso di studio non hanno partecipato in modo uniforme e costante al dialogo scolastico. Alcuni elementi hanno mostrato attitudine per la disciplina; altri invece hanno evidenziato gravi difficoltà nel gestire il lavoro in modo autonomo oppure hanno abbandonato lo studio della disciplina. Per questi ultimi, l’applicazione e il rendimento sono stati insufficienti per quasi tutto l'anno scolastico, anche se nel periodo iniziale, saltuariamente e approssimativamente, hanno provato a rispettare l’impegno di studio. Il secondo periodo dell’a.s. è stato dedicato a colmare le lacune emerse per gli alunni con insufficienza, ad approfondimenti per gli studenti con discrete attitudini alla materia. Dal punto di vista dell'impegno, tenuto conto della maggiore o minore congenialità con la disciplina, l'atteggiamento della maggior parte della classe è da ritenersi mediocre. Una piccola parte della classe, ha rispettato l’impegno di studio, rispondendo positivamente agli stimoli creati e risultando totalmente motivata, riuscendo così a colmare lacune pregresse ed a raggiungere risultati discreti. La rimanente parte della classe non ha raggiunto il livello delle conoscenze standard della disciplina e non ha sviluppato le competenze necessarie nel metodo di lavoro mostrando gravi lacune rispetto ai contenuti del programma. Pertanto - in riferimento alla programmazione iniziale - si rileva come la maggior parte della classe non abbia raggiunto risultati adeguati alle capacità proprie, conseguendo una preparazione che, in via generale, è risultata insufficiente. 2)INTERVENTI DIDATTICI INTEGRATIVI ED ALTRE ATTIVITA’ EFFETTUATE: Il docente ha attivato varie forme di intervento quali recupero in itinere, recupero di conoscenze e di concetti propedeutici, consolidamento di abilità e competenze specifiche. 3)MODALITA’ E TEMPI DI SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ FINALIZZATE AL RECUPERO (anche in itinere): La parte finale del primo periodo dell’a.s. è stata dedicata al recupero di conoscenze e alla rivisitazione di concetti fondamentali, per meglio preparare gli allievi a quelle che sono le problematiche della disciplina e agli obiettivi prefissati. Tale attività è stata fatta in itinere. Anche parte del secondo periodo è stato dedicato al recupero in itinere delle insufficienze. L’attività finalizzata al recupero è terminata con una prova scritta di verifica. 4)TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E LORO VALUTAZIONE La verifica delle assimilazioni è stata ottenuta attraverso una serie di esercitazioni individuali , guidate e non, eseguite in classe e in laboratorio, seguite da verifiche sommative in classe e di tipo individuale. 37 CLASSE VC ITIS La loro valutazione è stata finalizzata alla classificazione degli studenti mediante l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi prefissati. PROGRAMMA DI INFORMATICA. Archivi di dati e loro organizzazione • Archivi di dati come struttura fisica • Record logici e record fisici • Fattore di bloccaggio • Buffer • Definizione di archivio • Il concetto di chiave • La scelta della chiave primaria • Organizzazione • Organizzazione fisica: supporti ad organizzazione sequenziale, e casuale • Organizzazione logica: sequenziale, sequenziale con indici, non sequenziale relativa e non sequenziale ad hash • Tecniche di accesso: sequenziale, diretto a chiave Lo sviluppo del progetto informatico • Il progetto • La qualità per i prodotti software • La metodologia • Le figure professionali • La conoscenza degli obiettivi • L’intervista • L’analisi • I dati • Le funzioni • Il flusso dei dati • La transazione • La realizzazione • La documentazione • Le prove Archiviazione dei dati attraverso i Sistemi Informativi Automatizzati • I Sistemi informativi • Organizzazione di un Sistema Informativo Automatizzato • Limiti della gestione tradizionale con gli archivi La gestione dei Sistemi Informativi Automatizzati attraverso database • La modellazione dei dati • Dalla gestione tradizionale alla gestione con database • Il DBMS, motore per la gestione del database • I linguaggi speciali usati nei database Le basi di dati • Introduzione • Sistemi informativi e sistemi informatici • Dati e informazioni : schemi e istanze 38 CLASSE VC ITIS • Il modello di dati: gerarchico, reticolare, relazionale a oggetti • Il DBMS e sue caratteristiche La progettazione concettuale: modello E/R • La progettazione concettuale • I diagrammi E/R • Le entità • Gli attributi • Classificazione degli attributi • La modellazione dei dati: attributi chiave, rappresentazione grafica di entità e attributi • Le associazioni • Attributi di entità e attributi di associazioni • Tipi e proprietà delle associazioni • Lo schema concettuale • Le associazioni ISA • Vincoli di integrità Il modello relazionale • Il modello relazionale dei dati • Relazioni e tabelle • Grado e cardinalità di una relazione • Gestione delle associazioni tra entità nel modello relazionale (chiave esterna) • Integrità referenziale Dallo schema E/R allo schema logico relazionale • Le regole di derivazione dello schema logico relazionale • Mapping delle entità e degli attributi • Mapping delle associazioni 1:1 • Mapping delle associazioni 1: N • Mapping delle associazioni M : N • Mapping delle associazioni ISA I linguaggi del modello relazionale - Gli operatori insiemistici - Unione di relazioni - Intersezione di relazioni - Differenza di relazioni - Prodotto cartesiano di relazioni - Gli operatori algebrici - Selezione (taglio orizzontale - Proiezione (taglio verticale) - Giunzione (prodotto cartesiano condizionato) - Tipi di join La normalizzazione delle relazioni • Il problema delle anomalie • Il processo di normalizzazione • La prima, seconda e terza forma normale I comandi SQL per la dichiarazione dei dati - Il Linguaggio SQL 39 CLASSE VC ITIS - - DDL - DML - QL Le funzioni del linguaggio SQL come DDL - Tipi di dati e creazione dei domini - Comandi per la dichiarazione di tabelle - Vincoli di integrità referenziale - Comandi per la creazione degli indici - Comandi di cancellazione e modifica I comandi SQL per la manipolazione dei dati - Gli operatori algebrici in SQL - Selezione (taglio orizzontale) - Proiezione (taglio verticale) - Giunzione (join) - Gli operatori insiemistica in SQL - Unione - Intersezione - Differenza - Prodotto Cartesiano Gli operatori di aggiornamento in SQL - Inserzione - Modifica - Cancellazione Altre caratteristiche del comando SELECT - potenziare le ricerche con i predicati in, betweeen, like, is null Ordinare i dati (ORDER BY) Funzioni di aggregazione (SUM, AVG, COUNT, MAX-MIN) Raggruppamenti (GROUP BY – HAVING) Interrogazioni nidificate: predicati any,all, in, exists Caratteristiche del linguaggio SQL come DCL: - Le viste - I diritti di accesso ai dati IMPLEMENTAZIONE DI UN DATABASE IN AMBIENTE MYSQL - MySQL Implementazione di un nuovo database in ambiente MySQL Modalità per descrivere e definire la struttura di una tabella Manipolazione ed interrogazioni dei dati Raggruppamenti, funzioni di aggregazione, ordinamenti ecc. IL DBMS, IL MOTORE PER LA GESTIONE DI UN DATABASE - I principali compito di un DBMS La gestione della sicurezza negli accessi La gestione delle transazioni La gestione della concorrenza 40 CLASSE VC ITIS La gestione del salvataggio e del recupero dei dati DAL DATABASE LOCALE A QUELLO IN RETE - La condivisione di un database in ambiente client/server - La distribuzione in rete dei dati di un database: - frammentazione delle tabelle - replica delle tabelle LA PROGRAMMAZIONE LATO SERVER - L’architettura client-server - Programmazione lato client e lato server - Ripartizione di applicazioni tra client e server - Un linguaggio lato server: PHP - Configurazione dell’ambiente di sviluppo - Configurazione di PHP con Apache FONDAMENTI DI PHP A. Istruzioni di output (echo) B. Variabili:Tipi e valori C. Variabili e costanti D. Operatori E. Strutture di controllo: i costrutti condizionali F. Strutture di controllo : i costrutti iterativi G. Definire un array H. Il costrutto foreach I. Funzioni predefinite sugli array PHP E HTML − PHP, HTML e interazione con il browser − Passaggio dei dati tra HTML e PHP (Form) − I metodi POST e GET − Gestione delle sessioni e cookie (cenni) PHP E I DATABASE − Interazione tra Web Server e Server SQL − MySQL e PHP − Creare e gestire un database in MySQL − Creare e gestire le tabelle in MySQL − Query di aggiornamento − Inserimento dei dati − Query di interrogszioni IN LABORATORIO Database su un PC non in rete: Come prodotto sofware è stato scelto BASE di Openoffice. Argomenti: 41 CLASSE VC ITIS - Creazione e associazioni tabelle, - Query tramite QBE e QBL. Database in rete: Come prodotto software per il database è stato scelto MySql in ambiente XAMPP, perché è il più diffuso sistema di gestione di basi di dati in ambiente Open Source. Gli studenti hanno imparato prima ad usare il linguaggio SQL tramite linea di comando, poi attraverso l’interfaccia grafica di PhpMyAdmin. Pagine PHP Gli studenti hanno utilizzato il linguaggio PHP per connettere, manipolare e interrogare il database MySQL tramite script PHP. Hanno impostato alcune pagine in PHP e HTML per gestire l’interazione con l’utente LIBRO DI TESTO: Informatica: - Progettazione dei Database - Linguaggio SQL - Dati in Rete – Lorenzi, Cavalli - Editore ATLAS 42 CLASSE VC ITIS 5.6 RELAZIONE FINALE DI SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE Prof. Luigi Franceschetti/Prof. Paolo Sabatini In questa classe, dove ci sono alcuni alunni molto promettenti,si sono incontrati in generale non pochi problemi per quanto riguarda attenzione e studio a casa. Nonostante ciò si è comunque fatto in modo di affrontare ed approfondire gli sviluppi più recenti nelle architetture degli elaboratori (quali le cloud ed altre); degno di nota rimane comunque il fatto che all'inizio dell'anno il sottoscritto ha voluto proporre ad ogni alunno un argomento innovativo sulla materia da approfondire durante l'anno e con valutazione solo sull'impegno; nessun alunno ha voluto raccogliere la proposta. Gli argomenti svolti sono stati: 1) VLAN 2) CRITTOGRAFIA 3) FIRMA DIGITALE 4) SSL 5) ALTA AFFIDABILITA' 6) NMS 7) PYTHON (CENNI) 8) CHIAVE DI SESSIONE 9) POSTA CERTIFICATA 10) SICUREZZA CON SSL/TLS 11) FIREWALL 12) INVERTIBILITA' CRITTOGRAFIA (AUTENTICAZIONE) 13) ARCHITETTURE DISTRIBUITE, PDC, LDAP, ACTIVE DIRECTORY 14) CLOUD 15) APPLICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI 16) SAN 17) AMMINISTRAZIONE DI RETE 43 CLASSE VC ITIS 5.7 RELAZIONE DI TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI Prof.ssa Sonia De Nichilo / Prof.Paolo Sabatini RELAZIONE FINALE La classe è costituita da 14 alunni. La classe risulta abbastanza vivace con la presenza di alcuni elementi che hanno il ruolo di disturbatore per una parte del gruppo classe; è presente una alunna che segue un percorso differenziato di studio. Hanno raggiunto in modo diversificato sia gli obiettivi socio-affettivi, sia quelli cognitivi. Dal punto di vista dell'apprendimento si possono distinguere livelli diversi : 1. alcuni elementi hanno raggiunto una discreta preparazione e una discreta capacità di problem solving grazie ad una buona predisposizione per la materia e a buone capacità intellettive, non accompagnate purtroppo da un adeguato studio e impegno; 2. un altro gruppo ha raggiunto una sufficiente preparazione, sia per impegno e interesse non sempre regolari, sia per talune difficoltà di organizzazione del lavoro. 3. un altro esiguo gruppo stenta a raggiungere gli obiettivi, sia per attenzione e applicazione saltuarie, sia per difficoltà non del tutto superate, nonostante gli interventi di recupero effettuati; Il programma preventivato è stato svolto, con un leggero ritardo rispetto alle modalità e ai tempi previsti in fase di programmazione a causa dell’esigenza di richiamare spesso gli studenti a mantenere una maggiore attenzione in classe durante le lezioni; ciò ha comportato un ritardo non significativo nello svolgimento del programma. Dopo avere effettuato il ripasso di alcuni argomenti, si è dato avvio allo svolgimento del programma previsto nel piano di lavoro. Si è cercato di abituare gli studenti ad un metodo di lavoro organico e ordinato, di stimolare le capacità logiche e intuitive, di sviluppare le capacità di analisi e di avviarli all’uso del linguaggio specifico. Ogni spiegazione teorica è stata affiancata dall'esperienza laboratoriale della durata di due ore a settimana, effettuata con esercizi e programmi eseguiti in C++, java, html, xml di difficoltà graduale, alcuni molto semplici, altri di maggiore difficoltà, affrontati sia in classe sul piano progettuale sia in laboratorio sul piano pratico. Le verifiche sono state effettuate attraverso il controllo quotidiano tramite domande e richieste di risoluzione di problematiche inerenti ad argomenti trattati nelle lezioni precedenti, per valutare il grado di apprendimento degli studenti, per riprendere i punti meno chiari e per effettuare un’azione di recupero per quella fascia di alunni particolarmente in difficoltà; inoltre le verifiche sono state anche effettuate attraverso l’accertamento periodico per mezzo di prove scritte e orali, del tipo vero/falso, a scelta multipla, a risposta aperta e di laboratorio. Gli esercizi presenti nelle verifiche scritte sono stati di due tipi: • alcuni analoghi a quelli svolti in classe e riconducibili agli obiettivi essenziali • altri hanno consentito di apprezzare livelli maggiori di conoscenza ed apprendimento e quindi di dimostrare non solo acquisizione ma anche rielaborazione dei concetti studiati. 44 CLASSE VC ITIS • altri sono stati eseguiti per apprendere le lezioni sulla parte del programma di laboratorio Quando l’accertamento ha evidenziato lacune nell’apprendimento, sono state riproposte le tematiche non comprese. La valutazione ha tenuto conto delle indicazioni emerse dalle verifiche, dei progressi fatti, della partecipazione, della capacità di problem solving, dell’apporto personale al lavoro comune, dell’impegno e dell’interesse evidenziati, del ritmo di apprendimento, ma soprattutto della situazione di partenza. Tali criteri sono serviti per accertare la preparazione raggiunta non su un determinato nucleo di contenuti ma sull’apprendimento di questi in una visione più ampia che ha evidenziato le abilità e le capacità di ragionamento degli allievi. E’ stato dato, altresì, un peso rilevante alla capacità dell’alunno di intervenire in modo costruttivo, razionale, problematico al lavoro di classe. PROGRAMMA DI TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE TELECOMUNICAZIONI INSEGNANTI: DE NICHILO SONIA S., SABATINI PAOLO DI SISTEMI INFORMATICI E DI MODULO 1: PROGRAMMAZIONE DI RETE U.D.1: ARCHITETTURA DI RETE 1. sistemi distribuiti e paralleli 2. modello client server 3. modello ISO&OSI e applicazioni 4. rete ARPANET 5. packet switching U.D.2: SOCKET 1. comunicazione con i protocolli TCP e UDP 2. famiglie e tipi di socket 3. socket TCP in windows e linux 4. socket UDP in windows e linux 5. esercizi in C++ MODULO 2: XML E HTML U.D.1: HTML 1. ripasso nozioni già conosciute 2. approfondimento con fogli di stile U.D.2: XML 1. sintassi 2. elementi 3. integrazione del codice xml con codice html 4. fogli di stile 5. esercizi MODULO 3: SERVLET* 1. 2. 3. 4. caratteristiche realizzazione di una servlet esecuzione di una servlet inizializzazione di una servlet 45 CLASSE VC ITIS 5. configurazione di una servlet Gli argomenti contrassegnati con * sono ancora da effettuare nelle ultime lezioni rimaste in quanto la stesura del programma è stata effettuata in data 26 aprile 2015. 46 CLASSE VC ITIS 5.8 RELAZIONE DI GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA Prof. Luigi Franceschetti/ prof. Erminio Romani In questa classe, dove ci sono alcuni alunni molto promettenti,si sono incontrati in generale non pochi problemi per quanto riguarda attenzione e studio a casa. Nonostante ciò si è comunque fatto in modo di affrontare ed approfondire gli sviluppi più recenti nelle architetture degli elaboratori (quali le cloud ed altre); degno di nota rimane comunque il fatto che all'inizio dell'anno il sottoscritto ha voluto proporre ad ogni alunno un argomento innovativo sulla materia da approfondire durante l'anno e con valutazione solo sull'impegno; nessun alunno ha voluto raccogliere la proposta. Gli argomenti svolti sono stati: 1) CICLO DI VITA DI UN PROGETTO 2) STORIA DEL PROJECT MANAGMENT 3) FASI DI UN PROGETTO 4) WBS 5) CPM 6) INTRODUZIONE GANTT 7) PERT E CPM 8) GESTIONE DEI COSTI 9) BIG DATA 10) ERP + CRM (VIRTUAL APPLIANCE) 11) CERTIFICAZIONE E QUALITA' 47 CLASSE VC ITIS 5.9 RELAZIONE FINALE DI EDUCAZIONE FISICA Prof.Alvaro Fiori La classe affidatami quest'anno é composta da 14 alunni. Ha mostrato una discreta motivazione, attenzione e partecipazione nei confronti della disciplina, ad eccezione di alcuni alunni, evidenziando un interesse particolare per i giochi di squadra. Si é cercato di curare, come ogni anno, il potenziamento cardio-vascolare, il miglioramento delle capacità coordinative e condizionali, la socializzazione, il rispetto delle regole, l'acquisizione di conoscenze teoriche e delle condotte motorie necessarie ad un corretto e salutare stile di vita dopo la scuola. L'insegnante ha lasciato, in quest'ultimo anno, più spazio alle attività libere e più autonomia agli alunni. Per favorire la socializzazione ed interiorizzazione di alcune regole sociali si é dato maggiore spazio ai giochi di squadra, operando comunque interventi individualizzati nei casi in cui se ne é rilevata la necessità. L'approccio ai giochi sportivi ha richiesto metodi sia analitici, nell'acquisizione dei fondamentali individuali, che globali, nella ricerca delle tattiche necessarie ai giochi di squadra. Il programma di Ed. Fisica é stato così sviluppato: 1. Il potenziamento cardio-vascolare; 2. Il potenziamento muscolare; 3. L'affinamento e miglioramento delle coordinazioni motorie; 4. Giochi sportivi: calcio a cinque, pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo; La parte teorica trattata comprende i seguenti argomenti: 1. La pallavolo; 2. Il calcio a cinque; 3. De Coubertin; 4. L'Educazione fisica in Italia(L'ottocento;il periodo fascista;il dopo guerra;) 5. Educazione alla salute ed alimentazione; Finalità della disciplina perseguiti: • Armonico sviluppo corporeo e motorio; • Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità; • Acquisizione della cultura personale e di gruppo delle attività motorie e sportive; • Acquisizione di stili di vita salutari: Competenze • Applicare a situazioni diverse la conoscenza delle finalità e dei criteri d'esecuzione degli esercizi; • Saper organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati; • Saper valutare le proprie competenze in relazione a se stessi e alle competenze altrui; • Conoscere la tecnica dei fondamentali individuali dei principali giochi sportivi e delle specialità individuali; • Saper realizzare movimenti complessi in forma economica, in situazioni variabili; • Saper svolgere compiti motori in situazioni inusuali critiche per l'equilibrio; • Acquisire metodi che consentono il miglioramento delle capacità condizionali; • Saper eseguire le tattiche sportive codificate; 48 CLASSE VC ITIS • Saper variare le regole dei giochi e inventarne di nuovi; • Sapersi esprimere con il corpo; • Saper dimostrare capacità d'autonomia organizzativa; Capacità Rispetto ai livelli di partenza di ciascun alunno si é riscontrato un miglioramento sia a livello relazionale che motorio. La classe mostra: • Capacità psicomotorie basiche di tipo coordinativo sufficienti; • Abilità e capacità psicomotorie specializzate (condizionali e coordinative) discrete; • Uso di queste abilità più che sufficienti; • Capacità di gioco discrete; Metodologie Per favorire la socializzazione e interiorizzazione di alcune regole sociali si é dato maggiore spazio alle attività di gruppo operando comunque interventi individualizzati nei casi in cui si é rilevata la necessità. L'approccio ai giochi sportivi ha richiesto metodi sia analitici, nell'acquisizione dei fondamentali individuali che globali, nella ricerca della comprensione delle tattiche necessarie ai giochi di squadra. Materiale didattico L'uso della palestra, degli spazi esterni e di tutti gli attrezzi in dotazione. Modalità di verifica I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale degli studenti sono stati i seguenti: • Continuità ed impegno nella partecipazione, nello studio e nel lavoro scolastico; • Livello delle conoscenze raggiunte rispetto alle condizioni di partenza; • Progressivo miglioramento del comportamento in classe e del livello di interazione con i compagni: • Assiduità alle lezioni (in senso quantitativo); • Attiva partecipazione al lavoro scolastico, apporto personale alla vita scolastica e alla vita e alla crescita della classe (in senso qualitativo); • Rapporto leale e corretto nei confronti della scuola, dei compagni e degli insegnanti; 49 CLASSE VC ITIS 5.10 RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE Prof. Pier Giorgio Modestini Relazione La classe e' composta da 14 alunni di cui 3 non avvalentesi della materia. La lunga conoscenza dei ragazzi maturata nel corso dei cinque anni mi ha dato la possibilità di apprezzare sia gli aspetti positivi che negativi dei caratteri degli alunni. Il lavoro e' stato organizzato tenendo conto del gruppo (la classe), dal piccolo(omogeneo o eterogeneo a seconda delle attività e delle capacità possedute dagli alunni) ,dell'attività individuale, il cammino di apprendimento ha avuto come punto di partenza sia l'esperienza vissuta dai ragazzi sia la loro predisposizione individuale alla comprensione di tematiche scritturistiche riguardanti il libro sacro per eccellenza e cioè la bibbia. La lezione è stata di tipo interattivo per favorire il confronto e lo scambio di opinioni tra alunni e insegnante e alunni fra loro. Il cammino di apprendimento si e' caratterizzato perciò dalla significatività dei contenuti nei confronti dell'allievo , dalla problematizzazione dei suoi interessi e bisogni, da uno sviluppo progressivo in estensione e una intensità di concetti, capacità e atteggiamenti. Le lezioni inoltre hanno seguito il pieno rispetto delle indicazioni nazionali in materia di insegnamento della religione cattolica . Sono stati eseguiti in modo completo gli obiettivi didattici previsti per la classe quinta. In ultimo si sottolinea anche l'importanza della interdisciplinarietà della religione cattolica che insieme alle materie di base umanistica si e' arricchito il bagaglio culturale dei studenti. Programma Cenni sulla questione romana Pio IX e l’enciclica Quanta cura. Cenni sul Syllabus. I cattolici e il Risorgimento. Cenni sul Concilio Vaticano I e Papa Leone XIII. Chiese cristiane e nazismo. Il periodo storico della seconda guerra mondiale. Antigiudaismo e antisemitismo. I Patti Lateranensi. Il Cattolicesimo italiano prima del Concilio Vaticano II. Etica delle comunicazioni sociali. La lettera enciclica di Papa Francesco. “LUMEN FIDEI” Libertà e morale: l’angoscia del nulla. Esegesi biblica di alcuni brani scelti del Nuovo Testamento. Elementi di bioetica. Il divorzio. Il problema dell'eutanasia alla luce del Concilio Vaticano II. La Pasqua ebraica e cristiana. Evento centrale della storia della salvezza. Il concetto di speranza cristiana, dal punto di vista teologico ed etico. Discussione in classe di tematiche religiose. L'importanza del dialogo interreligioso tra i diversi modi di credere. Problematiche attuali. 50 CLASSE VC ITIS 6. GRIGLIE DI VALUTAZIONE 6.1 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA Vedi allegato 6.2 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Vedi allegato 6.3 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Le griglie di valutazione sono allegate alle simulazioni presenti nei punti 7.5 e 7.6 7. SIMULAZIONI PROVE SCRITTE Il Consiglio di classe, ha ritenuto opportuno programmare due simulazioni per ognuna delle prove d’esame. 7.1 PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO – 24.01.2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Giacomo Leopardi XXXIII IL TRAMONTO DELLA LUNA Quale in notte solinga, Sovra campagne inargentate ed acque, Là 've zefiro aleggia, E mille vaghi aspetti E ingannevoli obbietti Fingon l'ombre lontane Infra l'onde tranquille E rami e siepi e collinette e ville; Giunta al confin del cielo, Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno Nell'infinito seno Scende la luna; e si scolora il mondo; Spariscon l'ombre, ed una Oscurità la valle e il monte imbruna; Orba la notte resta, E cantando, con mesta melodia, L'estremo albor della fuggente luce, Che dianzi gli fu duce, Saluta il carrettier dalla sua via; Tal si dilegua, e tale Lascia l'età mortale La giovinezza. In fuga Van l'ombre e le sembianze Dei dilettosi inganni; e vengon meno Le lontane speranze, Ove s'appoggia la mortal natura. Abbandonata, oscura Troppo felice e lieta Nostra misera sorte Parve lassù, se il giovanile stato, Dove ogni ben di mille pene è frutto, Durasse tutto della vita il corso. Troppo mite decreto Quel che sentenzia ogni animale a morte, S'anco mezza la via Lor non si desse in pria Della terribil morte assai più dura. D'intelletti immortali Degno trovato, estremo Di tutti i mali, ritrovàr gli eterni La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta, Secche le fonti del piacer, le pene Maggiori sempre, e non più dato il bene. Voi, collinette e piagge, Caduto lo splendor che all'occidente Inargentava della notte il velo, Orfane ancor gran tempo Non resterete; che dall'altra parte Tosto vedrete il cielo Imbiancar novamente, e sorger l'alba: Alla qual poscia seguitando il sole, E folgorando intorno Con sue fiamme possenti, Di lucidi torrenti Inonderà con voi gli eterei campi. Ma la vita mortal, poi che la bella Giovinezza sparì, non si colora 51 CLASSE VC ITIS Resta la vita. In lei porgendo il guardo, Cerca il confuso viatore invano Del cammin lungo che avanzar si sente Meta o ragione; e vede Che a sé l'umana sede, Esso a lei veramente è fatto estraneo. D'altra luce giammai, né d'altra aurora. Vedova è insino al fine; ed alla notte Che l'altre etadi oscura, Segno poser gli Dei la sepoltura. 1. Comprensione del testo Dopo una o più letture dell'intero testo, dividi il testo in sequenze o nuclei tematici ed esponi il contenuto di ogni nucleo. 2. Analisi 2.1: analizza la struttura metrica della canzone leopardiana; 2.2: indica alcune delle rime al mezzo presenti nel testo commentandone la carica di significato; 2.3: individua l’effetto stilistico determinato dalla ripetizione della congiunzione “e” nella prima strofa; 2.4: quale funzione ha il ricorso ai numerosi aggettivi presenti nella descrizione che introduce l’ampia similitudine; 2.5: nella terza strofa il poeta fa ricorso alla figura dell’ironia: quale struttura sintattica prevale nella costruzione dei periodi? 2.6: evidenzia la funzione della congiunzione avversativa “ma” nell’ultima strofa. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Colloca la canzone nell’ambito della riflessione che caratterizza la fase matura del pensiero leopardiano. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte. DOCUMENTI Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.” 52 CLASSE VC ITIS DEUTERONOMIO, 24, 17-22 “Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209 “Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa … lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, occorreva gente di qua e di là;… abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842 Lo straniero “A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?” “Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.” “Ai tuoi amici?” “Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.” “Alla tua patria?” “Non so sotto quale latitudine si trovi.” “Alla bellezza?” “L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “All’oro?” “Lo odio come voi odiate Dio.” “Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?” 53 CLASSE VC ITIS “Amo le nuvole … le nuvole che vanno … laggiù, laggiù … le meravigliose nuvole!” C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869 “L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen … Cleen … Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinaio sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e all’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908 “Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade …. S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone … che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974 “Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara. … Qui Antonio intervenne, facendosi largo … Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo ….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958 54 CLASSE VC ITIS “Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa … Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;… Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato … D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo? DOCUMENTI «“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.» Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011 «Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta 55 CLASSE VC ITIS Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.» CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it «La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.» Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010 «Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando.» Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Destra e Sinistra. DOCUMENTI «Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) 56 CLASSE VC ITIS all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.» Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994 «Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.» Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995 «Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.» Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011 «La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di 57 CLASSE VC ITIS potere. Quasi sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi comportamenti variamente sovversivi.» Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI «Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998) «Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA -Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008 «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti 58 CLASSE VC ITIS non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781) «Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001) «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Nell’Europa dell’Ottocento borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia di paesi come Francia e Inghilterra, investiti per primi dal grande processo della rivoluzione industriale. Illustra ragioni storiche e sviluppi di tale processo, soffermandoti sui suoi effetti sociali ed economici. Analizza, inoltre, la posizione dell’Italia, indicando le cause del ritardo con cui il nostro paese affrontò la nuova realtà dell’industrializzazione. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.). 59 CLASSE VC ITIS 7.2 SECONDA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA IISS Sandro Pertini – Genzano di Roma Anno scolastico 2014-2015 SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA – 23 APRILE 2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giovanni Pascoli – NEBBIA Pubblicata sulla rivista “Flegrea” nel 1899, la poesia compare nella edizione del 1903 dei Canti di Castelvecchio. Schema metrico: cinque strofe di sei versi, tre novenari, un trisillabo, un novenario, un senario, con rime ABCbCa Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli1, su l’alba, da’ lampi notturni e da’ crolli d’aeree frane2! Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch’è morto! Ch’io veda soltanto la siepe dell’orto, la mura3 ch’ha piene le crepe di valeriane4. Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch’io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che dànno i soavi lor mieli5 pel nero mio pane. Nascondi le cose lontane che vogliono ch’ami e che vada! Ch’io veda là solo quel bianco di strada6, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane...7 60 CLASSE VC ITIS Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore8! Ch’io veda il cipresso là, solo, qui, solo quest’orto, cui presso sonnecchia il mio cane. 1 rampolli: scaturisci, sgorghi 2 crolli d’aeree frane: metafora, probabilmente riferita ai tuoni notturni 3 la mura: il muro di cinta, si tratta di una forma arcaica e romagnola del termine 4 valeriane: pianta erbacea con leggero potere sedativo, utilizzata per proteggere il muro di cinta 5 mieli: frutti 6 quel bianco di strada: la strada bianca che conduce al cimitero 7 stanco don don di campane: sono le campane che suonano a morto il giorno del funerale 8 involale al volo del cuore: rubale, nascondile ai miei sentimenti che vorrebbero volare via con esse. Figura etimologica, nella quale le due parole accostate per vicinanza etimologica formano una allitterazione 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di cinque righe. 2. Analisi del testo 2.1 Analizza le espressioni con cui il poeta descrive le cose vicine e quelle lontane. Quale valore simbolico assumono questi elementi nel testo? Ritrovi altri elementi del paesaggio che si prestano ad una interpretazione simbolica? 2.2 Commenta lo schema sintattico e metrico del testo 2.3 Quali particolari situazioni e stati d’animo evocano le immagini chiave del testo? 2.4 Il verbo “nascondi” viene usato con una intonazione di constatazione o di esortazione? Motiva la tua risposta. 2.5 Indica e spiega le figure retoriche del significato e del significante presenti nella poesia. 2.6 Quali sono gli esempi di fonosimbolismo presenti nella poesia; quali sensazioni contribuiscono a creare? 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila confrontando questa lirica con altre di Pascoli o con testi di autori diversi che presentano una significativa rappresentazione della dialettica tra determinato e indeterminato (minimo 200 parole). TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. 61 CLASSE VC ITIS Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. B 1- AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: I sogni dell’uomo, tra illusioni, ansie e premonizioni Documenti 1. Nel suo animo il disegno migliore gli parve / mandare ad Agamennone figlio di Atreo il Sogno maligno. / Si rivolse a lui dunque con queste parole: / “Va’, Sogno maligno, alle navi dei Greci, / entra nella tenda di Agamennone figlio di Atreo, / e digli esattamente come io ti comando: / ordinagli di armare gli Achei dai lunghi capelli / in fretta, giacché adesso potrà conquistare la città di Troia / dalle ampie vie, perché non sono più divisi gli dei / che possiedono le case d’Olimpo; li ha tutti piegati con le sue suppliche / Era, e la sciagura incombe sopra i Troiani.” / Così disse, e il Sogno partì, udito l’ordine. Omero, Iliade, libro II vv. 5-16 2. Tu dei saper ch’i’ fui conte Ugolino, / e questi è l’arcivescovo Ruggieri: / or ti dirò perché i son tal vicino. / Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri, / fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto, dir non è mestieri; / però quel che non puoi avere inteso, / cioè come la morte mia fu cruda, / udirai, e saprai s’e’ m’ha offeso. / Breve pertugio dentro da la Muda / la qual per me ha ’l titol de la fame, / e che conviene ancor ch’altrui si chiuda, / m’avea mostrato per lo suo forame più lune già, quand’io feci ’l mal sonno / che del futuro mi squarciò ’l velame. / Questi pareva a me maestro e donno, / cacciando il lupo e ’ lupicini al monte / per che i Pisan veder Lucca non ponno. / Con cagne magre, studiose e conte / Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi / s’avea messi dinanzi da la fronte. / In picciol corso mi parieno stanchi / lo padre e ’ figli, e con l’agute scane / mi parea lor veder fender li fianchi. / Quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti’ fra ’l sonno i miei figliuoli / ch’eran con meco, e dimandar del pane. Dante Alighieri, Inferno, canto XXXIII 3. Dopo un lungo rivoltarsi, finalmente s'addormentò, e cominciò a fare i più brutti e arruffati sogni del mondo. E d'uno in un altro, gli parve di trovarsi in una gran chiesa, in su, in su in mezzo a una folla; di trovarcisi, chè non sapeva come ci fosse andato, come gliene fosse venuto il pensiero, in quel tempo specialmente ; e n'era arrabbiato. Guardava i circostanti; erano tutti visi gialli, distrutti, con cert'occhi incantati abbacinati, con le labbra spenzolate; tutta gente con certi vestiti che cascavano a pezzi; e da' rotti si vedevano macchie e bubboni. "Largo canaglia!" gli pareva di gridare, guardando alla porta ch'era lontana lontana, e accompagnando il grido con un viso minaccioso, senza però moversi, anzi ristringendosi, per non toccar que' sozzi corpi, che già lo toccavano anche troppo da ogni parte. Ma nessuno di quegl'insensati dava segno di volersi scostare, e nemmeno d'avere inteso; anzi gli stavan più addosso; e sopra tutto gli pareva che qualcheduno di loro, con le gomita o con altro, lo pigiasse a sinistra, tra il cuore e l'ascella, dove sentiva una puntura dolorosa, e come pesante... Strepitava, era tutt'affannato e voleva gridar più forte; quando gli parve che tutti que' visi si rivolgessero a una parte. Guardò anche lui, vide un pulpito, e dal parapetto di quello spuntar 62 CLASSE VC ITIS su un non so che di convesso, liscio e luccicante; poi alzarsi e comparir distinta una testa pelata, poi due occhi, un viso, una barba lunga e bianca, un frate ritto, fuor del parapetto fino alla cintola, fra Cristoforo. Il quale, fulminato uno sguardo in giro su tutto l'uditorio, parve a don Rodrigo che lo fermasse in viso a lui, alzando insieme la mano, nell'attitudine appunto che aveva presa in quella sala a terreno del suo palazzotto. Allora alzò anche lui la mano in furia, fece uno sforzo, come per slanciarsi ad acchiappar quel braccio teso per aria; una voce che gli andava brontolando sordamente nella gola, scoppiò in un grand'urlo; e si destò... Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap.XXXIII 4. Mi riaddormentavo e talvolta non avevo più che brevi risvegli di un attimo, il tempo di sentire gli scricchiolii organici del legno, d'aprir gli occhi a fissare il caleidoscopio del buio, di godere, grazie ad. un momentaneo barlume di coscienza, del sonno in cui erano immersi i mobili, la camera, quel tutto di cui ero solo una piccola parte, e all'insensibilità del quale presto mi univo di nuovo. O anche, dormendo, avevo raggiunto senza sforzo un'età superata per sempre della mia vita primitiva, avevo ritrovato qualcuno dei miei terrori infantili, come quello che il mio prozio mi tirasse i riccioli, dissipato il giorno – data di un'era nuova per me che me li avevano tagliati. Nel sonno avevo dimenticato questo avvenimento, ne ritrovavo la memoria non appena ero riuscito a svegliarmi per sfuggire alle mani del prozio, ma per precauzione mi circondavo completamente il capo col guanciale prima di tornare nel mondo dei sogni. Marcel Proust, La strada di Swann, parte I, Combray, cap. I 5. 2 ottobre. Notte insonne. Già la terza in fila. Mi addormento bene, ma dopo un'ora mi sveglio quasi avessi posato la testa in un buco sbagliato. Sono perfettamente desto, ho l'impressione di non aver dormito affatto o di aver dormito sotto una pelle sottile, ho davanti a me ancora la fatica di prender sonno e da esso mi sento respinto. E da questo momento si continua così tutta la notte fin verso le cinque, di modo che dormo sì, ma forti sogni nello stesso tempo mi tengono sveglio. Dormo, per così dire, accanto a me, mentre devo dibattermi coi sogni. Verso le cinque l'ultima traccia di sonno è consumata, io sogno soltanto e ciò è più faticoso della veglia. Insomma passo l'intera notte nello stato in cui, per qualche momento, l'uomo sano si trova un attimo prima di addormentarsi per davvero. Quando mi sveglio, tutti i sogni sono raccolti intorno a me, ma mi guardo bene dal ripensarli. Verso il mattino sospiro tra i cuscini poiché per questa notte ogni speranza è tramontata. Penso alle notti al cui termine sorgevo dal sonno profondo e mi destavo come fossi stato imprigionato dentro a una noce. Una visione spaventevole è stata, questa notte, una bambina cieca che pareva la figlia della mia zia di Leitmeritz, la quale del resto non ha figlie, ma soltanto figli maschi, uno dei quali si ruppe una volta un piede… Franz Kafka, Confessioni e Diari, 1911 B 2 - AMBITO STORICO-POLITICO Argomento: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici Documenti 1."La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive 63 CLASSE VC ITIS e irresistibili della società moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. […] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose." G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899. (in: Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952) 2. "[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia." B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939. 3. "La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti nel governo. […] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale." G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962. 4. "Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." D. MACK SMITH, Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969. 5. "La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più 64 CLASSE VC ITIS rappresentativi. […] Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo." P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963. 6. "Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericalismo era ormai una inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo." G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955. B 3 - AMBITO SOCIO- ECONOMICO Argomento: Il lavoro tra sicurezza e produttività. Documenti 1.“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.” C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973 2.“ Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.” ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006 3. “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1) “ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 65 CLASSE VC ITIS 4. “Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.” C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007 5.“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.” L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano, 1988 6. “Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.” C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973 7. “Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, 66 CLASSE VC ITIS sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.” A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983 B 4 - AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO Argomento: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo Documenti 1. «Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c’è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant’Agostino: il Tempo non c’era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant’Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai». A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003 2. «.solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003 3. «La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997 4. «La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?. Di questa creatura 67 CLASSE VC ITIS misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia.» A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003 5. «(C’è) una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati.. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz’altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti.(C’è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo. Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. . la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.» F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione 6. «Il problema dell’uomo d’oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? » «L’uomo desidera trascendere se stesso. È un’esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L’altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D’altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d’arte c’è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale». F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L’AVVENIRE, 18/1/2004 8. «Com’erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un’ora era un universo, un’epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent’anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c’è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere...” C. LEVI, l'Orologio, 1950 68 CLASSE VC ITIS TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO La Prima Guerra Mondiale secondo molti storici si può considerare veramente la prima guerra del Novecento (cioè della società di massa tecnologica). Illustra le vicende e le peculiarità della Grande Guerra che ci permettono di configurarla come il primo conflitto “moderno”. TIPOLOGIA D - Tema di ordine generale Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 7.3 PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “Sandro PERTINI” Anno Scolastico 2014/15 data : Classe V sez.C ITT Alunno: Simulazione seconda prova Esame di Stato: Informatica Caserme dei Vigili del Fuoco Si vuole creare un database per gestire le informazioni riguardanti le caserme appartenenti ad un Comando dei Vigili del Fuoco. Per ciascuna caserma si deve memorizzare il codice identificativo, il nome per esteso, l'indirizzo e l'anno in cui è stata costruita. La città che viene gestita dal Comando dei Vigili è suddivisa in diverse zone, e, a ciascuna di esse, appartiene una caserma. Ogni zona è identificata da un codice alfanumerico, per esempio, Milano Centro, Milano Est, e, di esse interessa sapere anche il quartiere presso cui sono situate. Ciascuna caserma ospita diverse squadre di soccorso, chiamate Unità Operative. Ogni Unità Operativa possiede un codice e un nome ed ha in dotazione automezzi per il pompaggio dell'acqua caratterizzati da: anno di fabbricazione, produttore, tipo o modello, lunghezza delle scale, capacità in litri, frequenza di pompaggio (litri per minuto – l/min). Dopo aver condotto l'analisi della suddetta realtà, il candidato definisca: − lo schema concettuale della base di dati; − la definizione dello schema logico relazionale della base di dati; − la definizione delle relazioni in linguaggio SQL; − l’implementazione dei seguenti servizi espressi nel linguaggio SQL: a) l'elenco delle caserme costruite dopo il 1960; b) quali caserme utilizzano automezzi che devono essere revisionati (più vecchi di 5 anni); 69 CLASSE VC ITIS c) l'elenco degli automezzi con scala più alta di 18 metri; d) l'elenco delle caserme che possiedono autobotti da almeno 8200 litri. (Facoltativo)Il candidato sviluppi inoltre, a scelta, uno dei seguenti moduli: J. realizzare un sito Internet (homepage) che presenti al pubblico gli automezzi in dotazione di una caserma specifica; K. costruire la pagina web per consentire l'inserimento di una nuova Unità Operativa. Durata massima della prova: 6 ore E. consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “Sandro PERTINI” Anno Scolastico 2014/15 data : Classe V sez.C ITT Alunno: Simulazione seconda prova Esame di Stato: Informatica Prenotazione Ospedale In un ente ospedaliero si vuole realizzare un sistema informativo automatizzato per i periodi di degenza dei pazienti. L'ospedale è suddiviso in reparti ognuno dei quali dispone di una propria rete locale autonoma. Le LAN sono collegate tra loro per formare l’intranet dell’ospedale. Ogni reparto (pronto soccorso, medicina, chirurgia, gastroenterologia, dietologia ecc.) dispone di un determinato numero di posti letto, anche variabile nel tempo, ognuno dei quali può essere libero oppure occupato per un paziente. Ogni paziente è individuato da cognome e nome, il codice fiscale, la data di nascita, l’indirizzo e il numero telefonico per il suo reperimento. Ogni posto letto è contrassegnato dal numero del letto e dal codice del reparto di appartenenza; i letti nei reparti sono poi disposti in camere. La prenotazione di un posto è effettuata registrando il numero del letto, il reparto, il paziente, il periodo della degenza (data di inizio e data della fine) e la cartella clinica.. ... Il sistema informativo automatizzato deve offrire i seguenti servizi: − l’elenco di tutti i posti letto di un certo reparto; − l’elenco di tutti i periodi di ricovero (in ordine cronologico) fatti dallo stesso paziente; − l'elenco dei pazienti di Milano ricoverati in un determinato giorno; − il reparto ed il letto in cui è ricoverato un paziente in una certa data. Dopo aver condotto l'analisi della suddetta realtà, il candidato definisca: 70 CLASSE VC ITIS • • • • lo schema concettuale della base di dati; la definizione dello schema logico relazionale della base di dati; la definizione delle relazioni in linguaggio SQL; l’implementazione dei suddetti servizi espressi nel linguaggio SQL. (Facoltativo)Il candidato sviluppi inoltre, a scelta, uno dei seguenti moduli: L. realizzare un sito Internet (homepage) che presenti al pubblico i vari servizi offerti dall'ospedale; M. costruire la pagina web per consentire l'inserimento di un nuovo paziente. Durata massima della prova: 6 ore E. consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 7.4 SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA La seconda simulazione della seconda prova è prevista per il 18 maggio 2015 71 CLASSE VC ITIS 7.5 PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA Il Consiglio di classe, ha ritenuto opportuno proporre la tipologia B La prova si è svolta il 12/03/2015 Le materie coinvolte sono state: state tipologia B: MATEMATICA – STORIA –INGLESE- SISTEMI E RETI – TECN. E PROGETT. MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “Sandro PERTINI” Via Napoli, 3 00045 GENZANO DI ROMA www.pertinigenzano.net iisspertini@iissgenzano.it Anno Scolastico 2014/15 Classe 5 C sez. ITT IT SIMULAZIONE TERZA PROVA data : 12/03/2015 ***************** DISCIPLINE: Matematica, Inglese, Sistemi, T. e P. , Storia TIPOLOGIA: B (quesiti a risposta singola) NUMERO DI DOMANDE: 10 TEMPO A DISPOSIZIONE: SPOSIZIONE: 2 ore ***************** Alunno Cognome……………………………………………. Nome………………………………………………… Firma………………………………………………… 72 CLASSE VC ITIS MATEMATICA 1. Dopo aver enunciato il teorema di Rolle spiegare perché la funzione y= verifica le ipotesi del teorema suddetto nell’intervallo [ −2;0] . 1 | x + 1 | non 2. Determinare massimi e minimi relativi della funzione 2 −x 2 y= x e INGLESE 1 Explain the difference between circuit-switched networks and packet-switched networks. 2 Talk about the Internet, in particular explain its structural organization and the difference between the Net and the Web SISTEMI APPROFONDISCI I SEGUENTI ARGOMENTI: 1. CHIAVE DI SESSIONE: 2. FIREWALL TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DEI SISTEMI INFORMATICI E DELLE TELECOMUNICAZIONI 1. Elencare e descrivere le differenze tra il protocollo TCP e il protocollo UDP. 2. Nella comunicazione TCP, elencare quanti socket vengono creati sia sul client che sul server e descriverne le differenze. STORIA 1. Spiega quali sono, durante il Risorgimento italiano, le diverse soluzioni proposte per risolvere il problema dell’unità d’Italia e quale di queste prevarrà sulle altre e perché. 2. Spiega quali sono i contenuti principali dell’enciclica “Rerum Novarum”? 73 CLASSE VC ITIS GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO Tipologia B: trattazione sintetica degli argomenti ALUNNO:__________________________________ CLASSE_______________ INDICATORI CONOSCENZE LIVELLO Non risponde al quesito Conosce gli argomenti in modo limitato e frammentario Conosce gli argomenti in modo essenziale Conosce gli argomenti in modo sicuro ed approfondito Non risponde al quesito Usa un linguaggio impreciso ed inadeguato Usa un linguaggio semplice e prevalentemente corretto Usa un linguaggio chiaro, appropriato, padroneggia il lessico specifico Non risponde al quesito Articola il discorso in modo poco coerente individuando qualche concetto chiave Articola il discorso in modo semplice individuando i discorsi chiave Articola il discorso in modo organico individuando i concetti chiave e stabilendo collegamenti efficaci COMPETENZE SPECIFICHE CAPACITA' LOGICORIELABORATIVE DISCIPLINA MATEMATICA STORIA INGLESE SISTEMI T. e P. QUESITO CONOSCENZE COMPETENZE SPECIFICHE CAPACITA’ LOGICORIELAB. PUNTI/15 0,5 1,5 2-4 5-6 0,5 1,5 2-3 4-4,5 0,5 1 2-3 4,5 TOTALE N1 N2 N1 N2 N1 N2 N1 N2 N1 N2 TOTALE PUNTEGGIO VALUTAZIONE FINALE_________________________/15 Ciascun quesito viene valutato in 15esimi; il totale per ogni disciplina riporta la somma del punteggio ottenuto nei due quesiti. Il “Totale Punteggio” è la somma dei totali di ogni disciplina. La valutazione finale della prova, espressa in 15esimi, si ottiene dividendo il Totale Punteggio per il numero totale dei quesiti (ossia 10). 74 CLASSE VC ITIS 7.6 SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA La prova si è svolta il 08/05/2015 Le materie coinvolte sono state: STORIA, INGLESE, SISTEMI, GESTIONE PROGETTO, SCIENZE MOTORIE tipologia B: MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “Sandro PERTINI” Via Napoli, 3 00045 GENZANO DI ROMA www.pertinigenzano.net iisspertini@iissgenzano.it iisspertini@iissgenzano.it Anno Scolastico 2014/15 Classe 5 C sez. ITT IT SIMULAZIONE TERZA PROVA data : 08/05/2015 ***************** DISCIPLINE: Storia, Inglese, Sistemi, Gestione Progetto, Scienze Motorie TIPOLOGIA: B (quesiti a risposta singola) NUMERO DI DOMANDE: 10 TEMPO A DISPOSIZIONE: 2 ore ***************** Alunno Cognome……………………………………………. Nome………………………………………………… Firma………………………………………………… 75 CLASSE VC ITIS STORIA 1. Spiega in quale contesto avviene il rapimento e l’uccisione di Giacomo Matteotti e le conseguenze politiche dell’evento. 2. Spiega quali sono stati gli aspetti principali della politica economica di Mussolini: LINGUA STRANIERA INGLESE 1 Cables and connectors: explain their role in telecommunications and present the different types talking about their different use and advantage. 2 . In a cover letter imagine your future job career and convince the responsible of the personnel selection you are the right candidate. DEAR SIR/MADAM, …. SISTEMI Approfondisci i seguenti argomenti: VLAN : CRITTOGRAFIA: GESTIONE PROGETTO Approfondisci i seguenti argomenti: CPM: PERT: SCIENZE MOTORIE 1) Parla dell’AIDS sinteticamente(contagio,trasmissione,cura e prevenzione). 2) Descrivi sinteticamente le regole fondamentali del gioco della Pallavolo. 76 CLASSE VC ITIS GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO Tipologia B: trattazione sintetica degli argomenti ALUNNO:__________________________________ CLASSE_______________ INDICATORI CONOSCENZE LIVELLO Non risponde al quesito Conosce gli argomenti in modo limitato e frammentario Conosce gli argomenti in modo essenziale Conosce gli argomenti in modo sicuro ed approfondito Non risponde al quesito Usa un linguaggio impreciso ed inadeguato Usa un linguaggio semplice e prevalentemente corretto Usa un linguaggio chiaro, appropriato, padroneggia il lessico specifico Non risponde al quesito Articola il discorso in modo poco coerente individuando qualche concetto chiave Articola il discorso in modo semplice individuando i discorsi chiave Articola il discorso in modo organico individuando i concetti chiave e stabilendo collegamenti efficaci COMPETENZE SPECIFICHE CAPACITA' LOGICORIELABORATIVE DISCIPLINA STORIA INGLESE SISTEMI GESTIONE P. SCIENZE MOT. QUESITO CONOSCENZE COMPETENZE SPECIFICHE CAPACITA’ LOGICORIELAB. PUNTI/15 0,5 1,5 2-4 5-6 0,5 1,5 2-3 4-4,5 0,5 1 2-3 4,5 TOTALE N1 N2 N1 N2 N1 N2 N1 N2 N1 N2 TOTALE PUNTEGGIO VALUTAZIONE FINALE_________________________/15 77 CLASSE VC ITIS ALLEGATI: n. 1 : Griglia di valutazione della Prima Prova: Analisi del testo letterario n. 2: Griglia di valutazione della Prima Prova: Saggio breve n. 3: Griglia di valutazione della Prima Prova: Articolo di giornale n. 4: Griglia di valutazione della Prima Prova: Tipologia C e D n. 5: Griglia di valutazione della Seconda Prova 78
© Copyright 2024