℡ centralino 0742/931953 Presidenza 0742/931954 ℡ fax 0742/99394 C.F. 82005300544 Sito web: www.omnicomprensivogianodellumbria.it E-mail: pgic83200a@istruzione.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE V sez. A CORSO SERALE Tecnico della gestione aziendale: indirizzo linguistico 1 DOCENTE MATERIA INSEGNATA 1 AMODEO ANNA MARIA Francese 2 BACCARELLI BEATRICE MARIA Tecniche professionali servizi commerciali 3 BIOLI MARCELLO Matematica 4 PESCI FRANCESCA Inglese 5 PETRUCCIOLI GIAN LUCA Italiano 6 PETRUCCIOLI GIAN LUCA Storia 7 ROSSI TIZIANA FIRMA DOCENTE Diritto- Economia politica IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. GIUSEPPE SOFIA ……………………………………… 2 INDICE GENERALE DEL DOCUMENTO PAGINA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 PRESENTAZIONE ISTITUTO 6 PRESENTAZIONE CORSO SERALE 7 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 8 ELENCO CANDIDATI 9 OBIETTIVI FORMATIVI 11 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI 12 COMPETENZE 13 SCHEDA INFORMATIVA: Metodi-Strumenti- Spazi-Tempi- Tipologie di verifiche-Recupero 14 SCHEDA INFORMATIVA PROVE DI SIMULAZIONE: Prima prova-Seconda prova-Terza prova 16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA 19 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA 20 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA 23 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO 24 SCHEDE DISCIPLINARI: 26 DIRITTO E ECONOMIA 26 MATEMATICA 30 TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI 32 INGLESE 35 FRANCESE 36 ITALIANO 38 STORIA 43 3 ALLEGATI 46 ALLEGATO 1: SIMULAZIONI PRIMA PROVA 47 ALLEGATO 2: SIMULAZIONI SECONDA PROVA 62 ALLEGATO 3: SIMULAZIONI TERZA PROVA 69 DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE 4 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NOME E COGNOME DEI DOCENTI AMODEO ANNA MARIA BACCARELLI BEATRICE MARIA MATERIA DI INSEGNAMENTO Francese Tecniche professionali servizi commerciali ORE SETTIMANALI CONTINUITA’ DEI DOCENTI 2 5 1 x 2 x 3 x 1 x 2 x 3 x ANNI BIOLI MARCELLO Matematica 3 1 x 2 x 3 ANNI PETRUCCIOLI GIAN LUCA PETRUCCIOLI GIAN LUCA Italiano 3 Storia 1 1 x 2 x 3 x ANNI pu PESCI FRANCESCA Inglese 2 ROSSI TIZIANA Diritto-Economia politica 3 1 2 3 ANNI 1 2 x 3 x x RAPPRESENTANTI DI CLASSE COMPONENTE ALUNNI: BIZZAGLIA GIANFRANCO DEPRAD NADINE MODESTI RAFFAELL 5 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto professionale di Bastardo è nato nel 1966 sotto la spinta di un territorio molto vivace e sviluppato dal punto di vista economico ed imprenditoriale: la cittadina di Bastardo, in particolare, è caratterizzata da una elevata presenza della piccola e media impresa e del terziario e fa da punto di riferimento per i paesi limitrofi. L’istituto professionale per il commercio di Bastardo è sorto come sede coordinata dell’ IPSC Orfini di Foligno e ha subito svolto un ruolo di supporto all’economia locale Anche attraverso un rapporto imprese-scuola.Il corso fino al 1985 aveva una durata di tre anni e rilasciava la sola qualifica professionale, nel 1985 il ministero ha concesso il corso post –qualifica al fine di ottenere il diploma di tecnico della gestione aziendale. Negli anni 60 a Bastardo è stato istituito anche un corso di avviamento professionale trasformatosi poi in IPSIA, prima come sede distaccata dell’IPSIA di Foligno, poi nel 2000 IPC e IPSIA di Bastardo formano un unico istituto spesso con classi articolate aggregato all’IISS di Spoleto.Dal primo settembre 2012 l’IPC - l’IPSIA di Bastardo è passato sotto la dirigenza del preside dell’istituto omnicomprensivo di Giano dell’Umbria prof. Giuseppe Sofia in quanto è stato attivato il polo scolastico in verticale. Si è risposto così all’esigenza, più volte avvertita , di un maggiore coordinamento dell’offerta formativa scolastica nel territorio . 6 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE L’Istituto Omnicomprensivo Giano dell’Umbria-Bastardo vanta un’esperienza pluriennale nell’ambito della formazione degli adulti. Alla luce delle mutazioni sociali e dei problemi lavorativi, esso assume una funzione determinante nel percorso di riconversione o di ripresa studi di tutti quegli adulti e di quei giovani, anche di nazionalità non italiana, che, per ragioni diverse, avendo interrotto il proprio percorso scolastico, necessitano di un completamento della propria formazione che consenta loro di migliorare condizioni e opportunità nel campo lavorativo. Quindi, obiettivo fondamentale del corso, sono i processi di formazione, qualificazione e riqualificazione degli adulti, compreso un percorso di riacquisizione di fiducia personale e motivazione allo studio. Il corso consiste in un percorso che valorizza l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull’approccio al sapere in età adulta, sia all’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale ed alla formazione professionale. L’orario delle lezioni del corso serale si attua dal lunedì al venerdì per un monte orario settimanale di diciannove ore con moduli orari di sessanta minuti. Per il monte orario settimanale di ogni disciplina si rimanda alle schede disciplinari. Considerata, l’esiguità delle ore a disposizione del Corso, la contemporanea vastità degli argomenti da trattare, la necessità di ripetere più volte le spiegazioni in classe per gli alunni assenti, alcuni i docenti hanno cercato soprattutto di approfondire i nuclei fondanti di ciascuna disciplina nel rispetto delle programmazioni individuali. I criteri seguiti per la valutazione di ogni allievo nelle diverse discipline sono: il livello di raggiungimento degli obiettivi programmati, considerazione dei comportamenti scolastici osservati, tra cui, la frequenza, il livello di interesse, collaborazione attiva alle lezioni, considerati anche particolari impegni di lavoro e/o familiari dichiarati dall’allievo e la valutazione dei progressi realizzati rispetto ai livelli di partenza. 7 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5^A è formata da 17 alunni di cui 7 maschi e 10 femmine; sono 4 le allieve di nazionalità non italiana. La classe che nasce da un percorso triennale uniforme e regolare di studi compiuto da quasi la totalità degli allievi e nel tempo ha costituito e consolidato un omogeneo, affiatato e coeso gruppo-classe capace di aiutarsi nei momenti di difficoltà ma anche di condividere le gratificazioni di un’esperienza, comunque gratificante. Un gruppo predominante di allievi ha dimostrato un impegno continuo, una partecipazione al dialogo educativo molto responsabile, mentre per un altro gruppo l’impegno e la frequenza sono stati discontinui, in particolare in alcune discipline. Alcuni alunni, a causa di impegni lavorativi, si sono impegnati in maniera non sempre adeguata, particolarmente per quanto concerne lo svolgimento dei compiti assegnati dimostrando una autonomia limitata nel metodo di studio, mentre in classe l’impegno e l’attenzione sono stati apprezzabili. Alcuni alunni hanno dimostrato particolare interesse al dialogo educativo in tutte le discipline,mentre il resto della classe non sempre ha avuto un atteggiamento attivo e costruttivo in tutte discipline. Da segnalare sicuramente un clima di grande solidarietà degli studenti più impegnati che hanno contribuito positivamente a stimolare e a far migliorare non poco l’impegno e i risultati scolastici dei compagni meno impegnati o più deboli. Le conoscenze e le competenze acquisite risultano eterogenee: alcuni studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati attestandosi su livelli buoni e discreti, altri studenti raggiungono livelli nel complesso sufficienti. Da evidenziare che un ristretto gruppo di discenti si caratterizza per una scarsa frequenza alle lezioni durante tutto l'anno scolastico. Le difficoltà riscontrate nel corso dell’anno scolastico sono dovute principalmente ad un impegno spesso non adeguato, a discontinuità di partecipazione e frequenza irregolare, ad un metodo di studio non sempre efficace ed autonomo e le difficoltà di espressione linguistica delle alunne straniere. 8 ELENCO CANDIDATI INTERNI 1 ANGELI CLAUDIA 2 BENEDETTI ALESSIO 3 BENEDETTI BEATRICE 4 5 BIZZAGLIA GIANFRANCO DEPRAD NADINE 6 FAHIMI CAMILIA 7 MAGGI CRISTINA 8 MARCA SUPLIGUICHA DINA ALEXANDRA 9 MODESTI RAFFAELLA 10 11 MORODEI SAMUEL NEDELCU ANDREEA-MARIANA 12 PAGLIOCHINI GIOVANNI 13 PLESCA ECATERINA 14 ROSSINI MARCO 9 15 16 17 TORDI DANIELA VAGNOLI LORENZO VICARI ALESSANDRO 10 OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone come obiettivo primario quello di dare l’opportunità a persone che hanno abbandonato il regolare percorso formativo senza conseguire titoli o qualifiche,sia di ritornare in formazione, sia sviluppare il proprio bagaglio culturale, attraverso il proseguimento di un percorso post-qualifica finalizzato al conseguimento del Diploma di Stato Professionale. • Acquisire consapevolezza dei propri bisogni, attitudini, interessi e della possibilità di rispondere ad essi • Acquisire la capacità di riflettere sui propri successi ed insuccessi • Sapersi accettare e saper rendere aderente il proprio progetto alle caratteristiche individuali • Saper riattivare e sviluppare le proprie potenzialità • Affinare le proprie capacità intellettive e critiche per operare scelte autonome • Sapersi aprire e confrontarsi con identità e culture diverse • Conseguire una formazione in grado di cogliere la complessità e le problematiche della realtà, di comprendere e di governare i processi di evoluzione economico-culturale e di progettare autonomamente. 11 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI • Acquisire conoscenze, competenze e capacità nell’ambito delle diverse discipline • Essere consapevoli dell’unitarietà del sapere attraverso l’individuazione di nodi di interrelazione e interdipendenza tra le aree disciplinari • Adottare un atteggiamento di curiosità intellettuale come motore della conoscenza • Bilanciare sapere umanistico, scientifico e tecnico-professionale per poter effettuare una sintesi interpretativa della realtà presente, in rapporto con il passato ed aperta all’innovazione e al cambiamento, alla creatività e alla progettualità • Acquisire una preparazione solida flessibile, non condizionante o preclusiva, ai fini di un proficuo inserimento o reinserimento in ambiti lavorativi. 12 COMPETENZE AREA LINGUISTICO - LETTERARIA • Saper contestualizzare storicamente e letterariamente il testo e il documento, riconoscendone la collocazione all’interno di un’epoca, un genere, un movimento, un codice • Saper individuare le caratteristiche stilistiche dei testi e dei documenti • Individuare gli elementi di continuità e/o di alterità nelle forme letterarie • Impostare relazioni intertestuali • Saper individuare una tesi, ricostruire e costruire un’argomentazione • Saper produrre articoli, saggi, temi, trattazioni sintetiche, analisi testuali • Saper comunicare in lingua e interagire culturalmente mediante la padronanza di più lingue utilizzare la lingua per veicolare messaggi semplici e lineari. AREA STORICA • Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi • • • • • • • • Saper comprendere ed interpretare l’attualità Saper leggere ed analizzare documenti Saper riconoscere le condizioni istituzionali, socioeconomiche e culturali che sono alla base del documento Saper riflettere in termini razionali sui problemi della realtà e dell’esperienza Saper problematizzare Saper impostare un ragionamento sulla base della sintesi, dell’analisi e dell’astrazione Possedere un linguaggio specifico ed utilizzarlo per descrivere e definire Acquisire un metodo scientifico, inteso come capacità di individuare i nodi di un problema, di proporre strategie di soluzione e di verificarne la validità 13 AREA TECNICO - PROFESSIONALE • Possedere una visione organica della dinamica aziendale vista nel suo complesso • Saper leggere, redigere, interpretare i più significativi documenti aziendali • Saper leggere la normativa civilistica generale in materia di contabilità e bilancio • Possedere una visione organica degli istituti fondamentali della legislazione turistica • Saper applicare a casi pratici le conoscenze • Acquisire un linguaggio tecnico proprio delle discipline economiche • Avere la capacità di intervenire nell’amministrazione di una azienda sul piano dell’organizzazione, della gestione e del controllo nel settore delle imprese turistiche • Essere in grado di effettuare ricerche nel web, con riferimento particolare alle aziende del settore aziendale • Acquisire un metodo scientifico, inteso come capacità di individuare i nodi di un problema, di proporre strategie di soluzione e di verificarne la validità SCHEDA INFORMATIVA CONSIGLIO DI CLASSE SULLA PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL METODI Il Consiglio di Classe, nella programmazione annuale, ha definito alcune scelte comuni per la programmazione metodologico-didattica delle singole discipline: • Scansione storico – cronologica della disciplina • Attività di orientamento scolastico Ciascun docente, nel rispetto delle linee generali del POF, ha articolato il suo insegnamento in rapporto ai livelli di partenza, alle potenzialità, alle attitudini della classe ed agli obiettivi prefissati. Sono state messe in atto le seguenti strategie di insegnamento – apprendimento: - lezione frontale lezione interattiva lezione stimolo lezione di approfondimento lavoro di gruppo esercitazioni pratiche simulazioni 14 STRUMENTI - libri di testo consigliato, quotidiani, riviste, appunti, mappe concettuali, schemi - Codice Civile, fotocopie ad integrazione dei contenuti SPAZI - aula scolastica TEMPI I tempi, stabiliti in base ad una scansione razionale e rigorosa, sono stati utilizzati anche in modo flessibile, quando le circostanze lo hanno richiesto comunque il monte orario complessivo del prevede una frequenza di 19 ore settimanali con unità orarie da sessanta minuti. TIPOLOGIE DI VERIFICHE • Prove non strutturate Problemi, questionari, relazioni, esercitazioni pratiche guidate, per la verifica delle abilità di analisi, sintesi e in generale nell’applicazione di conoscenze. • Prove strutturate Risultano particolarmente efficaci nella verifica degli obiettivi di conoscenza e comprensione, garantendo massima oggettività e coerenza con gli obiettivi. • Prove di esposizione orale: questi strumenti si dimostrano validi per la verifica dell’abilità di comunicazione orale e della capacità di analisi, sotto forma di: • colloqui su argomenti delle singole discipline • dibattiti • interventi • Prove di produzione: prove di scrittura, prove pratiche, simulazioni di compiti professionali RECUPERO Il Consiglio di Classe ha individuato il seguente intervento di recupero: • Recupero in itinere 15 SCHEDA INFORMATIVA D’ESAME SULLA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate le seguenti simulazioni delle prove di esame: • 2 simulazioni di prima prova (allegato 1) • 2 simulazioni di seconda prova (allegato 2) • 2 simulazioni di terza prova (allegato 3 )tipologia mista B+C 2 domande a risposta singola per ogni disciplina(per le discipline linguistiche la prova sarà supportata da un testo di riferimento) e 4 domande a risposta multipla per ogni disciplina OBIETTIVI DELLE SIMULAZIONI: • Simulare il clima d’esame, • Familiarizzare con la tipologia proposta, • Valutare la capacità di sintesi dei candidati, • Valutare i contenuti • Rispetto dell'organizzazione e dei tempi 16 SIMULAZIONI DI PRIMA PROVA DATA 24/02/15 TIPOLOGIA A,B,C,D d'esame MATERIE COINVOLTE Italiano Durata della prova 4 unità orarie da 60 minuti 28/04/15 A,B,C,D d'esame Italiano Durata della prova 4 unità orarie da 60 minuti SIMULAZIONI DI SECONDA PROVA DATA 06/03/15 TIPOLOGIA Tema MATERIE COINVOLTE Economia e tecnica dell’azienda turistica Durata della prova 4 unità orarie da 60 minuti 28/04/15 Tema Economia e tecnica dell’azienda turistica Durata della prova 4 unità orarie da 60 minuti 17 SIMULAZIONI DI TERZA PROVA B+C DATA TIPOLOGIA MATERIE COINVOLTE 16/04/15 Mista: quesiti a risposta Lingua ingleseLingua francesemultipla – quesiti a risposta Matematica singola Durata della prova: 150 minuti Diritto- 06/05/15 Mista: quesiti a risposta Lingua ingleseLingua francesemultipla – quesiti a risposta Matematica singola Durata della prova: 150 minuti Diritto- GRIGLIE DI VALUTAZIONE Vengono riportate le griglie di valutazione delle prove di esame scritte e colloquio del 18 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA 1° PROVA: MACRO INDICATORI PP Comprensione degli argomenti LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE PUNTI PP MAX INDICATORI Conoscenza Tipologia A - ANALISI DEL TESTO Complessiva 3 e del contesto di o comprensione del testo inadeguata 0 o comprende superficialmente il significato del testo 1 o sufficiente comprensione del brano, concetti chiave individuati parzialmente 2 o tutti i concetti chiave individuati, rispetto delle consegne 3 o non sa risalire dal testo alla poetica dell'autore 0 o individua solo alcuni temi non del tutto pertinenti al testo 1 o individua i temi essenziali 2 o non individua elementi strutturali, stilistici, formali, retorici del testo 0 o riconosce alcuni elementi strutturali, stilistici, formali, retorici del testo 1 ...... riferimento Individuazione della poetica 2 Individuazione del contesto storico- 3 o riconosce gli aspetti essenziali degli elementi strutturali, stilistici, formali, retorici del testo letterario relativo all'autore o riconosce gli aspetti essenziali e ne evidenzia di nuovi anche in modo originale 0 Individuazione del o riconosce alcuni aspetti di collegamento..... 1 contesto storico o riconosce gli aspetti essenziali di collegamento.. 3 collegamenti personali e Commento 1 personale ...... 3 o non collega il testo a livello intertestuale, intratestuale e di contestualizzazione sul piano storico politico politico relativo e Osservazioni 2 ...... 2,4 o stabilisce collegamenti anche originali sul piano intertestuale, intratestuale, della contestualizzazione 3 o assenza di considerazioni personali 0 o capacità di valutazione del testo 1 o assenza di collegamenti 0 o elaborazione e collegamenti 1 o carente: errori orto-morfo-sintattici 1 ...... ...... approfondimenti Collegamenti 1 tematici Padronanza e uso della lingua 2 o mediocre: errori orto-morfo-sintattici che non pregiudicano la coesione 1.4 o sufficiente: testo coeso e qualche errore lessicale e/o ortografico 1.6 o discreto: fluenza nell'esposizione e proprietà linguistica adeguata 1.8 o buono/ottimo: padronanza linguistica e lessico ampio ...... ...... 2 Voto complessivo attribuito alla prova: __________/15 19 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA 1° PROVA: Tipologia B - Saggio breve o articolo di giornale MACRO PP INDICATORI MAX LIVELLI DI VALORE / VALUTAZIONE o carente: tratta l'argomento prescelto non rispettando le consegne Conformità e congruenza dello stile e del registro linguistico in base alla tipologia dichiarata dal candidato o mediocre: parzialmente congruente (es. indica il titolo ma non il destinatario) o sufficiente: rispetta le consegne e tratta in modo essenziale l'argomento 6 o discreto: rispetta le consegne, espone i contenuti in modo originale, ma non di effetto 4 o ottimo: sviluppa l'argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (cioè: uso dei dati, titolo, sottotitolo,riferimento al pubblico e all'occasione) 6 o sufficiente: struttura in forma logica e consequenziale i dati forniti senza rielaborarli o discreto: procede di dati forniti e produce un testo verosimile o buono / ottimo: utilizza in modo adeguato i documenti forniti e rende verosimile la trattazione o carente: errori orto-morfo-sintattici Padronanza e uso della lingua 2 o mediocre: errori orto-morfo-sintattici che non pregiudicano la coesione o sufficiente: testo coeso e qualche errore lessicale e/o ortografico o discreto: fluenza nell'esposizione e proprietà linguistica adeguata o buono/ottimo: padronanza linguistica e lessico ampio o carente: assenza di rielaborazione Originalità della elaborazione personale o mediocre: rielaborazione parziale e semplicistica 3 2 3.6 4 5 o mediocre: parziale utilizzo dei documenti e trattazione semplicistica o sufficiente: rielaborazione essenziale o discreto: rielaborazione personale e coerente nelle argomentazioni o buono: offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace o ottimo: rielaborazione originale e creativa PP 1 o buono: individua un titolo di effetto, utilizza un linguaggio corretto e coerente per il tipo di destinatario o carente: tratta gli argomenti sulla base di conoscenze già possedute, non utilizza i documenti forniti Modalità di trattazione e utilizzo dei dati forniti PUNTI ........... 1 2 2.7 3 ........... 4 1 1.4 1.7 1.8 2 1 1.5 2 2.2 2.6 3 ........... ........... Voto complessivo attribuito alla prova: __________/15 20 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA 1° PROVA: TEMA DI ARGOMENTO STORICO TEMA DI ORDINE GENERALE MACRO PP INDICATORI MAX Conoscenza degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia e completezza della trattazione) LIVELLI DI VALORE / VALUTAZIONE o gravemente carente: conoscenze limitate e non inerenti o carente: conoscenze confuse, non strutturate o mediocre: conoscenze limitate 7 o sufficiente: conoscenze essenziali o discreto: conoscenze degli argomenti buona o buono: conoscenze approfondite, ampie o ottimo: conoscenza completa degli argomenti richiesti o carente: assenza di pianificazione del testo (es. manca la scaletta) o mediocre: presenza di pianificazione di idee non efficace Capacità di organizzare un testo o sufficiente: testo pianificato e logicamente sviluppato o discreto: testo pianificato in modo personale o buono: testo pianificato, organizzato in modo originale 3 o ottimo: organizzazione logica e personale di costrutti anche complessi PUNTI PP 2.8 3.5 4.2 4.8 5.6 6.3 7 ........... 1 1.5 1.8 2.2 2.6 3 ........... o carente: assenza di rielaborazione Capacità di elaborazione critica e originalità e/o creatività o mediocre: espone semplici giudizi personali o sufficiente: giustifica semplici giudizi personali o discreto: rielaborazione personale e coerente o buono:confronta e collega le conoscenze 3 o otimo: collega conoscenze anche pluridisciplinari ed esprime giudizi critici 1 1.5 1.8 2.2 2.6 3 ........... o carente: errori orto-morfo-sintattici Padronanza e uso della lingua o mediocre: errori orto-morfo-sintattici che non pregiudicano la coesione o sufficiente: testo coeso e qualche errore lessicale e/o ortografico 2 o discreto: fluenza nell'esposizione e proprietà linguistica adeguata o buono/ottimo: padronanza linguistica e lessico ampio 1 1.4 1.6 1.8 2 ........... Voto complessivo attribuito alla prova: __________/15 N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato in eccesso all'unità superiore. La sufficienza è corrispondente al voto di 10/15 21 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO - Classe V A- Corso Serale CANDIDATO/A _______________________________________ Argomento o prestazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelto dal candidato Indicatori Grado di conoscenza e livelli di approfondimento • Capacità di organizzazione della discussione • • Padronanza della lingua Punti attribuiti Livelli di prestazione Approfondita 6 Coerente ma non approfondita 5 Sufficiente 4 Superficiale 3 Frammentaria 2 Trattazione originale o significativa 3 Sufficientemente interessante 2 Limitata 1 Articolata ed appropriata 3 Sufficientemente appropriata 2 Confusa ed imprecisa 1 Approfondita 9 Coerente ma non approfondita 8 Sufficiente 6 Superficiale 5 Frammentaria 4 Esprime valutazioni pertinenti 3 Propone elaborazioni e valutazioni essenziali 2 Evidenzia difficoltà 1 Articolata ed esauriente 3 Sufficiente 2 Difficoltosa 1 Punti assegnati Argomenti proposti al candidato della Commissione • • • Conoscenza degli argomenti Applicazione e competenza Capacità di collegamento, di discussione e di approfondimento 22 Discussione degli elaborati • Autocorrezione Consapevole e convincente 3 Convincente 2 Incerta, superficiale 1 Totale punteggio Il Presidente _________________________________ ___/30 La Commissione ______________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ _______________________________ 23 SCHEDE DISCIPLINARI DISCIPLINA ORE SETTIMANALI DIRITTO-ECONOMIA 3 LIBRO DI TESTO CONSIGLIATO CATTANI “LEGGI E SISTEMI ECONOMICI” PARAMOND DOCENTE Prof. Tiziana Rossi Definiscono discretamente i caratteri essenziali e gli effetti dei principali contratti giuridici. Distinguono i contratti tipici dai contratti atipici Conoscono le fasi dell’economia OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI Conoscono i tratti essenziali della borsa valori, delineano il sistema bancario, conoscono il ruolo delle banche Analizzano in modo appropriato il concetto dello sviluppo economico in economia . Conoscono il valore della moneta e i suoi effetti nel mercato CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Conoscono i principali tipi di contratti tipici e atipici e riconoscono completamente la loro specifica funzione sociale. Riconoscono la funzione della moneta nel sistema economico, Conoscono gli operatori economici, conoscere la tipologia dei diversi sistemi monetari, Comprendono completamente il funzionamento del circuito economico, hanno acquisito i concetti fondamentali di consumo e produzione e lo rapportano anche con il mercato monetario. Comprendono il significato del valore economico dei beni e dei servizi; Comprendono l’aspetto dinamico e quello statico della ricchezza e come le varie teorie economiche abbiano influenzato la formazione dei sistemi economici e riflettono sulle conseguenti ricadute sociali,. Comprendono i caratteri distintivi del mercato monetario e del mercato finanziario, conoscono e analizzano in modo semplice gli elementi fondamentali del mercato bancario italiano, analizzano e confrontano sufficientemente gli strumenti di politica economica, analizzano il ruolo fondamentale della borsa, capiscono la funzione degli strumenti finanziari. 24 METODI UTILIZZATI • Lezione frontale • Letture in classe • Discussioni guidate • Simulazioni di casi STRUMENTI Libro di testo, articoli giornale, fotocopie, schemi. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Interrogazioni, domande dal posto, esercizi in classe, verifiche scritte: domande aperte, prove strutturate, prove semi-strutturate. CRITERI DI VALUTAZIONE Per la valutazione degli alunni si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi prefissati, dell’uso del linguaggio specifico, delle capacità di analisi e di sintesi, della rielaborazione personale, della partecipazione, dell’impegno e dei progressi evidenziati rispetto ai livelli di partenza. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le verifiche orali e scritte avranno per oggetto il controllo dei risultati raggiunti dagli studenti rispetto agli obiettivi prefissati. Si è tenuto conto anche degli interventi dal posto, dello svolgimento dei compiti a casa e dell’impegno e dell’interesse dimostrati e dei progressi fatti registrare rispetto ai livelli di partenza. PROGRAMMA SVOLTO CONTENUTI DISCIPINARI I PRINCIPALI CONTRATTI TIPICI : Il contratto. Definizione, gli elementi essenziali. Il contratto di vendita: il contenuto e gli elementi della vendita, i caratteri della vendita, gli obblighi delle parti. La vendita a effetti obbligatori: la vendita di cose future. (Da pag. 15 a pag. 18) La locazione e l’affitto: la locazione, gli obblighi del locatore, gli obblighi del conduttore, i diritti del conduttore, la locazione di immobili urbani ad uso abitativo. L’affitto. 25 I caratteri del contratto assicurativo, gli elementi essenziali, l’assicurazione contro i danni, l’assicurazione della responsabilità civile, l’assicurazione sulla vita (definizioni) ( da pag. 72 a pag. 75) I CONTRATTI DI PRESTITO: il comodato, il mutuo. (Pag.50) IL LAVORO La tutela costituzionale del lavoro dipendente dall’art.35 al 40 della costituzione. I contratti collettivi di lavoro, da pag. 91 a pag. 94. L’assunzione, la costituzione del rapporto di lavoro (pag. 95), i diritti e gli obblighi delle parti: i diritti dei lavoratori, i doveri dei lavoratori, i diritti dei datori di lavoro, i doveri dei datori di lavoro. L’estinzione del rapporto di lavoro: il licenziamento, le dimissioni, la morte, la scadenza del termine. (da pag. 96 a 100). Il Jobs act (fotocopie) I CONTRATTI BANCARI: Il deposito bancario, il conto corrente bancario, l’apertura di credito, l’anticipazione bancaria, lo sconto bancario. (pag. 157 a pag.161) I CONTRATTI ATIPICI: il contratto di leasing, (pag. 171 a pag. 172) il contratto di factoring, il contratto di franchising (definizione) I CONTRATTI DI BORSA.* I futures, gli options, gli swaps (da pag.257 a pag.258) L’ECONOMIA E IL SISTEMA ECONOMICO GLI OPERATORI ECONOMICI : Le famiglie, le imprese, lo stato, le banche, La funzione e i consumi delle famiglie, , il risparmio delle famiglie. L’impresa e le sue funzioni (i fattori produttivi) Le funzioni dello stato, entrate e uscite dello stato, (la domanda aggregata ) LA MONETA E LE TEORIE MONETARIE Origini e funzioni della moneta, vari tipi di moneta, i sistemi monetari, il valore della moneta, la teoria quantitativa della moneta, il mercato dei capitali, la domanda di moneta, l’offerta di moneta, l’equilibrio del mercato monetario (appunti) IL MERCATO CREDITIZIO E LE BANCHE Il mercato finanziario e il mercato monetario, la banca di emissione, le aziende di credito ieri e oggi, la riforma bancaria del 1993, il sistema bancario italiano, la politica monetaria e i suoi strumenti, la politica monetaria e i suoi strumenti, politica monetaria e gli investimenti (fotocopie 26 e libro di testo da pag. 233-242) IL MERCATO FINANZIARIO E LA BORSA Il mercato finanziario, la Borsa, gli operatori della borsa, la riforma della borsa, i nuovi strumenti finanziari, IL CICLO ECONOMICO* Il ciclo economico, le fasi del ciclo economico, le teorie del ciclo economico, la politica anticiclica. L’INFLAZIONE E LA DEFLAZIONE L’inflazione, le cause dell’inflazione, gli effetti dell’inflazione, le politiche antinflazionistiche, la politica dei redditi (APPUNTI) * presumibilmente verranno svolti nel mese di maggio OSSERVAZIONI DEL DOCENTE La maggior parte degli alunni si sono distinti per un particolare interesse ed una partecipazione attiva al dialogo educativo e a tutte le attività proposte dalla docente in questi due anni. Superando qualche iniziale difficoltà, come il metodo di studio, l’esposizione, il livello di espressività, la terminologia specifica, la maggior parte della classe in questo ultimo anno ha raggiunto un buon livello di preparazione. Vi sono due- tre studenti più fragili, che in questo ultimo anno scolastico hanno frequentato in modo discontinuo, partecipando in modo non sempre adeguato al dialogo educativo e hanno raggiunto in modo non del tutto sufficiente gli obiettivi essenziali previsti dalla programmazione. Grazie all’impegno che in generale si è mostrato soddisfacente, la classe ha raggiunto un grado di preparazione complessivamente buono, sottolineando l’ottimo profitto di alcuni elementi. 27 DISCIPLINA MATEMATICA Ore di lezione settimanali 3 Libro di testo Fotocopie e appunti del docente Docente Marcello Bioli Obiettivi disciplinari Conoscenze Competenze Capacità Metodi utilizzati Recupero Strumenti Spazi Tipologie delle verifiche Criteri di valutazione Strumenti di valutazione Durante il corso dell’anno sono stati raggiunti dagli allievi gli obbiettivi disciplinari previsti; lo studio di alcuni argomenti ha avuto lo scopo di fornire gli elementi utili per sviluppare parte della geometria analitica, la funzione lesponenzialre e la risoluzione di equazioni e disequazioni esponenziali. • Sistemi lineari 2x2 • Disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte • Sistemi di disequazioni • equazioni di 2° grado • equazioni esponenziali elementari: grafico e proprietà • Risoluzione di semplici equazioni e disequazioni esponenziali • geometria analitica: • la retta • le coniche (equazione e proprietà fondamentali della circonferenza) • Saper utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo • Saper riconoscere ed utilizzare semplici relazioni e funzioni • Saper matematizzare semplici situazioni problematiche in vari ambiti disciplinari • Saper cogliere analogie e differenze • Saper riconoscere alcune regole della logica e del ragionamento corretto Lezione frontale, lezione partecipata, momenti di consolidamento e recupero, esercizi alla lavagna Materiale fornito dal docente, appunti, calcolatrice Aula Verifiche formative e sommative • Livello delle conoscenze • Uso del linguaggio specifico • Impegno, partecipazione • Applicazione delle tecniche di calcolo • Griglia presente nei piano di lavoro • Verifiche scritte • Verifiche scritte semistrutturate • Verifiche orali 28 • Risoluzione di esercizi alla lavagna Contenuti disciplinari Modulo A Modulo B Modulo C RICHIAMI DI ALGEBRA Unità didattica 1 • Equazioni di primo grado intere e fratte • Disequazioni di primo grado intere fratte • Sistemi di di equazioni • Sistemi lineari di primo grado in due e tre incognite Unità didattica 2 • Equazioni di secondo grado • Disequazioni secondo grado • Sistemi di secondo grado GEOMETRIA ANALITICA Unità didattica 1 • Distanza tra due punti • Punto medio • Equazione canonica della retta • Rette particolari • Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra due rette • Retta passante per due punti Unità didattica 2 • Equazione canonica della circonferenza • Circonferenze particolari • Determinazione della circonferenza dato raggio e centro • Determinazione di raggio e centro data la circonferenza • Determinazione della possibili posizioni tra retta e circonferenza FUNZIONI ED EQUAZIONI ESPONENZIALI Unità didattica 1 • Condizioni di esistenza di una funzione esponenziale • Grafico di una funzione esponenziale con a>0 • Grafico di una funzione esponenziale con a<0 Unità didattica 2 • Semplici equazioni esponenziali • Semplici disequazioni esponenziali OSSERVAZIONI DEL DOCENTE: la classe ha partecipato in modo attivo alle lezioni ottenendo nei moduli sviluppati un buon livello di preparazione e conoscenza e una buona autonomia nello svolgimento degli esercizi. Pochi elementi a causa della presenza non sempre continua hanno raggiunto un livello di preparazione e di conoscenza più basso e una minore autonomia nello svolgimento degli esercizi; anche in questo caso il livello risulta sempre discreto o sufficiente. Inoltre una piccola parte degli studenti, poco presenti, non ha raggiunto una preparazione idonea per sostenere l’esame di stato. Infine la maggior parte degli studenti ha difficoltà nell’esposizione orale. 29 DISCIPLINA TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI Ore di lezione settimanali 5 Libro di testo consigliato Tecniche professionali dei servizi commerciali Autori: Bertoglio & Brero Edizione: Tramontana Docente BACCARELLI BEATRICE MARIA Obiettivi disciplinari Conoscenze • Acquisire conoscenze, competenze e capacità specifiche della disciplina in relazione a ciascuno degli argomenti sviluppati • Comunicare efficacemente le stesse • Saper effettuare collegamenti ed operazioni di sintesi • Saper leggere criticamente i fatti • Acquisire un metodo di lavoro autonomo • Compiere scelte e prendere decisioni • • • • • Le operazioni di assestamento contabile Il bilancio d’esercizio e la sua formazione La rielaborazione e analisi del bilancio d’esercizio I concetti di pianificazione e programmazione I concetti di programmazione e controllo dei costi Metodi utilizzati • Effettuare il passaggio dalla contabilità generale al bilancio d’esercizio • Rilevare le scritture di assestamento • Redigere il bilancio d’esercizio • Effettuare la riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico • Calcolare e interpretare gli indici di bilancio e i margini della struttura patrimoniale • Calcolare le configurazioni di costo tipiche di un’azienda. Lezione frontale e partecipata. Esercitazioni guidate e problem solving. Recupero In classe in itinere. Strumenti Libro di testo, computer, Codice Civile, quotidiani. Spazi Le lezioni si sono svolte in aula Tipologie delle verifiche Verifiche orali, scritte, simulazioni Criteri di valutazione Acquisizione di contenuti e termini, applicazione delle conoscenze, capacità di analisi e di sintesi, uso degli strumenti, grado di autonomia nell’organizzazione e correlazione delle conoscenze, partecipazione, impegno e uso del linguaggio tecnico. Strumenti di valutazione Verifiche scritte: scritture in partita doppia, domande aperte, prove Competenze Capacità 30 strutturate e semistrutturate Verifiche orali: domande, interrogazioni tradizionali volte a misurare tutte le abilità ed esercizi alla lavagna. Contenuti disciplinari Modulo B IL BILANCIO D’ESERCIZIO: FORMAZIONE E INTERPRETAZIONE Le scritture di assestamento: la determinazione del risultato economico e del patrimonio, dall’inventario all’assestamento, le scritture di completamento, le scritture di integrazione, le scritture di rettifica, l’ammortamento, le scritture di epilogo e di chiusura. Il bilancio d’esercizio: il bilancio, i principi contabili, il bilancio secondo la normativa italiana, i criteri di valutazione, lo Stato Patrimoniale, Il Conto economico, il bilancio IAS/IFRS. La Nota integrativa: la nota integrativa, l’approvazione del bilancio d’esercizio. La rielaborazione del bilancio: la lettura e l’interpretazione del bilancio, gli scopi della rielaborazione del bilancio, rielaborazione dello Stato Patrimoniale, i margini di struttura patrimoniale, la rielaborazione del Conto Economico ( a valore aggiunto). L’analisi di bilancio: l’analisi di bilancio, l’analisi per indici, l’analisi economica, l’analisi patrimoniale, l’analisi finanziaria, l’interpretazione degli indici. Modulo C LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTROLLO DELL’ATTIVITA’ AZIENDALE La programmazione e il controllo dell’attività aziendale: la pianificazione, la definizione degli obiettivi, il sistema di controllo. Il controllo e la gestione dei costi: la contabilità gestionale, la classificazione dei costi. Il controllo budgetario e la redazione del budget: i costi di riferimento e i costi standard, il budget. OSSERVAZIONI DEL DOCENTE Il comportamento degli studenti in classe è stato nel complesso educato e corretto; la maggior parte degli alunni si è mostrata disponibile al dialogo educativo, ma soprattutto un gruppo ha partecipato alle lezioni con impegno ed interesse durante tutto l’anno scolastico. In merito agli obiettivi programmati, si evidenzia una buona assimilazione solo per un gruppo di alunni, mentre per gli altri il raggiungimento è stato solo parziale a causa di un impegno e una frequenza non sempre costante. La classe ha comunque, nel complesso, dimostrato di aver raggiunto un livello di profitto discreto. 31 DISCIPLINA Ore di lezione settimanali INGLESE Libro di testo consigliato Consigliato: Cumino M., Bowen P. “Step into Business”, Petrini 2012 Bentini F. “In Business”, Pearson-Longman 2009 Rho Fiorina C., Delaney D. “Tracks to Culture and Society” Europass Principato 2004 FRANCESCA PESCI Docente Obiettivi disciplinari Conoscenze Competenze Capacità Metodi utilizzati 2 comprendere testi orali e scritti sia di carattere generale che specifici dell’indirizzo, individuandone il significato globale, il tipo di messaggio, il contesto, la situazione e i diversi registri utilizzati. Produrre testi orali e scritti di vario tipo utilizzando una forma espressiva corretta ed un linguaggio settoriale appropriato. -individuare la situazione, il contesto, il messaggio, le informazioni ed implicite, i registri utilizzati e le interazioni comunicative; -comprendere ed utilizzare la microlingua specifica della comunicazione commerciale; -comprendere ed utilizzare il esplicite lessico specifico di alcuni linguaggi settoriali (storico, geografico ed economico); - individuare l’organizzazione di un testo, distinguendo le diversi parti e la loro funzione; - analizzare gli elementi linguistici. -comprendere e redigere testi relativi alla comunicazione commerciale; - ricavare le principali informazioni di un testo; - leggere, comprendere e descrivere testi anche di carattere specifico; - relazionare su aspetti della realtà economica e commerciale - lezione frontale - lezione partecipata. Ripasso in classe ed esercitazioni orali. Recupero Ripasso in classe ed esercitazioni orali. Strumenti Fotocopie, mappe concettuali, appunti. Spazi Aula scolastica Tipologie delle verifiche Comprensione scritta, produzione scritta, quesiti a risposta multipla. Criteri di valutazione -conoscenza dell’argomento, aderenza alla traccia e pertinenza del contenuto; - capacità logico argomentative; - proprietà di linguaggio e correttezza formale. Strumenti di valutazione Griglia di valutazione 32 Contenuti disciplinari Business Communication: Modulo A Enquiries, replies to enquiries and quotations: letter plan and phraseology. Applying for a job. Writing a CV. Business Theory: Modulo B Foreign trade terms: The 4 Incoterms groups: E,C,D,F Means of Transport: advantages and disadvantages Company Departments. Modulo C Cultural Profiles: British Constitution and Monarchy. The Parliament, General Elections, Political Parties OSSERVAZIONI DEL DOCENTE La diversa formazione degli alunni, la loro diversa conoscenza pregressa della lingua, il diverso impegno e attitudine hanno consentito il raggiungimento pieno degli obiettivi da parte di alcuni e appena sufficienti da parte di altri. 33 DISCIPLINA FRANCESE ORE SETTIMANALI 2 LIBRO DI TESTO CONSIGLIATO DOCENTE PROJET/ L. PARODI- M. VALLACCO; LE MONDE DES AFFAIRES/ PONZI, RENAUD, GRECO. AMODEO ANNA MARIA Conoscono le principali strutture linguistiche e le funzioni comunicative di base. Conoscono alcuni termini del lessico di settore. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI Sanno compilare schede con termini tecnici e dati tecnici. Conoscono le modalità di scrittura base (messaggi brevi, note, fax, lettere commerciali). Sanno riferire contenuti minimi. Sanno riconoscere e utilizzare un lessico legato al settore lavorativo. Sanno utilizzare le principali strutture grammaticali. CAPACITA' Sanno riconoscere le principali tipologie testuali inerenti il proprio ambito professionale. Sanno leggere e comprendere contenuti minimi di una comunicazione scritta o orale inerente il proprio ambito professionale. Hanno raggiunto un livello A1\B1 di competenza linguistica e comunicativa. COMPETENZE Utilizzano l’espressione linguistica autonomamente in ambito lavorativo. Comprendono e producono semplici e piccoli testi scritti di tipo funzionale e di carattere tecnico. Elaborano sintesi elementari. METODI UTILIZZATI • Lezione frontale • Letture in classe • Discussioni guidate 34 • Simulazioni di casi • Sintesi e schemi STRUMENTI Libro di testo; Fotocopie di altri testi; mezzi audiovisivi. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Verifiche orali: Interrogazioni, domande dal posto, esercizi in classe; Verifiche scritte: domande aperte, prove strutturate, prove semi-strutturate. CRITERI DI VALUTAZIONE STRUMENTI DI VALUTAZIONE Per la valutazione degli alunni si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi prefissati, dell’uso del linguaggio specifico, delle capacità di analisi e di sintesi, della rielaborazione personale, della partecipazione, dell’impegno e dei progressi evidenziati rispetto ai livelli di partenza. Le verifiche orali e scritte avranno per oggetto il controllo dei risultati raggiunti dagli studenti rispetto agli obiettivi prefissati. Si è tenuto conto anche degli interventi dal posto, dello svolgimento dei compiti a casa e dell’impegno e dell’interesse dimostrati e dei progressi fatti registrare rispetto ai livelli di partenza. 35 DISCIPLINA ITALIANO Ore di lezione settimanali 2 Libro di testo Docente Obiettivi disciplinari Conoscenze Competenze Paolo di Sacco“Le basi della letteratura” 3a Tra Ottocento e Novecento;3b L’età contemporanea .Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Prof. Petruccioli Gian Luca Gli obiettivi della disciplina Italiano hanno mirato a potenziare le capacità espressive orali e scritte dei discenti comprese quelle inerenti all’ambito professionale, ad avere una conoscenza generale di cornici storiche per inquadrare i maggiori autori ed eventi letterari presi in esame, a sviluppare la capacità di saper analizzare ed interpretare un testo letterario stimolando negli studenti l’interesse ed il piacere per la letteratura e per l’arte, a incrementare le capacità logico-critiche e valutative al fine di saper relazionare oralmente in modo autonomo su argomenti culturali e professionali anche in funzione dell’Esame di Stato. Conoscenza dei principali autori e delle più importanti correnti letterarie concernenti la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento. Collegare attraverso una conoscenza generale di un contesto storico i maggiori autori e testi letterari presi in esame. Riconoscere il pensiero e la poetica di un autore attraverso le opere lette operando gli opportuni collegamenti. • Capacità • • • • • Metodi utilizzati Recupero Saper individuare le tematiche fondamentali di una determinata epoca ed il loro significato gli elementi di continuità e mutamento tra i diversi movimenti storico-culturali e le opere letterarie Saper comprendere un testo con un linguaggio tecnico specifico, al fine di saper relazionare oralmente su argomenti culturali e professionali Saper comprendere i diversi ideali che hanno animato e permesso i vari movimenti storico-culturali che si sono succeduti nel corso della seconda metà dell’Ottocento e nel Novecento. Saper comprendere i fattori individuali e sociali nella formazione di una personalità letteraria e saper individuare la linea evolutiva del pensiero dell’autore Saper analizzare un testo letterario individuandone il tema, il messaggio e gli elementi principali di narratologia e verificare la poetica attraverso l’analisi dei testi antologici scelti. Saper redigere testi attraverso una competenza generale storico-letteraria ed una competenza negli usi tecnici della lingua connessi all’indirizzo professionale tenendo presente i criteri fondamentali dell’ Esame di Stato. Presentazione degli argomenti in lezione frontale , lettura e l’analisi del testo sotto la guida dell’insegnante. Sono state attuate metodologie espositive , di ricerca, con la focalizzazione di un problema, la formulazione di ipotesi e con la raccolta, la selezione e l’interpretazione dei dati, che hanno mirato ad insegnare agli studenti il metodo di studio atto a renderli sempre più autonomi nell’interpretare e nell’intuire i contenuti dei rispettivi moduli. Si è promossa la conoscenza dei momenti storici e letterari attraverso lo studio di documenti ed il confronto critico attraverso discussioni e dibattiti tra la storia passata e le vicende quotidiane. Nel corso dell’anno scolastico non sono stati attivati corsi di recupero specifici, ma sono stati attuati dei corsi di recupero in itinere per dare modo agli alunni con maggiori difficoltà di recuperare abilità e contenuti svolti. Strumenti Libro di testo, fotocopie ed altri manuali. Spazi Aula dell’istituto Sono state svolte prove strutturate e semistrutturate; parafrasi, 36 Tipologie delle verifiche Criteri di valutazione riassunti, stesure di relazioni, verifiche orali. Per l’orale le prove svolte sono state non inferiori a due per quadrimestre; per lo scritto almeno tre prove per quadrimestre. Sono state effettuate due simulazioni scritte della Prima prova e una simulazione della prova orale per preparare gli alunni all’Esame di Stato. Hanno consentito di esprimere un giudizio di sufficienza quelle prove che hanno dimostrato che l’alunno ha conseguito le abilità e le conoscenze previste, anche se talvolta è risultato debole l’apprendimento e la rielaborazione. Si è tenuto conto del progresso educativo e cognitivo evidenziatosi nel corso dell’attività didattica con particolare riferimento all’impegno, all’interesse dimostrato, ai progressi fatti registrare rispetto al livello di partenza, nonché ai risultati delle prove di verifica anche in funzione dell’ammissione degli alunni all’Esame di Stato e ci si è attenuti ai criteri di valutazione e alla relativa griglia indicati nella Programmazione d’Istituto. Si è preso in considerazione la conoscenza di un argomento, la proprietà di linguaggio, la capacità di sintesi e di efficacia espressiva nell’elaborazione di un discorso. Strumenti di valutazione Verifiche scritte secondo le tipologie previste dall’Esame di stato; verifiche orali volte ad accertare la conoscenza degli argomenti, la capacità di fare collegamenti e valutazioni personali per testare la competenza espositiva. Griglie di valutazione deliberate in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Classe. Contenuti disciplinari Programma svolto nell’anno scolastico 2014/2015 Modulo 1 L’età del Positivismo e del Realismo Modulo A U.D.1 Il trionfo della borghesia in Europa e la scienza e la tecnica al servizio dell’industria. Il difficile decollo dell’Italia unita. Il problema sociale. U.D. 2 La narrativa nel secondo ottocento: Il Realismo. Il Naturalismo francese. Lettura e analisi dei brani “Il matrimonio fra noia e illusioni” dal romanzo “Madame Bovary” di Gustave Flaubert e “La miniera” tratto dal romanzo “Germinale” di Emile Zola. U.D.3 Il Verismo in Italia. Giovanni Verga e la poetica verista: il ciclo dei vinti. Lettura e analisi di brani “Le novità del progresso viste da Trezza” e “L’addio alla casa del nespolo”da “I Malavoglia” e del brano “La morte di Gesualdo” dal romanzo “Mastro-don Gesualdo”. 37 Modulo 2 La fine degli ideali romantici e positivisti e l’inizio dell’età decadente e della letteratura della crisi in Italia e in Europa. Modulo B U.D.1 La crisi del modello razionalista e borghese e la fine delle certezze tradizionali. F. Nietzsche, S. Freud, A. Einstein. La fine della civiltà e la degenerazione irreversibile della società e della cultura. La crisi valoriale del liberalismo e la nascita dell’imperialismo. Le origini francesi: Charles Baudelaire e i simbolisti. Lettura e analisi delle poesie “Corrispondenze”e “Spleen” dalla raccolta “I fiori del male”. Simbolismo ed estetismo nella letteratura europea. Il simbolismo francese: Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stephane Mallarmé. Lettura e analisi delle poesie “Arte poetica” di Verlaine. La Scapigliatura e la crisi sociale e letteraria dell’intellettuale. Il crollo degli ideali e della fede nell’Italia post-risorgimentale. Lettura e analisi della poesia “Preludio” di Emilio Praga. Modulo 3 Il Decadentismo e la risposta italiana nel primo Novecento. L’età delle avanguardie: la società di massa, il contesto storico italiano ed europeo, la psicoanalisi di Sigmund Freud Modulo C U.D.1 La poetica del fanciullino in Giovanni Pascoli. Vita, visione del mondo, opere. Lettura e analisi delle opere: “Il fanciullino che è in noi” da “ Il fanciullino”, “Il tuono” dalla raccolta “Myricae”; “La mia sera” dalla raccolta “Canti di Castelvecchio”. U.D.2 Gabriele D’Annunzio. Vita, opere, poetica e mito del superuomo e della vita inimitabile. Il panismo. Lettura e analisi delle poesie : “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto” dalla raccolta “Alcyone”. 38 Modulo 4 Il disagio della civiltà. Dissoluzione, incomunicabilità e alienazione nella letteratura europea ed italiana del primo Novecento. I casi europei di M.Proust, F. Kafka, J. Joyce. U.D.1 Alienazione e inquietudine dell’uomo moderno: Italo Svevo. Lettura e analisi dei brani “ Un pranzo, una passeggiata e l’illusione di Ange” da “ Senilità”e “ Il fumo” e “ Psico-analisi” dal romanzo “La coscienza di Zeno”. Modulo D U.D.2 Luigi Pirandello. Visione del mondo e poetica. Vita ed opere. Pirandello e la follia. La dissipazione dell’io. Lettura e analisi del brano “ L’arte umoristica “scompone”, non riconosce eroi” e sa cogliere “la vita nuda” ed “ Esempi di umorismo” da “L’umorismo”; il brano “ Io sono il fu Mattia Pascal” da“Il fu Mattia Pascal”; dal romanzo “Uno, nessuno, centomila” lettura e analisi del brano “La vita non conclude”. Modulo 5 I linguaggi poetici della letteratura italiana tra le due guerre U.D.1 La linea analogica. Giuseppe Ungaretti. Vita, visione del mondo, poetica e mistero. Lettura e analisi delle poesie: “Veglia”, ”Fratelli”, ”San Martino del Carso”,” I Fiumi” dalla raccolta “L’Allegria”; “Stelle” dalla raccolta “Sentimento del tempo”. Modulo E U.D.2 La linea simbolica e la poesia dell’oggetto: Eugenio Montale. Vita, visione del mondo, poetica. Lettura e analisi delle poesie: “Non chiederci la parola”, “ Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato” dalla raccolta “Ossi di seppia”; “Non recidere forbice quel volto”, “La casa dei doganieri” dalla raccolta “Le Occasioni”. U.D.3 La linea realista. La poesia onesta e la verità in Umberto Saba: Vita, visione del mondo, poetica. Lettura e analisi delle poesie: “Città vecchia”, “La capra” dalla raccolta “Il Canzoniere”. 39 Modulo 7 Nozioni fondamentali riassuntive di educazione linguistica e analisi testuale Modulo F U.D. 1 Elementi riassuntivi di base per l’analisi di un testo poetico e di un testo narrativo U.D. 2 Produzione scritta di testi: Relazione, articolo di giornale, saggio breve, tema storico, tema d’attualità. DISCIPLINA STORIA Ore di lezione settimanali 2 Libro di testo Docente Obiettivi disciplinari Conoscenze Competenze “Storia in corso” Il Novecento e la globalizzazione, di Giorgio De Vecchi- Giorgio Giovannetti edizione blu , vol. 3 Pearson Ed. scolastiche Bruno Mondadori Prof. Petruccioli Gian Luca Sapere applicare le conoscenze del passato per la comprensione del presente rilevando la complessità dei vari momenti storici ed educando all’imparzialità dei giudizi; avere una conoscenza generale di cornici storiche per inquadrare i maggiori eventi presi in esame; sviluppare la capacità di saper analizzare un testo storico attraverso una metodologia specifica atta ad utilizzare schemi causali per spiegare i fatti storici; incrementare le capacità logico-critiche e valutative al fine di saper relazionare oralmente su argomenti culturali e professionali anche in funzione dell’Esame di Stato; prendere coscienza dell’evoluzione di alcune problematiche storico-sociali attuali che promuovano un’etica volta alla solidarietà. Conoscenza degli avvenimenti e delle problematiche storiche che hanno caratterizzato la storia della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento. Saper riconoscere i momenti di continuità e di frattura, di analogie e differenze, nella storia della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento e le principali fonti storiografiche relative ai contenuti studiati. Saper individuare ed interpretare tesi, argomentazioni, mappe concettuali e schemi di riferimento storici esprimendo valutazioni coerentemente argomentate, cogliendo gli interrogativi e i problemi nella ricostruzione delle principali vicende storiche affrontate interpretandole individualmente. 40 • • Capacità • • • • Metodi utilizzati Saper effettuare e stabilire collegamenti e rintracciare denominatori comuni nello stesso periodo storico e letterario e/o in diversi periodi storici e letterari. Saper educare alla dialettica storiografica e alla critica al fine di sviluppare un’adeguata coscienza storica e civica per comprendere la dimensione delle differenze di sviluppo dei paesi e delle storie attuali educando all’imparzialità dei giudizi Saper utilizzare schemi causali per spiegare i fatti storici affinando le capacità di sviluppare l’ applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del presente Saper sviluppare l’attitudine a problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti. Saper ampliare il patrimonio lessicale con un uso appropriato dei termini relativi al linguaggio storico. Saper sviluppare la consapevolezza dei nessi molteplici tra storia settoriale e storia generale attraverso la conoscenza e comprensione delle fonti documentarie inerenti al periodo studiato. Presentazione degli argomenti , lettura e analisi del testo sotto la guida dell’insegnante che ha sollecitato gli alunni ad operare da soli o in gruppo anche su documenti e materiale reperito in altri testi. Sono state attuate metodologie espositive , di ricerca con la focalizzazione di un problema, la formulazione di ipotesi e con la raccolta, la selezione e l’interpretazione dei dati. E’ stata promossa la conoscenza dei momenti storici attraverso lo studio di documenti ed il confronto critico attraverso discussioni e dibattiti tra la storia passata e le vicende quotidiane. E’ stata prevista , inoltre, la lettura di cartine storiche ed il lavoro di gruppo per verificare l’orientamento cronologico degli alunni. Recupero Nel corso dell’anno scolastico non sono stati attivati corsi di recupero specifici, ma sono stati attuati dei corsi di recupero in itinere per dare modo agli alunni con maggiori difficoltà di recuperare abilità e contenuti svolti. Strumenti Libro di testo in adozione, altri testi, documenti, cartine storiche. Spazi Aula dell’Istituto Sono state svolte prove strutturate e semistrutturate; riassunti, stesure di relazioni, verifiche orali. Per l’orale le prove svolte sono state non inferiori a due per quadrimestre. E’ stata effettuata una simulazione della prova orale per preparare gli alunni all’Esame di Stato. Hanno consentito di esprimere un giudizio di sufficienza quelle prove che hanno dimostrato che l’alunno ha conseguito le abilità e le conoscenze previste, anche se talvolta è risultato debole l’apprendimento e la rielaborazione. Tipologie delle verifiche Criteri di valutazione Si è tenuto conto del progresso educativo e cognitivo evidenziatosi nel corso dell’attività didattica con particolare riferimento all’impegno, all’interesse dimostrato, ai progressi fatti registrare rispetto al livello di partenza, alla capacità espositiva, di analisi e sintesi e di fare collegamenti, nonché ai risultati delle prove di verifica e ci si è attenuti ai criteri di valutazione e alla relativa griglia indicati nella Programmazione d’Istituto. Verifiche orali e scritte, domande, interrogazioni e test a risposta Strumenti di valutazione aperta o chiusa per saggiare le conoscenze e le competenze acquisite 41 nel corso dell’anno scolastico. Contenuti disciplinari Modulo A Modulo B Modulo C Programma svolto nell’anno scolastico 2014/2015 Modulo 1 L’età dei nazionalismi La Seconda rivoluzione industriale e il movimento operaio, le trasformazioni del sistema politico ed economico e la lotta di classe, colonizzazione e imperialismo in Asia e Africa, la concezione razzista, l’espansione coloniale ed economica degli Stati Uniti . Le trasformazioni di fine secolo , le grandi potenze all’inizio del Novecento e il difficile equilibrio europeo. La politica di Bismarck in Germania; la Triplice alleanza; la conferenza di Berlino del 1885 per la spartizione dell’Africa; le tensioni nella politica francese; l’epoca vittoriana in Gran Bretagna. L’Italia e l’età giolittiana, le riforme sociali, il decollo industriale dell’Italia, la conquista della Libia, la caduta di Giolitti. La questione d’Oriente e gli imperi multinazionali, la crisi dell’Impero ottomano, la guerra di Crimea, l’Impero asburgico vicino al collasso. La Prima guerra mondiale, la guerra di trincea e i vari fronti, l’intervento italiano, la pace separata della Russia e l’intervento degli Stati Uniti; il Primo dopoguerra, il Trattato di Versailles e l’umiliazione della Germania, il crollo degli imperi austro-ungarico e ottomano, difficoltà economiche e bienni rossi; l’inizio della crisi del colonialismo. Modulo 2 La notte della democrazia La Rivoluzione russa, Lenin e la Rivoluzione d’ottobre, il comunismo di guerra, la Nep, la fondazione dell’Unione Sovietica; la dittatura di Stalin. Lo stalinismo, la morte di Lenin e la vittoria di Stalin su Trotzkij, l’accerchiamento capitalista e la crisi della Nep, i progressi dell’industria, il mito dell’URSS e di Stalin, le purghe e il terrore. La crisi della civiltà europea. Il fascismo, la marcia su Roma, le elezioni del 1924 e l’assassinio di Matteotti, la fondazione dello stato fascista, la manipolazione e la censura, l’alleanza con i nazisti; le leggi razziali la guerra d’Etiopia. La Grande depressione, il crollo di Wall Street, la catastrofe mondiale e il New Deal. Il nazismo, l’ascesa di Hitler al potere e la nazificazione della Germania, l’organizzazione del consenso e la macchina del totalitarismo; i successi economici e la politica dello sterminio e delle leggi razziali, la guerra civile spagnola, l’espansionismo giapponese; Mussolini vassallo di Hitler nel 1938, il Patto Molotov-Ribbentrop. Modulo 3 Dai nazionalismi alla globalizzazione La Seconda guerra mondiale, la battaglia d’Inghilterra e l’attacco all’URSS, l’attacco del Giappone agli USA a Pearl Harbor, la svolta del 1943, il crollo del Terzo Reich, la resa del Giappone e la fine della guerra. La guerra parallela dell’Italia, l’Italia in guerra, l’attacco alla Grecia, la guerra d’Africa e la fine dell’impero fascista, lo sbarco degli Alleati in Sicilia e la Repubblica di Salò, la Resistenza e la Liberazione. Il tramonto dell’Europa, le distruzioni e il crollo del livello di vita, il processo di Norimberga, la nascita delle due superpotenze, Bretton Woods e il nuovo ordine monetario, le Conferenze di Yalta e Postdam e la creazione dell’Onu. Il periodo della guerra fredda, la dottrina Truman e il Piano Marshall, il mondo diviso in blocchi, la crisi di Berlino e la guerra di Corea, l’era atomica e l’equilibrio del terrore. L’italia della ricostruzione, la nascita della Repubblica e della Costituzione, le elezioni del 1948 e la nascita del centrismo. Il 42 periodo della distensione, la decolonizzazione, la coesistenza pacifica e la destalinizzazione, le rivolte di Polonia e Ungheria, il muro di Berlino, Kennedy e la nuova frontiera, la Primavera di Praga, la Cee, il crollo del muro e del sistema sovietico, la civiltà del mondo globale. OSSERVAZIONI DEL DOCENTE La classe nel complesso ha mostrato una buona disponibilità e partecipazione nei confronti delle attività didattiche tenendo in considerazione il fatto che si tratta di un corso serale per alunni lavoratori. Taluni studenti hanno mostrato un particolare interesse e coinvolgimento nello studio dei contenuti svolti e pertanto hanno acquisito una preparazione più completa mentre i restanti pur con un impegno adeguato, anche se non costante, hanno conseguito una sufficiente preparazione. L’attualizzazione dei fatti storici, gli spazi di dibattito e di discussione sull’attualità economica e politica del mondo globale hanno sollecitato gli alunni al confronto tra posizioni ed interpretazioni diverse. Nel complesso,quindi, la classe ha partecipato alle lezioni in modo produttivo acquisendo una conoscenza interiorizzata e consapevole della disciplina. 43 ALLEGATO 1 TESTI SIMULAZIONE PRIMA PROVA 44 P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Dante Alighieri, Paradiso, canto XI, versi 43-63 e 73-87: nel cielo del Sole Dante incontra san Tommaso d’Aquino, che gli narra la vita di san Francesco e ne esalta l’opera. 43 «Intra Tupino e l’acqua che discende Intra Tupino …Nocera con Gualdo: ampia descrizione del territorio, tra i fiumi Topino e Chiascio, il monte Subasio (scelto come luogo di eremitaggio dal beato Ubaldo), Perugia, Nocera e Gualdo, al centro del quale sorge Assisi, città natale di san Francesco 44 del colle eletto dal beato Ubaldo 45 fertile costa d’alto monte pende, 46 onde Perugia sente freddo e caldo 47 da Porta Sole; e di rietro le piange 48 per grave giogo Nocera con Gualdo. 49 Di questa costa, là dov’ella frange 50 più sua rattezza, nacque al mondo un sole, un sole, / come fa questo talvolta di Gange: nacque un essere umano pieno di luce e calore, come talvolta ci appare il vero sole appena sorto in Oriente (dalle parti del fiume Gange) 51 come fa questo talvolta di Gange. 52 Però chi d’esso loco fa parole, Però: perciò 53 non dica Ascesi, ché direbbe corto, Ascesi: forma locale antica del nome di Assisi 54 ma Orïente, se proprio dir vuole. 55 Non era ancor molto lontan da l’orto, l’orto: la nascita (dal latino ortus) 56 ch’el cominciò a far sentir la terra la terra: al mondo 57 de la sua gran virtute ogni conforto; 58 ché per tal donna, giovinetto, in guerra per tal donna…a cui,…la porta del piacer nessun diserra: venne in lite con suo padre a causa di una donna alla quale, come alla morte, nessuno apre volentieri la porta 59 del padre corse, a cui, come a la morte, 60 la porta del piacer nessun diserra; 61 e dinanzi a la sua spirital corte spirital corte et coram patre: davanti alla corte ecclesiastica (il 62 et coram patre le si fece unito; vescovo e il clero) e in presenza del padre 63 poscia di dì in dì l’amò più forte. 73 Ma perch’io non proceda troppo chiuso 74 Francesco e Povertà per questi amanti 75 Prendi oramai nel mio parlar diffuso. 76 La lor concordia e i lor lieti sembianti, 77 amore e maraviglia e dolce sguardo 78 facìeno esser cagion di pensier santi; facìeno esser cagion di pensier santi: facevano nascere santi pensieri in altre persone 79 tanto che ’l venerabile Bernardo venerabile Bernardo: Bernardo d’Assisi, primo seguace di san Francesco, e quindi primo a vestire come lui, che, imitando gli Apostoli, camminava scalzo 80 si scalzò prima, e dietro a tanta pace 81 corse e, correndo, li parve esser tardo. 82 Oh ignota ricchezza! Oh ben ferace! 83 Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro Egidio … Silvestro: anche loro di Assisi e tra i primi seguaci del santo 84 dietro a lo sposo, sì la sposa piace. 85 Indi sen va quel padre e quel maestro Indi sen va: allude agli incontri con i pontefici per ottenerne l’approvazione, e alle future predicazioni di Francesco e dei seguaci in Italia e fuori 86 con la sua donna e con quella famiglia 87 che già legava l’umile capestro» che già legava l’umile capestro: già si cingeva con il rozzo cordone sulla tonaca, tipico dell’Ordine francescano Nel quarto cielo, quello del Sole, Dante, guidato sempre da Beatrice, ha incontrato una corona di dodici «fulgori», che 45 Pag. 2/9 Sessione ordinaria 2007 - sono le anime di altrettanti celebri sostenitori della fede religiosa. Uno di questi, san Tommaso d’Aquino, gli descrive in particolare le figure di san Francesco di Assisi, fondatore dell’Ordine dei Francescani, e san Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine dei Domenicani: l’uno e l’altro Ordine di fondamentale importanza nella storia della Chiesa a partire dal secolo XIII. La figura del primo viene presentata, nel discorso di san Tommaso, attraverso una distesa descrizione realistica dei suoi luoghi di origine e una precisa ricostruzione della sua vicenda biografica: giovanetto e figlio di un mercante, rifiutò l’agiatezza della famiglia e pubblicamente, davanti al vescovo della sua città, si spogliò di tutti i beni e dei vestiti per fare voto di povertà e in questo modo subito attrasse a sé altri giovani. Era nato così l’Ordine dei frati francescani, riconosciuto poi dall’autorità papale. 1. Comprensione del testo Individua nei versi riportati le tre parti della ricostruzione dell’evento: l’ambiente geografico, la scena iniziale della dedizione di Francesco alla vita religiosa, l’effetto di trascinamento sugli altri. Fai una parafrasi distinta delle tre parti, in non più di 20 righe complessive. 2. Analisi del testo 2.1. Anche senza dare una precisa spiegazione della descrizione topografica dei versi 43-51, rileva nell’insieme e commenta, per il suo effetto di plasticità e di realismo paesaggistico, la frequenza dei nomi di luogo e dei termini geografici e climatici. 2.2. Per Perugia si nomina, al v. 47, la Porta Sole, così detta perché rivolta a Levante, da dove entrava in città sia il freddo (proveniente dalle vicine montagne nevose d’inverno), sia il caldo (al sorgere del sole). Il sole richiama il vero Oriente geografico (specificato mediante il nome del grande fiume indiano, il Gange) e diventa anche simbolo per indicare la figura del santo, che «nacque al mondo» proprio come un sole. Commenta questo passaggio da una scena di ambiente naturale all’immissione di elementi simbolici. 2.3. Interpreta letteralmente l’espressione dei versi 49-50 «questa costa, là dov’ella frange / più sua rattezza», con la quale si indica la posizione topografica di Assisi. 2.4. Dante usa la forma locale antica del nome di Assisi, cioè «Ascesi». In questo modo, può ricavare dal nome un significato allegorico, derivato da un verbo e da un sostantivo che si adattano chiaramente ai valori della vita del santo: quale verbo e quale sostantivo? 2.5. Nei versi da 58 fino alla fine la scelta della povertà come ideale di vita viene illustrata ripetutamente con una terminologia particolare: individuala e commentala. 2.6. L’ardore ascetico genera anche foga e concitazione di movimenti. In quali versi e con quali termini Dante descrive questo effetto, generato nei seguaci dall’esempio di Francesco? Bada anche al ritmo di alcuni versi e alla presenza di esclamazioni. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Nella ricostruzione della vicenda di san Francesco, Dante ha condensato un ampio capitolo di storia religiosa del nostro Medioevo. Né va dimenticato che il poeta ha messo questa ricostruzione in parallelo a quella dell’opera di san Domenico, altro campione di quella storia, e che tutto l’episodio è affidato alle parole di san Tommaso, massimo teologo dell’epoca. Attraverso queste veloci scene ideate dalla sua fantasia, Dante evoca importanti questioni di assetto che andava assumendo al suo tempo la struttura della Chiesa, bisognosa di organismi controllati da regole. Richiamandoti anche, se lo ritieni, ad illustrazioni figurative del santo, che ricordi, esprimi le tue considerazioni sull’importanza degli ordini religiosi, francescano e domenicano, nella storia della Chiesa e nella diffusione del messaggio evangelico nel mondo. Pag. 3/9 Sessione ordinaria 2007 - TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). 46 Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: I luoghi dell’anima nella tradizione artistico-letteraria. DOCUMENTI Chiare, fresche e dolci acque, date udïenza insieme ove le belle membra a le dolenti mie parole estreme. pose colei che sola a me par donna; - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - gentil ramo ove piacque La morte fia men cruda (con sospir mi rimembra) se questa spene porto a lei di fare al bel fianco colonna; a quel dubbioso passo: erba e fior che la gonna ché lo spirito lasso leggiadra ricoverse non poria mai in piú riposato porto co l’angelico seno; né in piú tranquilla fossa aere sacro, sereno, fuggir la carne travagliata e l’ossa. ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse: F. PETRARCA, Il Canzoniere, CXXVI, 1345 Frate Lorenzo: Tu sei esiliato di qui, da Verona; pazienza, il mondo è grande e vasto. Romeo: Non esiste mondo fuori delle mura di Verona: non c’è che purgatorio, supplizio, l’inferno stesso. Essere esiliato di qui, vuol dire essere esiliato dal mondo e l’esilio dal mondo è la morte: l'esilio è dunque una morte sotto falso nome. W. SHAKESPEARE, Giulietta e Romeo, atto III, scena III Te beata, gridai, per le felici désti a quel dolce di Calliope labbro aure pregne di vita, e pe' lavacri che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma che da' suoi gioghi a te versa Apennino! d'un velo candidissimo adornando, Lieta dell'aer tuo veste la Luna rendea nel grembo a Venere Celeste; di luce limpidissima i tuoi colli ma piú beata che in un tempio accolte per vendemmia festanti, e le convalli serbi l'itale glorie, uniche forse popolate di case e d'oliveti da che le mal vietate Alpi e l'alterna mille di fiori al ciel mandano incensi: onnipotenza delle umane sorti e tu prima, Firenze, udivi il carme armi e sostanze t' invadeano ed are che allegrò l'ira al Ghibellin fuggiasco, e patria e, tranne la memoria, tutto. e tu i cari parenti e l'idïoma U. FOSCOLO, I Sepolcri, 1806 Pag. 4/9 Sessione ordinaria 2007 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, odo stormir tra queste piante, io quello e questa siepe, che da tanta parte infinito silenzio a questa voce dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. vo comparando: e mi sovvien l'eterno, Ma sedendo e mirando, interminati e le morte stagioni, e la presente spazi di là da quella, e sovrumani e viva, e il suon di lei. Così tra questa silenzi, e profondissima quïete immensità s'annega il pensier mio: io nel pensier mi fingo, ove per poco e il naufragar m'è dolce in questo mare. il cor non si spaura. E come il vento G. LEOPARDI, L’Infinito, dai «Canti», 1819 «Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s’imparò a distinguere dal rumore de’ passi comuni il rumore d’un passo aspettato con un misterioso timore…Addio, chiesa, dove l’animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov’era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l’amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio!» A. MANZONI, I promessi sposi, VIII, 1840 Sempre un villaggio, sempre una campagna Là nelle stoppie dove singhiozzando mi ride al cuore (o piange), Severino: va la tacchina con l'altrui covata, il paese ove, andando, ci accompagna presso gli stagni lustreggianti, quando l'azzurra vision di San Marino: lenta vi guazza l'anatra iridata, sempre mi torna al cuore il mio paese oh! fossi io teco; e perderci nel verde, cui regnarono Guidi e Malatesta, e di tra gli olmi, nido alle ghiandaie, cui tenne pure il Passator cortese, gettarci l'urlo che lungi si perde 47 re della strada, re della foresta. dentro il meridiano ozio dell'aie; ……………………………………. G. PASCOLI, Myricae, 1882 «…si udiva il mare che russava lì vicino, in fondo alla straduccia, e ogni tanto sbuffava, come uno che si volti e rivolti pel letto…. Le stelle ammiccavano più forte, quasi s'accendessero, e i Tre Re scintillavano sui fariglioni colle braccia in croce, come Sant'Andrea. Il mare russava in fondo alla stradicciuola, adagio adagio, e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio, sobbalzando sui sassi, e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre, giorno e notte, non arriverebbe mai, e c'era pure della gente che andava pel mondo a quell'ora, e non sapeva nulla di compar Alfio, né della Provvidenza che era in mare, né della festa dei Morti; così pensava Mena sul ballatoio aspettando il nonno.» G. VERGA, da I Malavoglia, 1881 Quella, che tu credevi un piccolo punto della terra, Giovinetti amici, più belli d’Alessandro e d’Eurialo, fu tutto. per sempre belli, difendono il sonno del mio ragazzo. E non sarà mai rubato quest’unico tesoro L’insegna paurosa non varcherà mai la soglia ai tuoi gelosi occhi dormienti. di quella isoletta celeste. Il tuo primo amore non sarà mai violato. E tu non saprai la legge Virginea s’è rinchiusa nella notte ch’io, come tanti, imparo, come una zingarella nel suo scialle nero. - e a me ha spezzato il cuore: Stella sospesa nel cielo boreale fuori del limbo non v’è eliso. eterna: non la tocca nessuna insidia. E. MORANTE, L’Isola di Arturo, Dedica, 1957 Pag. 5/9 Sessione ordinaria 2007 - «Faceva un caldo che non era scirocco e non era arsura, ma era soltanto caldo. Era come una mano di colore data sul venticello, sui muri gialletti della borgata, sui prati, sui carretti, sugli autobus coi grappoli agli sportelli. Una mano di colore ch’era tutta l’allegria e la miseria delle notti d’estate del presente e del passato. L’aria era tirata e ronzante come la pelle di un tamburo…Tutto un gran accerchiamento intorno a Roma,…ma pure dentro Roma, nel centro della città, magari sotto il Cupolone: sì proprio sotto il Cupolone, che bastava mettere il naso fuori dal colonnato di Piazza San Pietro, verso Porta Cavalleggeri, e èccheli llì, a gridare, a prender d’aceto, a sfottere, in bande e in ghenghe intorno ai cinemetti, alle pizzerie, sparpagliati poco più in là, in via del Gelsomino, in via della Cava, sugli spiazzi di terra battuta delimitata dai mucchi di rifiuti dove i ragazzini di giorno giocano a palla.» P. P. PASOLINI, Ragazzi di vita, 1955 Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, uno morì in prigione, l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso? uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari Tutti, tutti, dormono sulla collina. tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Uno trapassò in una febbre, Uno fu arso nella miniera, Uno fu ucciso in rissa, E. L. MASTERS, La collina, dall’«Antologia di Spoon River», trad. F. Pivano, 1943 Marc CHAGALL, Il violinista sul tetto, 1912 Vitebsk, che compare sullo sfondo, è il villaggio natale di Chagall, il “luogo dell’anima” a cui il pittore fa riferimento in tutta la sua esperienza di vita, anche nel fortunatissimo periodo parigino. Il violinista sul tetto suggerisce la condizione dell’Ebreo nel mondo, instabile come quella di un musicista che cerca di suonare il suo strumento restando in equilibrio in cima ad una casa. 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità. DOCUMENTI «…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo e, di conseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali, di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce la famiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e 48 dalla giustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento dello stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è determinazione di ciò che è giusto.» ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2 «Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo altro che il vincolo necessario per tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense della vita avvenire.» C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764 Pag. 6/9 Sessione ordinaria 2007 - «Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi alle opinioni correnti. Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è giusto o ingiusto divergono ampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione. “A ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.» O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995 «La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.» H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995 «La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiede un’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri…Di conseguenza, in una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono le virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.» J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982 «Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere nella coscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano…Chi viola leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamente nell’ordine stabilito, né coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, che ha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non dobbiamo solo obbedire alle leggi, ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecito dall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle passioni…Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.» G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959 «B...In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza 49 (non chiunque, ma solo coloro che sono autorizzati ad esercitarla); come (con un giudizio regolato); quando (non in un qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.» N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001 Pag. 7/9 Sessione ordinaria 2007 - 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: La nascita della Costituzione repubblicana: il laborioso cammino dalla dittatura ad una partecipazione politica compiuta nell’Italia democratica. DOCUMENTI «Il fascismo aveva condotto il paese alla catastrofe, come gli antifascisti avevano previsto. Ma la resistenza, contrariamente alle loro speranze, non fu una palingenesi. Non occorsero molti mesi...per accorgersi che il fascismo, nonostante la guerra sanguinosa che aveva scatenato, era stato una lunga parentesi, chiusa la quale la storia sarebbe cominciata più o meno al punto in cui la parentesi era stata aperta…La Resistenza non fu una rivoluzione e tanto meno la tanto attesa rivoluzione italiana: rappresentò puramente e semplicemente la fine violenta del fascismo e servì a costruire più rapidamente il ponte tra l’età postfascista e l’età prefascista, a ristabilire la continuità tra l’Italia di ieri e quella di domani.» N. BOBBIO, Profilo ideologico del Novecento, Milano, 1993 «…Lo Statuto albertino fu fatto in un mese, dal 3 febbraio al 4 marzo 1848…fu una carta elargita da un sovrano il quale sapeva fino a che punto voleva arrivare; i suoi collaboratori, coloro che furono incaricati da lui di redigere quello Statuto, sapevano perfettamente quello che il sovrano voleva: non avevano da far altro che tradurre in articoli di legge le istruzioni già dosate da quell’unica volontà di cui lo Statuto doveva essere espressione… invece qui, in questa assemblea, non c’è una sola volontà, ma centinaia di libere volontà, raggruppate in diecine di tendenze, le quali non sono d’accordo su quello che debba essere in molti punti il contenuto di questa nostra carta costituzionale; sicché essere riusciti, nonostante questo, a mettere insieme, dopo otto mesi di lavoro assiduo e diligente, questo progetto, è già una grande prova, molto superiore a quella che fu data dai collaboratori di Carlo Alberto, in quel mese di lavoro semplice e tranquillo...È molto semplice, quando è avvenuto un rinnovamento fondamentale, una rivoluzione, insomma, di carattere sociale, in cui le nuove istituzioni sociali vivono già nella realtà, in cui la nuova classe dirigente è già al suo posto, prendere atto di questa realtà e tradurre in formule giuridiche questa realtà… Noi invece ci troviamo qui non ad un epilogo, ma ad un inizio. La nostra rivoluzione ha fatto una sola tappa, che è quella della repubblica; ma il resto è tutto da fare, è tutto nell’avvenire.» P. CALAMANDREI, Discorso all’ Assemblea Costituente del 4 marzo 1947 «Nel corso del dibattito per la elaborazione della costituzione fu assai discusso il problema del rapporto che sarebbe dovuto intercorrere tra la nuova carta costituzionale e la società italiana:… da varie parti venne sottolineato come le nuove costituzioni tendano a codificare gli effetti di profondi sconvolgimenti sociali, generalmente conseguenti a rivoluzioni e come questo non fosse il caso dell’Italia postbellica. In tali condizioni, la costituzione non poteva non avere un carattere composito ed eterogeneo ed anche, per taluni aspetti, necessariamente programmatico… la più importante novità dell’Italia repubblicana rispetto a tutta la precedente storia unitaria consist(e) proprio nell’accordo su di un metodo di lotta politica e su alcuni principî generali, riassumibili nell’antifascismo, tra i partiti, e in modo particolare tra i partiti di massa. Ed è all’interno di questo quadro che dovranno essere viste non solo le trasformazioni strutturali veramente imponenti della società italiana nel secondo dopoguerra, ma anche la crescita civile realizzata attraverso la partecipazione dei cittadini, in quanto lavoratori, alla formazione della volontà generale.» E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, Einaudi, Vol. IV***, Torino, 1972 «Nell’Italia del dopoguerra non vi erano le premesse reali di una democrazia fondata sulle autonomie e su un diffuso autogoverno; le intuizioni acute e generose in questo senso di ristrette élites intellettuali e politiche non potevano certo riempire il vuoto di una evoluzione secolare di segno opposto. Le ricerche fatte sull’area culturale liberal-democratica sono molto esplicite nel riconoscere il carattere élitario e perfino accademico di quegli apporti, per giunta profondamente divisi fra tradizioni diverse;…Oggi avvertiamo che la società politica è più ampia e più ricca della società partitica: avvertiamo che le grandi manifestazioni che riempiono le piazze, in cui si realizza ancora il magico rapporto di immedesimazione delle grandi masse con i capi carismatici – i capi e non più il capo, per fortuna – non esauriscono la domanda di partecipazione politica di cui il paese è capace… La partecipazione delle classi lavoratrici alla vita dello Stato, che è condizione essenziale della democrazia, non si esprime meccanicamente e stabilmente nei governi di unità popolare:… può benissimo esprimersi nelle forme dell’alternanza classica al potere di partiti che rappresentino forze sociali e tradizioni diverse. Ma le condizioni di questa alternanza in Italia non c’erano prima del fascismo e non sono state create nel breve periodo della collaborazione dei partiti antifascisti:…Non si può dunque 50 considerare l’esito della fase costituente, per quanto riguarda gli equilibri politici, come la realizzazione di un modello.» P. SCOPPOLA, Gli anni della Costituente, fra politica e storia, Bologna, 1980 Pag. 8/9 Sessione ordinaria 2007 - «Se seguiamo il cammino percorso dai diritti di libertà, dalle prime «dichiarazioni» americane e francesi, fino alle formulazioni legislative ch’essi hanno avuto nelle più recenti costituzioni europee, assistiamo a un processo graduale di arricchimento e di specificazione di queste libertà: la tendenza della personalità umana ad espandersi nella vita politica, che inizialmente sembrava soddisfatta da poche libertà essenziali, sente il bisogno di conquistare sempre nuove libertà o di precisare sempre meglio quelle già ottenute, via via che le forze sociali oppongono in nuove direzioni nuovi ostacoli alla sua espansione. L’elenco dei diritti di libertà è pertanto un elenco aperto… Il cammino dei diritti di libertà si identifica col cammino della civiltà. Come è potuto dunque avvenire che questo movimento secolare di arricchimento spirituale della persona umana, e insieme di partecipazione sempre più attiva del cittadino alla vita sociale, abbia subìto nell’ultimo ventennio, più che un arresto, un brusco regresso, proprio quando pareva che alla fine della prima guerra mondiale esso avesse conquistato il mondo?» P. CALAMANDREI, Costruire la democrazia. Premesse alla Costituente, Firenze, ottobre 1945 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: «Sensate esperienze» e «dimostrazioni certe»: la nascita della scienza moderna. DOCUMENTI «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.» G. GALILEI, Il Saggiatore, 1623 «Siamo in uno dei grandi momenti dello spirito umano. Galileo scopre le immense possibilità offerte dalla modellizzazione matematica della realtà fisica, traducendo la sua meraviglia in queste frasi rimaste celebri [quelle riportate nel brano precedente]. Il fatto che la natura si esprima in linguaggio matematico, o, per utilizzare termini meno immaginosi, che concetti matematici collegati tramite equazioni e calcoli possano permettere di riprodurre e di prevedere il comportamento di oggetti fisici nel mondo reale resta ancor oggi, quattro secoli dopo Galileo, una fonte inesauribile di stupore…» I. EKELAND, Il migliore dei mondi possibili. Matematica e destino, Torino, 2001 3 «I tentativi intesi a decifrare il grande romanzo giallo della natura sono altrettanto antichi quanto il pensiero umano. Tuttavia sono trascorsi appena più di trecento anni dacché gli scienziati cominciarono a comprendere il linguaggio in cui quel romanzo è scritto. Da allora in poi, dall’epoca cioè di Galileo e di Newton, la sua lettura ha proceduto speditamente. Mezzi e metodi d’indagine, volti a scoprire e a seguire nuovi indizi, vennero sempre più accresciuti e perfezionati. Fu così possibile risolvere alcuni degli enigmi della natura; tuttavia in non pochi casi le soluzioni proposte inizialmente sono apparse effimere e superficiali, alla luce di ulteriori indagini.» A. EINSTEIN e L. INFELD, L’evoluzione della fisica, 1938 «Il progresso della civiltà non presenta una spinta uniforme verso le cose migliori…Le epoche nuove emergono relativamente improvvise, se consideriamo i millenni che la storia percorre…Il sedicesimo secolo della nostra era ha visto la scissione della cristianità dell’Occidente e l’avvento della scienza moderna…La Riforma fu un’insurrezione popolare e, per un secolo e mezzo, immerse l’Europa nel sangue. L’inizio del movimento scientifico non interessò invece che una minoranza dell’aristocrazia intellettuale…La tesi che intendo sviluppare è che il calmo sviluppo della scienza ha virtualmente dato un nuovo stile alla nostra mentalità, così che modi di pensare eccezionali in altri tempi sono ora diffusi in tutto il mondo civile. Ma il nuovo stile ha dovuto progredire lentamente per vari secoli tra i popoli europei prima di sbocciare nel rapido sviluppo della scienza, che quindi, con le sue sempre più esplicite applicazioni, lo ha ulteriormente consolidato…Questa nuova sfumatura dello spirito moderno sta appunto nell’interesse appassionato e risoluto nel ricercare le relazioni tra i princìpi generali e i fatti irriducibili e ostinati. Nel mondo intero e in tutte le epoche sono esistiti uomini di mentalità pratica, occupati nell’osservazione di tali fatti; nel mondo intero e in tutte le epoche vi sono stati uomini di temperamento filosofico intenti a tessere la trama dei princìpi generali. È proprio dall’unione dell’interesse appassionato per i particolari materiali con una non minor passione per le generalizzazioni astratte che scaturisce la novità caratteristica della nostra attuale società…Questo equilibrio dello spirito è ormai diventato una tradizione che caratterizza il pensiero colto. È il sale, il sapore della vita…L’altra caratteristica che distingue la scienza…è la sua universalità. La scienza moderna è nata in Europa, ma il suo ambiente naturale è il mondo intero.» A. N. WHITEHEAD, La scienza e il mondo moderno, 1926 51 Pag. 9/9 Sessione ordinaria 2007 - «…fare della fisica nel nostro senso del termine…vuol dire applicare al reale le nozioni rigide, esatte e precise della matematica e, in primo luogo, della geometria. Impresa paradossale, se mai ve ne furono, poiché la realtà, quella della vita quotidiana in mezzo alla quale viviamo e stiamo, non è matematica…Ne risulta che volere applicare la matematica allo studio della natura è commettere un errore e un controsenso. Nella natura non ci sono cerchi, ellissi, linee rette. È ridicolo voler misurare con esattezza le dimensioni di un essere naturale: il cavallo è senza dubbio più grande del cane e più piccolo dell’elefante, ma né il cane, né il cavallo, né l’elefante hanno dimensioni strettamente e rigidamente determinate: c’è dovunque un margine di imprecisione, di “giuoco”, di “più o meno”, di “pressappoco”…Ora è attraverso lo strumento di misura che l’idea dell’esattezza prende possesso di questo mondo e che il mondo della precisione arriva a sostituirsi al mondo del “pressappoco”.» A. KOYRÉ, Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione, Torino, 1967 «L’interrogazione della natura ha preso le forme più disparate…La scienza moderna è basata sulla scoperta di una forma nuova e specifica di comunicazione con la natura, vale a dire, sulla convinzione che la natura risponde veramente all’interrogazione sperimentale…In effetti, la sperimentazione non vuol dire solo fedele osservazione dei fatti così come accadono e nemmeno semplice ricerca di connessioni empiriche tra i fenomeni, ma presuppone un’interazione sistematica tra concetti teorici e osservazione…Arriviamo così a ciò che costituisce secondo noi la singolarità della scienza moderna: l’incontro fra tecnica e teoria…Il dialogo sperimentale con la natura, che la scienza moderna ha scoperto, non suppone un’osservazione passiva, ma una pratica. Si tratta di manipolare, di «fare una sceneggiatura» della realtà fisica, per conferirle un’approssimazione ottimale nei confronti di una descrizione teorica…La relazione fra esperienza e teoria viene dunque dal fatto che l’esperimento sottomette i processi naturali a un interrogatorio che acquista significato solo se riferito a un’ipotesi concernente i principî ai quali tali processi sono assoggettati.» I. PRIGOGINE e I. STENGERS, La nuova alleanza, metamorfosi della scienza, Torino, 1981 «Che la scienza sia una lenta costruzione non mai finita alla quale ciascuno, nei limiti delle sue forze e delle sue capacità, può portare il suo contributo;…che la ricerca scientifica abbia come fine non il vantaggio di una singola persona o razza o gruppo, ma quello dell’intero genere umano; che in ogni caso lo sviluppo o la crescita della ricerca stessa sia qualcosa di più importante delle persone singole che la pongono in atto: queste, oggi diventate verità di senso comune, sono alcune fra le componenti essenziali di una considerazione della scienza che ha precise origini storiche. Essa è assente nelle grandi concezioni religiose dell’Oriente, nell’antichità classica, nella Scolastica medievale. Viene alla luce in Europa, come il più tipico prodotto della civiltà occidentale moderna, fra la metà del Cinquecento e la metà del Seicento.» P. ROSSI, I filosofi e le macchine (1400-1700), Milano, 1976 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO La fine del colonialismo moderno e l’avvento del neocolonialismo tra le cause del fenomeno dell’immigrazione nei Paesi europei. Illustra le conseguenze della colonizzazione nel cosiddetto Terzo Mondo, soffermandoti sulle ragioni degli imponenti flussi di immigrati nell’odierna Europa e sui nuovi scenari che si aprono nei rapporti tra i popoli. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «L’industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l’uomo, che viveva in comunità, è diventato folla solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il «villaggio globale», ma non c’è il dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è cosa molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità.» G. TAMBURRANO, Il cittadino e il potere, in “In nome del Padre”, Bari, 1983 Discuti l’affermazione citata, precisando se, a tuo avviso, in essa possa ravvisarsi un senso di “nostalgia” per il passato o l’esigenza, diffusa nella società contemporanea, di intessere un dialogo meno formale con la comunità circostante. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 52 IPC GIANO SERALE CLASSE V A Anno scolastico 2014/2015 SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S. Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) 53 CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Innamoramento e amore. DOCUMENTI R. Magritte, Gli amanti (1928) M. Chagall, La passeggiata (1917-18) A. Canova, Amore e Psiche (1788-93) «L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.» F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009 Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Tu m’hai amato. Nei begli occhi fermi Non so, ma sento che questo mi accade: è la mia croce. luceva una blandizie femminina; CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della Corte) tu civettavi con sottili schermi, tu volevi piacermi, Signorina; Siede la terra dove nata fui e più d’ogni conquista cittadina su la marina dove ’l Po discende mi lusingò quel tuo voler piacermi! per aver pace co’ seguaci sui. Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, Unire la mia sorte alla tua sorte prese costui de la bella persona per sempre, nella casa centenaria! che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende. Ah! Con te, forse, piccola consorte Amor, ch’a nullo amato amar perdona, vivace, trasparente come l’aria, mi prese del costui piacer sì forte, rinnegherei la fede letteraria che, come vedi, ancor non m’abbandona. che fa la vita simile alla morte… Amor condusse noi ad una morte. G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità, Caina attende chi a vita ci spense. VI, vv. 290-301, da I colloqui, 1911 DANTE, Inferno, V, vv. 97-107 Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte Io ti sento tacere da lontano. ingenerò la sorte. Odo nel mio silenzio il tuo silenzio. Cose quaggiù sì belle Di giorno in giorno assisto altre il mondo non ha, non han le stelle. all’opera che il tempo, Nasce dall’uno il bene, complice mio solerte, va compiendo. nasce il piacer maggiore E già quello che ieri era presente che per lo mar dell’essere si trova; divien passato e quel che ci pareva l’altra ogni gran dolore, incredibile accade. ogni gran male annulla. Io e te ci separiamo. Bellissima fanciulla, Tu che fosti per me più che una sposa! dolce a veder, non quale Tu che volevi entrare la si dipinge la codarda gente, nella mia vita, impavida, gode il fanciullo Amore come in inferno un angelo accompagnar sovente; e ne fosti scacciata. e sorvolano insiem la via mortale, Ora che t’ho lasciata, 54 primi conforti d’ogni saggio core. la vita mi rimane G. LEOPARDI, Amore e morte, vv. 1-16, 1832 quale un’indegna, un’inutile soma, da non poterne avere più alcun bene. V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: 2009: anno della creatività e dell’innovazione. DOCUMENTI «Unione creativa. L’intenzione è chiara: sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare la ricerca ed il dibattito politico sull’importanza della creatività e della capacità di innovazione, quali competenze chiave per tutti in una società culturalmente diversificata e basata sulla conoscenza. […] Tra i testimonial, il Nobel italiano per la medicina Rita Levi Montalcini e Karlheinz Brandenburg, l’ingegnere che ha rivoluzionato il mondo della musica contribuendo alla compressione audio del formato Mpeg Audio Layer 3, meglio noto come mp3.» G. DE PAOLA, L’Europa al servizio della conoscenza, Nòva, 15 gennaio 2009 «La creatività è una dote umana che si palesa in molti ambiti e contesti, ad esempio nell’arte, nel design e nell’artigianato, nelle scoperte scientifiche e nell’imprenditorialità, anche sul piano sociale. Il carattere sfaccettato della creatività implica che la conoscenza in una vasta gamma di settori - sia tecnologici che non tecnologici - possa essere alla base della creatività e dell’innovazione. L’innovazione è la riuscita realizzazione di nuove idee; la creatività è la condizione sine qua non dell’innovazione. Nuovi prodotti, servizi e processi, o nuove strategie e organizzazioni presuppongono nuove idee e associazioni tra queste. Possedere competenze quali il pensiero creativo o la capacità proattiva di risolvere problemi è pertanto un prerequisito tanto nel campo socioeconomico quanto in quello artistico. Gli ambienti creativi e innovativi - le arti, da un lato, e la tecnologia e l’impresa, dall’altro - sono spesso alquanto distanziati. L’Anno europeo contribuirà in larga misura a collegare questi due mondi, dimostrando con esempi concreti l’importanza di equiparare i concetti di creatività e di innovazione anche in contesti diversi, quali la scuola, l’università, le organizzazioni pubbliche e private.» Dalla “Proposta di decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa all’Anno europeo della creatività e dell’innovazione (2009)” «Restituire senso alla parola “creatività”. Non è creativo ciò che è strano, o trasgressivo o stravagante o diverso e basta. Gli italiani, specie i più giovani - ce lo dicono le ricerche - hanno idee piuttosto confuse in proposito. […] Bisognerebbe restituire alla parola creatività la sua dimensione progettuale ed etica: creativa è la nuova, efficace soluzione di un problema. È la nuova visione che illumina fenomeni oscuri. È la scoperta che apre prospettive fertili. È l’intuizione felice dell’imprenditore che intercetta un bisogno o un’opportunità, o l’illuminazione dell’artista che racconta aspetti sconosciuti del mondo e di noi. In sostanza, creatività è il nuovo che produce qualcosa di buono per una comunità. E che, essendo tale, ci riempie di meraviglia e gratitudine. […] Creatività è un atteggiamento mentale. Una maniera di osservare il mondo cogliendo dettagli rilevanti e facendosi domande non ovvie. Uno stile di pensiero che unisce capacità logiche e analogiche ed è orientato a capire, interpretare, produrre risultati positivi. In questa vocazione pragmatica e progettuale sta la differenza tra creatività, fantasia e fantasticheria da un lato, arte di arrangiarsi dall’altro.» A. TESTA, Sette suggestioni per il 2009, www.nuovoeutile.it «Essenziale è comprendere il ruolo che le due forme di conoscenza, le due facce della conoscenza “utile”, possono svolgere: la prima è la conoscenza sul “cosa”, la conoscenza di proposizioni sui fenomeni naturali e sulle regolarità; la seconda è la conoscenza sul “come”, la conoscenza prescrittiva, le tecniche. […] Illudersi insomma che l’innovazione nasca in fabbrica è pericoloso. A una società che voglia davvero cogliere le opportunità dell’economia della conoscenza servono un sistema di ricerca diffuso e frequenti contatti tra il mondo accademico e scientifico e quello della produzione: “la conoscenza deve scorrere da quelli che sanno cose a quelli che fanno cose”.» S. CARRUBBA, Contro le lobby anti-innovazione, in «Il Sole 24 ORE», 18 maggio 2003 «La capacità di fare grandi salti col pensiero è una dote comune a coloro che concepiscono per primi idee destinate al successo. Per solito questa dote si accompagna a una vasta cultura, mentalità multidisciplinare e a un ampio spettro di esperienze. Influenze familiari, modelli da imitare, viaggi e conoscenza di ambienti diversi sono elementi senza dubbio 55 positivi, come lo sono i sistemi educativi e il modo in cui le diverse civiltà considerano la gioventù e la prospettiva futura. In quanto società, possiamo agire su alcuni di questi fattori; su altri, no. Il segreto per fare sì che questo flusso di grandi idee non si inaridisca consiste nell’accettare queste disordinate verità sull’origine delle idee e continuare a premiare l’innovazione e a lodare le tecnologie emergenti.» N. NEGROPONTE, capo MIT, Technology Review: Articoli 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile. DOCUMENTI «Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.» E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997 «La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.» D.MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999 «Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della quale sono parte.» L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998 Vespa James Dean The Beat Generation Elvis Presley Mary Quant The Beatles Pacifisti Parigi, 1968 Jim Morrison Punk Paninari I Nirvana Rave Party facebook 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media. 56 «Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.» M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072 «C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.» G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008 «Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.» Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org «Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.» D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001 «Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.» A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008 «Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole 57 decisioni basate su questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.» D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Nel 2011 si celebreranno i 150 anni dell’unità d’Italia. La storia dello Stato nazionale italiano si caratterizza per la successione di tre tipi di regime: liberale monarchico, fascista e democratico repubblicano. Il candidato si soffermi sulle fasi di passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista e dal regime fascista a quello democratico repubblicano. Evidenzi, inoltre, le caratteristiche fondamentali dei tre tipi di regime. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 58 ALLEGATO 2 TESTI SIMULAZIONE SECONDA PROVA 59 Sito web: www.icgiano-bastardo.it E-mail: pgic83200a@istruzione.it ℡ centralino 0742/931953 Presidenza 0742/931954 ℡ fax 0742/99394 C.F. 82005300544 SIMULAZIONE II PROVA SCRITTA ESAME DI STATO ISTITUTO PROFESSIONALE a.s. 2014-2015 TECNICA DEI SERVIZI COMMERCIALI CLASSE V A-CORSO SERALE CANDIDATO/A________________________________ _______ DATA:_________________________ VOTO:_____________/15 60 SIMULAZIONE SECONDA PROVA CLASSE V A- CORSO SERALE ESAMI DI STATO a.s. 2014/2015 Indirizzo: Tecnico della gestione aziendale ad indirizzo linguistico Tema di: TECNICHE COMMERCIALI DEI SERVIZI COMMERCIALI Il bilancio d’esercizio è un documento di derivazione contabile che rappresenta la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda. Lo studente: - si soffermi brevemente sulle fonti e sulle norme che regolano la formazione del bilancio per le imprese commerciali; - illustri le clausole generali e i principi contabili che guidano la redazione del bilancio d’esercizio. Lo studente sviluppi due dei seguenti punti di seguito proposti riguardanti la Galli S.p.A, azienda operante nel settore industriale della produzione di elettrodomestici che presenta al 31/12/n+1 il bilancio riportato a stati comparati. A) Presentare lo Stato Patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari di liquidità ed esigibilità decrescenti della Galli S.p.A; effettuare in seguito l’analisi patrimoniale ed interpretare i risultati ottenuti. B) Presentare il Conto Economico riclassificato “ a valore aggiunto” della Galli S.p.A; effettuare in seguito l’analisi economica ed interpretare i risultati ottenuti. C) Presentare il Conto Economico riclassificato “ a ricavi e costo del venduto” della Galli S.p.A; effettuare in seguito l’analisi economica ed interpretare i risultati ottenuti considerando che: - la destinazione dei costi è la seguente: 61 Produzione Distribuzione Amministrazione Costi per servizi 60% 30% 10% Costi per il personale 50% 30% 20% Costi per godimento 60% 40% _ beni di terzi Ammortamenti 60% 10% 30% - la composizione delle rimanenze di magazzino è la seguente: INIZIALI INIZIALI FINALI FINALI n+1 n n+1 n Prodotti in lavorazione, 17767 7983 20000 18350 semilavorati e finiti Materie 13181 21366 18000 31150 62 STATO PATRIMONIALE (importi espressi in migliaia di euro) ATTIVO B)IMMOBILIZZAZIONI I. Imm.ni immateriali 1)costi di impianto 2)costi di ricerca 3)diritti di brevetto II.Imm.ni materiali 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinari 3) attrezzature ind. e com. 4) altri beni 5) acconti n+1 TOTALE B) C)ATTIVO PASSIVO n+1 n 98837 16401 4105 12153 88209 84832 74164 378701 58126 0 28698 6608 91649 73303 42394 300778 1587 71335 72922 1587 66438 68025 64446 55379 50000 100000 150000 50000 150000 200000 221743 274855 496598 404749 154642 223968 378610 298912 E)RATEI E RISCONTI 183053 1512 184565 43711 32536 28881 1341040 10595 202467 1512 203979 50335 32237 29696 1193769 10614 TOTALE PASSIVO 1867704 1628565 A)PATRIMONIO NETTO 3767 20350 31190 55307 902 17003 29611 47516 256110 192485 216258 228692 47709 39819 22180 27167 545651 20060 30400 535229 III. Imm.ni finanziarie 1) partecipazioni in collegate 2) crediti v/altri n 68651 I. Capitale II. Riserva sopraprezzo III. Riserve da rivalutazione IV. Riserva legale VII. Altre riserve VIII. Utili portati a nuovo IX. Utile d’esercizio TOTALE A B)FONDI PER RISCHI E ONERI 2) per imposte 4) altri TOTALE B C)TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO SUBORDINATO 56009 D) DEBITI 42393 111044 712002 27667 83676 666421 61673 13573 114491 189737 56854 14943 110888 182685 406060 23642 45630 475332 373790 15073 48898 437761 25663 37813 453320 2258 455578 1146310 9392 1867704 296656 319 296975 955234 6910 1628565 1) obbligazioni - entro 12 mesi - oltre 12 mesi CIRCOLANTE I. Rimanenze 1) materie prime 2) prodotti in lavorazione 3) prodotti finiti II. Crediti 1) v/clienti 2) v/imprese collegate 3) v/ altri III. Attività finanziarie 6) altri titoli IV. Disponibilità liquide 1) depositi bancari 3) denaro in cassa TOTALE C D) RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO 3) debiti v/banche - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 6) debiti v/fornitori 9) debiti v/ imprese collegate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 11) debiti tributari 12)debiti v/ istituti previdenziali 13) v/altri TOTALE D CONTO ECONOMICO ( importi espressi in migliaia di euro) 63 n+1 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) variazioni rimanenze prodotti in corso,semilavorati, finiti 3) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi TOTALE A B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime, sussidiarie e di consumo 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 10) ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali d) svalutazione crediti compresi nell’attivo circolante 11) variazione delle rimanenze di materie 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione TOTALE B DIFFERENZA TRA VALORE E COSTO DELLA PRODUZIONE C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) proventi da partecipazioni 16) altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b) da titoli iscritti nelle imm.ni che non sono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti 17) interessi e altri oneri finanziari TOTALE C E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) proventi (plusvalenze da alienazione) 21) oneri TOTALE E RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 22) imposte sul reddito dell’esercizio 26) UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO n 1970752 2233 7566 32978 2013529 1601090 10367 8358 26773 1646588 1094021 359763 15665 892373 302188 15625 201877 67292 9067 177896 69379 8959 13403 73725 17886 -4819 4897 21792 9580 58224 7891 -9784 3271 15263 1874569 1550865 138960 95723 2592 1119 18 0 54502 -83367 -26255 26 65 86180 -106561 -19171 2948 0 +2948 0 -13923 -13923 115653 41489 62629 20235 74164 42394 ______________________________________ Durata massima della prova: 4 ore E’ consentito soltanto l’uso di calcolatrici non programmabili e Codice Civile Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema 64 SIMULAZIONE SECONDA PR CLASSE V A- CORSO SERALE OVA ESAMI DI STATO a.s. 2014/2015 Indirizzo: Tecnico della gestione aziendale ad indirizzo linguistico Tema di: TECNICHE COMMERCIALI DEI SERVIZI COMMERCIALI Il candidato sviluppi, a propria scelta, due dei temi di seguito proposti e contraddistinti con lelettere A B C A. Il candidato, dopo aver illustrato nelle linee generali l’importanza della programmazione e del controllo sui risultati economici della gestione, calcoli il punto di equilibrio della Delta S.p.a , azienda monoprodotto sapendo che il prezzo di vendita è di 31500 euro. la trattazione deve essere integrata con dati opportunamente scelti. B. Le scritture di chiusura rappresentano una fase molto importante per la definizione del reddito di esercizio. Il candidato spieghi le finalità che si attribuiscono a tali registrazioni e gli effetti che producono sul risultato economico di esercizio. C. La Morbida S.p.a. è un’azienda industriale che nel corso degli ultimi tre anni ha ottenuto i risultati espressi dai seguenti indici e margini. Descrizione n-2 n-1 n ROE 8,50% 8,60% 10% ROI 8,00% 10% 12,50% ROS 4,00% 5,00% 6,25% 2,5 2 2 Elasticità degli impieghi 51,50% 52,10% 49,00% Rigidità degli impieghi 48,50% 47,90% 51,00% Autonomia finanziaria 49,00% 51,50% 50,25% Dipendenza finanziaria 51,00% 48,50% 49,75% Margine di struttura -25.000 15.000 -45.000 0,99 1,0175 0,9853 Indice di copertura delle immobilizzazioni 1,3267 1,2512 1,4935 Capitale circolante netto 365.000 1.200.000 1.510.000 Indice di disponibilità 1,9685 1,9801 2,0559 Margine di tesoreria 26.000 -34.000 74.000 Indice di liquidità 1,0189 0,9912 1,0517 Indice secco di liquidità 0,3451 0,2945 0,3385 Leverage Indice di autocopertura delle immobilizzazioni 65 Il candidato, illustri la natura degli indici e margini presentati e svolga un commento sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda nei tre anni consecutivi. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici, calcolatrici tascabili non programmabili, dizionari e codice civile. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 66 ALLEGATO 3 TESTI SIMULAZIONE TERZA PROVA 67 ℡ centralino 0742/931953 Presidenza 0742/931954 ℡ fax 0742/99394 C.F. 82005300544 Sito web: www.omnicomprensivogianodellumbria.itt E-mail: pgic83200a@istruzione.it SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe 5° A serale I.P.S.C CANDIDATO: Cognome____________________Nome_____________________________ DATA _________ Firma del candidato_______________________________ Valutazione: la prova di tipologia B + C è composta per ciascuna disciplina da: - Quattro quesiti a risposta multipla (tipologia C) con un risposta esatta, ciascuno di punteggio massimo pari a 1,5/15; - Due quesiti a risposta aperta (tipologia B), ciascuno di punteggio massimo pari a 4,5/15. Discipline valutazione Matematica ___________/15 ___________/15 Inglese Diritto ed Economia politica ___________/15 Francese ___________/15 Totale della prova (media dei voti) _________/15 Modalità di esecuzione della prova Dopo aver letto attentamente ciascuna domanda, rispondere tenendo presenti le seguenti regole: - non sono ammesse correzioni nelle risposte ai quesiti a scelta multipla (tipologia C); - la risposta alle domande aperte (tipologia B) deve essere contenuta entro lo spazio concesso; - è consentito l’uso della penna con inchiostro nero o blu (non è permesso adoperare né la penna con inchiostro rosso, né bianchetto o altri strumenti di cancellazione); - è consentito l’uso della calcolatrice tascabile non programmabile e del dizionario bilingue inglese-italiano, franceseitaliano Durata della prova: 150 minuti Non è consentito lasciare l’aula prima che sia trascorsa la metà del tempo assegnato. 68 SIMULAZIONE TERZA PROVA DIRITTO ECONOMIA POLITICA CLASSE 5A SERALE IPC Quesito a risposta singola tipologia B • Spiega quali sono i diritti dei lavoratori dipendenti ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ • spiega le differenze tra il contratto di comodato e di locazione __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Cognome___________________________________Nome______________________________ 69 Quesiti a risposta multipla tipologia C 1. a) b) c) d) I lavoratori dipendenti: Hanno sempre il potere direttivo e il potere disciplinare Hanno il dovere di garantire la salute e la sicurezza Hanno diritto in caso di infortunio al mantenimento del posto di lavoro Hanno il diritto alla subordinazione 2. a) b) c) d) Lo sciopero: È imposto ai lavoratori subordinati dal sindacato di categoria È uno strumento di autotutela per fini politici organizzato dai sindacati È un modo per tutelare gli iscritti al sindacato È un diritto riconosciuto al lavoratore dalla costituzione 3. a) b) c) d) Il deposito bancario non è: Un contratto consensuale Un contratto reale Un contratto a effetti obbligatori Un contratto oneroso 4. a) b) c) d) Il contratto di mutuo: È un contratto reale È un contratto consensuale È un contratto atipico È un contratto a effetti unilaterali SIMULAZIONE TERZA PROVA FRANCESE V A SERALE Nome………………………………………...............................................Classe…… Le luxe se vend en ligne Une tunique signée Regina Rubens, des billets d’avion à moité prix, un vase d’Aalto….. Internet est devenu incontournable pour dénicher les bons plans, en exclusivité ou en série limitée. Le phénomène des ventes privées sur la Toile bat son plein. Mais comme dans la vraie vie, il faut être le plus souvent coopté pour profiter de ces conditions exceptionnelles, où chacun y va de son offre: des robes ou des manteaux de créateur vendus en avant-première, un séjour d’une semaine aux Antille à moitié prix, des caisses de champagne bradées ou des lecteurs de DVD portables en série limitée. Pour entrer dans ce cercle «très privé », il faut obligatoirement (et gratuitement) s’inscrire sur le site, le plus difficile étant de se faire parrainer par un autre internaute pour obtenir sa carte de membre. 70 1.Pourquoi Internet est-il devenu incontournable? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ 2.Quels sont les possibles avantages des achats sur Internet? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Choisissez la bonne réponse. • Le mot vente du point de vue juridique…… • c’est un contrat par lequel une personne transfère une chose à une autre personne, contre un prix en argent. • c’est une action directe sur l’activité commerciale. • c’est une téchnique capable de développer le marché d’un produit d’une entreprise. • c’est une décision commerciale qui a besoin de s’appuyer sur une connaissance précise, scientifique, quantitative, qualitative du marché. • Face à un contrat de vente, le vendeur a l’obligation de …….. • délivrer la marchandise. • acquitter les frais de transport. • signaler des vices cachés. • signaler la date de réception. 71 • L’acheteur, de son côté, a l’obligation de……. • demander une réduction. • prendre livraison de la marchandise. • informer le vendeur de la bonne réception. • demander au vendeur le prix de la marchandise. • “ En port payé “ signifie…… • la livraison est faite au domicile de l’acheteur, le transport est payé par le vendeur. • le paiement et la livraison ont lieu immédiatement. • les frais et risques de transport sont à la charge de l’acheteur. • la livraison et le paiement s’effectuent simultanément. 72 SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE V A SERALE Candidato/a ………………………………………………. Read the article and answer the questions within the given space. 1. What are the four factors that forwarding agents should consider when deciding the type of packing to use? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… 73 ……………………… 2. What countries are particularly strict with regard to packing? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ………………………………………… TIPOLOGIA C Choose one answer: A, B, C or D. No correction will be admitted. 3) How many categories of Incoterms are there?: A four. B three. C eleven. D ten. 5)If you transport goods by road: A additional means of tran sport will also be necessary. B you can deliver goods door to door. C you won’t risk delays due to traffic. D you are subject to strict timetable. 4) An oil tanker is used to transport oil: A by air. B by road. C by rail. D by sea. 6) A disadvantage of air transport is that: A it is cheap. B it is expensive. C it is suitable for perishable goods. D it can’t transport containers. 74 MATEMATICA Candidato: 1) Quale tra le seguenti circonferenze ha centro nell’origine degli assi cartesiani: x² + y² -2x +2y = 0 x² + y² -2x = 0 x² + y² = 16 x² + y² +2y = 0 2) Quale tra le seguenti circonferenze ha centro sull’asse delle y x² + y² + 3x + 3y = 0 x² + y² + 3x + 3y – 25 = 0 x² + y² + 3x - 25 = 0 x² + y² - 8y - 16 = 0 3) Due rette sono parallele quando hanno il coef. angolare: opposto uguale reciproco inverso 4) Quali delle seguenti rette è parallela all’asse delle x: x = 2y x=2 y=4 x + 2y = 1 5) Determina l’equazione della retta parallela alla retta y= 3x+2 e passante per il punto C(4; - 2) 6) Data la circonferenza x² + y² + 4x + 8y – 5 = 0 determina il centro e il raggio. 75 ℡ centralino 0742/931953 Presidenza 0742/931954 ℡ fax 0742/99394 C.F. 82005300544 Sito web: www.omnicomprensivogianodellumbria.it E-mail: pgic83200a@istruzione.it SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe 5° A serale I.P.S.C CANDIDATO: Cognome____________________Nome_____________________________ DATA _________ Firma del candidato_______________________________ Valutazione: la prova di tipologia B + C è composta per ciascuna disciplina da: - Quattro quesiti a risposta multipla (tipologia C) con un risposta esatta, ciascuno di punteggio massimo pari a 1,5/15; - Due quesiti a risposta aperta (tipologia B), ciascuno di punteggio massimo pari a 4,5/15. Discipline valutazione Matematica ___________/15 ___________/15 Inglese Diritto ed Economia politica ___________/15 Francese ___________/15 Totale della prova (media dei voti) _________/15 Modalità di esecuzione della prova Dopo aver letto attentamente ciascuna domanda, rispondere tenendo presenti le seguenti regole: - non sono ammesse correzioni nelle risposte ai quesiti a scelta multipla (tipologia C); - la risposta alle domande aperte (tipologia B) deve essere contenuta entro lo spazio concesso; - è consentito l’uso della penna con inchiostro nero o blu (non è permesso adoperare né la penna con inchiostro rosso, né bianchetto o altri strumenti di cancellazione); - è consentito l’uso della calcolatrice tascabile non programmabile e del dizionario bilingue inglese-italiano, franceseitaliano Durata della prova: 150 minuti Non è consentito lasciare l’aula prima che sia trascorsa la metà del tempo assegnato. 76 SIMULAZIONE TERZA PROVA DIRITTO- ECONOMIA POLITICA V A SERALE Quesiti tipologia B 1. Spiega le funzioni della moneta ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 2. Spiega come opera un sistema economico __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ 77 Quesiti tipologia C 1. Il PIL misura: a) La produzione realizzata sia nel nostro Paese che all’estero da soggetti residenti in Italia b) La produzione realizzata esclusivamente in Italia da soggetti residenti nel nostro Paese c) La produzione realizzata in Italia sia da soggetti residenti che non residenti d) La produzione realizzata al lordo degli investimenti 2. a) b) c) d) Non sono esempio di moneta bancaria Gli assegni Le cambiali Le carte di credito I POS 3. Sono i contratti in cui le condizioni generali sono prestampato su moduli: a) b) c) d) Per accettazione Per adesione Per approvazione Per ammissione 4. Sono i contratti i cui effetti dipendono dal caso: a) b) c) d) Contratti incerti Contratti casuali Contratti aleatori Contratti indeterminati 78 Lingua inglese Nome e Cognome__________________________________ classe ________________________ 79 Read the article and answer the questions within the given space. 3. Why are multinational corporations often criticised? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ………………………… 4. What happened at Bhopal in 1984? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… 80 ……………………………………………………………………………………………… ………………………… TIPOLOGIA C Choose one answer: A, B, C or D. No correction will be admitted. 1) An enquiry A is used to provide information. B is a common method of making contact. C is provided in printed brochure. D is written as reply. 3)Selling abroad is called: A importing. B franchising. C partnership. D exporting. 2) Replies to enquiries A should be sent only if positive. B should always be accurate, concise and friendly. C must be sent only by letter. D cannot include quotation. 6) Incoterms were established to: A avoid different interpretation in international trade by different system and countries. B control costs related to transport of goods. C protect domestic market. D obtain confirmation of the VAT numbers of trading partners. 81 Lingua francese < A mon départ du groupe Danone, après vingt ans de carrière, j’ai investi mes économies au capital d’une société qui perdait de l’argent>, raconte Jean-Claude Sirop, le Président-Directeur Générale de Thalgo. Six ans plus tard, il réalise une plus-value équivalente à dix fois son investissement et s’offre le contrôle de la société Thalgo. Lorsqu’il rachète en 1999 cette belle marque de cosmétique marine, il est contraint de recruter massivement. L’ex-PDG a quitté l’entreprise avec tous ses proches collaborateurs. Du coup, l’équipe dirigeante a dû être intégralement recomposée et l’organigramme complètement modifié: un directeur adminisratif et financier, un directeur export, un directeur industriel et un directeur informatique sont recrutés.< Je les ai tous choisi>, souligne Jean-Claude Sirop. <Mais, de la secrétaire au cadre, il n’y a pas un nouveau salarié que je ne voie pas. Ce matin, j’ai tenu à rencontrer une formatrice nouvellement embauchée. C’est la moindre des choses de se présenter mutuellement! Par la suite, cela facilite le dialogue. S’il y a un problème, la porte de mon bureau est toujours ouverte>. (L’Entreprise, n.241) THALGO LA BEAUTÉ MARINE Activité: cosmétique marine Jean-Claude Sirop, PDG de Thalgo SA Siège: Roquebrune-sur-Argens (BR) Effectif:160 salariés Chiffre d’affaires: 28 millions d’euro Relisez l’article, encadrez-le et répondez aux questions. • Quelle est la raison sociale de la société Thalgo? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________ • Thalgo est-elle une société de production ou de services? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________ 82 Choisissez la bonne réponse L’entreprise est □ une unité économique dépendante □ une association de consommateur □ une propriété de plusieurs personnes □ une unité économique autonome Les capitaux des entreprises publiques appartiennent à □ des particuliers □ des EPA ou EPIC □ l’État ou des collectivités locales □ des personnes privées La structure hiérarchique est basée sur une organisation □ par fonctions □ par divisions □ par unités □ par fonction et par divisions Les entreprises privées □ visent principalement à la recherche de l’intérêt générale □ appartiennent au secteur secondaire □ visent exclusivement à la recherche du profit □ ne génèrent aucun profit Nom_____________________Prénom__________________________Date________ 83 MATEMATICA Candidato: 1) Quale tra le seguenti circonferenze ha centro nell’origine degli assi cartesiani: x² + y² -2x +4y = 0 x² + y² -3x = 0 x² + y² = 36 x² + y² +y = 0 2) Due rette sono parallele quando hanno il coef. angolare: opposto uguale reciproco in nessuna delle precedenti ipotesi 3) Se il discriminante di un equazione di 2° grado è minore di zero si hanno: 2 soluzioni reali e distinte 3 soluzioni reali e distinte 2 soluzioni reali e coincidenti Nessuna soluzione 4) Risolvendo un sistema col metodo di Cramer posso affermare che la y è uguale : D/Dy Dx/D Dy/D D/Dx 5) Data la circonferenza: x2 + y2 – 4x +6y – 12 = 0 determina il centro e il raggio. 6) Risolvi la seguente equazione esponenziale: 25x+1 : 5 = 252 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94
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